ROMA, RAPINA 2 FARMACIE IN 10 MINUTI: ARRESTATO IN FLAGRANZA DAI CARABINIERI

Redazione

I Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone hanno arrestato in flagranza di reato, un 46enne originario della provincia di Nuoro, ma da tempo residente a Roma, per aver rapinato due farmacie. L'uomo, già conosciuto alle forze dell'ordine, servendosi di un ciclomotore di un suo amico ma apponendo una targa rubata, la vigilia di ferragosto ha fatto irruzione in due farmacie impugnando una pistola giocattolo. I militari dell'Arma, allertati da uno dei farmacisti, hanno intercettato e bloccato il delinquente in fuga. Dalla perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone hanno rinvenuto il bottino della rapina alla prima farmacia, che è stata riconsegnata alla proprietaria, nonché la pistola giocattolo servita alle rapine che è stata sequestrata.
 




ROMA COLOSSEO: ACCENDETE LE LUCI

Redazione

Quando ci sono arrivate queste due foto “buie” alla redazione, dopo il primo sguardo veloce abbiamo pensato e che vuol dire? Guardando bene, ci siamo accorti che nel buio la sagoma dell’Anfiteatro Flavio, il Colosseo, era appena riconoscibile. Che si può dire in questi casi? Qualcosa la dovrebbe dire il Sindaco Gianni Alemanno. Ecco la nota dell’attento “Osservatore” che di seguito riportiamo ad literam: “Questa é la situazione della zona del Colosseo come si presenta la notte di ferragosto ai turisti e ai malcapitati che vi si trovano: totale assenza di illuminazione pubblica, zero controlli e che Dio ce la mandi buona. É uno scandalo. Qui si arretra non si resta nemmeno al livello di prima…”. E noi condividiamo e per questo pubblichiamo.




ROMA CASO FEDERICA PUMA: LA MAMMA DELLA PICCOLA BEATRICE SCRIVE AD ALFONSO GROTTESI, PADRE DELLA BAMBINA

Redazione

"Federica Puma, mamma di Beatrice chiede l’intervento del papà della bimba, – Fa sapere in una nota Roberta Sibaud vicepresidente dell'Associazione Donne per la Sicurezza onlus – affinché la piccola Beatrice torni a casa per non continuare a subire maltrattamenti fisici, psicologici e atti di bullismo perpetrati dai ragazzini più grandi, ospiti della stessa casa-famiglia. – Dichiara inoltre la Sibaud che conclude poi la nota – Chiede aiuto all'ex compagno affinché la loro figlia torni a vivere la sua vita di bambina sana e libera!"

Ecco il testo della lettera:

"LETTERA APERTA AD ALFONSO GROTTESI, PADRE DI BEATRICE

PER SALVARE INSIEME LA VITA DI NOSTRA FIGLIA!

Caro Alfonso,
da quel malaugurato 14 dicembre 2011, unica udienza in cui tu non sei stato presente, giorno in cui la nostra creaturina mi è stata letteralmente strappata dalle mani per essere reclusa in una casa famiglia, Ti ho chiesto fervidamente, diverse volte, tramite mail, messaggi, telefonate e avvocati, di trovare un punto di reciproco incontro al fine di restituire la libertà e la vita a nostra figlia Beatrice.

Come ben sai, la motivazione della carcerazione della nostra bimba, che purtroppo, temo ragionevolmente, la segnerà profondamente e irreversibilmente, risiede nella presunta conflittualità che intercorrerebbe tra noi genitori (che però viviamo ininterrottamente separati sin dalla sua nascita).

Sono trascorsi otto mesi da allora e la nostra bambina, come tu ben saprai,  sta penando, perché sta con gente estranea e vive lontano dalla Sua mamma, così come proverebbe dolore, lontano dalla Sua mamma, qualsiasi cucciolo in tenera età.

Alfonso, spero tu sia d’accordo, è venuto il tempo che la inutile sofferenza di nostra figlia Beatrice debba cessare, a qualsiasi costo!

Oggi sono pronta pure anche ad umiliarmi e ad inginocchiarmi davanti a chiunque pur di salvare nostra figlia da un terribile futuro, sicuramente fatto di problemi psicologici, degrado sociale, violenze, abusi e quant’altro: ed è per questo, davanti l’Italia intera, che mi appello a te, che sei il padre di questa meravigliosa creatura, invitandoti ad andare oltre le ovvie divergenze, che pur comunemente esistono tra genitori separati.

Beatrice, è innegabile, soffre immensamente lontano dalla sua mamma, sola tra gente estranea, in quella galera piena di muffa, ambiente  antigienico, degradato, tra ragazzini affetti da problemi psicologici se non psichiatrici, che deve mangiare quello che mangiano gli altri, abbandonata a se stessa come figlia di nessuno; solo che la nostra bambina, in vero, i genitori li ha e quei genitori siamo solo noi due Alfonso; non lo sono né i giudici né tantomeno le assistenti sociali; noi due soli abbiamo il diritto di amare ed il dovere di proteggere il nostro amore, nostra figlia.

Ti prego, ti supplico, acconsenti affinché la nostra Beatrice torni a vivere con me, nella sua casa; tu che più di chiunque altro conosci l’importanza di avere accanto la mamma; perché il tempo passa, cresciamo, ci realizziamo … ma la mamma rimane sempre la mamma: come tutti, anche tu, ad oggi, Ti affidi a lei (tua madre) per curarti, per nutrirti, consigliarti … ed è giusto che sia così, perché a qualunque età c’è sempre bisogno della mamma, ma soprattutto a 7 anni, perché lo dice la legge suprema della Natura.

Tu potrai vederla e portare con te quando vorrai a Beatrice; si potrebbe fare da subito, come l’estate scorsa; decidere che vada dieci giorni con te in montagna e poi o prima con me dieci giorni al mare.

E’ così difficile realizzare questo? Oppure è meglio secondo te che Beatrice stia sino a settembre in Calabria, dove? con chi? a fare cosa?

Ti chiedo, Alfonso, di essere parte attiva nella vita di nostra figlia, nel pieno rispetto reciproco, e di muoverti a pietà per una piccola creatura indifesa; otto mesi così sono davvero troppi: anche tu, quando  la vedi in quell’immeritato inferno, sono certa proverai compassione per la sofferenza, l’ansia, la disperazione che trapelano da quegli occhietti supplicanti di aiuto.

Insieme, in quanto genitori, noi due dobbiamo avere la capacità di far cessare, a qualsiasi costo, l’incubo che pervade la quotidianità della nostra bambina, per cui Ti prego e ti esorto: troviamo un accordo per una crescita serena ed armoniosa di nostra figlia Beatrice; adesso, subito, domani è già tardi.

Alfonso, riflettici: un tuo sì può ancora salvare la vita di nostra figlia.

Arriva sempre nella vita di ognuno di noi l’opportunità di dare un senso alla nostra esistenza, di fare qualcosa che traccerà indissolubilmente il ricordo di noi sulla terra; lascia che tua figlia si ricordi di un padre che l’ha amata facendo l’unica cosa giusta per lei, acconsentendo alla sua definitiva liberazione.

Non siamo eterni, la vita è un breve viaggio in fondo, non lasciare che tutto finisca e che rimanga solo il rimpianto quando ormai sarà troppo tardi.

Salutandoti, senza alcun astio, spero moltissimo in un tuo subitaneo intervento, perché anche Tu possa agire per aiutare nostra figlia, che è, e deve continuare ad essere, la ragione primaria della nostra esistenza.

Roma, 16 agosto 2012
Federica
la mamma di tua figlia"

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 ROMA CASO PUMA, AUDIO DRAMMATICO DEPOSITATO AL TRIBUNALE DEI MINORI:“MAMMA PORTAMI VIA, AIUTAMI!”
11/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO
07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA

 


 




ROMA STAZIONE GIARDINETTI, BLOCCATO MENTRE PASSA SENZA BIGLIETTO, AGGREDISCE MANOVRATORE E CAPOSTAZIONE

Redazione

Prima ha cercato di entrare in stazione senza pagare il biglietto e poi ha aggredito i dipendenti Atac. È avvenuto alla stazione di Giardinetti, capolinea delle ferrovia Termini-Giardinetti. Intorno alle 17.45, un uomo di giovane età, con tutta probabilità di nazionalità italiana, ha scavalcato i tornelli per entrare senza biglietto. All´osservazione di un manovratore Atac presente in quel momento sul posto, l'aggressore ha replicato dapprima sputando addosso al ferroviere, poi gettandolo a terra con una serie di spinte, infine imbracciando un estintore per cercare di colpirlo. Quindi, prima di darsi alla fuga, il malvivente ha danneggiato parte della stazione, ha minacciato un capostazione nel frattempo intervenuto per dare soccorso al collega e ha rapinato il telefono cellulare del manovratore. Sul posto sono intervenute le forze dell´ordine per i rilievi del caso e il personale dell'Assistenza Atac. I dipendenti Atac sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso del policlinico Casilino. A causa dell´aggressione, la ferrovia Termini-Giardinetti e' stata disattivata nella tratta centocelle-Giardinetti in attesa che giunga sul posto personale in sostituzione di quello aggredito. L'Amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, si e' posto immediatamente in contatto con i due dipendenti assicurandosi sulle loro condizioni di salute e garantendo che l'Azienda garantira' l'indispensabile assistenza legale e sanitaria.




ROMA, TROVATO UN BOA DI UN METRO SULLA VIA COLLATINA

Redazione

E' stato recuperato sulla via Collatina, all'interno del Gra, alla periferia di Roma, un giovane boa di oltre un metro di lunghezza. Il serpente verra' trasferito nel Centro recupero animali selvatici gestito dalla Lipu. ''Si tratta di un caso evidente di abbandono di un animale esotico – spiega l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale Marco Visconti – fenomeno che purtroppo in estate si verifica sempre piu' frequentemente. Sarebbe opportuno evitare di acquistare animali esotici''. (Fonte Ansa)




ROMA, ARRIVANO BUONE NOTIZIE SUI RIMBORSI INPS AI LAVORATORI CAPODARCO. VITTORIA DELLA UIL FPL

Redazione

Martedi 14 Agosto intorno alle ore 10 una delegazione di lavoratori Capodarco accompagnati dal nostro Dirigente Provinciale Uil Fpl Pietro Bardoscia si sono recati all'INPS cercando di ottenere maggiori informazioni dalla funzionaria che si occupa dei rimborsi. Lo comunica in una nota il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. In questo incontro i lavoratori hanno richiesto un intervento urgente alla Dirigente per risolvere un problema che si  trascinava da troppo tempo con le ovvie ripercussioni sugli oltre 900 lavoratori, molti dei quali disabili. Prima di congedarsi le hanno annunciato la volontà della Uil Fpl di effettuare un sit-in di protesta sotto la sede Inps per il 22 Agosto dalle ore 10 alle ore 12, qualora non si fosse risolta la questione dei mancati rimborsi relativi al mese di Maggio, coinvolgendo anche i Giornali, Agenzie di stampa e TV. Nel tardo pomeriggio ci giungevano le prime notizie positive dai lavoratori entusiasti per le informazioni ricevute dagli operatori del numero verde 803164 (Contact center multicanale INAIL-INPS) sullo sblocco dei rimborsi a partire proprio dal 22 agosto 2012.  Aspettiamo ancora prima di cantar vittoria – prosegue Dominici – ma siamo molto fiduciosi; per questo il nostro Dirigente Bardoscia, intorno alle ore 18.30, ha annullato la richiesta che stava presentando presso la Questura di Roma di preavviso di manifestazione in forma statica ai sensi dell’art.18 Tulps.  Abbiamo molto apprezzato la sollecitudine  con la quale l’Inps sembra aver agito  – conclude Dominici – , sicuramente 900 lavoratori e le loro famiglie potranno passare un sereno ferragosto.
 




MALCOTTI: “CIAVARDINI, IL PD SCONFESSI QUESTA CACCIA ALL’UOMO”

“Chiedo che il PD romano smentisca questa linea oppure decida di essere coerente: è pieno di ex estremisti e terroristi rossi che lavorano nel sociale e nell'informazione, vi sono cooperative che da anni percepiscono contributi dal Comune e sgravi dallo Stato per far lavorare ex detenuti oppure associazioni di ex galeotti che hanno in gestione spazi sociali."

 

Redazione

“Da un paio di anni alcuni esponenti del PD si cimentano in una indegna caccia all'uomo, sostenendo di fatto la tesi che una persona che ha commesso dei reati politici, spesso gravi ed efferati, non può avere diritto ad alcun reinserimento ed ora persino a circolare liberamente per uffici pubblici”. Lo dichiara, in una nota, l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti. “Chiedo che il PD romano smentisca questa linea oppure decida di essere coerente: è pieno di ex estremisti e terroristi rossi che lavorano nel sociale e nell'informazione, vi sono cooperative che da anni percepiscono contributi dal Comune e sgravi dallo Stato per far lavorare ex detenuti oppure associazioni di ex galeotti che hanno in gestione spazi sociali. Se il PD vuole che tutto questo sia azzerato, lo dica; oppure smentisca questa caccia all'uomo. Non è difficile – conclude Malcotti – prendere l'elenco di quelli che hanno riportato condanne per fatti politici (sono molte decine di migliaia) o solo militato in organizzazioni estremiste che oggi fanno i deputati, i primari, gli avvocati, i giornalisti; i dirigenti pubblici o i professori universitari senza che nessuno si scandalizzi.

tabella PRECEDENTI:

02/08/2012 ROMA CASO "ER PROVOLINO" CONSULENTE ALEMANNO. MALCOTTI: “UNA INDEGNA GAZZARRA CONTRO LA BELVISO”
29/07/2012 ROMA, MICCOLI (PD): "ER PROVOLINO (EX BANDA DELLA MAGLIANA) CONSULENTE DI ALEMANNO"



ROMA. AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER RAPINA. RICONOSCIUTO DAI POLIZIOTTI NEI FILMATI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA DURANTE UN’ALTRA RAPINA IN FARMACIA. PER UN 48ENNE ROMANO SONO DI NUOVO SCATTATE LE MANETTE .

Redazione

B.L., 48enne romano, noto alle forze di Polizia era stato arrestato per la rapina in una una farmacia in via Gregorio XI, e condannato per il reato di rapina, aveva ottenuto di scontare la pena agli arresti domiciliari .Nella mattinata del 27 giugno scorso il 48enne era entrato nella farmacia e, dopo aver minacciato il titolare con una pistola, si era fatto consegnare il contenuto della cassa fuggendo a bordo di uno scooter.  era stato rintracciato e arrestato dagli agenti del Commissariato Primavalle diretto dal dr. Domenico Condello. Nel perquisire il suo appartamento, i poliziotti, avevano anche sequestrato gli abiti che l’uomo indossava durante la rapina, le scarpe da ginnastica, i jeans e la polo scura con i bordini bianchi. Le indagini della Polizia però erano continuate perché gli investigatori sospettavano che il 48enne fosse l’autore anche di una seconda  rapina avvenuta nella zona ai danni di un’altra  farmacia.
In particolare,  esaminando il suo “modus operandi” attraverso i filmati acquisiti dagli investigatori , è stato  accertato che B.L. era  l’autore della rapina a una farmacia di via Pietro Maffi.In fatti nella stessa giornata, alle ore 18.35 un uomo con le stesse caratteristiche fisiche del sospettato, e lo stesso abbigliamento, era entrato in una seconda farmacia, ripetendo il solito copione. Sotto la minaccia di una pistola, terrorizzava il personale presente all’interno e si faceva consegnare l’incasso , quindi scappava via a bordo di uno scooter. Ancora una volta però la scena era stata ripresa nei dettagli dall’impianto di videosorveglianza. L’uomo  indossava un casco  che  gli lasciava il volto completamente scoperto ed un esame accurato delle immagini da parte degli investigatori ha permesso ancora una volta il suo riconoscimento. Infatti del tutto simili risultavano i dettagli delle due rapine, come statura, corporatura , abiti, pistola e atteggiamenti. Alla fine degli accertamenti B.L.,  è stato sottoposto al fermo di indiziato di delitto, per il reato di rapina aggravata.
 




ROMA, SCOPERTA RAFFINERIA DI MARIJUANA NELL'ANTICA METROPOLITANA DELLA CAPITALE

Redazione

Un'area di circa quattromila metri quadri, in cui erano state allestite alcune serre per la coltivazione e la lavorazione di marijuana, è stata scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi della stazione di Roma Casilina, in via degli Angeli. Ad insospettire i "Baschi verdi" del Gruppo Pronto Impiego di Roma nel corso di un normale pattugliamento è stato il forte odore tipico delle piante di marijuana proveniente da un dirupo della zona, nota per i numerosi antichi sotterranei in pietra ora adibiti alla coltivazione di funghi. Dalle indagini è emerso che la possibile fonte dell'esalazione era limitrofa ad un'impresa agricola situata nelle vicinanze, nei cui confronti – non appena raccolti sufficienti elementi per escludere possibili accessi da altre vie – è, quindi, scattata la perquisizione dalle Fiamme Gialle per la verifica dell'esistenza di piantagioni di cannabis indica. All'interno del sito i Finanzieri hanno scoperto un tunnel sotterraneo, con un primo tratto adibito a fungaia ed, a seguire, alcune serre per la coltivazione di cannabis con numerosi filari di piante, un efficace impianto di lampade alogene ed un efficiente sistema di irrigazione, composto da cisterne di acqua sotterranee, autoclavi ed una rete capillare di tubi riposti nella parte sottostante la piantagione. La struttura era completata da una stanza per l'essiccazione della materia prima con deumidificatori, tavoli da lavoro con vari utensili, bilance di precisione, prodotti chimici ed uno strumento utilizzato per la triturazione dello stupefacente. Numerosi i sacchi di plastica contenenti piante di marijuana, che sul mercato ha prezzi al dettaglio pari a 7/8 euro al grammo. In base allo stato dei luoghi, è ipotizzabile che l'organizzazione avesse deciso di estendere la lucrosa attività, con l'allestimento di ulteriori strutture per la coltivazione di cannabis. Al termine del conteggio, il quantitativo rinvenuto ammonta a circa 340 chili di sostanza stupefacente, da cui sarebbero state ricavate circa 340 mila dosi con un guadagno stimato in circa 3 milioni di euro, mentre l'uomo, C.O. di 57 anni, titolare dell'azienda agricola, è stato arrestato e posto a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica sotto la cui direzione proseguiranno, ora, le indagini volte all'individuazione dei complici del gestore. A conclusione delle operazioni, un fattivo contributo alla cinturazione ed alla messa in sicurezza dell'area è stato fornito dagli uomini del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. L'attività si inquadra nel più ampio dispositivo posto in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza nell'ambito del "III Patto per Roma sicura".
 




ROMA, TUNNEL SOTTO LA BANCA D'ITALIA ADIBITO A COLTIVAZIONE INDUSTRIALE DI CANAPA INDIANA. STADERINI (RADICALI): “ITALIA COME IL MESSICO.”

Redazione

"La scoperta di un tunnel sotto la Banca d'Italia adibito a coltivazione industriale di canapa indiana e' tanto clamorosa quanto emblematica: nella Capitale d'Italia accade quello che e' norma in Messico. – Dichiara Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani – Dopo essersi comprati immobili e imprese – prosegue il Segretario – delle nostre citta' con i soldi della droga proibita, ora le narcomafie si prendono pure il sottosuolo. Dispiace per i finanzieri che hanno perso il loro tempo, ma questi sequestri sono solo spreco di denaro e di risorse umane. Anziche' tutelare il fatturato miliardario delle narcomafie, si arrivi subito alla legalizzazione almeno della coltivazione ad uso domestico. Meglio una pianta legale sul balcone che mille piante criminogene sotto un tunnel."
 




ROMA. ENTRANO IN UN NEGOZIO DI ALIMENTARI E PRELEVANO DELLA MERCE SENZA PAGARE. ALLA REAZIONE DEL TITOLARE LO AGGREDISCONO E LO RAPINANO. ARRESTATI DALLA POLIZIA 6 CITTADINI BENGALESI.

Redazione

Avrebbero prima effettuato un giro di perlustrazione a bordo della loro auto ed al momento opportuno sarebbero entrati in azione. Quando ieri notte alcuni cittadini bengalesi sono entrati in un negozio di alimentari , in via Giordani nel quartiere Colombo,  hanno prima effettuato un giro tra gli scaffali e prelevata la merce, tra cui alcune bottiglie di bevande alcoliche, si sono avvicinati all’uscita. Il gestore, loro connazionale, ha chiesto di pagargli  i prodotti, ma questi, per tutta risposta hanno replicato che non avrebbero pagato nulla. Ne è nata una discussione e dalle parole si è subito passati ai fatti. Tirato fuori un coltello ed alcuni bastoni, i “clienti” hanno iniziato a picchiarlo, rapinandolo dell’incasso e sono fuggiti. Alcuni testimoni che hanno assistito alla rapina hanno avvisato il 113 e dopo pochi minuti sono arrivati sul posto gli agenti del Reparto Volanti, diretti dal dr. Eugenio Ferraro. Sono scattate immediatamente le ricerche dei rapinatori e grazie alle descrizioni dettagliate fornite dai testimoni, i poliziotti sono riusciti ad individuarli poco lontano. Dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare sei persone ed a sequestrare un bastone in metallo che i fuggitivi avevano abbandonato nella fuga. I poliziotti hanno anche individuato poco lontano l’autovettura con la quale i cittadini bengalesi avevano raggiunto il negozio di alimentari. Al suo interno sono stati sequestrati un martello ed una busta contenente circa 1000 euro in banconote e monete. Accompagnati negli uffici di Polizia, gli aggressori, di età compresa tra i 24 ed i 44 anni , alcuni dei quali risultano essere persone già note alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per il reato di rapina aggravata.