Elezioni Europee 2024, vince astensione e populismo

Due i vincitori di queste elezioni: il partito dell’astensione ed il populismo. Il primo, ormai da tempo, resta in testa come primo partito. Non elegge nessun rappresentante ma dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la disaffezione cronica degli italiani al voto.

Il populismo ha due nomi: da una parte Roberto Vannacci – l’uomo solo al comando continua a piacere “all’italico popolo” – dall’altra la Ilaria Salis che, dalle carceri ungheresi, si trasferirà, a “furor di popolo”, nell’emiciclo del Parlamento Europeo.

La dimostrazione che ormai le campagne elettorali sono più figlie di fatti personali, un libro ed un processo, che programmi concreti. Chissà cosa avrebbero pensato Robert Schuman, Konrad Adenauer ed Alcide De Gasperi di questo risultato?

Che idea, anche stavolta, si farà l’Europa che conta dei nostri Eurodeputati?
Ricordo, anni fa, l’educazione ed il rispetto di un uomo eletto al parlamento europeo che rinunciò, dapprima, all’immunità affrontando il processo e poi si dimise tornando agli arresti: un uomo d’altri tempi ed altra cultura, giornalista e liberale … si chiamava Enzo Tortora.

Ma un fatto resta davvero interessante da valutare: in Francia Marie Le Pen o meglio, il suo partito, Rassemblement National, vince le elezioni ed il presidente, Emmanuel Macron serra le fila antidestra chiamando i francesi al voto.




L'EURODEPUTATO BUONANNO IN TV CON UNA PISTOLA: IL GESTO NON E' SANZIONABILE

di A.B.
 
Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia ed eurodeputato della Lega fa parlare ancora di se per le sue provocazioni. Questa volta però la sua provocazione ha generato un sisma mediatico in seguito ad una diretta video con Skytg24. In quest’occasione si parlava del pensionato che ha ucciso un uomo per legittima difesa e il Sindaco/Eurodeputato all’improvviso ha mostrato un’arma. Il giornalista Emiliano Liuzzi del “Fatto Quotidiano”, che si trovava in diretta su Skytg24,  ha invitato Buonanno a mettere via l’arma, invocando il Parlamento Europeo e il suo Comune a prendere provvedimenti nei suoi riguardi.
 
Ma in seguito a quanto accaduto e allo scandalo che si è venuto a creare, Buonanno puntualizza inoltre che  "quella era solo una carcassa di pistola. Io non sono un giustiziere della notte” , aggiunge,  “ Volevo solo illustrare l'iniziativa del mio comune. Non capisco queste proteste, quanta ipocrisia”. In Sindaco non si capisce tutto questo clamore che è scoppiato. “Ma quanta ipocrisia di chi protesta contro di me, quando ogni giorno in tv si vede di tutto, corpi sgozzati e via dicendo. Io non detto di farsi giustizia da soli. Ho solo presentato la mia iniziativa del fondo per incentivare l'acquisto di un'arma che ho preso nel mio comune. Tutto qui. Ma ripeto l'europarlamentare leghista ho i testimoni qui con me".
 
Ma la politica come ha reagito ? De Monte (Pd) ha riferito che chiederà valutazione a Parlamento Ue, Walter Verini, capogruppo in commissione Giustizia ha reputato il gesto come una pagliacciata che evoca tragici scenari. Anche Salvini, a Radio Padania, ha parlato del caso Buonanno dicendo “Non si risolve niente mostrando una pistola in Tv, lo dico parlando in casa Lega, non serve ad altro che a far fare a Renzi la figura del fenomeno. I problemi si risolvono manifestando e lottando per avere buone leggi”. 
 
SkyTg24 invece ha dovuto interrompere il collegamento con Buonanno perché, " il comportamento dell’eurodeputato è inaccettabile", ha riferito il direttore dell’emittente. L’intervento di Buonanno era un dibattimento , insieme ad altri ospiti, dove parlava della sua discutibile iniziativa di voler destinare 250 euro di contributo a chi compra un’arma. 
 
Intanto ci si chiede: ma il gesto dell’europarlamentare e Sindaco verrà sanzionato? Bene, la risposta è no, non potrà essere sanzionato dal Presidente Martin Schulz. Il regolamento del Parlamento europeo prevede che l’ufficio di presidenza ha il potere di applicare una sanzione ad un eurodeputato in merito a ciò che fa in Aula e non in altre sedi, come in uno studio. 



EUROSHOCK

di Chiara Rai

Una cosa è chiara, gli elettori hanno addossato all’Europa e all’euro tutte le responsabilità di una crisi che ormai ha attanagliato irrevocabilmente l’Italia ma anche gli altri Paesi dell’Unione come la Francia. In Francia è infatti trionfo del Front National di Marine Le Pen che sbaraglia i socialisti incassando quasi il doppio dei loro voti. Commentando a caldo i numeri degli exit poll, la vincitrice delle europee in Francia ha chiesto a Hollande di prendere atto del risultato elettorale e di sciogliere il Parlamento perché l'attuale rappresentazione delle forze in campo non è più rappresentativo e non si può ignorare chi ottiene il 25 per cento dei voti. In Germania tiene la Merkel che ottiene il 36,1per cento, quasi due punti in meno rispetto al 2009 mentre avanza di quasi 7 punti percentuali l’Spd che sale al 27,5 per cento. Il grande successo dell'Spd in Germania porta il nome di Martin Schulz. L'Npd, il partito neonazista tedesco, ha ottenuto per la prima volta un seggio al Parlamento europeo. Poco meno di sei italiani su 10 si sono recati alle urne. Un risultato di poco inferiore al 2009 sebbene sia tutto sommato positivo guardando agli elettori europei che non fanno registrare un calo importante. In Inghilterra sia le elezioni locali che le europee confermano l’eccezionale avanzata degli euroscettici dell'Ukip. Nel Belpaese c’è qualcuno che è costretto a prendere il maalox perché non ha vinto e addirittura ha perso quasi cinque punti percentuali rispetto alle scorse politiche.

Il Pd lo ha totalmente sbaragliato prendendop quasi il doppio dei consensi di Grillo. Un risultato storico per l’Italia e per il partito Democratico che vince grazie ad una squadra giovane e decisa come quella di Matteo Renzi.
Dunque Grillo che strillava “vinciamo noi” ha incassato una sonante sconfitta registrando poco più dei consensi incassati da Berlusconi che è corso in solitario e senza il sostegno di Nuovo Centro Destra che ha raggiunto il 4 per cento, senza Fratelli d’Italia che non avranno seggio in Parlamento europeo e senza Lega che sorprendentemente ha preso il 6,3 per cento.

Infatti, altro dato è che Forza Italia e Silvio Berlusconi ci sono anche se ben distanti dal rottamatore Renzi. Non è affatto finito e se si pensa che alle Europee ha corso: è ancora una radicata forza politica. Di fatto la suddivisione dei 73 seggi spettanti all'Italia al Parlamento europeo è così composta: Partito democratico – Pse 31, Movimento 5 Stelle 17, Forza Italia 13, Lega nord 5, Nuovo centrodestra-Udc 3, L'altra Europa con Tsipras 3, Svp 1, Fratelli d'Italia – An 0, Scelta europea 0, Italia dei valori 0, Green Italia – Verdi europei 0, Io cambio-Maie 0.




BRUXELLES, E’ PARTITA L’INCHIESTA EUROPEA SUL LAVORO DELLA TROIKA

di Cinzia Marchegiani

Bruxelles – E’ partita l’inchiesta parlamentare europea che porterà sotto lente d’ingrandimento il lavoro della Troika, a fine marzo il Parlamento Europeo affronterà con la votazione plenaria la relazione sul lavoro svolto dalla BCE nel 2012. I relatori a capo di questa iniziativa, il socialista Liem Hoang Ngoc e l’europarlamentare austriaco del centro destra Othmar Karas hanno accolto i dubbi in merito al lavoro sui salvataggi dei paesi della zona euro che hanno imposto condizioni assai rigorose dai rappresentati dei creditori internazionali, il denaro per i salvataggi proviene da prestiti bilaterali dei paesi della zona euro, tramite gli organismi appositamente creati, come il MES (Meccanismo europeo di stabilità), e dal FMI (Fondo Monetario Internazionale). Una delegazione della  Commissione ECON ha già visitato Cipro e Portogallo, presto si recherà in Irlanda e in Grecia. Hoang Ngoc spiega la finalità di questa commissione: "Questa inchiesta è stata istituita per fornire risposte a tutti coloro la cui vita è stata influenzata dalla Troika. Da quando la Troika è intervenuta la prima volta in Grecia, vi è la necessità di valutare in modo trasparente e democratico se esso sia stato il metodo d'azione migliore.”

Purtroppo gli effetti negativi economici, sociali dell’eccessiva austerità innescate per poter ricevere aiuto da parte del meccanismo europeo di stabilità ha prodotto solo riforme economiche senza logica e portatrice di cambiamenti e assetti geopolitici che hanno segnato le storie umane, i diritti e i doveri degli stati membri sottoposti all’inquisizione della Trioka (Commissione Europea, Banca Centrale Europea,BCE e Fondo Monetario Internazione, FMI)
L’ECON in agenda entro questo mese ha organizzato varie audizioni in cui i politici attuali ed ex della Troika prenderanno la parola, interverranno, il commissario agli affari economici e monetari, Olli Rehn, l’ex presidente della BCE, Jean-Claude Trichet e il direttore del Meccanismo europeo di stabilità, Klaus Regling, mentre a causa del proprio regolamento interno, il Fondo Monetario Internazionale non potrà partecipare al dibattito sulla trasparenza della Troika.

Il ruolo della Troika ha giudizi severi da parte dei deputati del parlamento europeo, Marisa Matias (Sinistra Unita, Portogallo) senza giri di parole afferma che la BCE è intervenuta ben al di là delle proprie competenze interferendo con le politiche economiche e fiscali nei paesi in cui sono stati necessari i piani di salvataggio:”l'azione della BCE ha avuto un impatto sulle scelte degli Stati membri in questione, in particolare rispetto alla capacità d'investire in lavoro e crescita.”

Il deputato italiano di centro-sinistra Gianni Pittella, relatore per il Parlamento della relazione annuale della BCE del 2012, ha indicato che è necessario un nuovo sistema per organizzare i piani di salvataggio:”La BCE deve avere un ruolo di consulenza e non politico e la troika dovrebbe essere sostituita da un sistema in cui la Commissione è posta al centro del meccanismo e per il quale deve rendere conto al Parlamento".
L’inchiesta ancora da ultimare porrà quesiti importanti sulla legittimità democratica delle misure imposte, in particolare in Irlanda, Cipro, Slovenia, Grecia, Portogallo e Italia, ad un primo esame sembra accogliere solo commenti critici,  nella plenaria di fine marzo o aprile il parlamento europeo chiederà alla commissione europea maggiori poteri di controllo e forse facendo uscire il FMI, Fondo Monetario Europeo.

Le elezioni europee alle porte sembrano aver umanizzato il ruolo dell’Unione Europea, nazioni in crisi economia e umanitaria, cambiamenti degli assetti politici e strategici sono diventati motivo di studio ed interesse, molti si chiedono..ma prima dov’erano? Sembra un iter ormai convalidato, le elezioni parlamentari riescono a illuminare e attivare la curiosità sui gravi disagi che le politiche miopi e sorde hanno prodotto. La cristallizazione dell’economia e del lavororo, la disoccupazione  ai masimi storici, malasanità da deficit di risorse, collasso delle strutture aziendali pubbliche e private, desertificazione industriale e aziendale, abbandono all’istruzione, aumento della povertà ora sembrano trovare un interlocutore. E così, anche l’europa si desta, peccato che nel frattempo molte famiglie  (piccoli stati della società) siano fallite e senza la forza motrice del lavoro molte sono senza una casa. E’ stata scippata con una violenza inaudita la dignità di poter offrire ai propri cari il necessario per una vita decorosa…sotto lo sguardo gelido e impietoso dei nuovi amministratori, ma le politiche dell'UE non dovevano e essere al servizio dei cittadini europei?
La commissione si preannuncia seria, forse saranno declassati o estromessi i crudeli sansionatori, ma questi danni irreversibili chi li pagherà?