"La verità viene, distorta, calmierata.. in modo da indirizzare il consenso nella direzione voluta. In questo, grave colpa hanno i giornalisti che da troppo tempo hanno rinunciato alla loro missione di ”testimoni obbiettivi dei fatti” in favore di una sudditanza più o meno piacevole nei confronti di chi li paga o ne innalza il lustro… L’informazione è potere e tutti i giorni, la maggior parte dei giornalisti, consegna questo potere nelle mani sbagliate.”
Gabriella Resse
“Voltafaccia, improvvisazioni, proteste il pasticcio della discarica di Roma” Questo il titolo dell’articolo di Repubblica a firma Francesco Merlo che ha suscitato non poche reazioni tra i cittadini che stanno presidiando il sito di Pian dell’Olmo. “Mi scusi signor Merlo, – scrive un rappresentante del presidio permanente – ma non credo che lei parli con cognizione di causa, non so chi le passa le informazioni, ma i suoi commenti sembrano superficiali e denotano un’immotivata sferzante ironia nei confronti di una popolazione duramente provata da un anno di giusta lotta all’immorale illegalità di cui è pregno questo assurdo attacco al nostro territorio. Un territorio meraviglioso che a prescindere dai rilievi tecnici, solo un folle accosterebbe all’idea di polo industriale della ”monnezza “. La natura è ricca e lussureggiante e l’ambiente è uno splendido e variegato arazzo di flora e fauna di altissimo valore. Riano, nonostante l’estrema vicinanza con la capitale, poggia essenzialmente la sua economia su una logica di ordine locale (allevamento, agricoltura, turismo, piccoli esercizi ed immobiliare). Questo paventato pericolo discarica, ha messo il paese in ginocchio.., la gente ha perso il lavoro.., le agenzie immobiliari hanno chiuso.., così come diversi ristoranti ed attività… Per un paese così piccolo..la discarica significa morte certa, cancellazione dalle mappe, estinzione. Mi dica lei se questo è accettabile. Ma la cosa più grave è che le leggi ed i vincoli vengono allegramente disattesi, e poco importa se la prima casa è a 100 metri ed il primo centro abitato a 575, la cosa importante è trovare un buco da riempire che risolva i problemi di una capitale corrotta ed incapace che continua a spostare in provincia tutto ciò che considera “scarto”. La salute dei cittadini,sbandierata da una costituzione ormai violentata, diventa solo ”un fattore di attenzione in fase progettuale di una discarica” e non diritto inalienabile dell’essere umano.., così come il diritto al lavoro, in questo caso, sotterrato senza tanti complimenti insieme ai rifiuti. A nulla sono valsi i rilievi ed i dati tecnici portati all’attenzione dell’autorità e che non sono frutto dell’improvvisato aiuto di associazioni ambientaliste, ma che fanno invece riferimento a documentazione nota ed ufficiale delle varie autorità preposte al controllo e valutazione tecnica, geologica ed idrogeologica del territorio e che semplicemente ”viene ignorata” nostante l’importanza e la gravità delle criticità prese in esame negli studi delle autorità stesse.. Insomma se ci vogliamo prendere in giro ed appiattirci sul messaggio mediatico del nimby.. si faccia pure, la realtà è che il cittadino non ha nessuno strumento per difendersi, non la legalità, non la ragionevolezza e nel nostro caso neanche la politica. Infatti non essendo un’area interessante dal punto di vista politico, non essendo un bacino di voti appetibile, siamo anche stati gli unici, tra i famosi sette siti presi in esame dalla regione, a dover combattere da soli questa battaglia,e trovo quanto mai sconveniente puntare il dito contro i nostri 18 sindaci, solo perchè ”hanno osato” chiedere un incontro ed un chiarimento con il potere centrale alla vigilia di un disastro voluto sul loro territorio. La discarica sarà di tal quale, lo sappiamo tutti.. le favolette del rifiuto trattato che non puzza, raccontiamola ai nostri antenati degli anni 50, perchè nel 2012 la gente non è più ignorante in materia come poteva esserlo all’epoca. Ora, proprio in virtù della palese inaffidabilità dei politici, e non solo, anche delle istituzioni.. un cittadino per fidarsi dovrebbe essere lobotomizzato. Protestare e non ”rivoltarci” come dice lei, è la nostra unica cartuccia, perchè sembra ormai chiaro che al mondo d’oggi, l’unico tribunale che conta è l’opinione pubblica.. ed è proprio per questo che spesso e volentieri, la verità viene, distorta, calmierata.. in modo da indirizzare il consenso nella direzione voluta. In questo, grave colpa hanno i giornalisti che da troppo tempo hanno rinunciato alla loro missione di ”testimoni obbiettivi dei fatti” in favore di una sudditanza più o meno piacevole nei confronti di chi li paga o ne innalza il lustro… L’informazione è potere e tutti i giorni, la maggior parte dei giornalisti, consegna questo potere nelle mani sbagliate.”
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