CASTEL GANDOLFO, IL MINISTERO DEI TRASPORTI TIRA LE ORECCHIE AL COMUNE: "PROVVEDERE URGENTEMENTE AL RIPRISTINO DELLA SICUREZZA"

Alberto De Marchis

Footing tra le auto e  passeggini che fanno lo slalom in mezzo ai parcheggi “blu” come la rabbia dei gandolfini è un film già visto mille volte. Si tratta di una via a doppio senso di marcia, quasi per intero senza marciapiedi e segnaletica orizzontale. E nonostante la carreggiata sia già abbastanza stretta, sul lato sinistro ci sono i parcheggi a pagamento che provocano un ulteriore restringimento di due metri e 20. Tenace Giampiero Tofani, prima in veste di residente a adesso in qualità di commissario straordinario de La Destra di Castel Gandolfo ai Castelli Romani, ha scritto al ministero dei Trasporti. E l’Ente il 22 agosto gli ha risposto con un sostanziale invito rivolto al Comune a provvedere urgentemente al “ripristino di adeguata condizione di sicurezza” per pedoni e automobilisti. Non contento Tofani ha scritto al sindaco chiedendo la realizzazione di idonea segnaletica orizzontale e verticale e marciapiede. “Tra i nostri obiettivi dice Tofani c’è proprio quello di voler garantire la sicurezza ai cittadini iniziando dalla viabilità, una esigenza quotidiana che vede coinvolte mamme con passeggini al seguito, come anche disabili e anziani o sportivi”. Un impegno con i piedi per terra da parte del sindaco Milvia Monachesi: “Il comandante di Polizia Municipale farà a breve una relazione dettagliata – dice Monachesi – da parte nostra, entro i limiti delle possibilità economiche, c’è tutta la volontà concreta di intervenire e fare il possibile per mettere in sicurezza la strada”




CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI?

Chiara Rai

Riaperta dopo cinque giorni dalla frana la cosiddetta via Panoramica di Castel Gandolfo (Castelli Romani), strada provinciale Lago Olimpico cautelativamente chiusa a causa di alcuni massi caduti dal costone circostante, provocata dal grosso incendio di origine dolosa, divampato mercoledì scorso. Il rovo ha difatti impegnato sul posto un elicottero regionale e un Canadair del Coau. A terra ben cinque autobotti della Protezione Civile della Regione Lazio e sette squadre di volontari, Vigili del Fuoco, uomini della Forestale e due squadre di Guardiaparco. Nelle ultime ore dunque, dopo la verifica di stabilità del costone operata dalla Provincia, la strategica strada che collega la via dei Laghi con il lungolago castellano e di conseguenza con il centro di Castel Gandolfo è nuovamente fruibile. A darne notizia è il vicesindaco Giacomo Moianetti il quale conferma che la via Panoramica è stata aperta al traffico già ieri mattina. Si tratta però, di una situazione pressoché tamponata perché di fatto l’intera messa in sicurezza di tutti i costoni del lago Albano, ricadenti nel Comune gandolfino, non è ancora avvenuta e il sindaco Milvia Monachesi si dice molto preoccupata: “Doveva arrivare dalla Regione almeno il 10 per cento dei circa 5 milioni di euro che servono per iniziare i lavori – dice il primo cittadino Monachesi – invece è ancora tutto fermo e il lago versa in una situazione preoccupante”. Meglio dire una situazione allarmante, perché come spiega il sindaco, oltre al problema dei costoni c’è anche il livello del lago che si abbassa ogni anno sempre di più: iniziando da 50 centimetri di abbassamento dal 1980 al 1985, nel decennio successivo una discesa sino a meno 2 metri e infine, tra il 1995 e il 2005, si è raggiunta la soglia negativa di meno quattro metri rispetto al livello originario. A raccogliere queste cifre è Legambiente Lazio in una nota del 2010 dove viene evidenziato, oltre alla necessità di ripristino della sicurezza e del decoro,  anche il fatto che i 4 metri di abbassamento delle acque corrispondono a circa 21 milioni di metri cubi di acqua in meno; questo significa che occorerebbe oltre un decennio per riportare il livello alla normalità, ben inteso che il ripristino si attesterebbe a 5 mila metri cubi di acqua al giorno. La causa principale dell’abbassamento sarebbe dovuto ai continui emungimenti: nell'area sono circa trentamila le utenze idriche autorizzate, mentre si stima che quelle abusive siano almeno altrettante. Nei mesi scorsi è stato messo in rilievo un progetto redatto dell’ingegner Luigi Caporicci e dell’Architetto Elisabetta Cicerchia che potrebbe risolvere il problema del livello facendo portare l’acqua al lago dal mare tramite gli emissari preesistenti.

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12/07/2012 LAGO ALBANO, MARCO MATTEI E' INTERVENUTO… SUBITO CON 5O MILA EURO
04/07/2012 CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!



CASTEL GANDOLFO: L'INCENDIO AL COSTONE SULLA PANORAMICA E' DOLOSO

C.R.

E’ chiusa la cosiddetta via Panoramica di Castel Gandolfo, strada provinciale Lago Olimpico a causa del grosso incendio divampato mercoledì scorso. Un incendio, come sostiene il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi di origine dolosa, riaperta soltanto due anni fa circa, dopo almeno un ventennio di chiusura. Una strada costeggiata da un costone che ha visto delle vittime, un ragazzo diversi anni fa, perse la vita a causa di una frana. E questa volta a cadere giù sono stati alcuni massi che avrebbero potuto colpire qualcuno, ma fortunatamente non è successo. Ieri in calendario il sopralluogo di una squadra provinciale che dovrà stilare una relazione sullo stato di stabilità del costone. “Sono molto arrabbiata – ha detto Monachesi – perché le persone responsabili di aver appiccato un incendio in tre punti alla stessa ora (ore 15), non si rendono conto quale danno stanno provocando all’ambiente oltre al pericolo al quale espongono le persone”. L’incendio, estesosi per diversi ettari ha mobilitato un elicottero regionale e un canadair del Coau. A terra cinque autobotti della Protezione Civile della Regione Lazio e  sette squadre di volontari, vigili del fuoco, uomini della forestale e due squadre di guardiaparco.

 




CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, LA STANGATA DI LEGAMBIENTE: INQUINATI DUE PUNTI SU TRE

Nuova contraddizione rispetto la qualità delle acque tra Regione e Legambiente. Stessa storia per Tarquinia dove l'amministrazione comunale ha presentato un esposto alla Procura di Civitavecchia contro Legambiente.

In questi casi chi ha ragione? Legambiente o la Regione? I cittadini sono molto preoccupati. 

21/07/2012 TARQUINIA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRESENTA UN ESPOSTO CONTRO LEGAMBIENTE
14/07/2012 TARQUINIA, IL COMUNE CITERA' PER DANNI ALL'IMMAGINE LEGAMBIENTE

 

Chiara Rai

Il lago Albano risulta inquinato. Due campioni su tre danno un verdetto negativo, bocciando di fatto le acque dolci dove sorgeva la citta' di Albalonga, presumibilmente fondata dal figlio di Enea dopo la distruzione di Troia. A dirlo e' Legambiente che attraverso un monitoraggioggio scientifico, come afferma il responsabile scientifico Giorgio Zampetti, ha messo in luce numerose criticita' che essenzialmente riguardano l'inquinamento proveniente da scarichi civili non depurati. E non e' una novita' che nel lago Albano, soprattutto cinque anni fa, ci sono stati innumerevoli abusivismi sotto questo profilo in quanto la falda, tra l'altro, in passato e' stata emunta superando i limiti consentiti dalla legge. Eppure, stando alle dichiarazioni del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, la situazione non sembrerebbe cosi' drammatica: "mi risulta che circa un mese fa la Regione ci abbia comunicato la totale balneabilita' del lago". Dunque, il lago sarebbe balneabile anche se inquinato?  Di sicuro vige un'ordinanza di divieto di pesca dovuta anche e sostanzialmente alle periodiche fioriture dell'alga rubesciens o alga "rossa" che e' altamente nociva per la salute umana.L'ultima fioritira, di solito accade l'inverno, e' stata registrata dalle cronache a febbraio del 2011. L'infiorescenza di queste alghe tende a svilupparsi là dove le temperature sono non molto elevate e produce numerose microcistine a valenza epatotossica, gastroenterica e cancerogena.




CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO: VIA I SIGILLI A CINQUE AREE CHE TORNANO ALLA REGIONE

Marco Mattei: "Essenziale per riaffidare gli arenili è seguire una linea condivisa con Comune e gestori"

Milvia Monachesi: "Auspico che questa annosa situazione di degrado si risolva quanto prima"

 

Chiara Rai

Cinque aree demaniali sul lago Albano a Castel Gandolfo sono state finalmente dissequestrate dalla Procura e restituite alla Regione, che di fatto ha la gestione materiale degli arenili che sono di proprietà del demanio. Una buona e soprattutto concreta notizia, dopo tante parole, degrado, immondizia e nuovi sequestri che hanno tenuto sulle peggiori pagine di cronaca il lago dove si affaccia la residenza estiva del Papa. A seguire l’iter giudiziario che ha portato, al momento, al dissequestro di cinque aree su circa una decina è  l’avvocato Giuseppe Petrillo  legale incaricato dalla Regione. Questi ampi pezzi di spiagge, con un minimo di capienza di un centinaio di posti l’una e che si trovano in posizione centrale rispetto al lungolago Albano,  facevano riferimento ad ex gestori, da decenni operanti a Castel Gandolfo, alcuni dei quali hanno tutt’ora in corso procedimenti penali. Per altri invece i procedimenti si sono già risolti.   Lo splendido bacino dei Colli Albani è sostanzialmente in sofferenza dal 2007 quando la Procura di Velletri ha messo i sigilli a più di 15 esercizi balneari. I gestori furono dichiarati “abusivi” perché negli anni si sarebbero accaparrati illecitamente pezzi di demanio facendovi sorgere opere non autorizzate quali pontili, piscine, box in legno, cabine. E’ chiaro, che quelle opere non potranno più tornare a occupare un sito naturale protetto di interesse comunitario nonché zona a protezione speciale. I sigilli scattarono a seguito di un esposto e ad apporli furono gli addetti del Parco Regionale dei Castelli. A commentare i primi esiti è intervenuto direttamente l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei: “Questi sono i frutti di due anni di intensa attività – ha detto Mattei – un lavoro portato avanti prima di tutto nel pieno rispetto del lavoro degli inquirenti ma certamente  cercando di di aiutare gli operatori balneari. Adesso, di concerto col sindaco Monachesi, provvederemo alla messa in sicurezza degli arenili per la quale sono stanziati 50 mila euro al Parco e posso dire che si è vicini ad un accordo complessivo con Comune e gestori per il riaffidamento degli arenili”.  Soddisfatto anche il commissario straordinario del Parco “Completata la procedura di dissequestro – dice Matteo Mauro Orciuoli – ritengo che l’ufficio demanio della Regione contatterà tutti gli aventi diritto alle concessioni, i cui nominativi sono pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione, al fine di conteggiare eventuali regressi e sistemare la partita economica per poi provvedere all’assegnazione”. Infatti, sul  Burl  del 28 marzo dello scorso anno sono elencati circa 20 nominativi che corrispondono perlopiù agli storici gestori degli stabilimenti gandolfini.

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24/07/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, SEQUESTRATI 4 STABILIMENTI: L'INIZIO DELLA FINE DEL TURISMO LACUSTRE
23/07/2012 ROMA, CONTROLLI DELLA GDF NELLA CAPITALE E IN PROVINCIA
12/07/2012 LAGO ALBANO, MARCO MATTEI E' INTERVENUTO… SUBITO CON 5O MILA EURO
04/07/2012 CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!
20/06/2012 CASTEL GANDOLFO, SUL LAGO ALBANO IL PRESUNTO PARADOSSO DEGLI ABUSIVISMI
12/06/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, EX GESTORI ANCORA IN ATTESA DELLE CONCESSIONI



CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, SEQUESTRATI 4 STABILIMENTI: L'INIZIO DELLA FINE DEL TURISMO LACUSTRE

“Di fatto – spiega il capitano Pollari – gli stabilimenti ai quali abbiamo applicato il sequestro amministrativo hanno operato con una autorizzazione prevista per il noleggio ambulante di attrezzature, nonostante in fase di accertamento sul luogo, abbiamo avuto modo di accertare che si trattava di stabilimenti veri e propri con ombrelloni ben piantati, lettini, docce e bagni”.

 

Chiara Rai

Sequestri amministrativi a quattro stabilimenti balneari sul lago Albano a Castel Gandolfo ad opera della guardia di finanza di Velletri diretta dal capitano Roberto Pollari. Il lago, ormai, sembra non arrestare la sua corsa verso l’irreversibile degrado. Che ci fosse un fenomeno di abusivismo degli esercizi balneari lo si sapeva dal almeno dal 2007, quando la Procura mise i sigilli ad almeno 15 stabilimenti, decretando, di fatto, l’inizio della “fine” del turismo lacustre. Adesso è toccato al celebre stabilimento “il pirata” il cui nome ha deciso le sorti, visto che è stato trovato dalle fiamme gialle, privo di adeguata licenza e partita iva. L’altro esercizio è l’ex stabilimento “Bay Watch” e gli altri due rispondono a ditte individuali, che si trovano non lontane l’una dall’altra e comunque sempre sul lungolago gandolfino, dove si affaccia la residenza estiva del santo Padre.  “Di fatto – spiega il capitano Pollari – gli stabilimenti ai quali abbiamo applicato il sequestro amministrativo hanno operato con una autorizzazione prevista per il noleggio ambulante di attrezzature, nonostante in fase di accertamento sul luogo, abbiamo avuto modo di accertare che si trattava di stabilimenti veri e propri con ombrelloni ben piantati, lettini, docce e bagni”. Dal mattino alla sera infatti, partiti i primi giorni di giugno, questi stabilimenti hanno sempre offerto ristoro ai visitatori noleggiando un ombrellone e due lettini a 15 euro giornalieri. Intanto ai quattro abusivi, spetta il pagamento di una sanzione ridotta di 1.032 euro se versata entro 60 giorni dal sequestro, altrimenti la formula piena sarà del doppio se non verranno osservati i tempi prescritti. Il materiale sequestrato, dai lettini agli ombrelloni a tutti i suppellettili trovati dalla finanza, sono affidati in giudizio alla custodia degli esercenti.  L’operazione rientra in un’altra più vasta operata  dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Infatti, pattuglie in uniforme hanno battuto "a tappeto" i quadranti della città ed i centri della provincia interessati al fenomeno dell'abusivismo commerciale. Di fatto ne restano poco più di un paio di esercizi in regola che offrono servizi di balneari a Castel Gandolfo. Al momento si lascia il posto al degrado, all’incuria che dominano gli arenili di competenza regionale che presto dovrebbero beneficiare di una messa in sicurezza e bonifica ad opera del Parco regionale dei Castelli per un importo di 50 mila euro stanziati dall’assessorato all’Ambiente della Regione. Altra situazione in sospeso e in attesa di risoluzione è la controversia tra Regione e ex gestori,questi ultimi in attesa di tornare a lavorare, che negli anni (minimo da 10 anni) non avrebbero pagato regolarmente i canoni delle concessioni al demanio.

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23/07/2012 ROMA, CONTROLLI DELLA GDF NELLA CAPITALE E IN PROVINCIA



LAGO ALBANO, MARCO MATTEI E' INTERVENUTO… SUBITO CON 5O MILA EURO

Chiara Rai

Il degrado, la mancanza di sicurezza e l’incuria sul lago Albano di Castel Gandolfo hanno le ore contate. L’assessorato regionale all’Ambiente Marco Mattei ha stanziato 50 mila euro al Parco regionale dei Castelli destinati alla messa in sicurezza degli arenili del lago, ivi compresa la tanto attesa bonifica. Una grande notizia per lo splendido bacino dei Colli Albani in sofferenza dal 2007 quando la Procura di Velletri ha messo i sigilli a più di 15 esercizi balneari. I gestori furono dichiarati “abusivi” perché negli anni si sarebbero accaparrati illecitamente pezzi di demanio facendovi sorgere opere non autorizzate quali pontili, piscine, box in legno, cabine. E’ chiaro, che quelle opere non potranno più tornare a occupare un sito naturale protetto di interesse comunitario nonché zona a protezione speciale, la cui competenza ricade sulla Regione e interessa il Parco dei Castelli Romani. In questi giorni un tam tam di incontri e telefonate tra l’assessore regionale Marco Mattei, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli per risolvere definitivamente la questione. E al momento la boccata d’aria di 50 mila euro servirà a rimettere in piedi gli arenili in completo stato di abbandono. “Mi fa molto piacere – ha detto il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi – che insieme al Parco e alla Regione si stia risolvendo l’annosa questione degli arenili. Intanto, ho anche parlato con il legale che sta curando la vicenda dei contenzioso tra gli ex gestori e la Regione affinché verifichi la possibilità di poter dare in temporanea concessione le aree dissequestrate agli ex gestori in attesa che venga approvato il Pua e che si risolva definitivamente la questione”.  Di fatti, oltre alla vicenda dei sequestri ci sono anche i contenziosi giuridici tra gli ex gestori e la Regione, in quanto i primi negli anni non avrebbero versato regolarmente i canoni delle concessioni degli arenili sfruttati. Così, l’unico documento che rimane pubblico, almeno per il momento, è il Burl  – bollettino ufficiale della Regione – del 28 marzo dello scorso anno dove vengono pubblicati i nomi dei richiedenti la concessione di demanio, circa una ventina di nominativi che corrispondono perlopiù agli storici gestori degli stabilimenti gandolfini. Molti dei quali, oggi, si arrangiano con il lavoro, in attesa di non essere più etichettati come “abusivi”. Perche, di fatto, chi ha sempre tenuto pulite le spiagge come gioiellini sono proprio gli ex gestori che attendono un cenno dall’alto per poter tornare a svolgere la loro attività nella legalità.

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04/07/2012 CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!



CASTEL GANDOLFO, QUESTA SERA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO OSPITE DI PAPA RATZINGER

Redazione

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la signora Clio questa sera 11 luglio saranno ospiti del Papa Benedetto XVI nel palazzo apostolico di Castel Gandolfo, residenza estiva del Pontefice, a cena e per ascoltare insieme il concerto che si terrà in loro onore, offerto da Ratzinger.

A dirigere la West-Eastern Divan Orchestra una bacchetta d’eccezione: il maestro Daniel Barenboim. In programma le sinfonie nr 5 e 6 “Pastorale” di Ludwig Van Beethoven.
 




CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!

Non appena insediato, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha cercato d’instaurare un dialogo sia con il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che con l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei, c’è stato un incontro e poi il silenzio: “Sono in continua ricerca dei referenti regionali – dice il primo cittadino Monachesi – mi sembra assurdo dover ricevere tutti i giorni segnalazioni rispetto al degrado del lago e non poter essere in grado di addivenire ad una soluzione per mancanza di risposte.

 

Chiara Rai

Le immagini mostrano cosa è diventato il “lago del Papa”: il lago Albano di Castel Gandolfo è una discarica a cielo aperto. Nel week-end accendono addirittura il barbecue in riva al lago e nessuno dice nulla. La polizia (che non ha competenza per il lago) fa multe agli automobilisti che non pagano il parcheggio sul lungolago a pochi palmi dallo scempio di degrado, i guardia parco che dovrebbero monitorare non si vedono in giro a pattugliare con costanza quello che a tutti gli effetti è un sito naturale protetto. Ci sono bambini che giocano vicino a mini discariche di bottiglie di plastica, a buste con ciborio che trasuda, a vecchi stracci abbandonati sull’arenile intrisi di sudiciume. Ecco il lago che dalle finestre della sede papalina di Castel Gandolfo guarda il Santo Padre. In tutta questa storia il Comune di Castel Gandolfo non c’entra nulla perché la competenza è della Regione e del Parco regionale dei Castelli che dovrebbe tutelare l’ambiente, evitando, perlomeno, l’accensione dei fuochi in piena domenica. Non appena insediato, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha cercato d’instaurare un dialogo sia con il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che con l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei, c’è stato un incontro e poi il silenzio: “Sono in continua ricerca dei referenti regionali – dice il primo cittadino Monachesi – mi sembra assurdo dover ricevere tutti i giorni segnalazioni rispetto al degrado del lago e non poter essere in grado di addivenire ad una soluzione per mancanza di risposte. Avevamo proposto soluzione d’accordo con gli ex gestori degli stabilimenti affinché loro bonificassero le aree e il Comune concedesse l’utilizzo di alcuni tratti per l’esercizio di stabilimento balneare, una sorta di autorizzazione temporanea in attesa che si sistemi l’intera vicenda di concessione degli arenili e chiusura dei contenziosi tra ex gestori e Regione. Ma senza risposte della Regione non posso fare nulla”. Monachesi non vuole che la questione diventi occasione di strumentalizzazione politica, per questo cerca di ammorbidire i toni pur restando fermamente convinta di voler a tutti i costi risolvere una questione vergognosa: “ Continuerò a cercare i vertici della Regione – aggiunge il sindaco – ma se non avrò risposta cavalcherò per prima la protesta insieme a tutti quei cittadini che si indignano di fronte a tale degrado”. Intanto sia dal Parco che dall’assessorato all’Ambiente non si hanno notizie al riguardo e la questione dell’affidamento degli arenili e conseguente abusivismo sugli arenili non è ancora risolta: Una vicenda toccata dai sigilli della Procura di Velletri nel 2007, col sequestro di oltre 15 esercizi.




CASTELLI ROMANI ROTARY CLUB: IL NUOVO PRESIDENTE E' MARIA TERESA LO BIANCO

C.R.
Serata importante quella che si è appena tenuta nel fantastico scenario del country club di Castel Gandolfo per il passaggio di presidenza da Luigi Caporicci al primo presidente donna del distretto Rotary Club Castelli Romani Maria Teresa Lo Bianco. Un passaggio di testimone con tante istituzioni civili e religiose oltre al primo cittadino di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e all’ex sindaco Maurizio Colacchi. Lo Bianco garantisce un anno di eventi culturali all’insegna di tutte le espressioni dell’arte, dalla pittura all'architettura, con ospiti celebri e autorità.
 
 




CASTEL GANDOLFO, SUL LAGO ALBANO IL PRESUNTO PARADOSSO DEGLI ABUSIVISMI

C.R.

Ancora presunti casi di “abusivismo” in materia di concessioni d’arenili sul lago Albano di Castel Gandolfo. Il presidente dell’associazione sportiva “Brunetti” Giampiero Tofani ha deciso di scrivere al dipartimento Ambiente della Regione per evidenziare un paradosso: Il Parco Regionale dei Castelli avrebbe addirittura realizzato un pontile d'attracco abusivo dove e' ormeggiata una barca che anziché essere “ecologica” come si dice andrebbe addirittura a benzina. Se così fosse il “quadretto” dell’abusivismo al lago Albano sarebbe un grandangolo. Tofani ha evidenziato come le opere, “realizzate presumibilmente senza le prescritte autorizzazioni” servano per il funzionamento della tanto pubblicizzata barca ecologica a propulsione elettrica inaugurata giugno del 2008”. Aldilà del fatto che il presidente dell’Associazione Brunetti rimarca che si tratterebbe di motori elettrici alimentati a benzina, chiede al dipartimento di comunicare “con assoluta trasparenza” la determinazione regionale con cui è stata rilasciata al Parco la concessione dell’arenile e degli specchi d’acqua demaniali occupati per il pontile e per la boa di ancoraggio”.

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12/06/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, EX GESTORI ANCORA IN ATTESA DELLE CONCESSIONI