PALERMO, "ECCO PERCHÉ": TORNATORE CONSEGNA LA MEMORIA STORICA DI PIO LA TORRE

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di Paolino Canzoneri

Palermo – Martedi 14 Giugno presso i locali dell'istituto Gramsci Siciliano, ai Cantieri Culturali della Zisa, ha avuto luogo la presentazione ufficiale del libro "Ecco Perchè…" edito dall'istituto Poligrafico Europeo scritto da Francesco Tornatore, fratello di Giuseppe Tornatore, glorioso regista siciliano conosciuto in tutto il mondo.

Il libro raccoglie tabella di stampa, autografi, atti parlamentari, interviste e molto altro del compianto politico e sindacalista Pio La Torre.
L'incontro ha visto la preziosa e animata partecipazione di Francesco Tornatore (scrittore), Franco La Torre (storico), Achille Occhetto, Roberto Scarpinato (procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo), Michele Figurelli, Vito Lo Monaco, Salvatore Nicosia (presidente istituto Gramsci Siciliano) e Gioacchino Vizzini (rappresentante del Centro Studi Pio La Torre).

Il volume di oltre cinquecento pagine è un importante archivio a perenne memoria del grande lavoro e impegno prodigato per l'intera vita di Pio La Torre fino al suo estremo sacrificio del 30 aprile del 1982 quando alle 9 del mattino La Torre, a bordo della Fiat 132 guidata da Di Salvo, sta raggiungendo la sede del partito: in via Turba, in una zona centrale di Palermo. L'auto, raccontano le cronache, viene affiancata da due moto e alcuni uomini con il volto coperto dal casco sparano decine di colpi contro i due. Per quel duplice omicidio sono stati condannati i boss Giuseppe Lucchese, Nino Madonia,Salvatore Cucuzza e Pino Greco: tutti pezzi da Novanta della mafia palermitana. Grazie alle rivelazioni di Cucuzza, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, sarebbe stato anche ricostruito il quadro dei mandanti identificati nei boss Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Antonino Geraci. Poco prima che iniziasse l'incontro è stato possibile scambiare qualche parola con Francesco Tornatore che amabilmente e timidamente ha rivelato che ci sono voluti ben sette anni per raccogliere tutto il materiale presente nel libro.

Franco La Torre ci ha concesso una intervista in cui ha espresso il suo orgoglio di aver avuto un padre cosi importante per la Sicilia e anche tutto il peso emotivo e psicologico che ne è derivato dopo l'uccisione. La Torre dimostra una forza e un equilibrio invidiabile quando oltre che dare consigli per le generazioni a venire, apre un panorama possibile di un futuro dove la legalità e il senso di giustizia non appariranno più utopie. Nel suo intervento durante l'incontro egli stesso regala ai molti presenti nei locali dell'Istituto uno spaccato privato della la sua infanzia dove uno fra tanti, l'insegnamento e l'amore del padre verso gli studi, visti come condizione essenziale per la compresione della vita e del presente. Valori assoluti che il padre ha tramandato al figlio che oggi, con orgoglio egli  racconta con una certa commozione condivisa dai presenti.

L'incontro è proseguito con l'intervento di Achille Occhetto, storico e ultimo segretario del Partito Comunista nonchè primo segretario del Partito Democatico della Sinistra. L'intervento è stato caratterizzato anche dalla lettura di alcune pagine dedicate all'amico Pio La Torre estratte da un suo nuovo libro che egli stesso presenterà nei prossimi giorni a Palermo. Ciò che ne viene fuori dalla sua lettura attenta e scorrevole è una dimostrazione di amicizia e analisi politica di affinità e divergenze con il partito comunista che in quei tempi storici ha vissuto momenti travagliati e pesanti crisi che ne segnarono un certo declino. Altrettanto ricchi di dettagli e spunti di riflessioni gli interventi a seguire del magistrato Roberto Scarpinato, degli altri presenti e di Giocacchino Vizzini che nel suo intervento ha evidenziato con estrema lucidità e perizia ragioni, incertezze ed errori che, a suo parere, possono essere considerate come alcune concause della crisi stessa del partito e non solo.

Ha concluso l'incontro l'autore del libro Francesco Tornatore che ha riassunto la sua esperienza descrivendo i passi della stesura del libro, le informazioni cercate e trovate in ogni dove e l'enorme impegno che egli stesso ha dedicato a dimostrazione inoppugnabile del suo amore per la Sicilia e per i suoi martiri come Pio La Torre.

Il Sindaco Leoluca Orlando e il Sostituto Procuratore Antonino Di Matteo, entrambi invitati hanno inviato una missiva in cui riferivano d'essere oberati ma sinceramente dispiaciuti di non aver presenziato. L'evento ha evidenziato il grande spessore culturale, storico e politico non solo della città di Palermo ma di tutta la nazione intera.

 




ALBANO: LIBERA PARTECIPERA' ALL'INCONTRO CON ANTONIO INGROIA SU "LEGALITA' E TRATTATIVA STATO-MAFIA"

Redazione
Albano (RM) – Nell'ambito della Festa dell'Unità di Albano, Libera Castelli Romani, presidio territoriale di “LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, su invito dei Giovani Democratici, parteciperà all'incontro con Antonio Ingroia ad Albano sabato 31 Agosto; il dibattito verterà su legalità e trattativa Stato-mafia. Interverranno anche Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, politico italiano ucciso il 30 Aprile 1982 per mano mafiosa, e Silvia Barbieri, coordinatrice del presidio castellano di Libera.

L'appuntamento è alle 18:30 a Villa Ferrajoli presso l'anfiteatro del Museo Civico. Nel corso della serata i volontari del presidio dei Castelli Romani saranno presenti con il proprio banchetto a disposizione dei cittadini per informarli circa l’importante attività che Libera Castelli Romani svolge sul territorio. Ci sarà inoltre la possibilità di acquistare i gadget dell’associazione e i prodotti di Libera Terra, dalle cooperative che lavorano sui beni e con gli impianti confiscati alle mafie. Il banchetto sarà presente alla Festa dell'Unità di Albano anche il 3, il 5 e il 6 Settembre, dal tardo pomeriggio a sera. Nelle serate dal 6 all'8 Settembre poi il presidio sarà anche a Lanuvio nell'ambito della sesta edizione della manifestazione "Castelli in Africa" presso Villa Sforza Cesarini.