COLLEFERRO, IL COMUNE BACCHETTA IL GAIA (PAGATE GLI STIPENDI AGLI OPERAI E PULITE CON PUNTUALITA')

Paniccia: "Colleferro è sporca, i cassonetti sono spesso stracolmi e i sacchetti dell’immondizia che vengono lasciati anche fuori, per terra, vi rimangono a lungo, con tutti gli immaginabili problemi di ordine igienico"

 

Alberto De Marchis

Con il caldo di questi giorni, e in previsione di un’estate da alte temperature, diventa ancora più importante mantenere pulita la città, anche con lo svuotamento tempestivo dei cassonetti dei rifiuti urbani. L’Amministrazione comunale ha perciò sollecitato il Gaia ad un servizio più efficiente e fatto nei tempi opportuni. “Ogni tentativo di mediazione è risultato vano – dice in proposito Remo Paniccia, consigliere delegato ai rapporti con il Gaia, che sta seguendo la questione -. Abbiamo da subito avuto degli incontri per analizzare la problematica della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento manuale e meccanico ma a nulla è servito. Colleferro è sporca, i cassonetti sono spesso stracolmi e i sacchetti dell’immondizia che vengono lasciati anche fuori, per terra, vi rimangono a lungo, con tutti gli immaginabili problemi di ordine igienico. Questo perché i cassonetti non vengono svuotati regolarmente, come si dovrebbe. Inoltre non vengono lavati come previsto, perché in estate è stato concordato che si sarebbe provveduto ad una pulizia degli stessi che garantisca una più approfondita igiene”. Il consigliere Paniccia ha informato perciò il Sindaco Cacciotti del protrarsi della situazione invitandolo a sospendere i pagamenti al Gaia, se la situazione non dovesse tornare presto alla normalità. “Se ci fossero meno consulenze e più operai sulle strade le cose andrebbero certo meglio – è il commento del sindaco Mario Cacciotti –. Invito il Gaia a preoccuparsi di pagare gli stipendi degli operai e a far eseguire con attenzione e puntualità la pulizia di Colleferro, magari rinunciando a qualche consulenza che non è proprio prioritaria rispetto a questi servizi che noi paghiamo. E che pagano i cittadini, ai quali è giusto garantire una città pulita e decorosa”.
 




COLLEFERRO, ACQUA POTABILE: ACQUA POTABILE: IN ESTATE FARNE UN USO PIÙ RAZIONALE EVITANDO GLI SPRECHI

A.P.

Con l’arrivo del caldo di norma sale nelle case l’esigenza di servirsi dell’acqua potabile e diminuiscono, per contro, le riserve idriche. Per tale motivo l’Amministrazione comunale invita i cittadini ad utilizzare l’acqua nel modo appropriato, contenendone il più possibile il consumo. Al proposito è in vigore, dal 2010, un’ordinanza sindacale che regolamenta proprio l’uso dell’acqua della rete idrica comunale nel periodo estivo, per evitarne gli sprechi. L’atto sindacale impone il divieto di utilizzare l’acqua potabile per usi diversi da quello igienico-sanitario e domestico e quindi vieta di usarla per innaffiare prati, orti e giardini, per il lavaggio di autoveicoli e per ogni altro uso improprio.  Tale provvedimento si rende necessario per assicurare la regolare e ininterrotta erogazione del servizio nei mesi più caldi, garantendo così ai cittadini una soddisfacente fornitura di acqua nel periodo di più elevato consumo a causa delle alte temperature climatiche. C’è il rischio, infatti, che lo stato di approvvigionamento idrico nei prossimi mesi si abbassi tanto da non garantire il normale fabbisogno a tutta la popolazione. Proprio per evitare ciò il Sindaco richiama i cittadini al loro senso civico, chiedendo di collaborare per evitare ogni possibile spreco. Contenere l’uso dell’acqua potabile e adottare comportamenti consoni al risparmio idrico, quali, ad esempio, non lasciare i rubinetti aperti per tutto il tempo delle operazioni di igiene, riparare i guasti che provocano gocciolamento dai rubinetti o perdite e contenere in tutte le operazioni di pulizia domestica l’uso indiscriminato dell’acqua potabile, sono semplici regole di buon senso alle quali dovremmo tutti attenerci.
 




COLLEFERRO, 30MILA EURO DALLA REGIONE PER IL PROGETTO "COLLEFERRO CITTA' SICURA"

E.G.

Prosegue il progetto comunale “Colleferro Città Sicura” avviato dalla Giunta comunale esattamente un anno fa. Con il nuovo finanziamento di 30.000 euro, appena erogato dalla regione Lazio, l’Amministrazione può infatti proseguire nell’impegno assunto con la popolazione di rendere più protetta e tutelata la vita cittadina. Dopo gli ulteriori punti di videosorveglianza nelle strade e nelle piazze, che si sono aggiunti a quelli già presenti in alcuni giardini pubblici, il progetto prevede l’ampliamento della presenza dei vigili urbani nelle strade ed il pattugliamento nelle ore serali. Già da questo mese viene introdotto un terzo turno di servizio della polizia municipale, una volta a settimana, dalle ore 17 alle 2, che si affiancherà ai due giornalieri già presenti nel corso di tutto l’anno. Durante il fine settimana, quando maggiore è la presenza dei cittadini nelle ore serali e notturne, si potrà perciò contare sulla presenza degli agenti ben oltre la mezzanotte, per i prossimi quattro mesi. Fermo restando, comunque, l’ulteriore incremento della presenza dei vigili per tutto il periodo estivo, a supporto delle manifestazioni del Comune che si terranno in quel periodo. “Sono già diversi gli interventi che facciamo e che rientrano nell’ambito di un progetto più esteso che riguarda tutta la città  – spiega il sindaco Mario Cacciotti – con il quale vogliamo mantenere e migliorare la sicurezza nel nostro territorio. Ringrazio, come sempre, l’assessore regionale Giuseppe Cangemi, per averci supportato con il primo contributo col quale abbiamo dato il via al progetto lo scorso anno e che continua a finanziarlo, avendo potuto constatare la validità del nostro piano”. Il progetto “Colleferro Città Sicura”, redatto dal Comando di polizia municipale, in generale prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, per la video-sorveglianza, una maggiore presenza dei vigili urbani e pattugliamenti mirati, soprattutto nelle aree commerciali e di aggregazione, come pub e simili locali, allo scopo di prevenire e reprimere le attività illecite. “Questa iniziativa – spiega la comandante Antonella Pacella – ci permette anche di raggiungere le zone periferiche poco controllate, con particolare attenzione ai nuovi insediamenti abitativi del IV Km, di via dei Larici, via Fontana dell’Oste. Inoltre è mirata non solo alla sicurezza dei cittadini ma anche alla salvaguardia e alla tutela dei beni comunali che si trovano sul territorio”.
 




COLLEFERRO, CERCASI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO PER PARTECIPARE ALLA "CORRIDA"

A.P.

Dilettanti allo sbaraglio cercasi. Sono aperte infatti le iscrizioni per partecipare alla Corrida colleferrina, la manifestazione che si tiene ormai da qualche anno nella storica piazza Mazzini. L’appuntamento è inserito nella festa di quartiere che si tiene a fine mese, con il patrocinio del Comune. Giunta alla sua quarta edizione, la festa si svolgerà nei giorni 22, 23 e 24 giugno e vedrà, come sempre, momenti dedicati al ballo e alla musica, con Stefano Masciarelli e la sua Big Band, sabato 23 sera, e di spettacolo con gli sbandieratori e musici di Lariano “Draghi di Castel d’Ariano”, sempre sabato, nel pomeriggio. Non mancheranno i giochi popolari, un torneo di tennis tavolo, il saggio sportivo della Ginnastica Agorà, gli stand gastronomici, la Santa Messa all’aperto domenica alle ore 18, e naturalmente la Corrida, che aprirà la manifestazione, venerdì sera 22, presentata da Oreste Datti, in arte il Califfo ciociaro. Per iscriversi si può mandare una mail a bonelli.max@live.it oppure rivolgersi al bar di piazza Mazzini, punto d’incontro del Comitato di quartiere che organizza la festa.
 




COLLEFERRO, APRE “CENTRAL PARK”, IL GIARDINO PUBBLICO DI VIA CONSOLARE LATINA

E.G.

Centinaia di cittadini, sabato scorso 2 giugno, hanno voluto partecipare alla cerimonia di inaugurazione dei giardini pubblici di via Consolare Latina, riaperti dopo l’opera di restyling degli ultimi mesi, con un nome tutto nuovo “Central Park”. Alla presenza del sindaco Mario Cacciotti, del vice sindaco Giorgio Salvitti, dei consiglieri delegati allo Sport Aldo Giuliani e ai lavori pubblici Giancarlo Ceccarelli, di diversi membri della soc. di calcio a 5 A.S.D. Città di Colleferro, che gestisce l’impianto, tra cui il presidente Franco Greggi, Daniele Navarra, Emanuele Galati, è stata sancita la rinascita del parco pubblico, uno dei più frequentati in città. Al termine della benedizione da parte di don Nando Brusca, il parco è stato riaperto ufficialmente e le centinaia di persone, tra cui molti bambini, si sono diretti alla scoperta del giardino, rimanendovi fino a sera. Alcune le novità: oltre ai nuovissimi giochi, che sono stati molto apprezzati dai più piccoli, il giardino ha un unico ingresso, quello su via Consolare Latina, all’altezza del punto ristoro, invece dei tre precedenti, per dare modo ai genitori, soprattutto dei bambini più piccoli o vivaci, di sentirsi più tranquilli mentre sono nel parco. In questo modo sarà più semplice, infatti, tenerli d’occhio ed evitare che possano scappare improvvisamente in strada. Rimarranno aperti tutto il giorno, fino a tarda sera adesso che siamo nella stagione estiva ed i cittadini hanno piacere di uscire anche sul tardi, dopo cena, mentre in inverno chiuderanno prima. Oltre ai lavori di ristrutturazione, che li hanno resi più funzionali alle esigenze dei frequentatori, sono stati rinnovati tutti i giochi dedicati ai bambini, che sono stati sistemati nell’area più a ridosso del bar, mentre una zona è stata lasciata più tranquilla e appartata per coloro che preferiscono riposarsi al fresco dei grandi alberi, magari leggendo un libro o chiacchierando piacevolmente. Com’era prevedibile, i nuovi giochi hanno entusiasmato i bambini: dal coloratissimo castello, con scivoli, camminamenti, corde, etc. al tappeto elastico e alle immancabili altalene. Nel parco ci sono anche due fontanelle pubbliche, una pista di pattinaggio, una piccola arena e probabilmente verrà inserito anche qualche gioco sportivo che possa essere svolto sia da grandi che da piccini.
 




COLLEFERRO, CRISI DELLA KEY SAFETY SYSTEMS CONCLUSO IL VERTICE IN COMUNE

L’apertura di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, già dalla prossima settimana, è stato chiesto nella riunione appena conclusa in Sala consiliare tra i lavoratori della K.S.S. e le autorità politiche locali. Indetta dal sindaco Mario Cacciotti

Redazione

L’apertura di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, già dalla prossima settimana, per affrontare l’ipotesi della delocalizzazione delle attività dello stabilimento colleferrino della Key Safety Systems. E’ stato chiesto nella riunione appena conclusa in Sala consiliare tra i lavoratori della K.S.S. e le autorità politiche locali. Indetta dal sindaco Mario Cacciotti, alla riunione hanno preso parte i deputati Silvano Moffa e Angelo Santori, rispettivamente Presidente e membro della Commissione Lavoro alla Camera, gli assessori comunali Salvitti, Necci e Vitiello, il sindaco di Gorga Nadia Cirpiani, i consiglieri comunali Paniccia e Sofi e i sindacati RSU dell’azienda. Questi ultimi si erano infatti mossi, preoccupati per il piano di ristrutturazione aziendale loro comunicato dalla KSS, nel quale si parlava di una delocalizzazione di parte delle attività, da qui al 2014. “La nostra non è un’azienda in crisi – hanno detto i sindacati, parlando di ben 4 milioni di airbag prodotti dallo stabilimento –. L’azienda ha avuto tra gli 8 e i 12 milioni di commesse”. “Innanzitutto è necessario aprire subito un tavolo al Ministero – ha detto il sindaco Cacciotti – per capire quali sono i progetti dell’azienda riguardo al sito colleferrino, dopodiché sapremo esattamente come agire. Se i piani fossero contrari allo sviluppo delle attività in loco, mobiliteremo tutta la città, non staremo di certo a guardare”. “Avuto sentore di quanto stava accadendo – ha detto da parte sua Silvano Moffa – già ieri ho parlato della questione al Dirigente del Ministero dello Sviluppo economico in vista di un incontro tra le parti che ormai è più che necessario. Bisogna aprire un dialogo con la direzione aziendale per fare in modo di mantenere l’elemento di qualità già presente nella nostra fabbrica”. Tutti si sono trovati d’accordo nel sollecitare l’azienda a non prendere decisioni o provvedimenti di alcun genere prima dell’incontro che convocherà il Ministero, probabilmente già prima della fine della prossima settimana.
 




COLLEFERRO, VERTICE IN COMUNE PER AFFRONTARE CRISI DELLA KEY SAFETY SYSTEMS

Redazione

E’ stata fissata per oggi pomeriggio, alle ore 16 in sala consiliare, una riunione con i lavoratori per affrontare la crisi della Key Safety Systems. Lo ha comunicato il sindaco Mario Cacciotti ai sindacati dell’azienda colleferrina che ha incontrato questa mattina alle 9 nel suo studio per concordare le azioni immediate da intraprendere, a seguito della notizia di una progressiva delocalizzazione degli stabilimenti di Colleferro. Alla riunione di questo pomeriggio parteciperà anche l’on. Silvano Moffa, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, il quale ha intanto rappresentato la problematica in sede ministeriale. Il rischio, infatti, è la perdita di lavoro per i 430 dipendenti della multinazionale, che ha sedi in tutto il mondo,  che produce airbag ed inflator.




COLLEFERRO, CENTRO TRASFUSIONALE RESTA APERTO E OPERERA' IN SINERGIA CON QUELLO DI TIVOLI

E.G.

Il Centro trasfusionale di Colleferro non chiude, opererà invece in sinergia con quello di Tivoli, con cui sarà collegato attraverso la telemedicina. Saranno così garantiti il servizio all’utenza e la disponibilità di sangue, sia per la routine che per le emergenze e le urgenze sanitarie, nell’arco dell’intera giornata. Lo ha garantito il Direttore Generale della Asl Roma G, Nazareno Renzo Brizioli, nell’incontro, indetto dal Sindaco Mario Cacciotti per affrontare le problematiche della sanità locale, svoltosi questa mattina con i Sindaci del comprensorio. Presenti, oltre a Cacciotti e all’assessore Cinzia Sandroni, i sindaci o loro delegati di Carpineto, Gavignano, Gorga, Segni e vari rappresentanti del Distretto sanitario. Nessun pericolo, quindi, di chiusura per l’Ambulatorio di Medicina Trasfusionale e Patologia dell’Emostasi, come era sembrato in un primo momento. Sulla carta, infatti, si prevede un unico centro con sede legale a Tivoli, perché la normativa lo prevede, ma in pratica svolgerà il servizio con due centri operativi. D’altra parte, mantenere l’operatività del centro di Colleferro è ancor più importante in vista della prossima apertura della Rianimazione alla quale sarà di supporto, come ha sottolineato il dott. Brizioli, il quale ha ricordato che sono appena iniziati i lavori per i primi 4 posti letto, dei 6 totali previsti. Subito dopo partiranno anche quelli per i nuovi laboratori, di cui è già stata deliberata la gara d’appalto. “Il nostro è un ospedale di eccellenza – ha sottolineato il sindaco Cacciotti – al quale si rivolgono molti cittadini di un vasto territorio. Occorre però potenziare il personale, che è ancora troppo carente. Di certo so che coloro che vi lavorano sono quanto di meglio c’è in termini di professionalità e capacità umane e dunque seguiremo con attenzione il programma di interventi che si stanno realizzando per far sì che la nostra struttura possa offrire il meglio a questo territorio”. E proprio lo specifico legame della Asl con il territorio è stato uno degli argomenti più sentiti ed affrontati dai presenti, i quali si sono trovati d’accordo sulla necessità di potenziare, secondo progetti mirati, le strutture in loco con risvolti positivi sia sul risparmio economico dell’azienda sanitaria, che sul migliore servizio reso alla popolazione. Ad esempio attraverso i punti di primo intervento, già in parte collaudati in alcuni paesi del comprensorio, per decongestionare il pronto soccorso dell’ospedale.
 




COLLEFERRO, IL COMUNE SI FA L’ENERGIA PULITA IN CASA

Redazione

Il Comune applica il risparmio energetico nelle strutture pubbliche. A giorni, infatti, inizieranno i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sull’edificio di via Nobel che ospita una parte degli uffici comunali e la scuola media “Giuseppe Mazzini”.  La struttura, che avrà una potenza nominale pari a circa 30 kW, verrà realizzata, sul tetto dell’edificio comunale, dalla ditta COFELY ITALIA S.p.A. di Roma, la quale si è aggiudicata l’appalto in seguito al  bando di gara fatto dall’Amministrazione nel settembre dello scorso anno e che ha appena firmato il verbale per l'inizio lavori. “Il nostro progetto – dice il sindaco Mario Cacciotti – comporterà per il Comune un notevole risparmio di energia elettrica del tipo tradizionale, con importanti risvolti sia da un punto di vista economico che in termini ambientali. Infatti l’impianto, coprendo gran parte del fabbisogno energetico della scuola Mazzini e degli uffici comunali di via Nobel, ci permetterà di risparmiare notevolmente sul costo delle bollette. E’ inoltre anche un segnale di questa Amministrazione alla collettività per rimarcare il nostro interesse a contribuire alla questione ambientale, attraverso l’avvio di tutte quelle pratiche che possano ridurre le fonti di inquinamento e portare alla salvaguardia delle risorse naturali”. I lavori verranno realizzati grazie ad un finanziamento regionale, ottenuto dal Comune, di 200.000 euro, utili alla realizzazione del primo lotto funzionale dell’intero progetto. L’edificio di via Nobel, di proprietà comunale, era stato individuato attraverso uno studio di fattibilità tecnico/energetica ed economica, essendo risultato il più idoneo tra quelli di proprietà pubblica per impiantarvi sulla copertura il fotovoltaico.
 




COLLEFERRO, IMPORTANTE SCOPERTA ARCHEOLOGICA

E.G.

Una grande villa romana ed altre strutture, rinvenute nell’area tra la via Palianese e l’A1 Milano/Napoli, in territorio di Colleferro, sono l’ultima importante scoperta archeologica della zona. L’area, ancora sotto indagine, è stata oggetto di scavo di due bacini archeologici (saggi 2 e 4) nello spazio compreso tra via Fontana Barabba e via Fontana degli Angeli, nei pressi dell’impianto fotovoltaico, grazie ad una collaborazione tra imprenditoria privata, Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, Comune di Colleferro, Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro, Soc. Cooperativa “Il Betilo”. Nei due scavi sono emerse rispettivamente le fondazioni di un grande edificio quadrangolare con due sepolture ed i resti di una grande “villa rustica”. “Dal territorio continuano ad affiorare importanti testimonianze del passato – dicono il sindaco Mario Cacciotti e l’assessore alla Cultura Cinzia Sandroni – che ci preoccupiamo di proteggere e custodire affinché non vadano perse. In più, intendiamo anche fare in modo di poterle rendere, il più presto possibile, fruibili a tutta la popolazione”. “Per quanto riguarda l’edificio – spiegano il direttore del Museo comunale, Angelo Luttazzi, e Mauro Lo Castro, che ha eseguito gli scavi -, sebbene l’interpretazione della funzione della struttura sia azzardata, alla luce della preliminarietà delle indagini ed a causa della condizione dei resti emersi, è possibile, comunque, valutando il contesto di collocazione dell'opera, a poche decine di metri da un importante incrocio viario di due strade di epoca romana: l’odierna Palianese ed il diverticolo di via Fontana Barabba che conduce sino alla via Labicana, scartare l’ipotesi di una costruzione di tipo abitativo; piuttosto, si può presumere si tratti di un luogo di culto (tempio, sacello, recinto sacro, ecc.). Quanto alle due sepolture, entrambe infantili, s’inquadrano cronologicamente tra il II ed il III sec. d.C.”. Sulla villa, la cui pianta si sviluppa attorno a due grandi cortili di forma quadrangolare affiancati l’uno all’altro, appare invece certa l’attribuzione funzionale rustico-residenziale, databile alla seconda metà del II sec. a.C., mentre le fasi relative al suo abbandono si datano al VI sec. d.C. Molti i settori rintracciati dagli scavi, tra cui un lungo portico, un locale nel quale avveniva la lavorazione dei prodotti del fondo circostante, in particolare vino, grano e olio, una fornace, una grossa cisterna alimentata da un canale sotterraneo, per garantire il rifornimento idrico. “Il panorama circostante – proseguono Lo Castro e  Luttazzi -, caratterizzato da un piano collinare abbastanza dolce, con lievi variazioni altimetriche e ricco d’acqua, rappresentava un paesaggio ideale per l’impianto di ville rustiche destinate allo sfruttamento delle risorse del territorio. Non a caso nelle immediate vicinanze sono segnalate almeno altre due strutture tipologicamente simili (i siti n. 26 e 36 della Carta Archeologica del Comune di Colleferro) e ciò lascia supporre uno sfruttamento di tipo intensivo della campagna dell’ager signinus che lo scavo della villa contribuisce a inquadrare”.
 




COLLEFERRO, APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ASILO NIDO COMUNALE E ALLA SEZIONE PRIMAVERA

Angelo Parca

A partire da oggi 15 maggio è possibile iscrivere i bambini che il prossimo anno scolastico 2012-13 vorranno frequentare l’asilo nido comunale o la “Sezione primavera”. I genitori interessati hanno un mese di tempo per provvedere presentando apposita domanda al Protocollo del Comune entro le ore 12,30 del prossimo 15 giugno. Il modulo d'iscrizione, che può essere ritirato presso l'U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune – piano terra – palazzo comunale) o scaricato dal sito (www.comune.colleferro.rm.it), dovrà essere corredato del codice fiscale del bambino e sottoscritto da uno dei genitori in presenza del funzionario incaricato, oppure allegando la fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità. Hanno diritto all’ammissione all’asilo nido i bambini residenti nel comune che non abbiano compiuto il terzo anno di età e quelli per i quali la data presunta del parto è prevista entro il 30 giugno e dei quali i genitori prevedono l’inserimento entro il 31 ottobre del medesimo anno. L’importo della retta mensile per questo servizio è di € 160,00 (con orario 7.30 -15.30) e  € 196,00 (7.30 – 17.30). Per i genitori che usufruiscono del servizio per più di un figlio, la seconda retta da versare sarà pari al 55% del totale corrispondente alla fascia oraria prescelta. Per quanto riguarda invece la Sezione primavera (per i bambini residenti di età compresa da 24 a 36 mesi) l’importo da corrispondere è di € 120,00 (7,30 -13,00 – non è previsto il pasto) e di € 160,00 (7,30 – 15,30). In entrambi i casi possono presentare domanda di ammissione anche i genitori di bambini non residenti nel comune di Colleferro purché almeno uno di loro presti attività lavorativa nello stesso. Alla scadenza, il Comitato di Gestione provvederà, quindi, ad elaborare apposite graduatorie degli ammessi e delle liste d’attesa, in base a quanto stabilito dal Regolamento di Gestione vigente.