Anguillara Sabazia, lago di Martignano: pioggia di multe e assalto in un’oasi poco sicura

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sono fioccate le multe al lago di Martignano un piccolo diamante incastonato in mezzo al verde che se non viene rimesso a posto rischia di diventare una trappola pericolosa. Ieri e oggi anche a Martignano c’è stato l’assalto. File di automobilisti lungo la strada / sentiero sterrato pieno di buche.

Al posto dell’ex area parcheggio ci sono tante balle di fieno

La navetta non è ancora attiva ma se quest’anno dovesse riprendere la tratta potrebbe trasportare non 150 persone l’ora ma appena una cinquantina, pari a sette persone in media a viaggio… il gioco vale la candela? Questi sono gli interrogativi che si presume attanaglino in queste ore il commissario prefettizio Gerardo Caroli. Senza togliere l’assenza di un corridoio sanitario per far accedere i mezzi di soccorso in caso di necessità. Qualora la presenza delle auto, data la scarsa possibilità di portare grandi numeri sul bus navetta, dovesse aumentare e raddoppiare rispetto agli scorsi anni non ci sarebbe più lo spazio necessario a far atterrare una eliambulanza o far passare una o più ambulanze.

La questione è stata più volte sollevata anche dal presidente di Anguillara Svolta Sergio Manciuria: “Martignano – dice Manciuria – è un oasi ambientale con uno specchio d’acqua incantevole: certo l’avvio della stagione estiva merita di essere goduta dai turisti nel rispetto delle norme e non diventare una scommessa in balia degli eventi. Tralasciando voli pindarici e soluzioni di impossibile attuazione nell’immediato, confidiamo sulla risoluzione di aspetti quali la manutenzione della viabilità di accesso, la pulizia dalle sterpaglie che possono innescare incendi dannosi e mettere in pericolo la vita dei residenti e villeggianti. La mancanza di un parcheggio comunale a servizio dell’area che in questo periodo emergenziale auspichiamo a ridosso oppure nelle aree private di cittadini disponibili, va affrontata in assenza di interventi manutentivi regolamentando concretamente gli accessi senza lasciar passare tutti gli ignari turisti e poi fare cassa multando gli autoveicoli che oggi accedono comunque. Ora con la sinergia e disponibilità del Commissario Caroli bisogna preoccuparsi di atti concreti mentre da ottobre cominciare a lavorare per rendere Anguillara un polo turistico – culturale di eccellenza”.




Anguillara, bando per aree lago di Martignano. FdI-AN: “L’ennesima bravata a 5 stelle”

ANGUILLARA (RM) – Ad Anguillara l’amministrazione comunale ha indetto una procedura ad evidenza pubblica per assegnare 8 aree situate nella zona protetta del lago di Martignano per lo
svolgimento di attività turistiche stagionali di cui 4 da destinare ad attività balneare stagionale e 4 da destinare a zona sosta per il commercio ambulante itinerante e zona pic-nic. La concessione dell’area pubblica avrà quindi una durata di 6 anni e verrà rilasciata a fronte del pagamento di un canone annuo. Sull’area, viene specificato dagli amministratori, non dovrà essere realizzato alcun manufatto e potranno essere collocati soltanto un furgone per il commercio ambulante itinerante, tavoli in legno da pic nic, panchine in legno e ombrelloni, rimovibili.

 

FdI-AN: “Un mostro amministrativo”

Questo l’appellativo usato da Enrico Serami, portavoce FdI-AN di Anguillara Sabazia, che non ha risparmiato critiche nei riguardi del bando amministrativo per il rilascio delle concessioni a Martignano. “Pensavamo che le vicende della scorsa estate, – dichiara il portavoce FdI-AN – con le inascoltate richieste e le sentite rimostranze di operatori del settore e comuni cittadini, a riguardo della gestione e dell’utilizzazione di spiagge e arenili di Lungolago Belloni avessero in qualche modo fatto riflettere l’Amministrazione 5 stelle di Anguillara ma evidentemente ci sbagliavamo. Ci eravamo infatti illusi – prosegue Serami – che la disastrosa gestione dell’affidamento in concessione delle spiagge attrezzate e il “pasticciaccio brutto” dei salottini fantasma e dell’ordinanza di non balneabilità avessero in qualche modo scalfito il muro di supposta infallibilità che ha caratterizzato fin qui l’azione della Giunta Anselmo.”

 

Profondo dissenso, dunque, da parte di Fratelli d’Italia, che evidenziano la mancanza di un atto di programmazione “degno di questo nome”

In particolare è stata sottolineata la mancata esplicitazione dei risultati attesi nel medio e nel lungo periodo, con indicatori di fattibilità e sostenibilità, con indicazione puntuale degli strumenti di controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati, con un cronoprogramma degli interventi e dei traguardi.
“Ci aspettavamo – ha detto ancora Serami – realmente uno strumento in grado di rivoluzionare l’offerta turistica del Parco Naturale in generale e del Lago di Martignano in particolare.”

 

Il portavoce di FdI-AN riferendosi alla attuale giunta M5s a guida Sabrina Anselmo ha detto:

“Sono consapevoli che Amministrare una città di ventimila abitanti è una cosa seria? Leggono gli atti che pubblicano? Sanno far di conto? Hanno mai gestito un’attività commerciale non in perdita? Hanno mai immaginato praticamente le ripercussioni delle loro fantastiche idee sulle tasche e sulla vita dei Cittadini? Noi crediamo di no.”

 

Da Fratelli d’Italia spiegano che “il bando prevede l’assegnazione di 8 aree, “4 da destinare ad attività balneare stagionale” “per lo svolgimento di attività di noleggio lettini e ombrelloni” e 4 a “zona sosta per il commercio ambulante itinerante e zona pic-nic” con furgone-bar. “Da quanto si deduce dalla lettura del bando, – continua Serami – o meglio dall’interpretazione dello stesso, inquinato dal sostanziale utilizzo del “copia e incolla” e dall’ormai consueto stupro della lingua e grammatica italiana, capiamo che quanti depositeranno domanda per l’assegnazione di un’area destinata alle attività di noleggio lettini e ombrelloni non potranno produrre domanda per la zona interna destinata a “zona sosta con posizionamento di un furgone per lo svolgimento di attività commerciale ambulante itinerante”. E sin qui tutto in ordine se non fosse che quella che potrebbe sembrare una norma volta al divieto di cumulo delle concessioni nella realtà si traduca in una inspiegabile divisione di attività che possono essere raggruppate rendendole così tanto più sostenibili dal punto di vista economico quanto più appetibili dal punto di vista imprenditoriale (noleggio attrezzature + somministrazione alimenti e bevande ovvero altra attività di commercio). Non capiamo inoltre come si possa svolgere attività commerciale ambulante itinerante se al contempo questa viene effettuata su area di sosta concessa. Altra scelta di difficile comprensione poi, è quella relativa alla predisposizione contigua delle aree che, oltre a dare una sensazione di ammucchiamento” delle attività non consente di fatto una diversificazione dell’offerta a discapito, vista anche le scelta di favorire l’utilizzo di furgoni-bar, della qualità. E noi illusi che immaginavamo piccole baite in legno sullo stile di diversi parchi naturali Nazionali ove sorseggiare un drink, mangiare un buon prodotto locale, affittare lettino ombrellone e fare un giro in canoa, in bici ovvero a cavallo. Per non parlare delle aree non oggetto di concessione (assai estese) e per le quali non viene minimamente menzionata la predisposizione di servizi di pulizia e igiene pubblica.

Altro capitolo riguarda il quantum richiesto che, stante la tipologia di attività che si svolgeranno, sembra essere alquanto proibitivo: sommando i costi di avvio attività, i canoni e le altre tasse comunali nonché il normale costo del lavoro temiamo siano pochi noti gli “illuminati” imprenditori che possano permettersi di partecipare al bando. E cosa dire dei criteri di assegnazione di punteggi e formazione della graduatoria? In base a quali criteri specifici e caratterizzanti verrà valutata l’idea progettuale che da bando altro non è che un “progetto di massima”? Non è dato saperlo. In base a quali criteri specifici e caratterizzanti verranno valutati i materiali utilizzati se da bando viene genericamente fatto riferimento ad una fantomatica conformità urbanistica e ambientale? Non è dato saperlo. In base a quali criteri specifici e caratterizzanti verrà valutata l’originalità dell’idea imprenditoriale e le proposte migliorative (non si sa di cosa)? Non è dato saperlo.
E soprattutto come, da chi e con quale periodicità verrà verificato che tali “fantasmagorie da bando” siano effettivamente tradotte nella realtà e non rimangano solo parole una volta proceduto a questa sin troppo soggettiva aggiudicazione? Ah saperlo… Sono molte le domande che vorremmo porre all’attenzione dell’amministrazione. Domande e dubbi che, sovente, sono frutto del confronto con i residenti, gli operatori del settore turistico commerciale e le rispettive associazioni di categoria, imprenditori e cittadini che hanno interesse a che Martignano possa
essere realmente un’oasi votata al turismo naturalistico di qualità in grado realmente di fare da volano all’intera economia cittadina. Domande e dubbi che, ahinoi, temiamo possano rendere anche questo atto possibile oggetto di ricorsi alla Giustizia Amministrativa.

Domande che, come abbiamo visto sin qui, rimarrebbero comunque senza risposta: d’altronde dall’alto della sua arroganza la giunta pentastellata ha dato già ampiamente prova di inadeguatezza politica e amministrativa che speriamo inizi ad essere certificata quanto prima. Prima che per Anguillara sia troppo tardi. Ci fermiamo qui, – conclude il portavoce FdI-AN di Anguillara – per il momento, prendendo l’impegno di continuare ad esaminare la vicenda e rimanendo a disposizione di quanti abbiano voglia di approfondire ed opporsi all’ennesima “bravata” a 5 stelle.”




ANGUILLARA: L'UDC TIRA LE SOMME SULL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO

Redazione

Anguillara (RM) – “Un panorama poco edificante che va dalla deroga regionale per il parcheggio di Martignano  -promessa in dieci giorni e che forse arriverà a fine estate lasciando il Parco prigioniero dell’illegalità ambientale -, al quasi ecomostro per il compostaggio in zona vincolata, fino alla mancata apertura della nuova farmacia Comunale ormai ostaggio degli errori del Sindaco, e si conclude con l’assenza totale di manutenzioni giustificate dalla scusa della mancanza di risorse”.

Lo dichiarano i consiglieri del Gruppo Udc Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi, in merito all’emendamento presentato oggi per integrare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche rivisitato con la deliberazione 85 dello scorso 4 Giugno, e che sarà parte integrante del bilancio previsionale 2013 i cui termini di approvazione sono stati prorogati al 30 Settembre.  

“Pizzorno e la sua maggioranza – sottolineano i consiglieri – offrono uno spettacolo mortificante che sta portando questo comune allo sfacelo. La decisione riguardante l’ampliamento della zona per il compostaggio – spiegano – è stata accantonata in Consiglio comunale su nostra richiesta di approfondimenti tecnici sulle modalità di realizzazione, e solo grazie al buon senso dell’area popolare-renziana del partito democratico ne è stato deciso lo stralcio. Per la vicenda legata alla mancata apertura della nuova farmacia Comunale, Pizzorno non ha saputo predisporre neanche la redistribuzione territoriale. Ormai dal Sindaco ascoltiamo solo chiacchiere velleitarie e propositi superficiali, dedito solamente a lustrare il distintivo sindacale piuttosto che cercare di attuare una qualsiasi azione amministrativa”. 

“Siamo letteralmente stufi – si sfogano gli esponenti sabatini –  di assistere in consiglio comunale  al solito piagnucolare per la mancanza di finanziamenti quando grazie alle politica sanguisuga della Giunta Pizzorno sulla Prima Casa, nel 2012 sono stati accantonati oltre 130.000 euro in più per l’IMU rispetto alle previsioni. E sempre per colpa dell’immobilismo, l’Amministrazione non ha incassato dal Novembre 2011 un solo euro del milione e mezzo del bando alienazioni PDZ 167 Le Fontane dedicato alle Cooperative. Da ultimo – puntualizzano Manciuria e Fantauzzi – con l’avvenuto raggiungimento dell’obiettivo del 65% per la raccolta differenziata nonostante i due anni persi rispetto alle clausole contrattuali, si avrà un ulteriore prevedibile risparmio di 180.000 euro sul conferimento in discarica”. 

“Riguardo poi gli ingiustificati meriti per l’abbattimento dei valori dell’arsenico a Biadaro e Ponton dell’Elce, tra l’altro avvenute in piena zona Cesarini, ribadiamo che continuiamo a seguire la questione con apprensione e preoccupazione per la tutela dell’incolumità della salute pubblica, in considerazione che la soluzione individuata da Pizzorno è provvisoria e legata ad un lasso temporale di soli cinque mesi. Noi invece – precisano i consiglieri Udc – proponiamo soluzioni per disporre subito di un milione di euro complessivo, risorse effettive e spendibili se attivate, e impiegarlo per tre priorità: garantire nell’anno in corso seri e concreti interventi di manutenzione stradale per i primi tre chilometri; promuovere lavori indispensabili e ordinari all’interno dei plessi scolastici comunali; dotare di un impianto di dearsinificazione la frazione di Colle dei Pini-Barattoli cioè l’unica realtà territoriale fuori norma in quanto non servita da acquedotto pubblico. Basta – concludono Manciuria e Fantauzzi – tirare a campare sulle spalle dei cittadini”.