OSTIA, ACEA. DISTACCO DELL'ACQUA A CONDOMINIO: LESO IL DIRITTO E LA DIGNITA' PUBBLICA DELLE FAMIGLIE

Il distacco ha tolto a quelle famiglie il diritto alla pulizia personale ed ha messo a rischio la salute dei cittadini per l'interruzione dei servizi igienici, ancor più grave se in quel condominio vivono bambini.

 

Alberto De Marchis

Ostia (RM) – Riguardo il distacco della fornitura di acqua, da parte del gestore Acea, al condominio di via Alessandro d'Aste 3 ad Ostia in cui vivono 12 famiglie, nonostante Il condominio avesse pagato tutte le bollette ma avendo aderito alla campagna di obbedienza civile lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, ha decurtato dalla bolletta la parte della ‘remunerazione di capitale investito’ quale elemento di determinazione della tariffa abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno, interviene l'avvocato Gerardo Spira esprimendo il proprio parere legale in merito alla vicenda.

Ecco la nota dell'Avvocato Gerardo Spira:

Il distacco del servizio idrico è vietato per legge. Il regolamento probabilmente non è stato aggiornato. I motivi sono semplicemente ancorati alla primaria condizione di igiene e sanità. In buona sostanza la Società si è resa responsabile di due danni: uno alla salute e alla condizione di vita delle famiglie e l'altro all'abitabilità degli appartamenti. In quest'ultimo caso il distacco dell'acqua ha eliminato uno dei suoi requisiti di abitabilità  Il distacco ha tolto a quelle famiglie il diritto alla pulizia personale ed ha messo a rischio la salute dei cittadini per l'interruzione dei servizi igienici, ancor più grave se in quel condominio vivono bambini.

Il Funzionario responsabile del procedimento si è assunto una gravissima responsabilità. E' stato attivato il procedimento amministrativo come previsto dalla legge? Ha informato il condominio della sua iniziativa? Sapeva che quelle quote non erano  riscuotibili?

L'Amministrazione. trattandosi di società pubblica,  lo ha sospeso e aperto il procedimento disciplinare nei suoi confronti oppure questo signore continua a sedere al suo posto?  Sono state attivate le iniziative per gli accertamenti sanitari in tutto il Condominio?

Intanto l'abuso della società ha già leso il diritto e la dignità pubblica di quelle famiglie. La riparazione è possibile con un'azione di pari dignità pubblica : il licenziamento del responsabile di quella illecita attività. Al Presidente o a chi ha la vigilanza sull'Organizzazione amministrativa non resta che rassegnare le dimissioni dalla carica.

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OSTIA, ACEA:.STACCATA ACQUA A CONDOMINIO CHE HA PAGATO TUTTE LE BOLLETTE

Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio:  "Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano".

 

Redazione

Ostia (RM) – “Questa mattina la società che gestisce il servizio idrico a Roma ha eseguito il distacco della fornitura di acqua al condominio di via Alessandro d'Aste 3 ad Ostia in cui vivono 12 famiglie. Il condominio ha pagato tutte le bollette ma ha aderito alla campagna di ‘obbedienza civile’ lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, decurtando dalla bolletta la parte della ‘remunerazione di capitale investito’ quale elemento di determinazione della tariffa abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno. Questo è già il secondo caso in pochi mesi di interruzione del servizio idrico da parte di Acea ad un condominio che ha giustamente dato seguito agli esiti referendari. L’acqua è un bene comune e  un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi e logiche di mercato. Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano. Abbiamo scritto una lettera ai vertici di Acea chiedendo, oltre all’immediato ripristino dell’utenza idrica al condominio di Ostia, di rispettare il contenuto della mozione approvata dall’Assemblea Capitolina il mese scorso, al fine di dare avvio ad un confronto per la ripubblicizzazione dell’azienda e la gestione pubblica del servizio idrico“. Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio.

Nota del Coordinamento Romano Acqua Pubblica "Abuso dì potere da parte di Acea ATO 2: ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il referendum"

"Ancora una volta, questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.

L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la seconda volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani, bambini piccoli, e un inquilino in condizioni di disabilità.

Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.

Si apre oggi una seria questione anche per il Sindaco Marino e tutta l'amministrazione capitolina visto che il 12 settembre scorso, sull'onda di una mobilitazione a seguito di un altro distacco dell'acqua, è stata approvata una mozione (n. 25) in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;”. Dopo questo ennesimo sopruso il Sindaco non può non intervenire sulla ex municipalizzata: ha un mandato preciso da parte dei consiglieri comunali ma ancor di più da parte di oltre 1.200.000 cittadini che hanno votato SI' al referendum. La Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti!

Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.
Anche su aspetto questo suggeriamo al Sindaco di seguire l'indicazione dell'Assemblea Capitolina contenuta nella delibera 25, aprendo finalmente con i comitati per l'acqua pubblica un tavolo partecipato sulla situazione e sul futuro di Acea Ato2, piuttosto che intrattenere rapporti epistolari e a mezzo stampa con la dirigenza Acea e con quegli stessi azionisti privati responsabili dell'attuale situazione.

Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio dell'acqua nel condominio di Via Alessandro d'Aste a Roma Lido.
L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!"

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OSTIA: VERRA' ABBATTUTO IL LUNGOMURO

Riccardo Magi –  consigliere Radicale Lista civica Marino, e Paolo Izzo, segretario di Radicali Roma

"Abbatteremo il lungomuro" di Ostia: le parole del sindaco Marino sono un bel segnale e un impegno condiviso da tutti i cittadini romani. I militanti Radicali e dell'associazione Mare Libero, guidati da Paolo Izzo e Franco Giacomelli, questa mattina hanno posto il problema al sindaco, deviando il percorso originario della sua visita al litorale per mostrargli in particolare il cancello presso il pontile di piazza dei Ravennati, realizzato negli anni Ottanta proprio per garantire il libero accesso alla spiaggia, mai più aperto nel corso degli anni e definitivamente sbarrato con un muretto e una siepe comparsi da un giorno all'altro proprio all'inizio della stagione balneare appena conclusa. Un luogo emblematico della condizione del lungomare-lungomuro di Ostia.

Bene dunque anche la pedonalizzazione domenicale, ma "con vista mare". Siamo convinti che non possa esserci una reale riqualificazione del litorale di Ostia che non parta dal restituire ai romani il libero accesso al mare, la sua visibilità e una maggiore fruibilità del lungomare, anche per sostenere le varie attività ricettive e turistiche: una posizione condivisa dai ben 44 mila romani che hanno sottoscritto lo scorso anno i referendum di Roma Sì Muove.




FIUMICINO E OSTIA UNITE PER AFFRONTARE CRISI ALITALIA E PROBLEMI AEROPORTO

Redazione

Fiumicino / Ostia (RM) – È stato votato all’unanimità in Consiglio, alla presenza dei consiglieri del Municipio X di Roma Capitale (Ostia), l’ordine del giorno che impegna il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino e il Presidente del X Municipio, Andrea Tassone, ad affrontare insieme la crisi di Alitalia e la difficile situazione dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci.

“Oggi siamo qui insieme – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Montino – a ragionare su un tema difficile che coinvolge molti livelli istituzionali e operatori di carattere internazionale. Le polemiche infuriano perché intorno all’hub di Fiumicino si giocano molti interessi e posizioni contrastanti. Per questo abbiamo il dovere di essere il più chiari possibile: quest’ordine del giorno esprime una posizione condivisa e impegna due importanti istituzioni a porre in essere una serie di azioni volte alla salvaguardia di Alitalia, dell’aeroporto Leonardo Da Vinci e dei livelli occupazionali che gravitano su di esso.

Bisogna creare le condizioni per presentarci a un tavolo di discussione su Alitalia con una compagnia viva, dobbiamo pretendere la capitalizzazione della società, che lo Stato italiano faccia tutto il possibile, per arrivare a una condizione che sia minimale per una ristrutturazione della compagnia, per lo meno a medio termine.

Le migliaia di dipendenti che Alitalia ha messo in fuoriuscita pesano per circa il 50% sul territorio del litorale, Fiumicino e Ostia. Poi c’è la questione low-cost; un grande hub come il nostro non può contenere al suo interno grandi compagnie mondiali e low-cost. Per questo credo che la Regione debba scegliere un luogo per creare una nuova Ciampino. In Lombardia abbiamo 4 aeroporti, in Piemonte 2, in Veneto idem.  Sia chiaro, noi qui a Fiumicino siamo per l’investimento, ma dentro l’attuale sedime. Ancora attendiamo quanto promesso nel piano del 2000 che prevedeva al Leonardo Da Vinci un nuovo molo che stanno realizzando solo adesso”.

“È la prima volta che si fa un Consiglio congiunto tra Ostia e Fiumicino – ha dichiarato il presidente del Municipio X Tassone – ma a spingerci è la grave situazione che viviamo. Nel X Municipio abbiamo il più alto tasso di disoccupazione di Roma, la crisi Alitalia e la situazione difficile dell’aeroporto hanno ricadute importanti nel nostro territorio, in tanti dal 2008 a oggi hanno perso il loro posto di lavoro. Quando manca il lavoro manca la dignità. Chi ha amministrato Alitalia finora ha fatto cose orribili, ciò è intollerabile, come è intollerabile vedere che la porta d’ingresso della Capitalia d’Italia rischi di essere relegata a porta regionale. Sono convinto che la quarta pista non serva, ma che si debba razionalizzare l’esistente. Tra l’altro, la realizzazione di una quarta pista danneggerebbe aree di primaria importanza per l’agricoltura e l’ambiente. Così come credo possa essere dannoso il trasferimento dei low-cost da Ciampino a Fiumicino. L’aeroporto Leonardo Da Vinci ha tutte le potenzialità per essere un hub internazionale ed è un bene prezioso per tutti noi.”.
 




OSTIA. “PIZZICATO” A RUBARE SU UN’AUTO IN SOSTA

Redazione

Ostia (RM) – Sono due agenti del Commissariato di Ostia che sabato pomeriggio, liberi dal servizio, hanno notato un uomo che, con atteggiamento sospetto passeggiava su e giù lungo il tratto Lungomare Toscanelli ad Ostia.

In particolare l’uomo è stato notato avvicinarsi alle autovetture in sosta e dopo essersi soffermato ha iniziato a guardare all’interno delle stesse.

I poliziotti hanno riconosciuto l’individuo che in passato era stato arrestato per furto e sottoposto per questo, all’obbligo di presentazione proprio presso gli uffici del Commissariato dove gli agenti prestano servizio.

In considerazione poi di alcune denunce di furto su autovetture presentate da alcuni utenti negli ultimi mesi, i poliziotti hanno deciso di controllare meglio i movimenti del sospettato.

Ad un certo punto, l’hanno visto avvicinarsi a due autovetture parcheggiate, guardare all’interno e poi allontanarsi verso un’altra autovettura parcheggiata, una Fiat Panda.

Osservato a distanza l’hanno visto guardare all’interno del mezzo e poi, dopo aver estratto dalla tasca dei pantaloni una forbice, ha iniziato a forzare il nottolino della serratura aprendola. E’ scattato così l’antifurto sonoro dell’auto e l’uomo, entrato all’interno dell’abitacolo ha rubato una borsa in pelle e altri oggetti che si trovavano all’interno cercando di allontanarsi

Gli agenti l’hanno immediatamente bloccato e identificato per R.P., 53enne, con vari precedenti di Polizia.

L’uomo, accompagnato negli uffici del Commissariato, è stato arrestato per furto aggravato e denunciato per il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. La borsa ed il suo contenuto è stato restituito al proprietario dell’autovettura.

 




OSTIA: SORPRESI DAL CONDOMINO DI UNO STABILE CHE LI “OSSERVA” MENTRE TENTANO FURTO SU ALCUNE AUTO IN SOSTA

Redazione

Ostia (RM) – E’ stato il condomino di uno stabile che, svegliato dai forti rumori provenienti dalla strada, ha avvisato la Polizia dopo aver seguito per diversi minuti tre ladri d’auto mentre erano all’opera.

Poco prima delle 3 è infatti giunta una chiamata al 113 da parte di un cittadino che segnalava la presenza di tre persone impegnate a forzare le serrature di alcune auto in sosta in via Maurice Ravel, ad Ostia.

Quando gli agenti del Commissariato Lido hanno raggiunto il luogo della segnalazione, grazie anche alle descrizioni del testimone, hanno individuato Z.A. 21enne, che fermo vicino ad una autovettura parcheggiata in strada, stava tentando di forzarne la serratura ed alla vista dei poliziotti è salito in sella ad uno scooter tentando la fuga.

Il giovane è stato inseguito e bloccato dagli agenti.

Qualche minuto dopo i poliziotti hanno individuato e bloccato anche un secondo giovane, C.M. 20enne, che a bordo di un’altra auto in sosta stava tentando di rovistare al suo interno.

Un terzo giovane di nazionalità romena, V.A.C. 21 enne è stato invece sorpreso mentre, a breve distanza dai suoi due complici, tentava di nascondersi tra le auto parcheggiate. Scoperto dagli agenti ha tentato la fuga ma è stato inseguito e bloccato al termine di una breve colluttazione nel corso della quale uno dei poliziotti ha riportato anche delle contusioni.

I tre giovani, con precedenti di Polizia sono stati accompagnati negli Uffici del Commissariato e sono stati arrestati, due per il reato di resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale mentre il terzo per il reato di rapina impropria.

 




OSTIA: TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARE L'EX COMPAGNO DOPO 10 ANNI DI VIOLENZA FAMILIARE

Redazione

Ostia (RM) – E’ una storia di violenza familiare, purtroppo comune a tante altre verificatesi negli ultimi tempi, quella che ha visto impegnati gli investigatori del Commissariato di Ostia le cui indagini hanno permesso di arrestare M.D. di anni 35, con precedenti di Polizia, colpevole di avere reiteratamente usato violenza e minacce nei confronti della ex compagna.

La vittima, dopo un lungo calvario di oltre 10 anni, nel febbraio di quest’anno, decide di mettere fine alle violenze subite e denuncia il compagno, padre dei suoi due figli minori di 14 anni.

La donna trova il coraggio perché l’ultima violenza subita, per la quale ha ricevuto 30 giorno di prognosi, le viene fatta proprio davanti ai figli che si frappongono al padre chiedendo di non picchiare la mamma.

Nel corso della denuncia la vittima narra, fornendo anche riscontri con certificati medici rilasciati sin dal 2002, di anni di soprusi e violenze.

Dopo il racconto, gli investigatori – coordinati dal dr. Antonio Franco – raccolgono una serie di testimonianze che inchiodano l’uomo, che viene arresto una prima volta nell’aprile di quest’anno.

Al solo scopo di poter prestare attività lavorativa anche per il sostentamento dei minori all’uomo, dopo pochi mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari con la facoltà di uscire solo per lavoro.

Dopo le reiterate istanze e richieste presentate, con la dichiarata intenzione di voler cambiare atteggiamento, all’uomo è stata concessa la libertà, in attesa del processo, con il divieto però di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex compagna.

Ma il 12 settembre scorso, con la scusa di voler salutare i figli, l’uomo si avvicina all’ ex compagna, in violazione all’Ordinanza emessa dal Giudice e, davanti alla loro scuola, aggredisce e minaccia verbalmente la donna che impaurita fugge, rifugiandosi presso il Commissariato, dove racconta l’accaduto.

Immediatamente gli uomini della Polizia contattano il Pubblico Ministero Antonio Calaresu, del pool Antiviolenze, che il giorno stesso richiede al Giudice per le Indagini Preliminari competente – stante la reiterazione del reato e la spregiudicatezza dell’individuo – l’aggravamento della misura cautelare in carcere.

Tutto ciò è stato possibile in quanto la Procura di Roma, seppur in sospensione feriale, ha istituito un turno di P.M. specializzato nei reati di violenza in danno di donne.

L’uomo, resosi irreperibile nei due giorni successivi, è stato rintracciato ed arrestato nella giornata di ieri.

 




OSTIA , CHIUSURA TRIBUNALE. NOTTURNI (MARCHINI): INIZIATO LO SCIOPERO DELLA FAME

Redazione

Ostia (RM) – "Ho iniziato oggi lo sciopero della fame, insieme ad alcuni avvocati e cittadini del X municipio, contro la chiusura del Tribunale di Ostia". Lo afferma in una nota Giulio Notturni, consigliere del X Municipio e capogruppo per la Lista Marchini.

"Ho scritto una lettera aperta ai membri delle commissioni giustizia della Camera dei Deputati e del Senato affinché, su loro indicazione, il ministro Cancellieri, come promesso nelle sue ultime dichiarazione, firmi la proroga per evitare la chiusura del Tribunale. Fino a che non avrò risposta, continuerò lo sciopero della fame ed invito tutti gli esponenti politici locali a unirsi in questa protesta che deve essere trasversale".

"Lunedì 16 settembre – conclude Notturni – in occasione della riunione dei capigruppo proporrò di riunire il prossimo consiglio municipale di fronte alla sede del Tribunale. Teniamo alta l'attenzione e non permettiamo che venga chiuso un presidio fondamentale per i cittadini in un territorio che è da tempo terra di frontiera".
 
 Di seguito il testo della lettera:
 
“Agli onorevoli membri delle commissioni giustizia del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
 
Oggi è decorso il termine per la soppressione degli Uffici Giudiziari così come stabilito dal Ddl 155/2012. In particolare sono in corso le operazioni di smantellamento della Sezione Distaccata di Ostia del Tribunale di Roma.
 
Istituita nel luglio 2000, con un bacino di utenza di oltre 250.000 persone tra residenti ed abitanti, la Sezione ha costituito  l'unica barriera alla criminalita' organizzata e un punto di riferimento per cittadini del territorio oltre che una insostituibile struttura che ha decongestionato il Tribunale di Roma, da anni al collasso, come dimostrano le statistiche in possesso di codeste Onorevoli Commissioni e del Ministero della Giustizia.
Malgrado sia ben al di sopra dei parametri minimi per il suo mantenimento ed abbia svolto un volume di attività pari ad un Tribunale di provincia come ad esempio Campobasso o Bologna e si ponga ai vertici degli Uffici Giudiziari d'Italia per efficienza, la Sezione di Ostia è stata condannata alla soppressione in forza di un taglio lineare che l'ha accomunata ad altre piccole Sezioni distaccate.
 
A nulla è valso rilevare che, disponendone la soppressione, IL GOVERNO ANDAVA A VIOLARE I LIMITI DELLA LEGGE DELEGA CHE ESPRESSAMENTE IMPONEVA AL GOVERNO DI ADOTTARE MISURE ATTE A DECONGESTIONARE I CD "MEGATRIBUNALI" TRA CUI ROMA, A NULLA SONO VALSI I PARERI CONSULTIVI DI CODESTE ONOREVOLI COMMISSIONI, CHE APPUNTO SUGGERIVANO AL GOVERNO IL MANTENIMENTO DELLA SEZIONE DI OSTIA.
 
Con la soppressione della Sezione di Ostia viene meno un valido presidio in difesa della legalità sul litorale romano.
 
Da oggi in poi 250.000 cittadini dovranno recarsi presso il Tribunale di Roma non solo per lo svolgimento di procedimenti giurisdizionali, ma anche per pratiche di volontaria giurisdizione, che i cittadini svolgono senza il ministero di difensori.
Da oggi in poi viene meno l'unico presidio di giustizia di fronte alla marea montante della criminalità organizzata nel X Municipio di Roma, di cui l'incipiente microcriminalità costituisce l'avanguardia.
 
Agli oltre 8000 procedimenti pendenti che per mesi attenderanno di essere attribuito a nuovo giudice, si aggiungeranno i nuovi procedimenti che comunque continueranno ad essere introdotti. Una vera bomba di pratiche arretrate che darà il colpo di grazia al Tribunale di Roma.
 
È per questi motivi che, avendo appreso della disponibilità del Ministro Cancellieri ad emettere un decreto legge che disponga il mantenimento degli Uffici Giudiziari che codeste Onorevoli Commissioni vorranno indicare, chiediamo, nell'interesse degli oltre 250.000 abitanti del X Municipio di Roma, che la Sezione Distaccata di Ostia sia inclusa in tale elenco.
 
Attualmente, in attesa di una Vostra risposta, un Avvocato, un Consigliere municipale, un imprenditore e alcuni cittadini hanno iniziato uno sciopero della fame ed un presidio permanente all'ingresso dei locali della Sezione, in Ostia Lido, Via dei Fabbri Navali.
Confidando nella Vostra comprensione e disponibilità”.
 
Giulio Notturni, Consigliere Municipio X Roma Capitale,
Tullio Catalano, Imprenditore del X Municipio,
Marco Lombardi, Avvocato del X Municipio,
Comitato "Salviamo il Tribunale di Ostia".
 




ROMA, OPERAZIONE "NUOVA ALBA": ATTERRA DALLA SPAGNA IL BOSS VINCENZO TRIASSI

Redazione

Roma – Alle ore 17.20 di ieri pomeriggio è atterrato, proveniente dalla Spagna, Vincenzo Triassi, ritenuto, insieme al fratello Vito, a capo di una vasta organizzazione criminale di stampo mafioso operante da anni sul litorale romano.

L’esecuzione del provvedimento è la prosecuzione dell’operazione conclusa dalla Squadra Mobile della Questura di Roma alla fine del mese di luglio, quando furono arrestati i capi e gli affiliati appartenenti ad una vasta ed agguerrita organizzazione criminale di stampo mafioso operante nella Capitale e, in particolare, nel litorale di Ostia. Nei confronti di tale organizzazione, formata dalle famiglie Fasciani e Triassi, tra loro contrapposte, il GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locala Direzione Distrettuale Antimafia, aveva emesso  51 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Grazie alla collaborazione tra la Polizia italiana e quella spagnola, il boss mafioso era stato rintracciato sull’isola di Tenerife, ove stava trascorrendo un periodo di vacanza insieme alla moglie, e ristretto presso un penitenziario di Madrid in esecuzione di un Mandato di Arresto europeo emesso nei suoi confronti.

I soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, traffico internazionale di stupefacenti, infiltrazione nel tessuto amministrativo e corruzione.

Va preliminarmente evidenziato che le investigazioni hanno consentito, per la quasi totalità, di fare piena luce sui componenti e le attività illecite poste in essere dalle consorterie mafiose degli Spada, federati alla famiglia Fasciani, e dei TRIASSI, quest’ultima a loro contrapposta ed affiliata a “Cosa Nostra” siciliana.

Da qui il nome dell’Operazione denominata “Nuova Alba” proprio al fine di evidenziare come l’indagine ha potuto assicurare alla giustizia i capi, i reggenti ed i gregari delle famiglie mafiose più temute e potenti che insistono sul territorio della provincia di Roma ed Ostia, ridando luce ad un territorio nel quale era “calata la notte della città” – come affermato testualmente dal G.I.P. del Tribunale di Roma nell’ordinanza – liberandola dalla cappa oppressiva della criminalità organizzata, che cerca di inserire i propri tentacoli in ogni tessuto produttivo al fine di acquisire il controllo e la gestione delle relative attività.

I due schieramenti mafiosi da diversi anni gestivano ogni tipo di attività illecita in alcune zone della Capitale ed, in particolare, nell’abitato di Ostia (RM) divenuto, negli ultimi anni, il fulcro di importanti interessi connessi alle lucrose attività di ristorazione e turistiche ivi presenti. 

Nell’ambito dell’indagine sono stati raccolti univoci elementi probatori, totalmente recepiti dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno consentito di contestare, per la prima volta, il reato di associazione di stampo mafioso agli appartenenti alle famiglie Fasciani e Triassi dimostrando come le stesse, benché contrapposte tra loro, grazie alla forza intimidatrice ed al vincolo inscindibile creato nel corso del tempo, avevano esteso il proprio dominio anche in alcune zone della Capitale.

In particolare, Triassi Vincenzo, insieme al fratello Vito, arrestato invece alla fine di luglio, si ritiene abbiano fatto parte dell’associazione di tipo mafioso “Cosa Nostra”, segnatamente della famiglia di Siculiana, ricoprendo insieme funzioni direttive nel territorio di Ostia, essendo incaricati, per conto della Cosca Caruana-Cuntrera del controllo del territorio, della gestione delle attività delittuose di traffico di armi e di stupefacenti, del controllo delle attività economiche di balneazione e ristorazione nel litorale di Ostia e dei rapporti con i vertici delle altre organizzazioni criminali operanti nello stesso territorio, in qualità di luogotenenti dei Cuntrera.

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OSTIA: COLPO MORTALE ALLA CUPOLA MAFIOSA




OSTIA: SI APPROPRIA DELL’AUTO DELLO ZIO E GLI CHIEDE SOLDI PER RESTITUIRGLIELA

Redazione

 Ostia (RM) – Ha accompagnato la nonna a fare la spesa ma quando questa è scesa lui ha pensato bene di scappare con l’auto di proprietà dello zio.

La vittima si è presentato lunedì sera negli uffici del Commissariato di Ostia ed ha denunciato il nipote per l’appropriazione indebita dell’autovettura.

Ieri sera il giovane ha pensato bene di telefonare alla zia chiedendole 500 euro in cambio dell’autovettura e dandole appuntamento alla stazione metro Lido Nord alle 18.00.

La donna però, come indicato dagli Agenti del Commissariato, diretto dal dr. Antonio Franco, li ha avvisati e ad attendere il giovane, oltre a lei, c’erano i poliziotti.

L’hanno bloccato mentre con la zia si trovava nei pressi di una banca.

Accompagnato negli uffici del Commissariato di zona il giovane,  C.N. romano di 22 anni, è risultato avere  vari precedenti di Polizia legati al possesso di stupefacenti.

Per tale ragione gli Agenti hanno deciso così di procedere ad una perquisizione personale del ragazzo.

All’interno dello zaino in suo possesso, sono stati rinvenuti 2 pezzi di hashish per un peso di 1,4 e 1,3 grammi.  

Estesa la perquisizione anche all’auto in uso al ragazzo, nel vano porta oggetti, sono stati sequestrati altri 2 pezzi hashish del peso di 97 e 28 grammi.

Nella camera in uso al giovane, ospite del nonno da qualche mese, gli agenti hanno rinvenuto tra alcuni indumenti nascosti all’interno di un borsone, alcune foglie di hashish essiccate raccolte in un contenitore di plastica per un peso complessivo di 85 grammi circa.

Nello stesso borsone sono stati ritrovati alcuni fogli riportanti nomi e cifre, riconducibili all’attività di spaccio.

Il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini dispaccio di stupefacenti oltre che per appropriazione indebita e tentata estorsione.




OSTIA. COMPIE ATTI OSCENI DI FRONTE AD UNA BAMBINA DI 12 ANNI SU UN AUTOBUS. RINTRACCIATO E DENUNCIATO DALLA POLIZIA UN 43ENNE INDIANO.

Redazione

Ostia (RM) – E’ questo il reato per il quale è stato denunciato ieri sera dalla Polizia un 43enne cittadino indiano, in Italia con un regolare permesso di soggiorno.

L’episodio è accaduto intorno alle ore 22:00 all’interno di un autobus di linea all’altezza di via dei Mercantili, a Ostia.

L’uomo – seduto vicino alla madre e a sua figlia – dopo insistenti sguardi rivolti in particolare alla piccola, ha cominciato a toccarsi nelle parti intime;

In pochi attimi si è tirato giù i pantaloni rimanendo nudo.

Sono state le urla della madre ha farlo desistere dal suo “atteggiamento” nei confronti della figlia 12enne.

Richiamando infatti ad alta voce l’attenzione dell’ autista e di altri presenti ha “interrotto” l’uomo, che è poi sceso dal mezzo pubblico rifugiandosi in un’abitazione nelle vicinanze.

Sul posto sono giunte le Volanti del Commissariato di Ostia che hanno immediatamente ascoltato la madre della bambina.

Ancora in forte stato di agitazione per quanto appena accaduto, la donna raccontando i fatti ha anche indicato la direzione di fuga dell’uomo.

Grazie anche alle testimonianze dei presenti, gli agenti – diretti dal dr. Antonio Franco –  hanno in poco tempo individuato l’uomo che era tornato proprio nella suo appartamento, poco distante.

Identificato per M.L., il cittadino indiano è stato denunciato in stato di libertà per il reato di atti osceni.