LORETO, LA CITTA' SI PREPARA A RICEVERE IL PAPA

E. G.

Per commemorare il 50° anniversario del Viaggio del Beato Giovanni XXIII , il Santo Padre si recherà in visita Pastorale nella città mariana di Loreto, il prossimo 4 ottobre. La partenza in elicottero dall’eliporto del Vaticano è prevista alle ore 9.00  e l’arrivo al centro Giovanni Paolo II di Montorso è previsto per le ore 10.00. Prima tappa del viaggio alle ore 10.20 alla Santa Casa nel Santuario Lauretano per l’adorazione del Santissimo Sacramento. Il Santo Padre, dopo una breve sosta per la preghiera davanti alla Vergine di Loreto, si recherà nella Piazza di Loreto per celebrare la S.Messa. Si tratterrà al Centro Paolo II di Montorso per il pranzo. La partenza di ritorno per il Vaticano è prevista per le ore 17.00 con rientro in sede alle ore 18.00.
 




NEMI, IL SANTO PADRE: “QUESTA NATURA LA PORTO ANCORA NEL CUORE”

Il Procuratore Generale dei Padri Verbiti, Padre Giancarlo Girardi: "Il Papa ci ha raccontato la sua esperienza come perito nel Concilio Vaticano secondo e cosa meravigliosa, ci ha detto che Nemi e l’attuale casa che allora si chiamava Centro Internazionale della Società del Verbo Divino è il ricordo più bello che ha rispetto alla sua esperienza di perito conciliare”

 

Chiara Rai
“Questa natura la porto ancora nel cuore”. Con i suoi modi spontanei, amabili e fanciulleschi, il Santo Padre, uscito dalla chiesa del centro Padri Verbiti, ha fatto 150 metri per vedere il lago Nemi e con parole semplici ha reso omaggio allo splendido paesaggio nel quale è incastonato il più piccolo dei paesi castellani. “Il Santo Padre ci ha regalato un grande dono con la sua venuta – racconta il Procuratore Generale dei Padri Verbiti, Padre Giancarlo Girardi – si è messo in mezzo a noi come fossimo tutti una grande famiglia. Un’emozione indescrivibile. Il Papa ci ha raccontato la sua esperienza come perito nel Concilio Vaticano secondo e cosa meravigliosa, ci ha detto che Nemi e l’attuale casa che allora si chiamava Centro Internazionale della Società del Verbo Divino è il ricordo più bello che ha rispetto alla sua esperienza di perito conciliare”. Infatti l’allora trentottenne teologo Joseph Ratzinger fu perito in occasione dei lavori della Commissione Conciliare delle Missioni che si svolsero dal 29 marzo al 3 aprile 1965 e alloggiò proprio nell’attuale centro ''Ad Gentes'' dei Missionari Verbiti in via Dei Laghi a Nemi. Una foto di gruppo immortala il giovane Ratzinger in ultima fila, dietro ai prelati e vescovi. Un ritorno alle esperienze fatte in gioventù, ai paesaggi che padre Girardi assicura, al Santo Padre sono rimasti nella memoria e nei ricordi più personali”. Papa Benedetto XVI è partito ieri mattina alle 11.30 dalla sua residenza estiva di Castel Gandolfo per recarsi in visita al Centro ''Ad Gentes'' dei Missionari Verbiti. Qui è stato accolto dal Superiore Generale eletto, Padre Heinz Kulüke, dal Superiore Generale uscente, Padre Antonio Pernia e dal Procuratore Generale, Padre Giancarlo Girardi che ha raccontato a L'osservatore laziale la cronaca della visita. Nella Cappella del Centro "Ad Gentes", lo attendevano i 150 partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Verbiti e la Comunità della Curia Generalizia di Roma, per un momento, il Santo Padre si è soffermato in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento. Quindi, dopo il saluto di P. Antonio Pernia, Superiore Generale, ha rivolto la Sua parola ai presenti: "Ero in compagnia di tanti grandi teologi", ha detto il Papa ricordando tra gli altri il generale di allora dei Verbiti, padre JhoannesSchutte, "che era stato condannato in Cina ed espulso, ma era pieno di slancio missionario", e il Teologo domenicano poi nominato cardinale da Giovanni Paolo II, padre Yves Congar. Poi è venuto il momento di un dono: “abbiamo donato al Santo Padre  – ha concluso Padre Girardi – una Madonna di Bali, tutta in legno e alta un metro e mezzo. Il ricordo che ho negli occhi, rimane lo sguardo del Papa verso il lago, il suo volto molto rilassato e l’atmosfera famigliare che ha saputo creare in mezzo a noi”. Domenica 15 luglio il santo Padre celebrerà la messa a Frascati nella sede suburbicana del 'cardinale vescovo' Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano.
 




VATICANO, PROSEGUONO LE INDAGINI SULLA DIVULGAZIONE DEI DOCUMENTI RISERVATI DEL PAPA

Conclusa la prima fase di "istruttoria sommaria" sotto la direzione del Promotore di Giustizia Nicola Picardi. Avviata la fase di "istruttoria formale" condotta dal Giudice istruttore Piero Antonio Bonnet

E.G.

Città del Vaticano, 26 maggio 2012 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la dichiarazione che segue relativa alle indagini circa la divulgazione di documenti riservati: "Confermo che la persona arrestata mercoledì sera per possesso illecito di documenti riservati, rinvenuti nella sua abitazione in territorio vaticano, è il Signor Paolo Gabriele, che rimane tuttora in stato di detenzione. "Si è conclusa la prima fase di 'istruttoria sommaria' sotto la direzione del Promotore di Giustizia, professor Nicola Picardi, e si è avviata la fase di 'istruttoria formale' condotta dal Giudice istruttore, professor Piero Antonio Bonnet". "L’imputato ha nominato due avvocati di sua fiducia, abilitati ad agire presso il Tribunale vaticano, e ha avuto la possibilità di incontrarli. Essi potranno assisterlo nelle successive fasi del procedimento. Egli gode di tutte le garanzie giuridiche previste dai codici penale e di procedura penale in vigore nello Stato della Città del Vaticano". "La fase istruttoria proseguirà fino a che non sia acquisito un quadro adeguato della situazione oggetto di indagine, dopodiché il Giudice istruttore procederà al proscioglimento o al rinvio a giudizio".
 




CITTA' DEL VATICANO, IN ARRESTO IL "MAGGIORDOMO" DEL PAPA

Emanuel Galea

Una torre di documenti riservati e' stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento di via di Porta Angelica, dove abita Paolo Gabriele con la moglie e tre figli, che sarebbe niente meno che l'assistente di camera, stringendo il maggiordomo, di Benedetto XVI. Romano, appena passati i quarant’anni di età, l'uomo conosciuto da tutti in Vaticano lavora nell'appartamento pontificio da sei anni, precisamente dal 2006. Tra i suoi compiti, anche quello di servire il Pontefice al momento del pranzo quando, sovente, egli stesso siede poi alla tavola di Benedetto XVI per consumare i pasti. Alla sera, prepara la stanza da letto del Pontefice e si congeda quando Ratzinger si ritira nel suo studio. Inoltre, assiste il Papa anche durante i viaggi. Proprio per il suo ruolo, ha accesso a tutte le "chiavi" che aprono porte, scale e ascensori tra i più riservati del mondo. Prima di essere inserito nella Famiglia del Papa ha prestato servizio dal prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harwey. Ieri pomeriggio il maggiordomo del Papa e' stato prima fermato dagli agenti comandati dall'ispettore generale Domenico Giani e poi interrogato dal promotore di giustizia, Nicola Picardi, che lo ha dichiarato in arresto. A quanto si e' appreso, i sospetti sul maggiordomo sono stati raccolti dalla Commissione Cardinalizia che indaga sulle fughe di notizie direttamente nell'appartamento del Papa. Intanto, si susseguono le comunicazioni del Vaticano, riflettori accesi anche sull’Istituto per le Opere di Religione. Oggi arriva un VIS che dichiara la sfiducia al presidente dell’Ior Gotti Tedeschi: “Nel pomeriggio di ieri, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblica la dichiarazione che segue, relativa all'Istituto per le Opere di Religione (IOR).  "Il 24 maggio 2012 il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione si è riunito in sessione ordinaria. Fra i temi in agenda, c’era ancora una volta la governance dell’Istituto. Nel tempo, questa ha destato progressiva preoccupazione nel Consiglio e, nonostante ripetute comunicazioni in tal senso al Prof. Gotti Tedeschi, Presidente dell’IOR, la situazione è ulteriormente deteriorata".  "Dopo una delibera, il Board ha adottato all’unanimità un voto di sfiducia del Presidente, per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio. Su tale base è stata rilasciata la seguente dichiarazione:  "Nella sede di riunione ordinaria di questo Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione, il 24 Maggio 2012, alle ore 14, questo Consiglio ha adottato una mozione di sfiducia del Presidente Gotti Tedeschi e ha raccomandato la cessazione del suo mandato quale Presidente e membro del Consiglio".  "I membri del Consiglio sono rattristati per gli avvenimenti che hanno condotto al voto di sfiducia, ma considerano che quest’azione sia importante per mantenere la vitalità dell’Istituto".  "Il Consiglio adesso guarda avanti, al processo di ricerca di un nuovo ed eccellente Presidente, che aiuterà l’Istituto a ripristinare efficaci ed ampie relazioni fra l’Istituto e la comunità finanziaria, basate sul mutuo rispetto di standards bancari internazionalmente accettati".  "Domani si riunirà la Commissione Cardinalizia per trarre le conseguenze della delibera del Consiglio e decidere i passi più opportuni per il futuro".

 

 

 

 




VATICANO, CONCLUSA VICENDA LEGALE TRA SANTA SEDE E GRUPPO BENETTON

Emanuel Galea

Questa mattina 15 maggio è stata resa pubblica una Nota di Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, relativa alla conclusione della vicenda legale fra la Santa Sede e il Gruppo Benetton per l'uso scorretto dell'immagine del Papa Benedetto XVI nella campagna pubblicitaria "Unhate". "Venerdì scorso – si legge nel Comunicato di Padre Lombardi – il Gruppo Benetton ha rilasciato una Nota in cui (…) ribadiva 'il proprio dispiacere per aver così urtato la sensibilità di Sua Santità Benedetto XVI e dei credenti' e assicurava che 'ha garantito e mantenuto che tutte le immagini fotografiche della persona del Santo Padre sono state ritirate dal proprio circuito commerciale e si impegna a non compiere in futuro alcun ulteriore utilizzo dell'immagine del Santo Padre senza una previa autorizzazione della Santa Sede' e concludeva che 'il Gruppo Benetton porrà inoltre i suoi buoni uffici affinché cessi l'ulteriore utilizzazione dell'immagine da parte di terzi, su siti internet o in altre sedi'". "Il Comunicato del Gruppo Benetton – sottolinea Padre Lombardi – (…) rappresenta la conclusione, in base ad un accordo transattivo, del confronto fra i legali della Santa Sede (…) e quelli del Gruppo, confronto che ha avuto luogo, come era stato annunciato, ed era rimasto aperto finora. Il Gruppo Benetton riconosce dunque (…) che l'immagine del Papa va rispettata". (…) "La Santa Sede non ha voluto chiedere risarcimenti di natura economica, ma ha voluto ottenere il risarcimento morale del riconoscimento dell'abuso compiuto ed affermare la sua volontà di difendere anche con mezzi legali l'immagine del Papa. Invece di un risarcimento economico è stato chiesto ed ottenuto dal Gruppo Benetton un atto di liberalità – limitato, ma effettivo – nei confronti di un'attività caritativa della Chiesa". "Si chiude così, anche dal punto di vista legale, un episodio molto spiacevole, che non avrebbe dovuto avvenire, ma dal quale si spera di ricavare una lezione di doveroso rispetto per l'immagine del Papa – come di ogni altra persona -, e della sensibilità dei fedeli".