FORMIA, VA IN SCENA DON ALONSO QUIJANO DETTO IL BUONO

Redazione

Formia – Al centro della scena un grande letto sormontato da uno scrittoio e antichi libri, codici cavallereschi delle antiche sagre; Miguel de Cervantes Saavedra è intento a scrivere le ultime pagine del suo romanzo “el ingegnoso hidalgo don Quijotte de la Mancha”,  forse ispirato dalla sua avventurosa esperienza esistenziale, forse ispirato dal desegaňo storico che investiva la sua terra di Spagna e che lascerà un’impronta fondamentale nelle sue opere.

Domenica 24 Marzo alle 18:00 in scena al Teatro Remigio Paone quello che è stato definito un Don Chisciotte “esile ma che sazia", una figura letteraria storica ma sempre nuova.

Cervantes compone in una nuova dimensione narrativa con forme fabulatorie spregiudicate e realistiche; “don Quijotte” sarà considerato il primo romanzo moderno e diverrà un modello di ispirazione per la futura letteratura.

L’azione scenica si svolge intorno a quel letto, luogo dell’ultima scrittura, dell’ultima tenzone contro la Dama Nera che cerca e forza per la conclusione del romanzo e, in un ritmo confuso fra realtà e finzione scenica, lo scrittore finisce per identificarsi col suo personaggio condividendone l’unicità, l’anarchia e la storia.

Le tre fantesche, che assecondano e deridono il vecchio signore, mettono in  scena la scrittura del romanzo e l’eccentricità del cavaliere, inconsapevoli che la follia è la chiave di tutta la storia, la strada da percorrere per sfuggire alla delusione degli uomini che fanno svanire nella realtà l’immaginazione e la possibilità di identificarsi con essa.

Il libro si chiude al capitolo settentaquattro e il vecchio scrittore lo consegna al futuro lettore consapevole che il suo cavaliere contiene la forza di un sogno.

Grazie alla scrittura, alla regia e all’interpretazione di Ferruccio Padula, il Laboratorio teatrale istrio – la scuola dei mestieri, si propone come un tramite divulgativo, capace di una delicatezza drammaturgica e un'incisività interpretativa dei suoi componenti che collaborano a sfoltire, in modo congruo e con inaspettata ironia, il volume di un capitolo della letteratura che si dovrebbe conoscere a prescindere, senza scusanti.




FORMIA, PRIMARIE PD: QUATTRO CANDIDATI SOTTO LA LENTE DEI GIOVANI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Angela Carretta

Formia (LT) – “Con straordinario anticipo avevamo individuato nelle primarie per la scelta del candidato sindaco uno strumento per ridestare passione e interesse in città. Le alterne vicende di questi mesi, invece, hanno creato qualche perplessità nella cittadinanza, offrendo un valido argomento di polemica agli avversari già in campo. Questo percorso che doveva divenire un’opportunità di confronto tra i diversi candidati sulle questioni, sul tema del coinvolgimento della cittadinanza e le scelte costituenti da operare, ha tradito le aspettative. Dobbiamo correre al riparo.”

Questo è quanto scrivono i giovani democratici del Pd di Formia, a seguito dell’ultima assemblea di direttivo cittadino tenutasi lunedì scorso.

Il 17 marzo si avvicina, e le Primarie della Coalizione Pd-Sel-Idv rappresentano per la cittadinanza una dinamica di consapevolezza nella potenzialità dell’occasione.

Si interrogano ancora in un’analisi ragionata dicendo “ E invece le primarie rischiano di trasformarsi in una resa di conti tra opposte correnti e in un ragionamento tutto interno alla coalizione. Tutto questo non interessa, non affascina, al contrario contribuisce a rafforzare il pregiudizio che non siamo in grado di sdoganare. Stiamo correndo il rischio di compromettere quanto di buono fatto fino ad oggi, con tentativi di ridurre la partecipazione cittadina e di ricondurre il percorso ad una logica di contrapposizione tra i candidati nella quale non si affrontano le questioni della quotidianità. Ancora oggi non ci è dato sapere quali siano i programmi dei candidati e quali le risposte ai temi fondamentali. Cosa diciamo sullo sviluppo della città, viabilità, sanità, futuro dei giovani?

Forse, quella nota introduttiva  “Ragionare sul futuro della città, ora e non domani” è  diventata necessaria proprio per questo, per fissare un tempo certo in cui le parole diventino azioni, cose, oggetti, ma più di tutto, ci fa intuire quanto per i giovani pd le parole rappresentino quelle emozioni che si  portano dentro, e ognuno potrà fermarsi all’angolo che preferisce, e riflettere su questi interrogativi, ricordando che a volte una scelta vuol dire migliorare, o rimanere fermi, ed altre volte può voler dire anche tornare indietro.

Sicuramente è “vietato deluderli”, i giovani.

I concorrenti alle primarie che chiederanno domenica prossima all’elettorato di riporre la fiducia con un gesto di democrazia individuando quale sarà il politico che si presenterà alle comunali del prossimo maggio sono Sandro Bartolomeo, Erminia Cicione, Ernesto Schiano, Maria Rita Manzo. La sfida avverrà tra i due candidati con il più alto numero di voti. Si potrà votare dalle ore 8 alle 20. Potranno votare coloro che sottoscriveranno l'appello al voto per il programma e la coalizione. I seggi saranno allestiti presso le seguenti sedi: Sala Falcone e Borsellino (ex Officina Culturale) piazzetta Municipio , Scuola Elementare Via Rubino, Scuola elementare Edmondo De Amicis (Mola), Scuola Elementare San Giulio, Scuola Media San Pietro, Scuola Elementare Gianola, Piazza Ricca (Maranola), Trivio, Castellonorato, Scuola Elementare Penitro.




FORMIA IMU, PAONE: "DESTINIAMO GLI INTROITI DELL'IMU PER NUOVI SERVIZI AI CITTADINI E PER L'ECONOMIA LOCALE"

Alberto De Marchis

In una fase delicata per l'economia globale, nazionale e anche locale, una nuova tassa che era uscita dalla porta è rientrata dalla finestra colpendo nuovamente le famiglie italiane e formiane: si tratta dell'Imu. La vecchia Ici sugli immobili che, come nella migliore tradizione dei proverbi popolari, ha solo perso il pelo ma non il vizio cambiando il suo nome e il suo acronimo ma non il concetto di prelievo impositivo sul quale si basa. Ovvero la tassazione per i proprietari di case, prima o seconda che sia, terreni o fabbricati. E i Comuni rivestiranno un ruolo determinante nelle evoluzioni della nuova tassa perché oltre a decidere i tassi percentuali di prelievo sul valore catastale dell'immobile, saranno poi sempre loro a decidere come spendere questa nuova cospicua voce in entrata dei propri bilanci.

A porre con forza le questioni è intervenuto il consigliere comunale di Formia Stefano Paone che ha dichiarato:”Credo che l'Imu possa causare una grave sottrazione di risorse alle famiglie nell'ambito delle loro economie. Risorse che in prima battuta vengono solitamente dapprima sottratte per scopi turistici, ovvero in caso di emergenza si eliminano per prime dal bilancio familiare le voci legate alle spese di viaggio. La conseguenza più immediata della nuova tassa sugli immobili inoltre potrebbe essere rappresentata da una depressione irreversibile del mercato immobiliare. Insomma due settori trainanti dell'economia formiana come il turismo e il mercato immobiliare che rischiano di risentire gravemente delle ripercussioni e dei ridimensionamenti di spesa dei cittadini, se non verranno destinate risorse dalle amministrazioni comunali.

A questo proposito – prosegue il consigliere Paone – è necessario chiedersi quale destino attende le risorse che il Comune recupera dai nuovi introiti dell'Imu. Dobbiamo poter essere a conoscenza, ed eventualmente decidere per il bene della città, in che modo utilizzare questi soldi. Perché solo un corretto utilizzo di questo tesoretto derivante dalla nuova tassa, attraverso investimenti in nuovi e migliori servizi per la collettività, consentirà ai cittadini di sentir meno il peso di una nuova imposta. Dobbiamo cioè pensare ad utilizzare i soldi incassati dall'Imu a Formia per generare dei ritorni benefici sull'intera economia locale, pensando cioè di cogliere questa nuova tassa come un'opportunità e un motivo di crescita collettiva piuttosto che dissiparla dopo l'amaro sacrificio che in molti sono costretti ad affrontare.

È importante perciò che le amministrazioni locali come la nostra non pensino all'Imu solo come una toppa per risanare alcuni capitoli di spesa del bilancio comunale che non hanno o non avranno nessun beneficio per i cittadini e nessuna ricaduta per l'economia locale. Tutti i cittadini stanno vivendo un periodo di gravi difficoltà e non è più sostenibile accettare la linea dei vari governi che hanno deciso di continuare ad attingere risorse dal privato. Non possiamo più andare avanti così”.

 




FORMIA, LA PASTA PAONE INCASSA RICONOSCIMENTI ALLA FIERA AGROALIMENTARE "CIBUS"

Redazione

La pasta Paone sulla ribalta internazionale, riscuote grande successo di pubblico e di critica. I prestigiosi riconoscimenti sono arrivati nell'ambito di una delle più' grandi fiere agroalimentari del mondo, il Cibus. Un evento dai numeri sensazionali che sfiora le 100mila presenze in ogni edizione, e che raccoglie l'adesione di circa 70 compratori mondiali. L'evento si e' svolto a Parma dal 7 al 10 maggio scorso. Attestati di stima che hanno rilanciato il mercato agroalimentare sudpontino, e formiano, e che sono da incentivo produttivo per la Paone SPA, attualmente proiettata nei mercati di oltre 40 nazioni in tutto il mondo e con un export che rappresenta il 40 percento dell'intera produzione. E grande soddisfazione ha espresso l'amministratore delegato dell'azienda Stefano Paone che ha dichiarato:<Abbiamo visto un vivo interesse dei grandi distributori nazionali ed internazionali. Specie grazie a un nuovo corso che l'azienda sta attuando in questa fase, con un nuovo direttore commerciale e una nuova linea produttiva. Un salto di qualità che nel giro di pochi anni ci consentirà di diventare un marchio internazionale. Una scommessa vinta in un momento di grave crisi, che permetterà a tutto il nostro comprensorio sudpontino un ulteriore slancio che seguirà la scia della nostra storia imprenditoriale che va avanti da 134 anni tra qualità e competitività dei prodotti. Un successo quello di Parma che ci da ancora più' forza nel centrare un nuovo obiettivo produttivo a breve termine. Quello cioè di lanciare sul mercato mondiale una nuova vasta linea di prodotti che richiamino i sapori di Cicerone, e per questo marchiati con un apposito logo, al fine di rilanciare e promuovere in Italia e in tutto il mondo le nostre tradizioni culturali e le nostre origini e abitudini agroalimentari. Quelle di Formia e del sudpontino. Siamo perciò già pronti con una linea di rossi, ovvero pelati, pomodorini, polpa, passata e altri formati, un olio extravergine d'oliva 100 percento italiano e specificatamente da olivi locali, eppoi legumi, biscotti, riso e gnocchi. Un successo – prosegue Paone – grazie al quale lo stesso assessorato regionale per le politiche agricole ha sottolineato l'importanza per l'intera Regione, seguendoci a Parma e promuovendo le nostre eccellenze gastronomiche. Non bisogna dimenticare che il pastificio Paone e' l'unico della Regione Lazio con una storia ultracentenaria e l'unico a livello nazionale e mondiale con questa tradizione. Un trend positivo in costante crescita nonostante una grave crisi occupazionale a livello provinciale che sta facendo registrare, secondo gli ultimi dati, oltre il 60 percento di cassintegrazione. Mentre noi in netta controtendenza abbiamo addirittura aumentato le nostra unita' lavorative. E a breve ci apprestiamo a dare occupazione ad altri 80 lavoratori nel nuovo centro commerciale in città. Il merito di questo successo che coinvolge l'intera città di Formia e' da riconoscere alla mia famiglia, capace di scommettere sempre su progetti imprenditoriali onesti che hanno costantemente visto crescere i livelli occupazionali. Senza mai intraprendere speculazioni finanziarie o immobiliari, perché noi abbiamo sempre inteso mettere in gioco tutto quanto accumulato in molte generazioni al solo scopo di potenziare l'impresa e il lavoro. Una storia imprenditoriale che viene da lontano e che coinvolge l'intero comprensorio, che spesso invece sembra dimenticare i fasti di un tempo, quando i numerosi grandi complessi industriali del sudpontino come la vetreria, la raffineria, la Sieci, la Ginori, la D'Agostino e la Salid solo per ricordarne alcune, erano il vero motore della Provincia quando Latina ancora non esisteva. Quando ancora le mosche e le zanzare abitavano quelle paludi Formia e Gaeta erano le vere eccellenze del Lazio meridionale. E allora sullo slancio propulsivo dei nostri 134 anni di storia, vogliamo rilanciare i nostri territori a livello mondiale. Vogliamo essere la locomotiva del tessuto imprenditoriale provinciale e indicare la strada per scongiurare la diaspora dei giovani via dal comprensorio, per incrementare l'occupazione e promuovere il territorio creando un indotto sistemico. E un ruolo fondamentale in questo senso deve svolgerlo il consorzio di sviluppo industriale del quale sono vicepresidente. Un organismo che deve cambiare mentalità e cominciare a operare solo per meriti imprenditoriali e non per meriti politici. Un cambiamento che intendo portare avanti allo scopo di dare risposte concrete alle moltissime famiglie in grave disagio, che chiedono lavoro e pensano al futuro>.