CASTELLI ROMANI: IL PARCO AVRA' UN PUNTO DI ACCESSO PRIVILEGIATO AL LAGO DI NEMI

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Redazione

Castelli Romani (RM) – Il Parco dei Castelli Romani ha firmato una convezione con il CNR-INSEAN, l'Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale di Nemi.

La convenzione, che rinnova un accordo di collaborazione già in essere con importanti e consistenti novità, prevede che il Parco abbia in carico la manutenzione ordinaria della struttura. In cambio, l'Ente avrà un punto di accesso privilegiato al lago di Nemi per attività di monitoraggio ed educazione ambientale e potrà, a tale scopo, utilizzare i locali posti al primo piano dell'edificio presente nell'area.

“Per i prossimi tre anni – commenta il commissario straordinario del Parco, Matteo Mauro Orciuoli – il Parco potrà contare su una struttura e un punto di accesso strategico sul lago di Nemi, grazie alla disponibilità dell'INSEAN. La collaborazione fra Enti è elemento essenziale per la costruzione di progetti di tutela e valorizzazione territoriale, perché l'incisività e la realizzabilità di tali progetti passa attraverso l'adesione partecipata di tutti coloro che sul territorio vivono e lavorano. Ci auguriamo che a questa convenzione ne seguano altre, per stringere in modo proficuo i rapporti con tutte le realtà presenti ai Castelli Romani”.




NEMI, PROCESSO BERTUCCI: PROSSIMO APPUNTAMENTO AL 12 NOVEMBRE

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Angelo Parca

Nemi (RM) – Prima udienza per il processo penale che ha investito il sindaco Alberto Bertucci e che vede imputato il primo cittadino di Nemi per turbativa d’asta e frode nell’acquisto dei beni comunali. Si ricorda che Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco, parte lesa. Notifiche non andate a buon fine hanno fatto slittare l’udienza al prossimo 12 novembre. La notifica va ripetuta per il Comune di Nemi in veste di persona offesa e per altri due imputati.

Lo scorso 7 novembre 2012 il Gup (Giudice per le udienze preliminari) ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico Ministero Giuseppe Travaglini. Insieme a Bertucci sono stati rinviati a giudizio anche Gianpaolo Miglietta (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi), Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini.

In concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato a Bertucci.

Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.

Il 6 giugno scorso, il Giudice ha ravvisato un conflitto di interessi tra sindaco imputato sostanzialmente per turbativa d’asta e frode contro lo stesso Ente che amministra. Per questo ha nominato commissario ad Acta il vicesindaco Edy Palazzi affinché prendesse decisioni al posto del sindaco su questo caso penale. Ma Palazzi, con delibera di giunta ha deciso che come Ente, il Comune non si costituirà parte civile sulla base parere legale dell’avvocato Alessandra Capozzi, che tramite perizia giurata, avrebbe evidenziato che non si sarebbero verificate ipotesi concrete di danno per l’Ente.

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CASTELLI ROMANI: L'AREA DEL PARCO REGIONALE NON SI TOCCA

A. De Mar.

Castelli Romani (RM) – Non si placano le reazioni politiche rispetto alla proposta di riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani. Quest'area protetta potrebbe essere rivoluzionata da una Valutazione Ambientale Strategica criticata sul nascere.

“La nuova proposta di riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani è subdola e illegittima, va fermata -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.- Ci sono infinite sentenze del TAR, confermate dall'ultima di pochi mesi fa del Consiglio di Stato, che hanno sancito in modo cristallino che il perimetro del parco è quello stabilito con la delibera del 1998 e che le norme di salvaguardia sono quelle della legge istitutiva del 1984 e non sono soggette a decadenza. Che senso ha, allora, che lo stesso Ente parco ipotizzi subdole procedure di valutazione ambientale strategica per un intervento che anche un bambino capisce avrebbe un impatto negativo sul sistema ambientale? E con quali soldi pubblici sono stati affidati studi così inutili? Sono domande importanti, che nei prossimi giorni diventeranno oggetto di richieste precise alle istituzioni competenti, per impedire per l'ennesima volta la scucitura dal parco di territori importanti. Più in generale, spiace davvero constatare che dopo quasi trent'anni dall'istituzione, ancora non si capisca il valore dell'area protetta ai castelli, che ha salvato una dei territori più belli del Lazio dalla completa cementificazione, conservandone quelle parti boscate e lacustri che caratterizzando quel paesaggio raccontato da poeti e scrittori di tutto il mondo.”

E' infuriata Legambiente contro la nuova proposta contenuta nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani. Le analisi contenute nel testo del Rapporto preliminare, fanno disgraziatamente affermazioni del tutto fasulle, come quella ormai solita quanto desueta circa la presunta superficie massima per le aree protette a scala provinciale, in palese contrasto con la normativa nazionale in materia. Ha dell'incredibile, poi, l'ipotesi di eliminare dal perimetro del parco il bosco di castagno a ridosso del Monte Artemisio, parte di un Sito di Interesse Comunitario (SIC), giustificata dalla tipologia di specie presenti che non sarebbero autoctone mentre quel paesaggio fa parte del territorio da secoli e ed è SIC proprio in virtù dell’eccezionalità delle caratteristiche naturali.

“ Basta con questa farsa, è senza fondamento la proposta di tagliare 2.300 ettari dai 15.000 totali del perimetro del parco -conclude Parlati-. Le aree del lago Albano e di quello di Nemi non si toccano, così come il Monte Artemisio, le Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, i pratoni del Vivaro. Il parco torni a occuparsi con impegno delle attività di conservazione della natura, di salvaguardia di un'area protetta che negli ultimi anni ha visto un incredibile sviluppo urbanistico. Dal canto nostro, segnaleremo alla Commissione Europea la proposta, visto che le istituzioni di Bruxelles stilano un rapporto di verifica periodico sullo stato di ratifica ed efficacia della Direttiva VAS, il cui principio guida è quello di precauzione.”

Insorge anche il Pd

“La proposta di riperimetrazione del parco regionale dei Castelli romani è scellerata, ha alcun senso, se non quello di consegnare 2.300 ettari agli interessi locali di chi vorrebbe colare nuovo cemento su un’area verde di enorme valore paesaggistico – dichiara Cristiana Avenali, candidata alla Regione Lazio nel listino Zingaretti-. L’area interessata dal taglio, includerebbe il bosco di castagno del Monte Artemisio decretato dalla Comunità europea quale Sito di Interesse Comunitario (SIC). Gli uffici della Regione Lazio debbono fermare subito la procedura relativa alla Valutazione Ambientale Strategica, che presenta notevoli e gravi carenze dal punto di vista tecnico, scientifico e normativo, è in palese contrasto con le precise espressioni degli organi della Magistratura Amministrativa e non può quindi essere considerata un punto di riferimento per nessuna valutazione.”

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NEMI, LA STORIA DELLO SCUOLABUS (CON I PEZZI DI CARTA ALLA MANO) PARCHEGGIATO DA UN ANNO E MEZZO

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Angelo Parca

Nemi (RM) – E’ necessario fare chiarezza sulla questione dello scuolabus nuovo di zecca parcheggiato da più di un anno e mezzo alle intemperie. Il sindaco Alberto Bertucci ha dichiarato, qualche giorno fa ad un organo di stampa, che il problema consisterebbe “in un errore nell’immatricolazione e quindi lo scuolabus oggi non può espletare il trasporto pubblico”.

L’errore di cui parla il sindaco sarebbe da attribuire all’allora Commissario Prefettizio Fabio Maurano.

Di fatto non ci sono stati errori. Ecco come è andata: La prima gara per l’acquisto dello scuolabus, partita quando Alberto Bertucci era assessore alla Scuola con la giunta Cocchi, è finita senza il perfezionamento dell’acquisto perché per Bertucci si è aperto un procedimento penale a causa proprio di accuse pesanti del Pubblico Ministero (Turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti) a carico dell’attuale sindaco riguardo l’espletamento della gara stessa.

Poi è arrivato il Commissario Prefettizio Fabio Maurano, il quale ha ricominciato tutto dall’inizio e finalmente acquistato un pulmino con il finanziamento della Provincia più venticinquemila euro delle casse comunali per un totale di circa 70 mila euro.

L’intenzione del Commissario, una volta acquistato il famigerato pulmino, era di indire una gara per l’affidamento del servizio scuolabus e quindi di separare il servizio di trasporto pubblico locale (TPL) da quello dello scuolabus. Al contempo Maurano ha prorogato il contratto con Schiaffini, fino al 30 giugno 2012, una proroga a breve scadenza proprio per consentire poi di scindere i due servizi di trasporto e di stipulare un nuovo contratto.

La gara per l’affidamento del servizio scuolabus, nelle intenzioni di Maurano, doveva prevedere l’utilizzo del mezzo acquistato del Comune con conseguente risparmio sia per l’Ente che avrebbe stipulato un nuovo contratto meno oneroso che per i cittadini che avrebbero potuto usufruire di un servizio gratuito.

Dunque dal suo insediamento il sindaco Alberto Bertucci (eletto a Maggio), sapendo che il 30 giugno sarebbe scaduto il contratto con Schiaffini, ha avuto la facoltà di indire immediatamente la gara per l’affidamento del servizio scuolabus e ritrattare il contratto con Schiaffini che attualmente svolge ancora scuolabus e trasporto pubblico locale.

Ma così non è andata e il pulmino nuovo di zecca si trova ancora fermo lì, alle intemperie. Infatti, la giunta Bertucci ha rinnovato tal quale il contratto (Vedi l'allegata delibera di Giunta per la proroga del contratto con Schiaffini dal 1 luglio al 31 dicembre 2012. [ DELIBERA DI GIUNTA NR° 86 DEL 31/07/2012 ] Atto perfezionato con la determinazione n°90 del 29 agosto 2012 avente oggetto contratto integrativo trasporto pubblico locale 1 gennaio – 31 dicembre 2012 ditta Schiaffini Travel dove nelle premesse si ribadiscono le stesse modalità contrattuali, invariate nel tempo) [ DETERMINA 90 DEL 29/08/2012 ].

Le intenzioni di Maurano sono messe nero su bianco nel Verbale di deliberazione del commissario straordinario N° 8 del 25.01.2012 [ Delibera Commissario nr° 8 del 25/01/2012 ] di cui riportiamo il passaggio saliente senza alterarne i contenuti:

Delibera

1) Di disporre, per le motivazioni sopra esposte, da ritenersi come qui integralmente ripetute e trascritte, la proroga, fino al 30 giugno 2012, del contratto di servizio tra questo Comune e la Schiaffini Travel S.p.A. di Roma, per l'espletamento del servizio di trasporto pubblico urbano del Comune;

2) Di dare indirizzo al competente responsabile al fine d’indire, per le ragioni sopra esposte, apposita gara a mezzo di procedura aperta da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del decreto legislativo n. 163/06 e ss.mm.ii., per l’affidamento del servizio Scuolabus, prevedendo nel capitolato di gara, per l’espletamento del servizio in questione, anche l’utilizzo del mezzo recentemente acquistato dal Comune, il quale dovrà comunque essere prioritariamente destinato alle esigenze di trasporto, nell’ambito dei plessi appartenenti all’Istituto Compensivo “Marianna Dionigi”, degli alunni delle Scuole di Nemi che risulteranno obbligatoriamente iscritti, ai sensi della normativa vigente in materia, ad una cd. “pluriclasse”.

E il presunto errore del Commissario quale sarebbe? Se pure, per necessità, dovessero servire eventuali variazioni al libretto di circolazione, quanto tempo ci vorrebbe? Una settimana? Quindici giorni? Certamente non nove mesi. C’era l’opportunità di rivedere il contratto con Schiaffini, di fatto nulla è cambiato rispetto al passato e l’opportunità offerta da Maurano con il verbale di indirizzo n°8 (del 25 gennaio 2012) non è stata minimamente presa in considerazione.

[ DELIBERA DI GIUNTA 86 DEL 31/07/2012 RINNOVO CONTRATTO CON SCHIAFFINI ]

[ DETERMINA 90 DEL 29/08/2012 CONTRATTO INTEGRATIVO DITTA SCHIAFFINI ]

[ DELIBERA COMMISSARIO 8 DEL 25/01/2012 ]

 

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NEMI, PERDITA D'ACQUA VALLE DELLE COLOMBE: 4 GIORNI A SECCO. CHE ACEA INTERVENGA

Angelo Parca

Nemi (RM) – Ormai il conto dei guasti alle condotte Acea a Nemi si perde nella notte dei tempi. Ci risiamo, purtroppo sempre nello stesso punto: La Valle delle Colombe. Alcuni residenti della zona sono senza acqua da ormai 4 giorni a causa, con tutta probabilità, dell’enorme perdita. Squadre Acea, da queste parti, non se ne vedono. In cambio, c’e’ incuria e regna la siccità. Al contrario puntualissime continuano ad arrivare le bollette del gestore idrico. Riuscirà una squadra Acea ad intervenire tempestivamente e definitivamente lasciando finalmente la zona delle Colombe senza disservizi?

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NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE

Riceviamo e pubblichiamo

Nota a cura delle Associazioni Picchiorosso Nemi ed Italia Nostra Castelli Romani. Carlo Testana, Franco Medici, E. Del Vescovo.

Nemi (RM) – E' apparso sul numero 104/2012 di A/R bimestrale dell'Ordine degli Architetti di Roma e Provincia a firma di Massimo Locci un articolo che illustra un progetto che interessa gli spazi davanti il Museo Nazionale delle Navi Romane a Nemi. Si tratta di un lungo terrazzamento a cui si accede da delle pensiline che contengono pannelli fotovoltaici. Due livelli uno per accedere alle terrazze panoramiche rialzate ed uno per la discesa al lago che conformano dei non bene identificati spazi protetti (dalle mareggiate? anzi dalle lagheggiate o dal vento che increspa appena il vitreo lago?). Il Museo della Navi è una costruzione dell'arch. Vittorio Morpurgo che ospitava gli scafi recuperati da Mussolini e poi bruciati dai Tedeschi in ritirata nella notte tra il 31 maggio ed il 1° giugno 1944 (si vedano i risultati della apposita commissione ministeriale istituita per fare luce sul delittuoso misfatto riportati nel testo di G.Ucelli " Le Navi di Nemi" 1940, a pagina 321 si legge la conclusione dei rilievi  fatti da B. Nogara, E.P. Galeazzi, e altri tra cui Gustavo Giovannoni: " Si può concludere che, con ogni verisimiglianza, l'incendio che distrusse le due navi fu causato da un atto di volontà da parte dei soldati germanici che si trovavano nel Museo la sera del 31 maggio 1944").

L'edificio con il tempo ha assunto, si dice, caratteri di monumento che va giustamente preservato e le attività culturali del Museo rilanciate data l'importanza che investe il "Bacino del Lago di Nemi" a livello Nazionale ed Internazionale per la sua storia, per l'archeologia, il mito, il Paesaggio. Ecco, appunto, è proprio il Paesaggio il Monumento principale del sito dentro cui sta il Museo; un paesaggio che con amara fatica è stato preservato nella sua  totale interezza nel passato  ma che è oggetto di sconsiderati attacchi da alcuni anni a questa parte. Un Paesaggio tutto ancora da riscoprire per far luce su molti interrogativi.

– Che consistenza avevano le ville Romane e soprattutto quella di Caligola?

– Dove portano le enormi opere idrauliche che attraverso cunicoli alti più di 3.50 metri prendono la direzione della zona di Villa delle Querce e del cimitero scoperte ed ispezionate dagli speleologi nel 2011? 

(Opera Ipogea 1/2-2011 di Carlo Germani e Pio Bersani).

– Il Santuario ed altre notevoli consistenze storico-archeologiche presenti sono del tutto scavate e conosciute?

Limitandoci a questo, viene da pensare che l'area è ancora ricca di misteri che presupporrebbero l'avvio ed il finanziamento di ricerche e scavi per l'altissima potenzialità culturale e di visita intuibile anche da un bambino. Il fotovoltaico può benissimo farsi altrove.

Invece di tutelare l'ambiente circostante, il fronte del lago, le aree pubbliche limitando al massimo le costruzioni abbiamo assistito prima ad un recente concorso di idee (Comune di Nemi 2007) per collegare il Centro storico con la valle del lago (che dista dieci minuti a piedi per il sentiero di Diana se fosse pulito) fatto di ascensori, passerelle, teleferiche, terrazzamenti, funivie etc. ora da questo strano e inutile progetto invadente a cura di A.P. Briganti (Soprintendenza Archeologica del lazio) R. Cherubini (Sapienza Università di Roma) e Andrea Lanna (CSIAA). Non è questa, a nostro parere, la strada del rilancio del sistema archeologico del Bacino del Lago.

  

 




POLITICHE 2013, INTERVISTA AD AZZURRA MARINELLI CANDIDATO SEL AL PARLAMENTO

Redazione

Castelli Romani (RM) – Le elezioni politiche si avvicinano e il partito di Vendola candida anche donne e uomini dei Castelli Romani, tra cui Azzurra Marinelli rappresentante di spicco di Nemi.

Come nasce questa candidatura?
I nostri candidati alla camera e al senato, sono stati scelti con le primarie del 30 dicembre. Nonostante fossimo in pieno periodo natalizio, sono stati tantissimi i cittadini che si sono recati ai seggi per votare, rimarcando il segnale forte di partecipazione che già c'era stato per la scelta del candidato premier della coalizione. Si tratta di donne e uomini giovani e soprattutto molto preparati. Nel nostro partito si punta molto sulle capacità e la meritocrazia.

E la tua candidatura? Perché ti sei messa in gioco a livello nazionale?
Ho molte poche possibilità di essere eletta, trovandomi in 20 posizione, ma questa candidatura riveste un importantissimo significato per me. É il riconoscimento per il lavoro svolto dal circolo di Nemi, che ha visto alle primarie Nichi Vendola posizionarsi al secondo posto dopo Bersani, staccando di molto Renzi.  Il nostro é un lavoro duro perché le forze lavoro sono poche e allora ancora di più si apprezzano i risultati. Ringrazio la segreteria nazionale per questa bella opportunità. Fare la campagna elettorale fianco a fianco con Vendola é per me un vero onore.

Per quanto riguarda il locale, dopo che alle amministrative non vi é stato accordo con il PD, quali scenari si delineano?
Le amministrative sono ormai  un ricordo, che però lasciano sul campo un sindaco e un'amministrazione assolutamente inadeguati. Dobbiamo avere il coraggio e la forza di seppellire le asce di guerra per ricominciare un dialogo serio con le forze riformiste di questo paese. Abbiamo tutto il tempo, le motivazioni e le capacità per costruire un 'alternativa futura per Nemi. Certamente, e su questo non abbiamo né avremo mai dubbi, con forze nuove e programmi che guardano al futuro.
 




NEMI, IL TRAVAGLIATO SCUOLABUS E' ANCORA INUTILIZZATO

[ CONSULTAZIONE ACI SU DATI IMMATRICOLAZIONE DEL PULMINO ]

 

Angelo Parca

Nemi (RM) – Circa 60 mila euro che giacciono in un parcheggio a Nemi da oltre un anno. Si tratta di un pullman di 30 posti nuovo di zecca acquistato nel 2011 dal commissario prefettizio Fabio Maurano che avrebbe dovuto fungere da scuolabus, facendo di fatto risparmiare l’Ente e i cittadini che si avvalgono della ditta privata Schiaffini per il servizio. Molti nemesi si chiedono il motivo di tanta attesa e sono preoccupati che il loro mezzo nuovo acquistato dal Comune finisca col deteriorarsi. “E’ come avere una Ferrari e utilizzare un calesse”, si dice in piazza. Di fatti il primo cittadino Alberto Bertucci, riconosce il problema che in nove mesi di amministrazione post commissariamento ancora persiste: “E’ vero – ha dichiarato il sindaco di Nemi al quotidiano Il Tempo – lo scuolabus è fermo da mesi ma stiamo cercando di risolvere la questione”. Bertucci ricorda che a perfezionare l’acquisto del mezzo è stato il commissario straordinario Maurano: “in quella fase – prosegue – un anno e mezzo fa, è stato commesso un errore nell’immatricolazione e quindi lo scuolabus oggi non può espletare il trasporto pubblico. Stiamo affrontando anche questa emergenza, siamo certi di riuscire a mettere presto in servizio il pulmino che, posso garantire, pur fermo da tempo è integro e perfettamente funzionante”.

Un fatto è certo, questo pullman risulta immatricolato dall’Ente Comune di Nemi il 26 ottobre del 2011 con classe d’uso “Autobus, privato trasporto persone”. Oltre al presunto errore di immatricolazione, si può escludere che il pullman, di fatto, non rispecchi i requisiti tecnici per il servizio di scuolabus?

Di certo c’è soltanto il travagliato trascorso che ha portato il Comune all’acquisizione del tanto desiderato e ambito pulmino, la cui prima gara d’appalto sarebbe stata addirittura turbata dall’allora vicesindaco Alberto Bertucci nel 2010.

Di fatti pende tutt'ora sul sindaco un procedimento penale per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture proprio in relazione all’acquisto del mezzo. Addirittura, all’epoca, dopo l’aggiudicazione, la Car Ind srl di Mauro Cesaretti consegnava un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione. Da qui, l’intervento del commissario prefettizio che ha ricominciato tutto d’accapo. Riuscirà a scaldare i motori il nuovo mezzo e a rendere il servizio per cui è stato acquistato?

[ CONSULTAZIONE ACI SU DATI IMMATRICOLAZIONE DEL PULMINO ]

 

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NEMI RISCALDAMENTI A SCUOLA: FUMATA BIANCA

Angelo Parca

Nemi (RM) – A quanto pare, dal grande fermento e lavoro della caldaia, comprendiamo che dopo la denuncia de L'osservatore laziale [ Art. del 02/02/2013 NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI ], che si è potuta effettuare solo grazie a coloro che hanno contribuito a fornire testimonianza e il materiale fotografico, la temperatura nell'edificio scolastico principale di Nemi (medie e elementari) è stata ulteriormente alzata rispetto ai 14 – 17 gradi che sono stati immortalati la settimana scorsa.

Avevamo segnalato che il lunedì era più freddo del solito e inaspettatamente, questa mattina (4 febbraio 2013), la grande fumata della caldaia ha sorpreso svariate persone nel paese. L'auspicio è che cotanto fumo corrisponda ad altrettanto calore. E ci auguriamo che la caldaia continui a funzionare a pieno regime  in questa maniera fino a che la primavera non si porti via questo rigido freddo. Di fatti a Nemi, stamane presto, la temperatura è scesa sotto lo zero. 

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NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI

Chiara Rai

Nemi (RM) – Tanto freddo da presentarsi a scuola con maglioni pesanti e bardati di giacconi, guanti e sciarpe rigorosamente indosso finché il calore di tutti gli studenti insieme risollevi le basse temperature che si trovano in classe durante il lungo orario scolastico.

Il lunedì è più dura degli altri giorni, soprattutto al piano inferiore dell’edificio  principale di Nemi, il primo che si incontra, quello, per capirci, dove ci sono le classi delle elementari e delle medie. Passato un mese, dall’inizio dell’anno scolastico, sono iniziate le lamentele e diverse rimostranze da parte di qualche genitore.

A Nemi, già a ottobre c’è un clima rigido, tanto che la cittadina rientra all’interno del decreto 412 del 93 che regolamenta tra l’altro, il riscaldamento da mantenere per legge negli edifici pubblici dei diversi Comuni italiani. Nemi addirittura è un caso a parte. Per la cittadina la classificazione climatica porta la lettera “E” che consente l’accensione dei riscaldamenti a partire dal 15 ottobre e per 14 ore al giorno con temperatura di venti gradi più due. Ciò al fine di garantire il benessere degli individui.

Il clima rigido di questi giorni e il freddo che persiste nelle classi è stato immortalato con delle fotografie che non lasciano spazio a dubbi di sorta: le temperature, in diverse ore della mattinata e in diversi giorni della settimana, variano dai 14 ai 15 gradi e raramente toccano i 17 gradi di temperatura.

Eppure prima delle rimostranze la scuola era una vera e propria ghiacciaia, le temperature erano ben al di sotto di quelle attuali. Ma ai piccoli studenti 14 o 15 gradi non sono sufficienti per stare a proprio agio nell’ambiente scolastico. Per questo è nata l’idea di fugare ogni dubbio, immortalando la rigidità di quei numeretti impressi nel display digitale. Se è vero che l’accensione dei termosifoni avviene alle 7 del mattino, com’è possibile che alle 9 e 17 minuti ci siano 14, 5 gradi all’interno del plesso?

Il dirigente scolastico Laura La Manna, raggiunta al telefono, ricorda di aver sollecitato la questione all’ufficio tecnico del Comune e al sindaco di Nemi tramite lettera datata 4 dicembre: “Ho scritto una lettera molto dettagliata e ferma – ha detto La Manna – dove ho chiesto che venissero rispettati i parametri imposti dalla legge riguardo le temperature, citando il decreto 412 del ‘93”. Il dirigente scolastico non ha ricevuto però, alcuna risposta scritta ne dall’ufficio tecnico e neppure dal sindaco. Il coordinatore scolastico del plesso di Nemi le ha però comunicato che di recente la temperatura è stata alzata rispetto ai mesi scorsi. Eppure questa settimana, si sono toccati addirittura i 14 gradi e i bambini battono ancora i denti.

Dispiace dover arrivare a denunciare un simile accaduto, se non fosse per il nutrito reportage di fotografie con impresse le temperature (date, giorni e addirittura il registro di classe) sicuramente non sarebbe stata una denuncia così incisiva, dispiace perché in realtà la scuola di Nemi al livello didattico organizzativo funziona. Non solo ma è diretta anche egregiamente con un team di docenti preparati e un dirigente scolastico vigile. Gli studenti sono costantemente seguiti, si fa informatica e attività sportiva. Insomma, basterebbe che il Comune controllasse nuovamente l’impianto  di riscaldamento e se quest’ultimo risultasse funzionante, cercare di capire il perché nonostante funzioni, non si riesca a raggiungere una temperatura più elevata rispetto ai gradi che compaiono nelle fotografie, autentiche testimonianze di queste ultime giornate di gennaio.

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NEMI, TEDESCHI (UIL-FPL) SULLE AFFERMAZIONI DEL SINDACO BERTUCCI: "I SINDACATI RISCHIANO DI SCADERE ANCHE NEL RIDICOLO? E' UNA VISIONE ARROGANTE E PRESUNTUOSA"

Angelo Parca

Nemi (RM) – Dopo le ultime affermazioni del sindaco Alberto Bertucci in Consiglio Comunale rispetto ai sindacati, interviene Italo Tedeschi componente nel Direttivo Provinciale di Roma della Uil – Fpl e Dirigente territoriale con una replica dalla quale emerge chiaramente che le sigle sindacali non sono disposte a farsi carico di aggettivi poco edificanti che escono dalla bocca del primo cittadino che di recente è stato protagonista di una aggressione verbale nei confronti di una dipendente durante l’orario di lavoro. Ciò dopo precedenti richiami di Tedeschi stesso.

“Siamo venuti a conoscenza che, all’ultima seduta del Consiglio Comunale di Nemi del 30 gennaio 2013, il signor sindaco Alberto Bertucci abbia dato il meglio di se – esordisce così Italo Tedeschi, il quale è intervenuto con diffida per il comportamento del sindaco Bertucci verso una dipendente comunale. – Chiaramente nelle affermazioni del sindaco vi è una certezza, e cioè che “i sindacati vigilano sulla tutela dei dipendenti”, ma l’altra, “i sindacati rischiano di scadere anche nel ridicolo” è una preoccupante visione intrisa, a mio parere, di arroganza e presunzione. Iingredienti quest’ultimi, non adatti per governare un Paese.  Sarebbe auspicabile che qualcuno illustri al signor Bertucci la differenza tra “governare” e “comandare”. Sicuramente il “comandare” poco si addice ad un rappresentante delle istituzioni che dovrebbe ergersi a paladino della legalità, della giustizia e della democrazia. Probabilmente tutto ciò, comunque gli sarà spiegato nelle sedi competenti”. Nel frattempo i sindacati confederali Uil / Fpl Cgil – Cisl hanno chiesto di essere congiuntamente convocati dall’amministrazione di Nemi.

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