Ospedale di Genzano, primato nel Lazio: telemedicina e assistenza territoriale d’eccellenza a partire dall’inizio del nuovo anno

Vincenzo Carlo La Regina Direttore Sanitario ASL Roma 6: “Un ospedale rimesso a nuovo dove i pazienti sono assistiti con professionalità”

Primato nel Lazio per l’apertura ufficiale, all’inizio del prossimo anno dell’Ospedale di Comunità con la telemedicina d’avanguardia che favorisce uno sviluppo digitale della sanità consolidando il rapporto tra medico e paziente.

Quest’ultimo si sentirà seguito fino dentro casa, con specialisti preparati che potranno assisterlo e indirizzarlo a seconda delle esigenze. Altro fiore all’occhiello è l’assistenza ai pazienti cronici con una presa in carico a 360°.

La ASL Roma 6, su spinta della Direzione Strategica Aziendale, sta proseguendo velocemente il suo percorso di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture territoriali in linea con gli obiettivi dettati dalla Regione Lazio in anticipo sui tempi prescritti.

Il Direttore Sanitario dott. Vincenzo Carlo La Regina e il Commissario Straordinario dott. Francesco Marchitelli hanno intrapreso un percorso di umanizzazione delle cure e quindi concentrato molto l’attenzione anche sull’assistenza territoriale intesa come riferimento primario del paziente nel suo luogo di vita, rispetto ad una visione ospedalocentrica tipica dell’assistenza alle patologie acute.

Il Dottor Stefano Villani, Direttore del Dipartimento del Territorio della Asl Roma 6 fa sapere che apriranno 11 Case di Comunità nei sei Distretti della Asl Roma 6 che oltre a Genzano toccano i territori di Frascati, Albano Laziale, Ciampino, Pomezia, Velletri e Anzio. Strutture aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che offrono servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità alla popolazione.

Ma non è tutto, all’ospedale di Genzano è stata ultimata la Centrale Operativa Territoriale (COT) che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: “Ritengo – dichiara il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. La Regina – che attraverso l’integrazione dell’assistenza sanitaria domiciliare con interventi di tipo sociale sarà possibile raggiungere in molti casi la piena autonomia e indipendenza della persona anziana e disabile presso la propria abitazione, riducendo il rischio di ricoveri inappropriati. Questo oggi è possibile a Genzano, un ospedale rimesso a nuovo dove i pazienti sono assistiti con professionalità, grazie al potenziamento del coordinamento della presa in carico della persona e anche grazie all’introduzione di strumenti di telemedicina e telemonitoraggio che fanno di questo nosocomio un fiore all’occhiello all’avanguardia per tutto il Lazio”.

Inoltre, ieri hanno fatto visita in ospedale a Genzano gli infermieri di famiglia e Comunità, veri e propri “angeli dell’assistenza” che settimanalmente girano per il territorio della Asl Roma 6 per assistere a domicilio i pazienti cronici: “L’infermiere di Famiglia e Comunità – dice il dottor Claudio Federici, Dirigente professioni sanitarie infermieristiche della Asl Roma 6 – si occupa di cure infermieristiche complesse, promozione della salute, prevenzione e gestione dei processi di salute individuali in correlazione ai medici di famiglia e agli altri professionisti del territorio, come i fisioterapisti e gli assistenti sociali, in sinergia con le risorse disponibili nella comunità. La ASL Roma 6 ha attivato questa figura nell’anno 2020 con un progetto elaborato insieme alla ASL 4 e 5 ed all’OPI di Roma. Quest’anno a tre anni di distanza, in virtù del PNRR e del Decreto Ministeriale n° 77 del 2022, si è proceduto alla revisione del progetto e, con grande soddisfazione, è stato inserito nelle Best Practice dell’AGENAS”.




OSPEDALE CASTELLI ROMANI: QUASI ULTIMATO TRA PLAUSI E POLEMICHE

Red. Cronaca

Quasi 350 posti letto, un bacino da più di 560 mila persone, apertura a fine 2017, al massimo nelle prime settimane del 2018: sono queste, in sintesi, le cifre del nuovo Ospedale dei Castelli, al km 11,5 della via Nettunense nel Comune di Ariccia, il cui cantiere è stato visitato oggi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. I lavori sono iniziati nel 2013 e a oggi è stato realizzato l'80% delle opere complessive. Nei primi mesi del 2018 è previsto l'avvio delle attività assistenziali. Sostituirà gli ospedali di Albano, Ariccia e Genzano, che saranno destinati ad altre attività. Anche ai Castelli Romani – l'annuncio di Zingaretti – gli ambulatori saranno aperti nel weekend. "Sarà uno degli ospedali più moderni e innovativi di tutta Italia, con ottime tecnologie", le parole del governatore.

Appuntamenti importantissimi anche per la sanità di Genzano oltreche per l'intera area dei Castelli Romani, ai quali ha partecipato il sindaco Flavio Gabbarini che si candida a primo cittadino con un’ampia coalizione di centrosinistra.

Focus dunque sull’ospedale di Genzano e su quello dei Castelli Romani in fase di ultimazione. Quasi 350 posti letto, un bacino da più di 560 mila persone, apertura a fine 2017, al massimo nelle prime settimane del 2018: sono queste, in sintesi, le cifre del nuovo Ospedale dei Castelli, al km 11,5 della via Nettunense nel Comune di Ariccia, il cui cantiere è stato visitato ieri dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall sindaco Flavio Gabbarini insieme agli altri primi cittadini dell'area castellana. I lavori sono iniziati nel 2013 e a oggi è stato realizzato l'80% delle opere complessive. Nei primi mesi del 2018 è previsto l'avvio delle attività assistenziali.

"Continueremo a sostenere il futuro utilizzo dell’attuale Ospedale di Genzano “Ercole De Santis” come sede delle Unità di Cure Primarie (UCP: Associazioni di Medici di Medicina Generale) e dell’Ospedale di Comunità che opera attraverso la presa delle persone affette da patologie croniche – ha ribadito Gabbarini – assicurando loro prestazioni difficilmente erogabili a domicilio, ponendo come prioritario l’obiettivo di un maggior coordinamento e interazione tra i diversi operatori”.

 In tal modo, ha spiegato il sindaco Gabbarini, si mira a creare un nodo integrato di intervento che acquisisca una maggiore prossimità col paziente e la comunità, migliori l’opera di prevenzione intervenendo sul cittadino prima che diventi paziente, riducendo quindi l’incidenza delle patologie, i costi e le file al pronto soccorso e i tempi di attesa per analisi e interventi chirurgici. “L’istituzione di una Casa della Salute – ha detto –  secondo le più recenti esperienze, potrebbe essere sede unitaria della necessaria molteplicità di servizi (medici di base, ambulatori specialistici, screening e prevenzione, servizi socio-sanitari, ambulatorio infermieristico, servizi sociali del Comune) costituendo un concreto e fondamentale passaggio nella direzione auspicata. Presso lo stesso Ospedale di Genzano si perseguirà quindi l’obiettivo del mantenimento del centro prelievi, dei servizi per la diagnostica per immagini e della realizzazione del poliambulatorio multi specialistico per le patologie più diffuse dell'età pediatrica e adulta. Inoltre – ha concluso Gabbarini – l'Ospedale di Genzano, come previsto nell'atto di indirizzo per la medicina convenzionata del Comitato di settore Sanità delle Regioni, dovrà essere riferimento delle aggregazioni funzionali territoriali dei medici di famiglia, pediatri di libera scelta, guardia medica e specialisti ambulatoriali per offrire la necessaria continuità assistenziale h 24 delegando al servizio 118 le situazioni di emergenza per evitare intasamenti al Pronto Soccorso dell'ospedale dei Castelli".

Nel pomeriggio di ieri il Sindaco di Genzano ha visitato insieme al Direttore generale della Asl Roma 6 l'ala dell'ospedale Ercole De Santis dove questa estate saranno inaugurati i poliambulatori. Trasferendo al piano terra i servizi specialistici e con l'apertura del nuovo Ospedale dei Castelli, si creano dunque le condizioni per una rimodulazione degli spazi ai piani superiori. "La volontà – ha detto il Sindaco – è quella di trasferire proprio all'interno dell'ospedale i medici di base, in modo tale da fornire ai nostri cittadini un vero servizio sanitario di prossimità"

Ospedale dei Castelli – Righini (Fdi): 'Vigileremo su tempi, viabilità e salvaguardia degli altri ospedali' "La visita odierna – ieri ndr. – è stata importante per verificare a che punto fosse il completamento di un'opera fondamentale, che sarà a servizio di oltre mezzo milione di cittadini". Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, al termine della visita al cantiere dell'Ospedale dei Castelli, durante la quale ha potuto verificare insieme a Roberto Cuccioletta e Fabio Papalia, rispettivamente candidati sindaci di Ariccia e Genzano, lo stato d'avanzamento dei lavori. "Durante la nostra visita – ha premesso Righini – abbiamo apprezzato che l'opera sia ormai a buon punto, sebbene giova ricordare che il primo atto è  addirittura del 1999. Ci fa certamente piacere che molte delle rassicurazioni che avevamo chiesto al presidente Zingaretti sono state accolte, a partire dal progetto di fare dell'Ospedale dei Castelli un polo d'eccellenza, salvaguardando però la rete dei servizi sanitari nei Comuni coinvolti, evitando, quindi, di abbandonare  al proprio destino gli altri ospedali. Obiettivo centrato visto che nell'atto aziendale è ben esplicitato che qui verrà garantita l'alta specializzazione e negli altri ospedali si continuerà a svolgere le attività ordinarie, badando anche alle emergenze. Il nostro lavoro – ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d'Italia – ha avuto un importante riconoscimento e continueremo a vigilare affinché l'apertura avvenga nel più breve tempo possibile.  Colgo l'occasione per ribadire come un progetto del genere debba essere sottratto al tentativo di sciacallaggio di chi intenderebbe sfruttare la sanità per far campagna elettorale. Fratelli d'Italia – ha concluso Righini – vigilerà attentamente anche sulla questione della viabilità, che ad oggi non è stata affrontata come meriterebbe, tanto che al momento la Nettunense non appare in grado di supportare al meglio un'opera di tale levatura".

Concetti ripresi ed articolati da Roberto Cuccioletta, candidato sindaco di Ariccia per Fratelli d'Italia nelle imminenti elezioni comunali. "L'ospedale, di fondamentale importanza per la nostra città, consentirà il completamento di tutta una serie di opere di urbanizzazione rimaste accantonate, a partire da una sistema viario bisognoso di interventi celeri. In questi giorni – ha aggiunto Cuccioletta – so di persone cui sono state fatte promesse per lavorare in questo Ospedale, senza che chi se ne è reso protagonista abbia detto loro che le professionalità che presteranno il proprio servizio nell'Ospedale dei Castelli verranno assunte con concorsi pubblici o trasferite da altri presidi. Colgo anzi l'occasione per ribadire che proprio col contributo di Giancarlo Righini in Regione faremo in modo che nessun dipendente possa perdere il posto di lavoro con l'apertura di un Ospedale che noi tutti attendiamo con impazienza".  

Aurigemma (FI)”Da Zingaretti ennesima promessa non mantenuta su ospedale Castelli “Continuano le passeggiate elettorali del presidente Zingaretti. Oggi, tra l’altro  viene smascherato il suo ultimo bluff, l’ennesima promessa rimandata: infatti durante la passerella odierna all’ospedale dei castelli, ha affermato che il nosocomio aprirà a fine 2017, inizio 2018, quando negli anni scorsi aveva affermato che l’obiettivo era l’apertura nei primi mesi del 2017. Ma con Zingaretti siamo abituati alle parole al vento, che sistematicamente poi non vengono rispettate. Tra l’altro, questo attivismo del governatore ha registrato un’accelerazione – guardacaso – a ridosso del voto. Ma i cittadini, come abbiamo già affermato più volte, non si faranno prendere in giro dalle false promesse di Zingaretti, visto che la realtà della sanità laziale è sempre più lontana da quella immaginata da quest’amministrazione. Anche oggi, qualora ce ne fosse ancora bisogno, apprendiamo dalla stampa dell’aumento delle liste d’attesa, anche per i malati oncologici. Solo per fare un esempio: 11 mesi per una tac. In questi tre anni, Zingaretti non ha fatto nulla per contrastare questo fenomeno, e i risultati sono a dir poco disastrosi;  purtroppo, però, queste inefficienze vengono pagate – come sempre – dai cittadini” Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.




GENZANO, OSPEDALE: SI PUNTA TUTTO SU MATERNITA' E BAMBINI

Redazione

Genzano (RM) – Il presidio ospedaliero di Genzano sarà l’ospedale della donna e del bambino: questo è quanto emerge dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera della Asl RmH, confermato ieri, giovedì 12 settembre, nel corso del Consiglio comunale di Genzano dai dirigenti della Azienda sanitaria locale. Presenti il Direttore generale Fabrizio d’Alba, il Direttore sanitario Narciso Mostarda e il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, tutti concordi sulla necessità di confermare e potenziare l’indirizzo materno infantile mediante collaborazioni strutturate con enti di rilievo nazionale e internazionale. Nello specifico, come illustrato dal Direttore generale, si sta lavorando sull’attivazione di una collaborazione con il Policlinico Tor Vergata per i reparti di ostetricia e ginecologia e con l’ospedale Bambin Gesù per le pediatrie specialistiche, cercando di creare così un polo pediatrico a gestione mista.
 
“Siamo fieri – hanno affermato il Sindaco Flavio Gabbarini e l’assessore alle politiche sociali Emiliano Bernoni – che sia sopravissuta la vocazione materno infantile. Era quello che chiedevamo e quello che ci si aspettava che divenisse”. “Attraverso la definizione di una vocazione del nostro e di altri ospedali e con la costruzione dell’ospedale dei Castelli – ha aggiunto il primo cittadino – potremo avere un ottimo servizio sul territorio dei Castelli Romani e non saremo più costretti a rivolgerci a Roma. Non possiamo accettare una sanità romano-centrica: anche per questo nell’ordine del giorno abbiamo inserito la richiesta di mantenere nella RmH la rete organizzativo-funzionale dei laboratori di analisi, in un’articolazione modello HUB e SPOKE”.

 




GENZANO, NUOVO REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA PER L’OSPEDALE “E. DE SANTIS”

Redazione

Genzano (RM) – Il 28 dicembre il sindaco del Comune di Genzano, Flavio Gabbarini, il vicesindaco Giorgio Ercolani e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Mancini, con  i consiglieri comunali della maggioranza, Massimo Di Domenica, Paolo Previtali e Luciano Pellis, hanno visitato il nuovo reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale “E. De Santis” di Genzano accompagnati dal commissario straordinario dell’Asl RmH Claudio Mucciaccio e dal primario del reparto, il dottor Carlo Muggini. Un reparto moderno che può offrire maggiore spazio con più posti letto, stanze dedicate alle partorienti in difficoltà o disabili, spazio per la vasca per il parto in acqua, colori alle pareti studiati in base alle norme dell’edilizia ospedaliera.

La speranza, dice il sindaco Gabbarini, “è di inaugurarlo al più presto”. “Il nostro impegno – prosegue il primo cittadino – è quello di sollecitarne, oltre l’apertura, anche il completamento degli arredi”. La delegazione ha poi visitato anche il laboratorio delle analisi, altro polo di eccellenza dell’ospedale “E. De Santis”, che effettua oltre 200 esami al giorno oltre a quelli che arrivano da altri ospedali. “La sanità pubblica, che in questo ospedale è rappresentata da eccellenze come i reparti che abbiamo visitato oggi – dicono gli amministratori del Comune di Genzano – va tutelata e valorizzata perché offra un servizio adeguato alla cittadinanza. Auspichiamo quindi che al più presto il nuovo reparto di  Ostetricia e ginecologia, alla luce anche dei tagli ai quali la sanità laziale andrà incontro, venga completato con gli arredi e le attrezzature e venga messo a disposizione dei cittadini”.

tabella PRECEDENTI:

17/10/2012 GENZANO, TORNA LO SCREENING MAMMOGRAFICO MOBILE: DAL 5 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE
11/09/2012 CASTELLI ROMANI, OSPEDALE DI GENZANO: IL RICORDO DI UN'ECCELLENZA


 




OSPEDALI DI ALBANO E GENZANO: SENZA VITTORIO E' CAOS

C.R.

Le prestazioni sanitarie chirurgiche negli ospedali di Albano e Genzano sono a rischio tilt da quando è venuto a mancare Vittorio Barbaliscia, che ha ricoperto il ruolo di primario di chiururgia dell’Ospedale San Giuseppe di Albano. Non c’è ancora un sostituto, e a breve a Genzano sarà introdotto anche il week – hospital. Intanto il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini ha scritto al presidente della Regione Renata Polverini e al direttore generale della Asl RmH, Alessandro Cipolla: “Con la morte del dottor Vittorio Barbaliscia la nostra comunità ha perso una figura determinante per la sanità locale – scrive Gabbarini – e un professionista di alto livello. Il dottor Barbaliscia, si è sempre occupato dell’ospedale di Genzano, lavorando giorno e notte affinché restasse un polo sanitario di primordine. Chiedo che la figura di Barbaliscia venga sostituita al più presto, in modo da garantire la continuità delle prestazioni sanitarie negli ospedali riuniti di Albano-Genzano”. In una seconda lettera, destinata al dottor Cipolla e al professor Agostino Scozzarro, Gabbarini ha chiesto il ripristino a Genzano dello screening mammografico, del colon retto e citologico, prestazioni interrotte da tempo.