CASELLE: CONVIVENTE DELLA EX DOMESTICA COLPEVOLE DEL TRIPLICE OMICIDIO

Redazione

Caselle (TO) – Il compagno della ex domestica dei tre anziani uccisi è colpevole del triplice omicidio. Un giallo che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Svolta nelle indagini sul triplice omicidio di Caselle. I carabinieri hanno fermato il presunto assassino di Claudio Allione, della moglie, Maria Angela Greggio, e della suocera, Emilia Campo Dall’Orto. Si tratta di Giorgio Palmieri, pregiudicato torinese di 56 anni, convivente della ex domestica della famiglia, licenziata poco tempo fa perché accusata di aver rubato una collanina. L'uomo ha confessato: "Sono stato io, ho agito da solo".La confessione, secondo quanto si apprende, è giunta nella notte, al culmine di un lungo interrogatorio. Gli inquirenti erano sulle tracce di Palmieri già da martedì quando, analizzando il traffico telefonico, avevano rilevato la sua presenza a Caselle nonostante vivesse a Torino. I carabinieri lo hanno trovato a casa di un amico nel capoluogo piemontese. Sulle sue mani evidenti ferite causate con ogni probabilità dall'arma del delitto, forse un punteruolo. Era stato Maurizio Allione, figlio e nipote delle vittime, a fare per primo il nome di Dorotea De Pippo, ex collaboratrice domestica di casa Allione. "Mia madre l'aveva mandata via per il sospetto del furto di una collanina", aveva detto agli inquirenti precisando che era stata la sua fidanzata, Milena, a svelarglielo. Il movente: una rapina per vendetta – Un tentativo di rapina finito nel sangue. Sarebbe questo il movente del triplice omicidio di Caselle. Giorgio Palmieri, venerdì notte, sarebbe entrato nella villetta per rapinare la famiglia, colpevole di aver licenziato la sua compagna. Forse in seguito alla reazione degli Allione, l'uomo, che ha detto agli investigatori di non aver portato armi con sé, li ha colpiti con un'arma da taglio trovata all'interno dell'abitazione. La colf aveva scagionato Maurizio – Al fianco degli investigatori per tutta la durata dei sopralluoghi, Dorotea De Pippo aveva detto agli inquirenti di essere certa dell'innocenza di Maurizio Allione, smentendo le voci di dissidi tra il 29enne e i genitori per questioni economiche: "Ho letto sui giornali tante cose che non sono proprio vere – aveva raccontato la donna, come riportato da La Stampa -. Ho sentito che ci sarebbero state questioni per dei soldi. Il ragazzo non ha mai avuto questi problemi, anche perché gli Allione sono una famiglia benestante e lui bastava che chiedesse". La sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti.
Mai iscritto nel registro degli indagati eppure lacerato dai sospetti sulla sua persona. Maurizio Allione, che nel triplice delitto di Caselle ha perso mamma, papà e nonna, elogia il lavoro degli investigatori: "I carabinieri e i magistrati hanno fatto un ottimo lavoro, non ho mai dubitato di loro. Sono sempre stato convinto che credessero nella mia innocenza", ha dichiarato per voce del suo avvocato, Stefano Castrale.