Tragedia a Ostuni, tentano di salvare bimba: muoiono padre e dipendente lido

 

OSTUNI – Due persone, il dipendente di un lido di Ostuni (Brindisi) e un turista inglese di 48 anni, sono morte mentre erano in acqua in un tratto di spiaggia libera in località 'Bosco Verde'. A quanto si apprende, le vittime sono il padre di una bimba che giocava a riva, e che si era trovata in difficoltà a causa del mare agitato, e un dipendente di un lido vicino che avrebbe tentato di soccorrere la piccola, che è stata poi tratta in salvo da altri soccorritori.

La tragedia è avvenuta tra Pilone e Rosa Marina di Ostuni, località battuta anche oggi dal maestrale. A tentare invano di salvare i due uomini sopraffatti dalle onde anche il personale di altri lidi confinanti. La vittima italiana è Martino Maggi, di 49 anni, di Locorotondo (Bari)




OSTUNI: CROLLA IL SOFFITTO DI UNA SCUOLA APPENA INAUGURATA A GENNAIO DOPO 4 ANNI DI RISTRUTTURAZIONE

di Cinzia Marchegiani

Ostuni (BR) – Un altro scandalo all’italiana e la gestione allegra dei lavori effettuati nelle scuole, spesso vinti con gare a ribasso. A “Pessina”, la nuova scuola elementare da poco inaugurata dopo ben quattro anni di ristrutturazione , è crollato il soffitto di un’aula durante una lezione. Il bilancio dei feriti riporta ad ora due bambini feriti portati prontamente in ospedale, sembra fortunatamente non gravi. L’insegnante di turno per aiutare il bambini sembra essere scivolata mentre cercava di aiutare i suoi alunni, anch’essa trasportata al pronto soccorso. L’intonaco e calcinacci sono finiti sui banchi e sugli alunni.
In questo caso non si potrebbe attribuire alla stato di fatiscenza dell’istituto scolastico, visto che l’inaugurazione e l’apertura è avvenuta lo scorso 4 gennaio 2015.

IL CODACONS INTERVIENE SU QUESTO GRAVE EPISODIO
Ancora un caso di soffitto che crolla in una scuola italiana, a dimostrazione dello stato di fatiscenza in cui versano gli istituti scolastici nel nostro Paese» interviene il Codacons, commentando l’incidente avvenuto nella scuola elementare. «Sono anni – si legge nella nota – che denunciamo il degrado delle scuole italiane, che come dimostrano i frequenti crolli di soffitti e intonaci, cadono letteralmente “a pezzi”, ma nessuno interviene – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Una situazione che rappresenta un potenziale pericolo per studenti, insegnanti e personale scolastico. Ci chiediamo che fine abbiano fatto il Piano generale di edilizia scolastica che obbligava il ministero dell’Istruzione ad adottare precisi provvedimenti in materia, e il famoso piano sulle “scuole sicure” annunciato dal premier Renzi che prevedeva 400 milioni di euro per 2.400 interventi a partire dal 2015». «Intanto gli istituti scolastici continuano a perdere pezzi, e speriamo non si debba arrivare – come sempre accade in Italia – ad una vera e propria tragedia per vedere finalmente ascoltate le nostre richieste in fatto di sicurezza»- conclude.

Ora i genitori hanno paura a far rientrare i propri bambini, vogliono certezze e controlli su tutta la scuola, un soffitto che improvvisamente cede, è sintomo di lavori effettuati malamente, e giustamente chiedono garanzie.