Nepi, controlli a tappeto sui luoghi di lavoro: multe e un’attività sospesa

Il 22 giugno 2020 i carabinieri della stazione di Nepi e i carabinieri
del NIL di Viterbo, hanno effettuato una serie di controlli ispettivi
circa la corretta applicazione dei protocolli di sicurezza delle misure
anti – COVID sui luoghi di lavoro; in particolare, durante il controllo
ad un cantiere edile sulla strada statale Nepesina, impegnato nella
costrizione di un’ area di servizio, veniva sospesa l’ attività perché
venivano sorpresi due operai in “nero” , su un totale di 5, e veniva
denunciato il titolare; inoltre venivano elevate sanzioni amministrative per quasi 10,000 euro per mancanze amministrative di cui una per non avere collegato al dispersore di terra il quadro
elettrico creando pericolo.




Momenti di panico a Nepi: pregiudicato sequestra 14enne e lo minaccia con una sciabola

Un pregiudicato di circa 50 anni, si è scagliato contro un gruppo di
ragazzini di 14 anni, a Nepi all’ interno di un parcheggio di un
supermercato, dove lui era solito lasciare parcheggiati i suoi due
motorini, che a suo dire li aveva ritrovati danneggiati dando la
colpa proprio ai giovani quattordicenni; a quel punto in un gesto
di ira ha sequestrato uno dei giovani e lo ha trascinato in macchina
e trasportato in giro per Nepi, minacciandolo costantemente con
una sciabola a che lui e i suoi amici trovassero i soldi per riparare i
motorini; immediatamente sono scattate le ricerche dei carabinieri
della stazione attivati dagli amici rimasti nel parcheggio, e poco
dopo proprio i carabinieri della stazione hanno rintracciato il
pregiudicato nei pressi del supermercato ed immediatamente
hanno messo in sicurezza i giovani e bloccato il pregiudicato.
Subito hanno perquisito l’auto ed hanno sequestrato la sciabola
usata per la minaccia .Al termine dell’ azione di polizia il soggetto è
stato arrestato ed i ragazzi sono risultati tutti illesi ed in sicurezza




Nepi, Sagra del pecorino romano e del salame cotto: tutto pronto per sabato 12 e domenica 13 maggio

NEPI – La tradizionale Sagra del Pecorino Romano di Nepi non lascia, anzi raddoppia! Già, perché ad affiancare il delizioso formaggio sullo scranno più alto della manifestazione, sarà quest’anno un’altra specialità come il Salame Cotto De.Co., che da poche settimane ha ottenuto la Denominazione Comunale di origine. E così il tanto atteso appuntamento della primavera nepesina si trasformerà nella “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, in programma sabato 12 e domenica 13 maggio nella splendida cittadina in provincia di Viterbo.

Ad affiancare queste due delizie saranno tanti altri prodotti tipici della Tuscia e del Bio Distretto, senza dimenticare le ricette tradizionali proposte a pranzo e a cena presso lo stand della Proloco: la vignarola laziale (un piatto contadino a base di fave, carciofi e lattuga), la cipolla bianca al forno e le salsicce e le carni di maiale alla griglia fornite dai   norcini locali. Un vero e proprio trionfo di sapori e profumi unici, che per un weekend trasformerà la “città dell’acqua” nella capitale del gusto di un intero territorio.

Il Pecorino Romano Dop – che ancora oggi prende vita nelle stesse località dove è nato, le campagne del Lazio – è una prelibatezza ormai rara, perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri; dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, può essere grattugiato o servito direttamente in tavola a nobilitare moltissime ricette. Ad affiancarlo per l’edizione 2018 della Sagra sarà il salame cotto, una rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale: un prodotto unico nel suo genere, che proprio in primavera sprigiona le sue migliori caratteristiche.

I due “principi” della festa verranno proposti insieme alle fave e alla scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, alla pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda (Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari”) e a una ricca selezione delle specialità come il miele, le confetture, il vino e l’olio.

Come di consueto l’evento metterà in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese: non solo la gastronomia ma anche l’artigianato, il folclore e la musica. E’ il caso, sabato 12 maggio, del Convegno “Prodotti Tipici: Reti e Istituzioni per lo Sviluppo Turistico”, del Mercatino dell’Antiquariato e del Rigattiere e della Mostra Statica “Palio di Borgia” a cura dell’Ente Palio; e ancora della mostra micologica, degli intrattenimenti per i più piccoli,  dello spettacolo musicale “Stornellatori Romani” e del concorso con dolci a base di ricotta romana e degustazione a offerta (il cui ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa di Nepi per l’acquisto di una nuova ambulanza) in programma anche il giorno successivo. Domenica 13 maggio la manifestazione proporrà l’aperitivo didattico con spiegazione e degustazione dei prodotti tipici delle aziende locali, le attività naturalistiche per i bambini, lo spettacolo musicale itinerante del gruppo “Lestofunky” e il mini tour guidato nel centro storico di Nepi.

La “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, infatti, rappresenterà una buona occasione per conoscere una delle cittadine più affascinanti del Lazio, circondata dalle caratteristiche forre, affascinanti gole di millenaria erosione che ne delineano il paesaggio. Immersa in una natura incontaminata, Nepi custodisce gelosamente dei veri e propri gioielli come l’imponente Forte dei Borgia, il sontuoso Duomo con l’interno a 5 navate, l’acquedotto settecentesco e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini; senza dimenticare il Museo Civico, la Chiesa di San Tolomeo e le Catacombe di Santa Savinilla, uno dei complessi funerari sotterranei più importanti dell’Italia Centrale.




Nepi, la sagra del pecorino romano sposa il salame cotto

NEPI (VT) – Torna la Sagra del Pecorino e del Salame Cotto e a Nepi. La tradizionale Sagra del Pecorino Romano di Nepi vedrà affiancare il delizioso formaggio sullo scranno più alto della manifestazione, con un’altra specialità come il Salame Cotto De.Co., che da poche settimane ha ottenuto la Denominazione Comunale di origine. E così il tanto atteso appuntamento della primavera nepesina si trasformerà nella “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, in programma sabato 12 e domenica 13 maggio nella splendida cittadina in provincia di Viterbo.

Ad affiancare queste due delizie saranno tanti altri prodotti tipici della Tuscia e del Bio Distretto

Senza dimenticare le ricette tradizionali proposte a pranzo e a cena presso lo stand della Proloco: la vignarola laziale (un piatto contadino a base di fave, carciofi e lattuga), la cipolla bianca al forno e le salsicce e le carni di maiale alla griglia fornite dai norcini locali. Un vero e proprio trionfo di sapori e profumi unici, che per un weekend trasformerà la “città dell’acqua” nella capitale del gusto di un intero territorio.

Il Pecorino Romano Dop – che ancora oggi prende vita nelle stesse località dove è nato, le campagne del Lazio – è una prelibatezza ormai rara, perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri; dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, può essere grattugiato o servito direttamente in tavola a nobilitare moltissime ricette. Ad affiancarlo per l’edizione 2018 della Sagra sarà il salame cotto, una rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale: un prodotto unico nel suo genere, che proprio in primavera sprigiona le sue migliori caratteristiche.

I due “principi” della festa verranno proposti insieme alle fave e alla scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, alla pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda (Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari”) e a una ricca selezione delle specialità come il miele, le confetture, il vino e l’olio.

Come di consueto l’evento metterà in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese: non solo la gastronomia ma anche l’artigianato, il folclore e la musica.

E’ il caso, sabato 12 maggio, del Convegno “Prodotti Tipici: Reti e Istituzioni per lo Sviluppo Turistico”, del Mercatino dell’Antiquariato e del Rigattiere e della Mostra Statica “Palio di Borgia” a cura dell’Ente Palio; e ancora della mostra micologica, degli intrattenimenti per i più piccoli, dello spettacolo musicale “Stornellatori Romani” e del concorso con dolci a base di ricotta romana e degustazione a offerta (il cui ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa di Nepi per l’acquisto di una nuova ambulanza) in programma anche il giorno successivo. Domenica 13 maggio la manifestazione proporrà l’aperitivo didattico con spiegazione e degustazione dei prodotti tipici delle aziende locali, le attività naturalistiche per i bambini, lo spettacolo musicale itinerante del gruppo “Lestofunky” e il mini tour guidato nel centro storico di Nepi.

La “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, infatti, rappresenterà una buona occasione per conoscere una delle cittadine più affascinanti del Lazio, circondata dalle caratteristiche forre, affascinanti gole di millenaria erosione che ne delineano il paesaggio. Immersa in una natura incontaminata, Nepi custodisce gelosamente dei veri e propri gioielli come l’imponente Forte dei Borgia, il sontuoso Duomo con l’interno a 5 navate, l’acquedotto settecentesco e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini; senza dimenticare il Museo Civico, la Chiesa di San Tolomeo e le Catacombe di Santa Savinilla, uno dei complessi funerari sotterranei più importanti dell’Italia Centrale.




Nepi: tutti pazzi per il pecorino romano

 

Redazione


NEPI (VT) – Un prodotto dalle origini antiche almeno quanto la cittadina che lo produce e lo celebra da tempo immemorabile. E’ il Pecorino Romano Dop, che ancora oggi prende vita nelle stesse località dove è nato: le campagne del Lazio. Nel fine settimana del 6 e 7 maggio Nepi, la “città dell’acqua” in provincia di Viterbo, tornerà a festeggiarlo con la 15esima edizione della Sagra dedicata a questo particolare formaggio e ai prodotti tipici della Tuscia.


Nella cittadina ricca di storia che sorge tra torrenti e fonti di acque minerali e solforose – “nepa” in etrusco significa appunto acqua – la squisita specialità sarà l’accompagnamento ideale delle fave e verrà proposta insieme ai migliori prodotti tipici del territorio come la scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, o il salame cotto, un’altra rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale; senza dimenticare la pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda – Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari” – e una ricca selezione delle specialità della zona come il miele, le confetture, il vino e l’olio.


Furono gli Antichi Romani i primi a lavorare il latte di pecora per dare vita a quello che sarebbe diventato un giorno il Pecorino Romano Dop, una prelibatezza ormai rara perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri; dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, può essere grattugiato o servito direttamente in tavola a nobilitare moltissime ricette.


Per un intero fine settimana, intorno a questa parla della gastronomia laziale prenderà vita un evento che metterà in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese: dalla gastronomia all’artigianato, dal folclore fino alla musica. E’ il caso del concorso di dolcezze a base di ricotta romana in programma sabato, con degustazione a offerta dei prodotti in gara il cui ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Nepi; oppure, il giorno successivo, dei laboratori didattici “L’Arte del Salame Cotto” e “Il Pecorino Romano, dalla Pecora alla Tavola”; e ancora, sempre domenica, della terza edizione del “Traditional Chef”, la gara gastronomica di piatti a base dei prodotti tipici della Tuscia riservata a cuochi non professionisti, oppure di “Aperi…imparando”, l’aperitivo con l’agronomo che proporrà degustazioni e spiegazioni dei processi produttivi dei prodotti a chilometro zero delle campagne nepesine.
Spazio anche ai più piccoli, con lo spettacolo di magia e “trucca bambini”, alla musica dal vivo, con la banda di Enrico Gai e gli spettacoli itineranti per le vie del centro, e alle bellezze del luogo con il tour guidato per il borgo che comprenderà anche la cascata di Cavatera e le chiese nascoste. Sarà insomma una buona occasione per conoscere Nepi, circondata dalle caratteristiche Forre, affascinanti gole di millenaria erosione che ne delineano il paesaggio; immersa in una natura incontaminata, la cittadina in provincia di Viterbo custodisce gelosamente dei veri e propri gioielli come la Rocca dei Borgia, dove soggiornò Lucrezia, l’acquedotto Settecentesco, il Duomo e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini.
 




NEPI, IL PALIO DI BORGIA: TUTTO PRONTO PER IL GRAN FINALE DI DOMENICA

Red. Eventi

Nepi (VT) – Il Palio di Borgia di Nepi si appresta a vivere il suo momento culminante: domenica 19 giugno andrà in scena il gran finale della manifestazione attraverso la quale la “città dell’acqua” in provincia di Viterbo ripercorre i principali episodi della sua storia, dalla guerra contro i Saraceni alle sommosse popolari nel Medioevo, fino al saluto della popolazione a Lucrezia Borgia, che nel 1499 prese possesso del Castello.

A sfilare per le vie del centro sarà anche quest’anno lo spettacolare corteo storico di chiusura composto da centinaia di figuranti che sfileranno per il paese addobbato a festa indossando splendidi costumi, accompagnati dal rullare dei tamburi, dallo squillare delle trombe e dalle evoluzioni delle “Sbandieratrici della Città di Viterbo”; la partenza è fissata alle ore 18 dalla Rocca dei Borgia, con la bella Lucrezia che riceverà le chiavi della città, il duca di Bisceglie, i priori, gli arcieri, i cavalieri e i tamburini. Si tornerà insomma indietro nel tempo e si rivivranno i momenti della consegna delle chiavi della città a Lucrezia, titolare del Ducato di Nepi: un momento che rappresentò simbolicamente per la cittadina il passaggio dal Medioevo all’Era Moderna.

Domenica 19 giugno la giornata si aprirà già alle 9 con la seconda Edizione de “La Via dell’Arte e del Gusto”, l’itinerario storico e naturalistico che terminerà con un pranzo nelle taverne delle quattro Contrade. Nel tardo pomeriggio invece, al termine del corteo, sono in programma le premiazioni delle gare, la consegna del Palio alla Contrada vincitrice e il Saluto di Lucrezia a tutto il popolo. La festa si sposterà infine in tavola, con le taverne aperte che, per l’ultima sera, serviranno i piatti tipici della cucina locale in un’atmosfera tipicamente medievale.

Salame cotto e scapicollata protagonisti a Nepi per il Palio dei Borgia A passeggio tra l’arte e il gusto, tra le bellezze storico-naturalistiche di Nepi e le perle gastronomiche del suo territorio: nell’ambito dei festeggiamenti per il Palio dei Borgia, la cittadina in provincia di Viterbo propone due appuntamenti con la seconda edizione de “La Via dell’Arte e del Gusto”. Domenica 19 giugno, alle ore 9, i visitatori potranno prendere parte a questo suggestivo itinerario storico-naturalistico che si concluderà con un pranzo nelle taverne delle quattro Contrade, Santa Croce, San Biagio, Santa Maria e La Rocca. Una piacevole passeggiata fra i monumenti che hanno segnato la storia della “città dell’acqua” dal V° Secolo a.C. fino al XVIII° Secolo, dalla Rocca dei Borgia al Museo Civico, senza dimenticare le forre – che i nepesini chiamano “cavoni” – le affascinanti gole di millenaria erosione che circondano l’abitato. In tavola poi, sarà servito tutto il meglio della gastronomia del luogo: e così dalla Rocca dei Borgia alla pizza nepesina, dal Duomo al salame cotto, dalla fontana del Bernini alla scapicollata, i gioielli artistici della città e le perle della gastronomia della Tuscia Viterbese si fonderanno così in un irresistibile mix.

Contrade in festa a Nepi ed è Palio dei Borgia
Rievocare la parte più eroica e nobile delle radici nepesine tra cortei storici, rievocazioni, giochi medievali e cene nelle caratteristiche taverne; il tutto animato dalla rivalità fra le quattro Contrade – Santa Croce, San Biagio, Santa Maria e La Rocca – della “città dell’acqua” in provincia di Viterbo. Dal 1 al 19 giugno Nepi apre le sue porte per il “Palio dei Borgia”, la festa popolare più importante dell’anno che ripercorre i principali episodi della sua storia, dalla guerra contro i Saraceni alle sommosse popolari nel Medioevo, fino al saluto della popolazione a Lucrezia Borgia, che nel 1499 prese possesso del Castello: un periodo glorioso che tornerà a vivere come per magia in tutto il centro storico del paese, da Porta Nica a Porta Romana, dalla Cattedrale alla Piazza principale, fino ovviamente al Castello dei Borgia.

Grande spazio sarà dato anche alla gastronomia del territorio: ogni sera le taverne e le osterie delle quattro Contrade – Santa Croce, San Biagio, Santa Maria e La Rocca – saranno aperte e pronte a servire i piatti tipici della cucina locale, mentre la seconda edizione de “La Via dell’Arte e del Gusto” proporrà il 19 giugno un suggestivo itinerario storico e naturalistico che si concluderà con un pranzo nelle taverne. Ad attendere gli amanti della buona cucina saranno piatti unici e genuini come il salame cotto affumicato e la scapicollata, l’acquacotta di verdure e gli spuntafusi (un particolare tipo di pasta con acqua e farina) con ragù di carne, e ancora l’agnello alla cacciatora o il maialino a porchetta, fino ai dolci e ai vini della Tuscia. E sempre la cucina, ma questa volta medievale, sarà protagonista della cena propiziatoria “Al desco dei Borgia” che il 1 giugno darà il via ufficiale alla manifestazione.

Ma le novità della 21esima edizione non si fermano qui:
Lucrezia Borgia indosserà un abito completamente rivisitato dopo che l’Ente Palio ha promosso un concorso per il rinnovamento del suo costume e di quello di altri tre importanti personaggi che, dopo averla accolta in città, l’accompagneranno fino alla sua investitura a Duchessa. E da quest’anno sarà doppio l’appuntamento con lo spettacolare corteo storico che, sabato 11 e ancora domenica 19 giugno, vedrà sfilare centinaia di figuranti lungo le vie del paese addobbato a festa indossando splendidi costumi, accompagnati dal rullare dei tamburi, dallo squillare delle trombe e dalle evoluzioni degli “Sbandieratori di Sangemini” e degli “Spadaccini di Soriano del Cimino”; al termine del corteo i visitatori potranno assistere al suggestivo passaggio della consegna delle chiavi a Lucrezia, un evento che, nel lontano 1499, rappresentò simbolicamente per Nepi il passaggio dal Medioevo all'Era Moderna.

Il ricchissimo programma prevede molti altri eventi suggestivi come i giochi popolari e la gara dei tamburini il 17 e la giostra dei cavalieri del 18 giugno valida per l’assegnazione del Palio. Il mercato medievale, la partita di scacchi vivente, le esibizioni di falconeria e tanti altri interessanti appuntamenti completeranno le giornate di festa in una delle cittadine più suggestive di tutto il Lazio, che sorge tra torrenti e fonti di acque minerali, circondata dalle “forre”, affascinanti gole di millenaria erosione. Un luogo dal fascino magico che conserva dei veri e propri tesori come la Rocca dei Borgia, il pittoresco acquedotto, il Duomo con le sue 5 navate, la fontana del Bernini e l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane.




NEPI, SEQUESTRATA DISCARICA DI 30 MILA MQ OGGETTO DI LOTTIZZAZIONE

Redazione

Nepi (VT) – "Voglio complimentarmi con i finanzieri della Compagnia di Civita Castellana coordinati dal Comando Provinciale di Viterbo, per l’incessante e importantissima attività di salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente. – Così in una nota Riccardo Valentini, capogruppo Per il Lazio –  L’ennesima scoperta di un’area di 30.000 metri quadri, – prosegue Valentini –  oggetto di lottizzazione per la costruzione di unità abitative e impropriamente adibita a discarica, conferma la validità e la necessità della presenza attiva sui nostri territori di forze di polizia focalizzate al contrasto di reati ambientali e degli illeciti legati allo smaltimento di differenti tipologie di rifiuti.  In particolare, quest’operazione ha permesso di far scoprire l’esistenza di un terreno, ora posto sotto sequestro, utilizzato per lo sversamento di oltre centomila tonnellate di materiale proveniente dalla demolizione di edifici, in totale difformità di quanto previsto dal Codice dell’ambiente. Una fonte continua di pericolo per la salute dei cittadini con grandi costi futuri per la collettività legati alla necessità di  bonifica dell’area. 

 Elementi questi, che devono indurre tutti e cioè le amministrazioni locali e centrali, le forze di polizia unitamente alla cittadinanza ad intensificare ognuno per il suo ambito il proprio impegno concreto in tema di difesa dell’ambiente e della salute collettiva". Conclude il capogruppo. 




NEPI, DISASTRO AMBIENTALE FIUME TREJA: IDENTIFICATI I RESPONSABILI

 

I Comuni di Mazzano Romano e Calcata hanno emesso ordinanze di divieto di balneazione, di abbeveraggio di animali e di uso dell’acqua per annaffiare gli orti. Misure che danno il senso della gravità della situazione.

Redazione

Nepi (VT) – Le indagini dei guardiaparco del Parco Valle del Treja e degli agenti del Corpo Forestale dello Stato, partite separatamente, sono state unificate. Hanno portato all’individuazione dei responsabili del disastro ambientale che la settimana scorsa ha desertificato l’alveo del fiume Treja. Già dai sopralluoghi svolti dai guardiaparco nell’immediatezza dello sversamento, si era quasi certi che l’origine fosse riconducibile ad un allevamento zootecnico che si trova nel comune di Nepi, in un leggero pendio poco sopra le cascate di Monte Gelato. Da quanto accertato, una massa di liquami proveniente da una vasca di accumulo che ha ceduto, si è riversata nel fiume. Un disastro simile, con analoghi effetti, già si verificò nella primavera del 2010. I pesci, scomparsi completamente, sono tornati lentamente a ripopolare le acque del fiume, solo da poco. L’inquinamento attuale ha nuovamente sconvolto gli equilibri naturali, incidendo sull’intero ecosistema fluviale, uccidendo ogni forma di vita. Con il ripetersi di questi episodi di fortissimo inquinamento, le capacità di ripresa del fiume diventano sempre più esili, allungando i tempi per un pieno e certo recupero.
I Comuni di Mazzano Romano e Calcata hanno emesso ordinanze di divieto di balneazione, di abbeveraggio di animali e di uso dell’acqua per annaffiare gli orti. Misure che danno il senso della gravità della situazione.
“Il disastro del Treja rappresenta un gravissimo danno ambientale e anche una ferita sociale, considerando il valore affettivo che ogni abitante ha per quello che considera il ‘suo’ fiume – queste le parole del presidente Gianluca Medici, che continua – il Parco farà l’impossibile affinché, una volta accertate le responsabilità, siano pagati i danni. Ma quello che ci sta più a cuore non è la pena pecuniaria, quanto la sicurezza ambientale che, con le dovute prevenzioni, possa evitare il ripetersi di situazioni di questo tipo.”
 




NEPI, STAGIONE BORGIANA: GRANDE INAUGURAZIONE CON DARIO FO

Redazione

Nepi (VT) – Dario Fo torna a teatro, inaugurando la Stagione Borgiana a Nepi, il 21 giugno, con lo spettacolo tratto dal suo primo romanzo, La figlia del papa (Chiarelettere, 2014), accolto nelle librerie da uno straordinario successo e in corso di traduzione in diverse lingue. Nella trasposizione teatrale sei attori interpretano i nove personaggi della storia. Dario Fo è insieme il Narratore, Alessandro VI ed Ercole d’Este.

Sul palcoscenico il premio Nobel per la Letteratura racconta la vita di Lucrezia Borgia – figura crudele e dissoluta per l’immaginario collettivo – facendone emergere, grazie a una meticolosa ricerca storica, i tratti autentici: una donna libera, indipendente, dotata di notevole intelligenza e vittima delle macchinazioni del padre-pontefice, Alessandro VI, e del fratello Cesare, cui Machiavelli dedicherà Il principe.

Ne emerge così la storia di un’eroina cinquecentesca costretta fin dall’infanzia a sottostare ai giochi di potere, a causa dei quali dovrà contrarre ben tre matrimoni politici e si vedrà usata per quasi tutta la sua breve esistenza come strumento per patti e alleanze.
Per questa ragione Fo nel suo adattamento rende giustizia in ogni scena alla giovane Borgia, con un apice nell’ultima parte dello spettacolo, quando Lucrezia – divenuta duchessa di Ferrara – dà  dimostrazione di possedere grande carisma e capacità di governare.
Dario Fo, dopo Lo Santo Jullare Francesco, è alle prese anche qui con un papa, decisamente diverso. “Se nel Santo Jullare Francesco parlo di un papa del ‘200 e uno dei giorni nostri, in La figlia del papa presento la figura di un papa del ‘500, Alessandro VI, Rodrigo Borgia.  Questo papa ha avuto una straordinaria intelligenza e creatività ma anche grande spregiudicatezza. E’ un uomo che vive la vita, e quando gli ammazzano il figlio e glielo fanno trovare che galleggia sul Tevere, va in crisi e decide di buttare all’aria tutto l’impianto della Chiesa per tornare agli inizi.
In quella fase arriva a sfruttare le parole di un uomo che è stato bruciato vivo a Firenze, il Savonarola. Adopera addirittura le sue parole per cercare di riformare la Chiesa. Ma Savonarola di lì a poco viene immolato e lui si ritrova solo a perseguire questa idea,  deve cedere, e di lì a poco muore. Però la figlia continua con una forza incredibile a realizzare quello che è il suo pensiero e la sua idea.

E’ bellissimo poter rappresentare la prima di questo spettacolo in questo luogo storico significativo, che era un dono fatto dal padre a Lucrezia, insieme al titolo di Duchessa di Nepi. E’ qui che lei comincia ad affrontare la sua esperienza di una donna forte e capace di governare con grande intelligenza e umanità. ”

Il lavoro teatrale dà voce e corpo a tutti i brani più significativi del romanzo, facendo rivivere il Cinquecento come secolo borgiano, con le vicende amare e grottesche che hanno segnato il rapporto tra Rodrigo (con la maestria scenica di Dario Fo, straordinario interprete del pontefice prima dissoluto e poi pentito) e Lucrezia (impersonata da Sara Bellodi, giovane attrice al suo debutto con la compagnia Fo-Rame). In scena anche Jacopo Zerbo nel ruolo del Valentino, Graziano Sirressi nei panni del secondo marito di Lucrezia, Alfonso d’Aragona, e Maria Chiara di Marco, da molti anni collaboratrice della compagnia Fo-Rame, nel ruolo di Isabella D’Este, cognata-amica di Lucrezia negli anni ferraresi.
In occasione della Prima nazionale, la sera del 21, saranno aperti, per cene pre- e dopo-teatro, i locali enogastronomici locali e, in via straordinaria, le taverne delle Contrade di Nepi, con cibi tipici della Tuscia. Fino alle 18 sono in programma anche visite guidate del Museo archeologico comunale e della città.
 




RONCIGLIONE, FRANCIGENA CUP: APPRODANO IN SEMIFINALE RONCIGLIONE, MONTEROSI, NEPI E CAPRANICA

Redazione

Ronciglione (VT) – Presso il centro sportivo comunale Andrea Mascarucci di Ronciglione continua la kermes sportiva della francigena cup organizata dall'enalcaccia di Capranica e patrocinata dall'assessorato allo sport  della provincia di Viterbo e dal C.O.N.I. delegazione di Viterbo in  collaborazione con l'Avis sezione di Capranica e dalla proloco  Francesco Petrarca, giunta alla fase finale.  Rispettati fin qui i pronostici della vigilia delle fase finali,  infatti le quattro squadre di spicco passano alle semifinali della  Francigena cup, in attesa dello scontro diretto del girone a che vedrà  di fronte il Ferrart di Nepi contro il sapore e delizie di Capranica
 che servirà solo a decidere il primo e secondo posto in classifica nel  girone b passano il turno rispettivamente il Gorgeous di Monterosi e  l'autoricambi di Ronciglione, quest'ultima soffre e rischia  l'eliminazione proprio nell'ultima gara del girone contro i ragazzi di  Vejano dell'over the top, che lottano e per tutto il primo tempo
 conducono la gara rispondendo colpo su colpo all'autoricambi andando  al riposo in vantaggio per 4-3 nel secondo tempo Cassani e compagni si  riassettano e il quintetto di Ronciglione va a valanga contro il  Vejano chiudendo la pratica dopo sei minuti del secondo tempo con un  super Di Stefano e con l'estremo difensore Fabio Cassani che  neutralizza tutte le occasioni della squadra guidata da Paolo Gnocchi.

Il Gorgeous di Monterosi chiude il girone imbattuto al primo posto a  punteggio pieno e approdando in semifinale per la seconda volta su due  edizioni, infatti i ragazzi di monterosi è l'unica squadra, nelle due  edizioni, ad arrivare tra le prime quattro della competizione,  nell'anno passato il cammino si fermò in finale contro il sambriacamo  perdendo ai tempi supplementari,chissà se quest'anno saranno più  attrezzati per centrare il bersaglio le semifinali si disputeranno il  7 maggio 2014 dalle ore 21.

Rispetto allo scorso campionato approdano in semifinale 4 squadre che  rappresenteranno 4 comuni ossia, Ronciglione con l'autoricambi  Carboni, il Gorgeous Coffee Drink di Monterosi, la Ferrart di Nepi e  Sapori e Delizie di Capranica, squadre che daranno vita a delle gare  molto equilibrate in quanto molto attrezzate per la vittoria finale, i  giocatori di spicco sono Di Stefano dell'autoricambi, Morosi del  Gorgeous di monterosi, Valdes di Sapori e Delizie e Chireletti della  Ferrar di Nepi, i quali, sensa farlo a posta sono i primi 4 nella  classifica cannonieri.

Le classifiche:

 girone A:

 Sapori e Delizie 6 punti
 Ferrart Nepi 6 punti
 Tabaccheria Carrazza 0 punti
 Bg Trasporti 0 punti

 girone b:

 Gorgeous Coffee Drink 9 punti
 Autoricambi Carboni 6 punti
 Over The Top 3 punti
 Avis Capranica 0 punti

Le restanti squadre si affronteranno in semifinale dell'avis cup,  trofeo messo in palio dalla sezione avis di Capranica per il secondo  anno consecutivo le gare si svolgeranno il 5 maggio dalle ore 21 e se  la contenderanno le terze e quarte dei rispettivi gironi con gare ad  eliminazione diretta, per tanto le squadre in lizza sono tabaccheria  Carrazza Daniele di Canale Monterano,, l'avis Capranica, L'over The  Top di Vejano, che pare la squadra alla vittoria del trofeo, infine,  il Bg Trsporti di Tuscania.  La classifica marcatori, come detto vede:Martin Valdes Sapori e  Delizie 53 reti  Di Stefano autoricambi Carboni 47 reti Chireletti Ferrart Nepi 39 reti
 Calvigioni Bg Trasporti 30 reti Mihaita Gorgeous Coffee Drink 29 reti  Morosi Gorgeous Coffee Drink 28 reti
 




NEPI: TUTTI PAZZI PER IL CARNEVALE

Redazione

Nepi (VT) – Due giorni di festa a Nepi, in provincia di Viterbo, per le celebrazioni di Sant'Antonio Abate e l'entrata ufficiale del carnevale dell'antica cittadina etrusca. Il 18 e 19 gennaio 2014, la Pia Unione di Sant'Antonio Abate, in collaborazione con il Comune di Nepi, hanno organizzato un calendario di eventi quanto mai ricco per rendere onore al santo protettore degli animali domestici, amici e collaboratori dell'uomo, e introdurre la 74esima edizione del carnevale nepesino.

Il 18 gennaio, come da lontana tradizione, grossi tronchi e cataste di legna daranno vita a un grande fuoco affascinante e vivificatore, conosciuto come "Il grande focarone", evento sempre carico di emozioni a cui assistono ogni anno migliaia di fedeli e appassionati.

Il 19 gennaio è in programma una gran parata di carri carnevaleschi e gruppi in maschera, che verrà replicata martedì grasso, 4 marzo 2014. La partecipazione alla grande sfilata del carnevale nepesino è aperta a tutti, e da tutte le provenienze. Le iscrizioni, che verranno accuratamente vagliate dal Comitato dei Festeggiamenti, rimarranno aperte fino al …

Tanti i premi che saranno messi in palio per i carri allegorici e ogni mascherata.

Per gli interessati che intendono concorrere alla sfilata dei gruppi mascherati è sufficiente far pervenire il titolo della mascherata che si vuole raffigurare (con non meno di 25 personaggi) a:

Aurelio Naticchioni, tel. 0761.570355 – Enrico Giovanale, tel. 0761.556010 – Gianfranco De Rinaldis, tel. 0761.556001 – Pietro Torri, tel. 333.5878533 – Massimo Giovanale, tel. 333.7700343

Alcune notizie sulla città di Nepi

Antichissima Nepi, le cui origini affondano nella nostra preistoria e nelle leggende, i primi insediamenti si costituirono sul masso tufaceo triangolare che forma una penisola sulla terra. Nel vasto territorio si trovano importanti reperti archeologici falisci ed etruschi.  Ma la storia ha lasciato tante altre interessanti impronte, ancora vive ai nostri giorni: dalle necropoli del Cerro e del Gilastro dell'VIII secolo avanti Cristo alla catacomba di Santa Savinilla, al “Forte dei Borgia”, restaurato dopo il rovinoso incendio della città ad opera delle truppe francesi nel 1798. E ancora la cascata delle acque minerali della "Città nobile e potente nei cui ubertosi campi sgorgano sorgenti di acque salutari", così come viene discritta da uno dei tanti scrittori, che sin dall'epoca romana parlarono di Nepi.