NEMI, INCHIESTA NCC: PASSAGGIO DI LICENZA O GIOCO DI SOCIETA’?

Chiara Rai

Nemi (RM) – Per guidare un aereo devo ottenere un brevetto, e non posso far sì che il brevetto mi venga ceduto in qualità di rappresentante legale di una società e non posso tantomeno permettere che il mio brevetto passi in mano a qualcun altro soltanto perché questi compra le quote della mia società e quindi si sente in diritto di acquisire anche il mio brevetto per guidare l’aereo. Non è una storiella lontana dalla realtà ma come dire, è un preambolo a qualcos’altro che è successo e succede a Nemi, sempre in materia di autorizzazioni Ncc.

Continua l’inchiesta Ncc. E continuano ad emergere elementi che già per come sono stati concepiti esprimono delle palesi presunte irregolarità. C’è addirittura una autorizzazione che parte nemese e diventa romana attraverso un passaggio di quote societarie e denominazioni molto simili tra loro che ci si confonde bene, tanta la loro somiglianza. 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA PUBBLICAZIONE 282 DEL 28 APRILE 2011 A FIRMA DELL'ALLORA RESPONSABILE AREA VIGILANZA VINCENZO GALLUCCIO ] 

Il che non può esistere in quanto per legge (sempre la 21 del 92) l’autorizzazione Ncc va intestata a persona fisica (principio della individualità della licenza), limitando alle figure giuridiche delle cooperative e dei consorzi la facoltà di conferimento in uso dei titoli autorizzatori.

Esattamente il 14/02/1992 veniva rilasciata la licenza di noleggio con conducente n.02 al signor Bizzoni Enzo e come si legge nella determina comunale del 28/04/2011 la licenza viene rilasciata a Bizzoni Enzo “nella qualità di socio accomandatario e rappresentante legale della Soc. Baldazzi SAS di Bizzoni Enzo”. Già qui come concetto appare nebbioso: che significa “in qualità di socio…”? La licenza è rilasciata al signor Bizzoni Enzo e basta. Dunque alla persona fisica. 

Nel 2006 entra in scena Mario Turco (residente a Roma) il quale “in qualità di legale rappresentante della Soc. Baldazzi di Turco Mario Sas”, chiede al Comune di Nemi la variazione di denominazione dell’autorizzazione n.2 del 14/02/1992 di noleggio con conducente a seguito dell’acquisto delle quote societarie della Soc. Baldazzi Sas di Bizzoni Enzo, titolare dell’autorizzazione citata.

Dunque che succede? Che Turco, “in qualità di legale rappresentante della Soc. Baldazzi di Turco Mario Sas”, acquistando le quote societarie della società Baldazzi Sas di Bizzoni Enzo, si ritrova intestatario della licenza n. 2 del 14/02/1992.  Ma non è così, perché ripetiamo: Per legge l’autorizzazione Ncc va intestata a persona fisica (principio della individualità della licenza), limitando alle figure giuridiche delle cooperative e dei consorzi la facoltà di conferimento in uso dei titoli autorizzatori. E dunque non è con una compravendita di quote societarie che la licenza passa di proprietario in proprietario. 

Il 31/03/2007 l’allora Responsabile dell’Area Vigilanza del Comune di Nemi Guido Scarpato attesta la variazione della denominazione dell’autorizzazione n. 2/1992 senza di fatto provvedere a rinominare l’autorizzazione citata.

Il 18/04/2007 Turco Mario, in qualità di legale rappresentante della Soc Baldazzi di Turco Mario Sas, comunica la variazione della sede legale della società in Roma in via Circonvallazione Clodia n.131 00185, come d’atto notarile del 07/02/2007.

Il 28 Aprile del 2011 l’allora Responsabile dell’Area Vigilanza Vincenzo Galluccio autorizza la variazione della denominazione dell’autorizzazione n. 02 del 14/02/1992 a favore della Soc. Baldazzi di Turco Mario S.a.s , con sede legale in Roma il cui legale rappresentante è Mario Turco, che per tutto il passaggio di quote precedente, si ritrova niente meno che “titolare dell’autorizzazione n. 02 del 14/02/1992”, e può quindi esercitare l’attività di noleggio di autoveicoli con conducente, con rimessa addirittura a Nemi in via Valle Petrucola. 

Una storia, a nostro parere, che vede molte contraddizioni rispetto ad una legge molto chiara: la legge 21 del 1992 dice espressamente che l’autorizzazione Ncc va intestata a persona fisica (principio della individualità della licenza), limitando alle figure giuridiche delle cooperative e dei consorzi la facoltà di conferimento in uso dei titoli autorizzatori. La Legge inoltre dice chiaramente che la rimessa e la sede legale devono trovarsi nello stesso Comune che ha rilasciato la licenza o autorizzazione all’esercizio di noleggio con conducente (Ncc). 

Dulcis in fundo, in data 7 maggio 2013 la società Soc Baldazzi di Turco Mario Sas diventa una Srl,  e una Srl come una Sas non può assolutamente essere titolare di una licenza Ncc. 

Ci si chiede:

1) Il signor Turco Mario ha comunicato la variazione della società da Sas a Srl al Comune di Nemi?

2) Il Comune di Nemi vorrà andare fino in fondo a questa storia e verificare la regolarità di questo apparente paradossale iter di “voltura” di licenza tramite compravendita societaria?

3) Può, inoltre la rimessa trovarsi a Nemi e la sede legale a Roma? Noi pensiamo di no.

Attraverso questa inchiesta ci limitiamo a chiedere spiegazioni, in attesa che arrivino altre risposte già formalmente indirizzate all’amministrazione ma non dal nostro quotidiano.

Aspettiamo fiduciosi una spiegazione in merito anche a questo iter di autorizzazione n.2 del 14/02/1992. 

A Roma, nel 2000 questa vicenda fece ritirare e rivedere numerose licenze che per Legge devono essere rilasciate a persona fisica (principio della individualità della licenza), limitando alle figure giuridiche delle cooperative e dei consorzi la facoltà di conferimento in uso dei titoli autorizzatori.

[ LETTERA DEL COMUNE DI ROMA A SOCIETA’ DI AUTONOLEGGIO CON CONDUCENTE ]

 

LEGGI ANCHE:

 28/07/2013 INCHIESTA NCC, DA ROMA SI LEVA UNA VOCE: “LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE”

 26/07/2013 NCC, INCHIESTA: LE AUTO A NOLEGGIO DALLE UOVA D’ORO PRONTE A SBARCARE SUL MERCATO CAPITOLINO

 25/07/2013 NEMI, INCHIESTA NCC: DITTA INDIVIDUALE CON SEDE LEGALE IN UNA SCUOLA PUBBLICA?

 15/07/2013 INCHIESTA NCC: TUTTE LE AUTORIZZAZIONI VENGONO AL PETTINE

 13/07/2013 NEMI, INCHIESTA AUTO NCC: I TENTATIVI DELL'ELEFANTE E LA SIESTA SUL PARCHEGGIO DISABILI

 05/07/2013 L'INCHIESTA NCC: SU LICENZE "FACILI" INDAGA LA PROCURA DI PESCARA

 04/07/2013 NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: PUO' UN ELEFANTE ENTRARE NELLA TANA DI UN TOPO?

 02/07/2013 NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: TUTTE LE LICENZE PORTANO A ROMA




CASTELLI ROMANI: CITTADINI ABBANDONATI SENZ'ACQUA. E' ALLARME CARENZA IDRICA… E ACEA PERCHE' NON DA' SPIEGAZIONI?

Angelo Parca

Castelli Romani – A Lanuvio disagi, ad Albano laziale disagi, a Genzano disagi di mancanza d’acqua e/o diminuzione di pressione. Al numero verde Acea, sia che si digiti il codice di avviamento postale di Nemi, che Genzano, Lanuvio, o anche Albano c’è sempre un ripetitore con le scuse per il disservizio. 

Abbiamo avuto delle segnalazioni da una cittadina di Lanuvio che asserisce addirittura che alcuni tecnici Acea in zona artigianale a Genzano avrebbero riferito che sarebbero stati chiusi una serie di pozzi perché con alto tasso di arsenico.

Si possono conoscere le ultime analisi sull’acqua? Si può avere una spiegazione da Acea? A Lanuvio intanto, residenti lavano i piatti alle fontane come si faceva tempo fa anche con il bucato. 

A Nemi, nella zona Parco dei Lecci, via dei Corsi è totalmente a secco, senz’acqua da ieri sera (sabato 3 agosto). Una grande perdita d’acqua persiste alle Colombe in piazza de Sanctis, più o meno sempre al solito punto.

Non si contano più le riparazioni avvenute in quel punto. Inoltre, poco tempo fa, è stata chiusa la fontanella delle Colombe, si vociferava di un presunto inquinamento dell’acqua, pochi giorni dopo è stata riaperta. Ma i residenti possono bere tranquillamente quell’acqua? E’ sicura o presenta inquinamento?

Soltanto il 13 luglio, sempre a Nemi, ci sono stati  lavori alla pompa del Calvarione e oggi ancora persiste un disservizio. Perché c’è diminuzione di pressione e assenza d’acqua quando la pompa è stata riparata pochi giorni fa? 

Ci si aspettano azioni molto incisive da parte delle amministrazioni castellane che, a questo punto, con tutti questi disservizi, non possono limitarsi soltanto ad alzare la voce. Cittadini e amministrazioni devono fare fronte comune e pensare ad una azione collettiva rispetto a questi continui disservizi.

D’estate, senz’acqua con 38 gradi e senza autobotti di rifornimento (Almeno a Nemi e Lanuvio non ci sono state fino alle ore 17:47 di domenica 4 agosto).

Il nostro quotidiano si farà promotore di una raccolta firme per istruire una azione legale contro i continui e inaspettati disservizi da parte di Acea. 

Intanto abbiamo verificato che alle ore 18:30 circa del 4 agosto 2013, dopo numerosi nostri solleciti  una squadra Acea di pronto intervento è arrivata a Nemi in piazza De Sanctis e un tecnico ha testè dichiarato che il problema purtroppo anche questa volta non verrà definitivamente risolto ma "tamponato". La squadra metterà un "cravatta" anzichè sostituire la tubazione che non è più in grado di sostenere il flusso di acqua. Infatti l'ultimo pronto intervento sarebbe avvenuto addirittura ieri sera 3 agosto. In piazza De Sanctis gli interventi non si contano più per questo intendiamo tirare dritto con la convinzione di promuovere una class action. Con tutta probabilità da domani sul sito del nostro quotidiano sarà possibile firmare per aderire all'iniziativa. 

LEGGI ANCHE:

LANUVIO E GENZANO: SENZ'ACQUA DA 40 ORE. E' EMERGENZA IDRICA. SI ASPETTA UNA RISPOSTA URGENTE DA ACEA!

GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

VELLETRI, GRAVISSIMA SITUAZIONE D'EMERGENZA: POPOLAZIONE SENZ'ACQUA DA DUE SETTIMANE

GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: DA 5 GIORNI A SECCO IN VIA DELLE SELVE E VIE LIMITROFE

GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: IL COMITATO PER I BENI COMUNI CHIEDE UN IMPEGNO IMMEDIATO AL SINDACO

NEMI, ZONA ALTA: TORNA L’ACQUA MA RESTA IL PERICOLO DELL’EMERGENZA

NEMI, PARTE NORD COMPLETAMENTE A SECCO: SENZ'ACQUA PER UN TEMPO INDEFINITO

CASTELLI ROMANI, ACEA: SERVE UN MAGGIORE INVESTIMENTO SULLE RETI DEI COMUNI

GENZANO, ACQUA. IL SINDACO: "BASTA DEMAGOGIA, FACCIAMO CHIAREZZA"

NEMI, PERDITA D'ACQUA VALLE DELLE COLOMBE: 4 GIORNI A SECCO. CHE ACEA INTERVENGA




NEMI, ADESSO PARLA IL BOSCO: "VERBA VOLANT NEMUS AUDIT"

Il bosco di Nemi scrive alla redazione de L'osservatore laziale, in risposta all'articolo del CASTELLI ROMANI: ECOSISTEMA, SPORT, TURISMO E SENTIERI PROTETTI.  relativo la nota del Consigliere Regionale Fci Federico Campoli

 

Riceviamo e pubblichiamo.

Nemi (RM) – Gentilissima Direttrice

sono il Bosco nemorense e mi rivolgo a Lei poiché ultimamente ho sentito alcune corbellerie che mi riguardano (verba volant nemus audit),  e a cui mi sento in dovere di rispondere.

Egregio Consigliere Regionale FCI Federico Campoli, il punteruolo rosso attacca  le palme e non i castagni. Il parassita dei castagni è il Cinipide galligeno, conosciuto come Vespa cinese, che è giunto in Italia da circa un decennio ed è difficilissimo da debellare poiché non si possono usare insetticidi e non è possibile usare la confusione sessuale con feromoni in quanto si riproduce per partenogenesi: l’unico modo per sconfiggere il cinipide è attaccarlo con il suo antagonista naturale, che è il Torymus sinensis. E vuole sapere che cosa ne pensa il Parco dei Castelli Romani di tutto ciò? Ne impedisce il lancio considerando l’introduzione dell’antagonista una alterazione del sistema biologico.

Lei mi dirà: meglio, così togliamo l’intruso (il castagno) dal bosco. Ma sbaglia di nuovo perché il castagno (come da Lei ricordato) è stato introdotto più di 400 anni fa è quindi è ormai una specie autoctona.

La devo correggere anche riguardo ai funghi. Per la raccolta, da oltre 25 anni (L.R. 5 agosto 1998 n° 32), è necessario l’ottenimento di un tesserino regionale (previo corso curato da esperti micologi), bisogna sottostare a tutta una serie di norme, e una volta raccolti, i funghi vanno riposti in appositi canestri, per lasciar cadere le spore fungine.Per quanto riguarda le ortiche, sono sempre state grandi (dipende dal substrato su cui si sviluppano) e tremendamente urticanti, e mi permetta, vorrei dire due cosette sul Kiwi. Sono assolutamente contrario al Kiwi, specie alloctona depauperatrice delle nostre falde acquifere, che non ha assolutamente trovato un habitat naturale tanto che, per portarne a maturazione un ettaro, occorrono da 7 a 9 milioni di litri di acqua all’anno!!! Alla faccia dell’adattamento.

Allora, ben vengano i pedoni, i ciclisti, i cavalli (hanno il pregio di concimare), ma a condizione che l’approccio non sia agonistico, che il passeggiare nel bosco sia occasione di vivere ed ammirare la natura, e non sprizzare sudore e disturbare la fauna con ansiti o rantoli di fatica.

Mi venga a trovare con la sua famiglia, si goda il fresco delle mie fronde, e mi consenta, non dia retta agli pseudo ambientalisti, sono la rovina del mondo.

Sempre suo, se non m’incendiano, Bosco nemorense

LEGGI ANCHE:

CASTELLI ROMANI: ECOSISTEMA, SPORT, TURISMO E SENTIERI PROTETTI




NEMI: AL VIA LA ASD NUOVA DIANA NEMI

C. R. 

Nemi (RM) – Il campo sportivo di Nemi Luciano Iorio potrebbe avere nuovamente una sua squadra locale. Ieri pomeriggio, 1 agosto 2013, è stata costituita la Asd Nuova Diana Nemi il cui presidente è lo storico allenatore Antonio Fortuna.

Presente il vicesindaco Edy Palazzi oltre al dirigente Giacinto Bertucci insieme al direttivo della nuova associazione dilettantistica che conta di rientrare il prima possibile nell’impianto sportivo comunale del paese delle fragole. Difatti, i sigilli al campo sportivo sono stati tolti lo scorso maggio. Lo stadio era stato chiuso il 18 luglio del 2012 per dei manufatti abusivi e assenza delle autorizzazioni necessarie per l’impianto. Il dispositivo del Gip del Tribunale di Velletri, ha “rilevato che i manufatti sono stati soppressi, che è stata rilasciata l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, che la posizione ai fini di prevenzione incendi risulta regolare”.

ALTRI tabella:

 15/05/2013 NEMI: RIAPERTURA, PER POCHI INTIMI, DEL CAMPO SPORTIVO "LUCIANO IORIO"

 29/11/2012 NEMI, UN’ALTRA BUFERA GIUDIZIARIA INVESTE IL COMUNE: INDAGATI ALBERTO BERTUCCI E GIOVANNI LIBANORI

 24/10/2012 NEMI, RIMESSI I SIGILLI AL CAMPO SPORTIVO

 20/07/2012 NEMI, SIGILLI DEL TRIBUNALE ALLO STADIO LUCIANO IORIO




NEMI, CASO ILCESA: LA SOCIETA' PRESENTA RICORSO E NAUFRAGANO LE BUONE INTENZIONI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI

Redazione

Nemi (RM) – La società ILCESA ha presentato ricorso al Consiglio di Stato l’ultimo giorno utile contro la sentenza del Tar Lazio che ha condannato il Comune di Nemi al pagamento di 300 mila euro per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore.

Infatti, di recente, Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società ILCESA, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l.

L’amministrazione Bertucci, ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente la somma come debito fuori bilancio e dichiarare di voler liquidare la società con la quale tra l’altro avrebbe raggiunto un accordo.

A differenza di quanto fatto dalle precedenti amministrazioni dunque, Alberto Bertucci , mediante un Consiglio comunale straordinario, annunciava che la chiusura di questa vicenda con un aggravio di spese notevoli causate dai precedenti amministratori.

Una storia iniziata diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Ora, con il ricorso al Consiglio di Stato intentato da ILCESA si capisce chiaramente che le intenzioni di Alberto Bertucci sono naufragate e che adesso l’Ente si trova in una posizione di difesa piuttosto che di attacco.

Ad evidenziare questa infausta dinamica è proprio l’ex sindaco Vairo Canterani, il quale non manca di evidenziare questa e altre questioni che sommate assieme non attribuiscono un giudizio edificante nei confronti dell’operato della giunta di Alberto Bertucci.

ILCESA in primis e poi, sostanzialmente una “politica fatta di forma, di eventi e feste ma sostanzialmente di mancanza di programmazione, manutenzione cura del quotidiano”.

E anche un appello alle Consigliere di opposizione (Cinzia Cocchi e Stefania Osmari) di cogliere questi aspetti evidenziati dallo stesso Canterani e portarli in Consiglio, qualora ritenuti interessanti.

Buona visione dell’intervista video a Vairo Canterani [ PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA A VAIRO CANTERANI ANDARE IN FONDO A QUESTA PAGINA OPPURE CLICCARE QUI ]

LEGGI ANCHE:
 03/07/2013 NEMI, IL CENTROSINSTRA TORNA SUL CASO ILCESA: E' STATO GIUSTO O NO FERMARE LA CEMENTIFICAZIONE PREVISTA DAL PIANO REGOLATORE DEGLI ANNI '70?
 27/05/2013 NEMI, CASO IL.CE.SA. MARINELLI (SEL): CONSIGLIO COMUNALE TRA URLA E SORRISI BEFFARDI 
 27/05/2013 NEMI: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO.
 26/05/2013 NEMI, CASO I.L.C.E.S.A.: PARLANO CINZIA COCCHI E ALESSANDRO BIAGGI
 25/05/2013 NEMI, QUESTIONE I.L.C.E.S.A.: TUONA L'EX SINDACO VAIRO CANTERANI
 30/04/2013 NEMI, SENTENZA ILCESA: IL COMUNE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DI 300 MILA EURO
 25/05/2012 NEMI, LA CONOSCENZA DEI FATTI È ALLA BASE DELL’OPERATO DI UN SINDACO.



INCHIESTA NCC, DA ROMA SI LEVA UNA VOCE: “LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE”

Chiara Rai

Roma – Villafranca in Lunigiana un Comune che non arriva a 5 mila residenti e che ha fatto bandi pubblici rilasciando 61 licenze Ncc.

La Regione Toscana con una istanza in autotutela ha invitato il Comune toscano a controllare le licenze Ncc e agire di conseguenza qualora ci fossero irregolarità.

La Regione ha risposto al Comune di Villafranca in Lunigiana e all’Associazione ANAR (Associazione Nazionale Autonoleggiatori di Roma), quest’ultima ha sollevato il caso.

L’Anar ha infatti asserito che diverse autorizzazioni rilasciate dal Comune di Villafranca opererebbero a Roma e quindi ha invitato l’Amministrazione a revocare le autorizzazioni Ncc qualora fossero rilasciate in maniera difforme da quanto previsto dalla legge.

Questo in quanto l’articolo 3, comma 3 della legge 21 del 1992 afferma che la sede del vettore e la rimessa devono essere situate esclusivamente nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. Ci sarebbero tre punti rimessa comunali (sembra il remake della storia di Campodimele) ovvero tre aree erbose: 15 posti a Merizzo, 15 posti a Virgoletta e 15 posti in via Marconi e il Comune stesso ha asserito che su 61 licenze solo 41 sarebbero in uso.

Tutte queste autonoleggio servirebbero a far scorrazzare i residenti da una parte all’altra d’Italia? Oppure anche tutti questi mezzi si riversano nella Capitale? Intanto si mantiene alta la guardia e continueremo a monitorare anche questa regione rispetto alle licenze Ncc.

Nel frattempo ci si chiede come stanno l’”elefante” di Nemi e lo “scolaretto” (il primo sembrerebbe che non riesca proprio ad entrare nella rimessa attentamente verificata dalla commissione tecnica del Comune. Il secondo pare proprio che abbia sede in una scuola pubblica).

LEGGI ANCHE: NEMI, INCHIESTA AUTO NCC: I TENTATIVI DELL'ELEFANTE E LA SIESTA SUL PARCHEGGIO DISABILI

LEGGI ANCHE: NEMI, INCHIESTA NCC: DITTA INDIVIDUALE CON SEDE LEGALE IN UNA SCUOLA PUBBLICA?

Per il paese delle fragole sembra dunque tutto tacere ma in realtà molto presto ragguaglieremo i nostri lettori con ulteriori novità e colpi di scena in merito.

Intanto, dato che non ci piace buttare una mole di pareri e leggine e meriti e voli pindarici di norme che fanno l’altalena, ricordiamo la legge 21 del 1992 che specifica nell’interesse dell’elefante (il quale sostava sul parcheggio disabili) che “le prenotazioni di trasporto per il servizio di noleggio con conducente sono effettuate appunto presso la rimessa, e l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente devono avvenire sempre alla rimessa, situata nel Comune che ha rilasciato l‘autorizzazione, con ritorno alla stessa;

E' previsto invece che il prelevamento e l‘arrivo a destinazione dell‘utente possano avvenire anche nel territorio di altri Comuni. Ma la legge è molto articolata e quindi non ci si può soffermare soltanto su questa presunta “irregolarità”.




NEMI, INCHIESTA NCC: DITTA INDIVIDUALE CON SEDE LEGALE IN UNA SCUOLA PUBBLICA?

Chiara Rai

Nemi (RM) – Singolare che una ditta individuale che svolge attività di Ncc abbia la sede legale all’indirizzo corrispondente a quella di una scuola.

Ovvero Nemi – piazza Roma, civico 1, stesso indirizzo, come facilmente si può consultare da Pagine Gialle e Comuni Italiani, che corrisponde alla sede della scuola pubblica di Nemi.

Il titolare che attualmente risulta avere sede legale allo stesso indirizzo della scuola, subentra ad attività preesistente riferita ad altro soggetto esercitante la professione di Ncc dal 1997.

E’ possibile che, come presumibilmente successo per la voltura concessa all’ ”elefante”, la commissione tecnica di allora responsabile dei controlli della rimessa e sede legale non abbia  opportunamente verificato dove fosse ubicata la sede legale della ditta individuale che svolge attività di NCC numero 8?

A tale proposito cogliamo l’occasione per rispondere al presidente Anitrav (Associazione Nazionale Imprese Trasporto Viaggiatori) Mauro Ferri il quale tramite una sua e-mail a volte dai toni piuttosto polemici avrebbe riscontrato nei nostri tabella una “forte acredine nei confronti di una categoria, gli NCC, che attraverso i suoi tabella si vuole far passare come un gruppo di delinquenti pronti a violare ogni legalità e che operano in modo abusivo sistematicamente”. Assolutamente no, egregio presidente, lungi da noi diffamare questa categoria. Ma quello che intendiamo evidenziare sono alcune singolarità, alcuni particolari come la rimessa dell'elefante (riferita all'Ncc N° 11) che già ad occhio nudo risulta alquanto stretta per un mezzo di grosse dimensioni e in questo ultimo caso (Ncc N°8) ci sembra alquanto singolare che la sede legale sia ubicata al medesimo indirizzo che si riferisce ad una scuola pubblica.

E mi duole averla scandalizzata se, per esprimermi in maniera più colorita, ho utilizzato l’espressione “vasellina” per intendere che anche qualora il mezzo fosse stato cosparso di un unguento potente avrebbe avuto comunque enormi difficoltà nella manovra in ingresso alla rimessa.

Tanto è vero che abbiamo immortalato l’auto parcheggiata sul posto riservato ai disabili. Inoltre le assicuro, egregio presidente, che il nostro quotidiano non ha assolutamente  “fatto proprio l’assunto di alcuni tassisti romani che vorrebbero mantenere il monopolio del trasporto nella città di Roma”.

Noi non scriviamo tabella sulla base di notizie forniteci col passaparola ma abbiamo opportunamente verificato tramite fonti certe (in questo caso visure camerali)e sicuramente non è edificante da parte sua insinuare che “mettiamo online notizie forniteci qua e la da quattro amici o parenti”. Vede presidente, amici e parenti e dinamiche “familiari” non si trovano certamente all’interno del nostro quotidiano.

Inoltre la informo che non sono tenuta ad esimermi dal fornire miei considerazioni personali. Esiste, oltre al diritto di cronaca anche il diritto di critica ma in alcuni Comuni della provincia romana questo concetto è ancora duro da digerire e perciò si pensa che con lo strumento della querela si possa mettere un bavaglio alla libera informazione.

Comunque per correttezza, in allegato al presente articolo, pubblichiamo la sua replica integrale così da essere fruibile a tutti.

Ci sono tanti altri casi singolari sui quali punteremo i nostri riflettori nonostante ciò non sia ben accolto da qualcuno.

LEGGI ANCHE:

 15/07/2013 INCHIESTA NCC: TUTTE LE AUTORIZZAZIONI VENGONO AL PETTINE

 13/07/2013 NEMI, INCHIESTA AUTO NCC: I TENTATIVI DELL'ELEFANTE E LA SIESTA SUL PARCHEGGIO DISABILI

 05/07/2013 L'INCHIESTA NCC: SU LICENZE "FACILI" INDAGA LA PROCURA DI PESCARA

 04/07/2013 NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: PUO' UN ELEFANTE ENTRARE NELLA TANA DI UN TOPO?

 02/07/2013 NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: TUTTE LE LICENZE PORTANO A ROMA




NEMI, CROSS COUNTRY: LA NOTA DI FEDERICO CAMPOLI – CONSIGLIERE FCI REGIONE LAZIO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Ricevo e pubblico con piacere una nota a firma del Consigliere regionale FCI Federico Campoli il quale a consuntivo della manifestazione di cross country che si è tenuta a Nemi sabato e domenica, insieme ad alcune immagini a corredo, mostra l’impegno profuso da parte dell’organizzazione che rappresenta nell’aver ripulito l’area interessata dalla competizione sportiva.

Noto non con altrettanto piacere però, che ancora una volta sono le organizzazioni a dover espletare un compito (quello di tenere pulite le aree protette) che spetterebbe alle amministrazioni e al Parco.

Dunque, sentire che in occasione della Marathon dei Colli Albani, la Via Sacra viene ogni anno liberata dai rovi e ripulita da coloro che organizzano attività sportive è veramente poco edificante per i guardiani ufficiali del territorio.

Vede egregio consigliere ciò che più mi dispiace è dover leggere delle critiche sterili. L’educazione all’ambiente significa anche cercare di limitare al massimo gli eventuali danni che potrebbero compromettere il meraviglioso territorio protetto che ci circonda, ma se chi per primo dovrebbe darci il buon esempio, lascia che a togliere la caldarroste dalla brace siano le organizzazioni e addirittura i carabinieri di Nemi ( i quali si sono prodigati insieme a voi nel rimuovere un motorino lasciato nel bosco), allora significa che non si tratta di un problema “complesso da risolvere” come ho letto nelle varie critiche ma di una questione di cultura.

Tutti i dubbi sollevati e le segnalazioni dei cittadini (rispetto la scelta del percorso e non certo nei confronti dei ciclisti e dell’attività sportiva in se stessa) potrebbero, alla fine di questo discusso argomento, ricondursi ad una finalità comune: la volontà di tutelare le nostre ricchezze naturali. Ancora un ringraziamento per l’attenzione che avete prestato nella pulizia del territorio. 

 

Nota di Federico Campoli – Consigliere Regione Lazio FCI.

Buongiorno Direttore

Come da colloquio telefonico tra noi intercorso volevo rispondere anche io in merito alla manifestazione che si è svolta a Nemi nelle giornate 20-21 Luglio. Ho notato con piacere che una delle nostre collaboratrici lo ha in buona parte già fatto.

Desidero aggiungere alcune ulteriori informazioni e due foto.

In allegato trova il nulla osta del Parco: [ NULLA OSTA DEL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI ]

Consideri che avevamo dieci giorni per pulire e già ieri – 23 luglio 2013 – alle ore 14.00 il tutto era stato tolto come nostra buona abitudine. E come nostra buona abitudine sfrutteremo i prossimi giorni per fare ulteriori ricognizioni e vedere se qualcosa ci è sfuggito. Come al solito,  andando a rovistare nei sacchi si trovava materiale non inerente alla manifestazione, ma molto più vecchio, tra cui (sic!) una vecchia scarpa.

Durante la pulizia, abbiamo anche potuto constatare con dispiacere (perchè anche questo si è verificato in occasione di altre manifestazioni) che alcuni nastri erano stati divelti e buttati in zone del bosco poco accessibili, rendendo da un lato più difficile le operazioni di pulizia, ed esponendoci dall'altro al rischi di essere multati dal Parco e dai Comuni nel caso in cui qualcosa sfugga ai nostri controlli.

Nella prima foto che Le allego può verificare la situazione della spalletta in prossimità del sottopasso della Via dei Laghi a Febbraio: 

Invito le persone che hanno fotografato con tanta solerzia le bustine di zucchero abbandonate dopo la gara, prima che avessimo materialmente il tempo per ripulire, a recarsi a fotografare la medesima spalletta in questi giorni, potranno così constatare la differenza. Le lascio immaginare quanta sporcizia abbiamo rimosso nei tratti confinanti con la Via dei Laghi, dove gli automobilisti abbandonano centinaia di bottiglie e lattine di ogni genere.

Nella seconda e terza foto un motorino che è stato riportato fuori da noi il 5 giugno e rimosso con l'aiuto dei Carabinieri di Nemi. Era tra Sottopasso e Fontan Tempesta da Febbraio ma gli ambientalisti non l'avevano fotografato?

Per quanto riguarda la partecipazione,  i dati ufficiali dei classificati sono disponibili sul sito SDAM e ad essi bisogna aggiungere un 10 % di ritirati  e mediamente due o tre accompagnatori per atleta. 

Comprendiamo che una parte della popolazione abbia dovuto sopportare qualche disagio, ma crediamo anche che la comunità dei Castelli Romani possa solo trovare beneficio da queste manifestazioni in termini di promozione economica e turistica del territorio. Molti corridori, soprattutto del Nord (Trentino AltoAdige su tutti), non conoscevano l'ubicazione di Nemi e sono rimasti affascinati dal nostro territorio.

Vorrei anche sottolineare che con il nostro operato contribuiamo alla manutenzione dei sentieri: ad esempio in occasione della Marathon dei Colli Albani, la Via Sacra viene ogni anno liberata dai rovi e ripulita, come si può vedere dalla quarta foto allegata scattata lo scorso aprile in corrispondenza dell'attraversamento della strada asfaltata di Monte Cavo.

Auspico che gli ambientalisti inizino con noi una fattiva collaborazione per contribuire alla manutenzione dei sentieri del parco, (ad esempio quelli nella zona di Fontan Tempesta e de Le Piagge che è attualmente completamente ostruito da felci e rovi) così da rendere possibile di nuovo la loro fruizione da parte non solo di noi ciclisti, ma anche da parte di chi ama camminare, correre, andare a cavallo e così via.

Aggiungo che avevamo anche il nulla osta dell'ASTRAL e del Comune di Rocca di Papa oltre ovviamente a quello di Nemi.

Grazie e Distinti Saluti

Federico Campoli

Consigliere Regione Lazio FCI.

LEGGI ANCHE:

 23/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: UNA CICLISTA SCRIVE A L'OSSERVATORE LAZIALE

 22/07/2013 NEMI: TRA CROSS COUNTRY ED ECOSISTEMA… PROVIAMO AD ABBEVERARE GLI ASSETATI

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: LE CONSIDERAZIONI DI UN CITTADINO

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: ALTRI INCIDENTI

 20/07/2013 NEMI, GARA CROSS COUNTRY: I VERDI INTERPELLANO IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

 18/07/2013 NEMI, GARA DI CROSS COUNTRY: A RISCHIO L’INTERO ECOSISTEMA DEL TERRITORIO

 




NEMI, CROSS COUNTRY: UNA CICLISTA SCRIVE A L'OSSERVATORE LAZIALE

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Alice Galloppa ciclista che ha contribuito all'organizzazione

 

Gentile direttore,

desidero rispondere alle lettere apparse sull'osservatore laziale in cui si sono espresse diverse lamentele a proposito della manifestazione di cross country tenutasi lo scorso 20 e 21 luglio a Nemi.

Mi chiamo Alice Galloppa e sono una ciclista che ha contribuito all'organizzazione: mi sono occupata della pulizia del bosco sia prima che dopo la gara.

Sono rimasta alquanto sconcertata per le critiche mosse dagli ambientalisti, visto che le due associazioni che hanno organizzato la manifestazione operano da circa un ventennio sul territorio e tra le altre cose contribuiscono attivamente a pulire il parco, senza che quest'opera, mi consenta di dirlo, venga minimamente riconosciuta.

Io stessa ho raccolto nel mese antecedente alla gara circa 20 sacchi di immondizia (quelli grandi e neri per capirci) di ogni genere.

Vogliamo fare un piccolo elenco? Bottiglie, bicchieri, piatti di plastica; bottiglie di vetro, lattine, sacchetti di ogni tipo e dimensione; latte di olio usate da chi ha effettuato i tagli degli alberi in passato e, non ultimi, i resti dell'attività delle prostitute che frequentano la zona. Sia ieri che oggi mi sono recata sul percorso per le pulizie che si effettuano sempre dopo una manifestazione: si tolgono i nastri, si raccolgono le borracce, le bustine di zuccheri e tutto quello che può essere stato lasciato in giro dai ciclisti. Del resto la concessione dell'autorizzazione da parte del Parco è condizionata proprio allo svolgimento della pulizia finale. Sono convinta che solo imparando a vivere il bosco in modo partecipe e responsabile (e quindi non chiudendolo come alcuni vorrebbero) potremmo veramente proteggere l'ecosistema, perché non ha senso parlare di ricchezza in termini di biodiversità, quando è sotto agli occhi di tutti la gravissima situazione dell'immondizia che strangola il Parco.

Infine, come ciclista che pratica la mtb con la consapevolezza che non si tratta di una disciplina avulsa da pericoli, desidererei, tramite il suo giornale, esprimere tutta la mia solidarietà ed i miei auguri di pronta guarigione ai partecipanti che hanno subito incidenti, sperando di poterli rivedere presto sui campi di gara.

La ringrazio per l'attenzione,

Alice Galloppa

 

La risposta del direttore de L'osservatore laziale Chiara Rai

Gentile Alice Galloppa, leggo con molto piacere la sua nota. E non lo dico tanto per dire, ci sono diversi motivi per i quali riceviamo e pubblichiamo integralmente la sua lettera. E’ vero, in questi giorni ci sono state diverse critiche che hanno animato la gara di cross country a Nemi. E il nostro giornale come consuetudine non cuce la bocca a nessuno, bensì lascia libertà di espressione e critica anche in merito ad una manifestazione sportiva che il nostro stesso quotidiano non ha mai ignorato fin dai primi lanci di comunicazione da parte dell’organizzazione di cui apprendo lei fa parte. 

Ecco qualche articolo:

NEMI, CROSS COUNTRY: L’ISTRICE FRAGOLINA MASCOTTE UFFICIALE DELL’EVENTO TRICOLORE

NEMI, CROSS COUNTRY: IL CAMPIONATO ITALIANO SBARCA AL BICI@ROMA EXPO

NEMI, SOPRALLUOGO “TRICOLORE” DI HUBERT PALLHUBER, CT DELLA NAZIONALE MTB

NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI ORGOGLIOSO DI OSPITARE IL BIKE TEST DELLA MARCA SCOTT

NEMI, AL VIA IL BIKE TEST SUL PERCORSO DEI PROSSIMI CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI CROSS COUNTRY

Vorrei complimentarmi con lei e con le associazioni che spesso e volentieri affiancano e assolvono a quello che è il compito in primis delle amministrazioni comunali e in seconda battuta dell’Ente Parco i quali dovrebbero occuparsi del costante monitoraggio del territorio e ancor di più di una costante abitudine all’approccio con l’educazione ambientale e tutto ciò che ne consegue. Cioè non lasciare bottiglie, bicchieri, materassi in giro per l’area naturale protetta perché questa và rispettata e tutelata. Non entro ancora nel merito della critica rispetto all’itinerario scelto ma noto sempre con immenso piacere che il celebre nulla osta, da noi tanto cercato e richiesto è stato regolarmente rilasciato alla vostra organizzazione. Peccato che non sia stato l’Ente Parco (ente preposto) a fornirci questa informazione, nonostante il nostro quotidiano l’abbia pubblicamente e non solo, richiesta. 

Leggendo che una organizzazione come la vostra addirittura un mese un prima è impegnata a raccogliere oltre 20 sacchi d’immondizia per poter permettere lo svolgimento di una manifestazione è l’ennesima testimonianza di ciò che abbiamo sempre denunciato e continuiamo a denunciare, e cioè che sempre più spesso sono i cittadini le vere sentinelle del territorio.

Mi piacerebbe a proposito ricordare parte delle inchieste ambientali che abbiamo portato avanti e che riguardano giusto appunto il territorio dei Castelli Romani: dalla cartaccia, alla discarica abusiva, all’abusivismo in genere.

Ecco qualche articolo:

 

L'OSSERVATORE LAZIALE PROMUOVE L'OPERATO DEI VOLONTARI

 

NEMI, DOMENICA 4 NOVEMBRE LA 3 GIORNATA DI PULIZIA DEI SENTIERI DEL LAGO DI NEMI

 

GENZANO SEQUESTRO AREA DOPO tabella DENUNCIA DE L'OSSERVATORE LAZIALE INSIEME AI CITTADINI

    31/10/2012 GENZANO, DISCARICA ABUSIVA: AREA SEQUESTRATA

 31/10/2012 GENZANO, ALLARME DISCARICA DENUNCIATA DAL 17 SETTEMBRE… CHE GLI ORGANI PREPOSTI INTERVENGANO AL PIU' PRESTO

    19/10/2012 GENZANO E NEMI: I CITTADINI SI ATTIVANO NELLA "VALLE DEL SILENZIO"

 18/10/2012 GENZANO, DEGRADO VALLE DEL LAGO DI NEMI: FABIO PAPALIA (PDL) INTERROGA SINDACO E GIUNTA
 17/10/2012 GENZANO BARACCOPOLI: L'OMBRA DEL SILENZIO SULLA DISCARICA… TOC TOC… CHE QUALCUNO SPIEGHI CHE COSA SI E' FATTO
 04/10/2012 GENZANO, BARACCOPOLI: I CITTADINI VOGLIONO SAPERE COME STANNO LE COSE
 20/09/2012 GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE
 17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?
 
NEMI SEQUESTRO AREE PENTIMA PIZZUTA E CACCIAFUMO DOPO tabella DENUNCIA DE L'OSSERVATORE LAZIALE INSIEME AI CITTADINI
 20/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: INTERVIENE IL PARCO E SEQUESTRA L'AREA
 16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
 15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
 14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
 14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
 12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMPIZZUTA: SEQUESTRATL'INTERAREA
 10/09/2012 NEMI PENTIMPIZZUTA, SI STRINGE ANCORDI PIU' LMORSDEI VINCOLI
 09/09/2012 NEMI, PENTIMPIZZUTC'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
 07/09/2012 NEMI PENTIMPIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
 06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
 05/09/2012 NEMI PENTIMPIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVDIPRESENZE ROMPI QUESTO SILENZIO"
 02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMPIZZUTA. CHE STSUCCEDENDO?
 04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMPIZZUTA?
 
NEMI STRANI MOVIMENTI SULLA VALLE DEL LAGO  DENUNCIA ANCHE CON VIDEO TESTIMONIANZE DE L'OSSERVATORE LAZIALE 
 20/12/2012 NEMI MANUFATTO FRISON, CASETTA SMONTATA: VIA LIBERA AI CONTROLLI?
 19/12/2012 NEMI MANUFATTO FRISON, TOLTO IL TETTO RIMANE BEN POCO…ANCORA UN PO’ DI FATICA E IL GIOCO E’ FATTO!
 18/12/2012 NEMI, PRESUNTO ABUSO EDILIZIO DEL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA ELIO FRISON: VIA UN PEZZO DI TETTO PER MIRAR LE STELLE
 10/12/2012 NEMI ABUSI EDILIZI: IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA FRISON NEL MIRINO?
 
LEGGI ANCHE:

 22/07/2013 NEMI: TRA CROSS COUNTRY ED ECOSISTEMA… PROVIAMO AD ABBEVERARE GLI ASSETATI

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: LE CONSIDERAZIONI DI UN CITTADINO

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: ALTRI INCIDENTI

 20/07/2013 NEMI, GARA CROSS COUNTRY: I VERDI INTERPELLANO IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

 18/07/2013 NEMI, GARA DI CROSS COUNTRY: A RISCHIO L’INTERO ECOSISTEMA DEL TERRITORIO




NEMI: TRA CROSS COUNTRY ED ECOSISTEMA… PROVIAMO AD ABBEVERARE GLI ASSETATI

Angelo Parca

Nemi (RM) – Ci sono state diverse polemiche attorno alla gara di mountain bike che si è appena conclusa a Nemi.

Qualcuno ha male interpretato i dubbi sollevati da alcuni cittadini, comitati e Verdi e anche i nostri dubbi relativi esclusivamente alla scelta dell’itinerario, ritenuta dai sopracitati poco opportuna per un sito protetto e con un micro ecosistema con equilibri già precari.

Ciò senza voler minimamente criticare lo sport del cross country o le biciclette di per sé.

Con stupore abbiamo notato che sempre qualcuno ha insinuato che il nostro quotidiano pubblicasse termini di cui non conosce il significato, termini quali “ecosistema”. E con il fare da maestrini, atteggiamento che a parere dei redattori risulta infantile e poco edificante, hanno iniziato a porre un interrogativo dietro l’altro facendo capire di essere chissà quali portatori di verità scientifiche.

Infine, qualcun altro, ha continuato a ripetere di andarsi a fare una passeggiata per i boschi nemesi o nella valle del Lago.

Ebbene, a questo qualcuno, tra l’altro appartenente ad un movimento politico conosciuto per l’alta capacità di critica (giusta o sbagliata che sia), facciamo presente che non solo siamo soliti passeggiare per boschi e valle nemese ma, oltre ad aver evidenziato innumerevoli “abusi”, rifiuti, degrado ecc., siamo andati anche oltre la capacità di cronaca e di critica, denunciando alle autorità preposte tali situazioni. E per una parte di esse si sono aperti dei fascicoli in procura.

Certamente, con aria da maestrini, non andiamo a chiedere a nostra volta se oltre a farsi continue passeggiate, coloro che criticano abbiano anche denunciato ciò che vedono.

Diciamo denunciato nero su bianco con atti dimostrabili che possono benissimo pervenire alla nostra redazione via e-mail e che non mancheremo di pubblicare. Noi abbiamo i pezzi di carta e siamo stati anche vicini con il giornale a tutti quei ragazzi che si sono armati di buona volontà e hanno ripulito la zona dai rifiuti. 

Ebbene, nel rispetto anche di quei lettori che dopo una lettura mordi e fuggi puntano la lampada da investigatore, con molta umiltà tentiamo di trasmettere alcune nozioni, gran parte delle quali, in questi giorni, ci sono giunte via e-mail da lettori che non hanno gradito la leggerezza con la quale si liquidano certi argomenti come quello ambientale. 

Nemi il suo nome, dal latino Nemus, significa bosco sacro.  Furono i Romani a destinare alcuni boschi a culto religioso come la selva di Ariccia e le selve delle coste del lago di Nemi elevandole a rango di bosco sacro, e quindi preservandone di fatto lo stato naturale. Loro sì, hanno pensato di preservarne le bellezze naturali, non alterandone l’ecosistema. Questo è quanto si legge sul sito istituzionale dell’Ente Parco dei Castelli Romani che dovrebbe essere in prima linea nella tutela dell’ambiente protetto che rappresenta.

Si legge anche (sempre sul sito istituzionale dell'Ente Parco dei Castelli Romani) e a dire il vero con molto stupore che: “La complessa ricostituzione di un equilibrio tra specie animali e l’ecosistema che le ospita è uno dei principali compiti dell’Ente Parco, e può essere raggiunto soltanto se tutte le componenti del sistema umano (pubbliche amministrazioni, singoli cittadini e associazioni) intraprendono percorsi comuni condivisi e trasversali; l’equilibrio naturale, del resto, è essenziale per la stessa sopravvivenza della specie umana”.

Ad oggi l’Ente Parco dei Castelli Romani non solo non ha sentito l’esigenza di intervenire su questo tema, magari anche argomentando con pareri e mostrando un atto da noi insistentemente cercato e anche richiesto: il nulla osta.

Del nulla osta ambientale non vi è traccia. Eppure per organizzare una qualsiasi manifestazione nell’area protetta questo iter è obbligatorio. E non è facile neppure ottenere il permesso. Ma, probabilmente c’è solo un ritardo nella pubblicazione dell’atto nell’albo pretorio online e anche probabilmente si troveranno tutti in ferie.

Comunque torniamo a chiedere il pezzo di carta: possiamo vedere il nulla osta?

Torniamo a cercare di soddisfare, non con lectio magistralis, quella volontà di ottenere risposte bio – scientifiche, consci che chi pensa di conservare lo scibile non sarà mai soddisfatto.

Il termine ecosistema (sistema ambiente), come idea di un tutt’uno tra organismi ed ambiente risale a tempi molto antichi, anche se solo nel XX secolo è entrato nel gergo scientifico ufficiale ed è stato proposto per la prima volta dall’ecologo inglese George Tansley nel 1935.

La definizione di ecosistema tratto dalla Enciclopedia Treccani corrisponde ad “unità funzionale fondamentale in ecologia”. E’ l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata, per es. un lago, un prato, un bosco ecc.

Tutti i fattori ambientali di natura chimico-fisica che caratterizzano un ecosistema, quali la temperatura, il pH, la concentrazione di sali minerali, la quantità di luce, l’ossigeno e l’anidride carbonica disponibili costituiscono le componenti abiotiche. In questa parte inanimata detta "biotopo" alberga la comunità vivente costituita dall'insieme delle componenti biotiche; esse sono formate da specie vegetali, animali e microrganismi e sono dette nel loro insieme “biocenosi".

Si tratta, quindi, di un’associazione biologica che si è creata soprattutto a causa di particolari condizioni climatiche, pedologiche, idrologiche presenti in un determinato spazio geografico, il biotopo, che funge da "supporto attivo" per la comunità vivente (biocenosi).

Ma torniamo al bosco. Per bosco si intende tutto ciò che è compreso tra l'apice delle chiome degli alberi in alto e la roccia madre in basso, vivente o non vivente che sia. Dunque non bisogna concentrarsi solo sulla vegetazione quanto anche sulla fauna. 

Tra gli esseri viventi si considerano quindi tutti i vegetali (alberi, arbusti, erbe, alghe, licheni), gli animali superiori (erbivori, carnivori), gli invertebrati (insetti, ragni, vermi), i funghi e i batteri, molti dei quali assolvono all'importante compito di degradazione delle sostanze morte. L'insieme degli organismi viventi (biocenosi) interagisce poi col clima e col suolo formando appunto, l'ecosistema bosco.

Ne consegue che ogni interferenza, seppur minima, provoca una alterazione delle relazioni tra le diverse componenti di un ecosistema, così strette che, se una di esse viene danneggiata o alterata, l'intero ecosistema risulta turbato.

A Nemi questo è già successo e un esempio ne sono la proliferazione invasiva dei fiori di loto. Piante bellissime (come di virtù certamente sono ricche le biciclette) ma non compatibili con l’ecosistema di questo territorio. E’ bastato un piccolo seme portato, probabilmente senza pensare alle conseguenze, da parte di qualche visitatore a creare un danno all’ambiente che ancora oggi, dopo anni, si sta cercando di debellare con l’eradicazione a mano. 

Ma torniamo a noi: 1500 ciclisti che percorrono il circuito per 5 volte (vedere programma), quindi 7500 biciclette in 48 ore, purtroppo arrecano danni all’ecosistema non indifferenti. Per non parlare dell’impatto dei supporters, degli addetti alla sicurezza, degli uomini della protezione civile, che tra l’altro (non si sa in nome di quale norma) scorrazzano allegramente nei boschi con i fuoristrada (loro possono).

E non si venga a parlare che quei sentieri esistono da secoli (utilizzati in passato da pedoni od al massimo da muli e asini): in un fine settimana si è sottoposto il bosco ad uno stress che normalmente avviene in un decennio.

Per finire, sull’onda del clamore suscitato dallo svolgimento del Campionato MB, nei prossimi mesi quanti ciclisti vorranno cimentarsi nel circuito? 100, 1.000, 100.000? Non sarebbe opportuno cancellare il circuito, ponendo anche dissuasori, allo scopo di evitare ulteriori danni all’ecosistema?

Comunque, nessuno ha la verità in mano ma le posizioni di ognuno andrebbero rispettate a prescindere la dalla valenza o meno della tesi sostenuta.

Il nostro quotidiano lascia molto spazio a coloro che tentano di preservare l’ambiente. Forse i nostri termini non andranno bene a qualche professore ma sicuramente otteniamo spesso dei risultati volti alla tutela del territorio.

LEGGI ANCHE:

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: LE CONSIDERAZIONI DI UN CITTADINO

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: ALTRI INCIDENTI

 20/07/2013 NEMI, GARA CROSS COUNTRY: I VERDI INTERPELLANO IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

 18/07/2013 NEMI, GARA DI CROSS COUNTRY: A RISCHIO L’INTERO ECOSISTEMA DEL TERRITORIO




NEMI, CROSS COUNTRY: LE CONSIDERAZIONI DI UN CITTADINO

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la email ricevuta da un cittadino di Nemi

Nemi (RM) – Egregio Direttore, come cittadino di Nemi sono profondamente indignato per il grave disagio arrecato alla popolazione dalla corsa delle Mountain bike. Per tre giorni i residenti del centro storico sono stati assediati da un’orda di ciclisti che hanno stravolto la vita della popolazione. E poi vogliamo parlare dei costi di questa manifestazione: 3.500 euro di contributo del Comune agli organizzatori, il consumo di acqua e gas per le docce degli atleti, la pulizia straordinaria di locali pubblici e privati  ed infine i maggiori oneri per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Chi paga per questo? I cittadini di Nemi? Chi ci guadagna da tutto questo? I commercianti di Nemi che sono una assoluta minoranza rispetto al totale della popolazione. Io non voglio pagare questi costi aggiuntivi. Facciamoli pagare ai commercianti o al Sindaco che tanto si lustra con simili manifestazioni.

LEGGI ANCHE:

 21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: ALTRI INCIDENTI

 20/07/2013 NEMI, GARA CROSS COUNTRY: I VERDI INTERPELLANO IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

 18/07/2013 NEMI, GARA DI CROSS COUNTRY: A RISCHIO L’INTERO ECOSISTEMA DEL TERRITORIO