ROMA, PALAZZO FARNESE: TORNA A SPLENDERE LA GALLERIA DEI CARRACCI

Redazione

Roma – La Galleria dei Carracci di Palazzo Farnese torna a splendere dopo il primo restauro completo nella sua storia. Questo capolavoro di affreschi, realizzato tra il 1597 e il 1608 dai fratelli Annibale e Agostino Carracci, assistiti da alcuni allievi, è stato oggetto di un intervento durato 18 mesi che ha interessato – per la prima volta – i dipinti murali e gli stucchi (per una superficie totale di 600 metri quadrati). Palazzo Farnese è la sede dell'ambasciata di Francia in Italia e il restauro è il frutto di un lavoro di squadra franco­italiano, sotto l'egida dell'ambasciata e del ministero italiano dei Beni Culturali, ed è stato possibile grazie al World Monuments Fund, mecenate internazionale. La galleria riaprirà le porte al pubblico a partire da oggi, 17 settembre, e per festeggiare l'evento Palazzo Farnese sarà aperto gratuitamente al pubblico in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, nei giorni 19 e 20 settembre, con orari straordinari che comprendono un'apertura notturna.

A dirigere i lavori, resi necessari dal deterioramento causato dal passare dei secoli (infiltrazioni, fessure, annerimento dei dipinti), sono state la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico-artistico e del Polo museale della citta' di Roma e la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per il Comune di Roma, con la collaborazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. "La completa e costante collaborazione tra il Mibact e l'ambasciata di Francia – ha sottolineato il ministro Dario Franceschini inaugurando oggi la galleria con l'ambasciatrice, Catherine Colonna – è stato il punto vincente di questo importante restauro che restituisce al mondo lo splendore della Galleria Carracci". "La conclusione del restauro – ha affermato Colonna – è per l'ambasciata un momento importante e commovente della storia che la unisce all'Italia. Sono orgogliosa di esser riuscita a portare a termine questo progetto iniziato nel 2011 dallo Stato italiano e da uno dei miei predecessori, Jean-Marc de la Sabliere".

Il restauro Dopo alcuni interventi localizzati, questo è il primo restauro completo dei dipinti murali e degli stucchi della Galleria dei Carracci, per una superficie totale di più di 600 metri quadrati. Così, gli affreschi realizzati sulla volta da Annibale e Agostino Carracci, che mettono in scena 'Gli amori degli deì e culminano con il centrale 'Trionfo di Bacco e Arianna', sono stati oggetto di una delicata pulitura sotto la guida di un comitato scientifico formato da 35 esperti venuti da tutta Europa. I 26 restauratori italiani che hanno animato il cantiere sono intervenuti sui dipinti poi sugli stucchi con un restauro approfondito e, grazie al buono stato di conservazione dell'originale, sono riusciti a ridare luminosità alle decorazioni che ricoprono le pareti. Il risultato finale è una rinnovata armonia tra la volta e le pareti. Tra le tecniche usate per il restauro, il laser e le iniezioni di resina invisibile per riparare le lesioni. Per la pulitura degli affreschi, invece, garze di carta giapponese e acqua. «La Galleria aveva degli strati di sporco, non c'era più questo rapporto perfetto tra la decorazione plastica delle pareti e quella dei dipinti murali- hanno raccontato Carla Giovannone ed Emanuela Ozino Caligaris dell'Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro- Ritrovare questo equilibrio è stato lo scopo di tutto il team, fatto di diverse professionalità che però parlavano tutte la stessa lingua». Per loro, il restauro della Galleria dei Carracci «è stato un viaggio nella storia, una scoperta continua e un contatto diretto con gli artisti dell'epoca». E a proposito di scoperte, da domani i visitatori di Palazzo Farnese potranno osservare anche incisioni, firme, date e schizzi fatti dai visitatori nel corso degli anni, alcuni risalenti al Settecento, e tornati alla luce con la pulitura. «Abbiamo ritenuto interessante salvaguardarli- ha detto Giovannone- sono stati studiati e catalogati, e molti si riferiscono a pittori accademici di Francia e a persone che a vario titolo, anche visitatori, avevano frequentato la Galleria. Ci sono anche schizzi e caricature che verranno ulteriormente studiati»