UN PARADOSSO TUTTO ITALIANO

di Giuseppa Guglielmino

Un uomo ombra. Dei suoi 25 incarichi non si è saputo nulla fino a che lo scandalo non ha potuto far altro che venire a galla. Chi lo ha conosciuto dice che non aveva il tempo per far nulla e pure era dappertutto. Un manager accentratore, un paradosso tutto italiano che rispecchia il malessere e al contempo il perverso desiderio che ha la società di sottacere, di coprire certi personaggi: insomma una commedia tutta de ‘noiantri. Per questo meraviglioso ma stranissimo paese i paradossi riescono a diventare addirittura l’ordinario. C’è chi non ha uno straccio di lavoro e chi vanta 25 incarichi. Ma non è finita perché ci sarebbe di mezzo anche una laurea in Economia e commercio "fasulla" alla Sapienza. Nel 1997, quindi ben 17 anni fa, la Cassazione ha confermato la pena a dieci mesi di reclusione inflitta dalla Corte d'appello nei confronti del manager. L'ex numero uno dell'Inps era accusato di aver comprato, con la complicità di tre bidelli e di un'impiegata dell'ateneo, esami universitari mai sostenuti. Nel periodo in cui il processo è giunto a sentenza, Mastrapasqua si è rilaureato, con un piano di studi diverso. Adesso si è dimesso da presidente dell'Inps, che guidava da luglio del 2008.

Ora per l'Istituto nazionale di previdenza sociale, che nel 2012 ha incorporato l'Inpdap e l'Enpals dando vita al 'Super-Inps', si apre una fase di commissariamento. "Una scelta saggia", afferma Letta commentando le dimissioni e sottolineando che Mastrapasqua "ha colto l'iniziativa del governo: non si possono assumere incarichi così rilevanti senza esclusività". Un ente come l'Inps, aveva detto anche ieri al termine del Cdm, "deve essere guidato in esclusiva, così come io esercito il mio ruolo in esclusiva". La decisione di Mastrapasqua arriva dopo le indagini avviate dalla Procura di Roma per presunte cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate dell'Ospedale Israelitico, di cui è direttore generale, che ha riportato alla ribalta il caso dei diversi incarichi ricoperti. E, soprattutto, arriva dopo le decisioni assunte ieri dal Consiglio dei ministri: il governo ha infatti deciso di accelerare la riforma della governance dell'Inps (e dell'Inail) ed ha approvato un ddl (che verrà trasmesso al Parlamento con procedura d'urgenza) sulla incompatibilità per i vertici degli enti pubblici nazionali con altre poltrone, prevedendo un regime di esclusività per prevenire conflitti di interesse.