NEMI, CASO IL.CE.SA. MARINELLI (SEL): CONSIGLIO COMUNALE TRA URLA E SORRISI BEFFARDI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Azzurra Marinelli esponente Sel Nemi 

Nemi (RM) – “Ho assistito ad un Consiglio comunale surreale. Con un sedicente presidente del Consiglio che urla e toglie la parola a suo piacimento mentre il sindaco sorride beffardamente sotto i baffi. Stavolta Alberto Bertucci ha il coltello dalla parte del manico. Lascia infatti che una Cinzia Cocchi, che sembra un pesce fuor d'acqua, cerchi di spiegare perché il suo predecessore Alessandro Biaggi, non abbia recepito ciò che gli imponeva la sentenza del Tar, purtroppo  i risultati sono scarsi, ancora non l'abbiamo capito. Lascia anche che il consigliere Stefania Osmari provi a difendere l'operato di un ex sindaco che non ha nemmeno avuto il buon senso di essere presente al consiglio comunale almeno per metterci la faccia. Ogni tanto alza la voce il sindaco é vero, ma lo fa per scena. Sa che ha vinto ormai. Tiene in pugno i due grandi giganti della storia politica di Nemi. Lui, che magari non c'era ai tempi dell'il.ce.sa. , ma che non é certo senza macchia. Anzi ha una denuncia penale che gli pende sulla testa.

Povera Nemi e poveri nemesi, in mano a persone che urlano, si gettano veleno addosso gli uni contro gli altri, in un carosello patetico in cui si celebra la morte della politica e del buon senso. Chi farà opposizione al sindaco indagato? Coloro che " forse" dovranno di propria tasca saldare il conto con la giustizia? E i quasi 100.000 euro di canoni arretrati del campo di calcio chi li pagherà? Giovanni Libanori? Mi sa tanto che tutta questa storia, al solito finirà con qualche battuta, forse un manifesto, ma poi sapete come si dice a Nemi? Tra cani 'nze mozzicanu!”

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NEMI: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO.

Redazione
 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al nostro quotidiano dall'avv. Alessandro Biaggi di "Insieme per Nemi"
 
Nemi (RM) – "Caro direttore, 
La bolla di sapone, quanto più sembra irridescente tanto più è vicina alla deflagrazione. Il sindaco Alberto Bertucci e colui che siede alla sua destra in Consiglio, nel corso della recente seduta del 22 Maggio, hanno dato il peggio che si potesse immaginare. Protervia, arroganza e rabbia a stento contenuta sono state motivo conduttore di un mini – spot televisivo: Sguardi al limite dell’allucinazione piantati nel cuore della luce rossa della telecamera; petto tronfio, pancia indentro, posizione a tre quarti; voce stentorea e…. molto molto poco eleganti pugni sul tavolo! Con questa performance i nostri mini – dioscuri si sono offerti in pasto alle riprese del giornale online autorizzato alle riprese.
 
L’occasione, secondo il loro fulgido pensiero era ghiotta. Voleva essere l’occasione per gettare la croce “Il C.E.S.A.” (così purtroppo per la loro credibilità continuano a scrivere da 10 dieci anni, l’acronimo di I.L.C.E.S.A., che è una società e non un cow –boy) sulle spalle, oltre che del Canterani, degli altri ex sindaci (però, a differenza del primo, assolutamente innocenti) di Biaggi e di Cocchi.
 
Eh sì la indiscussa nota ed ancora per un’ennesima volta confermata, “non onestà intellettuale” dei mini – dioscuri ha tentato l’impossibile: Ha cercato di dimostrare, farfugliando con do – di – petto velenosi, che il risarcimento del danno verso l’I.L.C.E.S.A., quantificato dal Tar in euro 300 mila, doveva essere evitato con una adeguata trattativa degli ex sindaci Biaggi e Cocchi. La memoria dei mini – dioscuri Alberto Bertucci e Giovanni Libanori, è corta e scarsa come la loro credibilità.
 
Pur avendo fatto parte integrante, sia politicamente sia amministrativamente, della giunta Biaggi – Cocchi, pur avendo Alberto Bertucci ricoperto la carica di assessore per cinque anni (2004 – 2009), di vice – sindaco per due (2009 – 2011), ora vomitano menzogne e giudici mendaci. Ma loro dov’erano? Eppure partecipavano alle riunioni di giunta (aperte a tutti i consiglieri di maggioranza)  oltre che a quelle del Consiglio comunale. Hanno sempre condiviso tutte le scelte, contribuendo alle decisioni amministrative. Se il livore che oggi li attanaglia venisse mitigato anche per un solo istante, rammenterebbero subito che le trattative con l’I.L.C.E.S.A. ci sono state, eccome se ci sono state, ma sempre ispirate ad un principio e ad un valore, inalienabile e indiscutibile, costituito dalla cura dell’interesse dell’ente Comune e della comunità di Nemi.
 
Ecco perché le pretese milionarie (e dal suo punto di vista più che legittime) del privato si sono ridimensionate. Proprio perché Biaggi, Cocchi e gli altri amministratori che li hanno appoggiati, hanno operato con diligenza, intelligenza, moderazione e conoscenza, anche tecnica, delle problematiche da risolvere.
 
E poi! Pensa bene, caro direttore, Biaggi, Cocchi (e tutti gli altri amici coerenti e non traditori) hanno operato così male che, oltre ad aver saputo ottenere una decisione giudiziale più contenuta rispetto alle aspettative de l’ l’I.L.C.E.S.A., hanno lasciato alla giunta Bertucci quel “tesoretto” dal quale attingeranno per saldare il danno. Quel tesoretto si chiama “avanzo di amministrazione” e Alberto Bertucci  ora lo spende quasi per intero. Anche qui i mini – dioscuri fanno un’altra frittata: cominciano il piagnisteo. Tutte le loro mancanze; tutte le loro deficienze amministrative; tutti i loro disservizi che hanno già piagato le spalle dei cittadini sono stati, sono e saranno per sempre colpa dei soldi pagati a  l'I.L.C.E.S.A.
 
Amici di Nemi! Non è vero e non lo sarà mai! Il disavanzo di amministrazione è una riserva per far fronte agli imprevisti senza far fallire il comune; serve per far fronte a problemi pesanti che le amministrazioni possono avere. E nel caso attuale, grazie a Biaggi e Cocchi che glielo hanno lasciato in eredità, oggi, Alberto Bertucci lo può utilizzare. E non è vero che “l’avanzo di amministrazione” serve per comprare gasolio per la scuola o per pagare gli straordinari degli operai o per tutte le altre esigenze della quotidianità amministrativa. Il vittimismo, che ora Alberto Bertucci e Giovanni Libanori ostentano, può pagare ma solo nel brevissimo termine.
 
Subito dopo mostra la corda (che non è quella che serve per legare gli insaccati o i muli da soma), ma è il “cuore”, centro ideale della passione civile, dei buoni sentimenti, della coerenza e della onestà intellettuale, che però non albergano in questi amministratori che quotidianamente dimostrano solo di “apparire” e mai di “essere”, talchè sono destinati a veder declinare ogni pubblico consenso. Questi signori sono assolutamente privi dei “fondamentali”  e l’opinione pubblica di Nemi ne sta prendendo, gradualmente, ma inesorabilmente, coscienza….. per il bene del Paese, finalmente. 
Grazie dell’ospitalità
Insieme per Nemi – Alessandro Biaggi"
 
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Redazione

Nemi (RM) – Il consiglio comunale straordinario del 22 maggio ha reso indispensabile da parte dei due esponenti di “Insieme per Nemi” una video conferenza stampa per avere la possibilità di controbattere alle accuse rivoltegli dal Sindaco Alberto Bertucci e dal Consigliere di maggioranza Giovanni Libanori i quali, sostanzialmente, hanno tacciato d’inerzia, incapacità amministrativa e mancate presunte opportune scelte sia l’ex Sindaco Alessandro Biaggi che l’attuale Consigliere di opposizione ed ex Sindaco Cinzia Cocchi. La seduta di Consiglio non si è, purtroppo, rivelata un momento di dibattito ma soltanto una “sceneggiata” del Sindaco e del Consigliere Libanori i quali hanno stravolto la verità dei fatti pur di apparire invincibili agli occhi delle telecamere di un giornale telematico presente per riprendere alcuni momenti del Consiglio Comunale. Buona visione. [ IN FONDO ALL'ARTICOLO LA VIDEO CONFERENZA STAMPA ] OPPURE CLICCARE QUI PER APRIRE DIRETTAMENTE SU YOU TUBE 

 

 

                                                                                                         




NEMI, QUESTIONE I.L.C.E.S.A.: TUONA L'EX SINDACO VAIRO CANTERANI

C.R. 

Nemi (RM) – Il 22 maggio si è tenuto un consiglio comunale straordinario condotto con modalità a dir poco criticabili da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci che, probabilmente folgorato dalla presenza della telecamera di un giornale online che gli è sempre stato affianco, ha dato vita ad una seduta a dir poco convulsa in occasione della quale sono stati costantemente chiamati in causa gli ex amministratori, ma soprattutto, l’ex sindaco Vairo Canterani “colpevole” di aver fatto spendere all’Ente 300 mila euro quale risarcimento del danno provocato alla società I.L.C.E.S.A..

La società, non ha potuto costruire un complesso edilizio sul terreno edificabile acquistato perché la giunta Canterani ha perseguito una politica di tutela del verde, e attraverso varianti al Piano regolatore ha evitato l’edificazione di migliaia di metri cubi da parte di questa società e di altri imprenditori interessati a costruire a Nemi.

Canterani ha rispedito al mittente le accuse di Alberto Bertucci e Giovanni Libanori e soprattutto ha condannato il gesto di Bertucci di aver spedito un sms a tutti i cittadini prima del Consiglio comunale, invitandoli a venire a sentire i danni causati dagli ex amministratori.

Canterani ha altresì messo in evidenza la dinamica che il duo Bertucci – Libanori hanno messo in atto per “mettere un cappello sulla loro incapacità amministrativa”.

Infatti, durante il Consiglio Comunale il consigliere, ex aspirante presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Libanori ha messo in allerta i cittadini dicendo che se ci saranno aumenti dell’Imu, se non ci sarà il gasolio a scuola se la Tarsu verrà aumentata sarà colpa delle amministrazioni precedenti (e soprattutto di Canterani) che, sostanzialmente, non hanno saputo gestire il contenzioso e soprattutto Canterani ha provocato lo stesso “perseguitando” questa società con ben quattro varianti al piano regolatore.

Il sindaco Alberto Bertucci ha cadenzato le sue accese e convulse parole sbattendo i pugni sul tavolo, anche nel momento in cui hanno parlato i due consiglieri di opposizione. “Fatto ancor più grave accaduto – ha detto Canterani – è che sia Giovanni Libanori che Alberto Bertucci hanno fomentato l’odio nei cittadini addossando tutte le mancanze future su Canterani in un momento storico di crisi economica e lavorativa”.

E ancora Vairo, nel video allegato in fondo al presente articolo, ha detto rivolgendosi direttamente a Bertucci: “Che sbatti i pugni sul tavolo? Che sbatti? Mi sembri un coniglio mannaro”.

E dopo avergli ricordato che lui è un sindaco “inquisito” mentre Vairo non lo è mai stato, gli dà  anche del podestà : “Caro podestà – aggiunge Canterani –  il presidente del Consiglio sei tu, perché dai e togli la parola a tuo piacimento”. E poi lo invita a ricordarsi di tutte le promesse mancate, in primis la commissione edilizia che avrebbe dovuto costituire nelle primissime sedute di Consiglio e non l’ha fatto: “La commissione edilizia non l’hai fatta più – dice il leader di Nemi per Sempre –  perché vuoi gestire tutto da solo, caro podestà.

Tu ti dovresti dimettere perché non puoi rappresentare un Ente che hai danneggiato, caro inquisito Bertucci. La morale per gli uomini perbene viene prima del diritto. Ma tu sei troppo legato alla poltrona e questo l’hanno capito anche i selci. Piantala perché ho sentito delle parole brutte da qualcuno e fai attenzione perché stai creando il mostro e se dovesse accadere qualcosa ne porterai il peso delle responsabilità”.  Poi Canterani, si è anche soffermato a spiegare la presunta “colpa” di aver costruito la scuola in piazza Roma, una struttura trionfalistica a dire del sindaco, mal ubicata. Prima del cantiere della scuola ancora non terminato c’era un’altra scuola ha spiegato l’ex sindaco. Un parallelepipedo di quattro piani che impediva la visuale del corso e del panorama circostante”. A causa di calamità naturali accadute, la scuola ne uscì deteriorata, quasi distrutta e l’allora sindaco Canterani, a sua detta, non fece altro che far ricostruire lì un’altra scuola (perché quello era il suo “dovere”) ma più bassa e con criteri moderni e spaziosa come dovrebbe essere un edificio scolastico che si rispetta.

“Caro cattolico Bertucci, caro cattolico Libanori – conclude Canterani –  fate odiare la gente onesta dai cittadini, avete creato un capro espiatorio a vostro piacimento per coprire le vostre incapacità”. Diversi altri temi sono stati affrontati da Canterani e possono essere visionati nel filmato.  [ PER VEDERE IL VIDEO DIRETTAMENTE SU YOU TUBE CLICCARE QUI ]

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NEMI, FRANA SULLA NEMORENSE: "UNA SITUAZIONE COMPLESSA"

C.R.

Nemi (RM) – “Una situazione complessa”. E’ stata definita così dal responsabile della Provincia Andrea Ruggeri, in merito all’ultima frana che da due giorni ha compromesso ancora una volta la viabilità di via Nemorense, strada provinciale a doppio senso di marcia, collegamento strategico tra Nemi e Genzano.

Non è esclusa l’ipotesi di chiusura dell’arteria nei prossimi giorni, soprattutto se le condizioni climatiche dovessero peggiorare a tal punto da provocare altri fenomeni.

Lo scorso 4 Aprile un’altra frana ha compromesso il costone. [ Leggi articolo del 4/4/2013 NEMI, STANOTTE UNA FRANA SULLA VIA NEMORENSE ] La passata notte è successo di nuovo e lo scenario è quello di case che sembrano sull’orlo di scivolare giù. Ma forse è solo una impressione. 

Lo smottamento ha interessato due terreni di privati. Il sindaco ha subito emesso nei confronti del privato l'ordinanza di ripristino e messa in sicurezza dei luoghi. Al contempo i vigili del fuoco hanno redatto un fonogramma inviato al Comune e alla locale stazione dei Carabinieri. Nella relazione dei volontari ci sono delle precise prescrizioni: La Provincia ha così transennato un intero senso di marcia. “Stiamo monitorando continuamente il sito interessato dalla frana – ha detto Ruggeri – per il momento ci atteniamo al fonogramma dei Vigili del Fuoco, ma non abbassiamo la guardia”.

La costruzione sovrastante sembra che stia per chiudersi su se stessa. Nel 2010 Emanuele Loret, Carlo Testana e Franco Medici ingegneri e docenti presso “Tor vergata” il primo e “La Sapienza” i secondi, hanno redatto un’analisi del rischio territoriale nel bacino di Nemi, pubblicazione scientifica uscita sulla rivista italiana “Geologia dell'Ambiente” edita da SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale). Nell’analisi viene inquadrata la zona oggetto della frana ad alto grado di rischio, esattamente una delle aree esposte a maggior rischio frane e lì, lo sviluppo urbano risulta essere avvenuto senza adeguato controllo dei rischi ambientali. Proprio sul bordo dello smottamento sorgono alcune costruzioni a carattere residenziale. A pagina 19 della pubblicazione di Medici, Testana e Loret è consultabile l’approfondimento del caso.  [ CLICCARE QUI PER APRIRE LA PUBBLICAZIONE ] 

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POVERI MA RICCHI

Chiara Rai

La giunta di Anghiari ad Arezzo, rinuncia all'indennità e compra un defibrillatore per la popolazione. Con i finanziamenti ricavati dai tagli alle indennità alla giunta comunale di Acerra sarà finanziato un progetto della rete scolastica per la legalità. Il vice presidente vicario dell'Assemblea Regionale Siciliana, Antonio Venturino, ex esponente del Movimento 5 stelle, destinerà le somme relative ad indennità di ufficio ad associazioni che operano nei servizi sociali con particolare attenzione a quelle realtà che si occupano di minori, donne in difficoltà e diversamente abili. Ci sarebbero altri numerosi e virtuosi esempi. Ci sono poi personaggi che vivono di escamotage, di rimedi e cercano di indossare la legge a proprio piacimento. Sono degli equilibristi e tersicorei della psico politica che mescolano norme e pareri per sentirsi nel giusto.

L’importante è rimanere aggrappati al proprio gettone per il bene del paese. Mi viene da pensare a Fiorito, Lusi, a tutti i consiglieri della Lombardia, a quei pentastellati presi a pedate perché saggiato il gettone non lo vogliono mollare.

Ho partecipato al consiglio comunale della bellissima Nemi. Da giornalista non ho potuto registrare, ne fare foto. I toni sono stati molto denigratori verso la stampa e c’era , oltre a me, un solo giornale locale telematico autorizzato alle riprese, perché non risulta aver mai avanzato critiche o elaborato inchieste tali da poter incassare il “non apprezzamento” di qualche giunta ma, quasi sempre ha pubblicato le belle notizie, i comunicati e gli arresti di polizia e carabinieri.

Dopo qualche epiteto denigratorio agli altri giornali senza farne il nome, si è innescato il meccanismo che poi è riconducibile a dinamiche poco edificanti. In poche parole si è chiuso un capitolo aperto diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale mediante varianti al piano regolatore bloccò l’edificazione di un complesso edilizio, limitando “l’utilizzazione edificatoria” di una Società proprietaria di un cubatura di 8.400 metri cubi. Il Comune è stato di recente condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro. L’attuale amministrazione non intende ricorrere più ma pagare quanto dovuto, con un debito fuori bilancio attingendo al positivo lasciato dalla precedente amministrazione. La giunta precedente ha lasciato circa 500 mila euro proprio per questi eventuali esborsi. Ma l’attuale giunta ha iniziato a dire che per colpa degli amministratori precedenti i servizi essenziali del paese ne risentiranno: a partire dai riscaldamenti nelle scuole, l’assistenza domiciliare, la manutenzione delle strade, l’Imu, i rifiuti, il centro anziani e altro ancora. Peccato che non funziona così la macchina amministrativa e non è con l’avanzo accantonato virtuosamente per eventuali imprevisti che si amministra un Comune. Ogni voce, capitolo, ha  un rispettivo salvadanaio da gestire.

Dunque, perché per il bene del paese non si rinuncia all’indennità e si convogliano i risparmi per il sociale? Tornando su binari nazionali, Santo Pulvirenti, patologo clinico siciliano di 54anni con Coalizione di centrodestra scende in campo per diventare il nuovo sindaco di Belpasso e garantisce che se verrà eletto ridurrà l’indennità propria e della squadra di governo. Ci sono amministratori che un anno sono liberi professionisti, l’altro una sottospecie di co.co.co., un altro ancora dipendenti e un altro ancora disoccupati o meglio “inoccupati”. Ma gira che ti rigira, gli spetta sempre il soldo pieno e sonante. L’indennità tonda, tonda. E magari poi, ai disoccupati dichiarati, li si incontra in giro con grosse macchine, che rientrano stanchi nei loro appartamenti di appena una decina di vani. Poverini.     




NEMI: RIAPERTURA, PER POCHI INTIMI, DEL CAMPO SPORTIVO "LUCIANO IORIO"

Redazione

Nemi (RM) – Una riapertura per pochi intimi. Tolti i sigilli al campo sportivo ‘Luciano Iorio’ di Nemi, Anche se però, non sarà possibile far assistere il pubblico alle partite. Lo stadio era stato chiuso il 18 luglio del 2012 per la manufatti abusivi e assenza delle autorizzazioni necessarie per l’impianto.
Dello scorso 14 maggio il dispositivo del Gip del Tribunale di Velletri, “rilevato che i manufatti sono stati aboliti, che è stata rilasciata l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, che la posizione ai fini di prevenzione incendi risulta regolare, che la Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha espresso parere favorevole allo svolgimento di incontri di calcio a porte chiuse, dispone il dissequestro dell’impianto e la restituzione del medesimo al Sindaco del Comune di Nemi”.
I procedimenti penali a carico dell’attuale sindaco e degli ex amministratori restano in piedi.

ALTRI tabella:

29/11/2012 NEMI, UN’ALTRA BUFERA GIUDIZIARIA INVESTE IL COMUNE: INDAGATI ALBERTO BERTUCCI E GIOVANNI LIBANORI
24/10/2012 NEMI, RIMESSI I SIGILLI AL CAMPO SPORTIVO
20/07/2012 NEMI, SIGILLI DEL TRIBUNALE ALLO STADIO LUCIANO IORIO

 

 


 




NEMI CASO INDENNITA' SINDACO ALBERTO BERTUCCI. PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA CHIEDE CHIAREZZA

Redazione

Nemi (RM) – Lo scorso 24 aprile 2013 pubblicavamo un articolo relativo il caso dell'indennità piena percepita dal primo cittadino Alberto Bertucci pari ad euro lordi 1.353,51 mensili nonostante lo stesso figuri nell'elenco INPS 2012 degli OTD (operai a tempo determinato) [ CLICCARE QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO INPS ].

Il portavoce della lista Partecipazione Democratica ha inviato alla nostra redazione una nota:

"Abbiamo confidato che la vicenda, talmente assurda, sarebbe stata chiarita dal sindaco come un grossolano equivoco. La risposta di Bertucci è arrivata immediata. Solo che non ha chiarito un bel niente. Anzi. Scrive che per la sua carica  riceve ogni mese 1010,94 euro al mese che corrispondono, al netto,  all’indennità piena prevista per i comuni come Nemi.   Ma non era questo il dubbio. Quello che gli  veniva chiesto di chiarire era   il  suo eventuale status di lavoratore  a tempo determinato,  nel qual caso la legge prevede che l’indennità di carica  le dovrebbe essere erogata al 50% ovvero  676,75 euro lordi  mensili. Ma su questo neanche un cenno.  Perche’ questo silenzio  sindaco Bertucci? I cittadini di nemi meritano chiarezza".
"

Nell'articolo dello scorso 24 aprile pubblicavamo inoltre la DETERMINAZIONE N° 167    DEL 08.11.2011 relativa gli anni 2010 e 2011, quando Alberto Bertucci ricopriva la carica di vice sindaco. E  affianco al nominativo dell’allora vicesindaco Alberto Bertucci appare la sua attività: libero professionista.  [CLICCARE QUI PER SCARICARE LA DETERMINA 167 DELL'8/11/2011 ] Caso vuole che il libero professionista (soggetto titolare di partita Iva con la quale svolge la propria attività professionale), in quanto lavoratore autonomo, ha diritto a percepire l’indennità piena da amministratore.

Dato che Bertucci, per quanto si ricorda, è amministratore già dal 2004, sommate tutte le presunte indebite indennità percepite, qualora lo stesso figurasse anche per gli anni regressi operaio a tempo determinato, si arriverebbe a somme considerevoli. Se sono stati percepiti dei soldi in più questi vanno restituiti al Comune di Nemi.

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NEMI CASO INDENNITA’ SINDACO BERTUCCI: I NON CHIARIMENTI DEL PRIMO CITTADINO DOPO SETTE GIORNI DI SILENZIO

Chiara Rai

Nemi (RM) Lei signor Sindaco, ha fatto un manifesto di non chiarimento. Il suo tentativo di “buttarla in caciara” come si dice dalle parti di noantri può riuscire, forse, per la sua stretta cerchia di cittadini che credono che quello che lei afferma sia oro colato.

Ricordiamo ancora quando è uscita la notizia che lei, signor Sindaco, risultava indagato per turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti e utilizzando le solite parole, degne di uno scarno vocabolario, “invidia, giornalino ecc.” dichiarò testualmente che erano tutte falsità e che la vicenda era archiviata.

Invece Signor Sindaco non si è archiviato un bel niente, anzi per lei si sono aperte le porte di un processo penale tutt’ora in corso che, nel bene o nel male, porterà ad un esito. Solo che la giustizia ha tempi lunghi e per questo lei può “buttarla in caciara” tanto la sua poltrona non gliela tocca nessuno, e quanto ha sudato per raggiungere quell’agognato scranno.

Dopo la vergogna del pulmino è arrivata la storia della doppia indennità: risulta che lei prende il doppio di quanto stabilisca la legge, in quanto per il 2012 (anno di cui abbiamo le carte) lei è risultato nella lista Inps degli Otd (operai a tempo determinato) e la legge è molto chiara in proposito: chi risulta dipendente deve percepire il 50 per cento dell’indennità o dello stipendio (come lo vuole chiamare) a meno che non abbia richiesto l’aspettativa.

Adesso, le parole sono superflue perché probabilmente chi di dovere sta già indagando.

I suoi non chiarimenti appaiono tanto ridicoli quanto diffamatori nei confronti della testata che mi pregio di dirigere.

Se siamo un giornalino perché ci ha denunciati? I giornalini non valgono nulla eppure lei quante volte ha dovuto dare le sue “non spiegazioni” a seguito di nostri tabella! La sua eclatante volontà di sminuire il giornale, missione inutile e carnascialesca, come i costumi indossati da certi giullari dalle orecchie a punta che bazzicano in paese, le riempie la bocca di notizie false, tendenziose e diffamatorie nei confronti del giornale.

E per le sue esternazioni mi riservo di adire alle vie legali e la diffido dal continuare a tentare di gettare discredito sul quotidiano del quale non ha neppure il coraggio di fare il nome.

Altro che giornaletto politico! Il nostro è uno stimato quotidiano d’inchiesta che non le va giù perché solleva questioni molto gravose che, guarda caso, interessano la sua persona e talvolta certi roditori dalle orecchie lunghe che si auto deridono da soli e che sono ben noti perché appartengono ad un celebre partito, come dire “entreneuse”, oggi orfano politico.

Pensi piuttosto alle sue vicende a cui far fronte. Poi mi chiedo, perché mai ha dimenticato di citare il quotidiano Il Tempo sul quale la sottoscritta scrive da circa dieci anni e che su questa vicenda ha pubblicato ben due tabella?

Signor Sindaco, lo sa che le bugie hanno le gambe corte? Ma lei risponde con un manifesto che non dice nulla, dice solo l’ovvio, cioè quello che abbiamo affermato noi, ovvero che percepisce millezerodieci e rotti euro pari a 1.353,51 euro lordi (così come chiaramente specificato). [ Articolo del 24/04/2013 NEMI, UN CASO DA CHIARIRE SUBITO: IL SINDACO RISULTA PERCEPIRE IL DOPPIO DI QUANTO DOVREBBE ]

Il problema è che risulta che in otto mesi avrebbe dovuto percepire la metà del suo dichiarato “stipendio mensile” ovvero, da Sindaco, risulta aver percepito circa seimila euro in più.

E quando era vicesindaco? Qualcuno le ha detto che tutti i nodi vengono al pettine? E poi, mi lasci dire che a volte in Comune è meglio esserci meno assiduamente di lei che si pregia d’esser l’usciere, almeno si eviterebbero tanti episodi.

E intanto i cittadini si ritrovano: Un albo pretorio del Comune che pubblica gli atti quando si ricorda. Una incuria diffusa, il proliferare di abusi edilizi e conseguenti sequestri, la scuola con perdite d’acqua pari ad allagamenti, in inverno i bambini con 14 gradi in classe a battere i denti, le buche per le strade di periferia, gli alberi di Natale in piazza quando è primavera, residui di addobbi di Pasqua penzoloni sugli arbusti, le assunzioni chiacchierate, l’ufficio anagrafe, stato civile ecc. neanche a parlarne. L’organizzazione degli eventi che vede figli e figliastri, le aggressioni verbali alle dipendenti del Comune, la scuola in costruzione rimasta uno squallido cantiere pericoloso e spesso sudicio. I lavori della strada del Lago che urlano vendetta tanto che qualche frana già ha fatto capolino.

Vede, questa si chiama cronaca che le piaccia o no. I suoi “non chiarimentiha provveduto a farli pubblicare da un reale giornaletto online ai suoi servizi che ha pubblicizzato anche la sua campagna elettorale. Quanti soldi spesi per quelle vele e banner luminosi signor Sindaco.

Ma la nostra è solo invidia, di che cosa e di chi poi, quando avrà tempo ce lo spiegherà. Nel rispetto della cittadinanza, provi a dare una risposta seria anziché fare come certi giocolieri che usano le parole per fomentare le risa.  

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19/11/2012 NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI

07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO

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10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI

05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI




NEMI, SENTENZA ILCESA: IL COMUNE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DI 300 MILA EURO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società Ilcesa, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l. [ SENTENZA DEL TAR LAZIO ]

Si chiude un capitolo aperto diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Questo esito riguarda il ricorso di annullamento da parte del Comune riferito alla sentenza del 2010 per mezzo della quale l’Ente è stato condannato al risarcimento del danno derivante da atti di programmazione edilizia definiti “limitativi dell’utilizzazione edificatoria” dell’area di proprietà della ricorrente società Ilcesa. Società proprietaria di un cubatura di 8.400 metri cubi, con un valore di vendita di 300 euro per metro cubo.

Vairo Canterani, non risparmia parole dure rispetto l’esito della vicenda: “E’ una sentenza – dice –  che scoraggia le amministrazioni che intendono perseguire una seria politica di tutela ambientale. Oltre ad aver tutelato dalla lottizzazione una area protetta evitando che il paesaggio venisse deturpato, il Comune si è anche risparmiato la spesa di milioni di euro che sarebbe occorsa per tutti gli interventi primari nel caso di edificazione del complesso, parlo di fognatura e quant’altro. Mi auguro che l'attuale amministrazione si appelli a quanto stabilito dal Tar”. A seguito della sentenza del 2010, le due parti, Comune e Società, non sono riuscite a mettersi d’accordo sulla somma in quanto la ricorrente lamenta un danno pari a oltre 4 milioni di euro e il Comune di Nemi sostiene che la società sarebbe stata integralmente risarcita con il ricavato della vendita all’asta del terreno oggetto dei ricorsi e delle variazioni di Prg dell’allora giunta Canterani del 15 settembre 2005, pari a 964.100 Euro.

Nel 2011 è stato nominato un Commissario ad Acta con l’incarico di determinare l’ammontare del danno risarcibile in applicazione alla sentenza. A luglio 2012 il commissario Giuseppe Imbesi ha depositato la propria relazione. Nel quantificare il danno ha tenuto conto della data del 1995 come data plausibile dell’ipotetico completamento del complesso edilizio con un ricavo pari a 2.420.000 euro, corrispondente a un guadagno del 30 per cento pari a 726000 euro, ampiamente coperto dal ricavato della vendita giudiziaria del 2005.




NEMI RICORDA RITA LEVI MONTALCINI A 5 MESI DALLA SCOMPARSA.

Redazione

Nemi (RM) – In data sabato 4 maggio  presso la sala del pattinaggio, palazzo Ruspoli, Nemi alle ore 17.00, a 5 mesi dalla scomparsa  si terrà una conferenza sulla vita e le opere del premio Nobel Rita Levi Montalcini a cura del Prof. Guido Brunetti, neuro scienzato di fama mondiale.