ALBANO NUOVO CENTRODESTRA: DAI CASTELLI ROMANI ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA

di Maurizio Costa

Albano (RM) – La data delle elezioni europee si avvicina ogni giorno di più. Il 25 maggio i cittadini sceglieranno chi mandare a rappresentare l'Italia nelle alte sfere continentali, sebbene i malumori e gli antieuropeisti siano sempre di più. In questo clima di attesa, il Nuovo Centrodestra ha fissato un convegno ad Albano per discutere le basi ideologiche del partito e le strategie che lo schieramento porterà avanti in vista dell'incarico di Governo e delle elezioni europee.

L'incontro, dal titolo "Nuovo Centrodestra, Politica e Territorio", ha visto avvicendarsi sul palco alcuni tra i più significativi personaggi del NCD: Fabrizio Cicchitto, Deputato e segretario regionale del partito, Alfredo Antoniozzi e Alfredo Pallone, Deputati del Parlamento Europeo, Giuseppe Cangemi e Pietro di Paolo, Consiglieri Regionali del Lazio, e Fabio Ginestra, Consigliere comunale di Albano Laziale.

Fabrizio Cicchitto è intervenuto svolgendo un'analisi della situazione politica in Italia nell'ultimo ventennio: "Dal '94 ad oggi, nessuna coalizione uscente ha vinto le elezioni. Sono sicuro che le elezioni del 2013 sono state il punto di svolta: il centrodestra ha perso quasi 6 milioni di voti, e un movimento ha preso quasi il 30% delle preferenze. Sono dati eccezionali che fanno pensare."

Il Segretario ha anche analizzato la situazione del neopremier Matteo Renzi: "Renzi, antropologicamente, potrebbe essere un figlio di Berlusconi, sebbene sia un uomo senza ideologie prefissate. Renzi non ha nulla a che fare con i sistemi di pensiero politico precedenti: è spregiudicato e noi dovremo fare i conti con lui." Dopo aver definito Monti un cretino incapace, Cicchitto finisce il suo discorso augurando al suo partito di ottenere un buon risultato alle europee.

Alfredo Antoniozzi, Deputato uscente del Parlamento Europeo, si sofferma sulla legge elettorale: "In Italia dobbiamo ripartire da zero, dando la possibilità ai cittadini di eleggere direttamente tutti i Deputati che si siedono in Parlamento." Il ruolo del NCD al Governo è importante e l'eurodeputato lo sa bene: "Noi teniamo in vita il Governo Renzi non perché ci piaccia, ma perché, in caso contrario, il Paese sarebbe sprofondato ancora di più. Il nemico del centrodestra è sempre stato il centrosinistra, in questo caso Renzi, ma noi andiamo oltre, perché se l'ex Sindaco riesce a fare delle riforme per l'Italia, noi siamo contenti perché stiamo sempre dalla parte del cittadino."

L'altro Deputato Europeo, Alfredo Pallone, si è scagliato contro Renzi, definendolo un "copione": "Renzi ha copiato per intero il nostro programma, ed è stato costretto a farlo per far entrare il NCD al Governo." Riguardo all'elezione diretta dei Deputati, anche Pallone è favorevole: "Io voglio che tutti i cittadini votino i Deputati perché quando vedevo la Santanchè con borse da 8mila euro, rimanevo basito e mi chiedevo come fosse possibile che io stessi in quel partito e che i cittadini venissero rappresentati così."

Il Consigliere Regionale Pietro Di Paolo se la prende con Zingaretti: "Il Presidente sta dimostrando pochezza e tracotanza, pensando solamente a sistemare i suoi amici in Regione o in Giunta, sfuggendo ai veri problemi della Regione." Anche il Consigliere Regionale Giuseppe Cangemi si schiera dalla parte del cittadino: "Il NCD selezionerà la classe dirigente che poi i cittadini voteranno direttamente, scremando un'altra volta le eventuali mele marce."

Fabio Ginestra, infine, ha esposto chiaramente la situazione del NCD ad Albano e nei comuni limitrofi: "Abbiamo creduto in questo partito quando tutti ci venivano contro e adesso abbiamo aperto 5 circoli ad Albano ed uno ad Ariccia. Abbiamo dato un chiaro segnale a tutti: prenderemo il quorum alle elezioni comunali e daremo un forte contributo a quelle europee." Riguardo al programma, il Consigliere Comunale ha dichiarato che: "Stiamo cercando di scrivere un programma qui ai Castelli Romani, che unisca gli intenti del NCD nel realizzare opere pubbliche, migliorando i bilanci e senza gravare sui cittadini." Ginestra ha puntato l'attenzione soprattutto sul ruolo che deve avere la politica: il partito deve lavorare per il territorio e non il contrario.

 




TUSCIA, DANNI MALTEMPO, MEROI AVVERTE LA REGIONE LAZIO: “NON RIPETIAMO L’ESPERIENZA NEGATIVA DEI MANCATI FINANZIAMENTI PER L’EMERGENZA NEVE”

Redazione

Viterbo – Il tempo stringe, non è più possibile aspettare: l’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito la Tuscia ha lasciato danni ingenti sul territorio ed emergenze a cui far fronte in tempi brevissimi. Per questo lunedì mattina il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha partecipato a Roma ad una riunione urgente con l’assessore agli Enti locali e Ambiente della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi. All’incontro sono, inoltre, intervenuti anche il Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero; l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Agricoltura, Pietro Di Paolo; il direttore dell’Ardis, Mauro Lasagna; il dirigente del dipartimento Protezione civile regionale, Luca Fegatelli; il dirigente del Dipartimento istituzionale e territorio, Francesco Mele; i dirigenti degli assessorati regionali all’Ambiente, Lavori pubblici, Viabilità, Attività produttive e Agricoltura.

“Un incontro necessario, in cui ho potuto riscontrato molta disponibilità da parte della Regione Lazio – dichiara il presidente Meroi -. In maniera molto chiara ho fatto presente che, al di là di valutazioni di natura tecnica che spettano agli organi funzionali regionali, ci aspettiamo a breve giro di posta da parte della Pisana il finanziamento immediato delle somme che servono per fronteggiare l’emergenza maltempo nella Tuscia. La Provincia di Viterbo, infatti, ha già speso oltre 90mila euro per interventi effettuati nei giorni clou dell’alluvione, ma adesso sono necessarie altre risorse per riaprire le scuole, per ricostruire i tratti stradali crollati o interessati da pesanti frane e per programmare la messa in sicurezza di ponti, fossi e altre opere infrastrutturali di collegamento”.

“Con molta onestà e chiarezza ho fatto presente che non accetteremo scelte che non prevedano l’immediata corrispondenza di fondi regionali per l’emergenza maltempo – aggiunge Meroi -. Non possiamo permetterci, infatti, di ritrovarci nella stessa situazione dell’emergenza neve del febbraio scorso, quando la Provincia ha dovuto coprire con fondi propri quasi il 60% del milione e 600mila euro speso per la messa in sicurezza del territorio. Abbiamo dovuto fare una scelta politica precisa, tagliando su tanti altri capitoli di bilancio a fronte di priorità imprescindibili, per non lasciare il territorio isolato e per non mandare sul lastrico le ditte private che hanno lavorato in quel periodo, ma stiamo ancora aspettando che la Regione Lazio ci rimborsi quanto ci spetta. Il dirigente della Protezione civile si è reso disponibile a dare una risposta positiva alle nostre richieste, anche perché qualora oggi si ripresentasse una situazione simile a quella del febbraio scorso non saremmo finanziariamente più in grado di farvi fronte”.

“E’ chiaro che ci aspettiamo che la Regione Lazio faccia la sua parte, inviando tempestivamente alla Provincia i finanziamenti che servono per dar corso agli interventi in programma – conclude il presidente -, soprattutto nelle zone alluvionate che presentano maggiori criticità. Ho apprezzato l’impegno assunto dagli assessori Cangemi e Di Paolo per ciò che concerne lo stanziamento delle somme utili ad affrontare l’emergenza maltempo, ma comunque sarà necessario implementarle e farcele avere in tempi strettissimi. Da ieri gli uffici tecnici regionali hanno iniziato a fare i dovuti controlli sulla documentazione che abbiamo fornito, ed è chiaro che almeno in una prima fase l’attenzione maggiore sarà dedicata ai Comuni e ai territori che hanno subito i danni più gravi. Entro la fine di questa settimana penso che potremo già avere un’indicazione su luoghi e tempi di avvio degli interventi”.