Nemi, cambio di guardia in casa Pd

Cambio della guardia in casa PD a Nemi. Azzurra Marinelli si dimette da segretaria del Partito Democratico del Circolo di Nemi. Dopo 10 anni alla guida dell’unico partito strutturato presente nel paese, rassegna le sue dimissioni davanti alla segreteria e al comitato direttivo: “Ho lavorato tanto e con grande passione” – queste le parole di Marinelli” – “forse avrei potuto fare di più e meglio, ma lascio la segreteria senza rimpianti e con grande tranquillità d’animo”. Raccoglie la staffetta, con l’unanimità dei voti del comitato direttivo e della segreteria, la consigliera comunale Patrizia Corrieri:
“So che si tratta di un incarico molto oneroso, ma sono pronta a portare un grande partito alle prossime amministrative che si terranno tra un anno – dichiara la consigliera Corrieri. – Abbiamo un progetto ambizioso: quello di riportare a Nemi un clima di serenità, che rimetta al centro la partecipazione dei cittadini nella vita politica e associativa di questo paese. Solo così Nemi potrà tornare agli antichi splendori che oggi sono solo un ricordo. È un’impresa faticosa, ma io amo le sfide difficili. Ringrazio Azzurra Marinelli per il lavoro che ha svolto fino a oggi e sono pronta, con la massima determinazione, a guardare al futuro del PD di Nemi”.
Il Partito Democratico di Nemi ha sempre lavorato in massima armonia con i segretari Provinciale e Regionale del partito. Importanti e costanti sono i rapporti con i consiglieri regionali, i senatori e i deputati del Partito Democratico.




Nemi, si allo SPRAR no ai CAS: Marinelli (PD) andrà dal Prefetto

NEMI (RM) –  Quando c’è carenza di una informazione puntuale nonché assenza totale di assemblee pubbliche organizzate dall’Amministrazione locale per far capire cosa succede a Nemi in tema di accoglienza, è davvero complicato cercare di fare un punto della situazione che sia chiaro a tutti. Partiamo dal fatto che l’Italia è il Paese dell’accoglienza e almeno per quanto sostiene il nostro quotidiano è importante accogliere nel pieno rispetto del territorio, dei residenti e nel rispetto della dignità delle persone che si ospitano.

L’integrazione parte anche da queste premesse: Nemi è un paese di circa 2 mila abitanti, è una piccola grande comunità dove ci si conosce un po’ tutti. Ospitare due o tre famiglie di immigrati può essere una opportunità di arricchimento, un valore aggiunto e questo può accadere soltanto se il Comune di Nemi aderisce allo Sprar, uno strumento che permette, un’accoglienza controllata e nel rispetto della quota di popolazione residente per di più beneficiando, il Comune, del contributo ministeriale del 95% delle spese per l’ospitalità.

Al contrario, favorire il business dell’immigrazione, cercando di gestire strutture sul territorio in grado di accogliere centinaia di immigrati è tutta un’altra storia. Una storia che non parla di SPRAR ma di CAS, Centri di Accoglienza Straordinaria. Purtroppo a Nemi non c’è abbastanza chiarezza e a tutt’oggi non è stata formalizzata l’adesione del Comune al progetto Sprar, o almeno non se ne ha notizia ufficiale. L’auspicio è che sia davvero in via di definizione come annunciato più volte dal sindaco Alberto Bertucci.

Intanto la realtà dei fatti è che, da quanto ci risulta, secondo il Piano del Campidoglio i migranti di Roma sarebbero pronti a essere spostati in sette Comuni della provincia.  E le città individuate da palazzo Senatorio per ospitare gli immigrati sono Cerveteri, Nettuno, Nemi, Castel Gandolfo e Lanuvio.

Altri dati certi è che a Nemi ci sono almeno un paio di strutture, tra cui una villa del ‘600 e un albergo che sono stati recentemente ristrutturati e che erano da anni in stato di abbandono. Ora non sappiamo se queste ristrutturazioni sono finalizzate ad una quanto più imminente futura disponibilità ad accogliere immigrati. Questo significherebbe un arrivo in massa di centinaia di rifugiati che un paese piccolo come Nemi non appare pronto a gestire soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Infatti la stessa stazione dei Carabinieri  diretta dal Maresciallo Capo Dario Riccio, nel caso si configurasse la gestione d’immigrati nelle strutture ricettive gestite da privati, dovrebbe presumibilmente chiedere più unità per controllare il territorio e garantire la sicurezza. Dunque è importante mettere da parte qualsiasi tentativo di strumentalizzazione politica di questo caso così delicato e cercare di capire qual’è il destino a cui Nemi va incontro: solo lo SPRAR può dare garanzie di una accoglienza a misura del territorio che ospita.

Infatti lo Sprar prevede un immigrato ogni mille abitanti e per i Comuni fino a 3 mila abitanti il massimo, come nel caso della cittadina delle fragole, il numero non potrebbe superare le sei unità. Inoltre chi aderisce allo Sprar è salvaguardato dai CAS ovvero dal vedere strutture private gestire l’ospitalità con i famosi 35 euro giornalieri a immigrato. Ospitare sei o dieci persone per Nemi significa invece avere anche la possibilità di garantire a questi rifugiati una permanenza dignitosa con lavori socialmente utili, con la possibilità di essere integrati nella piccola comunità castellana. Pertanto la paura di molti è quella che ci siano in ballo interessi privati in gioco da parte di qualcuno.

 

Intanto, sulla questione è intervenuta nuovamente la segretaria del Pd di Nemi Azzurra Marinelli:

“C’è molta confusione a Nemi sul tema dell’accoglienza – sostiene Marinelli -. Confusione causata dalla difficoltà di comprensione del fenomeno da parte di molti ( istituzioni comprese), ma anche dalla mala fede e dal tentativo di manipolazione dell’informazione. Il governo – prosegue la segretaria PD – ha messo a disposizione dei sindaci uno strumento che è quello dell’adesione al sistema SPRAR , che permette ai comuni di gestire in modo razionale e adeguato , un numero di richiedenti asilo COMPATIBILE con il numero di abitanti del comune aderente. Circa un anno fa, il partito democratico di Nemi chiese al sindaco Bertucci ( all’epoca sindaco uscente, riconfermato con un plebiscito a Giungo 2017) quali fossero le intenzioni dell’amministrazione in merito. Bertucci, come è solito fare, al momento NON rispose, ma lo fece in piena campagna elettorale, affermando che il comune di Nemi aveva aderito allo SPRAR e quindi che avrebbe gestito al meglio un’emergenza complessa e difficile. Anche perché la non adesione allo SPRAR avrebbe comportato l’intervento diretto da parte della prefettura con l’imposizione di un CAS ( centro di accoglienza straordinario), l’arrivo di una quantità di richiedenti asilo molto superiore a quella prevista dallo SPRAR e dove l’ente locale non avrebbe avuto più nessun tipo di controllo sul fenomeno.

All’indomani delle elezioni, Ricomincio da Nemi, gruppo di opposizione del quale anche il PD fa parte , ha chiesto al sindaco di poter visionare gli atti di adesione allo SPRAR per poter contribuire ( anche insieme alle associazioni del territorio) al progetto di Bertucci.

Nessuna riposta, nessun’apertura alla collaborazione e oggi, lo possiamo dire, NESSUN progetto di adesione allo SPRAR .

Il Partito Democratico, chiederà direttamente alla Prefettura come stanno i fatti e quali possano essere le vie da seguire per un’integrazione più concertata possibile .

Bertucci  – conclude Marinelli – si è dimostrato al solito incapace e presuntuoso lasciando in modo davvero incosciente il paese di Nemi in balia della destra più xenofoba che alimenta paure e ansie per i propri fini elettorali. Del baratro che si apre davanti ad un problema così delicato e difficile, Bertucci si dovrà assumere tutta la responsabilità. Un conto è organizzare una festa di paese , altro è dimostrare di aver lo spessore giusto dell’amministratore di buon senso!” Ivan Galea




Nemi, clima da quiete prima della tempesta: e il Pd si riunisce in vista delle amministrative

 

NEMI (RM) – A Nemi ancora non è entrata nel pieno la campagna elettorale nonostante le elezioni amministrative siano alle porte. Davvero particolare il clima che si respira nel Paese delle fragole dove, per il momento l’unico candidato che ha dichiarato ufficialmente di voler scendere in campo come aspirante sindaco è Carlo Cortuso con la lista civica “Ricomincio da Nemi”. Ancora non scioglie le riserve il Partito Democratico rispetto la sua posizione alle amministrative: porterà un candidato? O sosterrà la candidatura di altri? Quel che è certo è che il Pd nemese ha convocato un'assemblea degli iscritti con all'ordine del giorno : discussione e confronto sulle prossime elezioni amministrative. L’appuntamento è per lunedì 27 marzo alle ore 18, nella sala interna del bar delle fragole sita in corso Vittorio Emanuele 5. Staremo a vedere quale sarà la posizione del partito che di recente vede alla guida locale Azzurra Marinelli come segretario. 




NEMI E LA NUOVA POLITICA: MASSIMILIANO CONTE A TUTTO TONDO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Massimiliano Conte fino a gennaio 2016 segretario del Partito Democratico di Nemi, poi le dimissioni. Durante la video intervista realizzata lo scorso anno con il nostro giornale ha parlato, anche in vista delle future amministrative che si terranno il prossimo anno a Nemi, del progetto relativo una “aggregazione di sinistra” per il partito Democratico di Nemi, aperta anche ai simpatizzanti del M5s, che doveva trovare al suo interno la figura di un leader.

Massimiliano, durante la nostra ultima video intervista hai detto che non saresti stato mai disponibile a nessun tipo di accordo con l’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci. Il tuo allontanamento può leggersi come una presa di distanza da evidenti movimenti politici locali che vedono il PD o comunque le forze di centrosinistra avvicinarsi alla attuale squadra di governo dell’amministrazione Bertucci?     
La domanda è provocatoria ma precisa e non consente di girare troppo intorno al problema. Merita una risposta onesta e schietta: no, non ho dato le dimissioni da Segretario del PD di Nemi perché ho visto a fine 2015 addensarsi all'orizzonte il rischio di un qualche fantomatico accordo del PD nemese con Bertucci. Come forse saprai, lavoro in un ente di emanazione bancaria che mi porta molto spesso in giro per l'Italia e con responsabilità di un certo peso. Dalla mia investitura alle mie dimissioni, ho tentato il meglio che ho potuto, anche sbagliando, di rimettere in piedi la barca del Circolo che mi era stato affidato. Molto onore e molti oneri, un gruppo di compagni di ventura, anche giovani volenterosi che, nel tempo, hanno avuto altre priorità personali, anche comprensibili. Qualcuno ha resistito, impegnandosi con sacrificio alla propria formazione politica presso la Direzione Provinciale, ma il nucleo storico del mio Direttivo aveva motivazioni e una visione della politica un po' diversa dalla mia. Io ho apprezzato moltissimo il lavoro svolto da Fabrizio Barca sul PD romano e mi sono sempre mosso per evitare la strada degli inciuci e di un modo di far politica che sta rischiando di ledere le fondamenta del Partito Democratico. Io sto dalla parte di quelle persone che lavorano sodo con competenza ed etica verso la cosa pubblica: penso ai molti rappresentanti del Partito della Giunta Zingaretti e in particolar modo ai componenti del Gruppo PD del Consiglio Regionale del Lazio. Non ho avuto mai pressioni e ho agito in totale autonomia. Per questo ringrazio pubblicamente chi ha avuto fiducia in me in quei lunghi due-tre anni di lavoro. Se dal 1° gennaio 2016 "qualcuno" avrà deciso di fare da pontiere verso l'amministrazione Bertucci, beh, immagino che se ne assumerà la responsabilità e sarà ben contento di confermare che a Nemi si è attuata una "democristianizzazione" del PD. Ipotesi che, se vera, confermerà a sua volta la tesi di tutti coloro che, "a sinistra", già guardinghi verso il "mio" PD, avranno gioco facile nel dire "lo sapevamo, no grazie".
Confesso una cosa: non mi scandalizzo di tutto ciò. Il mio compito era ricucire una situazione devastata dalla diaspora nella sinistra di Nemi e dai conflitti ancora latenti tra le varie anime e famiglie nemesi. Le mie dimissioni, oltre al peso del lavoro che mi consente di guadagnare la pagnotta, sono state anche la conseguenza di una sconfitta, non tanto della mia persona, quanto dell'idea che avremmo potuto trovare una alternativa a Bertucci. Si è trovato il pretesto divisivo tra di noi – Facebook è un potenziale strumento di distruzione di massa e non dico altro – senza capire che si faceva il gioco del prode Sindaco Bertucci. La politica che ho sempre avuto in testa ha primariamente una base etica e non biecamente utilitaristica. Permettimi a questo punto di concludere parafrasando Kant: dobbiamo agire, a livello politico, in modo da considerare gli altri sempre anche come scopo e mai come semplice mezzo. Il mio scopo era Nemi, la sua tutela, una nuova stagione della politica, un laboratorio di progetti, la sua gente, palazzo Ruspoli rinato e non un mezzo per diventare sindaco, vicesindaco, consigliere comunale, portaborse o quaquaraquà.

Definivi, tempo fa, Azzurra Marinelli, persona intraprendente capace. Sembrerebbe che anche questo clima sia mutato. Come commenti questa situazione nonchè l’entrata di Marinelli nel PD e una sua ipotetica candidatura a primo cittadino?
Non vorrei sbagliare, ma la definizione che tu mi attribuisci era stata detta, se l'ho detta, molto tempo fa, durante qualche conversazione in libertà e tra amici! A parte Bertucci, che ha un ruolo comunque istituzionale e va citato non fosse altro come avversario politico, non mi piace fare nomi in questa sede, soprattutto su una persona che ho perso di vista da mesi. Ad ogni modo, anche qui non mi sottraggo e ti rispondo. Da quando ho dato le dimissioni credo che lei sia diventata una sorta di "coordinatrice" del Circolo. Le auguro il meglio in questo specifico ruolo che le si addice a pennello e che, nei fatti, le avevo già assegnato durante la mia segreteria e il suo avvicinamento al PD da transfuga SEL. Che dire? Ha studiato marketing, è un fulmine di guerra sui social network, è una apprezzata imprenditrice locale, assiste una importante ex Deputata SEL ora PD, è conosciuta come una sveglissima e introdotta negli ambienti che contano del Partito. E' pure nemese Doc!! Cosa si può volere di più per una futura neo-segretaria 2.0 del Circolo PD di Nemi ?  Sono riuscito a darti una risposta ?

Dunque nel ringraziare Massimiliano Conte per aver risposto alle nostre domande dovremmo forse rimarcare dei passaggi che, se saputi leggere, fanno emergere uno scenario da noi già pronosticato. Inutile quindi rimarcare con veemenza: “l’avevamo detto”. Sì l’odore di “inciucio” se così si vuol chiamare, perché in fondo è anche un termine improprio, lo avevamo sentito già con l’Aria di Nemi e le prime piacevoli ospitate durante feste e sagre nemesi, ormai consuete, del capogruppo della lista Zingaretti in Regione Lazio direttamente invitato dal sindaco Bertucci. Il primo cittadino infatti, ormai, è palesemente e attivamente partecipe alla politica del consigliere regionale Michele Baldi. E non c’è nulla di male in questo se non varrebbe fare la cronaca di questo mutamento politico o come dice Conte “democristianizzazione” e oggi con la crisi dei valori e una destra e una sinistra che non esistono più è il momento dei dialoghi e accordi e al livello nazionale Verdini è un esempio brillante e lampante di come mantenere in piedi determinati equilibri.

Nella piccola Nemi, Conte ha ammesso: “ho visto a fine 2015 addensarsi all'orizzonte il rischio di un qualche fantomatico accordo del PD nemese con Bertucci” dunque anche lui avrebbe notato la metamorfosi ed è chiaro che questi movimenti politici non sono altro che un’affermazione dell’esito elettorale del sindaco Bertucci che ha vinto grazie a molte defezioni del Partito Democratico di Nemi e ad altrettante della sua ex squadra di centrodestra che lo ha visto crescere politicamente. Al sindaco il merito di aver saputo camminare con l’asta tra Forza Italia, Pd e Udc per poi prendere da ognuno il vantaggio migliore e questi movimenti sono comprensibili se fatti nell’interesse del proprio paese. E il fotofinish politico locale è che l’attuale sindaco esce sempre più rafforzato senza grossi antagonisti in grado di raccogliere tanti trasversali consensi. Conte si è dimesso da segretario del PD di Nemi, qualcuno si prepara a sostituirlo e fare il salto democratico, altri, saccenti e d’esperienza, stanno in finestra e intanto cercano di mettere su una squadra pentastellata.

Noi non possiamo far altro che continuare a commentare l’evolversi e il mutarsi dei personaggi politici: sempre più poliedrici e camaleontici perché sono gli attuali tempi storici che lo richiedono. 




NEMI: ALLARME DISCARICA A CIELO APERTO A PONTECCHIO

Redazione

Nemi (RM) – Il segretario del Pd di Nemi, Massimiliano Conte, scrive al nostro quotidiano per segnalare una discarica abusiva nella zona di Pontecchio a Nemi e nel contempo rivolge un invito al primo cittadino riguardo la situazione di degrado in cui versa la cittadina.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota di Massimiliano Conte – segretario Pd di Nemi:

Gentile Direttrice,
è noto che Nemi è considerata, non sappiamo ancora per quanto, la perla dei Castelli Romani, luogo ancora tutelato dai tentativi barbari di molti che ritenevano di trasformarla in un’area densamente cementificata e magari altamente antropizzata.
Di errori passati è lastricata la storia del nostro Comune e molto è stato fatto dai cittadini e da quelle aggregazioni politiche che si sono fermamente opposte a questa filosofia di sfruttamento del territorio. Non voglio “buttarla in politica” magnificando le gesta di un partito (che nel mio caso sarebbe il PD) o di singole persone che hanno avuto sempre a cuore il cuore verde di Nemi.

Magnifico invece l’attenzione di alcuni nostri benemeriti amici concittadini che hanno scoperto recentemente, nel corso di una passeggiata nella zona di Pontecchio (si vedano le foto che ho ricevuto e che chiedo di pubblicare), una discarica abusiva non si sa da dove piovuta.
Benchè circoscritto, il fatto è in sé molto grave e pone sicuramente alcuni quesiti.
Innanzitutto, sorge spontanea una domanda: come e chi è riuscito ad accedere ad una zona vicino al campo sportivo, oltre la nota sbarra d’accesso lucchettata, senza essere visto da anima viva?
In secondo luogo, per quanto possa essere una domanda un po’ ingenua (ma in fondo è solo un artifizio retorico) mi chiedo: chi è preposto (Ente e/o persone) alla sorveglianza dell’intera area verde che circonda Nemi ? Che ruolo ha l’amministrazione comunale su questo fronte ? Vorremmo sapere.
Infine: chi pagherà lo smaltimento di questo piccolo grande abuso che potrebbe però rappresentare l’inizio di una lunga sequela di eventi delittuosi (si, perché inquinare e scaricare abusivamente è un delitto senza perdono) ? Esiste un piano che possa contenere l’emergere di questo fenomeno ?

Mi permetto quindi di suggerire al nostro Sindaco, magari concordandolo con tutti i cittadini di Nemi, giovani ed adulti, di istituire una volta per tutte una seria giornata votata alla ricognizione capillare di tutto il nostro territorio verde, che abbia come obiettivo la “mappatura” delle zone a rischio o già in qualche modo deturpate se non compromesse.Non si tratta di mandare gruppi di famiglie o scolaresche a “cortar caña de azucar” (tagliare canne da zucchero nelle piantagioni) come benemeritamente facevano i cubani, di ogni censo culturale, all’epoca d’oro di Fidel; ma molto più semplicemente di coinvolgere e sensibilizzare la nostra cittadinanza ad essere più attiva, vivendo di più un parco che non può essere lasciato in mano a qualche imbecille di turno che, per risparmiare qualche euro per lo smaltimento dei propri rifiuti e per lombrosiana stupidità, degrada il nostro delicato ecosistema sul quale la sinistra (mò ci vuole, scusate) ha fatto negli anni infinite battaglie.
Va detto con sincerità: a volte molti amici e conoscenti di Nemi sembrano, me compreso, lo ammetto, troppo distratti su questioni di scarsa rilevanza politica, prive di una visione ecologica matura, concretamente agita e non solo a parole.
Forse dovremmo camminare o andare in bike di più “nella macchia nemese”, piuttosto che arenarci stancamente lungo il corso di Nemi. Alla ricerca di cosa ? Beh, questo è un altro discorso che meriterebbe uno spazio a sé….

 




NEMI POLITICA: IL GRANDE RITORNO DELLA "BALENA BIANCA". PARLA IL LEADER STORICO DELLA SINISTRA NEMESE VAIRO CANTERANI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non potevamo non chiedere a Vairo Canterani, da sempre storico rappresentante di una politica di sinistra, un commento a caldo rispetto a queste rapsodiche dinamiche politiche che stanno prendendo pian piano forma a Nemi che, come diciamo sempre, rappresenta comunque il riverbero della politica nazionale. Con poche semplici parole, Vairo Canterani, dipinge l’attuale momento storico politico: “Il vecchio Partito Comunista – dice Canterani – non è mai arrivato oltre il 30 per cento perché giocava a favore della balena bianca, cioè la Democrazia Cristiana, la paura della Sinistra. Oggi il partito di Renzi ha oltrepassato il 30 per cento proprio perché non ha giocato più la paura della Sinistra in quanto la verità è che la Sinistra non c’è più. Tanté che sotto Renzi molte forze trasversali stanno ricostruendo questo partito interclassista che sostanzialmente porterà a cambiamenti di tipo cosmetico ma che serviranno per garantire questo modello sociale ricostituito”.

Dunque il quadro politico nazionale non si discosta poi tanto da quello locale nemese dove, ad esempio, un partito che fin’ora ha dato l’idea di camminare con le proprie gambe come Sel (tant’è che ha corso in solitario alle precedenti amministrative) adesso ha teso la mano al Partito Democratico per costruire una solida alleanza per il futuro. Anche perché, al livello nazionale, questa coesione è già più tangibile.

“Ubi major minor cessat – prosegue Vairo Canterani, il quale con un detto latino, sostanzialmente rimarca il fatto che “in presenza di quel che possiede più valore e importanza, quel che ne tiene meno perde la propria rilevanza”. La gente che ha votato Grillo come me, lo ha fatto perché era desiderosa di dare una spallata a questo sistema opportunista e imperante. E devo dire che c’è molta gente che come me è lontana dagli opportunismi politici”.

Canterani ritiene che il partito politico non possa essere un fine bensì uno strumento: “Il mio cambiamento – continua Vairo – è pertanto politico perché quando uno strumento non funziona lo si cambia e in questo momento Grillo rappresenta quella necessaria incisività che manca altrove. Sebbene – rimarca Canterani – il mio desiderio maggiore rimane sempre quello di ricostruire un grande partito di ispirazione comunista e socialista, con valori e idee da sempre inalterati ma che adesso non sono più rappresentati al livello politico. La politica, in questa fase, vede molti personaggi in cerca d’autore e un Pd trasformista che volge verso un ritorno alla Democrazia Cristiana, come già detto”. 

"Non è elegante – conclude Canterani – vedere tanti personaggi, che in passato hanno sempre osteggiato la politica di Matteo Renzi, tentare ora di saltare sul carro del vincitore. Questo è un chiaro segnale della decadenza dei tempi".

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NEMI, VIOLENZA SULLE DONNE: TUTTO PRONTO PER L'EVENTO DEL PD CON MARIETTA TIDEI E SIMONE LUPI

Redazione

Nemi (RM) – Conto alla rovescia per l'importantissimo appuntamento di domani 14 maggio 2014 organizzato dal circolo del Partito Democratico di Nemi "Pio La Torre" e dal tema il Lazio approva la nuova legge contro la violenzasulle donne. Un milione di euro per 'diversificare i servizi e rafforzare le strutture'". All'evento prenderanno parte Marietta Tidei, deputato della componente della Commissione Affari Esteri e Comunitari e Simone Lupi  (Primo firmatario), vice presidente commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico finanziaria in Regione Lazio. Modera Massimiliano Conte, segretario del circolo PD di Nemi. Interviene Stefania Osmari Consigliere di opposizione del Comune di Nemi (Partecipazione Democratica).  

LEGGI IL PROGRAMMA DELL'EVENTO IN ALLEGATO ALL'ARTICOLO




NEMI CASO INDENNITA' SINDACO BERTUCCI. L'OPPOSIZIONE INSORGE

Chiara Rai

Nemi (RM) – La bufera sul caso del sindaco di Nemi Alberto Bertucci  che risulta aver percepito il doppio dell’indennità rispetto a quella che gli spetta di diritto sta creando reazioni molto forti da parte dell’opposizione che inizia a chiedere non solo chiarimenti ma, se i fatti dovessero essere confermati, le dimissioni del sindaco: “Se fosse vero che il sindaco ha percepito il doppio di quanto gli spetta – dicono sia il leader di "Nemi per Sempre" Vairo Canterani che l’esponente della stessa lista Elisabetta Mannoni – riteniamo sia necessario che si dimetta subito, perché nell’attuale situazione in cui vive il paese che invoca una rinascita morale, questo episodio si unirebbe al coro dell’immoralità trascinando con sé anche Nemi, una comunità che non si è mai macchiata di questa infamia”. 

Anche il Partito Democratico, che si riunirà per discutere sul caso il prossimo due maggio rimarca la gravità dei fatti: “Se oltre ai problemi che già ha con la giustizia – dice il segretario Pd Francesca Bertucci – quest’ultima notizia fosse vera, allora il sindaco dovrebbe dimettersi. Oltre alla gravità sul piano legale dell’atto commesso sarebbe un’azione gravissima sul piano etico e morale, soprattutto in questo momento storico in cui le persone non riescono ad arrivare neppure a fine mese”.

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NEMI ELEZIONI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: “A PROPOSITO DI ONESTA’ INTELLETTUALE: CARTE ALLA MANO”

Partecipazione Democratica: Mettiamo la parola fine ad una telenovela degna del peggior reality televisivo

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di "Partecipazione Democratica" per Stefania Osmari Sindaco

"Vorremmo poter chiudere la speciosa e strumentale querelle di SEL contro Partecipazione Democratica riportando la cronaca di una telenovela annunciata, giunta finalmente al capolinea. Le carte da noi accumulate sono “fatti” e non “interpretazioni” fantasiose. Con imbarazzo ma con l’onestà intellettuale che tutti ci riconoscono, chiediamo ai nostri lettori e futuri elettori di leggere le seguenti righe per aiutarci a dire basta ad una operazione di antipolitica davvero sgradevole e sterile messa in piedi da una frangia incontrollata in salsa nemese di SEL…

1/11/2011: "La nostra parola d'ordine – dice Azzurra Marinelli, di Sel – è rinnovamento. C'è un grande fermento politico e sociale in paese e noi vogliamo dare spazio a queste forze fresche. Le primarie? Insieme al Pd del segretario Francesca Bertucci e alla Federazione della sinistra stiamo studiando la possibilità di individuare un candidato condiviso senza passare per le primarie. Crediamo fortemente nello strumento della partecipazione dell'elettorato, ma in una realtà così piccola non è un discorso semplice anche perché comporta un ampio impiego di risorse" (Il Mamilio).
Dicembre 2011: SEL esce dalla coalizione adducendo come motivazione la mancata accoglienza delle primarie, che vengono proposte solo quando dal PD emerge il nome di Edoardo Middei, accogliendo l’istanza di rinnovamento, volendo contrapporlo al nome di Azzurra Marinelli. Tale richiesta non poteva essere presa in considerazione in quanto le primarie avrebbero richiesto più di due esponenti della coalizione e la condivisione di tutte le sue componenti.
11/01/2012: “SEL non ha ancora definito una linea, è ancora in fase di evoluzione ma nelle prossime ore potrebbe uscire il nome di un candidato, forse “rosa” condiviso anche dal Pd” (Osservatore Laziale).
12/02/2012:  “…E’ giusto, è vero, è una questione di rispetto per i cittadini che devono sapere chi scegliere. A tal proposito manca davvero poco per dichiarare il nome di un candidato condiviso che possa perseguire il nostro obiettivo comune che è quello di evitare una risalita del centrodestra.”. “Avete chiuso con il Pd? Abbiamo sempre mantenuto una buona intesa politica con il Pd col quale abbiamo un rapporto preferenziale”  (intervista ad Azzurra Marinelli, Osservatore Laziale).
La segretaria del Pd dichiara che, nonostante la rottura di Sel a dicembre, si mantiene il dialogo e il confronto tra i due partiti, ritenendolo necessario e significativo per l’unità della sinistra, tanto attesa e auspicata dai cittadini. Tale dialogo si mantiene anche quando il PD tutto converge di nuovo sulla candidatura di Stefania Osmari, già considerata a settembre 2011 da tutta la coalizione. SEL si mostra disponibile ad accettare tale proposta tanto da partecipare alla riunione del 1° marzo u.s..
1/03/2012: SEL si siede al tavolo della coalizione con un candidato condiviso e ufficializzato. Nella prima parte si parla della strategia per condurre la campagna elettorale, nella seconda parte ci raggiunge un responsabile regionale di SEL. Cambia l’atmosfera e cambiano gli argomenti della discussione, in quanto viene posta quale “condizione irrinunciabile” la candidatura a vicesindaco di Azzurra Marinelli, senza lasciare nessun margine di discussione della condizione stessa.
Come dicevamo in apertura, questi i fatti. Ed è questa la dinamica di una scissione che ha prodotto una lacerazione nella sinistra di Nemi ma che, nonostante tutto, ha consentito alla sua componente istituzionalmente più matura e responsabile, cioè Partecipazione Democratica, di cicatrizzare una ferita ormai superata dinanzi ai gravosi impegni che la riguarderanno in caso di vittoria alle prossime comunali.
Senza tema di smentita, possiamo affermare che la malattia infantile di SEL a Nemi è il protagonismo personalistico e “controdipendente” di alcuni suoi esponenti di spicco. Non può spiegarsi altrimenti l’acrimonia, le illazioni, le volgarità, le ricostruzioni fantasiose ed offensive che siamo costretti a leggere sul web – ma anche su Facebook e in diversi scambi di mail personali – contro Partecipazione Democratica, il segretario del PD di Nemi, il candidato sindaco Stefania Osmari e alcuni suoi sostenitori.
Mettiamo la parola fine ad una telenovela degna del peggior reality televisivo e pensiamo a non far vincere il centro-destra nemese. Partecipazione Democratica ha le spalle abbastanza forti e un cuore maturo per sobbarcarsi il lutto per la separazione da SEL, avendo già ricostruito la casa di una sinistra unita e progressista. Non nutriamo rancori ma solo umana pietas per chi ha ancora la possibilità, se intelligente, di rimediare ai propri errori in questo scampolo di tempo prima delle votazioni. Perseverare sarebbe davvero diabolico!
"




NEMI ELEZIONI, "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA": CANDIDATI VETERANI E NUOVI VOLTI

Redazione

Ecco i candidati della lista "Partecipazione Democratica" (Pd – Idv – Fds sostenuto dalla lista civica "Nemi per Sempre") che propongono a sindaco l'insegnante Stefania Osmari

Stefania Osmari

Francesca Bertucci

Saviana Colazza  

Massimo Dionisi 

Maria Elisabetta Mannoni 

Marco Lodoli  

Stefano Pinto 




PD DI NEMI, MERCOLEDÌ PROSSIMO TAVOLO DI RITRATTAZIONE TRA FEDERAZIONE DI SINISTRA, SEL, UDC E PD

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Chiara Rai

“Sembra ci sia una predisposizione da parte di tutti per ritrattare”. Esordisce così Francesca Bertucci, il segretario del Pd di Nemi che in questo momento ha assunto il ruolo di “mediatore” tra le parti indecise, per arrivare a partorire il nome di un candidato condiviso. “L’obiettivo condiviso – dice Francesca – è quello di creare una forte contrapposizione alla destra. Federazione di Sinistra, Sel Udc e Pd stanno lavorando per questo, aprendo anche ad eventuali liste civiche che vorranno supportarci”. Il segretario del Pd intanto annuncia che la prossima settimana, forse già mercoledì, riusciranno a trovare una quadratura sulla rosa dei nomi papabili. Nessun commento in merito alle voci che circolano su una possibile candidatura di Miriam Emili da parte del Partito democratico: “Sono stati detti tanti nomi – aggiunge Francesca Bertucci – quello di Miriam non è escluso ma neppure confermato, abbiamo diversi candidati al vaglio e il Pd, in questa fase, ha il ruolo un po’ difficile del mediatore, sebbene, ripeto, l’obiettivo è lo stesso per tutti”. Ma quali sarebbero allora i nodi da sciogliere? “La difficoltà, credo sormontabile, è riorganizzare le idee e farle convergere mettendo da parte le vecchie logiche di partito e i rancori che si riaffacciano, ma bensì lavorare sul rinnovamento e sperare che le nuove teste superino le difficoltà e il vecchio modo di fare politica che, se si vuole vincere, deve essere superato”.