OMICIDIO MONTESPACCATO, SI COSTITUISCE PADRE DEL BIMBO CONTESO

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Si e' costituito il giovane di 19 anni ritenuto uno dei responsabili dell'omicidio di Marzo Zioni, avvenuto a Montespaccato lo scorso 21 febbraio durante una lite tra famiglie per l'affidamento di un bimbo di 10 mesi. I carabinieri gli hanno notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma con l'accusa di concorso in omicidio aggravato premeditato. Le indagini continuano per individuare gli altri colpevoli.




OMICIDIO MONTESPACCATO: LA PROCURA NON CONVALIDA IL FERMO PER IL 24ENNE ARRESTATO LO SCORSO MERCOLEDI'

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Tornera' libero il 24enne romano ritenuto uno dei responsabili dell'omicidio di Marco Zioni, il 37enne romano ucciso il 21 febbraio in strada, nel quartiere di Montespaccato, durante una lite tra famiglie per l'affidamento di un bimbo di 10 mesi. La Procura non ha chiesto la convalida del fermo ritenendo insufficienti gli elementi raccolti a carico del giovane fermato mercoledi' scorso dai carabinieri. Il 24enne resta, comunque, indagato cosi' come altre quattro persone ritenute dagli inquirenti complici nell'omicidio.




OMICIDIO MONTESPACCATO: FERMATO RAGAZZO DI 24 ANNI

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I carabinieri hanno fermato un componente del gruppo di persone ritenute responsabili dell' omicidio di Marco Zioni, il 37 enne romano ucciso l'altro ieri in strada a colpi di pistola, nel quartiere di Montespaccato, durante una lite tra famiglie per l'affidamento di un bimbo di 10 mesi. La persona fermata e' un giovane romano di 24 anni, lontano parente del papa' del bambino




OMICIDIO MONTESPACCATO, ZARATTI (SEL): "NECESSARIO ARRESTARE MATTANZA CHE INSANGUINA LA CAPITALE"

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“Roma è un campo di battaglia. Con cadenza quasi settimanale la criminalità organizzata lascia a terra una vittima. Oggi è accaduto a Montespaccato, ma dall’inizio dell’anno ogni zona della Capitale è stata teatro di sparatorie”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Presidente della Commissione regionale sicurezza e lotta alla criminalità.

“Ci troviamo davanti a una situazione intollerabile che va affrontata con tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia – afferma Zaratti – Ma è anche necessario valorizzare e rafforzare gli organici del Centro operativo Dia di Roma. Occorre, insomma, un ulteriore impulso in grado di dare la spinta necessaria per arrestare la lunga mattanza che insanguina le strade della Capitale”.