ROMA, ATAC: COMPLETATO IN ANTICIPO IL LAVORO PROPEDEUTICO ALLA CESSIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Redazione

“In relazione a prese di posizione e interventi di esponenti politici relativamente all´operato dell'Amministratore Delegato e al programma di dimissioni immobiliari della società controllata Atac Patrimonio, si rappresenta che quanto riportato è palesemente falso e destituito di ogni fondamento. – Questo quanto dichiarato nella nota Atac che prosegue – In particolare, si fa presente che, nei limiti di competenza della società Atac Patrimonio, tutto il lavoro propedeutico alla valorizzazione immobiliare è stato fatto, peraltro in anticipo rispetto ai programmi ed ai tempi stabiliti, e trasmesso di conseguenza ai competenti uffici di Roma Capitale. Come dovrebbe essere noto ad autorevoli esponenti politici, Atac Patrimonio non è responsabile dell'iter burocratico ed amministrativo a valle di quanto compete alla società stessa, una volta che gli atti siano stati trasmessi a Roma Capitale. Atac Patrimonio è disponibile nelle sedi proprie, cioè quelli istituzionali, a confrontarsi nel merito delle questioni sollevate, documentando puntualmente tutto quello che è stato fatto nell'ambito, si ripete, delle competenze e del mandato assegnato alla società. Quanto poi a presunte violazioni di norme e regolamenti, non si può che rispondere rimettendo le questioni sollevate alla Magistratura. Resta l'amara constatazione di essere costretti ancora una volta a doversi difendere, dandone mandato ai propri legali, da accuse diffamanti, false e pretestuose, che vengono costruite semplicemente per puro calcolo elettorale.” Conclude.




ROMA REGINA COELI: IL MAGISTRATO DICE NO A DISCUSSIONE TESI DI LAUREA DEL DETENUTO

Redazione

Dopo un eccellente percorso universitario triennale un detenuto di Regina Coeli doveva discutere la tesi del Dams a Roma Tre. Ma a poche ore dall'appuntamento con la commissione il magistrato di sorveglianza ha negato il permesso per un ricorso pendente, facendo sfumare la laurea. Protagonista della vicenda un 40/enne recluso nel carcere romano da 5 anni e con un altro da scontare. Il garante dei detenuti Angiolo Marroni ha definito il caso ''incredibile e avvilente''. (Fonte Ansa)




ROMA, TENTA UNA RAPINA E GLI VIENE L'INFARTO

Redazione

Un venerdì come tanti altri, la fila allo sportello dell'ufficio postale gremito di clienti. In questo contesto di apparente normalità si inserisce la vicenda di un cittadino italiano pregiudicato di 54 anni: "ho tre figli e sono disperato", dice ad una dipendente dell'ufficio postale di via Palmiro Togliatti che attendeva alle sue mansioni nell'ufficio consulenze. "Non sono qui per aprire un conto. Datemi tutti i soldi che avete o vi faccio saltare in aria", e sul tavolo poggia un manufatto di colore nero, un groviglio di cavi elettrici simile ad una bomba da mortaio. Scoppia immediatamente il panico tra i presenti, ma approfittando di un momento di distrazione del 54enne, l'impiegata e il suo Direttore riescono a dare l'allarme ai Carabinieri della vicina Stazione Tiburtino III, che in pochi istanti sono intervenuti in forze nell'Ufficio Postale, arrestando il malvivente. "E' tutto uno scherzo" ripeteva a gran voce il pregiudicato, proprio come, poco dopo, hanno potuto constatare gli artificieri del Reparto Operativo di Roma: la bomba, in realtà, era una fedele riproduzione assolutamente incapace di offendere per assenza di esplosivo. Pochi istanti dopo, altro colpo di scena: il malvivente è stato colto da un malore, un forte dolore al petto, ed è stato immediatamente trasportato all'ospedale Sandro Pertini dagli stessi Carabinieri che lo avevano preso in custodia. L'uomo, colpito da infarto, è stato dapprima rianimato, poi sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza. Alla fine, il 54enne se la caverà con qualche giorno di ricovero, dopo aver ringraziato, insieme ai suoi familiari, i Carabinieri. Una volta rimesso in salute, però, dovrà comunque rispondere di tentata rapina, procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.
 




ROMA FLAMINIO, I CITTADINI BONIFICANO LE AIUOLE DI PIAZZA MELOZZO DA FORLÌ

A.P.

Ieri pomeriggio alcuni aderenti al Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico e alcuni iscritti al Movimento dei Democritici armati di pale, rastrelli, zappe, buste di plastica e decespugliatori hanno effettuato la bonifica delle aiuole sovrastanti al PUP di Piazza Melozzo da Forlì. “Abbiamo riqualificato delle aree verdi  dove regnava incuria, sporcizia, feci di cani, erba alta quasi un metro, oltre a zecche e insetti di ogni genere” –  dichiarano Francesco De Salazar, Presidente del Movimento Cittadino e Massimo Sanguedolce, Responsabile del Movimento dei Democritici.  “La grave situazione igienico-sanitaria avrebbe richiesto l’intervento dell’ufficio di igiene – proseguono i 2 referenti – ma il totale lassismo sia delle istituzioni comunali che dell’amministrazione dei box ci ha spinto ad agire per amor del quartiere e rispetto della cittadinanza.  Auspichiamo che da settembre l'amministrazione dei box provveda alla manutenzione ordinaria e straordinaria della superficie del parcheggio e l’istituzione comunale vigili sulle infrazioni delle persone incivili che imbrattano i muri e non raccolgono i bisogni dei propri cani. “Non escludiamo – cocludono De Salazar e Sanguedolce- l’eventualità di cementificare o pavimentare queste aiuole dato che, attualmente, rappresentano una vera e propria discarica a cielo aperto”.
 




ROMA, RATA DI CONDOMINIO DI TROPPO: 52ENNE ARMATO DI PISTOLA MINACCIA L’AMMINISTRATRICE E NE METTE A SOQQUADRO GLI UFFICI

Alberto De Marchis

Una donna sotto choc. Scrivanie rovesciate, telefoni spaccati, suppellettili divelte, in terra un tappeto di libri contabili, penne e quant’altro. Questa la scena che si è presentata davanti gli occhi degli agenti delle volanti della Questura di Roma, ieri sera, poco prima delle 19.00, intervenuti per una segnalazione di una lite in zona Porta Maggiore. Gli uffici, quelli di uno studio di amministratori di condominio, la cui responsabile,  ancora sconvolta, era colei che aveva chiamato la Polizia. I poliziotti, una volta riusciti a tranquillizzare la donna, hanno potuto farsi raccontare quanto era accaduto qualche attimo prima del loro arrivo. Un condomino di uno stabile, da lei gestito in qualità di amministratrice, una volta entrato negli uffici ha iniziato a minacciare la donna per l’addebito di una rata di condominio, ritenendo di non doverla pagare. Dapprima urlando e minacciando verbalmente la donna, successivamente alzandosi la tshirt che indossava, l’uomo le ha mostrato una pistola alla cintola ed, estraendola, gliel’ha puntata contro. Richiamati dalle urla, sono accorsi anche due collaboratori che hanno cercato di  calmare l’uomo, ma questi li ha prima aggrediti fisicamente, scagliando poi contro di loro qualsiasi oggetto presente negli uffici, arrivando anche a rovesciare le scrivanie. Per uno di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale, con una prognosi di 30 giorni. A questo punto l’equipaggio della Volante si è recato presso l’abitazione dell’uomo, S.P., romano di 52 anni, il quale, ancora in evidente stato di agitazione, dietro le insistenze degli agenti ha consegnato loro la pistola usata nella sua “sfuriata”, rivelatasi poi essere una replica ed una carabina ad aria compressa. L’uomo è stato poi accompagnato  negli uffici del Commissariato Porta Maggiore, diretto dal dr. Giuseppe Di Sabato, e al termine delle indagini è stato tratto in arresto per lesioni personali gravi, minacce aggravate e danneggiamento.
 




ROMA, ALEMANNO SU SENTENZA CONSIGLIO DI STATO ACEA: "PERDONO I ROMANI"

Redazione

''Con la sentenza del Consiglio di Stato Roma capitale non ha piu' a disposizione 200 milioni per gli investimenti in citta' e 20 milioni per la spesa corrente. Chi ha vinto? Non i cittadini romani''. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno in un video in onda sul suo blog. Per Alemanno ''siamo di fronte a un bivio chiarissimo: o cediamo alla cultura del no, all'opposizione e a tutti coloro che vogliono tenere paralizzata questa citta' e vincono loro o vince la citta' di Roma''. (Fonte Ansa)

tabella PRECEDENTI:

24/07/2012 ROMA, IL COMUNE BLOCCATO DAL CONSIGLIO DI STATO SULLA VENDITA QUOTE ACEA


 




CINECITTA’, CELLI (CIVICA): “CONVOCARE LAVORATORI IN AUDIZIONE”

Redazione

“Ho scritto alla Presidente della VII Commssione-Cultura, Veronica Cappellaro e al Presidente della IX Commissione – Lavoro, Maurizio Pirazzolo per chiedere la convocazione urgente in audizione di sindacati e lavoratori di Cinecittà. Da settimane i dipendenti di Cinecittà Studios S.p.a. e Cinecittà Digital Factory S.r.l. sono in stato di agitazione contro il nuovo piano aziendale presentato dalla holding Italian Entertainment Group (I.E.G.), che prevede la chiusura e la vendita degli stabilimenti cinematografici”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio. “Così facendo si cancella come se nulla fosse una delle eccellenze italiane più conosciute ed apprezzate nel mondo, nonché un pezzo importante della storia recente della Capitale. Una realtà che ancora può dare molto al nostro Paese dal punto di vista della dell’arte, della cultura e non ultimo dell’occupazione, visto l’elevato numero di maestranza qualificate che sono impiegate negli Studios”, ha aggiunto. “Per tutti questi motivi, il coinvolgimento delle istituzioni su una questione che non riguarda solo i lavoratori, ma l’intero Paese, deve essere chiaro ed inequivocabile. Per tutti questi motivi ho chiesto la convocazione in audizione delle organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori degli Studios di Cinecittà, per consentire loro di illustrare gli effetti del piano di dismissione sul futuro di Cinecittà”, ha concluso.

tabella PRECEDENTI:

19/07/2012 CINECITTA’, RODANO (IDV): “ANCHE INCENDIO DIMOSTRA ABBANDONO E INSICUREZZA”
17/07/2012 ROMA CINECITTA' STUDIOS: PARTITO L'ESPOSTO IN PROCURA CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE
10/07/2012 ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA' E ISTITUTO LUCE. GLI AUTORI SI APPELLANO A NAPOLITANO E A MONTI
01/07/2012 ROMA GIU' LE MANI DA CINECITTA', IL MINISTRO ORNAGHI: SU CINECITTA' STUDIOS SPA NON HO POTERI DIRIGISTICI
22/06/2012 ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA'.


 




ROMA, IL COMUNE BLOCCATO DAL CONSIGLIO DI STATO SULLA VENDITA QUOTE ACEA

Redazione

Il Comune di Roma non puo' procedere all'approvazione della delibera sulla vendita del 21% delle quote di Acea senza trattare i 23.000 circa ordini del giorno presentati dai consiglieri dell'opposizione. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo le richieste avanzate da tre consiglieri comunali di opposizione Gianluca Quadrana (Lista Civica per Rutelli), Francesco Smedile (Udc) e Maria Gemma Azuni (Gruppo misto).  “Dopo l’ennesima sconfitta di Gianni Alemanno e del suo piano per svendere l’acqua pubblica il sindaco di Roma si dimetta e lasci a qualcun altro l’incombenza di rilanciare Roma e Acea. Grazie all’azione di Gianluca Quadrana, e dei consiglieri Azuni e Smedile le forze politiche democratiche hanno sconfitto l’ennesimo disegno speculativo per la svendita di un Bene Comune primario. Al sindaco consigliamo di prendersi un po’ di tempo per riflettere sulla lungimiranza delle sue decisioni”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio.




ROMA CARABINIERI SAN PIETRO: ARRESTATE 15 PERSONE TRA CUI NOTO ESPONENTE CLAN CASAMONICA

Redazione

Gestivano una rete per il traffico di droga tra il Lazio e la Lombardia, autofinanziata attraverso furti, rapine, assalti a casse continue e danni a negozi. Il tutto con l'appoggio di camorra e 'ndrangheta. Sono 15 le persone arrestate dai carabinieri della compagnia di Roma San Pietro nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Hasta la vista', partita nel 2009. In manette anche un noto esponente del clan Casamonica, garanzia di collegamento ad alcuni clan camorristici campani e cosche calabresi.




ROMA OSPEDALE SAN GIOVANNI: LATTE NELLE VENE DI UN NEONATO

Angelo Parca

Al San Giovanni muore un bimbo nato prematuro. A provocare il decesso una flebo iniettata in vena contenente latte anziché la soluzione fisiologica. La madre, di origine filippina, si era recata dapprima all’ospedale Grassi di Ostia dove ha partorito il piccolo, parto prematuro di 10 settimane. Ma in considerazione delle condizioni di salute del neonato, i medici decidono di  trasferirli al San Giovanni dove nel reparto di neonatologia il bambino appena nato avrebbe dovuto ricevere le cure intensive di cui necessitava. Subito dopo il ricovero il piccolo ha cominciato a stare male ed è morto. Per diversi giorni nessuno ha parlato di questa triste vicenda fino a quando dalla direzione del San Giovanni qualcuno ha notato la cartella clinica del povero bimbo e ha presentato denuncia alle Autorità competenti. Almeno una dozzina di medici si ritrova ora sul registro degli indagati. La Procura dovrà accertare anche se ci sono state omissioni e il tentativo di insabbiare l'accaduto da parte del personale. Verrà ascoltata anche la madre per  stabilire le motivazioni come mai neanche lei abbia denunciato i fatti e capire se, in realtà, volesse disfarsi del bambino.

 




ROMA, IL COMUNE STA ELABORANDO PIANO PER TRASFORMARE 2MILA ETTARI DI AGRO ROMANO PER REALIZZARE 25MILA APPARTAMENTI

"Unanime il giudizio contrario delle associazioni intervenute che hanno posto l'accento sulla necessità di valorizzare l'agro romano rilanciando la produzione agricola, salvaguardando "una fascia verde preziosa dal punto di vista naturalistico e ambientale. Si tratta dell'ennesima manovra speculativa."

 

Alberto De Marchis

"Al momento non c'è nessun atto del Comune di Roma. Se venisse adottata una variante urbanistica la valuteremo con grande rigore". L'assessore all'Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti ha chiuso così l'audizione con associazioni e comitati che si è svolta lo scorso giovedì 19 luglio oggi in commissione sul piano di housing sociale di Roma capitale. "Abbiamo programmato questo appuntamento – aveva spiegato il presidente della commissione Roberto Buonasorte (La Destra) – accogliendo la richiesta del consigliere Francesco Pasquali (Fli), perché quello della partecipazione alle scelte è il nostro metodo di lavoro". Molte le associazioni intervenute, dall'Istituto nazionale di urbanistica, al Fondo ambientale italiano, a Legambiente, Italia Nostra, Wwf, per arrivare ai comitati dei cittadini delle zone interessate. Presente anche il vicepresidente del XV Municipio, Riccardo Traversi.  Il piano che sta elaborando l'amministrazione capitolina, prevede di trasformare in edificabili circa 2mila ettari di agro romano per realizzare 25 mila appartamenti da dare in affitto a canone concordato. In totale si tratta di circa 20 milioni di metri cubi di nuove edificazioni. Unanime il giudizio contrario delle associazioni intervenute che hanno posto l'accento sulla necessità di valorizzare l'agro romano rilanciando la produzione agricola, salvaguardando "una fascia verde preziosa dal punto di vista naturalistico e ambientale. Si tratta dell'ennesima manovra speculativa. Di fatto è un nuovo Piano regolatore, fatto però senza il confronto e gli strumenti che un Prg prevede". Ciocchetti ha precisato che al momento nessun atto è arrivato in Regione. "Dubito – ha proseguito – che il Comune faccia in tempo ad adottare una variante prima della scadenza elettorale. Se dovesse farlo la valuteremo con rigore, nel rispetto degli strumenti urbanistici sovraordinati, a partire dal Piano territoriale paesaggistico regionale e dal sistema dei vincoli. Dal punto di vista politico, invece, ci sono molti dubbi su questo piano, sia per le dimensioni che per le carenze dal punto di vista delle infrastrutture e dei trasporti".