FROSINONE: MUSEI ILLUMINATI A GIORNO E CIOCIARI AL BUIO PESTO

di Michele Santulli

Frosinone – Il 17 maggio, sabato, la  mai abbastanza esaltata e elogiata  ‘notte dei musei’ una iniziativa a livello europeo che ne ha previsto l’apertura anche alle ore notturne gratuitamente o quasi gratuitamente, per dare veramente la possibilità a tutti di entrarvi, almeno una volta l’anno.

E in questa occasione a Roma, abbiamo assistito a scene e a spettacoli veramente stupefacenti e usiamo pure il termine: fuori del comune, inusitati  e adesso spieghiamo perché. Senza andare lontano, già a a Parigi lo spettacolo di file lunghissime davanti alle biglietterie dei musei principali  in attesa di poter entrare è, come si sa, una visione non eccezionale ma normale, quotidiana, ad ogni ora del giorno. A Roma si assiste al medesimo spettacolo normale, quotidiano solo ed unicamente all’ingresso dei Musei Vaticani dove entrano ogni anno, a 16 Euro a biglietto, circa cinque milioni e mezzo di visitatori, tanti quanti ne entrano in tutti i musei italiani messi assieme e avanza qualcosa! 

A reiterata dimostrazione che l’Arte, sia quando si ammira nel museo sia quando si vende o acquista sul commercio, è da sempre, oltre a mille altre motivazioni e sentimenti, motivo anche economico: cioè l’Arte rende soldi. Ma bisogna  esserne all’altezza, bisogna dispiegarne i giusti e corretti comportamenti, bisogna cioè essere preparati!

E noi italiani specificatamente, ed è cosa disgraziatamente notoria, tali buoni dispiegamenti di comportamenti idonei -salvo le solite eccezioni alla regola- li applichiamo solamente ed unicamente in certi contesti e situazioni che nulla hanno a che fare  con la valorizzazione intelligente del nostro patrimonio artistico e culturale, che, al contrario, sappiamo trascurare e perfino mandare in rovina sistematicamente ma non valorizzare e far rendere e produrre, sia culturalmente e sia economicamente! Una tragedia nazionale. Si vedono pure da noi le code per  ammirare un’opera d’arte ma solo quando è il privato che organizza l’evento, come insegna e comprova, per esempio, la ‘ragazza con la perla all’orecchio’ esposta a Bologna, visitata in una settimana, pagando 12 Euro se non ricordo male, da tanti visitatori quanti ne entrano in un anno in un museo cittadino! Quindi le presenze di visitatori nei Musei italiani sono semplicemente risibili, se raffrontate con quelle nei musei delle città al di là delle Alpi. Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, a quella Nazionale d’Arte Antica, al Museo Etrusco, alla Galleria Comunale, tanto per citare alcune delle istituzioni museali romane entrano tanti visitatori (dei quali la maggior parte sono stranieri!) quanti necessari  a malapena a pagare le spese per la pulizia dei gabimetti in un anno! Niente o quasi niente, dunque.

Lo spettacolo eccezionale al contrario si è goduto  la notte fatale del 17 scorso durante la quale si sono viste le file, e che file!, davanti ai musei romani: lunghissime, ben ordinate, che hanno fatto pensare immediatamente ai Musei Vaticani o al Museo d’Orsay! E la fila perché? Per poter entrare al Museo, peraltro pagando un Euro, quindi non gratis. E la Galleria Nazionale d’Arte Moderna  splendidamente  illuminata, mai vista in tale luce abbagliante, le siepi ben potate e i prati ben tosati, una visione quasi emozionante, con tutta quella gente in fila in attesa di entrare! Naturalmente molto impegno è stato profuso da parte della Galleria nell’apertura, per l’occasione, di tante sale sovente chiuse al pubblico e nell’allestimento ed esibizione di opere non più viste da qualche anno, quale la donazione Filippo Palizzi ora tutta ben esposta su tre o quattro file.

Ma non vogliamo parlare solo del buono, che è stato notevole e lodevole da parte dei gestori della GNAM che il massimo hanno certamente fatto per permettere ai visitatori di riportare gratificazione e ammirazione, ma anche di quanto a nostro avviso negativo e quasi biasimevole:  la chiostrina che ospita dai primi anni del 1900 la scultura i  ‘Saturnali’ di Ernesto Biondi, in quel giorno 17 maggio era ancora ben invisibile e inaccessibile allo sguardo,  come nei trascorsi cinquantanni e passa, ben protetti e occultati da pesanti tendaggi o da pannelli oppure ben coperti e coccolati dalle immense foglie di qualche pianta tropicale: perciò  i poveri Saturnali di Ernesto Biondi  al buio pesto, anche nella notte della luce! In aggiunta la scultura in marmo ‘Il risveglio’ di Amleto Cataldi, opera titolare di premi internazionali di prestigio allorché presentata ad una esposizione importante romana  nel 1911, al buio pesto anche essa, nel deposito! La sua ‘Portatrice d’acqua’ esposta invece sotto al finestrone del caffè della Galleria, ancora senza etichetta riconoscitiva.

Non vogliamo fare commenti e lasciamo tale incombenza al lettore attento: sia rammentato, in aggiunta, che pochi giorni fa, sempre presso questo Museo, si è conclusa una manifestazione espositiva monografica intitolata: "D'aprés Rodin. La scultura italiana del primo novecento" dove sono state esposte trenta-quaranta sculture di artisti che in qualche modo, secondo i promotori, avrebbero avuto rapporti/risentito delle sue influenze,  con Rodin. Curiosamente assenti i menzionati artisti scultori Ernesto Biondi e Amleto Cataldi che avrebbero dovuto, al contrario, godere  -a nostro avviso- perfino di una corsia riservata, almeno dal punto di visto informativo pur se non artistico, dato che veramente e fattivamente  hanno conosciuto e collaborato con Rodin, specie con Cataldi e scambiato corrispondenza. E invece sia nei comunicati stampa sia negli opuscoli ufficiali, i due scultori ciociari sono inesistenti e morti. E allora ci permettiamo una digressione  pur se apparentemente semplicistica: è sempre la Ciociaria che ne esce malconcia, come sempre. E tale giuoco è facile e senza rischi, vista la inerzia e la ignavia consolidate e perniciose  delle istituzioni ciociare nei confronti dei propri figli, da sempre.
 




ROMA. L’ESERCITO ITALIANO ALLA ”NOTTE DEI MUSEI”

Redazione

L’Esercito Italiano anche quest’anno parteciperà alla “ Notte dei Musei”,  prestigioso evento culturale che dal 2005 si svolge con  successo in tutta Europa a cui  la città di Roma aderisce  per il quarto  anno consecutivo. Le gallerie  statali, civiche, private, le accademie, gli istituti e le case di cultura, le chiese, i palazzi storici di Roma,  saranno aperti straordinariamente e gratuitamente dalle 20 di sera fino alle 2 di notte. L’Esercito Italiano, custode di un notevole patrimonio storico,  ha voluto aderire a questa iniziativa mettendo a disposizione il Museo storico della Fanteria e quello  dei Granatieri. I Musei storici dell'Esercito raccolgono vive testimonianze del valore di molte generazioni di italiani che, lungo un arco temporale che racchiude tutta la nostra storia, hanno contribuito alla nascita della nazione italiana. All’interno di queste infrastrutture è a disposizione del visitatore un patrimonio di memorie e di tradizioni che merita di essere conosciuto e riaffermato per la riscoperta di eventi ancora presenti nelle azioni di oggi. Per lo specifico evento sarà quindi garantita l’apertura gratuita del  Museo storico della Fanteria, situato in un’area adiacente la basilica di S. Croce di Gerusalemme, i cui reparti espositivi, ricchi di  interessanti  plastici, uniformi, oggetti dei fanti di tutte le epoche,  sono dislocati in ordine cronologico su 35 sale e 5 gallerie. Il materiale esposto  segue  l'evoluzione storica della Fanteria, il Risorgimento, le Specialità dell'Arma, le Specialità Coloniali, 1^ e 2^ Guerra Mondiale, la Guerra di Liberazione, le Guerre Coloniali, i Corpi di Spedizione. L’altra struttura museale aperta sarà  quella del  Museo storico dei Granatieri, più antica specialità dell’Esercito Italiano, nelle cui sale  potrà essere ammirata una vasta rassegna di armi, mappe, prede belliche, documenti e vessilli a partire dal 1659, anno di costituzione della specialità. Per tale occasione, nella suggestiva location offerta dall’abside del Tempio Romano di Venere e Cupidine situato  all’interno del parco del Museo della Fanteria, si esibirà, la Banda dell’Esercito. Costituita nel 1964, la Banda dell'Esercito accentra i compiti e le funzioni di rappresentanza delle disciolte bande presidiarie minori. La formazione musicale si compone di centodue elementi, tutti diplomati al conservatorio e reclutati per concorso diretto. La Banda dell’Esercito, oltre a partecipare a molteplici manifestazioni e cerimonie militari di alta valenza istituzionale, svolge anche un'apprezzata attività, sia in Italia sia all'estero, con un programma musicale ricco e articolato.  

Sedi museali aperte gratuitamente:
– Museo storico della Fanteria, Piazza Santa Croce in Gerusalemme n. 9;
– Museo storico dei Granatieri , Piazza Santa Croce in Gerusalemme n. 7.
 




ALBANO, UNA SERA SOTTO LE STELLE PER LA NOTTE DEI MUSEI

Redazione

I siti archeologici di Albano sotto il chiarore delle stelle. Venerdì 5 ottobre, dalle ore 21.00 alle ore 24.00, saranno organizzate visite guidate gratuite dei Musei con la novità di suggestivi ed inediti percorsi archeologici alla luce di fiaccole e con accanto i soldati della Seconda Legione Partica.

«Ci sembrava doveroso aderire anche quest’anno all’iniziativa La Notte dei Musei organizzata dal MiBAC – afferma l’assessore Claudio Fiorani – e farlo in modo insolito, mettendo a disposizione della cittadinanza e dei turisti un percorso nuovo, suggestivo e trascinante. Aprire in notturna, e gratuitamente, le porte dei Musei permette un’emozionante fruizione del patrimonio artistico del nostro territorio, coinvolgendo tutti coloro che non riescono a farlo nei consueti orari di visita. E coinvolgendo, allo stesso tempo, i giovani spesso distante dalla cultura».

Le visite partiranno dal Museo civico di Villa Ferrajoli alle ore 21.30 e alle ore 22.30.