Hot Wheels Unleashed, corse mozzafiato con i bolidi Mattel

Hot Wheels Unleashed, videogame disponibile per Pc, Xbox, PlayStation e Switch, è a tutti gli effetti il sogno di ogni bambino nato a partire dali anni ‘80 in poi. Chi da piccolo non ha mai sognato di gareggiare e far correre le proprie macchinine su piste spettacolari e compiere straordinari giri della morte e curve pericolose a tutta birra? Bene, il titolo sviluppato dalla italianissima Milestone rende tutto questo possibile e lo fa davvero alla grande. C’è da dire che Hot Wheels Unleashed è solo l’ultimo di una miriade di videogiochi su licenza Hot Wheels, che di per sé è un brand nato addirittura alla fine degli anni ’60 e che ha ricevuto la sua prima trasposizione videoludica addirittura nel lontano 1984 su Commodore64; una lunghissima serie di titoli che, in un modo o nell’altro, hanno sempre cercato di andare oltre il concept alla base del marchio cercando di staccarsi il più possibile dalla sua natura collezionistica e in un certo senso eccessiva tipica della sua incarnazione tipica del periodo in cui le macchinine giocattolo spopolavano. Hot Wheels Unleashed abbraccia appieno le auto della Mattel nella loro forma reale; non cerca in nessuna maniera di presentarsi per ciò che non è ma punta tutto su una rappresentazione il più fedele possibile dei bolidi in quanto giocattoli più che come vere e proprie auto da corsa. Questa filosofia diventa più che mai esplicita quando si posano gli occhi sulle auto, realizzate come vere e proprie digitalizzazioni dei modellini originali a partire proprio dalla resa dei materiali di cui sono fatti. Plastica opaca, metallo satinato, acciaio brillante e molte altre realizzazioni che richiamano una fedeltà a tratti davvero impressionante le controparti reali dei mezzi venduti nei negozi di giocattoli. Il colpo d’occhio offerto da Hot Wheels Unleashed è sbalorditivo fin dai primi istanti di gioco grazie alla resa dei design a volte spigolosi e futuristici, a volte morbidi e sinuosi delle automobili che vanno a comporre il parco auto in miniatura che ha fatto la fortuna di Mattel in tutti gli anni in cui il marchio ha infestato le case di tutti gli appassionati, che peraltro include anche un buon numero di riproduzioni di macchine realmente esistenti come la nuova 500 e i grandi classici dell’automotive come le Chevrolet, le Mustang e i prototipi quasi fantascientifici di Koenigsegg. Lo stesso trattamento è stato riservato ai circuiti, che sono quasi interamente realizzati sulla base delle più classiche piste componibili in plastica che per anni hanno affollato le letterine indirizzate a Babbo Natale in tutto il mondo. Come dicevamo, la resa dei materiali è meravigliosa e contribuisce a donare ad ogni auto e ad ogni pista un aspetto vissuto, quasi come se tutto ciò che appare a schermo avesse una storia da raccontare e fosse stato tirato fuori da uno scatolone per essere assemblato e tirato a lucido in occasione della gara che si sta affrontando. Il merito non è solo tecnico, non è soltanto una questione di quanto sia stato ben utilizzato Unreal Engine per progettare Hot Wheels Unleashed: il fulcro di tutta l’operazione e della sua resa effettiva a schermo è proprio la filosofia che Mattel e Milestone hanno deciso di adottare nell’ideazione del gioco, che risulta essere a conti fatti una celebrazione assoluta del brand e delle Hot Wheels come giocattolo. Insomma, questo titolo farà felici sia i nati negli anni ‘80 che i ragazzini di oggi proprio grazie a un connubio “nostalgia-grande giocabilità” che non era facile da realizzare.

A livello di giocabilità, Hot Wheels Unleashed sposa un classico del modo di guida arcade, cioè quello nitro-centrico, la cui barra del turbo può essere ricaricata esclusivamente derapando o tramite le apposite pedane sparse sul tracciato. La derapata è facilmente controllabile, la si gestisce con il pulsante del freno e la sterzata. Le gare sono velocissime e si passerà buona parte del tempo con il nitro attivato, vista la facilità per mezzo della quale esso si ricarica. Non ci sono potenziamenti bonus e malus come nei giochi in stile Mario Kart per intenderci, ma i tracciati di tanto in tanto ospitano qualche pericolo: correnti d’aria, caselle ghiacciate, fantasmi che ostacolano la vista, caselle velenose, ragni giganti che intrappolano con le loro ragnatele e fanno perdere preziosi secondi e molti altri. Anche la gravità gioca un piccolo ruolo, ad esempio: durante le rampe che formano il classico “giro della morte” è fondamentale attivare il turbo per prendere la rincorsa e rimanere incollati alla pista, per evitare di cadere. In alcune particolari situazioni, inoltre, è fondamentale dover ruotare di 180° la macchina alla fine di una rampa ribaltata, ma è un espediente che purtroppo non viene utilizzato troppe volte. Insomma, la guida di Hot Wheels Unleashed è una guida puramente arcade che premia soltanto l’abilità dei piloti, anche se una piccola parte dei pericoli risulta confusionaria e difficile da prevedere. L’offerta di contenuti presente in game vede primeggiare la modalità “City Rumble”, che fa le veci della carriera. Distribuisce una serie di eventi diversi su una plancia, divisi a caselle, il cui completamento sblocca quelle adiacenti: tale modalità tiene impegnati per almeno 6 ore, ma la durata è raddoppiata, se non triplicata, nel caso si voglia completare tutto. Non a caso, il numero di tracciati è buono, visto che ce ne sono ben 48 realizzati dal team di sviluppo, ma deludono le modalità di gara, che vanno poco oltre l’attacco a tempo e la gara veloce. Le prove più impegnative sono le “gare boss”, cioè delle piste più lunghe dove fa capolino un mostro-giocattolo meccanico che mette i bastoni tra le ruote, senza però stravolgere troppo la conduzione della gara. Anche le stesse 48 piste presentano costrutti ripetuti che alle volte le fanno somigliare troppo l’un l’altra, basate su 6 ambienti, tra cui una, La Taverna, che può essere lievemente personalizzata, piazzando mura, sedie, tavoli ed altri oggetti cosmetici.

Per quanto riguarda i bolidi a disposizione, al momento, se ne contano 66 provenienti da marchi automobilistici ufficiali come Fiat, Ford, Honda, Chevrolet e altri, con al fianco dei veicoli speciali a tema Batman, Tartarughe Ninja, Ritorno al Futuro e non solo. Ogni bolide ha attributi e livelli di rarità (comune, raro, leggendario) che è possibile aumentare spendendo la valuta “ingranaggi”. Di conseguenza, anche una vettura di livello comune può raggiungere le statistiche leggendarie spendendo i materiali, così potrete utilizzare la macchina che più vi piace esteticamente: non si percepisce molto la differenza di veicolo in veicolo, ma di certo uno leggendario ha delle migliori prestazioni. Non manca poi il multigiocatore, sia in locale, che online. Davvero gradita la presenza dello schermo condiviso, eppure è un peccato non poter giocare insieme a un amico la carriera. L’online si spinge fino a 12 giocatori in contemporanea, ma consente solo la partita veloce o l’apertura di una lobby privata. L’acquisizione delle auto avviene in modalità perlopiù casuale tramite le scatole a sorpresa. L’ottenimento è un po’ lento, specie se non si gioca la modalità City Rumble, e i tassi di uscita delle auto rare e leggendarie è un po’troppo basso. Fortunatamente c’è uno store che a cadenza regolare propone veicoli ad un prezzo fisso: in questo modo è possibile comprare bolidi a un costo variabile di 500 o 1.200 monete a seconda della rarità. Se si considera che la cima del podio ne dà generalmente 50 fino a un massimo di 100 (nelle gare boss), si capisce che per sbloccare tutte le auto ci vuole davvero molto tempo. Va apprezzato che i doppioni ottenuti possono essere rivenduti e smantellati per ottenere monete o ingranaggi, e che comunque City Rumble offre monete, scatole ed ingranaggi extra al primo completamento di ogni evento. A nostro av viso però l’inserimento di missioni giornaliere potrebbero fare del bene al flusso del bottino e quindi potrebbero rendere meno frustranti gli sforzi per ottenere monete. Le livree di ogni singolo mezzo, invece, possono essere scelte fra quelle offerte dalla community o personalizzate tramite l’editor, che tuttavia risulta scomodo poiché se ne può applicare solo una per volta e solo tramite un apposito menù fuori dal pre-gara. Ottima invece la presenza del Track Builder, tramite cui creare i propri tracciati utilizzando più di 20 moduli, condividendo poi il risultato con il resto della community. L’editor è ottimo e profondo, e siamo assolutamente certi che i giocatori ne vedranno delle belle non appena i players più creativi si metteranno all’opera e pubblicheranno piste assurde. Noi abbiamo testato Hot Wheels Unleashed su Xbox Series X, dove il gioco restituisce un impatto a 60 fps e una buona pulizia dell’immagine. La colonna sonora completamente in stile elettronico non è particolarmente ispirata ma fa bene il suo lavoro per accompagnare l’adrenalina delle corse. Nel complesso, poi, il resto dell’effettistica è di buon livello e rende l’esperienza abbastanza immersiva. Tirando le somme, con l’uscita di Hot Wheels Unleashed, Milestone e Mattel hanno voluto regalare ai gamers di tutto il mondo un gioco arcade assolutamente alla portata di tutti, avvincente e che fa scattare una pioggia di ricordi nei gamers più grandicelli. Semplice, immediato, divertente ed adrenalinico quanto basta, supportato da un ottimo comparto tecnico e che propone uno dei migliori editor di circuiti che si siano visti negli ultimi anni, il titolo è a nostro avviso assolutamente da giocare sia da soli che in compagnia.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Longevità: 8

Gameplay: 8,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise