CONTIGLIANO, RIFIUTI: IL SERVIZIO DI RACCOLTA "PORTA A PORTA" E' ATTIVO SU TUTTO IL TERRITORIO

Redazione

Contigliano (RI) – E' iniziata la raccolta in attuazione del progetto di raccolta differenziata "porta a porta" con il contributo della Provincia di Rieti e della Regione Lazio in tutte le zone periferiche e corrispondenti alle frazioni del Comune (Montisola, Terria, Piano, Larghetto, Collebaccaro, San Filippo) e il giorno 9 febbraio 2013 è stata completata la consegna delle attrezzature e sono stati definitivamente ritirati i cassonetti stradali anche nel centro abitato di Contigliano per cui dal 11 febbraio 2013 la Raccolta Differenziata "Porta a Porta" è attiva in tutto il territorio comunale (circa 2000 utenze)

"Si da atto del grande senso di civiltà – fanno sapere dall'Amministrazione Comunale –  della stragrande maggioranza dei cittadini che stanno vivendo il passaggio al nuovo sistema di raccolta con disponibilità ed entusiasmo anche grazie all'impegno e alla professionalità dei lavoratori attuatori del progetto".




POGGIO MIRTETO: "ADOTTA UN ANGOLO DEL TUO PAESE"…DALLE AIUOLE AI LAVATOI ALLE AREE VERDI

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 Redazione

Poggio Mirteto (RI) – E' Andrea Valentini il responsabile del servizio a spiegare questa opportunità di mantenimento del decoro urbano e promozione delle attività locali di Poggio Mirteto. Infatti, in esecuzione della deliberazione della Giunta comunale n. 24 del 5/3/2013, l'Amministrazione Comunale intende promuovere la presente manifestazione d'interesse avendo più volte rilevato, anche informalmente, il desiderio e la disponibilità dei cittadini nei confronti di una partecipazione più attiva alla conservazione e alla manutenzione dei beni pubblici comunali. L'iniziativa ha come scopo quello del mantenimento e la valorizzazione, da parte di associazioni e pubbliche istituzioni presenti sul territorio, di aree comunali quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, aiuole, aree verdi, fioriere, piccoli spazi verdi in genere destinati all'uso pubblico, lavatoi e fontane, ecc. Pertanto, l'Amministrazione comunale chiede a soggetti istituzionali e sociali, che siano interessati, di presentare un progetto coerente con le finalità descritte. I progetti, i cui eventuali oneri a carico del Comune saranno valutati di volta in volta secondo le eventuali disponibilità di bilancio e delle risorse umane assegnate, e a cui sarebbero dati il patrocinio e un'appropriata pubblicità, saranno valutati da una Commissione, opportunamente costituita, che ne valuterà la qualità e la conformità rispetto alle vigenti disposizioni di legge in merito, tenendo anche conto, dove necessario, della data di presentazione. Successivamente verranno trasmessi alla Giunta comunale ai fini di ogni opportuna valutazione di competenza nel merito della proposta in ordine all'interesse pubblico dell'iniziativa. L'Amministrazione comunale intende riservarsi la facoltà di Comune di Poggio Mirteto Provincia di Rieti patrocinare l'iniziativa, valutando proposte a favore dell'Ente e nell'interesse della popolazione di Poggio Mirteto, e si riserva la facoltà di non sottoscrivere alcun accordo di collaborazione qualora le condizioni non siano ritenute vantaggiose per la cittadinanza. In caso di presentazione di più progetti riguardanti una medesima area verrà data priorità alla qualità del progetto e, a parità, si terrà conto dell'ordine di presentazione dello stesso al protocollo dell'Ente. La Commissione s'impegnerà a dare una risposta alle richieste entro trenta giorni dalla presentazione delle stesse, salvo ulteriori adempimenti o richieste di natura tecnica ad altre autorità competenti che potrebbero procrastinare il termine indicato.Gli eventuali soggetti interessati dovranno far pervenire la propria manifestazione d'interesse e il loro progetto con una relazione, al massimo di tre cartelle, denominata "Proposta ideativa di gestione", entro venti giorni dalla pubblicazione all'albo pretorio on line della presente manifestazione d'interesse (scadenza 3 aprile 2013). Gli interessati che avranno presentato una proposta ideativa conforme alle finalità e all'oggetto dello stesso, dopo il vaglio della Commissione, saranno invitati dal Responsabile del Servizio a formalizzare i loro interventi con una scrittura privata debitamente sottoscritta. L'Amministrazione si riserva di affidare la gestione anche nel caso di unica domanda, a condizione che il soggetto che ha manifestato il proprio interesse abbia presentato una proposta coerente con l'iniziativa che s'intende attivare.




RIETI LIQUIDAZIONE RITEL, CONTRO ALLA ROVESCIA PER 200 LAVORATORI: A MARZO FINISCE LA CASSA INTEGRAZIONE

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Angelo Parca

Rieti – Ci siamo, a marzo i circa 200 ex lavoratori Ritel finisce la cassa integrazione. Di Ritel in liquidazione e di una pronta soluzione se ne parla da più di un anno. C’è un imprenditore che vuole investire nel territorio dopo che è stato sottoscritto un accordo con la Finmeccanica per la produzione e non si riesce a prendere lo stabile dove produrre. Dunque uno dei grandi problemi  sarebbe proprio la disponibilità dello stabilimento per l’avvio del nuovo insediamento produttivo, guidato dal manager Carlo Guidetti,  che si è impegnato a riassorbire fino a 80 lavoratori ex Ritel. In questo modo la partita si potrebbe riaprire positivamente a favore dei lavoratori che allo stato attuale dei fatti, se nulla riuscirà a sbloccarsi, finiranno per strada. Risale a luglio l’impegno da parte di Elco di formalizzare la richiesta di acquisto dei beni ex Ritel al curatore fallimentare e da parte delle istituzioni di approfondire dal punto di vista tecnico il loro ingresso societario“nell’incubetor”. Il presidio che si è tenuto mercoledì 6 febbraio sotto la sede della curatela ha avuto l’obiettivo di avere delle risposte in merito alle richieste fatte dai sindacati insieme ai lavoratori sulle possibile vie di uscita. Il presidio è stato deciso dall’assemblea dei lavoratori Ritel, che si è tenuta di recente nella sede della Provincia, per fare il punto sulla vertenza. “Abbiano inoltrato una richiesta d'incontro alla curatela ma ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro. Altro motivo importante – sostengono le sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil – è il silenzio della curatela sulle proposte di acquisto o di affitto dei locali della Ritel fatte dall'imprenditore». Tra dieci giorni i sindacati promettono un nuovo incontro di fronte al ministero.

Intanto si riassume il quadro della situazione e si ricorda che giovedì 23 febbraio 2012 si è tenuta presso il MiSE una riunione riguardante l’azienda Ritel in liquidazione dove non solo sono stati snocciolati dei bei numeri ma si era parlato di accordi chiari

All’incontro presieduto dal Dr. Castano, hanno partecipato il Dr. Di Leo (MiSE), il Dr. Fontana per la Regione Lazio, l’On. Melilli per la Provincia di Rieti, il Sindaco Emili per il Comune di Rieti, l’Avv. Autizi per la Ritel in liquidazione, il Dr. Betello per Finmeccanica, il Dr. Fiorini per Elemaster, unitamente alle OO.SS. FIM-CISL, FIOM – CGIL, UILM-UIL e UGL Metalmeccanici nazionali e territoriali ed alle RSU.  

Il Dr. Castano ha introdotto la riunione ricordando come sulla base degli impegni presi durante lo scorso incontro siano presenti al tavolo i rappresentanti di Finmeccanica e di Elemaster con l’obiettivo di riprendere la discussione avviata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri negli scorsi mesi.

Il Dr. Castano ha, a riguardo, precisato come la soluzione che si prospetta non consenta la soddisfazione completa delle esigenze della totalità dei lavoratori RITEL.

A fronte di verifiche effettuate le Aziende hanno confermato gli impegni assunti presso la PCM.

Al tavolo non è stata convocata Alcatel Lucent viste le difficoltà che la stessa sta registrando e l’impossibilità di concorrere ad una soluzione positiva della vicenda.

Il Dr. Fiorini ha ribadito quanto dichiarato da Elemaster nell’incontro del 26 2012 ottobre circa l’intenzione di sviluppare delle attività presso il sito di Rieti. C’è stata una rivisitazione dei volumi complessivi, su cui inizialmente si contava di poter fare affidamento, anche per il venir meno di ALU. Una parte delle commesse verrebbe portata da Finmeccanica ed una parte da Elemaster per un valore, nel triennio, di 51 mln €.

Il Dr. Betello ha confermato che Finmeccanica conferirà al sito di Rieti commesse pari a 35 mln € per un triennio. Tali commesse sono subordinate a 2 ordini di fattori: il fatturato deve andare al sito di Rieti e le stesse devono essere parte di un progetto industriale che non può vedere quale attrice la sola Finmeccanica.

Le OO. SS. hanno evidenziato come l’impegno dichiarato da Finmeccanica non corrisponda a quanto emerso durante le riunioni precedenti in cui si era fatto riferimento a commesse pari a volumi maggiori e per un periodo di tempo di cinque anni, prorogabili di altri cinque. Si tratta di informazioni che non sono mai state smentite dai rappresentanti di Finmeccanica durante gli incontri presso la Presidenza del Consiglio.

I Sindacati hanno, inoltre, evidenziato la necessità di dare risposta alla totalità dei lavoratori Ritel.

Il Dr. Betello ha confermato che l’impegno Finmeccanica ha da sempre riguardato commesse pari a 3 anni per un volume di 35 mln; puntualizzando che quanto riportato dalle OO SS, di presunti impegni Finmeccanica di volumi maggiori per differenti periodi di tempo, si riferisce a dichiarazioni espresse unilateralmente da Elemaster, non concordate con Finmeccanica, in riunioni presso la Presidenza del Consiglio in cui la stessa Finmeccanica non era presente perché non era stata invitata a partecipare.

L’Avv. Autizi ha dichiarato che la Società, che al momento conta 189 dipendenti, è avviata verso la fase pre-fallimentare. Ciò non pregiudica, però, le discussioni sulle prospettive del sito.

Il magazzino sta perdendo valore ed a riguardo verrà avviata una verifica sugli obblighi in essere in capo ad ALU. Si tratta comunque di questioni da risolvere in sede giudiziaria.

Il Dr. Fontana ha ricordato come la Regione Lazio abbia dichiarato lo stato di crisi per l’area di Rieti e come il sostegno che la Regione offrirà sarà calibrato sugli investimenti dei nuovi imprenditori. 

Il Dr. Castano ha concluso la riunione ricordando come dalla discussione siano emerse delle condizioni che non soddisfano pienamente e che danno lo spunto per avviare un’iniziativa che si muova lungo due direttrici:

1.    Continuare gli approfondimenti con Finmeccanica ed Elemaster per capire meglio i numeri finali ed i tempi del piano;

2.    Continuare un lavoro di approfondimento per verificare se ci sono possibilità per migliorare la soluzione che si prospetta con l’eventuale ingresso di nuovi imprenditori.

Gli strumenti pubblici di sostegno al progetto sono stati individuati nella L. 181/89 che prevede l’ingresso di Invitalia nel capitale, la Regione interverrà in parallelo cofinanziando l’intervento nazionale.

 

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RIETI, LA LISTA RIETI CHE SVILUPPA VOTA CONTRO L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2011 E ALLA DELIBERA DI ADESIONE AL “C.D. FONDO ANTIDISSESTO”

Redazione

Rieti – "Ritengo doveroso spiegare, attraverso la stampa, ai nostri concittadini i motivi che mi hanno indotto ad esprimere il mio voto contrario, unitamente a quello di altri consiglieri della minoranza, sulla proposta di approvazione del rendiconto relativo all'esercizio finanziario 2011 e sul ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale introdotto dal decreto legge 174/2012 convertito nella legge 213/2012 (c.d. fondo antidissesto). – dichiarano in una nota dalla Lista Civica Rieti Che Sviluppa – Il consuntivo è stato caratterizzato – prosegue la nota –  dall'eliminazione di residui attivi importanti, primo fra tutti, la posta di bilancio di 8 milioni di euro per i proventi degli oneri di urbanizzazione del piano di zona 167, che non spariranno affatto ma li ritroveremo magicamente nel preventivo 2013 e la posta relativa al taglio di 1 milione di euro per la cointeressenza del gas metano.

A tal proposito l'approvazione del nuovo schema di convenzione da sottoporre alla firma delle imprese e delle cooperative edilizie, prevede maggiori garanzie per il Comune di Rieti con il rilascio in favore dell'ente di polizze fideiussorie bancarie e assicurative incassabili a prima richiesta e un termine entro il quale le imprese, già assegnatarie di aree, debbono necessariamente procedere alla firma della convenzione pena la riacquisizione dei lotti e la conseguente assegnazione a chi ne ha più bisogno. Oltre ad una seria opera di controllo sui costi effettivi a carico degli acquirenti degli immobili costruiti in edilizia convenzionata che lievitano sempre rispetto al costo imposto al metro quadrato dalla legge, a causa di contratti che di chiaro hanno ben poco.  
 




RIETI, CONTINUA INCESSANTE LO SCIAME SISMICO CHE STA INTERESSANDO L'ALTA VALLE DEL VELINO E DEL TRONTO

Redazione

Rieti – Sino a questo momento, sono 27 le scosse di terremoto registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica, a partire dal 1 febbraio, nell'area che comprende i Comuni di Cittareale (RI), Accumuli (RI) e Arquata del Tronto (AP).
Lo sciame sismico nella zona perdura ormai da molte settimane, con continue scosse di basso magnitudo e per lo più registrate strumentalmente, anche più volte al giorno. Tutta l'area è classificata dal Servizio Sismico Nazionale come "ad alto rischio sismico" ed è per questo attentamente monitorata."Allo stato, quale consiglio più utile alla popolazione, fanno sapere i volontari della Protezione Civile di Rieti del C.E.R. (Centro Assistenza Radioamatori) –  a fronte di eventi al momento imprevedibili nella loro evoluzione, si raccomanda ogni forma di ordinaria prevenzione e lungimiranza nell'adottare misure precauzionali, ed in ogni caso dettate dal buon senso, al fine di non farsi cogliere impreparati, qual'ora l'evoluzione degli eventi dovessero assumere i connotati della criticità."

[ IL RUOLO DEL CITTADINO: LE REGOLE DI COMPORTAMENTO IN CASO DI RISCHIO SISMICO: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_cosa_fare_sismico.wp?contentId=APP26349 ]

 

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RIETI, PERILLI (PD): “DOPO LA VICENDA SCHNEIDER SERVONO SEGNALI FORTI DALLA REGIONE PER I LAVORATORI E PER IL TERRITORIO. SI VADA SUBITO ALLE URNE”

Redazione

Rieti – “La vicenda della Schneider di Rieti rappresenta l’ennesimo brutto e sicuramente tragico capitolo che si sta consumando in provincia dove ormai stanno venendo meno i presupposti del mantenimento occupazionale e di ogni possibile sviluppo produttivo futuro. – Dichiara il consigliere regionale Pd Mario Perilli – In un clima così difficile, – prosegue Perilli –  in cui preoccupa anche l’atteggiamento della multinazionale francese, che sembra aver scavalcato ogni tipo di criterio per poi decidere di chiudere in tronco il sito e mandare a casa 180 lavoratori, è necessario un intervento deciso delle istituzioni, oltre a quelle del capoluogo e della Provincia già scese in campo,  in difesa dei lavoratori reatini. In quest’ottica ribadisco la mia preoccupazione per le famiglie e per il futuro di questa regione dove appare sempre più catastrofica la mancanza di volontà di andare alle urne il prima possibile. L’assenza della politica laziale e di una programmazione concreta, in situazioni  come quella della Schneioder, è più che mai nociva e per questo ribadirò fino allo sfinimento l’importanza di andare subito al voto e non aspettare, come si inizia a paventare, l’election day di aprile 2013. – Il consigliere Pd conclude la nota – Servono misure urgenti per i lavoratori e per lo sviluppo dei territori che, oltre a vivere una fase di stallo per la confusionaria riforma sul riordino istituzionale, per contrastare la crisi non possono neanche più contare sulla Regione dove i vertici dimissionari, ma ancora attivamente in carica, sembrano più interessati a programmare azioni di un rilancio di tipo politico e privatistico piuttosto che collettivo e sociale. E’ ora di cambiare pagina.” 




RIETI: RIORDINO PROVINCIE FATTO… E ADESSO?

“Si tratta di rendere il territorio adeguatamente forte  alla richiesta di semplificazione e di competizione territoriale.  Il punto debole del nostro territorio è evidente; sta nella estrema frammentazione e nella presenza di comuni molto piccoli e non più in grado di assolvere adeguatamente i compiti assegnati.”

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Lodovisi

Rieti
– L'emanazione del decreto che prevede il riordino delle province determina una naturale accelerazione sugli scenari su cui si è dibattuto in questi mesi. Comprensibili le apprensioni che si registrano per una unione che agli occhi di tutti appare innaturale ed illogica, ma imposta solo dalla combinazione dei numeri saltata fuori dal cilindro di Patroni Griffi.  Del resto che le province non fossero in buona salute era noto da tempo; a più riprese avevano evitato il colpo di forbice solo all'ultimo secondo.  I sondaggi confermano che buona parte della opinione pubblica non ne comprende l'utilità e solo la necessità di osservare l'art. 114 e segg. della Costituzione ha evitato che si procedesse per la loro totale abolizione.  Logico invece attendersi maggiore oculatezza di scelta allorché si è optato per una operazione di riduzione del numero complessivo. Aver privilegiato il criterio demografico comporterà l'acuirsi del processo di spopolamento dell'”Appennino morente”.  Con l'abbandono progressivo dei borghi appenninici si determinerà una accelerazione nell'ineluttabile spostamento e nella sempre maggiore concentrazione delle popolazioni a valle.  Da un lato avremo borghi spopolati e dall'altra maggiore richiesta abitativa. Un assurdo in termini di gestione del territorio. Non so se farà bene al paese di assecondare questo processo migratorio, sia da un punto di vista dell'uso del suolo che per l'equilibrata gestione dell'assetto idrogeologico. Abbandonare le aree interne e la montagna comporterà inoltre maggiori rischi per le aree sottostanti e maggiori costi di prevenzione e salvaguardia territoriale.  Lecito attendersi un ripensamento da parte dei prossimi governi ed una rilettura di una riforma fin qui molto discussa.  Ho seguito con molto interesse le dichiarazioni di chi considerando innaturale l'unione prefigurata, prefigura un'implosione della provincia reatina, e si prepara a migrare in altre regioni. La ipotizzata trasmigrazione ad altra Regione dei Comuni di confine  (Cicolano per l'Abruzzo, Montepiano per l'Umbria, Alto Velino diviso tra Marche ed Abruzzo) non credo che avrà l'effetto di  cambiare il destino di area marginale. Spostando semplicemente il confine politico di una regione o di una provincia difficilmente  potrà determinerà il cambiamento di sorte dei Comuni o delle politiche a servizio delle rispettive popolazioni. Non è secondario, infatti, il tempo di crisi  in cui cade questa scelta, con forte contrazione  della spesa. La stessa promozione di un comitato referendario, in grado di catalizzare l'attenzione della opinione pubblica non solo reatina, si troverà a superare gli ostacoli delle complesse procedure previste dalla legge ed anche quelli causati  dall'approdo in una regione che a norma dell'art.133 della costituzione potrebbe essere essa stessa oggetto di riordino, non possedendo il requisiti minimale del milione di abitanti ed essendo ormai costituita da una provincia coincidente con il territorio regionale. In tutti i casi mi pare che la risposta, “andarsene altrove”, non sia adeguata alla domanda che il momento pone.  Una cosa, invece,  potrebbe contribuire a rendere i comuni adeguatamente forti di fronte  alla richiesta di semplificazione e di competizione territoriale.  Il punto debole del nostro territorio provinciale è evidente; sta nella estrema frammentazione e nella presenza di comuni molto piccoli e non più in grado di assolvere adeguatamente i compiti assegnati. Il loro ruolo sarà ancor più residuale, fino all'ininfluenza,  nel contesto provinciale che si profila o in qualunque altro che non sia quello attuale, con ricadute in termini di declino facilmente intuibili. Diversa invece mi parrebbe la condizione di questo territorio se fosse diviso in 10-15 comuni anziché 73.  I media hanno dato notizia che 7 comuni della Valsamoggia in Emilia hanno deciso di fondersi in un unico comune. I consigli comunali hanno già deliberato ed ora saranno le popolazioni a pronunciarsi con un referendum. Se i cittadini dimostreranno di credere nel progetto si costituirà un comune di oltre 30.000 abitanti e di oltre  178 kmq., uno dei più grandi della provincia di Bologna con capacità d'interlocuzione ben diversa da quella attuale. Penso che questa sia la vera sfida che ci si pone di fronte al cospetto dell'azione di riordino provinciale, e solo una adeguata risposta potrà assicurare diverso destino alle comunità locali. Qui o altrove.    

 




RIETI, DISCARICA AL TERMINILLO: LA VERGOGNA

Redazione

Terminillo (RI) – Confezioni di detersivo, cartacce, cassette di plastica rotte e taglienti, scatolame di ferro arrugginito, bidoncini e bottiglie di plastica, piastre di ferro, scarpe, carte,  buste di plastica disseminate per centinaia di metri, tutto e di più  di quello che assolutamente non si può immaginare di trovare in uno degli angoli naturali e turistici più significativi del  territorio  reatino: Il Terminillo. Non siamo nei pressi di una discarica di immondizia dove probabilmente i rifiuti vengono sistemati più o meno ordinatamente, siamo a Rosce e precisamente  ex- vivaio forestale, la stessa area che Legambiente  Centro Italia da anni sta cercando di sottrarre all’incuria delle Amministrazioni per realizzare un bosco dei Bambini “ un albero per ogni nuovo nato”, e certamente avrebbe avuto una destinazione ambientale  migliore e un’importante funzione sociale oltre che un sicuro controllo ambientale.   "Purtroppo la scarsa e approssimativa tutela del territorio è una delle più gravi responsabilità dei nostri amministratori locali e regionali, faccendieri in tutt’altre faccende affaccendati. – Dichiara Ermenegildo Balestrieri Presidente Legambiente centro Italia –  Legambiente invita la cittadinanza – prosegue Balestrieri – a vigilare sempre ovunque e denunciare senza remore chiunque produca danni, anche minimi, al patrimonio naturale posto che, se in una zona  quotidianamente attraversata, in automobile o a piedi, da centinaia di residenti e turisti che anche in questo periodo popolano gli angoli del Terminillo, si possono abbandonare metri cubi di rifiuti con una certa facilità, si capisce come la cosa diventa ancora più semplice per i delinquenti che scelgono il Velino o altre aree con meno fruizione per disfarsi dei rifiuti. Legambiente Centro Italia, con i suoi volontari come i soci  Gabriele Zanin e Benito Rosati che in questi giorni hanno monitorato la quantità e la qualità dei rifiuti calandosi con corde lungo le scarpate dell’area fotografando ogni oggetto,  è certa che con un serio impegno da parte delle forze dell’ordine e con l’aiuto dei cittadini testimoni di qualche particolare movimento a cui avessero assistito si possa risalire agli autori dello scempio delittuoso, per questo motivo presenterà denuncia contro ignoti presso la procura della Repubblica del Tribunale di Rieti. – Il Presidente conclude – Si ricorda che presso Legambiente è operativo “ l'Osservatorio Ambiente e Legalità”: istituito dall'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio su progetto di Legambiente Lazio, alla quale è affidato in convenzione, ha il compito di raccogliere, coordinare, elaborare e fornire dati sugli illeciti ambientali, con l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente la programmazione e l'attuazione delle politiche ambientali sul territorio regionale. Si può inviare una segnalazione Telefonando al Numero  Verde  800-926248  o inviando una mail a: legambienterieti@alice.it"

tabella PRECEDENTI:

23/10/2012 RIETI, TERMINILLO: E' ALLARME DISCARICA CON RIFIUTI SPECIALI.


 




RIETI, PROTEZIONE CIVILE: DIECI ANNI DALLA TRAGEDIA DI S.GIULIANO DI PUGLIA. UN MONITO A NON DIMENTICARE.

Redazione

Rieti – Il 31 ottobre 2002, alle ore 11.32 del mattino, una forte scossa di terremoto, pari al 5,4 di magnitudo Richter sconvolge la vita nel piccolo Comune di S.Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso… "Noi Volontari di Rieti, – dichiara Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. Protezione Civile Rieti –  immediatamente mobilitati ed arrivati sul posto a metà del pomeriggio, siamo stati testimoni di una tragedia: il crollo della scuola elementare del paese, l'istituto "Francesco Jovine". Sotto le macerie 56 bambini imprigionati dal cemento, 4 maestre e 2 bidelle. 27 bambini e una maestra non sopravvivono al crollo, schiacciati dalle macerie. Degli oltre 35 feriti, molti hanno subito lesioni permanenti.  “I bimbi di San Giuliano volevano diventare grandi, in un mondo che, come disse il Presidente della Repubblica Ciampi "non ha saputo difenderli". Erano il nostro futuro, il futuro di questa nazione". La domanda, fondamentale, è sempre la stessa: "Quanto sono sicure le scuole che frequentano i nostri figli?" Il quadro, disegnato dall'Onorevole Ciccanti che ha fatto parte della Commissione parlamentare di inchiesta, non è rassicurante: il 70% degli edifici in cemento armato è stato costruito prima del 1980 e dunque non è a norma, e quelle in muratura sono messe anche peggio, perché solo 1 su 10 risponde ai moderni criteri di sicurezza. Delle circa 40mila scuole a rischio in Italia, solo 4mila sono state verificate, e servirebbero una cosa come 10 miliardi di euro per effettuare i lavori necessari in tutto il Paese.  San Giuliano, una tragedia inaccettabile per qualunque coscienza e un dolore sempre vivo per tutti i genitori, è stato comunque uno spartiacque: il sacrificio di quei 27 innocenti e della loro maestra, ha fatto sì che tutte le scuole costruite dopo siano a norma.
 

 




RIETI, COLPO DI CODA DELLA GIUNTA POLVERINI: DEFINANZIATO IL TEATRO DI FARA SABINA

Redazione

“Prima se ne vanno e meglio è! Tra le 53 delibere approvate nella giornata del 17 ottobre dalla Giunta Polverini, delibere che hanno impegnato una somma di poco inferiore a 85 milioni di euro, l’esecutivo ha finito di raschiare il fondo prima di abbandonare definitivamente via Cristoforo Colombo e lo ha fatto, ancora una volta, a danno del territorio reatino e di quello di Fara in Sabina. Nello specifico è stato definanziato il teatro comunale per il quale la precedente Giunta Marrazzo aveva impegnato circa 6milioni di euro che ora sono stati dirottati, guarda caso, a Frosinone, provincia che già ha guadagnato gli onori delle cronache per i trattamenti privilegiati e preferenziali tra i quali, in ultima battuta, quelli della cassa integrazione in deroga ‘ad personam’. In tutto questo non posso che provare grande rammarico per l’atteggiamento avuto dall’assessore Santini che, per quasi 3 anni, mi ha preso letteralmente in giro in quanto, ritenendo il sottoscritto l’opera come struttura fondamentale per il comune e chiedendo quasi settimanalmente rassicurazioni sulla realizzazione del progetto, mi ha sempre dato certezze che evidentemente non avevano alcun fondamento. – Dichiara Mario Perilli consigliere regionale del Pd Lazio – Questo colpa di coda – prosegue Perilli – è l’ennesima testimonianza di come la Polverini e il suo esecutivo non abbiano fatto praticamente nulla per il territorio, salvo forse togliere quello che era rimasto dal precedente quinquennio. Gli amministratori e i cittadini dell’intera provincia hanno comunque valutato la differenza di trattatamento e forse per questo la governatrice teme le urne. Ecco, ormai le carte sono state scoperte e per questo chiedo di dare il prima possibile la parola ai cittadini della regione e quindi anche ai Reatini, che sono sicuro non vedano l’ora di far capire il proprio giudizio rispetto a questi due anni e mezzo di chiusura rispetto allo sviluppo del reatino – conclude il Consigliere – che è stato confermato come fanalino di coda del Lazio”.

 




RIETI, FINANZIAMENTI A TV LOCALI: LE PRECISAZIONI DELL'ASSESSORE AL BILANCIO

Di fronte alla consistenza di tali somme il Sindaco Simone Petrangeli ha deciso di avviare un’indagine interna per verificare le modalità di impegno e di erogazione dei suddetti fondi, riservandosi l’opzione di informare la Corte dei Conti.

 

Redazione

In relazione all’articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa, sulla concessione di finanziamenti da parte del Comune di Rieti a due emittenti televisive locali, l’Assessore al Bilancio Marcello Degni precisa quanto segue: Già nel mese di luglio, in presenza di alcuni atti di liquidazione per servizi televisivi/giornalistici commissionati dalla precedente amministrazione, gli uffici finanziari hanno fornito all’Assessorato al Bilancio una ricognizione di quanto la precedente amministrazione aveva liquidato alle stesse Tv. Nello specifico è emerso che dal 2008 al 2012 l’Amministrazione comunale ha saldato alle due emittenti, una delle quali in liquidazione, circa 325.710 euro.Di fronte alla consistenza di tali somme il Sindaco Simone Petrangeli ha deciso di avviare un’indagine interna per verificare le modalità di impegno e di erogazione dei suddetti fondi, riservandosi l’opzione di informare la Corte dei Conti.