Pavona, dal 6 all’8 settembre arriva “Contarini Beer Fest”

Al via la prima edizione del Contarini Beer Fest che si svolgerà a Pavona dal 6 all’8 settembre 2019, con il patrocinio della Città di Albano Laziale.

Immersi nel verde del parco comunale di Villa Contarini, “Malto da Legare Beershop” in collaborazione con “Beerbaccione Pub” mandano in scena un festival incentrato sulla birra artigianale nazionale ed internazionale, sullo streetfood di qualità, sull’enogastronomia con prodotti caseari e salumi artigianali, vini naturali, musica live. Godendo di un’area per il baby parking i più piccini potranno usufruire dei giochi pubblici intrattenuti da spettacoli ed animazioni. Presenti, inoltre, stand artistici di art deco e body painting. L’associazione UDB, Unione Degustatori Birra, sosterrà la divulgazione e la cultura della birra artigianale con la sua presenza.

Il Sindaco Nicola Marini e l’Assessore alle Politiche Giovanili di Albano Laziale, Alessandra Zeppieri, hanno così commentato l’iniziativa: «È stato un piacere per noi accogliere e patrocinare Contarini Beer Fest, evento rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolar modo alla popolazione giovanile. Sarà un’occasione di aggregazione e di svago; una bella iniziativa che si aggiunge alle altre iniziative organizzate in questi anni per costruire e rinsaldare legami all’interno della nostra comunità cittadina. Ringraziamo Gianluca Curiazio, Angelo Marcello Pau e l’Associazione Culturale e Sportiva Sibarita per l’impegno e la passione messi nell’organizzazione di questa prima edizione. Un ringraziamento all’Ufficio Politiche Giovanili e a tutti gli uffici comunali per il contributo dato».

Orari: venerdì e sabato dalle ore 18.00 in poi, domenica dalle ore 15.00 in poi.




Pavona, “carenze” su scuole e campagna elettorale: cosa succede?

ALBANO LAZIALE (RM) – Campagna elettorale all’ombra delle scuole ad Albano Laziale? Forse. In un comunicato stampa del portavoce del Movimento Futuro Italia si leggono tanti condizionali e “indiscrezioni”. In pratica si dice che l’apertura delle scuole di Pavona è a rischio a causa di prescrizioni della Asl che a seguito di sopralluogo ha redatto un verbale di contestazione che evidenzia alcune carenze nei plessi scolastici di Via Pescara e di Via Torino: “Qualora non sanati – si legge nel comunicato politico – potrebbero determinare la chiusura anche solo parziale dei predetti plessi.

Con la stessa nota il portavoce del Movimento Futuro Italia Vincenzo Petrone ha altresì, richiesto conferme circa le indiscrezioni secondo cui per far fronte agli adempimenti richiesti dall’Asl sarebbero stati
veicolati i fondi destinati ai lavori di costruzione di una tettoia e di un parcheggio presso la scuola dell’Infanzia e Primaria di via Pantanelle (Frazione di Cancelliera): “Circostanza questa – si legge ancora nella nota – che il Movimento Futuro Italia condanna fermamente in quanto qualora confermata comporterebbe solo il rischio di produrre scuole di serie A e scuole di serie B, in una società in cui è indispensabile che la formazione rappresenti sempre più il differenziale a livello scolastico e lavorativo.
Il Movimento Futuro Italia forte della necessità di comprendere le esigenze e i bisogni reali delle persone, terrà aggiornati i genitori degli alunni frequentanti i plessi scolastici di Via Pescara, di Via Torino (Frazione di
Pavona) e di Via Pantanelle (Frazione di Cancelliera) circa la posizione che assumerà l’Amministrazione Comunale sui chiarimenti richiesti”. Ricevuta e letta la nota i redattori de L’Osservatore d’Italia si sono chiesti: quanto allarme rischio chiusura c’è?

Per dipanare i dubbi abbiamo raggiunto l’assessore di competenza, il vicesindaco Maurizio Sementilli, il quale ha chiarito prima di tutto che non c’è alcun rischio chiusura per i plessi di Pavona e che non esiste alcuna distrazione dei fondi da una scuola all’altra e poi è entrato nei dettagli.

In via Torino – dice Sementilli – sono già in corso i lavori di manutenzione ordinaria, parliamo di piccolissime opere come tinteggiare le pareti, riparare qualche infiltrazione d’acqua, insomma qualche piccola manutenzione strutturale che già stiamo operando e che facciamo di norma ogni qualvolta finisce l’attività alla fine dell’anno scolastico. In via Via Pescara, ci sono alcune piccole opere che deve fare la scuola come la sostituzione tende e altre noi. Già stiamo intonacando il soffitto, e poi provvediamo a tinteggiare le pareti, apporre i paraspigoli e battiscopa, e ci chiedono l’areazione della biblioteca che in realtà sarebbe un corridoio adibito a biblioteca ma stiamo valutando anche lì la situazione. Ci tengo a specificare – ha aggiunto il vicesindaco – che insieme al comitato di scuola con i genitori abbiamo fatto degli incontri e siamo in costante contatto per affrontare tutto in un clima di collaborazione e dialogo“.

Nessuna conferma arriva invece circa le “indiscrezioni” sempre diffuse a mezzo comunicato stampa dal Movimento Futuro Italia secondo cui per far fronte agli adempimenti richiesti dall’Asl sarebbero stati veicolati i fondi destinati ai lavori di costruzione di una tettoia e di un parcheggio alla scuola dell’infanzia e primaria di via Pantanelle: “Nessuna distrazione – dice Sementilli – e poi ci tengo a specificare che la tettoia è ancora da progettare e attualmente non abbiamo previsto soldi da destinare e sul quel terreno stiamo valutando se fare un parcheggio provvisorio lì dove dovremmo realizzare la palestra“.




Pavona, rapina un supermercato con un taglierino. Preso 17enne

Forse è lui l’autore del colpo alla farmacia in via del mare

CASTEL GANDOLFO (RM) – Volto travisato e taglierino in pugno. Così un minorenne si è presentato nella tarda serata di ieri all’interno di un supermercato di Pavona dove, in pochi attimi, ha racimolato i soldi presenti in cassa per poi darsi a precipitosa fuga. Ma non aveva fatto i conti con gli avventori presenti, che hanno subito chiamato il 112. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa della locale Compagnia Carabinieri ha attivato il piano anti-rapina e il giovane è stato intercettato da un’autoradio dell’aliquota Radiomobile e da una pattuglia della Stazione di Cecchina che, dopo un inseguimento a piedi per i campi circostanti, sono riusciti a bloccarlo e trarlo in arresto.

La refurtiva, circa 500 euro occultati in una calza scura di nylon, è stata recuperata e restituita al negozio.

Il giovane, appena 17 anni per lui e per il quale non si esclude che possa essere l’autore di altri colpi messi a segno nel territorio, dopo l’arresto, è stato tradotto presso il centro di prima accoglienza di Roma in attesa del processo.




Incendio a Pavona, le analisi: presenza di amianto nella copertura del capannone. Pronta l’ordinanza del sindaco Marini

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Dipartimento di Prevenzione della ASL RM 6 ha comunicato al sindaco di Albano Nicola Marini il risultato delle analisi sui campioni prelevati già a partire dalla mattina di sabato 30 marzo, il giorno successivo all’incendio. Il sindaco ha tempestivamente informato la cittadinanza circa l’esito e le prossime azioni che intraprenderà l’amministrazione: “Come era prevedibile – dice Marini –  le analisi hanno confermato la presenza di fibre cristallizzate di amianto nelle lastre di copertura del capannone interessato dall’incendio. Per fortuna, il campionamento, fatto tramite un aspiratore posizionato in una casa privata prospiciente il capannone, effettuato tra sabato 30 marzo e domenica 1 aprile, non ha rilevato alcuna presenza di fibre di amianto nell’aria“.

Il primo cittadino ha fatto sapere anche che la ASL RM6 ha disposto: la bonifica del sito dai materiali contenenti amianto ed altri eventuali rifiuti pericolosi; la messa in sicurezza attraverso l’interdizione al personale non autorizzato; l’installazione di teli frangivento, la bagnatura delle superfici e dei materiali contenenti amianto; di intercettare le acque di dilavamento nell’area dell’incendio, per evitare l’immissione nella rete fognaria di possibili inquinanti.

Oggi è attesa, a tutela della salute pubblica, specifica ordinanza già annunciata dal sindaco per far sì che vengano ottemperate le disposizioni della ASL: “Ricordo che qualsiasi intervento – ha concluso Marini –  visto il sequestro cautelativo a cui è stato sottoposto il capannone, dovrà avere il benestare della Procura della Repubblica di Velletri, a cui invieremo per conoscenza l’ordinanza”.




Pavona di Albano Laziale, incendio a capannone industriale: chiesto il monitoraggio ambientale

ALBANO LAZIALE (RM) – L’incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri all’interno di un capannone industriale di Via Ragusa a Pavona di Albano Laziale, è sotto controllo anche se il capannone stesso è a rischio crollo.  “Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, assistiti dalla Polizia Locale di Albano. – Ha dichiarato il consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai rifiuti Luca Andreassi – Secondo le prime informazioni che giungono dai proprietari della struttura, il materiale che è bruciato pare non essere soggetto a particolari prescrizioni di pericolosità. Si tratterebbe, infatti, di materiale per giardinaggio e ferramenteria, mentre non sembra essere stata interessata dalle fiamme una zona di stoccaggio di lampade a led. Come amministrazione comunale abbiamo immediatamente richiesto per le vie ufficiali l’intervento di Arpa Lazio per un sollecito intervento di monitoraggio ambientale, sul posto è giunta la Asl RM6 per le verifiche del caso”.

Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale: “Chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio”

“Ancora un incendio nell’area pometina, questa volta si è sviluppato nel primo pomeriggio di oggi – ieri Ndr. – a Pavona, nel Comune di Albano. – Così in una nota congiunta Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile Romano del Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale. – Ad andare a fuoco è stato un capannone dell’azienda di ferramenta GB Trade Srl in via Ragusa, ma la colonna di fumo di intenso colore nero è nettamente visibile dalle abitazioni di Santa Palomba, nel Comune di Pomezia.

L’ultimo incendio si è sviluppato il 4 marzo scorso all’interno dell’impianto Irpp Pomezia Pneumatici di via Trieste, nella zona industriale, ed il fumo tossico emanato dai pneumatici in fiamme si è diffuso su un territorio estremamente vasto. Anche oggi immediati gli interventi dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’Ordine , ma chiaramente ricordando gli effetti del devastante incendio che ha interessato lo stabilimento Eco X di Pomezia , per la lentezza dello smaltimento delle 8.413 tonnellate di rifiuti andati a fuoco e la bonifica dello stabilimento, chiediamo, oltre ad accertare le cause dell’evento che risulta l’ennesimo in un’area ristretta, si chiede di procedere alla dovuta bonifica del territorio interessato con la massima celerità senza incorrere nelle solite discussioni burocratiche su competenze fra Comune e Regione”.  “Anche per questo evento – conclude la nota -, senza alcun allarmismo, ma con determinazione chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio, le zone interessate, e procedere con interventi immediati e risolutivi, al fine di garantire la salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività economiche della zona”.




Incendio a Pavona: fiamme in uno stabilimento industriale

Grosso incendio all’interno di uno stabilimento industriale, in Via Ragusa in località Pavona. Il consigliere con delega ai Rifiuti Luca Andreassi e intervenuto sul posto insieme al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini. Al lavoro i Vigili del Fuoco assistiti dagli agenti di Polizia Locale.




Mondo della ristorazione, da Pavona nasce un grande professionista: Alessandro Pipero

Sovrana Bellezza Alessandro Pipero, magnifico interprete del servizio di sala “Da bambino adoravo mangiare, mangiavo di tutto e di questa passione ho fatto il mio mestiere”. Alessandro Pipero e’ un maestro di sala disinvolto, spontaneo, essenziale, elegante come il suo ristorante di Corso Vittorio Emanuele a Roma, dove accoglie gli ospiti come uno splendido padrone di casa. Il servizio di sala è una nobile arte italiana da secoli.

Nei primi del 900, il cuoco più famoso del mondo, Auguste Escoffier, per il suo albergo di Ostenda volle un maitre italiano: Luigi Carnacina dell’ Hotel “Al Ciro’s” di Montecarlo. In quel periodo la scuola italiana delle tecniche di servizio era il punto di riferimento di tutta l’Europa e il maitre italiano era considerato il più preparato al mondo. Di questa arte italiana antichissima e prestigiosa Pipero è l’interprete più brillante e attuale. Nasce e cresce a Pavona, una cittadina vicino a Albano Laziale, la scuola non gli piace, la sua passione è il cibo. Sceglie di frequentare l’istituto alberghiero perché pensa che sia l’unica scuola dove si studia poco. All’alberghiero di Tor Carbone si trova tra ragazzi sfaticati, senza motivazione. Di quegli anni Pipero ricorda soltanto il professore che insegnava pratica di sala, estroso e istrionico. Durante l’anno scolastico fa il tirocinio a Grottaferrata a Villa Florio e poi al Jolly Hotel di via Veneto a Roma dove inizia la giornata dalle colazioni.

Parte da Pavona alle 5 del mattino e alle 6 entra in sala. Quel lavoro della mattina è noioso e ripetitivo ma Pipero ne fa un’occasione per studiare le persone appena sveglie, quando sono senza schermi e esprimono anche ciò che vorrebbero dissimulare. Ascolta con attenzione le richieste dei clienti, impara a decifrarne le reali aspettative. Studia anche ciò che si svolge dietro le quinte della professione, la parte che non brilla: le lamentele del personale insoddisfatto, l’organizzazione dei turni e dei riposi settimanali con i colleghi che scaricano il lavoro sugli altri, che fanno il minimo indispensabile senza impegno, ne’ entusiasmo.

Pipero individua in questi aspetti ciò che non vorrà mai fare, ciò che lui non vuole diventare. Va a lavorare all’hotel Excelsior di Roma e poi all’Hotel Cala di Volpe di Porto Cervo, meta di clienti famosi e ricchissimi, viziati e pretenziosi. È lì che impara a conoscere i loro capricci, le loro richieste mutevoli, ravvisando alcune costanti: il cliente molto facoltoso vuole essere riconosciuto e pretende che le sue esigenze vengano comprese senza doverle manifestare. È un compito difficilissimo ma quel ragazzo di Pavona ha una qualità innata: riesce a entrare immediatamente in sintonia con i clienti, a riconoscerne carattere e inclinazioni, anche quando si nascondono dietro stereotipi o assumono atteggiamenti per celare la loro personalità. Lui capisce al volo, li asseconda, li conquista con la sua eleganza, è discreto, simpatico, sorridente.

Quando torna a Roma l’Hotel St. Regis lo sceglie come sommelier. Pipero fa di questa esperienza un’ opportunità per apprendere: conosce vini prestigiosi, bottiglie importanti, osserva, annota, registra tutto. Diventa un eccellente sommelier e quando Antonello Colonna lo sceglie per il suo ristorante a Labico non esita a accettare l’incarico.

La mamma di Alessandro invece si dispera: non conosce la fama di Antonello Colonna e non comprende perché il figlio, che lavora in un hotel a 5 stelle di via Veneto e di cui va così fiera, preferisca andare a lavorare in un posto poco conosciuto della campagna romana che si chiama Labico. Ma Alessandro sa che quella è la sua grande occasione. Antonello Colonna è uno chef famosissimo e Labico è il suo regno: un hotel raffinato con ristorante di alta cucina e un fantastico centro benessere. Un sogno. Antonello Colonna intuisce subito che Alessandro ha grandi qualità e per studiarlo meglio il primo giorno lo invita a mangiare con lui.

Da autentico maestro sa che a tavola il ragazzo mostrerà i suoi gusti e soprattutto il suo carattere. Durante quel pranzo Colonna osserva Alessandro, il modo in cui si muove, la sua grande personalità e decide di affidargli il suo ristorante. In quell’ambiente dal lusso discreto, curato nei dettagli dall’apparecchiatura della tavola alla decorazione del piatto Alessandro incontra il Gotha della gastronomia italiana e internazionale: cuochi stellati, giornalisti, sommelier che vengono da tutta Italia e dall’estero per conoscere la cucina di Antonello Colonna.
Pipero è entusiasta, impara, conosce e si fa conoscere e nel 2005 viene nominato dalla guida dell’Espresso miglior sommelier dell’anno.

Nel 2007 apre il suo primo ristorante a Albano con un’idea precisa: mentre il servizio di sala langue e gli chef sono le uniche stelle dell’universo gastronomico decide che nel suo locale il servizio di sala sarà eccellente tanto quanto la cucina.
Alessandro sa che un ristorante con un bravo chef e un servizio di sala scadente non avrà mai veramente successo.

Ma è a Roma che vuole lavorare, città che ama e con la quale si identifica. Nel 2010 si trasferisce a all’Hotel Rex con lo chef Luciano Monosilio, suo amico d’infanzia e allievo, tra gli altri, di Uliassi e Pierangelini.
Il successo è travolgente e nel 2012 arriva la stella Michelin.
Il ristorante è piccolo e elegantissimo, con i piatti della tradizione italiana reinterpretati sapientemente da Monosilio che propone, tra le altre prelibatezze, una carbonara sublime “a peso” e con il servizio di sala disinvolto, aereo, impeccabile di Pipero.
Apprese le rigide regole della sala, Alessandro le applica con il suo stile, come soltanto chi ha grande competenza può fare, va contro corrente, contro le mode:” Non contemplo neppure lontanamente l’idea di mangiare 50 grammi di pasta” dice ai giornalisti che lo intervistano sulla dieta mediterranea.
Ama il cibo, il vino e le belle donne,  quando lavora interpreta se stesso e le sue passioni.
Nessun artificio, nessun orpello.
Nessuna concessione allo snobismo: “Il cliente più difficile è quello che sceglie il ristorante di moda ma non capisce niente di cibo” dice. “In questo caso provo a accontentarlo per la serata e cerco di non farlo tornare più, perché lui non si diverte e neanche io”.
Nel 2013 ha fondato con i maestri di sala e i sommelier dei locali più importanti d’Italia l’associazione “Noi di sala” per formare personale altamente specializzato e riportare la professione del cameriere al suo prestigio.
Dalla primavera del 2017 ha trasferito il ristorante in Corso Vittorio Emanuele.
Nella sala elegante e essenziale del suo ristorante Pipero si prende cura degli ospiti in perfetta sincronia con Achille Sardiello e Riccardo Robbio, direttore e responsabile di sala, affiancati da Giulia La Bella, Andrea Marrazzo e dal sommelier Marco Lanzilotti.

Quando il cliente entra nel ristorante di Pipero si sente su un palcoscenico allestito soltanto per lui. Il tempo si ferma, resta sospeso tra il sapore celestiale della carbonara di Monosilio e le movenze armoniche di Pipero.

La Sovrana Bellezza siamo noi.

Susanna Donatella Campione




Castel Gandolfo: Pavona in festa per Monachesi

 

Red. Politica

CASTEL GANDOLFO – PAVONA (RM) – Tante bandiere con il logo della lista civica “Con Milvia Sindaco Insieme”, bambini e famiglie che hanno partecipato ad un momento di convivialità in questo appuntamento molto importante per la prima cittadina candidata sindaco Monachesi: “Pavona ha gli stessi servizi di Castel Gandolfo – ha detto – A Pavona, nata spontaneamente senza una progettazione urbanistica,  l’esigenza maggiore è quella di spazi aggregativi e di una migliore viabilità in grado di rendere meno pesante il traffico. Oggi stiamo per iniziare la manutenzione straordinaria delle strade che maggiormente ne necessitano, abbiamo istallato punti di videosorveglianza per rendere più sicure le persone e molti dissuasori di velocità  e segnaletica orizzontale e verticale,  eseguito lavori di manutenzione straordinaria nelle scuole in particolare per rendere agibile la mensa di Pavona Laghetto,  ma una risposta davvero esaustiva a queste esigenze potrà avvenire soltanto con  l’approvazione della Variante Generale al PRG. Per ottenerla  abbiamo sollecitato costantemente la Regione Lazio e dovremmo  ormai essere in dirittura di arrivo . Con questo strumento – ha concluso Monachesi –  potremo finalmente realizzare le strade di collegamento previste per  alleggerire il traffico locale, un  polo scolastico, per rispondere in modo adeguato alle esigenze qualitative e quantitative del quartiere, e gli  spazi di aggregazione come Centri sociali per Anziani e per Giovani, e Centri Sportivi.  Vogliamo anche risolvere i problemi di viabilità di Via delle Rose ed eliminare le strettoie di Via Santo Spirito”.

 




Pavona, programma integrato "I Platani": tra mozioni e polemiche i lavori partiranno a breve

Redazione

CASTEL GANDOLFO (RM) – Non si placano le polemiche politiche a Castel Gandolfo, prossima a nuove amministrative. In data 24.10.16 i Democratici per Castello, leggi Colacchi e Moianetti, hanno presentato una mozione concernente la realizzazione del Programma integrato denominato I Platani ubicato a Pavona. In tale mozione gli stessi sollecitano l'amministrazione comunale, a porre in essere "tutti gli adempimenti necessari alla realizzazione del programma integrato". Inoltre, a tale mozione, ha fatto seguito un articolo pubblicato su una testata locale nonché del volantinaggio nella frazione di Pavona stessa.

A tale proposito è intervenuto il vicesindaco e assessore all'Urbanistica di Castel Gandolfo Cristiano Bavaro. Bavaro ha infatti ritenuto opportuno fare chiarezza. Ecco la nota: 

Il programma integrato citato ha avuto un lungo iter amministrativo iniziato dall'amministrazione Colacchi con la delibera di giunta comunale n. 57 del giugno 2010, proseguito con l'adozione, da parte dell'amministrazione Monachesi, con la delibera di consiglio comunale n. 24 dell'agosto 2012 e culminato con la delibera di approvazione regionale di giunta n. 103 del marzo 2014. Conoscendo bene i benefici che la realizzazione di tale intervento urbanistico apporterbbe alla collettività di Pavona, sia il sottoscritto che il sindaco, a seguito dell'approvazione regionale del piano, avvenuta come detto, nel marzo 2014, abbiamo immediatamente convocato il soggetto proponente in comune per avere notizie certe sulla tempistica di avvio dei lavori e per invitarlo a sottoscrivere la convenzione allegata al progetto che prevede la durata di 5 anni, dal momento della sottoscrizione, per poter iniziare i lavori pena la decadenza. Lo stesso, non volendo sottoscrivere la convenzione, ci comunicò all'epoca, che per sue difficoltà personali, avrebbe avuto necessità di ulteriore tempo. Da allora , nel marzo 2014, ad oggi abbiamo fatto almeno sei incontri (l'ultimo un mese fa) col soggetto proponente e col suo progettista, per sollecitare l'inizio dei lavori e nell'ultimo di questi, lo stesso ci ha rassicurato che entro la fine di quest'anno avrebbe iniziato I lavori proprio dalle opere pubbliche di sistemazione di piazza Mascagni, così come più volte sollecitato dall'amministrazione. Quindi la domanda è la seguente: cosa hanno fatto dal marzo 2014 ad oggi i Democratici per Castello? Si sono accorti solo oggi che il programma integrato non era partito? Che tempismo! Naturalmente risponderò in Consiglio comunale alla loro mozione ma se il loro scopo era, avendo saputo per vie traverse che i lavori sarebbero partiti a breve, intestarsi politicamente questo risultato, mi pare che l'obiettivo sia miserrimamente fallito. Infatti vorrei rammentare ai consiglieri Colacchi e Moianetti che dal 2014 ad oggi questa amministrazione ha incontrato e sollecitato più volte il soggetto proponente rammentandogli l'importanza del progetto e della sua realizzazione per i cittadini di Pavona mentre loro cosa hanno fatto, a parte presentare una mozione senza valore dopo ben due anni e mezzo dall'approvazione del programma integrato?




ALBANO LAZIALE: RIFIUTI E SENZA TETTO, IMMIGRATI E IMMONDIZIA. ECCO A VOI PAVONA!

di Ivan Galea

Albano Laziale (RM) – Ancora immagini che non lasciano dubbi sullo scenario pietoso di una grande frazione del Comune di Albano Laziale.

Pavona è in preda al più totale stato di degrado e di abbandono. A fronte della tassa dei rifiuti che è aumentata e un servizio di raccolta decollato permane una condizione di disordine e sporcizia e di mancanza di controlli e pulizia.

A denunciare uno dei numerevoli episodi di sordine l’ex consigliere comunale di Albano Laziale Marco Moresco che invia alla nostra redazionela foto di uno dei diversi senza tetto che girano a Pavona e che, alla faccia della differenziata, raccoglie tranquillamente l’immondizia dentro il cassonetto della spazzatura:”Quest’uomo – dice Moresco – dorme nella stazione di Pavona in condizioni igienico sanitarie pietosissime, di giorno gira per il paese chiedendo l’elemosina per comprarsi poi del vino ed ubriacarsi … predilige il vino rosso” . Moresco descrive davvero uno scenario da terzo mondo a Pavona: “Una frazione – continua – invasa nel vero senso della parola da rifugiati politici, provenienti da Santa Palomba, che girano rovistando nei secchioni cercando chissà cosa. Girano in bicicletta. E’ un continuo. Buste della spazzatura tante volte lasciate per terra, aperte per "ispezione" …….. una vera e propria indecenza. Mi dispiace che non si riesca a mantenere il benché minimo decoro e questo grazie una posizione che più che di solidarietà mi sembra di disordine e incuria”.




ALBANO LAZIALE: GINO BENEDETTI: “ECCO COSA FAREMO A PAVONA CHE NON DEVE ESSERE PIÙ UNA PERIFERIA DIMENTICATA”

Redazione


Albano Laziale (RM) – “Così come Cecchina e le Mole, anche Pavona è tra le nostre priorità”. Lo afferma Gino Benedetti, candidato a sindaco della coalizione Moderati e Riformatori (Forza Italia, Patto Popolare, Lista Cassabgi, Rete dei Cittadini, Area Democratica Lista Mattei, Reazione Civica, Lista Benedetti ).

Il candidato a primo cittadino non ha dubbi: le infrastrutture e viabilità sono tra le priorità del programma elettorale della grande coalizione che lo sostiene.

“Pavona non può e non deve essere considerata una periferia fine a se stessa – esordisce Gino Benedetti –  ma parte integrante di un rilancio dell’intera Città di Albano, ormai massacrata da cinque anni di malagestione del sindaco Nicola Marini che ha anche il coraggio di dire che “continua”. Ma sono sicuro che i cittadini non permetteranno che il degrado prosegua”.

Gino Bendetti poi punta sul concreto: “Valuteremo la soluzione più adatta e più consona alla collettività in relazione alla ferrovia che attraversa Pavona sempre di concerto con i cittadini”.

Dopodiché Benedetti continua a spiegare i progetti su Pavona: “Completeremo il raccordo viario di Pavona – aggiunge –  con l’apertura dei collegamenti tra la Nettunese e l’Ardeatina all’altezza del ‘Cin Cin Bar’”. E non dimentica l’ampliamento e completamento di via Tenutella ed il prolungamento di via Pian Savelli.

Poi coglie l’occasione per ricordare due appuntamenti importantissimi: “Sabato 16 maggio dalle 16 alle 22 saremo a Pavona in piazza Sanremo e domenica in piazza Nenni sempre alla stessa ora – conclude Benedetti – mi auguro che i residenti partecipino numerosi perché ho tanto da dire ma vorrei anche ascoltare le esigenze di chi è rimasto per troppo tempo trascurato. E’ arrivato il momento di cambiare, tutti insieme!”

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