NEMI CASO INDENNITA' SINDACO BERTUCCI. L'OPPOSIZIONE INSORGE

Chiara Rai

Nemi (RM) – La bufera sul caso del sindaco di Nemi Alberto Bertucci  che risulta aver percepito il doppio dell’indennità rispetto a quella che gli spetta di diritto sta creando reazioni molto forti da parte dell’opposizione che inizia a chiedere non solo chiarimenti ma, se i fatti dovessero essere confermati, le dimissioni del sindaco: “Se fosse vero che il sindaco ha percepito il doppio di quanto gli spetta – dicono sia il leader di "Nemi per Sempre" Vairo Canterani che l’esponente della stessa lista Elisabetta Mannoni – riteniamo sia necessario che si dimetta subito, perché nell’attuale situazione in cui vive il paese che invoca una rinascita morale, questo episodio si unirebbe al coro dell’immoralità trascinando con sé anche Nemi, una comunità che non si è mai macchiata di questa infamia”. 

Anche il Partito Democratico, che si riunirà per discutere sul caso il prossimo due maggio rimarca la gravità dei fatti: “Se oltre ai problemi che già ha con la giustizia – dice il segretario Pd Francesca Bertucci – quest’ultima notizia fosse vera, allora il sindaco dovrebbe dimettersi. Oltre alla gravità sul piano legale dell’atto commesso sarebbe un’azione gravissima sul piano etico e morale, soprattutto in questo momento storico in cui le persone non riescono ad arrivare neppure a fine mese”.

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NEMI, MOSTRA ORAFA "FIORINORO": GRANDE SUCCESSO PER LA SECONDA EDIZIONE

Angelo Parca

Nemi (RM) – Ottimo successo di presenze per  la seconda edizione della mostra di arte orafa "Fiorinoro", che terminerà domenica 28 aprile e che vede la presenza di tutti gli artigiani orafi dell’area castellana. La mostra quest'anno, per la prima volta, si svolge a Nemi, all'interno di palazzo Ruspol dovei sono esposte vere e proprie opere d'arte realizzate a mano attraverso varie tecniche.

Tra gli espositori i maestri orafi: Fabio Pivari, Franco Duranti, Argilio Galli, Reseda Orrù, Luca e Cinzia Bagaglini, Luigi Middei, Paolo Mammuccari, Maurizio Imperia, Giuseppe Guidi, Vincenzo Andrea Bua, Giancarlo Prosperi, Ubaldo Tenti, Manuela Laurenti, Sergio Gotti, Luciano Mastrolorenzi.

In contemporanea alla mostra orafa anche la mostra del riciclo, uno spazio allestito dal maestro Sergio Gotti dedicato agli accessori creati da alcuni artisti con materiali riciclati lasciando libero spazio alla ricerca di forme e colori.

Tra i promotori di questa seconda edizione il maestro orafo Luigi Middei presente a Nemi fin dal 1986 con “Milo Bottega Orafa”. Dalla ricerca della bellezza ispirata dalla storia e dalla natura del territorio Luigi Middei partendo dalla semplice osservazione del primo simbolo di Nemi ha immediatamente avuto l’ispirazione di ricoprirlo in argento o in oro, rendendolo così unico e prezioso: “la fragolina”. In questo modo la tecnica galvanica rende immortale un simbolo, e l’arte orafa crea e modella “il gioiello”.     




NEMI, UN CASO DA CHIARIRE SUBITO: IL SINDACO RISULTA PERCEPIRE IL DOPPIO DI QUANTO DOVREBBE

Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono davvero tempi brutti dove i cittadini stringono la cinghia a più non posso e anche gli amministratori coscienziosi (pochi direi) si dimezzano o addirittura rinunciano alla propria indennità di assessore, consigliere, di sindaco! Specialmente in questo momento di crisi economica e sacrifici.

Dunque, in questo contesto in cui si invoca disperatamente l'onestà, la trasparenza e la correttezza da parte di coloro che il Popolo ha messo in poltrona, si espone una vicenda che interessa il sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci e che sicuramente merita un tempestivo chiarimento da parte sua. E di certo Alberto Bertucci saprà chiarire ai cittadini la sua posizione, quantomeno nel nome di quella “buona amministrazione” di cui si fa paladino insieme al suo audace sostenitore della legalità Giovanni Libanori.

ECCO I FATTI:

Alberto Bertucci percepisce una indennità piena in qualità di Sindaco pari a 1.353, 51 euro lordi al mese e allo stesso tempo risulta essere lavoratore a tempo determinato.

La legge stabilisce (Tuel – Testo Unico degli Enti Locali) che un sindaco se è lavoratore dipendente e non ha richiesto l’aspettativa deve prendere l’indennità dimezzata del 50%. Questo significa che Alberto Bertucci da quando è diventato sindaco avrebbe dovuto prendere una indennità di 676,75 euro anziché di 1.353,51 euro.

Dunque di fatto, leggendo i pezzi di carta, il sindaco risulta lavoratore dipendente e intanto prende il doppio di quanto gli spetterebbe secondo la Legge.

Ci sono tre pezzi di carta che dimostrano ciò che si è appena esposto.

PRIMO PEZZO DI CARTA: [ ELENCO INPS OPERAI AGRICOLI A TEMPO DETERMINATO COMUNE DI NEMI ANNO 2012 ]

E’ un elenco ufficiale pubblicato dall’Inps che è rimasto sul sito dell’Ente di Previdenza solo per 15 giorni, da pochi giorni non più disponibile online. In questo elenco riferito al 2012 dove figurano tutti gli operai agricoli a tempo determinato di Nemi c’è anche Alberto Bertucci e affianco al suo nominativo c’è scritto OTD (operaio a tempo determinato) e c’è scritto anche che risulta aver lavorato per 52 giorni.

Sempre nel 2012 però, risulta anche che Bertucci ha percepito in qualità di sindaco circa 10 mila e 500 euro lordi anziché circa 5 mila e 250 euro (per il periodo dal 7 maggio al 31 dicembre 2012). La matematica non è una opinione: se nell’arco del 2012 Bertucci è risultato lavoratore dipendente avrebbe dovuto percepire la metà dell’indennità riferita al 2012.

SECONDO PEZZO DI CARTA:

Il Comune di Nemi ha pubblicato la Delibera di Giunta 105 del 12 settembre 2012 in cui si determinano le indennità di carica per i componenti della Giunta [ DELIBERA DI GIUNTA 105 DEL 12 SETTEMBRE 2012 ]

TERZO PEZZO DI CARTA:

L’atto di liquidazione d’indennità di carica dei componenti della Giunta comunale riferita all’anno 2012 (Atto numero 212 del 10/12/2012) dal quale si evince che Alberto Bertucci ha percepito l’indennità piena. [ DETERMINA LIQUIDAZIONE 212 DEL 10 DICEMBRE 2012 ]

I fatti parlano chiaro o gli atti del Comune sono sbagliati, o l’Inps ha erroneamente messo in elenco il sindaco oppure c’è qualcos’altro di misterioso e sconosciuto che va chiarito.

 
 

ANNI REGRESSI AL 2012:

La musica sembra essere la stessa con Bertucci vicesindaco e assessore. Ad esempio, nell’anno 2010, come si evince dalla pubblicazione numero 639 del 10/11/2011,  affianco al nominativo dell’allora vicesindaco Alberto Bertucci appare la sua attività: libero professionista. Caso vuole che il libero professionista, in quanto lavoratore autonomo, ha diritto a percepire l’indennità piena da amministratore. [ PUBBLICAZIONE 639 DEL 10 NOVEMBRE 2011 ]

Di fatto all’Inps la sua posizione anche nel 2010, dovrebbe risultare sempre di OTD. Basta verificare. Delle due l’una: o è libero professionista oppure è operaio a tempo determinato.

La differenza è importante, perché se anche nel 2010 Alberto Bertucci per l’Inps risultava operaio a tempo determinato significa che anche nel 2010 Alberto Bertucci ha preso il doppio di quanto avrebbe potuto prendere.

Sempre Bertucci nell’anno 2011 è rimasto in carica come vicesindaco e assessore solo per 20 giorni, per i quali ha percepito la piena indennità pari a 179,97 euro in qualità di libero professionista, questo facendo riferimento sempre alla pubblicazione suindicata.

Sarebbe quindi opportuno verificare se sia nel 2010 che nel 2011 il signor Alberto Bertucci figurava per l’Inps operaio a tempo determinato oppure no.

Dato che Bertucci, per quanto si ricorda, è amministratore già dal 2004, sommate tutte le presunte indebite indennità percepite si arriverebbe a somme considerevoli. 

Se sono stati percepiti dei soldi in più questi vanno restituiti al Comune di Nemi.

Non soddisfatti dei pezzi di carta prodotti in allegato, abbiamo chiesto un parere scritto ad un legale del Foro del Tribunale di Roma specializzato nella materia. Di seguito riportiamo il parere richiesto. Tant'è!

IL PARERE DEL LEGALE:

E' opportuno individuare la normativa di riferimento.
Viene, in primo luogo, in rilievo l'art. 82, del d.lgs. n. 267/2000 (TU Enti Locali). Tale norma, rubricata “indennità”, sancisce: “Il decreto di cui al comma 8 del presente articolo determina una indennità di funzione, nei limiti fissati dal presente articolo, per il sindaco, il presidente della provincia, il sindaco metropolitano, il presidente della comunità montana, i presidenti dei consigli circoscrizionali dei soli comuni capoluogo di provincia, i presidenti dei consigli comunali e provinciali, nonché i componenti degli organi esecutivi dei comuni e ove previste delle loro articolazioni, delle province, delle città metropolitane, delle comunità montane, delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali.

Tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l'aspettativa”.

In secondo luogo, rileva il d.m. 4 aprile 2000, n. 119 il quale, in linea generale, sancisce la parametrazione dell'indennità suddetta alla dimensione geografica e demografica su cui insiste il Comune all'interno del quale opera il Sindaco.
Dunque, occorre, a questo punto, collocare esattamente la categoria professionale del bracciante agricolo nell'ambito dei lavoratori dipendenti, al fine di stabilire se gli stessi abbiano o meno diritto a percepire l'indennità di carica totale ovvero nella misura dimezzata.
Ebbene, nel settore agricolo è lavoratore dipendente chiunque presti la propria opera manuale, dietro corrispettivo, per la coltivazione di fondi o per l'allevamento del bestiame, nonché per attività connesse a favore di un'azienda agricola o di altro soggetto che svolge attività agricola.
All'interno della categoria menzionata si inseriscono, appunto, i così detti. braccianti agricoli, detti anche ODT (operai a tempo determinato), assunti per l'esecuzione di lavori di breve durata, a carattere saltuario, al fine di compiere una fase lavorativa, ovvero in sostituzione di operai per i quali sussiste il diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Inoltre, l'esistenza di un vincolo di subordinazione per i soggetti in questione è stato rimarcato da una giurisprudenza risalente, per vero non posta in discussione negli anni a venire.
Si può citare, tra le altre, Cass., sez. lav., 2 marzo 1995, n. 2413, in virtù della quale: “Il bracciante agricolo in quanto tale e’ un prestatore di lavoro subordinato, anche in presenza di stagionalita’ o saltuarieta’ della prestazione nell'ambito di un piu’ ampio periodo.

Tuttavia, è necessario verificare se ricorre, in concreto, l'ipotesi prevista dall'ultima alinea dell'art. 82 TUEL citato, nella parte in cui stabilisce che il dimezzamento dell'indennità non ricorre se il Sindaco ha richiesto l'aspettativa, disciplinata dall'art. 81 del medesimo testo legislativo.
Tutto ciò premesso, si può concludere per la natura di lavoratore dipendente in capo al bracciante agricolo, come tale avente diritto ad una indennità di funzione ridotta nella misura percentuale del 50%, una volta accertata l'inesistenza di una richiesta di collocazione in aspettativa non retribuita per tutta la durata del mandato.

A sostegno delle argomentazioni esposte è opportuno por mente alla delibera n. 28/2012 emessa dalla Corte dei Conti, Sez. regionale di controllo per il Piemonte ed alla deliberazione n. 87/2012 della Corte dei Conti, Sez. regionale di controllo per la Liguria, nella misura in cui, richieste di parere, confermano, da un lato, che non vale ad escludere la decurtazione l'eventuale attività di lavoro autonomo svolto in contemporanea al rapporto di subordinazione e, dall'altro, che non incide sull'operatività del meccanismo ex artt. 81 e 82 TUEL la natura a tempo pieno o parziale del contratto di lavoro.

 




NEMI, MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA ANTICIPA LA SAGRA DELLE FRAGOLE

Redazione

Nemi (RM) – Nemi grande protagonista della trasmissione Rai “Mezzogiorno in famiglia” anche questa settimana. Magnifico lo scenario della coppa stracolma di fragole con dentro la bella presentatrice Roberta Gangeri.

Un’idea quella di esporre la coppa che si utilizza durante la celebre Sagra delle fragole, che è venuta in mente al vicesindaco Edy Palazzi: “Devo dire una bella scenografia – ha detto la vicesindaco Palazzi – e poi abbiamo vinto!”.

Nella foto, oltre agli amministratori, anche il comandante della polizia locale Gabriele Di Bella e la storica vigilessa Adalisa.

Alla Polizia Locale diretta da Di Bella va un plauso per l’ottima organizzazione sotto il profilo della sicurezza. Ad affrontarsi i Comuni di Savignano sul Panaro (Modena) e Nemi (Roma) sabato 20 e domenica 21 aprile nella prima sfida dei quarti di finale. Infatti domenica scorsa la fortuna ha premiato Nemi, che casualmente era impegnata in studio nella sfida contro Sarsina. A guidare le delegazioni sono Beppe Convertini (Nemi) e Giovanna Civitillo (Savignano sul Panaro).

E ancora doppia fortuna per il Paese delle fragole che è finito in semifinale. Gli aggiornamenti presto per la prossima comparsa in TV. Una puntata fantastica dove Nemi ha vinto tutte le competizioni.

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NEMI (RM), QUANDO TRADIZIONE E CULTURA NON VANNO IN SCENA.

Nemi (RM) – Due volte che la RAI rende protagosita Nemi nel programma Mezzogiorno in famiglia. Una bellissima occasione per il paese delle fragole che però ha lasciato “dispiaciute” alcune persone del paese.  Lo scorso 16 aprile abbiamo pubblicato un articolo in cui elogiavamo Nemi e i suoi protagonisti e allo stesso tempo commentavamo il fatto che nel corso delle due puntate non si sono visti tutti gli artisti di Nemi. [ NEMI, "MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA": GRANDE SUCCESSO PER IL PAESE DELLE FRAGOLE ]

Sulla scia di questo articolo è pervenuta alla nostra redazione una nota dello storico gruppo folkloristico nemese “U REMBOMBU” che si rivolge con una lettera aperta direttamente al sindaco e all'assessore alla Cultura.

Ecco la nota:

Leggendo l’articolo giornalistico, dedicato al grande successo ottenuto da Nemi  nella trasmissione “MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA”,programma televisivo che da sicuramente risalto al paese sia per l’aspetto turistico che culturale, ho notato un certo malcontento, per non aver potuto ammirare sotto  i  riflettori della televisione, diverse artiste di Nemi, meritevoli senz’altro di apprezzamento. Dispiacersi  perchè  due  artiste di Nemi,  dedite all’opera  di marmellate ed a lavori di cultura, non hanno avuto la loro apparizione lo trovo anche giusto, però c’è anche  chi il dispiacere lo sente direttamente. Infatti, anche al gruppo  di danza popolare “U REMBOMBU” DISPIACE, non tanto di non essere ammirato tramite la televisione, in un programma di successo, quanto per il DISINTERESSE dimostrato dall’amministrazione comunale. Ormai, sono ben 13 anni che, le amministrazioni comunali succedutesi, non rivolgono il minimo interesse a quello che è il vero gruppo folclorico di Nemi.  Il gruppo quest’anno compie il 30° anno della sua fondazione, nel corso di questi anni è cresciuto culturalmente e tecnicamente, ottenendo prestigiosi riconoscimenti  come quello di “GRUPPO DI DANZA POPOLARE DI INTERESSE NAZIONALE” e riconoscimento come quello di “PADRE DEL FOLCLORE” ad un suo componente. Il gruppo iscritto alla F.I.T.P è ormai noto sia in Italia che all’estero, ed ha fatto conoscere ed apprezzare  quelle che sono le VERE TRADIZIONI LOCALI, basti ricordare la ricercatezza dedicata al costume che i componenti del gruppo indossano, oppure allo studio e la successiva interpretazione  di tradizioni e aneddoti di Nemi attraverso i balli , la recitazione, la musica ed il nostro dialetto. Ha organizzato scambi e gemellaggi con altri gruppi, ospitando anche a Nemi decine di formazioni folclori che. Tutto questo è stato possibile grazie agli enormi sacrifici personali dei singoli, che hanno attinto risorse dalle loro stesse tasche, non ricevendo più da anni aiuti pubblici.  Grazie anche a comuni cittadini ed attività commerciali che hanno creduto e che tutt’ora credono in questa realtà.  Persino l’impegnativa attività delle prove settimanali è stata affrontata, per nostra fortuna, grazie alla sensibilità ed alla generosità  del parroci che hanno messo a disposizioni i locali della nostra parrocchia, ai quali, va il nostro sentito e profondo ringraziamento. Ogni anno, (vedi lettere inviate all’ufficio del protocollo del Comune), il gruppo ha offerto collaborazione ed ha richiesto spazi e contributi. A QUESTE RICHIESTE NON C’E’ STATA MAI UNA RISPOSTA ne scritta ne verbale. IL DISPIACERE di tutti i componenti de “U REMBOMBU” nasce dalla consapevolezza di essere meritevoli di riconoscenza da parte delle amministrazioni comunali  di Nemi  e che purtroppo, anche se all’inizio dell’insediamento, non sembrava, anche questa “nuova” amministrazione risulta SORDA E CIECA o FA FINTA DI NON SENTIRE NE VEDERE. Tanti cittadini di Nemi e non solo, con rammarico, hanno notato l’assenza del gruppo  nel programma televisivo in corso di ripresa in questi giorni, ma anche in precedenti programmi televisivi e soprattutto l’assenza  nelle iniziative culturali  del paese.  Chi meglio de “U REMBOMBU” può ritrarre  Nemi  in termini di folclore, di usi, di costumi e tradizioni?  Io che rappresento il gruppo sono certa che la risposta sta in ciò che il gruppo presenta ed esprime  al pubblico ogni qual volta si esibisce. A questa domanda, però, non dovrei rispondere io, (pecco di orgoglio) vorrei, anzi, tutto il gruppo vorrebbe una risposta da chi ne ha il dovere o  la buona educazione di rispondere almeno all’ultima lettera inviata al sindaco ed all’assessore alla cultura il 28 agosto 2012, la quale concludeva dicendo: “Siamo fin d’ora in attesa di una risposta confortante, che apra un nuovo capitolo nei rapporti tra il gruppo e l’ente locale.”

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NEMI, "PASQUAMENTE": I MISERI SGAMBETTI DELLA NON POLITICA

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Riceviamo e Pubblichiamo

Caro Direttore,

qualcuno ha detto, ed è sicuramente vero, che quando l’interlocutore comincia ad insultare vuol dire che non ha più argomenti di confronto.

Questa vera e propria sindrome affligge, e non da adesso soltanto, numerosissimi componenti dell’attuale gruppo di maggioranza presso il Comune di Nemi, e non pochi dei suoi indomiti sostenitori. Il segnale è chiaro e viene fornito da un manifesto, recentemente affisso, il cui inclito contenuto è stato riportato fedelmente da un giornale on-line che di nuovo e di interessante, a parere di tanti lettori, ha soltanto una parte della intitolazione di testata.

Cosa ne pensi, caro direttore, di chi, o di coloro, che criticati e contestati su fatti concreti, si rifugiano nel livore palese e nel vittimismo?

Quale stima si può avere di quegli amministratori che, punzecchiati dall’opposizione sul degrado dilagante e sui disservizi oramai fuori controllo, si sofferma a sottolineare i veri o presunti, difetti fisici che, a parere loro, dovrebbero angustiare chi si permette di segnalare quello che non va?

Troppo facile è questo comportamento, ma anche miserevolmente e pateticamente  sciocco.

Invece di preoccuparsi che l’acqua manca effettivamente da mesi nel cimitero comunale; invece di rispondere a chi legittimamente domanda quale fine ha fatto lo scuolabus fantasma; in luogo di spiegare ai cittadini, che legittimamente lo domandano, quali siano stati gli “arredi pasquali” acquistati con il denaro pubblico impegnato da regolare determina di spesa; [ DETERMINA DI SPESA NR° 126 DEL 6 MARZO 2013 ] invece di preoccuparsi del clima di grave omertà e di pesante discriminazione, esercitata anche tra i bambini e colpevolmente creato nella scuola, questi ineffabili pensatori si trasformano in oculisti volontari, saltando probabilmente dal tavolo dello “strizzacervelli” chiamato ad una terapia che sicuramente è stata collocata nella casella dei necessari miracoli.

Dopo aver dato vita al colpo di mano nella “PRO-LOCO” che cosa possono aspettarsi? Forse cioccolatini ed omaggi floreali? Sono gli stessi che hanno denunciato all’autorità giudiziaria chi ha esercitato in modo trasparente e professionale il diritto di cronaca raccontando del cimitero chiuso e che poi ci ripensano e scodinzolano  per ottenere, invano ovviamente, l’accettazione della loro tardiva volontà di rinunziarvi.

Sanno bene che lo sdegno che hanno sollevato è generalizzato e da tutti condiviso! E sale come una marea!

Per questo svicolano, fanno il piagnisteo ed insultano.

Ma stiano tranquilli! Nessuno di noi cadrà nel tranello di andare a condividere con loro la deriva delle offese personali e dell’ingiuria!

Secondo noi, loro sono tutti belli, sani, intelligenti e godono di ottima salute.

Hanno solo un difetto: sono velleitari e non sanno amministrare. E quel che è peggio è che non impareranno mai.

Grazie dell’ospitalità,

Insieme per Nemi

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NEMI, GRIGLIE SUL FOSSO IN VIA DE SANCTIS? CANTERANI TORNA ALL'ATTACCO

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 Redazione

Nemi (RM) – Ancora polemiche sulla questione del cantiere che interessa il fosso in via De Sanctis. Dopo le dichiarazioni del vicesindaco Edy Palazzi, arriva la replica di Vairo Canterani il quale contesta ugualmente il progetto che, a suo parere, non deve essere realizzato.

“Tanto per cominciare – dice Canterani – vorrei che mi si rispondesse a questa domanda con i pezzi di carta: è stato preventivamente chiesto un parere idrogeologico agli organi competenti prima di iniziare a realizzare questo progetto che ribadisco essere folle?”. Canterani ritiene inoltre che coprendo con delle griglie e facendovi parcheggiare le auto, i pedoni non avrebbe più lo spazio dove camminare. Inoltre le griglie, a maggior ragione se di un certo peso, non solo ostruiscono comunque il fosso ma hanno un costo elevato: “Mi chiedo – prosegue Canterani – quando mai potranno essere ripagate le griglie? Si dovranno mettere i futuri parcheggi a pagamento a costi salatissimi altrimenti sarebbe stato un vero e proprio scialacquio da parte del Comune”. Dunque, ancora un secco no di Canterani ai lavori al foso di via de Sanctis. L’ex amministratore aspetta ora delucidazioni dagli amministratori.

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NEMI, LAVORI AL FOSSO SU VIA DE SANCTIS: TRA POLEMICHE E LAMENTELE ARRIVANO I CHIARIMENTI DEL VICESINDACO

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 C.R.

Si continua a polemizzare attorno a questi famigerati lavori al fosso sul lato destro di via De Sanctis  per chi proviene da piazza Roma. La preoccupazione dell’ex amministratore Vairo Canterani ha suscitato dubbi, critiche ma anche condivisione.

Ad esempio una nostra lettrice, Rosa Costa non solo condivide ma solleva un ulteriore e interessante problema riguardo la sicurezza del cantiere: “Parecchi anni fa in seguito ad un'alluvione il forte flusso d'acqua spostò letteralmente il grosso coperchio di cemento – racconta Rosa – che si trova ancora oggi all'inizio del cantiere in questione, ma nonostante ciò riuscì a  defluire lungo la strada tanto da bloccare le poche macchine che circolavano. Quindi si dà ragione all'ex sindaco sulla questione sicurezza, ma la mia domanda è: il cantiere è in sicurezza? Il cantiere sta di fronte alla caserma dei carabinieri di Neni eppure non si vede neanche una transenna o segnaletica che segnali la presenza di lavori in corso per preservare l'incolumità dei pedoni (pensiamo ai bambini o ad un adulto che inciampa) che in vista della bella stagione si presume possano aumentare”.

Intanto, tempestiva è arrivata la risposta dal vicesindaco Edy Palazzi, la quale afferma: “I cittadini possono stare tranquilli – dice – perché il fosso non verrà ricoperto e facilmente si può evincere dalla predisposizione del materiale, che il progetto è un altro: verrà realizzata una griglia a copertura. Questa operazione, non solo renderà praticabile la parte dove si trova il fosso ma andrà a restituire quel decoro urbano finora evidentemente carente. Con la griglia sul fosso ci sarà inoltre maggiore sicurezza”. Il vicesindaco Palazzi chiarisce inoltre che per ulteriori dettagli sul progetto è facoltà dei consiglieri di opposizione chiedere l’accesso agli atti in modo da poter soddisfare altri eventuali dubbi in merito.

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 C.R.

Nemi (RM) – Lungo via De Sanctis, proprio al lato della carreggiata sul margine destro per chi parte da piazza Roma a Nemi sono in corso dei lavori che interessano il fosso che arriva fino al sottosuolo della piazza e sfocia nella valle del lago di Nemi.

Quel fosso, ci spiega Vairo Canterani, ex sindaco e fondatore della lista civica "Nemi per Sempre", è di estrema importanza in quanto raccoglie l’acqua e la canalizza convogliandola a valle: “Non voglio neppure pensare che l’amministrazione Bertucci – dice Canterani – abbia in mente di coprire il fosso per realizzare dei parcheggi perché davvero innescherebbe una vera e propria bomba pronta a scoppiare al verificarsi di una piena, di una forte pioggia”.

Canterani spiega che chiudendo il fosso lungo via de Sanctis, l’acqua non avrebbe alcun sfogo e potrebbe anche far saltare la piazza Roma: “successe diverso tempo fa – continua Canterani – che la piazza fu travolta da una piena d’acqua, mi sembra un progetto folle da parte di Alberto Bertucci quello di chiudere il fosso. Anche io da sindaco avrei potuto chiudere tutto e rimediare qualche parcheggio in più, ma ho preferito salvaguardare l’incolumità dei cittadini e pensare alla sicurezza del Paese anziché inaugurare parcheggi in posti pericolosi. E poi – conclude Canterani – mi chiedo dove andranno a camminare i pedoni con un parcheggio sul ciglio della carreggiata?”. Insomma Canterani mette in guardia e preoccupato per il presunto “folle” progetto lancia l’allarme: “Che si rifletta bene – avverte – perchè certi progetti che vanno contro natura andrebbero evitati per il bene del Paese”.  




NEMI CASO PRO LOCO, INSIEME PER NEMI: "DA PRO LOCO A PRO – BERTUCCI"

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Redazione

Nemi (RM) – sul caso "nuova Pro Loco a Nemi" interviene "Insieme per Nemi" con una nota pervenuta alla nostra redazione.

Riceviamo e Pubblichiamo

Caro direttore, se la notizia sulla presunta assemblea per pochi dove si è eletto un nuovo direttivo Pro Loco senza avvisare tutti gli iscritti dovesse corrispondere a verità, i cittadini di Nemi avrebbero la prova, l’ennesima, di un tentativo palese di mettere le mani sulla città da parte della “brigata Bertucci” che tenta di riempire ogni spazio disponibile. Una vera e propria piovra che allunga i propri tentacoli ovunque.

Ora tocca alla Pro Loco nata a suo tempo “per il bene di Nemi”, quando veramente ci si credeva. Venne fondata nei primi anni 2000, chiamando a raccolta tutte le Associazioni operanti sul territorio, nessuna esclusa, insieme a tutte le forze politiche ed ai cittadini di buona volontà.

Il notaio incaricato, venne in Comune e nella Sala Consiliare venne redatto e sottoscritto l’atto costitutivo ed i soci fondatori dotarono la neonata Associazione di uno statuto, tutt’ora vigente, che la “brigata Bertucci" ha calpestato senza ritegno. La Pro Loco è dei cittadini e non di pochi carbonari congiurati che l’hanno trasformata in “Pro – Bertucci” senza pudore alcuno. La denominazione Pro Loco indica la chiara intenzione di operare in favore di un territorio ed il rischio, ora, è che diventi operativa soltanto in favore di qualcuno.

I cittadini di Nemi, ma è solo l’ultimo esempio in ordine temporale, hanno assistito alla performance di Bertucci consistita nel manifesto con il quale il Sindaco invitava alla “rottura dell’uovo di Pasqua”, utilizzando il logo della propria lista elettorale. Eppure, questo uovo è stato acquistato con i soldi di tutti i cittadini, come risulta dagli impegni di spesa del Comune. E’ talmente ovvio che si fa fatica anche a commentare siffatti eventi. Solo la protervia, l’arroganza, l’ignoranza e lo spirito predatorio di questa “brigata Brancaleone” consentono di calpestare questi principi.

A quante rotture di….uova di Pasqua dovranno assistere ancora i cittadini? Quali saranno i compiti e le più che probabili derive della neonata "Pro –Bertucci" (ex Pro Loco di Nemi)?

Una cosa è certa: noi non ci arrenderemo e faremo di tutto per combattere un degrado che ormai ha investito ogni aspetto della vita di Nemi, invasa da cialtroni e ciarlatani.

Mala tempora currunt caro direttore, grazie per l’ospitalità

Insieme per Nemi

 

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NEMI, STANOTTE UNA FRANA SULLA VIA NEMORENSE

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Angelo Parca

Nemi (RM) – Alle 3 di notte di giovedì 4 marzo si è verificata una frana su via Nemorense, a pochi metri da piazza Roma e dalla chiesa del Crocefisso, proprio nei pressi dell’area posta sotto sequestro ad ottobre del 2012, quando i Carabinieri di Nemi  hanno messo i sigilli alle opere  murarie realizzate nel complesso immobiliare che domina piazza Roma in via Nemorense. Lì c’è un lungo muro realizzato per contenere i movimenti franosi che si sono verificati negli anni passati e che continuano a verificarsi. Anni di lavori da parte della Provincia e con l’ausilio del Comune dopo la grande frana del 2008 che ha reso inagibile metà carreggiata costringendo le auto a senso unico. Adesso, probabilmente, la Provincia interverrà sull’arteria e deciderà se ripristinare o meno il senso unico alternato in attesa che venga nuovamente rimessa in sicurezza la parte boscata oggetto di frana. Fortunatamente l’alberatura franata, si è fermata al muro di contenimento che da anni giace incompiuto.

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