ROMA, A FERRAGOSTO IN CAMPO 1500 VIGILI URBANI

Redazione

A Ferragosto 1.500 vigili urbani saranno in servizio sulle strade di Roma, cento in piu' dei 1400 al giorno – in 320 pattuglie – previsti nella settimana che inizia oggi e terminera' domenica. Gli agenti saranno schierati in particolare nelle zone del centro e della movida e ad Ostia per far rispettare l'ordinanza anti alcol del Campidoglio. Un occhio particolare sara' rivolto all'abusivismo commerciale e al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, oltre che alle zone verdi a rischio incendi.(Fonte Ansa)
 




ROMA SCANDALO SCHIAFFINI TRAVEL, LA VERITA' DELL'ASSESSORE PROVINCIALE AMALIA COLACECI

Chiara Rai

Amalia Colaceci, ha mantenuto la parola e ha rilasciato un'intervista in esclusiva a L’osservatore laziale. In questa chiacchierata “domanda – risposta” si è cercato di approfondire una tematica ormai nota ma che è stata trattata dai diversi organi di informazioni con diverse sfaccettature. La diretta interessata ha scritto nero su bianco la sua versione dei fatti.


Non le chiedo come si sente ora. Ma, come si e' sentita quando Affari Italiani ha lanciato la notizia dell'inchiesta su "Amico bus", servizio di disabili della Provincia che non ha funzionato e che la vede tra gli indagati? Cosa ha intenzione di fare nei confronti delle testate che hanno sconvolto i fatti?
Quando dal Capo di Gabinetto della Provincia ho saputo che su un giornaletto online chiamato Affari Italiani, considerato da tutti miserevole e gossipparo, era uscito un articolo molto pesante sul mio diretto coinvolgimento nella vicenda giudiziaria sul servizio trasporto disabili, la mia reazione e' stata di incredulita' per due motivi. Primo perche' le cose che sono state scritte mi sembravano assolutamente ridicole sentendomi la coscienza pulita, secondo perche' proprio alla meta' dello scorso mese di Luglio e' stato notificato un atto recante la data di Marzo 2012 e in quell'atto, tra gli indagati, il mio nome non compariva come non era mai comparso in precedenza. Poi pero', non lo nego, e' intervenuto un sentimento di smarrimento perche' le notizie erano cosi' dettagliate da apparire vere. Quando ho verificato direttamente in Procura che la verita' e' ben altra ho confermato il mio pensiero su questo giornaletto , sull'autore dell'articolo e su una certa stampa giudiziaria superficiale e approssimativa. Lei mi chiede cosa intendo fare? Tutto cio' che sara' da me e dal mio avvocato penalista giudicato come giudiziariamente possibile.. tutto. Ogni singola parola infamante detta sul mio conto e supposta sul conto della mia famiglia dovra' trovare ristoro. Chiunque la abbia pronunciata o scritta, se dai servizi e dagli tabella che conservo, risulterà' un possibile responsabile anche solo per non avere controllato con rigore la notizia, sara' da me chiamato a risponderne in sede giudiziaria. Questa storia e' stata una pura follia.

Sostanzialmente qual'e' il capo d'accusa che le attribuiscono gli inquirenti?
Il mio capo di imputazione, così si chiama anche se mi fa un po' impressione, sarebbe riferibile all'arte.356 c.p e cioe' frode in fornitura alla pubblica amministrazione. Poiche' questo e' il reato contestato alla ditta vincitrice dell'appalto perche' erano loro che dovevano fornire il servizio, a me, sostanzialmente, in concorso con alcuni miei dirigenti mi viene imputato di avere insistito, sembra in alcune telefonate, affinche' il problema fosse risolto invece di rescindere immediatamente il contratto e, da quanto sembra, forse mi viene imputato di non avere controllato con sufficiente accuratezza.

Quanto ci ha rimesso, in termini di soldi, l'amministrazione pubblica, e dunque noi tutti, da tutta questa storia?
La amministrazione provinciale di Roma in termini di soldi non credo proprio che ci abbia rimesso nulla. Rispetto agli importi dovuti per l'appalto , 3 milioni di euro all'anno, la Provincia ha pagato solo 600 mila euro ( proprio perche' la certificazione dei chilometri non era chiarissima e fatta secondo quanto previsto nel contratto) e al momento della risoluzione del contratto la Provincia si e' trattenuta la cauzione pari a circa 550 mila euro..certo c'e da dire che non abbiamo il servizio , ma avendo io ridotto l'importo dell'intero appalto di 3 milioni di euro complessivamente, sapevo che la situazione non sarebbe stata semplice e forse che questo servizio, seppure pregevole in quelle condizioni non puo' essere svolto.

Se dovesse raccontare l'intera vicenda in pochissime stringate e semplici parole (come se stesse parlando ad una nonna molto anziana che poco comprende i paroloni giuridici) cosa le racconterebbe?
Quando sono stata nominata assessore mi sono accorta, dal resoconto degli uffici, che il precedente servizio costava troppo rispetto agli utenti che effettivamente serviva. Con l'unico obiettivo di spendere con serieta' il denaro pubblico abbiamo tentato di mantenerlo sperando che , chiunque vincesse, potesse aumentare con capacita' imprenditoriale la platea degli utenti serviti . Non e' stato cosi' e ho dovuto prendere atto che questa bella idea, nata nella legislatura precedente, e' difficilmente perseguibile mantenendo in equilibrio una serie di cose di cui, una pubblica amministrazione deve tenere conto.

Un contratto quello con Schiaffini Travel, della durata di tre anni, l'obbligo a carico di Schiaffini di provvedere al sistema di telerilevamento satellitare. Esito: il servizio non ha mai funzionato. Che tipo di controllo lei e i suoi dirigenti avete operato rispetto ai presunti inadempimenti della Schiaffini Travel?
Mi permetta intanto di precisare che l'obbligo per chi avrebbe vinto la gara, di dotare i mezzi di un sistema di rilevamento satellitare non e' previsto da alcuna legge e dunque e' stata una nostra scelta fatta proprio per avere sempre la possibilita' di controllare dove erano i mezzi , chi vi era a bordo, quanti chilometri venivano fatti. Questo sistema era piuttosto complesso e l'obbligo di installarlo, se non ricordo male, decorreva dopo 180 giorni dalla firma del contratto. Era complesso perche' ogni utente era dotato di un badge che doveva essere vidimato in entrata e in uscita in modo che la Provincia potesse pagare esattamente e solo i chilometri fatti con gli utenti a bordo. Quando ci siamo resi conto che il sistema si inceppava,per mille motivi, abbiamo fatto controlli in ogni modo possibile, gli uffici hanno sollevato contestazioni scritte, abbiamo fatto moltissime riunioni, abbiamo coinvolto il settore informativo della amministrazione, naturalmente sempre con l'obiettivo di verificare se il servizio potesse restare in piedi alle condizioni giuste e dovute. Francamente non mi rimprovero di non avere controllato e se errori sono stati fatti so di poter dire che sono stati fatti in buona fede. Avevamo le associazioni dei disabili che premevano per mantenere il servizio, i sindacati che si preoccupavano giustamente per gli autisti…non e' stato facile, mi creda.

Gasbarra: una conoscenza-amicizia – stima reciproca – stesso colore politico- lavoro fianco a fianco. Cosa e' successo? perche', secondo lei, non si e' esposto e non ha sentito la necessita' di prendere le sue difese?

Io non sto nella testa di Gasbarra e dunque non so dire perche' , come segretario, abbia ritenuto di non dover dire nulla, del resto non mi pare sia la prima volta che sceglie questa linea. Non avrei neanche voluto essere difesa, questa parola non ha senso in politica…avrei voluto ricevere una telefonata, avrei voluto essere chiamata al Partito a dare spiegazioni in modo da decidere insieme, dopo la lettura degli atti, quale era la cosa piu' giusta da fare. Secondo me una politica seria che non ha paura fa così. Si poteva decidere un comunicato, si poteva decidere insieme se era il caso che io facessi un passo indietro, si poteva decidere insieme se tacere. Un Partito dovrebbe essere questo…la mia paura piu' grande e' stata e resta quella di dare l'idea che siamo tutti uguali, e questo e' un fatto politico , non personale. Per me, come ho piu' volte detto parla la mia storia, ma io sono anche una dirigente del PD ed e' giusto che difenda anche il nome del mio Partito, se in qualche modo lo rappresento. O no?

Quali sono le sue prossime azioni di difesa rispetto a questo caso? Ci sono prossime scadenze?
Pubblicamente, anche grazie a voi, sto iniziando a dare la mia versione dei fatti . Dal punto di vista giudiziario il mio avvocato ha chiesto copia di tutti gli atti e li avremo il prossimo 17 Agosto. Li studieremo insieme e poi sara' lui a decidere cosa e' meglio fare. So che sarebbe possibile in questa fase chiedere di essere ascoltato dal Pubblico Ministero prima della udienza preliminare, ma, come ripeto sara' chi ho incaricato di difendermi a decidere. Ora sono piu' serena, il Pubblico Ministero avra' avuto le sue ragioni per prendere le sue decisioni, ora avro' il tempo di rappresentargli le mie.

 

ALTRI tabella:

12/08/2012 ROMA SCANDALO SCHIAFFINI TRAVEL, COLACECI INIZIA A PARLARE
08/08/2012 ROMA SCHIAFFINI TRAVEL NELL’OCCHIO DEL CICLONE, LA PROCURA EMETTE 29 AVVISI DI GARANZIA. COLACECI INDAGATA.
31/07/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




ROMA CASO PUMA, AUDIO DRAMMATICO DEPOSITATO AL TRIBUNALE DEI MINORI:“MAMMA PORTAMI VIA, AIUTAMI!”

L’ultima azione che è stata fatta è un appello accorato alla donna “d’Italia”, la signora clio Napolitano, che almeno lei ascolti la voce disperata della bambina e faccia qualcosa per tentare di restituirla alle braccia di sua madre.

[ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO]

Angelo Parca

L’audio è raccapricciante, nessuna madre consapevole del proprio ruolo e nelle proprie piene capacità d’intendere e di volere merita di essere allontanata dal proprio figlio. La bambina vuole sua madre. Sentire il suo pianto straziato è lacerante e mette un’ansia addosso che fa capire quanto si può essere impotenti di fronte ad una legge difficile da comprendere. “La situazione è drammatica dice Roberta Sibaud, vicepresidente dell’associazione “Donne per la sicurezza onlus” –   la bimba da un balcone della casa famiglia protetto da una rete come un "pollaio" grida "mamma portami via!" come si può essere sordi e insensibili di fronte al pianto disperato di una bimba di 7 anni "nata sana e libera" che viene punita per curare le ansie di un "padre" che vuole relegarla in casa famiglia e farla adottare da terzi, per far dispetto alla ex compagna mamma Federica e viene assecondato dal tribunale dei minori!  dov'è la giustizia in questa italia??? vergogna!!”. Non c’è da aggiungere nulla a questo grido disperato. Commuove, fa piangere, indigna. L’ultima azione che è stata fatta è un appello accorato alla donna “d’Italia”, la signora clio Napolitano, che almeno lei ascolti la voce disperata della bambina e faccia qualcosa per tentare di restituirla alle braccia di sua madre.

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO
07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA



ROMA, SI DA FUOCO DAVANTI MONTECITORIO. RICOVERATO AL SANT'EUGENIO

Redazione

Si dà fuoco appiccando le fiamme con un accendino dopo essersi cosparso di liquido infiammabile. È successo questa notte verso l'una in piazza Montecitorio. L'uomo, dall'età apparente di 50 anni, è stato salvato dai carabinieri in presidio sul posto, che sono intervenuti spegnendo le fiamme e prestando i primi soccorsi. L'uomo, probabilmente di nazionalità italiano, è stato trasportato d'urgenza al Sant'Eugenio. È attualmente in prognosi riservata con ustioni di 2° e 3° grado sull'85% della superficie del corpo. Sono in corso accertamenti sull'identità dell'uomo e sui motivi de gesto.

 




ROMA, IL POPOLO DELLA "MOVIDA" RICORRE AL TAR CONTRO L'ORDINANZA ANTI ALCOOL DI ALEMANNO

Redazione

L'associazione 'Riprendiamoci la notte' ha proposto ricorso al Tar del Lazio per contestare l'ordinanza con la quale il sindaco di Roma il primo agosto scorso ha disposto il divieto di vendita al dettaglio o per asporto di bevande alcoliche dopo le 23, il divieto di somministrazione e di consumo di bevande alcoliche su strade pubbliche o aperte al pubblico transito dalle 23 alle 6 nelle zone della Movida romana. Il ricorso sara' discusso il 30 agosto prossimo. (Fonte Ansa)




ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO

La mamma della piccola Beatrice alla signora d'Italia: : "Da mamma, da cittadina Italiana, mi appello a Lei che prima di essere la moglie della massima carica istituzionale del nostro paese, il Capo di Stato, è una mamma, una nonna.
Io e il mio legale l’Avv. Giuseppe Lipera abbiamo rivolto numerose istanze a Suo marito, che non hanno avuto seguito….Si dice che per arrivare al Re bisogni passare dalla Regina, pertanto, La prego, La supplico La scongiuro si interessi congiuntamente a Suo marito di questo atto di mala giustizia. Mi appello al suo cuore di mamma e di nonna faccia concedere la grazia alla mia piccola bimba inerme che nulla di male ha commesso, graziatela fatela uscire da questo stato detentivo a cui è costretta concedetele di ritornare nella sua casa tra i suoi affetti alla sua mamma che tanto reclama e che la ama più della sua vita. Rivoglio mia figlia e mai figlia rivuole la sua mamma!"

 

La vicenda:  ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA

 

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata da Federica Puma ieri 10 agosto a Clio Bittoni Napolitano

"Alla Cortese Attenzione
Ill.ma Dott.ssa Clio Bittoni Napolitano

Ill.ma  Dott.ssa  Bittoni Napolitano,

sono Federica Puma, mamma disperata di una bimba di 7 anni di nome Beatrice. La mia bambina ed io siamo state ingiustamente separate dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma , Melita Cavallo, che dal 14 dicembre 2011 ha collocato la mia piccola bimba in una Casa Famiglia romana.
La motivazione di tale drastico provvedimento è da ricercarsi in una presunta conflittualità genitoriale rappresentata al giudice da assistenti sociali. Il papà della mia bimba, sig. Alfonso Grottesi, in vero, non l’ha mai voluta come testimoniano numerosi documenti che compongono il voluminoso fascicolo depositato  presso la cancelleria del Tribunale per i Minorenni di Roma. Questo ingiusto decreto ha interrotto un legame sacro e inviolabile, il legame che unisce una mamma con la sua bambina. La morte sarebbe stata una dolce consolazione al confronto. Vivo ormai di ricordi di una vita che non c’è più, prima di quel nefasto 14 dicembre 2011 ero una mamma che accompagnava la sua bambina a scuola, che la portava al parco che le faceva fare i compitini, che la riempiva di affetto, baci coccole. In casa tutto parla di lei, la sua stanza, i suoi giochi ma Beatrice non c’è più, tutto tace, non si sente più la sua vocina che mi chiama, i suoi meravigliosi sorrisi, le sue carezze sul mio viso…. Anche la mia bambina vive di ricordi che ogni giorno che passa all’interno della galera in cui è stata destinata da un padre risultato malato di mente agli accertamenti di periti del tribunale e da un giudice fuorviato da relazioni mendaci di assistenti sociali, si fanno sempre più affievoliti per essere sostituiti da una dura realtà composta da un ambiente degradato, inigienico. La sua mamma è stata sostituita da  figure anaffettive che si fanno chiamare “operatore” da compagni di sventura che sono affetti da problemi psicologici. La mia bambina che era una principessa nella sua casa si è trovata a pulire i gabinetti usati da più persone, a subire violenze fisiche, psicologiche, atti di bullismo perpetrati dagli ospiti della casa famiglia . Le hanno perfino cambiato scuola, la piccola era iscritta ad una prestigiosa scuola privata romana ( I Salesiani) e si è ritrovata ad essere iscritta in una scuola pubblica di una degradata periferia.
Beatrice è disperata, vuole tornare a casa, vuole tornare dalla sua mamma, dai suoi nonni, dal suo cagnolino, alla sua vecchia scuola alla sua vita! Da mamma, da cittadina Italiana, mi appello a Lei che prima di essere la moglie della massima carica istituzionale del nostro paese, il Capo di Stato, è una mamma, una nonna. Io e il mio legale l’Avv. Giuseppe Lipera abbiamo rivolto numerose istanze a Suo marito, che non hanno avuto seguito…. Si dice che per arrivare al Re bisogni passare dalla Regina, pertanto, La prego, La supplico La scongiuro si interessi congiuntamente a Suo marito di questo atto di mala giustizia.
Mi appello al suo cuore di mamma e di nonna faccia concedere la grazia alla mia piccola bimba inerme che nulla di male ha commesso, graziatela fatela uscire da questo stato detentivo a cui è costretta concedetele di ritornare nella sua casa tra i suoi affetti alla sua mamma che tanto reclama e che la ama più della sua vita.

Rivoglio mia figlia e mai figlia rivuole la sua mamma!

Con profonda Stima
Mamma Federica Puma

Roma 10 agosto 2012"

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07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA


 




LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DAGLI INCENDI.

Redazione

Sono stati 124 gli incendi boschivi divampati ieri in tutta Italia a impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. Il Lazio e la Calabria sono state le regioni più colpite dalla fiamme rispettivamente con 20 e 18 incendi boschivi. Seguono la Toscana con 13 roghi, la Puglia con 10, la Basilicata e la Sicilia entrambe con 9 roghi. Le province più colpite dalle fiamme sono Reggio Calabria con 9 roghi, Roma con 8, Potenza con 7, mentre 5 roghi sono divampati a Cosenza, Frosinone, Foggia e Messina. Oltre agli interventi nell'ambito della flotta aerea di Stato, il Corpo forestale dello Stato è intervenuto con propri elicotteri su 31 incendi. In particolare nel Lazio è intervenuto un elicottero Erickson S64F per spegnere un incendio che da giorni interessa il Comune di Riofreddo, in provincia di Roma, mandando in fumo 300 ettari di vegetazione, composta in prevalenza da arbusti e bassa macchia. Stamattina erano riprese a Monte Mario, di fronte a Villa Madama, le fiamme elevate di un incendio con un fronte ristretto e sul posto sono immediatamente intervenute due pattuglie della Forestale, una del Comando Provinciale e una del Comando Stazione di Roma, oltre ad un elicottero AB 412 e alle altre forze dell'ordine. L'incendio è stato spento pochi minuti fa e l'area è stata messa in sicurezza. Sono pervenute al Numero di Emergenza ambientale 1515 un totale di 607 segnalazioni di incendi. Nell'arco della giornata il Corpo forestale dello Stato è stato impegnato con 430 pattuglie operative antincendio ed ha effettuato 72 controlli sul territorio. In particolare si segnala che il personale del Corpo forestale dello Stato dell'Emilia Romagna è intervenuto su un incendio boschivo in località Sabbioni nel comune di Loiano (BO), dove è stata rinvenuta una persona di 88 anni deceduta a causa di un rogo presumibilmente provocato dall'abbruciamento di sterpaglie effettuato da lui stesso. Le fiamme hanno interessato un terreno di circa 4.000 metri quadri. Sempre in Emilia Romagna, in località Trasogno nel comune di Tornolo (PR) la Forestale ha rinvenuto un altro ottantenne rimasto vittima di un incendio boschivo.




ROMA, CITTADINO FRANCESE TENTA DUE VIOLENZE SESSUALI A DISTANZA DI POCHI GIORNI: ARRESTATO.

A. De. M.

E’ un cittadino francese, senza fissa dimora, il protagonista di due diversi episodi di violenza contro due donne avvenuti a pochi giorni di distanza. L.P. 58enne originario di Grenoble, è stato arrestato  ieri pomeriggio dagli agenti del Commissariato San Giovanni diretto dal dr. Federico Gazzellone, per il reato di violenza sessuale. Ieri pomeriggio poco dopo le  15.30, nei giardini adiacenti Piazza Re di Roma, che a quell’ora apparivano semideserti a causa della calura estiva, lo straniero,  ha notato una giovane seduta su di una panchina intenta a leggere un libro. L’uomo, le ha prima gettato addosso dell’acqua e quando la ragazza si è alzata di scatto, il 58enne  l’ha afferrata per le spalle e con un gesto repentino le ha abbassato i pantaloni fino alle ginocchia. La ragazza liberatosi dalla stretta dell’uomo è riuscita a chiamare il 113. Immediatamente sul posto è arrivata la polizia che ha bloccato l’uomo . La vittima  soccorsa dai poliziotti, ha  dichiarato  di lavorare come commessa in un negozio di via Appia e che durante la pausa pranzo era solita recarsi nei giardini della piazza. Ma non appena bloccato ,  gli investigatori hanno immediatamente riconosciuto  il francese che  era già stato arrestato per violenza sessuale sabato scorso L’aggressore è stato accompagnato negli uffici del Commissariato per gli ulteriori accertamenti.   In quell’occasione aveva aggredito una donna, afferrandola e palpeggiandola, con il chiaro intento di violentarla, ma la vittima, una poliziotta, era riuscita a  divincolarsi dalla presa dell’aggressore, lo ha rincorso per alcune centinaia di metri e lo ha arrestato. Per quell’episodio l’uomo era stato giudicato con rito direttissimo e condannato ad un anno e 2 mesi di reclusione. Per L.P.,  sono scattate di nuovo le manette.
 




ROMA SCHIAFFINI TRAVEL NELL’OCCHIO DEL CICLONE, LA PROCURA EMETTE 29 AVVISI DI GARANZIA. COLACECI INDAGATA.

Alberto De Marchis

La squadra mobile di Roma sta recapitando ben 29 avvisi di garanzia con relative richieste di rinvio a giudizio, molte delle quali indirizzate a dirigenti della Provincia di Roma e anche all'assessore alle Politiche della Mobilità e Trasporti Amalia Colaceci. Contattata questa mattina dal direttore de L’osservatore Laziale Chiara Rai, l’assessore Colaceci, pur rimanendo disponibile, ha chiaramente espresso la volontà di non lasciare, almeno per il momento, dichiarazioni fino a quando non avrà “ricevuto atti” dai quali si evinca in quale maniera la stessa Colaceci sarebbe coinvolta. Le accuse verso i 29 indagati sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta. Le indagini erano iniziate nel 2010 dopo il sequestro, avvenuto nell'aprile del 2010, di circa 24 pulmini per il trasporto disabili gestito dalle società Ati Schiaffini Travel Spa. Secondo quanto accertato dai pm, i minibus posti sotto sequestro non erano omologati. Si sarebbe trattato di una truffa in cui i bus venivano utilizzati per altre attività pur figurando regolarmente operativi. Di fatto, gli inquirenti hanno scoperto l'assenza di mezzi nelle linee, come invece previsto dai programmi, che venivano invece impiegati su altre tratte, probabilmente per servizi di trasferimento verso Fiumicino e l'aeroporto Leonardo Da Vinci, senza la presenza di portatori di handicap.


Schiaffini ancora nell’occhio del ciclone
Prima della Procura di Roma, a tirare in ballo il nome della Schiaffini Travel è stata la Procura di Velletri, per analogo caso che ha investito il comune di Nemi, a soli 30 chilometri dalla Capitale, e il suo attuale sindaco Alberto Bertucci (sul quale attualmente pende una richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pm Travaglini) che nel 2010 era vicesindaco del Comune di Nemi. Ritorna il medesimo capo d’imputazione, sempre per turbativa d’asta in concorso, in quanto Riccardo Schiaffini, (in qualità di titolare della ditta appaltatrice per i trasporti pubblici locali del Comune di Nemi) avrebbe indicato dei nominativi di ditte a Bertucci per l’aggiudicazione della gara di fornitura di uno scuolabus. Per l’acquisto di questo pulmino, il Comune di Nemi, ha ricevuto un finanziamento dalla Provincia di Roma.

ALTRI tabella:

31/07/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




ROMA-LATINA, IL SINDACO DI GIORGI: “BASTA DIVISIONI E POLEMICHE, E’ TEMPO DI APRIRE I CANTIERI”

Redazione

“Basta divisioni sulla Roma-Latina, non è il più tempo delle polemiche ma quello dell’apertura dei cantieri”. Lo afferma il Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, che interviene dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dalle forze politiche di diversi schieramenti che si oppongono alla realizzazione dell’opera.
“Ho appreso con amarezza e con sdegno delle divisioni, a destra come a sinistra, sulla realizzazione della Roma-Latina. Non è certo questo il tempo delle polemiche, occorre invece agire per arrivare, quanto prima, all’apertura dei cantieri. Vorrei ricordare a tutti che questa rappresenta un’opera di una importanza strategica fondamentale, che ha avuto il via libera al termine di un lungo e complesso iter. Trovo assurdo che su questa iniziativa ci siano nuove  proposte di ricorsi al Tar, con il rischio di un ulteriore blocco dell’iter procedurale ed il relativo danno per la collettività. Chi intende guadagnare  un minimo di visibilità bloccando la Roma-Latina con ricorsi al Tar o con minacce di blocchi, compie un’operazione a danno dei cittadini e dello sviluppo di un intero territorio. Si tratta di un modo vecchio di fare politica, che ha già visto l’Italia pagare un prezzo troppo alto in termini di modernizzazione. La politica, oggi più che mai, deve unirsi e non dividersi sui grandi obiettivi comuni. La Roma-Latina – continua Di Giorgi – non è solo un’opera ritenuta strategica dal Cipe ma un asse viario di fondamentale importanza per la crescita dell’intera regione, specie per la provincia di Latina. E’ solo il caso di ricordare che nel finanziamento di questa opera è compresa anche la realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone per il collegamento del territorio pontino con l’autostrada. Per questo sono al fianco della Governatrice Renata Polverini nella sua battaglia affinché il progetto della Roma-Latina possa presto prendere forma, ringraziandola per il grande lavoro finora svolto anche al fine di sensibilizzare le istituzioni competenti, prima fra tutti il Cipe, sul valore strategico dell’opera.  Occorre, allora, andare vanti spediti verso la cantierizzazione di un’opera fondamentale per il nostro territorio. Ricordo, infine, che il complesso delle opere della Roma-Latina andrebbe ad inquadrarsi in un più ampio contesto di infrastrutture viarie che prevede anche la realizzazione della tangenziale est, capace di bypassare la viabilità urbana di Latina per connettersi alla nuova 156, e soprattutto la cosiddetta “Mare-Monti”, che collegherebbe Borgo Piave con Latina Scalo e la zona collinare anche con il litorale in maniera diretta ed efficace. Questo sistema infrastrutturale potrà finalmente consentire in breve tempo di valorizzare le risorse in ambito turistico, ambientale ed economico di cui è ricco il nostro territorio”.

tabella PRECEDENTI:

03/08/2012 ROMA, IL CIPE DICE SI AL PROGETTO DEFINITIVO DELLA ROMA-LATINA.


 




ROMA, ALBERATURE PERICOLANTI AL VILLAGGIO OLIMPICO. CHIUSA E TRANSENNATA VIALE DEGLI OLIMPIONICI

A. De. M.

“Da circa 5 giorni Viale degli Olimpionici, arteria rilevante del Villaggio Olimpico, è stata transennata e chiusa alla viabilità veicolare a causa della caduta di rami che mettono a rischio l’incolumità dei passanti – lo dichiara in una nota Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli Villaggio Olimpico. – Anche lo scorso anno si è verificata una situazione analoga – prosegue De Salazar –  poiché la manutenzione delle alberature non viene effettuata da più di un lustro al Villaggio Olimpico e in molte altre arterie del municipio 2. In particolar modo, l’area verde dove sorgono le alberature pericolanti è di proprietà del Comune ma risulta ceduta ad un’associazione culturale che gestisce un’attività limitrofa e non si degna di  salvaguardare il verde. Considerato il totale lassismo del municipio 2 che non si preoccupa di presentare la problematica agli uffici amministrativi preposti, lanciamo noi un appello affinchè  il Dott. Profeta, capo del Dipartimento Tutela Ambiente e del Verde – Protezione Civile del comune di Roma,  mandi una squadra e ripristini nella norma Viale degli Olimpionici anche se la competenza su questa “striscia Gaza” ancora non risulta chiara”.