PARERE FAVOREVOLE AL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL LAZIO

Redazione

Parere favorevole a maggioranza della commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Roberto Carlino (Udc), al piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI) dell'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio. Nella stessa seduta via libera, sempre con voto a maggioranza, anche ad un'altra proposta di deliberazione consiliare: quella relativa all'approvazione del piano della Riserva naturale di Nazzano, Tevere-Farfa. Entrambi i provvedimenti attendono ora di essere messi all'ordine del giorno dell'Aula. "Per quanto riguarda l'approvazione del piano della Riserva naturale della Valle dei Casali – ha detto il presidente Carlino – abbiamo deciso invece di rimandare la discussione a giovedì 26 gennaio in modo da esaudire le richieste di audizioni pervenute alla Segreteria". Ha partecipato alla seduta l'assessore all'Ambiente, Marco Mattei.

Il piano per l'assetto idrogeologico è uno strumento per l'individuazione delle aree, nel territorio di competenza dell'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio, da sottoporre a tutela per la prevenzione e rimozione delle situazioni di rischio. Inoltre esso pianifica e programma sia gli interventi di tutela dal rischio di frana e di inondazione sia le norme d'uso del territorio. Sono stati censiti a questo proposito, negli ultimi 5 anni, 1067 eventi calamitosi. Tra le novità che caratterizzano il PAI: una cartografia che evidenzia le aree per le quali non ci sono elementi per la classificazione di rischio in modo tale da non farne presumere la "sicurezza"; indagini sul direttamente sul territorio; nuovi modelli matematici per la zonizzazione di rischio portando ad una loro revisione. Il consigliere Angelo Bonelli (Verdi) ha chiesto che prima dell'approvazione del piano siano ascoltati l'Ordine dei geologi e le associazioni ambientaliste. L'assessore Mattei si è impegnato a consultare tali soggetti prima della discussione e del voto in Consiglio regionale.

Il piano di assetto della Riserva Tevere-Farfa che ha ottenuto oggi il parere favorevole è stato presentato nella stessa formulazione con cui era stato presentato nel 2008 alla commissione Ambiente della precedente legislatura. In più sono stati introdotti, con voto favorevole a maggioranza, cinque emendamenti correttivi di situazioni di fatto o di errori materiali. Un sesto emendamento per l'abbattimento selettivo dei cinghiali, presenti in numero eccessivo nella riserva, è stato ritirato dall'assessore Mattei su richiesta del consigliere Filiberto Zaratti (Sel), il quale aveva segnalato che ciò fosse già regolamentato da una deliberazione di Giunta del 2006. Sulla questione "cinghiali" nel Lazio è intervenuto Pier Ernesto Irmici (Pdl) sollecitando di tornare sull'argomento perché, a suo avviso, questi animali determinano un pericolo per l'agricoltura e il bilancio a causa dei risarcimenti da sborsare per i danni da essi provocati.

Hanno partecipato alla seduta Lidia Nobili (Pdl), Andrea Bernaudo (Pdl), Francesco Storace (La Destra), Francesco Pasquali (Fli), Claudio Mancini (Pd) e Rocco Berardo (Lista Bonino Pannella).

 




SAN VITTORIO CORCOLLE, IL MINISTERO AVVERTE: "CI SONO DEI VINCOLI ARCHELOGICI"

Redazione

Nell’area di San Vittorino-Corcolle, che dovrebbe ospitare una discarica del post Malagrotta ci sono dei vincoli archeologici ed è nelle immediate vicinanze di Villa Adriana e di una necropoli medio – repubblicana. A sottolinearlo è il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in una lettera indirizzata al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Immediate le reazioni del consigliere regionale Sel Filiberto Zaratti: “La lettera del Ministero conferma che l’area di Corcolle ha un alto valore paesaggistico e archeologico. Ci troviamo davanti all’ennesima conferma che l’inopinata scelta di localizzare a San Vittorino una discarica in alternativa a quella di Malagrotta è una vera e propria follia”. Già nell’audizione in commissione regionale ambiente del Commissario Pecoraro – conclude Zaratti – avevo evidenziato che l’aria di Corcolle era ad elevato rischio di esondazione, classificata nel Piano Assetto Idrogeologico come massimo rischio esondazione. Basti pensare che dal 1997 al 2009 a Corcolle ci sono state ben cinque alluvioni. Ce n’è dunque abbastanza per cancellare definitivamente qualsiasi ipotesi di realizzare a poca distanza da un bene protetto dall’Unesco una buca dove gettare rifiuti”.