FORMIA COTRAL CAPOLINEA: CONSEGNATE LE CHIAVI A PAOLO TOPPI…"E' TUTTO IN REGOLA!"

Redazione

Formia (LT) – In merito alle polemiche seguite all’inaugurazione del nuovo capolinea dei bus al porto di Formia, il dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici Marilena Terreri comunica quanto segue:

le chiavi del monoblocco ad uso ufficio destinato ad ospitare il personale della Cotral sono state regolarmente consegnate dal sindaco Sandro Bartolomeo al consigliere di amministrazione della Cotral Paolo Toppi durante la cerimonia di inaugurazione, così come da foto inoltrate alla stampa;
la struttura inaugurata è regolarmente dotata degli allacci a tutte le utenze. L’attivazione, previa stipula dei contratti e montaggio dei contatori, è a carico della Cotral;
l’impianto di condizionamento dell’aria sarà attivo a partire dalla prossima settimana.

In ordine a sicurezza del capolinea e agibilità degli autobus Cotral, il Sindaco Sandro Bartolomeo ha chiarito nel corso dell’inaugurazione che la banchina Vespucci sarà presto oggetto di una rimodulazione complessiva. Con lo spostamento dei traghetti e l’attivazione della nuova stazione marittima, il capolinea sarà organicamente inserito nella piattaforma logistica del sito con tutti gli interventi che si renderanno necessari per il pieno rispetto dei parametri di sicurezza imposti dalla legge

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COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA – QUINTA PARTE: ERG, TRASFERIMENTI MILIONARI E DIRIGENTI INTOCCABILI

di Chiara Rai

Cotral – L'inchiesta – Senza voler entrare nel merito di precisazioni recenti che non aggiungono ne tolgono nulla alla nostra inchiesta, fondata su documenti scritti e prove documentali, continuiamo ad approfondire altri temi che come sempre focalizzano l’attenzione sullo sperpero di soldi pubblici.

All’interno di questa nostra inchiesta COTRAL, APRIAMO IL VASO DI PANDORA non si può tralasciare la bigliettazione e la verifica dei titoli di viaggio: due facce della stessa medaglia.

Nell’aprile del 2012 c’è una delibera, approvata dal Cda di Cotral all’unanimità, che destina quasi 11 milioni di euro a Cotral Patrimonio per la Claves, Ex Erg.

La nostra attenzione allora si concentra maggiormente su questa storia perché proprio la Erg è al centro della bufera in Atac, nell’inchiesta sulla bigliettazione per truffa ai danni dei cittadini e delle aziende. Questa delibera Cotral suscita una domanda più che legittima: quanto costa questo sistema? Sicuramente conosciamo con precisione il costo del trasferimento del Sistema di Bigliettazione Elettronica da Cotral Spa a Cotral Patrimonio Spa avvenuto di fatto nell’aprile del 2012. Ben 10 milioni 923 mila e 445 euro per validatori, localizzatori, server depositi, access point, palmari, POS e terminali di gestione Smart Card.

Il trasferimento è avvenuto su indicazione della direzione regionale Trasporti, ai tempi del centrodestra. Secondo gli accordi, a Cotral Patrimonio rimane in capo l’assegnazione del sistema di bigliettazione elettronica, dei beni che la compongono e della relativa manutenzione mentre a Cotral Spa la gestione della rete di vendita e dei ricavi da traffico. I terminali di vendita POS e i terminali di gestione Smart Cards rappresentano un ingente patrimonio acquisito con soldi pubblici che giace, perlopiù, inutilizzato.

Ma vogliamo essere più specifici. Dal 2010: 1 terminale POS è in esercizio test presso la biglietteria di Viterbo, Riello 2 terminali POS sono sempre in test nella sede di via Alimena Oltre mille terminali POS sono nella sede di via Mirri I terminali di gestione Smart Cards si trovano a via Alimena e nel deposito di via Mirri. Quali risultati ha prodotto questo passaggio milionario? Era necessario? Sono stati montati tutti i mille e passa POS?

Ma esploriamo l’altra faccia della medaglia. Parliamo infatti del servizio di verifica titoli di viaggio (si chiama Comov) cioè quello che per missione deve lottare e stanare l’evasione tariffaria, e che invece non ha mai colpevolmente funzionato come avrebbe dovuto e potuto.

La storia è questa. E’ dal almeno il 2006 che questo servizio è diretto dal dirigente Silvio Blasucci che, per inciso, è insieme ad altri due dirigenti il più pagato al Cotral. Il costo del dirigente è di circa 160 mila euro l’anno, cui si aggiunge un premio di risultato annuo che va dal 35 al 40 per cento dello stipendio (circa altri 40 mila euro netti). Questo servizio ha anche dei quadri. Sotto questi “capi”, dirigente e quadri appunto, ci sono circa quaranta verificatori, considerati da essi stessi insufficienti come numero.

Allora al dirigente Silvio Blasucci viene un’idea: si fa affiancare per farsi spiegare (a lui che è appunto fra i più pagati) come lottare meglio contro l’evasione tariffaria. Quindi in affidamento diretto sceglie (di gare di appalto non se ne parla), lui e l’amministratore delegato di allora, la società Sbc.

Questi della Sbc gli “insegnano” come combattere e stanare gli evasori e prevedono anche che questo nuovo metodo comporti un tot di aumento di entrate per il Cotral. Il paradosso del contratto, previsto tra le parti, è che in base alle nuove entrate presunte, la Sbc prende a monte, in soldi veri, la percentuale prevista. E così nel 2010 e nel 2011 la Sbc incassa 400 mila euro l’anno sui presunti risultati conseguiti. Mentre, ovviamente le entrate previste per il Cotral non sono quelle che avrebbero dovuto essere.

Quindi il servizio Comov più costoso d’Italia, ha prodotto risultati che lo vedono fanalino di coda nella classifica nazionale della lotta all’evasione tariffaria delle aziende di trasporto pubblico. Su segnalazione dei dirigenti interni che evidenziano il paradosso del contratto, il Collegio dei Sindaci denuncia il tutto alla Corte dei Conti e Cotral “straccia” il contratto. A quel punto la Sbc fa ricorso e nasce un contenzioso.

E allora che succede, vi chiederete? Il Cda, preoccupato, prendendo atto dell’operato di Silvio Blasucci affida a Paolo Toppi, consigliere d’amministrazione Cotral, di seguire quel servizio (anche qui ritorna questa ingerenza dei consiglieri politici di un Cda nella gestione quotidiana che è campo dei dirigenti, come per esempio ha fatto Giovanni Libanori nei confronti della Cometa Srl).

E allora Paolo Toppi che fa? Come prima cosa distoglie una verificatrice e la rende momentaneamente impiegata e amministrativa ( al momento fino a tutto luglio 2014). Poi resuscita la Sbc. Perché? Su suggerimento di chi? Paolo Toppi racconta che grazie a lui gli introiti sono aumentati di tre milioni di euro mentre il dirigente Arcangeli dice ufficialmente ai sindacati l’esatto contrario.

Sembra il solito balletto di dichiarazioni contraddittorie, ma il dramma è che la gestione Cotral appare critica e spesso ai limiti della liceità. Qualcuno si chiederà ma Silvio Blasucci? Non preoccupatevi, Silvio Blasucci continua a prendere non solo lo stesso stipendio ma addirittura fino all’anno scorso anche il premio di risultato. Il risultato è opinabile e a nostro avviso scarso ma lui guadagna lo stesso. Addirittura nasce una forte alleanza con l’Ad Vincenzo Surace nominato sotto il governo in Regione di Renata Polverini il quale addirittura encomia Silvio Blasucci per il lavoro svolto.

Tra l’altro, del Cda di cui faceva parte Vincenzo Surace era presente il segretario generale della Regione Lazio Ronghi, collega di sindacato dell'ex governatore Renata Polverini venuto appositamente dalla Regione Campania e che aveva come capo de suo staff la cosiddetta “Dama Bianca”, Federica Gagliardi, la signora accusata di traffico internazionale di stupefacenti e che solo quattro anni fa accompagnava Silvio Berlusconi al G8 di Toronto e poi a Panama e in Brasile.

Grazie ai suoi “ottimi risultati”, il dirigente Silvio Blasucci viene rimesso a capo del personale come ai tempi di Francesco Storace. E rimane lì il tempo necessario per presiedere una commissione interna che appare illegittima in quanto esiste l’Audit per statuto per giudicare il lavoro dei suoi colleghi, poi inopinatamente licenziati senza attendere il corso della Magistratura. E tra l’altro l’accusa principale, quella di falso sollevata da Silvio Blasucci e Vincenzo Surace, è stata archiviata.

Il tempo necessario per svolgere questo lavoro, illegittimo appunto, (si pensi che gli altri dirigenti si sono rifiutati a presiedere tale commissione) ed ecco che Silvio Blasucci viene non solo tolto da capo del personale ma il Cda decide di licenziarlo. Ma Silvio Blasucci, a questo punto, si ammala (sei mesi, caso vuole, è il limite del computo allo scadere del quale il dirigente scende ad un terzo dello stipendio). Torna dopo sei mesi di grave malattia. Blasucci deposita il ricorso contro Cotral per la sua “dequalificazione” e continua con dichiarazioni contro Domenico De Vincenzi e Vincenzo Surace, “due uomini contrapposti ma che trovano sempre la quadra sulle cose” (come dice negli interrogatori, dove attacca pesantemente Domenico De Vincenzi).

Da voci interne all’azienda, si racconta che lui si sarebbe aspettato almeno 500 mila euro, con la formula di accompagnamento alla pensione “per il lavoro che aveva svolto”. D’altronde se erano legittimi per Pasqualino Siggillino 200 mila euro a un mese dal compimento dei suoi 66 anni, perché non concedere 500 mila euro a lui che ne ha solo 63? Il Cda non lo licenzia più. Lo mettono a disposizione dell’Ad Vincenzo Surace: insomma pur rimanendo il più pagato rimane nei fatti pur senza compiti da svolgere. Questa è la storia della bigliettazione a Cotral, nelle prossime puntate andremo ancora più a fondo sui criteri gestionali adottati da Cotral e conseguenti rischi che ne conseguono.

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COTRAL, APRIAMO IL VASO DI PANDORA – TERZA PARTE: QUELLA GROSSA GRASSA MANUTENZIONE PRIVATA

di Chiara Rai

Regione Lazio [ L'inchiesta su Cotral ] – Un mare di soldi pubblici che fuoriescono da un’azienda – Cotral – che continua ad arrancare nel servizio nonostante i proclami dei vertici Cotral Spa che aumentano anno dopo anno, lasciando di fatto incongruenze macroscopiche tra il detto e il fatto.

L’osservatore d’Italia continua ad inoltrarsi negli abissi oceanici di questa gestione del servizio pubblico sempre più costellata da interrogativi rispetto ai quali finora nessuno ha provato a rispondere, neppure la Regione Lazio che di fatto è proprietaria della società di trasporto pubblico su gomma Cotral e dovrebbe vigilare affinché la stessa operi in maniera efficiente e trasparente. [ Dal 1 aprile attendiamo risposte dall'assessore regionale Michele Civita riguardo 9 domande ]

Ma di efficienza e trasparenza al momento si difetta in quanto c’è un aumento esponenziale di corse che saltano per un servizio di trasporto pubblico che dovrebbe invece subire un potenziamento.

Se si pensa addirittura che in coincidenza con i proclami dell’Amministratore Delegato Cotral Vincenzo Surace rispetto alla entrata in vigore di una nuova turnazione degli autisti che consente all'azienda di assicurare un numero maggiore di servizi giornalieri, di fatto il sistema delle corse è entrato in tilt. Un caos talmente grande che ad esempio, a Genazzano, sono saltate addirittura circa 170 corse in un giorno (martedì 16 aprile 2014) rispetto alle 449 programmate. Questo inferno di corse che continuano a saltare stride con gli intenti.

Ne citiamo uno di intento che è molto importante ma prima è doveroso ricordare che ci sono quattro dirigenti apicali Cotral che sono tra i più pagati del Tpl nazionale (si pensi che il premio di risultato raggiunge addirittura il 40 % dello stipendio che arriva a 160 mila euro e il premio di risultato è stato da questi percepito nel 2012 nonostante l’enorme deficit accumulato) e che in questa azienda succede anche che un pensionato di 72 anni, tale Giorgio Da Ros, viene messo come amministratore unico a Cotral Patrimonio e con un contratto triennale nonostante Cotral Patrimonio debba confluire nell’agenzia della mobilità regionale entro pochi mesi. Ma sui dirigenti torneremo a breve, sempre in questa sede.

Il 15 ottobre del 2012 è stato firmato un verbale da Adriano Palozzi, Vincenzo Surace, Giovanni Libanori, Paolo Toppi, Carlo Arcangeli, Silvio Blasucci, Antonio Ricevuto, Monica Boccanera, Elena Eusepi in presenza delle organizzazioni sindacali finalizzato a garantire il carattere PUBBLICO della società oltre al principale particolare che “parte dei recuperi economici conseguiti” avrebbe dovuto essere equamente ridistribuito al personale direttamente interessato ai Piani Operativi. In questo verbale si fa il quadro sui progetti operativi e le priorità quali: esternalizzazione al 10% a fronte di un 30% di internalizzazione della manutenzione, rinnovo del parco aziendale fino a 600 nuovi autobus, ristrutturazione e messa a norma degli impianti.

A fronte di un pezzo di carta firmato dai vertici della Cotral Spa nel 2012 che cosa è stato fatto dopo due anni? A quanto ci risulta anche dalle recenti immagini scattate dove i mezzi sono in manutenzione dai privati, non è stata raggiunta la percentuale di internalizzazione sperata. C’è stata forse una gara pubblica indetta da Cotral e che sia stata vinta da Amati e Pennesi che hanno numerosi mezzi nelle loro officine? La risposta è no. Eppure queste due officine sono piene di mezzi.
Anzi proprio in questi giorni è andata in gara l’esternalizzazione della manutenzione e su 9 lotti, sei sono andati deserti e solo tre sono stati assegnati. Gli altri sei naufragati potranno trovare un porto sicuro negli affidamenti diretti ai privati, una condizione dunque che volge a loro favore. Si tratta di un bando scaduto ad ottobre 2013 suddiviso in 12 lotti per l’affidamento dei servizi di manutenzione meccanica per autobus della flotta Cotral per un’importo da capogiro di € 4.440.400,00 (quasi 5 milioni di euro) che non sono certo bruscolini.

Il costo orario di aggiudicazione è di circa 30 euro l’ora contro i 18,90 euro di circa due anni fa che l’Amministratore Delegato Vincenzo Surace  e la commissione non ritennero “congruo” da potersi applicare e tale da non aggiudicare le gare.

Altri 800 mila euro per un bando scaduto a novembre 2013 per l’affidamento dei servizi di Assistenza all’Uscita per autobus della flotta Cotral, suddiviso in 8 (otto) lotti. Altri 700 mila euro è il totale dell’importo per l’affidamento del servizio di accertamento e controllo dell’idoneità fisica e psico-attitudinale del personale addetto ai servizi di trasporto e non della Cotral S.p.A. scaduto a gennaio 2014. 

Il 30 aprile scade il bando con importo di 1.632.000,00 euro per l’affidamento dei servizi di revisione dei cambi automatici ZF installati sugli autobus della flotta Co.Tra.L. S.p.A. Quindi negli intenti c’è l’internalizzazione ma i fatti ancora sono ben lontani dalle intenzioni.

E se le premesse di cui sopra non fossero sufficienti, andiamo a snocciolare altri importantissimi dati: nel 2011 il consumo in euro per la manutenzione tra ricambi e ore di lavoro è ammontato a circa 15 milioni. Nel 2013, lo stesso servizio è costato a Cotral circa 53 milioni di euro, registrando un aumento pari a tre volte e mezzo.

E non è tutto, detta manutenzione è divisa tra circa 20 ditte delle quali soltanto tre o quattro hanno vinto l’appalto ovvero Ceriv, Palleschi, Officina Pontina.

Addirittura Pennesi, Amati, Arma, Effedi e Amiata Motori non hanno partecipato alla gara ma rispettivamente hanno migliaia di euro di manutenzioni effettuate per Cotral nel 2013:  Pennesi ha manutenzioni per circa 2 milioni di euro, Amati (tra Officina 2000 e Drive Line Service) circa 5 milioni di euro, Arma circa 1 milione e 600 mila euro, Effedi circa 1 milione e 700 mila euro, Amiata Motori circa 1 milione e 200 mila euro. 

Chi ha vinto l’appalto ha manutenzioni per costi decisamente inferiori rispetto a chi non ha neppure partecipato alla gara. Palleschi ad esempio si aggira intorno 95 mila euro mentre Ceriv ai 63 mila euro. 

E le officine interne alla Cotral quanto hanno lavorato rispetto a queste cifre altissime che Cotral paga ai privati? Se si pensa che addirittura un operaio è stato distolto dal lavoro ed è finito nella segreteria del consigliere di amministrazione Cotral Giovanni Libanori.

Inoltre i soccorsi sono espletati molto spesso e volentieri dalle officine private. Dunque, con i furgoni attrezzati, gli operai Cotral vanno spesso a fare visita alle officine dei privati. E un soccorso in linea costa alla Cotral oltre mille euro. E’ da evidenziare che ai manutentori interni alla Cotral è stato bloccato il limite annuale di straordinario.

E se da un lato parlano i dati dall'altro rimane un dato di fatto che la politica abbia deciso il bello e il brutto tempo all’interno dell’azienda di trasporto regionale del Lazio Cotral: Oggi, alla luce di inchieste della Magistratura, intercettazioni ambientali shock, archiviazioni, disservizi, buone uscite d’oro, nessuno degli attori politici ha chiesto le dimissioni dei tre Cda di maggioranza per far decadere tutto il consiglio.

Eppure questa dinamica è avvenuta in tempi recenti quando Domenico De Vincenzi, allora presidente Cotral con il centrosinistra, si dimise e di conseguenza decadde l’allora Cda e ne venne nominato uno nuovo sotto la giunta di Renata Polverini. E oggi, Domenico De Vincenzi è di nuovo presidente oltre che candidato sindaco di Guidonia. Comunque, grazie alle dimissioni dell’allora presidente Domenico De Vincenzi, Renata Polverini insediò un Cda cosiddetto tecnico tra cui era presente anche il segretario generale della Regione Lazio Ronghi, collega di sindacato dell'ex governatore Renata Polverini venuto appositamente dalla Regione Campania e che aveva come capo del suo staff la cosiddetta “Dama Bianca”, Federica Gagliardi, la signora accusata di traffico internazionale di stupefacenti e che solo quattro anni fa accompagnava Silvio Berlusconi al G8 di Toronto e poi a Panama e in Brasile. 

Ma sull'accortezza che avrebbe dovuto avere la politica nel NON entrare nell'ambito gestionale, parleremo molto presto perché quando la politica ci mette lo zampino c'è sempre un effetto distorto rispetto a quello reale. Ad ognuno il suo, almeno così dovrebbe essere.

Alla prossima puntata…

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Redazione

Roma – “E’ stato impiegato un numero maggiore di risorse di personale addetto alla verifica sia della Cotral SpA che di Atac SpA per il monitoraggio nelle corse più ad alta frequenza, quelle del mattino e della sera, nei maggiori nodi di scambio della Capitale. Una sinergia quella con l’Azienda capitolina del trasporto pubblico che continua a dare risultati positivi e incoraggianti. Il primo dato che emerge è un forte incremento delle corse Cotral controllate nei primi tre mesi del 2014” – spiega il consigliere di amministrazione di Cotral Spa e coordinatore dell'iniziativa, Paolo Toppi.

“Dal mese di gennaio al mese di marzo,  sono state controllate più di 17 mila corse dell’azienda regionale, mentre diminuisce il numero delle multe elevate e aumenta il numero di vendita dei titoli di viaggio. Da questa mattina parte una nuova iniziativa sempre congiunta con la società di trasporto capitolina nel nodo di scambio di SaxaRubra, che permetterà di estendere nuovamente i controlli nella parte nord della città. Questa azione sinergica di controlli tra le due società di trasporto sarà destinata a produrre ancora maggiori risultati ed è per tale ragione che la campagna di sensibilizzazione sarà rivolta anche nelle scuole, attraverso iniziative rivolte alla penetrazione di un concetto semplice e fondamentale: il corretto uso del mezzo pubblico, inteso come bene della collettività” – conclude Paolo Toppi, consigliere di amministrazione Cotral SpA.

L’attività di controlleria congiunta ha visto un notevole impegno di Atac che ha incrementato significativamente la presenza di agenti accertatori nei nodi di scambio oggetto di attenzione. Nello specifico, nei nove giorni complessivi di attività che si sono svolti nel corso del mese di marzo, sono stati impegnati in totale oltre 70 verificatori, che hanno controllato oltre 8.000 passeggeri sulle linee di competenza di Atac.

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COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA: NOVE DOMANDE ALL'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI MICHELE CIVITA

 

[ CLICCARE QUI PER ASCOLTARE LA TELEFONATA DEL DIRETTORE CHIARA RAI ALL'ASSESSORATO DI MICHELE CIVITA ]


di Chiara Rai

Dato che Cotral non risponde nel merito delle numerose questioni sollevate dalle prime due pubblicazioni dell’inchiesta COTRAL: APRIAMO IL VASO DI PANDORA, abbiamo chiesto a Michele Civita, in quanto assessore regionale di riferimento per i Trasporti di voler rispondere a delle domande (inviate anche a mezzo posta elettronica il 31 marzo 2014), ma non siamo stati fortunati perché, una volta letti i quesiti, l’assessore, tramite, una impiegata delle addette alla sua segreteria, ci ha fatto sapere che “Non intende rilasciare alcuna intervista” in quanto trattasi di una questione che riguarda Cotral.

Inoltre siamo stati informati che lo stesso Michele Civita avrebbe telefonato in Cotral per chiedere delucidazioni e gli avrebbero risposto che tra Cotral e l'osservatore d'Italia  ci sarebbe un contenzioso di cui la sottoscritta direttrice responsabile del quotidiano, eccezion fatta per gli annunci telefonici di querele comunicati dall’ufficio stampa Cotral Claudia Cortegiani, a tutt’oggi non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Bensì è arrivata da Cotral soltanto una richiesta di rettifica che è stata puntualmente pubblicata. [ 19/03/2014 COTRAL REPLICA ALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA: " MACROSCOPICHE FALSITA' " ]

Senza voler entrare nel merito della evidente scortesia con la quale risponde agli utenti e agli addetti ai lavori “indipendenti” la segreteria dell’assessore regionale ai Trasporti del Lazio, ricordo che mi è stato persino detto che “Cotral avrà avuto i suoi BUONI motivi” per querelare la sottoscritta, proseguiamo nella nostra opera di informazione senza timori di sorta.

Dunque l’assessore ai Trasporti Michele Civita non risponde e la Cotral annuncia querele. Inoltre, ci sarebbe un presunto contenzioso che fungerebbe da congelatore o capro espiatorio in maniera tale da “impedire” all’assessore  di rispondere a domande di interesse pubblico sulla gestione delle risorse impiegate nel Trasporto Pubblico Regionale.

La domanda sorge spontanea: ma che significa che non si risponde ad un giornalista perché c’è un contenzioso? Forse se avessi scritto che “Cotral è uno splendore” avrei ricevuto altro trattamento.

Dunque, da oggi, si apre ufficialmente la campagna de L’OSSERVATORE D’ITALIA che pubblica le domande rivolte all’assessore ai Trasporti Michele Civita, il quale, da quanto abbiamo potuto apprendere, ritiene che tali quesiti siano strettamente affare di Cotral.

Ciò non toglie che se al Presidente Cotral Domenico De Vincenzi, attualmente candidato a sindaco di Guidonia (Rm), venisse in mente di voler rispondere nel merito ai nostri quesiti sarebbe, oltre che nostro ospite, anche l'unica voce fuori da un coro di silenzio.  

Ecco le 9 domande che rivolgiamo pubblicamente all'assessore regionale ai Trasporti Michele Civita:

1) Come mai si consente che decine e decine di bus, in affidamento diretto, siano fermi per mesi negli impianti delle officine dei privati Amati e Pennesi? La permanenza dei mezzi Cotral produce il consequenziale aumento dei costi manutentivi e il crollo dei servizi ai cittadini con la cancellazione di corse, la perdita di utenti e gli interventi di bus privati su alcune tratte.

2) Perché il precedente piano di reinternalizzazione delle manutenzioni, che portò all’assunzione nel 2008 e 2009 dei nuovi operai e che prevedeva il 66 per cento delle manutenzioni all’interno, è saltato? E oggi il costo delle manutenzioni è aumentato, nonostante ci siano impianti Cotral per la manutenzione che sono eccellenze come quello di Latina ad esempio ed altri che erano già nel progetto impianti manutentivi approvato dalla Regione Lazio.

3) Come mai il capo della manutenzione oggi (l’ex Ad ai tempi di centrosinistra di Rifondazione Comunista) è un ragioniere indagato alla stregua degli altri tre dirigenti licenziati, ma non ha ricevuto pari trattamento? Anzi, è stato liquidato un ingegnere e promosso a capo manutenzione un ragioniere che si occupa appunto di “manutenzioni”, tema al centro delle indagini della Magistratura.  

4) Come mai uno degli ex responsabili della manutenzione, Pasqualino Sigillino, poco prima del compimento dei 66 anni ha avuto 200 mila euro non dovuti di scivolo per accompagnarlo alla pensione mentre per un altro ex dirigente, Di Prete, con le stesse pretese ma non responsabile della manutenzione è stato mandato a casa e la Cotral ha persino vinto il ricorso contro di lui per non dargli la “buonauscita” che invece è stata concessa a Siggillino?

5) Come mai questa azienda sottoposta a controllo analogo (la Regione, proprietaria di Cotral, ha il diritto dovere di controllare e impedire eventuali azioni negative) non è intervenuta?

6) Perché Polo Toppi, consigliere di amministrazione, pur ricoprendo una carica politica entra nella gestione, ripristina la società SBC (oggetto delle prossime pubblicazioni all'interno dell'inchiesta su COTRAL) e addirittura permette che venga distolta una verificatrice dalle proprie mansioni con lettere di trasferimento provvisorio di tre mesi in tre mesi?
Questa verificatrice risulta essere distolta dalle proprie mansioni fino a tutto luglio 2014 per svolgere funzioni amministrative all’interno del servizio di Paolo Toppi.  Stesso caso per Giovanni Libanori che ha nella sua segreteria un operaio distolto dalle proprie mansioni. Che ha da dire in proposito?

7) Il servizio erogato da Cotral agli utenti è ai minimi storici senza precedenti nel passato e le cause, oltre che nella manutenzione, sono anche imputabili alla mancanza di autisti. Il consiglio di amministrazione con Surace in primis non risulta abbia fatto un piano industriale ma solo linee guida e tra queste, si noti bene,  fino ad un anno fa si parlava di trecento autisti in eccedenza e riorganizzazione dei turni in itinere. Con l’avvento del centrosinistra alla Regione Lazio, l’attuale A.D. Surace ha iniziato a dichiarare che gli autisti mancano e che la riorganizzazione dei turni è fallita. Ma ormai il disservizio e lo spreco di ulteriori fondi per affittare autisti è uno sfacelo.Che ha da dire in proposito?

8) Al momento dell'insediamento l’attuale presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, tra i suoi primi provvedimenti, sanò il deficit 2012 di Cotral Spa, impegnandosi contestualmente a cambiare AD e Cda e macrostruttura altrimenti si rischiava di continuare a impiegare i soldi dei cittadini in un meccanismo troppo evidentemente dispendioso in cambio, tra l'altro, di un servizio ai minimi storici. Il Cda e' ancora li e il deficit del bilancio 2013 è cresciuto. Ci chiediamo perché nonostante tutto quanto sopra premesso, i dirigenti hanno comunque preso il premio di produzione?

9) Sono tollerabili bus sporchi con addirittura episodi di zecche nonostante l’appalto dei 5 milioni euro annui alla Cometa? Cooperativa di pulizie che percepisce più due milioni annui di extra.

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LITORALE LAZIALE, COTRAL: A LUGLIO AUMENTA IL FENOMENO DELL'EVASIONE TARIFFARIA.

Redazione

"Controllo a vista", l'iniziativa con cui Cotral Spa sta contrastando il fenomeno dell'evasione tariffaria e che nel mese di luglio si sta concentrando sul litorale laziale, ha interessato nella mattina del 14 luglio le tratte extraurbane che si sviluppano dai capolinea di Ostia e Anzio per le corse provenienti da Colleferro e Velletri.

I controlli, coordinati dal consigliere di amministrazione di Cotral Spa, Paolo Toppi, e intensificati su tratte importanti in termini di alta frequentazione specialmente durante la stagione balneare, stanno producendo importanti risultati in ordine all'incremento della vendita di biglietti a bordo, acquistati dagli utenti direttamente dall'autista, e di conseguenza all'aumento degli incassi di titoli Cotral per parecchie centinaia di migliaia di euro.

"'Controllo a vista' sta già producendo i risultati previsti – ha spiegato il consigliere di amministrazione Paolo Toppi -. Il messaggio della campagna di sensibilizzazione di Cotral, da mesi, circola già in tutta la regione e gli utenti del trasporto pubblico stanno rispondendo in maniera molto positiva. Per tale ragione, la campagna continuerà nei prossimi mesi per coinvolgere e sensibilizzare anche gli studenti che rappresentano una buona percentuale della nostra clientela". 




VITERBO, PROVINCIA E COTRAL: IN CAMPO CONTRO L’EVASIONE CON L’OPERAZIONE “CONTROLLO A VISTA”.

Redazione

Viterbo – E’ partita questa mattina l’operazione “Controllo a Vista” promossa dalla Provincia di Viterbo e dal Cotral sulla linea Viterbo – Roma. Un progetto volto a contrastare l’evasione tariffaria, fenomeno che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli superiori al 50%.

L’operazione è stata presentata presso il deposito Cotral di Viterbo in località Riello dall’assessore provinciale ai Trasporti Luigi Ambrosini, dal consigliere d’amministrazione del Cotral Paolo Toppi e da Lorenzo Meinardi General Manager della società SBC (Synergy Businnes Consulting) che coordina il progetto.

L’operazione consiste nel dislocare sui mezzi Cotral dei verificatori incaricati di controllare il titolo di viaggio nel momento in cui il passeggero sale sul pullman. Chi viene trovato sprovvisto del biglietto o dell’abbonamento dovrà necessariamente acquistare il titolo direttamente dall’autista ad un costo maggiorato.

Il servizio ha preso avvio alle ore 4,30, con la partenza della prima corsa del mattino, e i risultati delle rilevazioni sono stati trasmessi alla sede provinciale intorno alle 7,30. “Purtroppo il fenomeno dell’evasione tariffaria – ha spiegato Toppi – negli ultimi tempi ha raggiunto cifre allarmanti. I primi dati rilevati dai verificatori dimostrano che l’abitudine di viaggiare gratis è molto consolidata.

Questo è un primo passo verso la tolleranza zero che il Cotral intende mettere in atto per recuperare risorse. Questa prima fase avrà carattere sperimentale, ci sarà utile soprattutto per programmare iniziative efficaci volte a prevenire e contrastare il fenomeno”. Massima collaborazione da parte della Provincia di Viterbo: “Siamo soci di minoranza del Cotral ma sentiamo questa Azienda come nostra – ha spiegato l’assessore provinciale Ambrosini – e abbiamo interesse a far sì che l’evasione venga contrastata.

E’ un dovere soprattutto nei confronti dei tantissimi utenti onesti che pagano l’abbonamento contribuendo a rendere migliore e più efficiente il funzionamento dei mezzi pubblici. Come Provincia abbiamo proposto al Cotral l’applicazione di tariffe agevolate per gli studenti della Tuscia, a partire dal nuovo anno scolastico, ed il recupero dell’evasione renderà possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo. Stiamo ricostituendo i rapporti con il Cotral all’insegna di una proficua collaborazione rivolta a garantire servizi sempre più all’altezza delle esigenze dell’utenza. L’appoggio istituzionale assicurato a questa iniziativa – ha concluso Ambrosini – è un’ulteriore dimostrazione di questa forte volontà”. Una collaborazione che si andrà ulteriormente concretizzando anche sul piano della sicurezza altra necessità impellente manifestata dai vertici del Cotral con esplicita richiesta di collaborazione alla Polizia Provinciale. La Provincia ha dato la sua piena disponibilità, e sta valutando come poter contribuire fattivamente a garantire corse sempre più sicure.

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COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA

A.P.

Ecco gli stipendi del Cda Cotral aggiornati al 31 dicembre 2011


•    Presidente: Palozzi Adriano Compenso annuo: 124.000,00 € (oltre 10mila euro al mese)
•    Consigliere: Libanori Giovanni Compenso annuo: 50.000,00 € (oltre 4mila euro al mese)
•    Consigliere: Toppi Paolo Compenso annuo: 50.000,00 € (oltre 4mila euro al mese)
•    Amministratore Delegato: Surace Vincenzo Compenso annuo: 120.000,00 € (10mila euro al mese)

tabella PRECEDENTI:

24/05/2012 LAZIO, COTRAL: DA DOMANI 25 MAGGIO ARRIVA LA BATOSTA PER I PENDOLARI
23/05/2012 LAZIO, COTRAL: 26 MILIONI DI BUCO ATTENDONO (DA MESI) L'ANNUNCIATO RISANAMENTO
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