Decreto Pillon e il caso del sindaco di Nemi: ecco chi ha detto no

NEMI (RM) – Il decreto Pillon e il caso di Nemi al centro dell’intervista rilasciata dai consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri e dalla presidente dell’associazione Ponte Donna Carla Centioni.
A Nemi il gruppo consiliare rappresentato da Cortuso e Corrieri aveva presentato la mozione scritta dall’associazione “Non una di Meno” per dire no al decreto presentato dal senatore Pillon, in tema soprattutto di separazioni e divorzi, che prevede l’introduzione di diversi istituti come la mediazione familiare, il piano genitoriale, l’affido paritario, la casa coniugale, il mantenimento per i figli maggiorenni.

Carlo Cortuso, Patrizia Corrieri e Carla Centioni a Officina Stampa del 30/5/2019 hanno parlato degli effetti del decreto Pillon e della mozione respinta a Nemi

Un disegno, quindi che secondo i pareri contrari, qualora divenga legge, cambierà tutto o forse non cambierà nulla. Sicuramente l’attuale assetto normativo necessita di essere rivisitato, viste le innegabili aberrazioni a cui ha dato luogo, ma le modifiche oggi in discussione paiono essere talmente drastiche e contraddittorie, da rischiare di trovare scarsa applicazione nelle aule dei tribunali, rendendo per altro più incerte le trattative che potrebbero condurre i coniugi al raggiungimento di una definizione consensuale. Il timore è che, se oggi a dormire in auto ci finivano solo i papà, un domani a far loro compagnia potrebbe aggiungersi anche qualche mamma, secondo il principio della più svilente casualità, con buona pace della Giustizia e della equità sociale.

A Nemi, la mozione presentata da Cortuso e Corrieri, è stata respinta senza se e senza ma dall’intera maggioranza consiliare a guida del sindaco Alberto Bertucci. Una chiara presa di posizione, quella del sindaco nemese e dell’intera maggioranza, che non può che essere interpretata come un voto a favore per il decreto Pillon.

A far scoppiare la polemica, però, la presenza dello stesso sindaco di Nemi all’inaugurazione del nuovo centro antiviolenza di Ariccia

“Quanta ipocrisia al Comune di Nemi! – Ha commentato sul social Fb la consigliera Corrieri – Ma chi a Nemi ha respinto la mozione contro il DDL Pillon promossa da Non Una Di Meno Castelli Romani, cosa ci fa col sorriso di plastica in prima fila? In consiglio comunale Alberto Bertucci ha difeso il ddl Pillon, un obbrobrio che tutti i movimenti, le associazioni per i diritti delle donne ed i centri antiviolenza hanno fortemente condannato perché mette a tacere e rivittimizza le donne vittime di abusi tra le mura domestiche! Orrore!”

Dura condanna al comportamento del sindaco anche da parte della segretaria del partito Democratico di Nemi Azzurra Marinelli che sempre sul social Fb ha definito la bocciatura della mozione come “Un gravissimo oltraggio alla dignità delle donne, un’ imperdonabile offesa ai cittadini”.




Nemi, mancata convocazione del Consiglio comunale. Cortuso e Corrieri avvertono: “Ci rivolgeremo alle autorità competenti”

NEMI (RM) – Non è stato ancora convocato il Consiglio comunale di Nemi dove discutere le due mozioni presentate dal gruppo consiliare di ‘Ricomincio da Nemi’ gli scorsi 8 e 18 gennaio. E i due consiglieri di opposizione – Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri – minacciano ora di segnalare alle autorità competenti la mancata convocazione della massima assise che doveva essereattuata entro 20 giorni come previsto dall’articolo 9 comma 2 del Regolamento del Consiglio comunale di Nemi, che come hanno evidenziato Corrieri e Cortuso, impone che lo stesso deve aver luogo entro 20 giorni dalla presentazione delle mozioni, quando la richiesta è sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri.

Un ultimatum, dunque, quello dei Consiglieri di “Ricomincio da Nemi” per richiedere l’immediata convocazione del Consiglio comunale

“L’ennesimo episodio di scarsa attenzione alla vita democratica – hanno commentato Cortuso e Corrieri – sia l’occasione per avviare una approfondita riflessione che si traduca in comportamenti adeguati alla dignità delle istituzioni che siamo stati chiamati a rappresentare”.

La prima mozione del 7 gennaio 2019

E’ relativa a “chiedere al Ministro dell’Interno ed al Governo di sospendere, in via transitoria fino alla conclusione dell’iter parlamentare, gli effetti dell’applicazione del Decreto Legge 113/2018 e di aprire un confronto istituzionale con Nemi e le Città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto sull’impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori e di approntare tutti gli atti necessari a mitigarne gli effetti in termini di diritti sia per i cittadini che per le persone accolte”.
Questa prima mozione intende rilevare che “il provvedimento favorirà le grandi concentrazioni di persone nei grandi Centri di Accoglienza Straordinaria, nelle quali sono state registrate delle criticità in questi anni, puntando invece a smantellare quella parte finalizzata a dare risposte ordinarie, strutturate, puntuali e non emergenziali, come
i centri SPRAR gestiti dalle amministrazioni pubbliche con percorsi di integrazione reale ed efficace in piccole accoglienze, rifugio diffuso o anche in famiglia. I mancati percorsi di integrazione, anche nelle città più piccole come quella di Nemi, porteranno ad aumentare ulteriormente presenze di persone in condizione di estremo disagio, potenzialmente coinvolgibili in attività illecite; Si rischia l’aumento delle persone presenti nei Centri di permanenza per rimpatri: le difficoltà di mettere in atto rimpatri, viste anche le scarse risorse stanziate per i rimpatri volontari e l’assenza di ulteriori accordi con i paesi di origine, al termine dei 180 giorni,
potranno aumentare la presenza di stranieri irregolari favorendo marginalità estreme, occupazioni e illegalità”.

La seconda mozione, del 18 gennaio 2019

Chiede invece: “L’impegno del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale a farsi carico del mantenimento della memoria storica, con iniziative culturali in collaborazione con le scuole e nei luoghi di aggregazione; a portare il problema dei nuovi fascismi all’attenzione della popolazione ed in modo particolare dei soggetti più giovani e vulnerabili dalla mitologia neofascista; ad escludere qualunque tipo di presenza o manifestazione sul territorio comunale dell’organizzazione Casapound o altri soggetti che si ispirano al fascismo, anche specificando i casi suddetti nel regolamento comunale sulla concessione di spazi pubblici; a garantire il rispetto della legalità democratica, promuovendo direttamente azioni legali in ogni eventuale futuro caso di violazione delle suddette leggi o di violazione dei divieti espressi dal Comune (nel qual caso si configurerebbe il reato di manifestazione non-autorizzata); ad effettuare la modifica del regolamento comunale in materia di occupazione di suolo pubblico al fine di includere, al momento della richiesta di autorizzazione, una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti espressi nella Costituzione italiana; ad istituire meccanismi di intervento che consentano di negare il rilascio dell’autorizzazione di occupazione del suolo pubblico ad associazioni che, pur avendo sottoscritto la suddetta dichiarazione, presentino richiami all’ideologia fascista, alla sua simbologia, alla discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale, verificati a livello statutario, ove lo statuto è presente, o dell’attività pregressa o per accertata violazione delle leggi Scelba e Mancino; ad una più severa applicazione della legge n.645 del 1952 (legge Scelba) e della legge n.205 del 1993 (legge Mancino). Il Comune deve promuovere direttamente azioni legali in caso di violazione delle suddette
leggi sul territorio comunale”.




Nemi, Cortuso e Corrieri su festività natalizie: crollo a picco di una economia basata sul turismo

NEMI (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di “Ricomincio da Nemi”

“Il Natale si è concluso e a Nemi è stata solo l’Epifania (che tutte le feste si porta via) a “spopolare”: la tradizionale discesa acrobatica della simpatica vecchietta ha visto la presenza di molti visitatori, complice ovviamente la bella giornata di sole. Belle anche le luminarie ed i presepi (questi ultimi, chiaramente, non sono frutto della “magnifica” organizzazione dell’amministrazione, ma della Chiesa e dei privati ).

Il Natale più povero di presenze ed incassi

Ma… parlando con i commercianti ed i cittadini emerge la vera e cruda realtà: Mai Natale a Nemi è stato più povero di presenze ed incassi. Quasi tutti i ristoranti di Nemi, le sere e addirittura il 31 dicembre, erano chiusi a testimonianza di mancate prenotazioni e questo la dice tutta sul crollo a picco di una economia basata sul turismo. Molti comuni limitrofi hanno davvero sbancato, perché hanno imparato ad attirare i turisti non di certo con le recite scolastiche o i balli per il paese, ma con una valida programmazione che non può essere lasciata al caso e alla fortuna di una bella giornata quando i turisti scelgono, a prescindere dall’evento, di venire a Nemi per le bellezze paesaggistiche che in ogni stagione essa può vantare. I fatti parlano chiaro e i corrispettivi delle attività commerciali anche: Nemi è un paese che si è avviato ad un lento ed inesorabile declino economico, sociale e culturale. Noi di Ricomincio da Nemi con i commercianti e i cittadini parliamo spesso, abbiamo gli occhi aperti e abbiamo visto un paese dove alle 16.30 sembrava ci fosse il coprifuoco. Non un’anima viva in giro! Se Bertucci – sindaco di Nemi Ndr. – pensa che possa bastare il contentino di una calza di caramelle regalata ai propri cittadini e ai turisti, vuol dire che ha ridotto Nemi ad un paese svenduto, avvilito, depresso, con eventi che forse potevano avere un senso alla fine degli anni ’80. Saremo pure disfattisti e strumentalizzatori, come ama definirci il nostro sindaco, ma non mettiamo mai la testa sotto la sabbia. Una seria programmazione e progettazione di qualsivoglia evento ha bisogno – come i comuni intorno a noi ci dimostrano – di ben altro che della solita improvvisazione raffazzonata dell’ultimo momento. A Nemi ci sono molte competenze e professionalità nel campo dell’intrattenimento e della valorizzazione del territorio. Perché non vengono mai coinvolte, magari qualche mese prima, costituendo dei comitati appositi? E dire che per toccare il fondo Bertucci, questa volta, si è avvalso addirittura di un finanziamento regionale! Povera Nemi , poveri noi…”




Nemi: Patrizia Corrieri aderisce al PD

NEMI (RM)Patrizia Corrieri, attuale consigliere comunale di opposizione a Nemi aderisce al Partito Democratico. Da sempre molto attiva in politica e nel sociale, Corrieri prosegue un cammino di crescita senza rinnegare le sue origini e la sua provenienza, rimanendo dunque ben salda alla sua estrazione di sinistra: “L’adesione al PD – dice Corrieri – è una tappa importante nel mio percorso politico e umano, un impegno che assumo con grande soddisfazione a fianco delle tante personalità valide e competenti che animano la nostra realtà territoriale, sia a Nemi che nei comuni limitrofi. Il mio lavoro nel gruppo consiliare “Ricomincio da Nemi“, insieme a Carlo Cortuso e a tutta la squadra prosegue immutato, con rinnovata determinazione ed entusiasmo, nel pieno rispetto del progetto politico che abbiamo messo in campo e della fiducia che i cittadini mi hanno voluto riservare”.




Nemi: Sprar o non Sprar?

NEMI (RM) – Sprar o non Sprar? Questo è il dilemma a Nemi. Eppure non c’è alcuna certezza ne atto ne risposta alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione di “Ricomincio da Nemi che avvalli e giustifichi le “dichiarazioni spot” del primo cittadino del piccolo paese delle fragole che forse solo nelle intenzioni avrebbe voluto aderire allo Sprar. Dunque rimarrebbero testimonianze frammentate, tra cui i proclami dello stesso Bertucci il quale ha addirittura deliberato in Giunta, durante la prima legislatura, l’intenzione di voler aderire allo Sprar per poi confermare, di fronte alle telecamere di Rete4, l’avvenuta adesione al progetto di accoglienza per gli immigrati, alla vigilia del voto alle trascorse elezioni comunali di Nemi.

E all’epoca fu proprio Bertucci che si mise a parlare di “terrorismo mediatico” quando, nel bel mezzo di un clima elettorale più che rovente, il candidato a sindaco di centrodestra Stefano Tersigni prometteva che si sarebbe incatenato all’arrivo dei migranti e anche che se fosse stato eletto avrebbe ritirato lo Sprar.

Dal versante di centrosinistra e del candidato a sindaco Carlo Cortuso, invece, si cercava di capire meglio in quale maniera si fosse organizzato il primo cittadino rispetto l’adesione allo Sprar. Dopo le elezioni e la riconferma del sindaco Bertucci, i dubbi dei consiglieri Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri sono aumentati a dismisura soprattutto dopo il silenzio tombale da parte dell’amministrazione comunale rispetto ad una richiesta di accesso agli atti sul “caso Sprar”.
Ora il sindaco di Roma e della Città Metropolitana Virginia Raggi, si appella al sindaco di Nemi e agli altri primi cittadini dei Castelli Romani affinchè aderiscano, anche in fretta, allo Sprar. Se è vero che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine i fatti ci raccontano di una adesione allo Sprar annunciata e sbandierata a destra e a manca ma non realizzata nel concreto. Dunque, Sprar o non Sprar? A parole si, ma sono i fatti che contano.




Nemi, accoglienza migranti: ecco il bluff dello Sprar

NEMI (RM) – La sindaca di Roma e presidente dell’Area Metropolitana Virginia Raggi chiederà all’Amministrazione Comunale di Nemi e ad altre dei Castelli Romani, di aderire allo Sprar Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. L’iniziativa fa parte del “Modello Roma” proposto dal ministro Minniti dopo il clamore degli sgomberi che hanno messo la capitale al centro di forti polemiche. Di fatto è un invito, rivolto alle diverse Amministrazioni, a rivedere le proprie posizioni riguardo allo strumento di accoglienza, l’adesione allo SPRAR è infatti volontaria.

“Oggi abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. – dichiarano in una nota i due consiglieri di opposizione Patrizia Corrieri e Carlo Cortuso – La realtà – prosegue la nota – va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.”

Durante la scorsa campagna elettorale di Nemi l’attuale primo cittadino aveva rilasciato delle dichiarazioni in cui asseriva che il Comune aveva avviato le procedure di adesione allo Sprar e che al massimo si sarebbero ospitate due, tre famiglie di migranti. “Cosa ci raccontano questi fatti? – Commentano ancora Corrieri e Cortuso – Che Nemi, a tutt’oggi, non ha aderito allo SPRAR, nonostante le dichiarazioni contrarie del Sig. Bertucci nel corso della campagna elettorale. Ricordate? In più occasioni aveva affermato che il comune di Nemi aveva avviato le procedure per partecipare al Sistema di Protezione che avrebbe destinato a Nemi non più di otto-dieci richiedenti asilo. Naturalmente a chi gli faceva osservare che i termini del bando per l’adesione stavano per scadere (giugno 2017) e che nulla era stato fatto, venivano rivolte le accuse di sciacallaggio e opportunismo.”

Era stata presentata una richiesta di accesso agli atti da parte del gruppo “Ricomincio da Nemi” per verificare se l’amministrazione comunale avesse aderito o meno allo Sprar: “In vista della scadenza di un secondo bando di adesione (settembre 2017), – dichiarano i due consiglieri di opposizione – come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” avevamo presentato una richiesta di accesso agli atti relativa alla presunta adesione del comune di Nemi allo SPRAR (27 giugno 2017). Risultato? Un silenzio assordante! Volevamo capire quali procedure erano state avviate. Nulla. Abbiamo, successivamente, protocollato un sollecito della nostra richiesta (4 agosto 2017), ma anche in questo caso nessuno ha ritenuto opportuno rispondere. Dopo una serie di pressioni e insistenze, abbiamo finalmente ottenuto delle risposte dal Segretario Comunale. Indovinate? A tutt’oggi l’adesione allo SPRAR del comune di Nemi non esiste. Non esiste nessuna procedura, non esiste nessuna concertazione con le associazioni territoriali, non esiste nessuna volontà. Niente di niente. Ed ora arriva la pressione dell’Area Metropolitana. E, come al solito, il Sig. Bertucci deciderà di far decidere ad altri le sorti di Nemi e dei suoi cittadini. Sempre che lo SPRAR non si trasformi “inaspettatamente” in un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria), nel qual caso una qualsiasi struttura alberghiera presente sul nostro territorio può candidarsi ad accogliere i richiedenti asilo (in questo caso il numero salirebbe a cento unità, secondo le quote assegnate dal provvedimento) accreditandosi direttamente presso la Prefettura, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. È l’ennesima occasione mancata: ad una gestione ordinata e controllata del fenomeno, il Sig. Bertucci – concludono i due consiglieri di opposizione al Comune di Nemi – ha preferito farsi sommergere dall’incapacità e dalla superficialità proprie scegliendo, colpevolmente, di non scegliere.”

Abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. La realtà va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.

 




NEMI MENSA SCOLASTICA, UN GRUPPO DI GENITORI PREME SULL’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MENSA

Marinelli: “Chiediamo all’intero Consiglio Comunale di poter comporre una comissione mensa legittimata ad effettuare i controlli e abilitata, così come previsto dal regolamento, ad essere un organismo di controllo vero e proprio composto anche dagli insegnanti."

 

Angelo Parca

L’osservatore laziale ha iniziato a parlare della mensa scolastica il 9 febbraio scorso sotto il periodo del commissariamento di Nemi. Facciamo un breve riassunto della vicenda: i genitori si lamentarono in merito la qualità del cibo e la metodologia usata (dissero che preferivano il cosidetto “sporzionamento” in loco cosa che poi è avvenuta). Contestualmente i genitori chiesero l’istituzione della commissione mensa che è stata finora di difficile costituzione per la concreta difficoltà di reperire tutte le unità necessarie per la sua costituzione, in quanto la stessa deve essere composta da docenti, da rappresentati e genitori degli alunni, da un funzionario della Asl e da uno del Comune. Questi criteri sono il frutto dell’istituzione di un regolamento della mensa condiviso tra maggioranza e opposizione, nato sotto la giunta Cocchi. Il 12 febbraio l’ex consigliere di minoranza Azzurra Marinelli invitava a rispettare proprio quel regolamento condiviso esistente: “c’è un regolamento della mensa – disse Marinelli a febbraio scorso –  e soprattutto ci sono dei docenti ai quali affidiamo i nostri figli durante l’orario scolastico che per regolamento devono far parte della commissione mensa scolastica. Tanto premesso per dire che ci sono degli strumenti che ritengo dobbiamo e possiamo usare. Io stessa mi sono battuta e su questo ho trovato condivisione da parte dell’ex maggioranza, per stilare la bozza del regolamento, chiesi di poter sentire le mamme attraverso delle assemblee, se ne parlò insieme. Quindi ripeto c’è un regolamento da seguire per procedere nella legalità…”.

Passati quasi otto mesi da quell’appello, in realtà Azzurra Marinelli cittadina e madre, insieme ad altri genitori (Patrizia Corrieri e Giovanni Mattei) intende tornare sull’argomento, chiedendo sostanzialmente e con maggiore incisione, la stessa cosa: “Chiediamo all’intero Consiglio Comunale di poter comporre una comissione mensa legittimata ad effettuare i controlli e abilitata, così come previsto dal regolamento, ad essere un organismo di controllo vero e proprio composto anche dagli insegnanti. – dice Marinelli – Visto che in Consiglio sono presenti il sindaco Alberto Bertucci che ha la delega alla Scuola, il consigliere di opposizione Stefania Osmari che è un’insegnante e il consigliere di opposizione Cinzia Cocchi con la quale c’è stato in passato un percorso condiviso in materia di mensa scolastica, chiediamo di poter istituire una commissione con tutte le unità indicate”. In effetti Marinelli spiega che di recente è stata improntata una sorta di commissione mensa dove non vi sarebbero presenti i docenti. “In pratica non è un organismo legittimato al controllo”, conclude Marinelli. Intanto il genitore Giovanni Mattei, il quale confida in un intervento al riguardo da parte dell’amministrazione comunale, ricorda quanto l’argomento “scuola” fosse caro al candidato sindaco e oggi primo cittadino Alberto Bertucci, in campagna elettorale. Proprio per questo Giovanni Mattei auspica che la questione venga affrontata quanto prima. In effetti sul libro della Lista Civica “Uniti per Nemi” che ha sostenuto Alberto Bertucci, c’è un esplicito titolo “costruiamo risultati” e all’interno c’è un “obiettivo” o più esplicitamente “promessa” che riguarda proprio la mensa scolastica. Citiamo testualmente: “Riportare un servizio di mensa di scolastica a un livello di qualità e di gradimento maggiore (come lo avevamo lasciato noi), così da migliorare questo servizio rivolto ai bambini più piccoli”. Dei miglioramenti in tal senso, pare ci siano stati, ma quello che chiede questo gruppo di genitori è istituire una commissione mensa legittimata al corretto controllo del cibo fornito. 

tabella PRECEDENTI:

12/02/2012 NEMI SCUOLA, AZZURRA MARINELLI (SEL): “C’E’ UN REGOLAMENTO E VA’ RISPETTATO”
11/02/2012 NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. MARINELLI (SEL) COMMENTA SU FB DICHIARAZIONI COCCHI: "E' FACILE FARE DEMAGOGIA"
11/02/2012 NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. EX SINDACO COCCHI SU FB: "NON SI RISPARMIA SUL PASTO DEI BAMBINI, CI VUOLE PIU' CUORE"
09/02/2012 NEMI SCUOLA, BAMBINI DISGUSTATI DALLA MENSA.

 




NEMI ALLARME ABUSIVISMO: SEL CHIEDE AL SINDACO UN CENSIMENTO DELLE COSTRUZIONI SULLA VALLE DEL LAGO

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Patrizia Corrieri Coordinatore SEL Circolo di Nemi (Castelli Romani):

"Gentile Direttore,
sull'onda della crescente preoccupazione che in tanti cittadini esprimono, Sinistra Ecologia Libertà chiede al Sindaco di Nemi – Alberto Bertucci – di attivarsi per censire le costruzioni che insistono nella Valle del Lago, verificando quale sia la situazione reale ed aggiornata in questo territorio. L'obiettivo è quello di tracciare una mappatura geografica e storica, che consenta di riconoscere ogni eventuale abuso e risalirne le origini. Possiamo intuire che si tratti di un lavoro oneroso, ma crediamo sia assolutamente necessario, affinchè gli uffici competenti possano stabilire scientificamente in quali aree e durante quali epoche tali abusi furono avviati e come, nel tempo, si siano evoluti. Nelle prossime settimane sarà istituito un banchetto di raccolta firme per presentare una petizione al Comune di Nemi, cercando di ottenere risposte chiare e concrete sulle politiche di tutela ambientale che le amministrazioni hanno attuato, fino ad oggi, in difesa del nostro patrimonio "e su quali saranno i provvedimenti che l'attuale giunta intende adottare per il futuro."
 
Ti ringrazio per l'attenzione e ti invio i miei migliori saluti,
Patrizia Corrieri
Coordinatore SEL Circolo di Nemi"

ARTICOLI PRECEDENTI:

16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMA PIZZUTA: SEQUESTRATA L'INTERA AREA
10/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, SI STRINGE ANCORA DI PIU' LA MORSA DEI VINCOLI
09/09/2012 NEMI, A PENTIMA PIZZUTA C'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
07/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
05/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVA DI PRESENZA E ROMPI QUESTO SILENZIO"
02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?


 

 




NEMI, SEL E PD VERSO L'INTESA

Chiara Rai

Sel non ha ancora definito una linea, è ancora in fase di evoluzione ma nelle prossime ore potrebbe uscire il nome di un candidato, forse “rosa” condiviso anche dal Pd. “Ci siamo tolti da una coalizione perché è mancato il rinnovamento – ricorda Patrizia Corrieri, segretario Sel –  La vecchia guardia aveva difficoltà a lasciare spazio ai giovani e soprattutto non vi era alcuna intenzione di andare alle primarie. Io se pur “forestiera” ho molto amore per questo paese e sto investendo perché credo che il nuovo rinnovamento sia l’unica possibilità di uscire da uno stallo politico, economico”. Corrieri spiega che Nemi ha un’anima più solidale rispetto alle grandi città, c’è molta serenità e con le persone si può costruire qualcosa che duri nel tempo. In queste ore, ci sarà un incontro tra i vertici di centrosinistra per verificare nuove convergenze, per creare nuovi presupposti perché è arrivato il momento di stringere e iniziare la campagna elettorale. “In passato ci sono stati molti mal di pancia – continua Corrieri – che ci hanno spinto a prendere le distanze”. Vairo Canterani propose la prima candidatura dell’insegnante Stefania Osmari, quest’ultima fu scartata. Poi il Pd avanzò la candidatura del figlio della Osmari,  Edoardo Middei un ragazzo di 23 anni che studia all’università. “Un ottimo elemento – aggiunge il segretario Sel –  ma forse un po’ acerbo per affrontare un ruolo tanto impegnativo quale quello di sindaco. Noi dal canto nostro abbiamo sempre sostenuto che il sindaco dovesse essere certamente giovane ma con un minimo di esperienza lavorativa e poter scegliere in autonomia”. A quel punto Edoardo si è ritirato. E il Pd si è trovato a lavorare senza la grande spinta di Sel. A quel punto Sel chiese le primarie proponendo l’ex consigliere comunale Azzurra Marinelli, ma gli vennero negate, anche se forse sarebbe stato uno strumento di democrazia diretta che, come sottolinea Corrieri,  “avrebbe messo da parte faide familiari e guerre interne”. Tutta questa serie di incongruenze e conflitti ha spinto i giovani di Sel a scendere da un treno col pilota automatico e prendere la scelta di staccarsi. “Noi abbiamo già costituito un gruppo di lavoro – continua Patrizia Corrieri –  il programma è pieno di tante buone idee. Stiamo lavorando sul punto finale, Azzurra non è esclusa sebbene abbia fatto un passo indietro quando la sua candidatura no fu accolta di buon grado e ci tengo a sottolineare che le motivazioni addotte non furono prettamente politiche, bensì personali. “Potresti non essere simpatica, non vivi al centro storico” ecc… Noi di fronte a queste considerazioni non ci siamo tirate indietro ma non ci siamo ostinate autoproclamandoci”. Nonostante tutto Azzurra non è esclusa come candidato anche se Sel si sta guardando intorno verso altre figure ben note che potrebbero essere condivise anche dal Pd. “Tante persone ci hanno avvicinati per costituire una lista civica – aggiunge Corrieri –  Ci sarà un incontro col Pd per verificare quelle che possono essere delle convergenze per lavorare su un nuovo tavolo senza includere quei personaggi che non vogliono il rinnovamento ma che tentano sempre di imporsi”. Miriam Emili persona non molto in vista a Nemi potrebbe essere la candidata del Pd. Intanto l’Udc è incerta e sta vagliando il da farsi. Può succedere di tutto. “Per noi una eventuale coalizione non sarebbe fare un passo indietro – conclude Corrieri –  ma bensì continuare il nostro percorso verso il rinnovamento e l’unità della sinistra che è un elemento importante anche se non fondamentale. Perché per Sel la coerenza nei valori è la prima cosa”.