ARDEA, I VICINI DI CASA TROVANO ANZIANA MORTA IN CASA. INTERVENGONO I CARABINIERI E TROVANO UN LADRO NASCOSTO NELL'ABITAZIONE

Angelo Parca

Rimane bloccato dentro la casa dell’anziana morta un giovane ladro di nazionalità ucraina. L’uomo è stato trovato dai Carabinieri con la refurtiva in mano nascosto all’interno dell’abitazione. Probabilmente non ha avuto il tempo di darsi alla fuga grazie al tempestivo intervento dei militari dell’Arma avvertiti dai vicini di casa dell’anziana signora. Maria Di Amato, 89 anni, è stata trovata morta questa mattina 19 agosto verso le otto da alcuni vicini i quali notavano i due cani di piccola taglia dell’anziana abbaiare come per chiedere aiuto. Provavano quindi a citofonare e a suonare il campanello dell’abitazione inutilmente. E introdotti nel giardino osservavano da una finestra l’interno dell’abitazione della signora Di Amato che era riversa sul letto, decidevano quindi di avvertire i Carabinieri.  Non sembrerebbe, almeno per il momento, che ci sia stata violenza, ma si aspetta l’esito delle analisi dei tecnici del Ris che hanno esaminato il cadavere.




ARDEA, LA "SPIAGGIA DEI CASTELLI" DEVE RESTARE LIBERA

Maria Lanciotti

Gira che ti rigira le spiagge più belle le trovi sul litorale laziale, e in particolare in quel tratto chiamato ‘La fossa’ – fra Rio Torto e Fiume Incastro – considerato fin dai primi del ‘900 la spiaggia dei castellani e più precisamente dei genzanesi. Le famiglie partivano con la Bielle in noleggio, chi se lo poteva permettere, o con i carretti tirati dai muli, avviandosi a mezzanotte per arrivare all’alba e avere così il giorno a disposizione per attrezzare il ‘campeggio’. Si montava la ‘frascata’ e c’era chi si costruiva la casetta di legno con tanto d’intercapedine e veranda, e fu così che nel dopoguerra iniziò a sorgere sulla spiaggia una fila di abitazioni sempre più ampie e solide. Poi alcuni anni fa l’Amministrazione Eufemi mise in atto il suo programma di demolizione per liberare dal cemento il Lungomare degli Ardeatini, e le casette iniziarono a cadere come birilli sotto la spinta delle ruspe. Quest’anno le casette abbattute hanno raggiunto le cento unità, ma la cifra – secondo il programma di Eufemi, ereditato dal neo sindaco Luca Di Fiori – è destinata a salire fino a completo sbriciolamento del ‘serpente di mattoni’, mentre si procede a quella che viene chiamata riqualificazione dell’area, per ora solo un progetto in fase di lenta e discutibile attuazione. Intanto quel tratto di spiaggia resta la meta prediletta dei frequentatori abituali, comoda da raggiungere sia dai Castelli che dalle zone periferiche di Roma, e in massima parte libera. Quello che si vorrebbe capire è se tale resterà nel tempo, o se il recupero di tanta spiaggia mira a future occupazioni. Perché per ora, va detto, gli stabilimenti balneari non sembrano essere aumentati di numero. Raccogliamo in giro qualche voce, nel tratto di spiaggia confinante con lo stabilimento, passando ad altri il nostro stesso interrogativo: fino a quando questa spiaggia resterà libera? Rita, 48 anni, di Ardea: “Io spero per sempre. Fino ad oggi non si è mosso nulla, meglio approfittarne”. Vittorio, 74 anni, di Ariccia: “Non lo so. E intanto nessuno rispetta i 5 metri stabiliti per legge di spiaggia demaniale. Il bagnasciuga andrebbe lasciato libero, senza niente, e invece, guarda, tutto pieno di sdraio e ombrelloni, pure quelli dello stabilimento che stanno al di là della concessione. E lo spazio per i bambini, per i giochi, per il passaggio?”. Silvana, 55 anni, di Ciampino: “Spero ci lascino per sempre questa bella spiaggia. Qui non si paga, siamo tutti disoccupati. Però mi piacerebbe andare allo stabilimento per avere il lettino, che mi fa male la schiena”. Pasquale, 50 anni, di Aprilia: “Speriamo che ci lascino l’uso di questa spiaggia, perché non abbiamo i soldi per pagare l’ombrellone”. Pina, 36 anni, di Pomezia: “Per me è uguale. Ma non deve essere una cosa obbligatoria, ci vuole la spiaggia privata ma anche quella libera”. Silvia, 36 anni, di Roma: “Spero che non ce la tolgano. Sarebbe assurdo che chi ha casa qui fosse obbligato a pagare lo stabilimento. Gli spazi dovrebbero essere alternati, lasciando libertà di scelta”. Intanto sulla battigia affollata e piena di traffico di ogni genere i bambini rinunciano a fare i loro castelli di sabbia, e forse anche a cercare di capire il mondo dei ‘grandi’ che ignora, o dimentica, il rispetto reciproco e i diritti fondamentali dell’infanzia.




ARDEA, IL TRIBUNALE DI VELLETRI ORDINA LA CONFISCA DI DUE APPARTAMENTI

Le fiamme gialle della Compagnia di Pomezia, nel corso di una verifica fiscale, avevano appurato che una nota società di costruzioni edili aveva omesso di dichiarare proventi derivanti dalla vendita di immobili per circa 700 mila euro, nonchè utilizzato fatture per operazioni inesistenti, al fine di abbattere il reddito imponibile.

Redazione

E' uno dei primi casi di confisca di immobili per reati fiscali il provvedimento eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma su ordine del Tribunale di Velletri, con il quale una villetta bifamiliare ubicata ad ardea e' passata nella proprietà dello stato.
Le fiamme gialle della Compagnia di Pomezia, nel corso di una verifica fiscale, avevano appurato che una nota società di costruzioni edili aveva omesso di dichiarare proventi derivanti dalla vendita di immobili per circa 700 mila euro, nonchè utilizzato fatture per operazioni inesistenti, al fine di abbattere il reddito imponibile.
Immediatamente era scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri, che, a sua volta, aveva richiesto ed ottenuto l'emissione di un decreto di sequestro preventivo, da parte del Giudice delle Indagini Preliminari.
Il Tribunale di Velletri, accogliendo in pieno le risultanze degli accertamenti dei militari e l'impianto accusatorio del Pubblico Ministero, ha condannato l'amministratore della società disponendo anche la confisca degli immobili di sua proprietà.
La sentenza sara' trascritta nei registri immobiliari dell'agenzia del territorio e comunicata all'Agenzia del Demanio, che potra' destinare gli immobili a finalita' di pubblico interesse.
Da oltre quattro anni – cioe' dall'entrata in vigore della legge finanziaria per il 2008 – vige nel nostro ordinamento giuridico l'istituto della «confisca per equivalente», in misura pari alle imposte evase, dei beni nella disponibilita' di chi si sia reso responsabile di reati di natura fiscale, qualora i cespiti costituenti prodotto, profitto o prezzo non siano individuabili o appartengono a persona estranea al reato.
 




ARDEA, STRAVINCE LUCA DI FIORI. ARDEA RICONFERMATA AL CENTRODESTRA

Redazione

Luca Di Fiori è il nuovo sindaco di Ardea con 10.894 voti pari al 54,63 per cento.

I suoi partiti:

Il Popolo della libertà (Pdl)

Lista Civica – con Eufemi per Ardea 3 seggi

Cristiano Riformisti 2 seggi

Unione di centro (Udc) 2 seggi

Lista Civica – Città Nuove 1 seggio

La Destra nessun seggio

Grande Sud – Civica nessun seggio

Lista Civica – una Donna nessun seggio

 

All’opposizione

 

Antonino Abate  con 6.828 voti pari al 34,24

I suoi partiti

Partito Democratico (Pd) 3 seggi

Lista Civica – per Abate Sindaco 1 seggio

Partito socialista italiano (Psi) nessun seggio

Federazione della Sinistra (Prc + Pdci) nessun seggio

Sinistra ecologia e libertà (Sel) nessun seggio

Verdi Ecologisti e Reti Civiche nessun seggio

Alleanza per l'Italia (Api) nessun seggio

Lista Civica – Fc Forza Cristiana nessun seggio

 

L’affluenza è stata del 60,3 per cento rispetto al 65,82




ARDEA, PETIZIONE POPOLARE PER IL RISPETTO DELL'ULTIMA VOLONTĂ€ DI GIACOMO MANZĂ™

A.P.

Numerosi cittadini di Ardea hanno firmato la lettera inviata al Presidente Napolitano in merito alle richieste avanzate dal Comune di Bergamo di sradicare Manzù da Ardea.

Ecco la lettera:

Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
siamo cittadini di Ardea e Le scriviamo nella certezza di interpretare il sentimento popolare della nostra comunità ed, in particolare, delle giovani generazioni. Ad Ardea, nell'antica terra dei Rutuli, è sepolto Giacomo Manzù (1908-1991) che visse gli ultimi trenta anni della sua vita nel nostro territorio dove ancora oggi c'è la sua casa, il suo laboratorio artistico, la sua fonderia e, soprattutto, il suo Museo che donò allo Stato italiano, nel 1979, con oltre 400 opere d'arte. Fu l'indimenticabile Presidente della Repubblica Sandro Pertini a venire ad Ardea, nel  1981,  per  ricevere  dalle  mani  di  Giacomo  Manzù  l'atto  di  donazione  della Raccolta d'arte. Fu un altro Presidente della Repubblica,  Francesco Cossiga, ad onorare Giacomo Manzù nel 1991 rispettando l'ultima volontà dell'artista che voleva essere sepolto ad Ardea. Il 22 maggio 1992, grazie ad un decreto del presidente della Repubblica, Giacomo Manzù fu sepolto nel parco del Museo di Ardea dove riposa in pace “vicino a quella gente semplice e vera che lo ha accolto con discrezione ed affetto e che sente privilegio di  custodirne le spoglie insieme alla sua grande Arte cui  tutto il  mondo guarda” (Inge Manzù). Nell'anno 2003, in seguito alla rivendicazione della provincia di Bergamo che con la Lega Nord voleva sradicare Manzù da Ardea, sostenendo che l'artista era “sangue bergamasco” indegno di  un sepolcro “in un paese romano”,  il  Comitato Popolare presieduto  da  Giosuè  Auletta  raccolse  10.000  firme  per  far  rispettare  l'ultima volontà  di  Giacomo  Manzù.  La  petizione  popolare,  con  le  10.000  firme,  fu consegnata il  9  dicembre 2003,  al  presidente della Repubblica  Carlo  Azeglio Ciampi  che  prese  atto  della  volontà  popolare  anche  in  seguito  ad  un  deciso intervento della Provincia di Roma. Signor Presidente della Repubblica, il Museo Manzù di Ardea, dal 2004, è diventato un centro vivo di attività culturali, come desiderava Giacomo Manzù, per la conoscenza del patrimonio artistico della Raccolta  e  del  patrimonio  storico  locale  grazie  al  servizio  educativo  gestito, volontariamente, da un gruppo di cittadini animato e coordinato da Giosuè Auletta. Migliaia di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, visitano ogni anno il Museo Manzù di  Ardea, partecipano ai  numerosi laboratori didattici e venerano la tomba dell'artista come qualcosa di sacro ed di intoccabile per tutto quello che rappresenta per la storia della comunità locale! Il nuovo tentativo in questi  giorni, da parte del comune di  Bergamo, di  sradicare Manzù da Ardea è del tutto ingiustificato ed ingiustificabile. La nostra proposta ai cittadini  di  Bergamo,  anche grazie alla Sua autorevole intercessione, è quella di lasciare  riposare  in  pace  Giacomo  Manzù  unendo  i  nostri  sforzi  di  Italiani  per valorizzare la memoria e l'eredità di un artista che solo ad Ardea si sentiva cittadino del mondo.

Distinti saluti
Ardea 21 aprile 2012

tabella PRECEDENTI:

17/04/2012 ARDEA, BERGAMO VUOLE LE OPERE DEL MANZU' E IL SINDACO DI ARDEA NON CI PENSA AFFATTO



ARDEA, SABATO 21 APRILE PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO CRISTINA CAPRARO

Redazione

Sabato 21 aprile, in Largo Genova, Ardea, a partire dalle 17.00 le Liste “Italia dei Valori” e “Incontro Democratico” presentano il candidato Sindaco, Cristina Capraro. La serata si articola in momenti di spettacolo che si alterneranno con il dibattito politico. Quest’ultimo vedrà  gli interventi dei candidati delle due liste e del Sindaco sul programma nonché dei consiglieri regionali IDV Vincenzo Maruccio (segretario regionale del Partito), Claudio Bucci, Giovanni Loreto Colagrossi, Giulia Rodano, Anna Maria Tedeschi. La serata sarà moderata dall’attrice e conduttrice  Emanuela Tittocchia e vedrà la partecipazione di attori e cabarettisti quali Marco Cutillo (Zelig). "L’IDV donne Roma appoggia la coraggiosa candidatura di Cristina Capraro alla carica di Sindaco per Ardea alle prossime elezioni amministrative: le battaglie per la parità d’accesso all’impegno politico e per valorizzare il ruolo della donna, trovano nella sua candidatura un coronamento. " Lo dichiara Laura Segatori,  responsabile donne IDV Roma "Ardea è un territorio caratterizzato da logiche partitiche clientelari, collusioni con la malavita, abusivismo e degrado ed è necessario un rinnovamento. L’Italia dei Valori presentandosi con una candidatura giovane, lontana da qualsiasi legame con le precedenti amministrazioni, appoggiata solo da una lista civica, evidenzia proprio il cambiamento, la discontinuità rispetto al passato. " conclude Segatori.
 




ARDEA, BERGAMO VUOLE LE OPERE DEL MANZU' E IL SINDACO DI ARDEA NON CI PENSA AFFATTO

Redazione

Braccio di ferro tra Bergamo e Ardea che si contendono le inestimabili opere – e le spoglie – del maestro della scultura del '900 Giacomo Manzù. Inge Schabel, vedova dello scultore, ha proposto di far tornare le spoglie nella terra natia, presso la basilica di Santa Maria Maggiore in Città Alta a Bergamo. Questo tentativo si ripete dopo l'ultimo datato 2003. L' Istanza è stata accolta dal sindaco di Bergamo e dai vertici della Curia. Il sindaco di Ardea Carlo Eufemi ritiene che il Museo con le opere di Manzù debba rimanere ad Ardea perché questa è stata la volontà del Maestro e perché l'intero movimento culturale, nazionale e internazionale ne riconosce il radicamento territoriale. "Non è accettabile il tono dei politici di Bergamo – ha detto Eufemi a l'Eco di Bergamo – che invece sembrano orientati ad operare lo scippo di un patrimonio che oggi è identificato fortemente nell'area romana. Chiedo a Regione, Provincia e Istituzioni culturali – conclude il Sindaco – di porsi al fianco del Comune di Ardea a sostegno delle ragioni della città di Ardea e dei suoi cittadini».