NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Chiara Rai

Diverso materiale, che riguarda il signor Gino De Sanctis e le sue peripezie a ridosso del pregiato sito archeologico del Tempio di Diana, è giunto alla nostra redazione. Non intendiamo pubblicare tutto perché altrimenti rischieremmo di ridicolizzare una situazione gravissima. Soltanto, ci meravigliamo del fatto che finora a parte le diverse comunicazioni dei nostri lettori e la nota del Direttore degli scavi archeologici e del Museo delle Navi di Nemi Giuseppina Ghini, nessun altro abbia rotto questo vergognoso silenzio. Se siamo arrivati al punto che ognuno può fare ciò che vuole con dei reperti archeologici che rappresentano la nostra storia e le nostre radici, penso, allora perché non insegnare ai nostri figli a considerare un patrimonio inestimabile e collettivo come fosse un proprio giocattolo? E perché non insegnargli a fare il rally sul Tempio oppure direttamente al Colosseo? Tanto, nel primo caso è già successo e il soggetto è sempre lo stesso. Proprio così. Ci sono foto del 30 maggio 2010 che riguardano l’inaugurazione del nuovo club degli appassionati del fuoristrada che si è tenuto presso “l’agriturismo Il giardino di Diana”. Sia ben inteso che nella pubblicizzazione dell’evento sul web è proprio specificato che l’azienda De Sanctis è “immersa in un'oasi naturale di grande valore storico, parte integrante del parco dei Castelli Romani e posizionato a poche centinaia di metri dal Lago di Nemi”. Domanda: ma in un oasi naturale di grande valore storico e archeologico come questa si può passare a pochissimi metri da un sito archeologico con la jeep, facendo rally e salti su di un terreno smosso ad hoc per l’occasione? Senza voler entrare nel merito di altre presunte azioni, secondo noi, ai confini con la liceità (come ad esempio tutta la gente che ha mangiato nell’azienda attrezzata come un ristorante: e gli scarichi? La cucina? Tutto a norma? (Altri ristoranti hanno chiuso nei dintorni per problemi simili) facciamo parlare le foto (cliccando sulla prima foto e posizionandosi sulla freccia a destra si possono scorrere tutte). Sono numerose le jeep posteggiate nell’area archeologica. Diversi modelli sfrecciano a due passi dalle rovine. Facendo presente che non abbiamo nulla contro i jeepers, anzi è una gran bella passione, ci permettiamo interrogarci su fatto raccapricciante: ma è normale tutto questo? Mancano esattamente quattro giorni alla presentazione del nostro esposto alla Procura della Repubblica e di materiale raccolto ne abbiamo in abbondanza. 

tabella PRECEDENTI:

13/08/2012 NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO
12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA

 




NEMI, UN'ESTATE PIENA DI EVENTI. QUESTA SERA LA PRIMA FESTA DEL QUARTIERE "LE COLOMBE"

[LOCANDINA IN BIANCO E NERO DEGLI EVENTI ESTIVI DI NEMI SCARICATA DAL SITO UFFICIALE DEL COMUNE]

 

Alberto De Marchis

Nemi aveva bisogno di una fitta programmazione estiva. Complimenti all'amministrazione Bertucci per il nutrito programma. Questa sera, 14 agosto, in particolare c'e' la prima festa delle Colombe prevista per le ore 19. Non sappiamo darvi maggiori informazioni perche' purtroppo non riceviamo i comunicati stampa istituzionali da parte del Comune, a causa del fatto che il nostro giornale e' indipendente e pertanto plaude quando ritiene giusto e critica quando ritiene che occorra. Comunque, si tratta della prima festa organizzata in un quartiere che ha bisogno di sentire la presenza  del Comune e ha bisogno di richiami e attivita' come feste o iniziative culturali. Ma non e' tutto, perche' per ferragosto e' prevista una serata danzante con musica e spettacolo dal vivo organizzata in collaborazione con Villa Artemis.Domenica 19 piazza Umberto primo fara' da scenario ad un grande spettacolo musicale dance con dj Megawatt. Gli eventi sono diversi e continuano fino a sabato 29 settembre. E' un'ottima maniera per far trascorrere una lieta estate sia per i residenti di Nemi e anche una piacevole accoglienza per i turisti. In allegato all'articolo, il programma scaricato in bianco e nero dal sito del Comune.

 




NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO

[LETTERA DE L'OSSERVATORE LAZIALE INVIATA AL COMUNE DI NEMI IL 13 AGOSTO 2012]

 

Chiara Rai

Un altro passo messo in atto da L’osservatore laziale che intende andare fino in fondo allo scempio che si sta consumando presso la valle del lago di Nemi dove si trova un meraviglioso sito archeologico e dove a ridosso di quest’ultimo c’è l’azienda del signor Gino De Sanctis, finita nell’occhio del ciclone grazie ad un video dove lo stesso De Sanctis si “autodenucia” dichiarando di aver tagliato dei basoli romani, spostati e sistemati a piacimento per farne un invitante vialetto privato. Ebbene, dopo le dichiarazioni della Responsabile dell’area archeologica e Direttrice del museo delle Navi di Nemi Giuseppina Ghini, L’osservatore laziale ha ritenuto doveroso scrivere al Comune di Nemi per chiedere agli attuali amministratori se siano state fatte o meno verifiche in merito e, altresì, se siano stati presi dei provvedimenti nei confronti del signor Gino De Sanctis il quale, stando alle dichiarazioni della Ghini, avrebbe addirittura realizzato dei manufatti abusivi nella sua proprietà. La redazione de L’osservatore laziale intende ribadire con forza che questo caso non interessa soltanto Nemi ma l’intero Lazio e l’intera penisola per non voler andare oltre in quanto viene leso un patrimonio archeologico inestimabile e vengono profondamente “graffiate” le nostre radici culturali e il nostro vivere civile. Di seguito si riporta il testo della posta certificata inviata agli amministratori del Comune di Nemi e alleghiamo la copia della lettera.

Spettabile
Comune di Nemi

                               
All’attenzione del  Sindaco Sig. BERTUCCI Alberto

All’attenzione del Responsabile del Servizio di Vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale Sig. BERTUCCI Alberto

All’attenzione del Consigliere con delega al Contenzioso, Bilancio, Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Sig. LIBANORI Giovanni  

All’attenzione del Consigliere con delega al Turismo, Cultura, Gemellaggi, Urbanistica Sig.ra PALAZZI Edy

E PER CONOSCENZA

All’attenzione del Consigliere di opposizione del Comune di Nemi Sig.ra COCCHI Cinzia

All’attenzione del Consigliere di opposizione del Comune di Nemi Sig.ra OSMARI Stefania

All’attenzione del Segretario Comunale Dr. GALLUCCIO Vincenzo

Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio All’attenzione del  Dr.ssa GHINI Giuseppina

All’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani All’attenzione del Commissario Straordinario Sig. ORCIUOLI Matteo Mauro e del Direttore Sig. GIUNTARELLI Paolo

Alla Legione Carabinieri Lazio Compagnia di Velletri all’attenzione del Maggiore PIRAS Marco

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri all’attenzione del  Sostituto Procuratore Dr. TRAVAGLINI Giuseppe

PREMESSO CHE

–    La sottoscritta, Maria Chiara Shanti Rai (Firma giornalistica Chiara Rai), in qualità di direttore responsabile del quotidiano online L’osservatore laziale (www.osservatorelaziale.it)  ha pubblicato in data 9 agosto 2012 a propria firma il seguente articolo “NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA” Link all’articolo http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=2417&arg=3&red=1  .
–    Che nel suindicato articolo veniva evidenziato il fatto che il signor Gino de Sanctis, titolare di un’azienda confinante con il sito archeologico del Tempio di Diana a Nemi, in un video pubblicato su youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=LXD1ArSP804 , illustrava chiaramente che dopo aver rinvenuto dei basoli romani, li spostava, tagliandoli e aggiustandoli a suo piacimento al fine di realizzare un vialetto nella sua azienda. Lo stesso De Sanctis, nel video, dichiarava di aver informato la soprintendente ai Beni Archeologici e che quest’ultima accoglieva con piacere la suddetta notizia. Tra l’altro il signor Gino De Sanctis, ha più volte dichiarato, recentemente anche sul quotidiano Il Messaggero, di essere il custode dei templi e di prendersi cura dei reperti che lo stesso tratta e pubblicizza (anche sul sito aziendale (www.ilgiardinodidiana.com) e nelle varie comunicazioni che circolano) come se fossero una sua esclusiva proprietà. A seguito dell’articolo suindicato, la dottoressa Giuseppina Ghini, chiamata in causa dal giornale, in qualità di Responsabile dell’area Archeologica e in qualità di Direttrice del Museo delle Navi di Nemi ha confermato il comportamento denunciato dalla nostra testata riferito al signor Gino de Sanctis, inviando alla nostra redazione le sue dichiarazioni riportate in un secondo articolo pubblicato in data 12 agosto intitolato “NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI” link all’articolo http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=2443&arg=3&red=1

TANTO PREMESSO SI CHIEDE AI DESTINATARI DELLA PRESENTE

Al fine di acquisire maggiori informazioni che verranno riportate nell’esposto che la testata L’osservatore laziale  ha intenzione di presentare alla Procura della Repubblica, si chiede di essere messi a conoscenza se codesto spettabile Ente, nelle persone del Sindaco Alberto Bertucci, Responsabile del Servizio di Vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale, e del Vicesindaco e Consigliere con delega al Turismo, Cultura, Gemellaggi, Urbanistica Edy Palazzi, ha operato controlli a tutela del territorio e del Pubblico Patrimonio Archeologico della valle del lago di Nemi, anche riguardo le presunte strutture “abusive” citate con precisione dalla dottoressa Giuseppina Ghini, Responsabile dell’area Archeologica e Direttrice del Museo delle Navi di Nemi.
Infine si chiede a codesto spettabile Comune di Nemi, quali azioni, civili e/o penali, abbia intrapreso o intenda intraprendere nei confronti del signor Gino De Sanctis il quale ha ammesso (con testimonianza video) di aver tagliato e spostato dei reperti rinvenuti nella sua proprietà per farne un vialetto, producendo, così, un grave danno al Patrimonio Archeologico della collettività. E altresì rispetto alle presunte strutture abusive che avrebbe realizzato all’interno della sua proprietà, adiacente peraltro al sito Archeologico e ricadente nel Parco Regionale dei Castelli Romani.
Ringraziando per l’attenzione che vorrete prestare alla presente, rimaniamo in attesa del Vostro eventuale riscontro da inviarci in forma scritta al presente indirizzo di posta certificata (Pec)   Si fa espressamente presente che tra otto giorni a partire da oggi 13 agosto 2012, presenteremo esposto alla Procura della Repubblica di Velletri.
                            Scritto e inviato in data 13 Agosto 2012
Distinti saluti.
Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai)
Direttore Responsabile de L’osservatore laziale

SI ALLEGANO:
1)    ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA 9 AGOSTO 2012 INTITOLATO: “NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA”
2)    ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA 12 AGOSTO 2012 INTITOLATO: “NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI”

tabella PRECEDENTI:

12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA


 




NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI

Chiara Rai

Finalmente una voce si e' levata da un  torpore e silenzio disdegnevole. Dopo aver pubblicato (siamo stati i primi e gli unici a farlo) sul nostro quotidiano un deplorevole video dove il signor Gino De Sanctis faceva vedere come, a due passi dal sito archeologico del Tempio di Diana, aveva tagliato e sistemato a suo piacimento realizzando un vialetto dei basoli antichi ritrovati, dice lui, nella sua azienda. Il signor De Sanctis affermava anche che la soprintendente aveva addirittura apprezzato il gesto. Per ben ricordare tutte le gesta di questo signore e' possibile visionare l'articolo precedente del 9 agosto "NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA". 

Finalmente, dicevo, e' giunta alla nostra redazione una nota della dottoressa Giuseppina Ghini, la quale e' prontamente intervenuta sulla vergognosa questione, essendo stata da noi citata in qualità di responsabile dell'area in questione nonche’ direttrice del Museo delle Navi.

Prima di riportare integralmente la nota della dottoressa Ghini, in qualita' di direttore di questa indipendente testata, annuncio che presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, avendo raccolto testimonianze e sollevato personalmente un fatto deplorevole che riguarda il nostro patrimonio archeologico, che fino a prova contraria e' pubblico e non puo' essere deturpato a proprio piacimento. In ultimo chiediamo a gran voce all'attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il quale di recente con delibera numero 83 del 25 luglio ha assunto la responsabilita' del servizio di vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale, di assumere una posizione in merito e di farci sapere se ha o meno fatto delle verifiche nel suo territorio al fine di salvaguardare e tutelare questo inestimabile patrimonio archeologico. Questa e' una vera e propria emergenza e va affrontata mettendo da parte amicizie, conoscenze, colori politici e bandiere.

Ecco la nota della dottoressa Giuseppina Ghini. Dichiarazioni che definisco "clamorose" fatte nei confronti del signore "custode" del tempio.

"Ho letto con vivo sconcerto il testo con le dichiarazioni del Sig. Gino De  Sanctis, proprietario e gestore del centro di apicoltura situato ali'nterno  dell'area del Santuario di Diana Nemorense, a poche decine di metri dal  tempio,  dove da diversi anni la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio  sta  conducendo scavi e ricerche, sotto la direzione di chi scrive e, dal 2003,  con  la collaborazione del Dipartimento Uomo e Territorio dell'Università di  Perugia, diretto fino ad alcuni anni fa dal Prof. Filippo Coarelli e  attualmente dal Prof. Paolo Braconi. Essendo stata citata come direttore  del  Museo delle Navi Romane e responsabile del territorio nemorense, ritengo  doveroso fare alcune precisazioni. Il Sig. De Sancits non è nuovo a dichiarazioni come quelle pubblicate, in  cui  asserisce di essere l'ultimo "custode" del Santuario (novello "rex  nemorensis")  e di essere altresì l'unico che realmente si occupi della manutenzione del  luogo sacro.  Peccato non menzioni il fatto che di recente ha realizzato, senza alcuna  autorizzazione, due maneggi per cavalli, una stalla e due manufatti per  l'accoglienza delle scolaresche e che in diverse occasioni ha organizzato  riunioni e feste sul podio del Tempio.  Si tratta, fortunatamente, di strutture solo poggiate sul terreno e la  strada  da lui menzionata in realtà era già nota e in parte visibile; tuttavia più  volte sollecitato dalla Soprintendenza- verbalmente e con comunicazioni  scritte- a rimuovere le suddette strutture, ha avuto reazioni a dir poco  discutibili, sostenendo che, essendo il proprietario dei terreni, non ha  bisogno di alcun permesso. Chiunque abbia anche scarse nozioni di legge, sa  al  contrario che se un'area archeologica è sottoposta a norme di tutela e  salvaguardia (come nel caso in questione), qualsiasi attività che comporti  un  intervento sul terreno, anche se solo di uso, va preventivamente  autorizzata  dagli organi competenti, ovvero dal Ministero per i Beni e le Attività  Culturali.  Ultimamente la Soprintendenza ha interessato anche gli Enti che operano  sul  territorio, in particolare il Comune di Nemi, affinchè contribuiscano con  un  loro intervento per un'azione più incisiva, volta alla tutela e alla  salvaguardia di questa importante testimonianza archeologica.
Ci auguriamo che la divulgazione data alle dichiarazioni del Sig. De  Sanctis,  che si commentano da sole, costituisca motivo di riflessione per quanti,  oltre  alla Soprintendenza, sono deputati al controllo e alla tutela del  territorio.     
Giuseppina Ghini"

tabella PRECEDENTI:

09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA






NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA

Non dico niente di non provabile, c'e' un video che dice tutto e che a mio parere e' davvero vergognoso. Che La Regione, il Comune di Nemi, il Parco, la Soprintendenza, il Ministero facciano subito qualcosa. Almeno una di queste istituzioni. Salviamo l'Italia da questi scandali e forse tra qualche anno si potra' ammirare un  piccolo parco archeologico a Nemi, dove vicino all'area del Tempio di Diana c'e' una strada antica e visitatori in  fila che pagano un biglietto per ammirarne la bellezza. Per ora basta un panino da De Santis, ed e' un vero peccato per i nostri figli e le generazioni che verranno.

[tabella PRECEDENTI:  25/07/2012 NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?]

 

Chiara Rai

Povera Italia. Le cose non vanno perche' abbiamo un modus faciendi tutto nostro. Il video che riportiamo con l'articolo, cari lettori, e' a dir poco scioccante. In un qualsiasi altro paese d'Europa una situazione del genere non si sarebbe verificata. Con queste riprese abbiamo toccato il fondo. Siamo arrivati ad un punto dove tornare indietro risulta difficile, ma dobbiamo assolutamente virare indietrotutta e fare in modo che coloro che vogliono a tutti i costi ridicolizzare noi e il nostro Paese, si fermino. C'e' una ignoranza e una incivilta' inaudita che va frenata. Faccio un urgente e serio appello alla soprintendente ai beni archeologici del Lazio Marina Sapelli Ragni, tra l'altro chiamata in causa nel corso del video da questo signor Gino De Sanctis, il quale nella sua azienda a pochi metri dall'area del Tempio di Diana, ha scoperto  dei basoli di epoca romana (credo perche' non sono un esperto) e di testa sua e a suo gusto li ha sistemati.  Secondo le dichiarazioni di questo signore e di altri nel video si tratterebbe della strada di Virbio, cosidetto "Re di Nemi", sacerdote della divinita' di Diana. Sto parlando della Valle del lago di Nemi, sto parlando di un'area PRIVATA ADIACENTE IL TEMPIO DI DIANA, dove si sponsorizza la buona cucina e l'accoglienza di un'azienda assieme a dei reperti archeologici ritrovati dal proprietario dell'azienda che, a mio parere dovrebbero essere custoditi altrove, magari presso il non lontano Museo delle Navi di Nemi diretto dalla dottoressa Giuseppina Ghini. Il signor De sanctis, con le sue ciabatte e un tubo in gomma continua a calpestare i basoli ritrovati e a bagnarli con l'acqua come fosse un terrazzino in calcestruzzo impolverato. Se ne vanta e dice addirittura, che avvisata la soprintendente del Lazio, quest'ultima avrebbe apprezzato il gesto del signor Gino che ha arrangiato una strada, tagliati i basoli, creato un vialetto a misura per lui, per la sua azienda e soprattutto per i visitatori che pensa di richiamare a se'. Sono sicura che qualsiasi turista, vedendo pietre romane originali in terreni privati dove sorgono attivita' commerciali, ride e ci beffeggia alle spalle. Ci sono le indicazioni stradali per il tempio di Diana letteralmente mozzate, ci sono i variopinti cartelli di De Sanctis che fanno capire che il tempio e' da lui. Anzi i templi, perche' nel video si vanta la proprieta' di tre, quattro templi e di strade romane come se fossero del signor Gino e non patrimonio pubblico. Quei basolati sono nostri. Faccio appello anche al Comune di Nemi, affinche' verifichi subito questa situazione, faccio appello al ministro per i Beni e Attivita' Culturali Lorenzo Ornaghi affinche' metta al sicuro quel poco che e' rimasto, affinche' verifichi e nel caso prenda i dovuti provvedimenti. Se nel mio orto trovassi un'antico reperto archeologico, non aspetterei un minuto in piu' e lo metterei a disposizione del patrimonio pubblico. Invece, pare che a due passi dall'area del Tempio di Diana esista un "custode" non autorizzato che tratta il tempio e le sue ricchezze archeologiche circostanti come fossero un appendice di casa sua. Non dico niente di non provabile, c'e' un video che dice tutto e che a mio parere e' davvero vergognoso. Che La Regione, il Comune di Nemi, il Parco, la Soprintendenza, il Ministero facciano subito qualcosa. Almeno una di queste istituzioni. Salviamo l'Italia da questi scandali e forse tra qualche anno si potra' ammirare un  piccolo parco archeologico a Nemi, dove vicino all'area del Tempio di Diana c'e' una strada antica e visitatori in  fila che pagano un biglietto per ammirarne la bellezza. Per ora basta un panino da De Santis, ed e' un vero peccato per i nostri figli e le generazioni che verranno.

Il video proposto è stato scaricato da youtube dove era stato caricato da giardinodian in data 11/ott/2011
La didascalia riportata sul video è la seguente:
L'azienda agricola il giardino di Diana è situata in una felice posizione nella splendida vallata del Lago di Nemi e dispone di oltre 40.000 mq di terreno distribuiti in vari appezzamenti. Il lago è distante poche centinaia di metri, tutto è circondato dall'ampio cratere vulcanico immerso in boschi di leccio, querce faggio, aceri, roverelle, corbezzoli, tigli, castagni e quant'altro di unico e raro, tale da rappresentare un autentico esempio di macchia preistorica. Si raggiunge percorrendo le strade che scendono sia da Nemi che da Genzano e si trova a poca distanza dal Museo delle Navi Romane. L'azienda ricade interamente nel Parco dei Castelli Romani ed è parte integrante dell'Area archeologica del Tempio di Diana Nemorense con presenza di parti significative dell'antico santuario. La superficie agricola è destinata ad oliveto specializzato, orto, colture officinali e naturalmente allevamento di api, con indirizzo produttivo nel pieno rispetto dei criteri di coltura biologica. (girato da Ulderico Agostinelli Cico Movies di Velletri)

tabella PRECEDENTI:

25/07/2012 NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?

 




NEMI CAMPIONATO DI NUOTO, NONOSTANTE LE CRITICHE LA CIAMBELLA E' USCITA COL BUCO

I cittadini hanno partecipato con sana attenzione alle cerimonie, a livello d'immagine il risultato e' stato positivo. Peccato che la stessa cosa non  si possa dire per la cosiddetta "sostanza"

 

Angelo Parca

Si e' concluso tra applausi e critiche l'evento di nuoto a Nemi che ha impegnato l'intera giornata dello scorso sabato 4 agosto. Un evento che l'osservatore laziale ha voluto riportare a consuntivo per permettere che oltre alle positive considerazioni che può suscitare un campionato nazionale, si dia spazio anche alle critiche costruttive che possono tornare utili per l'anno prossimo. Uno scenario incantevole quello del lago di Nemi (con qualche motore in  acqua di troppo forse ma senz'altro uno spettacolo mozzafiato) che ha fatto da sfondo al "Campionato italiano di nuoto di fondo e mezzo fondo" che quest'anno è partito dal Centro ittico Catarci anzichè dall'ormai chiuso centro canoe. Alle 10 si è svolta la gara di fondo, alle 15 quella di mezzo fondo. Le premiazioni si sono tenute in piazza Umberto I sia alle 12:30 per il fondo, che alle 18 per il mezzo fondo. Presenti il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il Fiduciario Coni Pierpaolo Manzetti e il Tecnico federale Amedeo Spanò. I cittadini hanno partecipato con sana attenzione alle cerimonie, a livello d'immagine il risultato e' stato positivo. Peccato che la stessa cosa non  si possa dire per la cosiddetta "sostanza": purtroppo tutto ciò che di "mangereccio c'è stato, è arrivato da fuori Nemi. Persino la porchetta, nonostante a Nemi ci siano delle ottime norcinerie, è arrivata da fuori il paese e tutto ciò ha creato qualche malumore tra i commercianti che comunque sono stati già in parte gravati dalla chiusura del centro storico a causa della manifestazione. Insomma, la ciambella, alla fine, è comunque riuscita col buco anche se, oltre a qualche pacco di pasta donato gratis dal popolo di Nemi, la manifestazione non ha portato "incassi d'oro" agli operatori commerciali che, comunque, avranno gradito le cerimonie.

 




NEMI REGOLAMENTO IMU: COPIA E INCOLLA CON GENZANO MAL RIUSCITO

[REGOLAMENTO  PER  LA  DISCIPLINA DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “I.M.U.”]

 

– All'articolo 7 comma 2 del regolamento per la disciplina dell'imposta municipale propria IMU del Comune di Nemi si legge: "La prevalenza dell’immobile ricadente nel Comune di Genzano di Roma viene intesa per una quota parte non inferiore al 50% della superficie dell’immobile."

– All'articolo 17 comma 3 del regolamento per la disciplina dell'imposta municipale propria IMU del Comune di Nemi si legge: . La prevalenza dell’immobile ricadente nel Comune di Genzano di Roma viene intesa per una quota parte non inferiore al 50% della superficie dell’immobile.

 

Redazione

Non c’è assolutamente nulla di male a “scopiazzare” il regolamento Imu dal vicino Comune di Genzano. Basterebbe però, fare attenzione a cambiare il nome della città laddove serve. Senza dubbio non è un grande errore, e poi oggi, il “copia e incolla” è frequente ovunque. Proviamo, però, ad evitare figuracce. Basterebbe leggere i regolamenti che si "scopiazzano" approvano nella loro interezza. Qualche secondo in più non guasta e l’immagine ne rimane illesa.




NEMI, VAIRO CANTERANI SCRUTA LE NUOVE "VILLE NEL PARCO" E LANCIA UN MONITO ALLE OPPOSIZIONI:"VIGILATE CON CORAGGIO E ASSIDUITA'!"

Canterani: "Ma è mai possibile che in un Comune come quello di Nemi, non ci sia uno straccio di commissione urbanistica ed edilizia? – Possiamo permettere che al posto dei colli sorgano ville nel verde? Che almeno si controlli cosa sta succedendo al nostro polmone"

 

Chiara Rai

Tiene sempre gli occhi aperti, anche se non sarebbe suo compito farlo con così attenzione: lo storico rappresentante della sinistra nemese Vairo Canterani, ha qualcosa da dire: "Non posso tacere – dice Canterani – quando vedo che sorge una lottizzazione. C' e' una cartellonistica mastodontica "La Villa nel Parco", una lottizzazione che nasce in ettari e ettari di terreno che prima apparteneva ai Padri Verbiti, i quali, credo per difficoltà economiche, sono stati costretti a vendere. Loro in questa storia non centrano nulla – sottolinea Canterani – ma perchè nessuno si chiede chi è che ha concesso le autorizzazioni? La Regione ha dato parere positivo? Il Parco? I Comuni? Probabilmente il terreno dove sorgeranno "le ville nel Parco" si trova nel territorio di Nemi e di Velletri, questo non importa. Cio' che importa è che Nemi, polmone verde che si trova a 30 km da Roma è un territorio sotto assedio con "sentinelle" che fanno controlli blandi". Ecco che Vairo Canterani, esplicita in maniera più chiara quello che ritiene sia il nocciolo della questione lanciando un monito a tutte le forze di opposizione: "Nemi ha bisogno di una opposizione assidua, presente che faccia un controllo scientifico sul territorio, puntuale soprattutto riguardo la vigilanza in materia edilizia. Ma è mai possibile che in un Comune come quello di Nemi, non ci sia uno straccio di commissione urbanistica ed edilizia? Ci vuole una presenza forte, un coraggio maggiore nelle politiche del territorio. Sullo stemma di Nemi – continua Canterani – sono rappresentati tre colli: Calvarione, Vignola e Montalto. Possiamo permettere che al posto dei colli sorgano ville nel verde? Che almeno si controlli cosa sta succedendo al nostro polmone". Vairo, fondatore della lista civica "Nemi per Sempre" affonda, infine, le parole sulla condotta degli ex sindaci Biaggi e Cocchi:" Si è appena tenuta una gara di nuoto – dice Canterani – ma nessuno si chiede perchè non  si è partiti dal centro canoe. Mi spiego meglio: vorrei proprio sapere perchè il centro canoe è chiuso! Ormai i vandali e gli incivili si sono impossessati di tutto ciò che era rimasto di quel centro. L'area viene occupata, le barche buttate, i lettini sfasciati, cosa è successo a quel bel centro canoe, l'unico che c'era a Nemi? E' tutto un deterioramento e degrado, lo stesso deperimento che ha permesso a Bertucci di diventare sindaco. Bertucci ha avuto vittoria facile, perchè gli è bastato semplicemente cavalcare il malgoverno Biaggi-Cocchi. Se fosse stato un buon governo avrebbero vinto di nuovo, invece non sono stati capaci di fare nulla". Per quanto riguarda "Le ville nel Parco", L'osservatore laziale cercherà di andare in fondo a questa storia, affinchè, l'informazione riguardo il territorio sia, nei limiti del possibile, garantita.




NEMI, MATRIMONI CIVILI: LA "STANGATA" DELLA GIUNTA BERTUCCI AGLI SPOSI NOVELLI

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme-}

[DELIBERA GIUNTA COMUNALE DEL 9 LUGLIO 2012 – MATRIMONI]

 

Chiara Rai

Per dire "si'" nel municipio di Nemi bisogna pagare. Il nuovo  "dazio" è rivolto a tutti, anche a chi nel paese delle fragole ci è nato e ci risiede. Ogni cittadino, a seconda che sia residente oppure no, ha delle tariffe dedicate al fatidico "giorno più bello della propria vita": sposarsi in mezzo alla settimana conviene di più che nel week end. Ad ufficializzare il tariffario dei matrimoni in uno dei paesi più turistici dei Castelli Romani che ispirò addirittura le pitture del precursore dell'impressionismo inglese William Turner è una delibera di Giunta del 9 luglio. Qui, sono espressi i costi: i non residenti pagano 250 euro dal lunedì al venerdì e 350 euro se decidono di convolare a nozze il sabato, la domenica e i festivi. I residenti invece, che prima si sposavano in aula consiliare a costo zero, pagheranno 100 euro dal lunedì al venerdì e 150 euro il fine settimana e i festivi. Cosa offre il Comune in cambio di ciò che la Giunta Bertucci ha chiamato "quota rimborso spese?" Ebbene, l’Amministrazione comunale oltre a predisporre la sala consiliare, mette a disposizione dei neo coniugati una composizione floreale, una pergamena ricordo e, dulcis  in fundo, la bandiera italiana. Questo "pacchetto sposi" però non è riuscito a passare indenne da polemiche. Il fatto è che sia il tricolore così come la pergamena e la sala comunale sono sempre stati offerti agli sposini: "Chi si sposa a Nemi – dice l'ex sindaco Cinzia Cocchi – di solito organizza anche il pranzo o la cena nel nostro paese, ma adesso, facendo pagare anche i residenti e aumentando le quote dei non residenti si rischia di disincentivare gli sposi a fermarsi a Nemi per i banchetti. Sembra cosa da poco, ma grazie all'ospitalità garantita in passato dal Comune, ne hanno tratto benefici le attivita' commerciali del paese". Addirittura, spiega l'ex primo cittadino, si era venuto a creare un circuito di turisti che periodicamente si sposavano a Nemi: molti inglesi ma anche coppie di tedeschi che per più anni consecutivi erano soliti sposarsi il 31 dicembre a Nemi. Resterà tutto come prima? Poco felici di pagare soprattutto i residenti: "se prima, anche per una questione di convenienza – dice Maria – avevamo deciso di sposarci a Nemi, nostro Comune di residenza, adesso con l'entrata in vigore dei rimborsi, sicuramente ci guarderemo intorno per cercare il luogo che più ci piace e più ci conviene. Certo far pagare il matrimonio a chi a Nemi ci vive non e' una scelta ospitale, ma capiamo anche la necessità del Comune di fare un pò di cassa".




NEMI PARCHEGGI SELVAGGI, INTERVIENE L'EX SINDACO BIAGGI: " PREMETE IL PULSANTE DI AVVIO DEL SISTEMA ZTL"

[DETERMINA DEL 30 MARZO 2011 – FORNITURA PIASTRA DI ANCORAGGIO PALO ZTL "Dovendo provvedere nel merito al fine di dare attuazione al servizio di z.t.l..in
tempo rapido]
– "Soltanto l’infausta caduta della Giunta Cocchi impedì a quella Amministrazione di varare questo servizio di eccellenza."

 

Biaggi: "Attualmente, la Giunta Bertucci utilizza il volenteroso fischietto permanente  di un agente della Polizia Locale, assunto a tempo determinato, ed il buonismo di un generico appello al senso di responsabilità degli automobilisti a caccia di parcheggio."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi

"Caro Direttore,
il problema del parcheggio nel territorio del Comune di Nemi e, particolarmente all’interno del centro storico, è annoso.
L’orografia dei luoghi se, da un lato, è in grado di offrire paesaggi incantevoli, dall’altro, è punitiva per nostra-signora-automobile che, nel bene e nel male, governa e guida la nostra vita.
Non entro nel merito delle speranze, delle progettazioni, talvolta delle illusioni, spesso delle delusioni che hanno ispirato, e non mancano di ispirare tuttora chi è stato chiamato, quale Amministratore, ad interessarsi di questa problematica.
Pertanto abbiamo in mano due chiavi di lettura: la prima è quella del tempo medio e lungo che governa la realizzazione dei progetti; la seconda è quella obbligata dalla quotidianità.
Il nostro centro storico venne concepito e realizzato quando tutti andavano a piedi e, qualcuno, a cavallo.
Le some di asini e muli trasportavano derrate e merci.
Oggi è soffocato dalle automobili, dal carico – scarico e dal parcheggio selvaggio.
La carta del buonsenso, dell’autodisciplina e del senso di responsabilità non bastano e debbono essere corroborate da mezzi di dissuasione concreti, rapidi ed oggettivi che vanno messi al servizio della Polizia Locale.
Sia la Giunta Biaggi e sia la Giunta Cocchi avevano lavorato alacremente per fare del centro storico una ZTL (zona a traffico limitato) che ponesse finalmente fine alle sperimentazioni durate per decenni e che dettasse per tutti regole logiche, produttive di un miglioramento della qualità della vita per i residenti, lontane dalle simpatie o dalle antipatie di qualcuno del personale di servizio, pena una sanzione certa.
Per queste finalità era stato ottenuto il finanziamento che aveva consentito alle Amministrazioni allora in carica, segnatamente per l’impegno profuso dall’allora Assessore Fabrizio Ricci, di effettuare tutti i passaggi necessari:
1)    dotare l’occhio elettronico della linea ADSL per consentire la comunicazione con la Centrale Operativa;
2)    dotare la linea ADSL del Comune, fornita dalla Regione Lazio, di un IP pubblico per consentire lo scambio dei dati tra l’occhio elettronico e la Centrale Operativa della Polizia Locale;
3)    dotare il Comune di Nemi di un Regolamento Comunale per la ZTL;
4)    individuare i luoghi agli ingressi del centro storico per la collocazione delle telecamere.

Tutte queste problematiche erano state superate sin dall’11 giugno 2011.
Soltanto l’infausta caduta della Giunta Cocchi impedì a quella Amministrazione di varare questo servizio di eccellenza.
La Gestione Commissariale, durata circa un anno, non si è minimamente curata di rendere fattiva questa opportunità.
Attualmente, la Giunta Bertucci utilizza il volenteroso fischietto permanente  di un agente della Polizia Locale, assunto a tempo determinato, ed il buonismo di un generico appello al senso di responsabilità degli automobilisti a caccia di parcheggio.
È lecito domandarsi: ma perché non viene attivato il sistema della ZTL?……. Basterebbero tre cose, caro Direttore:
a) appendere le telecamere agli appositi supporti ai due ingressi al centro storico;
b) portare all’approvazione del prossimo Consiglio Comunale il Regolamento già redatto;
c) premere il pulsante di avvio del sistema.

È chiaro che altrimenti la disfunzione del parcheggio selvaggio all’interno del centro storico, soprattutto nelle ore serali, e il carico – scarico, altrettanto selvaggio delle merci, non avranno mai limite. E ciò a detrimento della qualità della vita dei residenti e del turismo.
Spero molto che questo appello venga ascoltato dalla Amministrazione in carica e dai Responsabili della Polizia Locale ……… altrimenti vuol dire che la “damnatio memoriae” di chi ha precedentemente amministrato, ha ancora i suoi “coltori” ……… più o meno diretti.
Grazie dell’ospitalità.
                        Avv. Alessandro Biaggi"

 

tabella PRECEDENTI:

30/07/2012 NEMI CAOS AUTOMOBILI IN CENTRO, C'E' CHI I SOGNI E' IN GRADO DI REALIZZARLI: IL CENTROSINISTRA CHIEDE UN'ISOLA PEDONALE… SUBITO!
18/06/2012 NEMI, CAOS PARCHEGGI: VETTURE PARCHEGGIATE IN DIVIETO DI SOSTA A CORSO VITTORIO EMANUELE


 




NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?

[DETERMINAZIONE N° 58 DEL 28.05.2012 CONTRATTO INTEGRATIVO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DITTA SCHIAFFINI TRAVEL S.P.A. ANNO 2011]

[APPENDICE AL CONTRATTO DI SERVIZIO DEL TRASPORTO PUBBLICO DEL COMUNE DI NEMI]

 

Angelo Parca

“A Nemi andiamo di male in peggio. Le autolinee Schiaffini servizio privato credo pagato dal Comune di Nemi effettua il servizio a secondo dell'umore dei suoi autisti. – Denuncia un residente del luogo, che prosegue a raccontare – Venerdì scorso, 27 luglio mia moglie ha preso il pullman della Schiaffini delle ore 16:45 dopo aver letto sul sito della ditta di trasporto che la stessa effettua il seguente giro con la linea 2: Nemi piazza Roma, valle delle Colombe, via Nemorense, bivio Nemi – Genzano, valle delle Colombe, Nemi piazza Roma. L'autista ha pensato bene di finire la corsa a Nemi in piazza Roma tralasciando la fermata di valle delle Colombe che dalla piazza dista circa 1,5 km,  per di più in salita e che di questi giorni con queste temperature sono un vero toccasana per la salute. L’autista ha detto: ‘la corsa finisce qui’. Mia moglie ha fatto presente che avrebbe dovuto proseguire la corsa fino a valle delle Colombe, avendo regolarmente pagato il biglietto, ma il conduttore si è rifiutato rispondendo a malo modo e dicendo che la corsa finiva li, aggiungendo inoltre di non rompergli le scatole. In conclusione , mia moglie ha dovuto proseguire a piedi fino a valle delle Colombe, e una volta arrivata a casa si è sentita poco bene, a causa della fatica e del gran caldo. A quel punto ho contattato personalmente la Schiaffini Travel ma colti come si dice ‘in fallo’ hanno cercato le scuse più assurde tentando di coprire la grave mancanza del loro dipendente. – Il residente prosegue poi, rivolgendosi alla redazione de L’osservatore Laziale – Quindi chiedo a voi di informarvi se il Sindaco di Nemi è a conoscenza del modo di lavorare di questi signori? Siccome non è la prima volta che ho da ridire sull'operato di quest'azienda perché ho potuto constatare personalmente che non effettua seriamente il servizio per cui è pagata dal comune di Nemi. A Nemi io ci vivo da 31 anni e il servizio pubblico non è mai esistito, speravo con quest'ultima amministrazione nelle cui fila è presente il Sig. Libanori che è membro del Cda del Cotral, potesse cambiare qualcosa, ma ad oggi la Cotral è quasi assente nel Comune Di Nemi, la Schiaffini Travel servizio privato oltre ad avere degli orari assurdi o affiancati a quelli della Cotral fanno si che a Nemi se non hai il mezzo privato è meglio che te ne vai da un'altra parte. Spero che vogliate rinfrescare la memoria all'amministrazione comunale perché nel 2012 certe situazioni non sono più ammissibili. Vi ringrazio e speriamo, ma ci credo poco, che la situazione migliori.” Il cittadino, che per il momento preferisce restare anonimo, ha poi contattato il Sindaco di Nemi il quale in merito all’accaduto gli avrebbe detto che  prenderà provvedimenti dopo aver accertato quanto successo, su quale linea si è verificato il disservizio e l’orario dell'accaduto.

Intanto, in attesa che il primo cittadino accerti quanto accaduto al fine di poter prendere provvedimenti, siamo andati a curiosare sul sito del Comune di Nemi e presso l’Albo Pretorio abbiamo trovato  la determinazione numero 58 del 28 maggio 2012 con oggetto: contratto integrativo trasporto pubblico locale ditta Schiaffini Travel S.P.A. anno 2011 per euro 114.835,02 . Nell’allegato alla determina (proroga) si legge altresì: che la Regione Lazio con nota del 18/07/2011 pervenuta in data 26/07/2011 Prot. 5756 ha comunicato l’approvazione del Piano di riparto dei finanziamenti con l’assegnazione al Comune di Nemi dell’importo annuo complessivo di € 83.971,89 correlato ad una percorrenza minima annua di Km 44.348 subordinando l’erogazione del rateo di pagamento all’attestazione bimestrale resa, a consuntivo, dal Comune dalla quale risulti:
– La percorrenza svolta in servizio di linea;
– Lo svolgimento del servizio con regolarità ed in conformità al
programma di esercizio;
– La verifica dell’avvenuto assolvimento, da parte del gestore del
servizio, degli obblighi previdenziali, assistenziali ed
assicurativi relativamente al personale dipendente;

Dunque questo significa che la Regione paga il trasporto, il Comune integra il pagamento e il cittadino paga il biglietto nonché le tasse e quindi, di conseguenza i finanziamenti pubblici. Ma bada bene che se la Regione dovesse accorgersi che “lo svolgimento del servizio non avviene regolarmente e in conformità al programma di esercizio, potrebbe, e avrebbe ragione a farlo, non concedere più finanziamenti a Nemi per il trasporto! Dunque, auspichiamo che il primo cittadino non prenda ‘sotto gamba’ questa annosa questione ma, come promesso, vada davvero fino in fondo e, nel caso, prenda gli opportuni provvedimenti.

tabella PRECEDENTI:

23/07/2012 LAZIO COTRAL, L'ESPERIENZA DEI PENDOLARI INSEGNA?