ROMA, EDILIZIA POPOLARE. ALLARME IMU: SI ATTENDE RISPOSTA DALLA REGIONE

A.P.

“E’ doveroso, da parte della Regione Lazio rispondere prontamente all’allarme lanciato dal Presidente dell’Ater di Roma Bruno Prestagiovanni”, lo dichiara in una nota Antonio Paris, Capogruppo del Gruppo Misto alla Regione Lazio. “L’Ater non può pagare l’Imu e per di più conteggiandola come se i suoi alloggi fossero seconda casa. Questo ci fa capire – prosegue Paris- come La Regione debba rivedere il regolamento con il quale sono state create le Ater del Lazio e le metodologie con le quali gli vengono affidati alloggi da parte dei comuni.Dovremmo rivedere, inoltre, i parametri con i quali vengono stabiliti e concessi i i canoni d’affitto ai cittadini che fanno richiesta degli alloggi” “In più – conclude Paris -dovremmo prevedere all’interno dell’ organigramma delle Ater l’inserimento di dirigenti nei punti chiave che guidino questi enti verso il risanamento rendendo le Ater autonome e quindi un valore aggiunto per l’edilizia popolare , motivo per il quale sono stati creati, altrimenti come dice il Presidente Prestagiovanni: “l’edilizia popolare è destinata a morire”

 




ROMA, PRESIDENTI CNA LAZIO E CNA ROMA SCRIVONO ALLA POLVERINI E ALEMANNO

E.G.

I presidenti di Cna Lazio e di Cna Roma hanno scritto oggi alla presidente della Regione e al Sindaco di Roma per chiedere un intervento immediato rispetto al rischio che le imprese della regione restino escluse dai benefici previsti dai recenti provvedimenti del Governo in tema di certificazione dei crediti verso le Pubbliche Amministrazioni. “Il rischio paventato oggi da alcuni parlamentari è legato all’esclusione del Lazio in quanto regione commissariata per il rispetto dei vincoli al patto di stabilità interno. Se questo si verificasse sarebbe un paradosso per le imprese fornitrici, già fortemente penalizzate dai ritardi dei pagamenti e ora escluse dai benefici dei decreti sviluppo” ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, direttore di Cna Roma e Lazio. “Non possiamo accettare che un’ipotesi di questo tipo si verifichi ai danni di migliaia di imprese che continuano a portare avanti la propria attività e a contribuire allo sviluppo dell’economia del territorio, nonostante lo Stato non onori i suoi debiti. Un’eventualità del genere penalizzerebbe pesantemente il nostro sistema d’impresa escludendolo definitivamente da ogni possibilità di ripresa” conclude Tagliavanti.
 




CORCOLLE, DISCARICA: UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA?

 

Miccoli (Pd): “Durante la conferenza dei servizi su Corcolle il Comune di Roma ha espresso parere favorevole”

Maruccio (Idv): “La soluzione che si sta prospettando per l'emergenza rifiuti a Roma è la peggiore che si potesse scegliere”

Bucci (Idv): Il Governo contraddice se stesso: le scelte di Pecoraro sono state giudicate inadeguate proprio dal Ministro dell’Ambiente e da quello ai Beni Culturali,e la decisione di oggi di confermare Corcolle indica una schizofrenia che davvero non si piega.

Celli (Civica): “La scelta di Corcolle è disastrosa per le ricadute ambientali; sbagliata nella logistica perché il sito è troppo piccolo per reggere due o tre anni; e scellerata dal punto di vista normativo.”

Romanzi(Psi): “Pecoraro come Dr.Jekyll e Mr Hyde. Da Prefetto fa l’uomo di stato e da Commissario fa il politico, e, di parte.”

 

Angelo Parca

Via libera alla discarica di Corcolle ma no a rifiuti che potrebbero inquinare le falde acquifere. Così Mario Monti ha confermato la propria fiducia al prefetto di Roma e Commissario per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma, Giuseppe Pecoraro. La decisione dopo la lettera inviata dal prefetto al governo, con il parere dell'Università di Roma Tor Vergata sulle misure utili per evitare inquinamenti di falde acquifere nel territorio di Corcolle.


"Alemanno non faccia doppiamente il furbo. Prima di tutto perché se il Commissario prefettizio ha scelto come discarica Corcolle lo si deve al fatto che Alemanno ha preferito non scegliere il sito, come era invece nelle sue prerogative, e si è fatto commissariare per incapacità amministrativa". – ha dichiarato il segretario del Pd Roma Marco Miccoli come appresa la notizia del via libera. – La seconda bugia di Alemanno riguarda il fatto che – prosegue Miccoli – durante la conferenza dei servizi su Corcolle il Comune di Roma ha espresso parere favorevole, l'unico ente che si è opposto in maniera ufficiale è stato la Provincia di Roma. Alemanno la pianti di fare il demagogo e ammetta che anche in questa situazione ha completamente fallito".

Immediata anche la nota del capogruppo e segretario regionale delle’Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio: "La soluzione che si sta prospettando per l'emergenza rifiuti a Roma è la peggiore che si potesse scegliere, e i partiti che sostengono Monti e il suo governo si devono assumere chiaramente la responsabilità di questo scempio. Una discarica a poche decine di metri da un sito che l'Unesco ha dichiarato "Patrimonio dell'umanità" è una brutta figura del nostro paese nel mondo, oltre ad essere una tragedia per gli abitanti della zona e per quanti fruiscono delle acque che la discarica inquinerà irrimediabilmente. Di tutto questo si devono assumere la responsabilità Comune e Regione, innanzitutto, perchè non sono stati in grado di trovare una soluzione condivisa a salvaguardia dell'ambiente, e in secondo luogo, chi questa decisione la assumerà formalmente. Il governo Monti, e i partiti che lo sostengono in parlamento – conclude Maruccio –  si apprestano a compiere un passo che l'Italia dei valori contrasterà nelle aule parlamentari e nelle piazze."

Dura anche la nota di Claudio Bucci consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio: “La scelta di confermare Corcolle quale sito per la nuova discarica e di dare nuovamente la fiducia come Commissario straordinario a Giuseppe Pecoraro ha dell’incredibile. Il Governo contraddice se stesso: le scelte di Pecoraro sono state giudicate inadeguate proprio dal Ministro dell’Ambiente e da quello ai Beni Culturali,e la decisione di oggi di confermare Corcolle indica una schizofrenia che davvero non si spiega. Fare una discarica a in quel sito vuol dire operare un attentato all’ambiente ed ai beni culturali. E’ un preciso dovere di questo Governo dare spiegazioni su questa scelta, riferendo sul tema a tutte le Istituzioni coinvolte. I cittadini si vedono imposta una discarica che stravolgerà il territorio, comprometterà la salute dei residenti e delle falde acquifere presenti, inciderà pesantemente sulla viabilità. Si può sapere cosa c’è dietro a questa posizione? Chi muove le fila in questa vicenda? Le richieste del territorio sono state totalmente ignorate, le evidenze scientifiche messe in un cassetto. Certo è che c’è poco di tecnico, forse troppo di politico, nel senso peggiore del termine, in questo Governo Monti”. 

Giuseppe Celli, capogruppo della Lista civica cittadini/e alla Regione Lazio ha dichiarato: “La scelta di Corcolle è disastrosa per le ricadute ambientali; sbagliata nella logistica perché il sito è troppo piccolo per reggere due o tre anni; e scellerata dal punto di vista normativo. L’Italia ha adottato una precisa legislazione in materia di tutela dell’ambiente, che applica direttive comunitarie alle quali gli stati membri non possono derogare. Le regole devono essere sempre rispettate ed è assurdo che proprio le istituzioni cerchino scappatoie. Su questa ipotesi si vuole continuare ad andare avanti incuranti delle proteste di cittadini e comitati, degli appelli ad un cambio di direzione, dei rilievi del Mibac, del ministero dell’ambiente, della commissione per le ecomafie, dell’Unesco. Ciò che invece è mancato fin dall’inizio è l’impegno chiaro e preciso delle istituzioni locali, in primis del sindaco di Roma che ha preferito farsi commissariare per non prendere una decisione. Mibac e Ministero dell’ambiente hanno richiamato sulla presenza di vincoli ambientali, archeologici ed idrogeologici che insistono sul territorio di Corcolle. Non rispettarli significa esporre il Paese a procedure di infrazione da parte della UE. Invece di prendere in considerazione siti che non presentano simili problematiche, è paradossale che continui l’accanimento su Corcolle. Saremo come sempre al fianco dei tanti cittadini pronti ancora una volta a manifestare la propria indignazione contro chi vuole continuare incurante di tutto e tutti.”

Il capogruppo del PSI alla Regione Lazio Luciano Romanzi ha dichiarato: “Pecoraro come Dr.Jekyll e Mr Hyde. Da Prefetto fa l’uomo di stato e da Commissario fa il politico, e, di parte. Tutti, dal ministro dell’Ambiente a studiosi di fama internazionale, per finire alla totalità delle popolazioni interessate, segnalano enormi e pericolose incompatibilità ambientali, idrogeologiche e paesaggistiche nel costruire a  Corcolle la nuova discarica dopo Malagrotta. Un ulteriore aggravio lo rappresenta la  presenza a un Km circa d’insediamenti abitativi, in un terreno pieno di pozzi per acque ad uso agricolo e domestico, quindi in totale contrasto con le normative vigenti. Una tragedia annunciata. Per non parlare del danno culturale e turistico che l’intera zona, oggi patrimonio dell’Unesco e centro termale di fama internazionale ne subirebbe. Alemanno e Polverini agiscono in continuità con la filosofia del governo Berlusconi che sempre ha sostenuto che con la cultura non si mangia.   Al Paese e alla nostra Regione in particolare è chiesto un prezzo troppo alto da pagare che i cittadini non sopporterebbero stante la crisi economica che stanno vivendo. Dalle Terme, alla Villa di Adriano alle bellezze delle nostre zone montane si alza un disperato grido di disperazione al quale tutti dobbiamo dare una risposta.”

 




LAZIO REGIONE, COMMISSIONE AGRICOLTURA: ENNESIMA ASSENZA DELL'ASSESSORE BIRINDELLI

Redazione

“Questa mattina, e per l’ennesima volta, l’assessore Birindelli non si è presentata in Commissione Agricoltura bloccando di fatto l’iter legislativo di un importante proposta di legge e questo gesto non può che essere ricevuto come una mancanza di rispetto e attenzione verso un settore che chiede senza avere risposte. L’atteggiamento della giunta e dell’assessore Birindelli nei confronti della Commissione è oramai insopportabile e in segno di protesta, a Commissione ormai aggiornata,  ho deciso di non partecipare con altri colleghi all’audizione messa in calendario sempre per la mattinata odierna, dove l’assessore aveva invece annunciato la sua presenza. Alla base del gesto la necessità di evidenziare la mancanza di rispetto e di riconoscimento dei ruoli del Consiglio: la Regione non è rappresentata solo dalla Giunta. Questa situazione è ormai insostenibile e deve finire al più presto nell’interesse del mondo agricolo e di un settore in difficoltà che deve avere risposte concrete e non solo parole che poi, come dimostrato, non portano a fatti di nessun tipo”.
Lo dichiara in una nota il vicepresidente della commissione agricoltura, Mario Perilli (Pd) 
 




LAZIO, INFRASTRUTTURE TRA PARALISI E OPERE INCOMPIUTE

Redazione

“Sulle grandi opere siamo alla paralisi. Non ci sono soldi per far partire i cantieri. Questa la sintesi dell’audizione con l'assessore alle Infrastrutture e lavori Pubblici, Luca Malcotti e il direttore compartimentale Anas di Roma e del Lazio, Valerio Mele, in merito alle opere infrastrutturali di competenza Anas-Regione Lazio, in programma sul territorio regionale. Molte le opere ferme per mancanza di fondi e quelle che ancora aspettano il finanziamento dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.  Per quanto riguarda la Roma- Latina siamo al nulla di fatto con il pericolo che il nodo sulla viabilità in entrata e in uscita dalla Capitale diventi un ulteriore problema oltre a quello che riguarda il reperimento delle risorse. Il Partito Democratico ha sottolineato la necessità, a tale proposito, di una conferenza dei servizi che disegni un percorso chiaro e condiviso con la partecipazione di Roma Capitale perché si arrivi finalmente all’apertura dei primi cantieri. “Abbiamo chiesto e ottenuto una nuova audizione che faccia il punto sulla Roma-Latina –ha sottolineato il consigliere PD, Carlo Lucherini – I progetti, per essere portati avanti, hanno bisogno di impegni concreti, fondi. Altrimenti non si procede. Il tratto stradale Anas che passa per Monterotondo ad esempio è stato completato per due terzi. Ma ci sono alcune criticità che occorre superare. Il progetto iniziale del tratto viario prevedeva una tangenziale che evitasse l’attraversamento di un centro abitato da 40mila abitanti con semafori. Un progetto approvato in conferenza dei servizi che ancora deve essere portato a compimento.  È urgente completare i due chilometri che corrispondono al tratto fino alla Salaria verso Roma. Senza questi 2000 metri l’opera resterebbe incompiuta. Altra criticità è il progetto di sistemazione del tratto Settebagni-Monterotondo. Ricordo che nella passata legislatura vennero stanziati circa 8 milioni di euro per il completamento dell’opera –conclude Lucherini – Che fine hanno fatto questi soldi?”.  “Non posso fare a meno di mostrare tutto il mio malcontento per quanto riguarda il mancato inizio dei lavori sulla Salaria – ha sottolineato il Consigliere Mario Perilli – Attualmente i fondi regionali investiti per il collegamento ammontano a 45 milioni di euro. L’assessore Malcotti e l’Anas sanno bene che servirebbe un miliardo e 500milioni di euro per rendere questo collegamento degno di essere percorso dalle migliaia di pendolari che ogni giorno sono costretti a percorrerlo. Nel frattempo l’Anas sta procedendo a intervenire sulla viabilità con piccoli stralci al progetto iniziale che si traducono in qualche rotonda e poco più. Sottolineo poi la necessità di completare il collegamento da Rieti a Terni. Mancano 600 metri che rischiano di diventare una beffa”.
 




LAZIO, ARSIAL E ULIVETI DEL LAZIO LANCIANO “L’EXTRAVERGINE È SERVITO”

Redazione

Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) e Uliveti del Lazio, con la collaborazione di Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi), danno il via a “L’Extravergine è servito”, un ciclo di tre appuntamenti riservati ai Maîtres degli alberghi e ristoranti della capitale e dedicati agli extravergine e alle olive da mensa della nostra regione, all’Enoteca Regionale Palatium: il 14 e il 28 maggio, ed il 25 giugno. Tre incontri-degustazione pomeridiani, dalle ore 16.00 alle 18.00, condotti da Giulio Scatolini, Capo-Panel di Unaprol, che guiderà i presenti in un singolare viaggio gustativo alla scoperta delle eccellenze dell’olivicoltura regionale, per promuoverne la conoscenza presso un pubblico esperto, composto interamente da addetti ai lavori.  I primi due appuntamenti (14 e 28 maggio) saranno incentrati sugli extravergine laziali, rappresentati da una selezione di oli delle aziende aderenti ad Uliveti del Lazio, giovane associazione di olivicoltori che da tempo collabora con Arsial in un progetto di “valorizzazione e promozione dell’olio laziale di qualità”. Il terzo incontro (25 giugno) sarà invece improntato sulle olive da tavola. Sulle caratteristiche e le peculiarità di questo frutto magnifico, che nel Lazio offre varietà straordinarie come la cultivar Itrana, nota nella sua versione da mensa come “Oliva di Gaeta”. Un prodotto che nel tempo ha guadagnato la ribalta gastronomica, catalizzando l’attenzione dei consumatori.  
 “L’iniziativa – spiega il Presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi – si riallaccia alle numerose attività promozionali intraprese da Arsial in sostegno del settore olivicolo regionale sin dall’inizio dell’anno. Come il Lazio dell’Extravergine, che da marzo impegna l’agenzia in un ricco carnet di iniziative, avviato con l’intento di sensibilizzare i consumatori all’utilizzo dei nostri extravergine, accompagnandoli nella conoscenza dell’olio laziale di qualità”. Un programma caratterizzato da partnership importanti, alle quali per l’occasione si aggiunge Amira, che per il Presidente Mazzocchi: “È un interlocutore di notevole interesse. In quanto, quale associazione dei Maîtres Italiani di Ristoranti ed Alberghi, rappresenta operatori del settore specializzati nella valorizzazione dell’eccellenza”. Al termine degli incontri è prevista la consegna di un attestato di frequenza, da parte del Presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi, e del Presidente di Uliveti del Lazio, Loriana Abbruzzetti. Tra i partecipanti, il Presidente della delegazione laziale di Amira, Giovanni Amati. 
 




LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA

Prc/Pdci Marino: "vediamo tutto questo agire di Ciocchetti e della Giunta Regionale come una coincidente attività per gli interessi dei palazzinari e degli speculatori. In barba ai mercati"

Redazione

Pubblichiamo la nota di Prc/Pdci Marino

A proposito della notizia apparsa sui mezzi di informazione sulla approvazione in Commissione Regionale di un provvedimento volto a dare vita ad una legge per poteri delegati ai comuni in materia paesaggistica, c’è una presa di posizione della Federazione della Sinistra di Marino (Prc, Pdci). In particolare, si tratta del via libera dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio che riguarda le autorizzazioni paesaggistiche, previste per molti interventi edilizi. “Attualmente – ha spiegato l’assessore Luciano Ciocchetti – è la Regione che esamina le pratiche e chiede il parere delle Sovrintendenze. Si tratta di una mole di lavoro enorme, quando sono stato nominato assessore erano oltre 6mila le pratiche in attesa. Con il piano casa le richieste sono addirittura in aumento. Con questa proposta deleghiamo ai Comuni tutte le autorizzazioni sugli interventi minori, compresi quelli previsti dalla legge sul recupero dei sottotetti e, appunto, dal piano casa”. E’ prevista la possibilità per i Comuni di istituire apposite commissioni composte da esperti per esaminare le richieste. Alla Regione restano i poteri di controllo e di vigilanza sull’operato dei Comuni. In caso di inadempienza può esercitare i poteri sostitutivi. Maurizio Aversa (Pdci) e Romana Paolini (Prc) rilevano infatti che l’iniziativa legislativa è ammantata di falso decentramento dei poteri. Questa scelta politica forte della Regione Lazio sta a significare che nell'ambito territoriale minimo – il comune – ognuno potrà fare quel che gli pare se parrà al governo locale di quel comune! Con la messa in pace di chi valuta gli impatti ambientali, il ricorso a criteri oggettivi di salvaguardia sovracomunali ecc. Ci si potrà trovare così, nella situazione che, ad esempio, due differenti Comuni,insistenti in un Parco archeologico o naturale, potranno adottare misure differenti per (legittime o amicali) richieste di rispettivi cittadini! E' semplicemente una vergogna! La nostra censura e la nostra bocciatura non sono teorici. Infatti, proprio perché stiamo conducendo una battaglia nei due grossi movimenti che contrastano a Marino chi persegue l’assalto al paesaggio con l’insana idea di realizzare un milione di metri cubi di cemento (cioè il raddoppio di una cittadina come Frattocchie); vediamo tutto questo agire di Ciocchetti e della Giunta Regionale come una coincidente attività per gli interessi dei palazzinari e degli speculatori. In barba ai mercati (qui non si vende una casa! Ci sono centinaia di case vuote!), in barba alla salvaguardia ambientale (qui siamo nel mezzo di due Parchi: dell’Appia Antica e dei Castelli romani), in barba alla volontà dei cittadini che sostengono la salvaguardia dell’area Mugilla-Divino Amore). Per noi comunisti, ma sappiamo che anche per tutta la sinistra e molte realtà organizzate sul territorio, questo misfatto politico regionale, non fa che rafforzare l’analisi delle nostre battaglie contro una differente e alternativa gestione del territorio e fa aumentare il nostro impegno di vigilanza e di ricerca del consenso tra i cittadini per questa giusta battaglia.




LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?

Il costo di una telefonata per prenotare un servizio può arrivare a euro 15,00

Emanuel Galea

La Signora Renata Polverini orgogliosamente ha difeso l’operato della commissione bilancio che ha  esteso i vitalizi anche ai quattordici assessori esterni non eletti. Si è giustificata dicendo di voler difendere la sua squadra. Strano però, che senza alcun pubblico proclama, questa volta ha fortemente limitato le prestazioni in convenzione. E’ sempre stato difficoltoso prenotare una RM, una MOC, una TAC, ecc… in una struttura pubblica. I tempi biblici per queste prestazioni scoraggiano chiunque.  Dopo i tagli della Regione diventa difficile anche prenotare tali prestazioni nelle strutture private. La Regione della signora Polverini ha ulteriormente limitato il numero delle prestazioni in convenzione nelle strutture private e quest’ultime, per difendersi, accettano prenotazioni unicamente a partire dal prossimo 1 luglio. Chi ha urgente necessità per una di queste prestazioni, ahimè, incrocia le dita e si affida al Signore. C’è ancora di peggio. In certe strutture private, come la IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, si rifiutano di accettare richieste di prenotazioni che pervengono a mezzo telefono (06 660581).  Una segretaria telefonica invita il chiamante, senza alcun’altra scelta, a fare la prenotazione al numero a pagamento 892289.  Il costo massimo della telefonata è di euro 15 euro. Il servizio è destinato ai maggiorenni ed è erogato dal San Raffaele S.p.A. L'unico modo per non pagare è effetture la prenotazione online. Ma quanti anziani e persone che non hanno internet rimangono fuori da questo servizio offerto? E poi con internet bisogna attendere pazientemente di essere richiamati: e l'urgenza dova la si mette? Mi chiedo se sia lecito, allora, che un contribuente, per risparmiare, chiede una prestazione in convenzione e poi si vede costretto, per urgente necessità a subire il ricatto di una telefonata maggiorata. E’ giusto tutto questo? La Regione è al corrente di tutto e tace. La signora Polverini questa volta non ha una squadra da difendere. Ormai si sente sicura e ben ancorata alla sua poltrona in Regione. Il mandato per la signora Renata finirà… ed allora la sua squadra tutta, forse, le darà manforte… almeno lei spera.
 




REGIONE LAZIO, BANDO DI 5 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI AGRICOLI

A.P.

La Giunta della Regione Lazio ha approvato il provvedimento che da' attuazione alla ''Misura 124'' del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/20…13, ''Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale'' con un nuovo bando pubblico regiona le da 5 milioni di euro. La misura 124 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 del Lazio dispone di un'adeguata dotazione finanziaria per l'interno periodo di programmazione, tale da garantire la copertura di impegni finanziari gia' assunti ed ancora in itinere e anche per l'assunzione di nuovi impegni. Il sostegno e' concesso in forma di contributo a fondo perduto fino al 70% del costo totale ammissibile, per un importo massimo di contributo pari a 150 mila euro per progetto.




AMMINISTRATIVE: VOX POPULI, VOX DEI

Chiara Rai
Auguri ai neo sindaci senza macchia e senza paura. Vivere fino in fondo la campagna elettorale è entusiasmante. Noi de L’osservatore laziale abbiamo fatto il tifo sfrenato per la legalità e per la trasparenza senza perdere mai il diritto dovere di cronaca. Nonostante tutto, possiamo permetterci ancora di brindare: il fotofinish non è affatto ingiallito e alla resa dei conti chi vince è sempre e comunque il popolo, gli elettori. Certamente siamo reduci di sentite e perché no, aspre amministrative, talvolta specchio di una società allo sbando, altre di una volontà di attaccarsi all’ancora più grande che c’è. Non importa di quale fattura, ma la più grande. Si è cercato un “salvagente” nel più proprio senso della parola, con l’auspicio che la corrente non ci porti tutti a largo. Siamo di fronte ad una politica che deve riconquistare l’elettorato e, nel frattempo, noi cittadini cerchiamo affannosamente di premiare quelle persone che, nel bene e nel male, ci promettono che si impegneranno in trincea per farci stare meglio e garantirci un futuro migliore. Sicuramente ha vinto il “Grillo” parlante di turno. Ma se sia meglio o peggio non ci è dato saperlo, sarà il tempo ad illustrarci l’esito. Probabilmente l’auspicio è che la politica riesca ad avvicinarsi sempre di più all’idea e concetto di Stato, inteso e rispettato con dignità e onore, valori ancora costituzionalmente tutelati. Per ora rimane ancora in voga, la considerazione di uno dei più celebri padri della Repubblica: “Il politico guarda alle prossime elezioni e lo statista alle prossime generazioni” Alcide De Gasperi
 




LAZIO, DA GIUNTA REGIONALE BANDO DA 5 MILIONI PER L'INNOVAZIONE DELLE IMPRESE

Redazione 

Per l’ammodernamento e l’innovazione delle imprese agricole, alimentari e forestali del Lazio in arrivo un nuovo bando pubblico regionale da 5 milioni di euro. La Giunta Polverini ha infatti approvato il provvedimento che dà attuazione alla “Misura 124” del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007/2013, “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale”, che consentirà anche l’integrazione delle filiere attraverso la realizzazione di progetti che individuino e sviluppino nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie lungo le filiere produttive.

“Si tratta di un bando importante – dichiara l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Angela Birindelli – sul quale è prevista una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, finalizzato ad incrementare il valore aggiunto dei prodotti agroalimentari del Lazio e a creare una maggiore cooperazione tra i soggetti che operano all’interno delle filiere, attraverso il miglioramento di processi logistici ed organizzativi. Un ulteriore passo avanti – prosegue – verso il modello di agricoltura che vogliamo proporre, basato sulla qualità e sulla tipicità dei nostri prodotti e, allo stesso tempo, sulla capacità degli stessi di essere presenti da protagonisti all’interno dei moderni processi distributivi e commerciali”.

La misura 124 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 del Lazio dispone di un’adeguata dotazione finanziaria per l’interno periodo di programmazione, tale da garantire la copertura di impegni finanziari già assunti ed ancora in itinere e anche per l’assunzione di nuovi impegni.

Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto fino al 70% del costo totale ammissibile, per un importo massimo di contributo pari a 150 mila euro per progetto.