NEMI FONTANELLA INQUINATA, ASSOTUTELA: “TORNA L’ACQUA. DOV’E’ L’ORDINANZA DEL SINDACO CHE RIPRISTINA IL FLUSSO IDRICO?”

Maritato: “Provvederemo a far analizzare l’acqua e se i risultati dovessero comprovare la non conformità dell’acqua, provvederò sporgere denuncia contro il sindaco per la violazione dell’articolo 32 della Carta Costituzionale che garantisce la tutela della salute pubblica, nonché per omissione di atti d’ufficio”.

 

Redazione

Nemi (RM) – Ieri l’ennesimo articolo e la nota dell’associazione ASSOTUTELA in merito alla chiusura della fontana in piazza De Sanctis a Nemi a causa dell’inquinamento batterico e oggi – 14 agosto 2013 –  l’acqua scorre di nuovo.

Il fato ha voluto che il ripristino sia avvenuto in tempi record. Il grosso problema è che la collettività non ha informazioni circa la qualità dell’acqua che in questo momento viene erogata.

Questo in quanto nell’Albo Pretorio del Comune di Nemi a partire dall’8 agosto (giorno in cui è stata emessa l’ordinanza che intima all’Acea di chiudere la fontana perché l’acqua non è conforme) fino ad oggi non esiste nessuna ordinanza di revoca della precedente.

[ CLICCARE QUI PER VISIONARE L'ALBO PRETORIO DEL COMUNE DI NEMI DAL GIORNO 8 AGOSTO AD OGGI 14 AGOSTO 2013 ] 

Dunque, se fosse stata l’Acea a riaprire l’acqua, avrebbe contravvenuto a quanto ordinato dal vicesindaco Edy Palazzi. Fino a questo momento, non c’è alcuna informazione ne vicino la fontana (nessun cartello, avviso, nulla) e neppure sul sito istituzionale del Comune.

Adesso l’acqua si può bere tranquillamente? Chi ha riaperto la fontanella?

Si noti bene che l’Acea ha comunicato che avrebbe apportato quanto prima una “modifica strutturale del cannello di uscita”. L’acqua è tornata a scorrere ma, almeno ad occhio nudo, non si nota alcuna modifica del cannello di erogazione.

Chi ha riaperto la fontana? Perché l’ordinanza non è stata ancora revocata?

Viene erogata acqua potabile o con inquinamento batterico? Qual è l’Ente che ha voluto avvisare la collettività dell’avvenuto ripristino? 

 “Ancora la tutela della salute pubblica sembra essere messa in secondo piano – dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi MaritatoProvvederemo a far analizzare l’acqua e se i risultati dovessero comprovare la non conformità dell’acqua, provvederò sporgere denuncia contro il sindaco per la violazione dell’articolo 32 della Carta Costituzionale che garantisce la tutela della salute pubblica, nonché per omissione di atti d’ufficio”.

Il Comune di Cori di recente così come gli altri Comuni dell’hinterland ha subito revocato la precedente ordinanza e ripristinato il servizio. [ Art. del CORI: A GIULIANELLO L'ACQUA TORNA POTABILE, GESTITA L'EMERGENZA IN SOLI SETTE GIORNI ]

Intanto, è stata inoltrata urgentemente all’Acea la seguente domanda: La fontana in piazza Pietro De Sanctis  a Nemi è di nuovo aperta. Oggi. Come mai? E' stato detto che era inquinata e solo sei giorni fa e il Comune ha ordinato ad Acea la chiusura.  E' Acea che ha ripristinato l'erogazione?

L’Acea ha prontamente risposto, dicendo che “non esiste alcun timore sulla potabilità dell’acqua i cui parametri erano già regolari allora, quando la fontanella fu chiusa. Probabilmente se il Comune ha deciso di riattivare la fontana è perché i parametri, solo al rubinetto di uscita, perché è di questo che parliamo, sono tornati regolari nei valori, e gli interventi sono già stati eseguiti”. 

“Ci chiediamo – conclude Maritato – Ma stiamo giocando con l’acqua? L’Acea dichiara che i parametri dell’acqua erano regolari già quando la fontanella è stata chiusa. MA ALLORA, SE ERA TUTTO A POSTO PERCHE’ E’ STATA CHIUSA? Acea dice anche “….se il Comune ha deciso di riattivare la fontana”. MA NON E’ L’ACEA CHE CHIUDE E APRE LA FONTANA? E SE NON E’ L’ACEA, PERCHE’ IL COMUNE HA INTIMATO CON UNA ORDINANZA ALL’ACEA LA CHIUSURA DELLA STESSA FONTANA? Siamo veramente di fronte ad una gestione improvvisata. Le ordinanze di questo genere, quando l’emergenza rientra, vanno revocate e la revoca pubblicata sull’albo pretorio”. 

LEGGI ANCHE:

 14/08/2013 NEMI FONTANA PUBBLICA INQUINATA, SCENDE IN CAMPO ASSOTUTELA: O TRASPARENZA O SI VA IN PROCURA

 12/08/2013 NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO

 




NEMI FONTANA PUBBLICA INQUINATA, SCENDE IN CAMPO ASSOTUTELA: O TRASPARENZA O SI VA IN PROCURA

Maritato: "40 giorni di silenzio, (pur sapendo che l’acqua della fontana pubblica è colpita da inquinamento batterico), non sono tollerabili da parte di una Amministrazione locale che ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini e di agire tempestivamente di fronte alle emergenze".

 

Redazione

Nemi (RM) – Assotutela l’associazione di utilità sociale, punto di riferimento per il cittadino, risponde all’appello de L’osservatore laziale e interviene con decisione in merito al caso della fontana pubblica in piazza De Sanctis a Nemi che fino a quattro giorni fa ha rifornito d’acqua numerosissimi residenti di Nemi e dei Castelli Romani. L’acqua di questa fontana secondo l’Arpa Lazio presenta contaminazione batterica (E. Coli ).

“Non si può rimanere in silenzio – commenta il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato –  di fronte a dei ritardi da parte dell’amministrazione comunale nel comunicare tempestivamente una emergenza quale, l’inquinamento batterico nell’acqua ai residenti che quotidianamente si approvvigionano alla fontanella pubblica in piazza”. Si parla di ritardi perché 40 giorni di silenzio, (pur sapendo che l’acqua della fontana pubblica è colpita da inquinamento batterico), non sono tollerabili da parte di una Amministrazione locale che ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini e di agire tempestivamente di fronte alle emergenze.

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL COMUNE DI NEMI DELL'8 AGOSTO 2013 ]

 Il Comune è venuto a conoscenza dalla Asl RmH (dipartimento Prevenzione) che l’acqua fosse inquinata addirittura il 1 luglio. Dal primo luglio all'8 Agosto quasi 40 giorni senza informare.

Il 15 luglio, sempre la Asl RmH invia una ulteriore conferma al Comune di Nemi della non conformità del parametro microbiologico, confermando i dati del 1 luglio.

Inoltre sempre il Comune di Nemi, ha appena emesso una ordinanza nella quale si “ordina” all’Acea la chiusura immediata della fontanella in piazza De Sanctis perché l’acqua risulta non conforme rispetto al parametro microbiologico e registra presenza di E. Coliformi ovvero presumibilmente una contaminazione di origine fecale.

Sempre in prima linea per la tutela dei diritti, Assotutela tira dritto e Michel Emi Maritato mette in allerta: “Non potevamo rimanere in silenzio di fronte ad un fatto così grave – prosegue – ma adesso faremo di più: monitoreremo da vicino questa vicenda, accertandoci se è nelle intenzioni del Gestore e del Comune informare tempestivamente la cittadinanza con pubblicazioni periodiche delle analisi dalle quali si evince la qualità dell’acqua. Inoltre ci aspettiamo rassicurazioni certe, sia da parte del gestore Acea che dal Comune, rispetto alla qualità dell’acqua stessa.

Vogliamo delle risposte: Il serbatoio di Calvarione e le condutture sono state contaminate? Si sono verificati guasti all’impianto di clorazione?”.

Qualora ravvisassimo una mancanza totale di trasparenza nella pubblicazione delle analisi rispetto lo stato di potabilità dell’acqua, una mancanza di aggiornamenti da parte del Comune alla collettività circa i tempi di ripristino dell’erogazione del flusso idrico e qualora si ravvisi un ulteriore esposizione al rischio per la salute pubblica adducibile all’Amministrazione Comunale di Nemi o ad Acea, provvederemo immediatamente a presentare un esposto in Procura”. Assotutela, dunque, non resta a guardare.  

LEGGI ANCHE:

 12/08/2013 NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

Redazione

Nemi (RM) – Sulla vicenda della fontanella di Nemi chiusa l'8 agosto per "acqua non conforme", dopo ben 40 giorni che il Comune era a conoscenza della situazione, ci scrive un cittadino.

"Gentile Direttrice,

ho letto attentamente quanto da Lei pubblicato sulla vicenda dell’acqua non conforme, e come cittadino sono arrabbiato ed adirato, o meglio, me lo conceda, oltremodo incazzato. Lo sono nei confronti degli Amministratori del Comune di Nemi, superficiali e lacunosi, e tanto presi dalla cultura dell’effimero (panem et circercenses di antica memoria), da dimenticarsi di informare i cittadini della non potabilità dell’acqua. 

E lo sono nei confronti del gestore dell’acquedotto che tenta di salvarsi con le favolette. Acea Ato2 dichiara che “la presenza di animali, in ispecie volatili, e la continua esposizione all’aperto della fontana, aveva provocato, nel mese di luglio il rilievo di contaminazione batteriologica”. Ma guarda la sfiga, per ben due volte un volatile ha depositato gli escrementi sul beccuccio della fontana un minuto prima del prelievo del campione: via Signori a chi volete darla da bere? La statistica e la logica è contro la vostra affermazione. Non sarà invece che la contaminazione batteriologica è avvenuta nelle condutture o addirittura nel serbatoio di Calvarione? In tal caso era contaminata anche l’acqua giunta nelle abitazioni.

Nel salutarla la invito a porre ad Acea Ato2 le seguenti domande:

Acea Ato2 può escludere in maniera tassativa la contaminazione lungo le condutture?

L’impianto di clorazione del serbatoio di Calvarione funziona in automatico? È dotato di un allarme che segnala il malfunzionamento? E controllato giornalmente dagli addetti alla manutenzione?

Considerato che sono passati circa 30 giorni dall’ultimo controllo e che l’ordinanza è anacronistica, non sarebbe il caso di riaprire la fontanella? O l’acqua è ancora inquinata?

H2O forever (non inquinata però)

P.S. Mentre le scrivo c’è, a due metri dalla fontanella in questione, l’ennesima perdita dalle condutture".

LEGGI ANCHE:

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO




NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

Redazione

Nemi (RM) Cori (LT) A Cori si è agito come, a nostro avviso, si sarebbe dovuto agire a Nemi rispetto la tutela della salute dei cittadini.

Ci spieghiamo meglio. Il Sindaco di Cori Tommaso Conti ha emesso tempestivamente un’ordinanza di non potabilità delle acque destinate a consumo umano su tutto il territorio di Giulianello. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL SINDACO DI CORI ]

Il provvedimento si è reso necessario a seguito della nota del Dipartimento di Prevenzione U.O.C. – Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL Latina che segnala l’improvviso innalzamento oltre la norma del valore di colibatteri presso il Fontanile sulla SP Velletri – Anzio I.

Un guasto al sistema di depurazione presso il serbatoio Madonnella, in via Artena – Giulianello, ha causato la fecalizzazione delle acque alla fonte.

Su tempestivo sollecito dell’Amministrazione comunale, Acqualatina è già intervenuta mettendo a disposizione della cittadinanza l’autobotte per il rifornimento di acqua potabile posizionata in piazza Umberto I. Il gestore idrico ha inoltre provveduto alla sostituzione del dispensatore di cloro per il trattamento microbiologico delle acque in funzione nel pozzo Madonnella.  

Contemporaneamente il Sindaco Conti ha chiesto ulteriori ed imminenti riscontri. Nella mattinata dello scorso sabato 10 agosto, giorno festivo, i tecnici del SIAN ASL – Latina, accompagnati dai funzionari dell’Ufficio Ambiente del Comune di Cori, hanno prelevato altri campioni dal Fontanile all’incrocio di Giulianello che verranno analizzati dai laboratori dell’ARPA Lazio – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – che comunicherà quanto prima all’Ente i risultati delle nuove analisi.

Nel frattempo si raccomanda alla popolazione di Giulianello di non bere acqua corrente e non utilizzarla per qualunque altro consumo umano, a meno che non la si faccia prima bollire a 90° centigradi.  

Anche a Nemi l'Arpa Lazio ha registrato un  innalzamento oltre la norma del valore di colibatteri nella fontanella di piazza De Sanctis. Il comune ne è venuto a conoscenza il primo luglio. Il 15 luglio è stata confermata all'Amministrazione di Nemi la non conformità dell'acqua a causa dell'inquinamento batteriologico causato proprio dalla fecalizzazione delle acque alla fonte.

Il sindaco di Cori, coscienzioso, si è immediatamente attivato e ha allertato addirittura la popolozazione di bollire l'acqua a 90° se si intende utilizzarla per consumo umano. A Nemi sono passati oltre 40 giorni senza che la popolazione dei Castelli Romani fosse stata tempestivamente allertata (perché alla fontanella di piazza De Sanctis si riforniscono anche i residenti di altri Comuni, in particolare Velletri e Rocca di Papa oltre naturalmente a Nemi).

Perché a Nemi, il sindaco Alberto Bertucci, attualmente assente, non ha provveduto ad allertare tempestivamente la cittadinanza rispetto ad un problema così grave: l'acqua con presenza di batteri. 

Ci auguriamo che rispetto a questa vergogna le opposizioni decidano di prendere seri provvedimenti, denunciando l'accaduto. Non avvisare la cittadinanza che l'acqua che si beve dalla fontana pubblica è inquinata è un fatto gravissimo. L'ordinanza è arrivata tardiva (40 giorni dopo la comunicazione della Asl). Nessuno intende andare fino in fondo a questa storia? 

LEGGI ANCHE:

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO




NEMI: L'ANTICA NORCINERIA CASTELLI RINNOVA IL PROPRIO LOCALE….ANCORA PIU' GUSTO AGLI ANTICHI SAPORI!

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Nemi (RM) – E’ stata appena inaugurata con un successo di presenze da tutto il territorio laziale il nuovo arredo dell’antica norcineria Castelli che dal 1870 si trovano nella splendida cittadina di Nemi, proprio su piazza Roma, all’ingresso del centro storico nemese. Facilmente riconoscibile per la sua copiosa varietà di ottimi salumi artigianali, prodotti tipici e carne di suino.

Splendide nella foto Simona Castelli insieme a sua madre la storica Marisa che ha trasmesso la tradizione di famiglia alla figlia. Adesso con uno splendido design del nuovo locale, un bancone spazioso e immenso e tantissime qualità di vino esposte. 

L'Antica Norcineria Castelli è stata creata da una famiglia di norcini da cinque generazioni. Un luogo eccezionale dove trovare prodotti tipici, carne di suino e salumi eccezionali, lavorati con metodi rigorosamente artigianali e tradizionali. 

Il bisnonno di simona Castelli, Felice Castelli, arriva da Norcia nel 1850 e con cinque figli maschi apre una norcineria a Genzano, destinata a condizionare per due secoli la cultura alimentare di Roma e provincia. 

La qualità della materia prima, l’ esperienza nella lavorazione e la disponibilità economica favoriscono l’immediata affermazione. I cinque figli aprono negozi a Lanuvio, Frascati e Roma.

Egidio Castelli apre a Nemi, prosegue il figlio Gianfelice Castelli sul corso principale dove il suo punto vendita diventa una tappa obbligatoria per il cultori della buona alimentazione. 

I prodotti lasciano con il fiato sospeso: Lardo di grotta, la corallina, il salame al finocchio e tanto altro che adesso potete trovare nell’antica norcineria di Simona Castelli, adesso la gestione è nelle mani di Simona, figlia di Gianfelice. 

Simona oggi con orgoglio e spiccata fantasia per le novità cura personalmente tutti i prodotti tipici.




NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

Una complicazione dell'Infezione da Escherichia definita sindrome emolitica uremica (HUS), più frequente nei bambini di età inferiore ai 5 anni e negli anziani,  può manifestarsi anche settimane dopo.

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Arriva tempestiva la risposta di Acea che da una parte ci rassicura e ci permette di rassicurare i lettori e dall’altra sposa la tesi dell’ordinanza comunale “tardiva”. Il Comune di Nemi, infatti, pur essendo a conoscenza addirittura dal 1 luglio che l’acqua della fontana in piazza De Sanctis fosse inquinata è rimasto in silenzio fino all’8 agosto, omettendo la non conformità dell’acqua che a causa di contaminazione da E. Coli non va erogata. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL COMUNE DI NEMI DELL'8 AGOSTO 2013 ] 

Ma veniamo al gestore.  Acea conferma la chiusura della fontanella in piazza De Sanctis a Nemi, e sottolinea che “la chiusura – si riporta testualmente –  si è resa necessaria a causa di un momentaneo inquinamento batteriologico, che ne ha alterato i parametri solo ed esclusivamente al punto in cui è ubicata la stessa”. 

Dunque nessun pericolo per le abitazioni ma l’inquinamento batteriologico è circoscritto alla fontanella. “La presenza di animali – prosegue la nota Acea –  in specie volatili, e la continua esposizione all’aperto della fontana,  aveva provocato, nel mese di luglio il rilievo di contaminazione batteriologica. 

La Società conferma, però, che non sussistono problemi d’inquinamento né di alterazione dei parametri dell’acqua distribuita a Nemi,  né alle abitazioni limitrofe alla fontanella e ribadisce che  la questione ha coinvolto solo il manufatto in questione, sul quale si interverrà quanto prima per una modifica strutturale del cannello di uscita”.

Dunque dalla nota Acea, e ringraziamo il gestore per il pronto riscontro, si prende atto del fatto che non vi è pericolo che l’acqua nelle abitazioni sia contaminata, che quanto prima il gestore interverrà con una modifica al cannello di uscita per ripristinare l’acqua alla fontana e si prende anche atto che la contaminazione batteriologica si è verificata nel mese di luglio, come asserisce Acea. 

E quindi a cosa serve una ordinanza sindacale che ordina di chiudere la fontanella e arriva tardiva l’8 agosto quando fino a questa data i cittadini hanno bevuto alla fontanella sicuri di bere ACQUA CONFORME? Ovvero acqua non contaminata da batteri?  

Gli effetti di questi batteri in bambini in età inferiore ai 5 anni si manifestano anche settimane dopo aver bevuto l’acqua contaminata. Ma evidentemente queste conseguenze sono state sottovalutate dall’amministrazione di Alberto Bertucci, visto che l’ordinanza di chiusura dell’acqua è datata 8 agosto. 

Immaginarsi il periodo che è mancata l’acqua nelle case (anche lo scorso fine settimana) quanti si sono recati alla fontanella pubblica per riempire le bottiglie d’acqua.  

Perché il sindaco Alberto Bertucci e la sua giunta non si sono preoccupati immediatamente di avvisare i cittadini e dissuaderli dal bere alla fontanella pubblica? Perché non hanno pubblicato sul sito istituzionale o affisso in paese avvisi relativi il pericolo di acqua contaminata presso la fontanella? 

C'e' un manifesto, certamente non passato inosservato alla cittadinanza, affisso prontamente dal sindaco Alberto Bertucci e rinnovato nel tempo e di carattere personale dove esorta i cittadini a promuovere azioni contro la stampa. 

Grazie alla stampa, però adesso possiamo conoscere lo stato dell'acqua grazie a domande dirette formulate all'Acea dal nostro giornale e anche grazie al reperimento delle analisi Acea di questo luglio che il nostro quotidiano pubblica ai fini di mettere la cittadinanza a conoscenza della qualità dell'acqua che si beve. 

Dunque è possibile conoscere i valori dell'acqua di Nemi (zona 2 Calvarione). Questi valori, purtroppo non sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Nemi. 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE I VALORI DELL'ACQUA DI NEMI RILEVATI A LUGLIO 2013 DA ACEA ]

Comunque aldilà delle spiegazioni di Acea ci si chiede: Ma non è che c’è stato un malfunzionamento dell’impianto di clorazione nella rete idrica che fornisce acqua a tutte le utenze? Dubitare è lecito e ci chiediamo come sia possibile escludere con certezza la contaminazione della rete idrica con la rete fognante segnatamente nel sito di piazza Pietro De Sanctis. 

Nozioni su infezione da Escherichia Coli: 

Escherichia Coli è il nome di un batterio che vive nel tratto digestivo di noi umani ma anche di diversi animali. Esistono molti tipi di Escherichia Coli (E. Coli) e la maggior parte di questi sono in realtà innocui; alcuni tipi invece, possono causare diarrea alle volte anche emorragica.

Questi batteri sono detti Escherichia Coli enteroemorragici (EHEC). Un tipo comune è l’ E. coli O157:H7. In alcune persone, questo tipo di Escherichia Coli può anche causare anemia o insufficienza renale e portare infine alla morte. Altri ceppi di E. coli, causano infezioni del tratto urinario o altri tipi di infezioni.

Ma andiamo con ordine e cominciamo punto per punto ad analizzare che cos’è l’Escherichia Coli:

Qual è la causa di una infezione da Escherichia Coli?

Le infezioni da Escherichia Coli possono essere contratte entrando in contatto con le feci sia di umani che di animali.

Può accadere per esempio bevendo acqua o mangiando cibo contaminato dalle feci stesse.

Escherichia Coli negli alimenti

L’ E. coli può insediarsi anche nella carne durante la sua lavorazione. Se la carne infetta non viene cotta a 71°C, il batterio sopravvive e noi possiamo infettarci semplicemente ingerendo la carne stessa. Questo appena descritto è il modo più comune attraverso il quale le persone vengono infettate da Escherichia Coli.

Qualsiasi cibo che entra in contatto con la carne cruda può infettarsi e a sua volta infettare noi.

Fra gli altri cibi che possono essere infetti da Escherichia Coli, ricordiamo:

Latte non pastorizzato o prodotti caseari. I batteri possono diffondersi dalle mammelle della mucca al suo latte. Bisogna quindi verificare che le etichette sui prodotti caseari al fine di assicurarsi che sia presente la parola “pastorizzato”. Ciò significa che l’alimento è stato riscaldato per distruggere i batteri.

Frutta e verdura cruda, come lattuga, germogli di erba medica o sidro di mele non pastorizzato o altri succhi non pastorizzati che sono entrati in contatto con feci di animali infetti.

Infezione da Escherichia coli enteroemorragici (EHEC-VTEC): rappresenta l'infezione più comune ed è causata da un particolare Escherichia coli denominato O:157 H7 il quale determina diarree sanguinolente gravi e nel 3-5 per cento dei casi, una complicazione definita sindrome emolitica uremica (HUS), più frequente nei bambini di età inferiore ai 5 anni e negli anziani, che può manifestarsi anche settimane dopo. La malattia è determinata dalla produzione di tossine fra le quali la più importante sembra essere la verocitotossina.

LEGGI ANCHE:

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO

 04/08/2013 CASTELLI ROMANI: CITTADINI ABBANDONATI SENZ'ACQUA. E' ALLARME CARENZA IDRICA… E ACEA PERCHE' NON DA' SPIEGAZIONI?

 03/08/2013 LANUVIO E GENZANO: SENZ'ACQUA DA 40 ORE. E' EMERGENZA IDRICA. SI ASPETTA UNA RISPOSTA URGENTE DA ACEA!

 08/07/2013 GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

 25/06/2013 VELLETRI, GRAVISSIMA SITUAZIONE D'EMERGENZA: POPOLAZIONE SENZ'ACQUA DA DUE SETTIMANE

 20/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: DA 5 GIORNI A SECCO IN VIA DELLE SELVE E VIE LIMITROFE

 19/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: IL COMITATO PER I BENI COMUNI CHIEDE UN IMPEGNO IMMEDIATO AL SINDACO

 14/06/2013 NEMI, ZONA ALTA: TORNA L’ACQUA MA RESTA IL PERICOLO DELL’EMERGENZA

 13/06/2013 NEMI, PARTE NORD COMPLETAMENTE A SECCO: SENZ'ACQUA PER UN TEMPO INDEFINITO

 30/04/2013 CASTELLI ROMANI, ACEA: SERVE UN MAGGIORE INVESTIMENTO SULLE RETI DEI COMUNI

 09/03/2013 GENZANO, ACQUA. IL SINDACO: "BASTA DEMAGOGIA, FACCIAMO CHIAREZZA"

 08/02/2013 NEMI, PERDITA D'ACQUA VALLE DELLE COLOMBE: 4 GIORNI A SECCO. CHE ACEA INTERVENGA




NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Quando facciamo delle domande non le formuliamo certamente a vuoto. E’ perché sappiamo che qualcosa non va ma non ne abbiamo la certezza. Purtroppo e, ripetiamo purtroppo, abbiamo avuto una risposta anche se indiretta davvero sconcertante.

Il Comune di Nemi ha appena emesso una ordinanza [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA ] nella quale si “ordina” all’Acea la chiusura immediata della fontanella in piazza De Sanctis perché l’acqua risulta non conforme rispetto al parametro microbiologico e registra presenza di E. Coliformi ovvero presumibilmente una contaminazione di origine fecale. Ma dove è avvenuta questa contaminazione? Nel serbatoio? In rete? 

L’8 luglio noi de L’Osservatore Laziale avevamo il sospetto che ci fossero dei problemi di inquinamento nell’acqua e abbiamo formulato pubblicamente la domanda senza avere risposte. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO DELL'8 LUGLIO 2013 ] 

“Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua. E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? E' inquinata?” 

Quando c’è una contaminazione di questo genere (E. Coli), l’acqua non può essere distribuita. 

Lo sdegno sta nel fatto che il Comune è venuto a conoscenza dalla Asl RmH (dipartimento Prevenzione) che l’acqua fosse inquinata addirittura il 1 luglio (e noi l’8 luglio abbiamo chiesto spiegazioni e abbiamo reiterato la domanda qualche giorno fa).

CASTELLI ROMANI: CITTADINI ABBANDONATI SENZ'ACQUA. E' ALLARME CARENZA IDRICA… E ACEA PERCHE' NON DA' SPIEGAZIONI? ] 

L’acqua è stata chiusa per due giorni in quel periodo (non sappiamo da chi, presumiamo dall’Acea) e poi è tornata a scorrere sebbene “non conforme” (evitiamo di dire “inquinata” perché sarebbe un termine scorretto ma alla fine dei conti, non si può bere perché l’acqua con E. Coli non può essere erogata e se non può essere erogata allora come si fa a berla?).

Dicevamo che le persone, i residenti di Nemi e di altri Comuni che amano riempire le bottiglie alla fontana, ignare di tutto, (bambini, donne in gravidanza, insomma tutte le persone) hanno continuato a rifornirsi d’acqua alla fontanella senza sapere di bere dell’acqua che per legge non va erogata per non conformità e con presenza di E. Coli.

E l'amministrazione Bertucci, che sapeva, è rimasta in silenzio assoluto fino a giovedì 8 Agosto. Dal primo luglio all'8 Agosto quasi 40 giorni senza informare, in silenzio nonostante la preoccupazione e i quesiti sollevati dal nostro quotidiano.

L’amministrazione avrebbe dovuto, a nostro parere, per precauzione e al fine di tutelare la “salute della collettività” (come si legge soltanto adesso nell’ordinanza) e perché si sarebbe ravvisato il “rischio di emergenza per l’igiene pubblica”.

Come se non bastasse il 15 luglio, sempre la Asl RmH invia una ulteriore conferma al Comune di Nemi rispetto alla non conformità rispetto al parametro microbiologico, confermando i dati del 1 luglio.

Le analisi sui prelievi che fa periodicamente la Asl le effettua l’Arpa Lazio. Quali altre conferme doveva avere il Comune? Perché non ha provveduto subito, il 2 luglio in via precauzionale a chiudere la fontanella? L’8 luglio il nostro quotidiano ha chiesto in merito spiegazioni ad Acea ma senza avere risposta, nonostante di solito il gestore sia preciso nel rispondere tempestivamente al nostro quotidiano. Oggi abbiamo reiterato la stessa domanda: Oltre alla fontanella risulta l’acqua NON CONFORME anche nelle case? I residenti vogliono sapere se bevono acqua NON CONFORME oppure se la criticità è strettamente legata alla fontanella. 

Per il momento c’è solo una certezza: i cittadini hanno bevuto senza essere informati acqua NON CONFORME per oltre 40 giorni. Il Comune sapeva che l’acqua era NON CONFORME e lo sapeva perché lo ammette nell’ordinanza dell'8 agosto quando richiama le 2 comunicazioni pervenute dalla Asl RmH. 

Adesso si attendono delle risposte. E si chiede a gran voce CERTEZZA.  

LEGGI ANCHE:

 04/08/2013 CASTELLI ROMANI: CITTADINI ABBANDONATI SENZ'ACQUA. E' ALLARME CARENZA IDRICA… E ACEA PERCHE' NON DA' SPIEGAZIONI?

 03/08/2013 LANUVIO E GENZANO: SENZ'ACQUA DA 40 ORE. E' EMERGENZA IDRICA. SI ASPETTA UNA RISPOSTA URGENTE DA ACEA!

 08/07/2013 GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

 25/06/2013 VELLETRI, GRAVISSIMA SITUAZIONE D'EMERGENZA: POPOLAZIONE SENZ'ACQUA DA DUE SETTIMANE

 20/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: DA 5 GIORNI A SECCO IN VIA DELLE SELVE E VIE LIMITROFE

 19/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: IL COMITATO PER I BENI COMUNI CHIEDE UN IMPEGNO IMMEDIATO AL SINDACO

 14/06/2013 NEMI, ZONA ALTA: TORNA L’ACQUA MA RESTA IL PERICOLO DELL’EMERGENZA

 13/06/2013 NEMI, PARTE NORD COMPLETAMENTE A SECCO: SENZ'ACQUA PER UN TEMPO INDEFINITO

 30/04/2013 CASTELLI ROMANI, ACEA: SERVE UN MAGGIORE INVESTIMENTO SULLE RETI DEI COMUNI

 09/03/2013 GENZANO, ACQUA. IL SINDACO: "BASTA DEMAGOGIA, FACCIAMO CHIAREZZA"

 08/02/2013 NEMI, PERDITA D'ACQUA VALLE DELLE COLOMBE: 4 GIORNI A SECCO. CHE ACEA INTERVENGA




GENZANO, ARICCIA, LANUVIO, VELLETRI, NEMI, CASTEL GANDOLFO: CONCLUSO IL TAVOLO CON I VERTICI ACEA

Angelo Parca

Genzano / Ariccia / Lanuvio / Velletri / Nemi / Castel Gandolfo (RM) – Nella ricetta per arginare la grave emergenza idrica che attanaglia i Comuni dei Castelli Romani ci sono milioni di euro di investimenti Acea in circolazione per lavori infrastrutturali e una proposta che tra qualche ora verrà firmata congiuntamente dai sindaci che sostanzialmente chiedono più acqua e più autonomia. Amministratori di Genzano, Ariccia, Lanuvio, Velletri, Nemi e Castel Gandolfo hanno partecipato al tavolo del 9 agosto 2013 a Genzano con il presidente Acea Ato2, Sandro Cecili, convocato per cercare una soluzione definitiva rispetto ai gravi disservizi idrici che continuano a verificarsi nel bacino sud castellano. 

Il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli ha proposto di abbandonare la logica dei pozzi favorendo l’ipotesi di avere più acqua dal Pertuso, quasi il doppio della portata odierna, con l’assenso del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Attraverso l’unione dei Comuni – ha detto Cianfanelli – chiederemo congiuntamente un sub ambito Acea a Genzano. In poche parole un reale centro operativo con una propria autonomia e budget per gli interventi più urgenti che possa dare delle risposte immediate al territorio”. Questo centro, spiega il primo cittadino ariccino, dovrà essere fornito di ingegneri che possano dare risposte in merito allo stato delle reti dei Comuni interessati e quindi programmare interventi risolutivi. Per quanto riguarda l’aumento d’acqua da prendere dall’acquedotto del Peschiera o dal Pertuso si potrà chiedere a condizione che i sindaci firmatari si impegnino al blocco dei Piani regolatori e quindi permettano solo la crescita fisiologica degli abitanti senza sovraccaricare il territorio con una crescita esponenziale dei residenti. “Io sono disposto – conclude Cianfanelli –  ad approvare l’aumento in bolletta  per avere sia il servizio che l’acqua di qualità, bisogna vedere se saranno tutti dello stesso parere e disposti a bloccare i piani regolatori”. 

Il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini ha giudicato positivo il superamento dei campanilismi e ribadito con fermezza che Acea deve dare delle risposte immediate alla cittadinanza. Nell’immediato, per quanto riguarda il Comune di Genzano di Roma, è stato programmato un intervento di manutenzione straordinaria al pozzo Le Piagge che consentirà una migliore erogazione in tutta la parte alta della cittadina oltre all’attivazione del nuovo impianto di potabilizzazione presso il serbatoio La Villa che consentirà di migliorare notevolmente l’alimentazione idrica della zona artigianale, in quella di Montecagnoletto e in parte di via Selva di Piammarano nel Comune di Lanuvio (intervento, questo, programmato per lunedì 12 e martedì 13 agosto e che verrà tamponato grazie alla presenza di quattro autobotti di Acea che stazioneranno nelle zone interessate dal fuori servizio).

Per quanto riguarda gli interventi a medio termine, che saranno realizzati entro la prossima primavera-estate, va certamente menzionata la nuova condotta idrica dal serbatoio Le Piagge che permetterà di razionalizzare e migliorare la gestione della rete operando una separazione tra la parte alta di Genzano e quella bassa.

All’incontro, durato oltre cinque ore nell’aula consiliare del Comune di Genzano di Roma,  erano presenti: Il Sindaco e il Vicesindaco di Genzano, i Sindaci di Ariccia e Lanuvio, l’Assessore ai beni comuni di Velletri, il vicesindaco di Nemi, il Consigliere delegato ai rapporti con il Gestore del S.I.I. di Castel Gandolfo, il Presidente di Acea Ato2 Sandro Cecili coadiuvato dall’Ing. Lucio Bignami (staff), il Responsabile del bacino Sud Luca Matrecano, il Responsabile di zona del settore servizio idrico Marco Di Felice e il Responsabile della Segreteria tecnico-operativa dell’Ato2 ing. Alessandro Piotti.

Oltre agli interventi di carattere strutturale, il Gestore si è inoltre impegnato a valutare la revisione del modello organizzativo che Acea ha pianificato finora per i Castelli Romani. L’obiettivo è avvicinarsi alle esigenze dei cittadini attraverso nuove sedi tecnico-operative e commerciali: presa in considerazione la necessità dell’apertura di uno sportello utenti a Genzano di Roma, come peraltro già richiesto un anno fa dal Sindaco Gabbarini e dai comuni di Albano, Ariccia, Nemi e Lanuvio, che andrebbe a sommarsi a quelli già presenti a Velletri e Frascati così da dare una migliore risposta ai cittadini della parte centrale dei Castelli Romani.

È stata inoltre accolta dal Gestore la necessità di assumere a suo carico delle professionalità, da integrare a quelle già presenti, che lavoreranno direttamente sul territorio per elaborare lo stato e le criticità della rete e che fungeranno da ufficiali di collegamento tra i Comuni e Acea Ato2. Infine, i Sindaci hanno concordato di confrontarsi e comunicare a breve ad Acea i nuovi interventi strutturali da programmare nel territorio ritenendo necessario coinvolgere nel prossimo incontro anche la Regione Lazio nelle persone del Presidente Nicola Zingaretti, dell’Assessore Refrigeri e del Garante del Servizio idrico integrato.

LEGGI ANCHE:

GENZANO, ARICCIA, LANUVIO E VELLETRI. ALLARME CARENZA IDRICA: VENERDI' 9 AGOSTO TAVOLO TRA ACEA E 4 SINDACI




NEMI, A.A.A. OFFRESI VISITE AL TEMPIO DI DIANA: PER INFO, COSTI E ITINERARI RIVOLGERSI A GINO DE SANCTIS

Chiara Rai: "C’è forse altro da aggiungere? Non credo. Ecco cosa succede, tra l'altro, a Nemi".

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Se vuole visitare il Tempio di Diana deve passare da De Sanctis. Questa è una realtà assodata visto che un anno fa denunciavamo alle Autorità e in Procura questo fenomeno. Il signor De Sanctis aveva addirittura le chiavi del sito archeologico e questa informazione ci veniva data addirittura da una responsabile degli scavi (Beni Archeologici) proprio nell’area del tempio di Diana nel periodo in cui c’erano anche molti giovani ricercatori. [ VIDEO DEL 7 SETTEMBRE 2012 – SEQUESTRO STALLE ABUSIVE A SEGUITO DENUNCIE DE L'OSSERVATORE LAZIALE ]

Lei, signor Luca Zarathustra Bellincioni, ha trovato immondizia e degrado mentre l’unico a promuovere il sito archeologico come fosse il “guardiano” che ne decide il brutto e il cattivo tempo è sempre il signor Gino De Sanctis, il quale a seguito della nostra denuncia è stato colpito da ordinanza di demolizione di alcune stalle abusive. Nessun accenno al fatto che in un video spiegava di aver preso, tagliato e spostato il basolato romano. Nessun accenno al fatto che il dottor de Sanctis promuove il sito archeologico e le visite al sito stesso come se fosse “casa sua”. Quando queste iniziative di visite guidate e quant’altro dovrebbero essere intraprese dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio e perché no, trattandosi di patrimonio nazionale, anche del Ministero ai Beni Culturali. Ma questo non accade. 

Vogliamo visitare le bellezze del Tempio di Diana? Beh, andiamo dal Dottor Gino de Sanctis che, come illustrato con fotografie anche su siti come “il mondo del gusto” [ http://www.mondodelgusto.it/ospitalita/6360/giardino-diana-agriturismo-laboratorio-didattico-sul-lago-nemi-roma ]  ha preparato ad hoc per i suoi visitatori il “percorso archeologico” al Tempio di Diana Nemorense: un percorso (si legge su “il mondo del gusto”) tra miti e storia propri della conca del lago, numerosi siti archeologici, visita dei resti del tempio di Diana e del museo delle Navi Romane. Nel percorso è inclusa l'attività archeologica sperimentale in cui viene simulata una scoperta archeologica, coinvolgendo i visitatori in scavi, ricostruzioni e analisi dei reperti).

Vede signor Luca? Si gioca con l’archeologia, si fanno le simulazioni con i beni archeologici. Una vera e propria vergogna. Ma nulla, non accade nulla. 

C’è un invito specifico e inequivocabile sul sito di Gino De Sanctis e sul sito de “il mondo del gusto” che riporto testualmente: http://www.giardinodidiana.com/area_archeologica.htm ]

 “L’azienda Il Giardino di Diana ingloba gran parte dell’Area Archeologica del Santuario di Diana, il luogo più suggestivo e importante del Parco Regionale dei Castelli Romani. Le strutture aziendali sono aperte e disponibili per le visite al sito.

Per partecipare alle varie attività, concordare itinerari, orari, e costi, è possibile parlare direttamente con il Dott. Gino De Sanctis reperibile ai numeri …………… [ Reperibili sui siti indicati nell-articolo ] che sarà lieto di organizzare il percorso più idoneo alle esigenze esposte”.

C’è forse altro da aggiungere? Non credo. Ecco cosa succede, tra l'altro, a Nemi.

E in tutto questo una amministrazione comunale che potrebbe valorizzare e tutelare, in prima battuta, un patrimonio del genere perché porterebbe soltanto che lustro e visitatori e sarebbe un ottimo volano per Nemi, promuove Nemi come città delle biciclette, del nuoto, organizza schiuma party e new talent….  senza accorgersi che invece di investire in queste risorse per valorizzare il sito archeologico con visite guidate, eventi pubblici ben organizzati, lascia che tutto finisca nelle mani di un privato che giustamente promuove la sua azienda ma che si sente anche in diritto – dovere di essere “guardiano” di un patrimonio pubblico di interesse mondiale.

Viva la pizza, gli spaghetti e il mandolino. 

LEGGI ANCHE:

NEMI CASO DE SANCTIS, SEQUESTRATE DUE STALLE ABUSIVE…. E SI ATTENDE L'ESITO DELLA VERIFICA "ARCHEOLOGICA"

 17/08/2012 NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

 13/08/2012 NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO

 12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI

 09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA

NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?




GENZANO, ARICCIA, LANUVIO E VELLETRI. ALLARME CARENZA IDRICA: VENERDI' 9 AGOSTO TAVOLO TRA ACEA E 4 SINDACI

Chiara Rai

Castelli Romani – I sindaci di Genzano, Ariccia, Lanuvio e Velletri si riuniranno attorno ad un tavolo convocato per venerdì 9 agosto con il presidente Acea Ato2, Sandro Cecili per cercare una soluzione definitiva rispetto ai gravi disservizi idrici che continuano a verificarsi nel bacino sud dei Castelli Romani.

Furiosi, i primi cittadini, costretti quotidianamente a far fronte alle emergenze e alle comprensibili lamentele da parte dei cittadini senz’acqua, si aspettano che nell’incontro vengano affrontate tutte le problematiche: “Non si può paralizzare la vita dei cittadini sottraendo loro il diritto all’acqua –  tuonano i sindaci – né può diventare accettabile che l’emergenza diventi la questione quotidiana. Chiediamo al gestore di garantire un maggiore flusso idrico, il rispetto della turnazione laddove prevista, un maggior numero di investimenti sulla rete e interventi più tempestivi nei casi di criticità”.

Inoltre i sindaci dei quattro Comuni castellani ribadiscono la necessità di portare a termine l’iter di adozione e approvazione del nuovo regolamento d’utenza e della carta dei servizi, consegnati dal Comune di Genzano a nome di ben quindici sindaci dell’Ato2 nel mese di agosto 2012.

La situazione, nell'hinterland è veramente d'emergenza: A fine giugno  circa tremila residenti di Velletri sono stati oltre due settimane senz’acqua. Qui, in un Comune che conta oltre 53 mila residenti  l’acqua viene erogata a turnazione: 3 o 4 ore di erogazione ogni 24 ore. Sono avvenute circa 400 riparazioni in due mesi e svariate volte sempre negli stessi punti: “Dopo questo bollettino di guerra – dice il sindaco di Velletri Fausto Servadio – che dovremmo aspettarci da Acea. Sono 5 anni di incontri. Le denunce in Procura le ho fatte. Ogni riparazione viene addebitata ai cittadini in bolletta. La popolazione paga a peso d’oro un servizio che non ha”. Intanto i disagi, soprattutto nei fine settimana, sono all’ordine del giorno a Lanuvio, ad Albano laziale, a Genzano, a Nemi e Ariccia. In molte zone di Lanuvio e Genzano, sabato e domenica scorsi, è mancata l’acqua per oltre 40 ore.

A Lanuvio la situazione si è registrata molto critica in via delle Selve e vie limitrofe dove per cucinare un piatto di pasta i residente hanno riempito le pentole alla fontana e vi sono poi tornati per pulire i piatti sporchi. Dalla notte di martedì 30 luglio nella zona Artigiana a Genzano e mancata l'acqua fino a domenica. Nel frattempo l’Acea si dice pronta all’incontro con i sindaci, soprattutto per mettere sul piatto gli investimenti da farsi per gli interventi infrastrutturali necessari ad adeguare la rete idrica. Ad Aprile scorso a Genzano e Lanuvio sono stati chiusi dei pozzi inquinati e adesso, sostengono i vertici Acea, si deve decidere insieme alle amministrazioni come e in che misura intervenire sulla rete.

LEGGI ANCHE:

 04/08/2013 CASTELLI ROMANI: CITTADINI ABBANDONATI SENZ'ACQUA. E' ALLARME CARENZA IDRICA… E ACEA PERCHE' NON DA' SPIEGAZIONI?

 03/08/2013 LANUVIO E GENZANO: SENZ'ACQUA DA 40 ORE. E' EMERGENZA IDRICA. SI ASPETTA UNA RISPOSTA URGENTE DA ACEA!

 08/07/2013 GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

 25/06/2013 VELLETRI, GRAVISSIMA SITUAZIONE D'EMERGENZA: POPOLAZIONE SENZ'ACQUA DA DUE SETTIMANE

 20/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: DA 5 GIORNI A SECCO IN VIA DELLE SELVE E VIE LIMITROFE

 19/06/2013 GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: IL COMITATO PER I BENI COMUNI CHIEDE UN IMPEGNO IMMEDIATO AL SINDACO

 14/06/2013 NEMI, ZONA ALTA: TORNA L’ACQUA MA RESTA IL PERICOLO DELL’EMERGENZA

 13/06/2013 NEMI, PARTE NORD COMPLETAMENTE A SECCO: SENZ'ACQUA PER UN TEMPO INDEFINITO

 30/04/2013 CASTELLI ROMANI, ACEA: SERVE UN MAGGIORE INVESTIMENTO SULLE RETI DEI COMUNI

 09/03/2013 GENZANO, ACQUA. IL SINDACO: "BASTA DEMAGOGIA, FACCIAMO CHIAREZZA"

 08/02/2013 NEMI, PERDITA D'ACQUA VALLE DELLE COLOMBE: 4 GIORNI A SECCO. CHE ACEA INTERVENGA

 




NEMI, INCHIESTA NCC: TRA ELEFANTI, SCUOLA E GIOCO DI SOCIETA’ ARRIVANO LE OSSERVAZIONI DELL’AVVOCATO SPIRA: “MA IN QUESTO COMUNE NON ESISTE UN GRUPPO DI MINORANZA?”

Redazione

Nemi (RM) – Dopo la pubblicazione degli tabella relativi il rilascio e/o volture di alcune licenze Ncc nel Comune di Nemi, ha scritto alla nostra redazione l'Avvocato Gerardo Spira intervenendo sull'argomento.

Gli tabella trattati sono:

NEMI, INCHIESTA NCC: PASSAGGIO DI LICENZA O GIOCO DI SOCIETA’?

NEMI, INCHIESTA NCC: DITTA INDIVIDUALE CON SEDE LEGALE IN UNA SCUOLA PUBBLICA?

NEMI, INCHIESTA AUTO NCC: I TENTATIVI DELL'ELEFANTE E LA SIESTA SUL PARCHEGGIO DISABILI

NEMI, L'INCHIESTA SULLE AUTO NCC: PUO' UN ELEFANTE ENTRARE NELLA TANA DI UN TOPO?

 

Gerardo Spira

Ma in questo Comune non esiste un gruppo di minoranza ?

Il problema è abbastanza semplice! Esiste una legge nazionale che ha disciplinato la materia e che tutt'ora è vigente, con le sue modificazioni la n. 21/92.

Regioni e province hanno delega specifica  per fissare criteri, modalità e limiti. Resta fermo l'impianto su alcune condizioni: Soggetti titolari, requisiti e bando pubblico.

Le licenze ,secondo una pregevole indagine della provincia di Roma del 2008, vengono assegnate in ragione della popolazione e del movimento turistico  e quindi limitate nel numero.

La determina di variazione a firma del sig. Vincenzo Galluccio, prima facie, appare lacunosa nella forma di competenza. Manca infatti il riferimento normativo o regolamentare che gli attribuisce il potere, il richiamo della norma regolamentare che gli consente  di determinare la variazione, per atto tra vivi e tra società o persone diverse da quelle previste e individuate dalla legge.

Con l'approvazione del Regolamento(art.5 legge) i Comuni stabiliscono: numero e tipo di veicolo; modalità di svolgimento; criteri per determinare le tariffe; requisiti e le condizioni per il rilascio della licenza.

L'art. 6 prevede il ruolo e la capacità di iscrizione del conducente.

L'art 7 disciplina l'ambito di attività delle figure giuridiche e i limiti di trasferimento.

L'art 8 fissa le modalità per il rilascio delle licenze o autorizzazioni.

Il comma 2 dell'art 8 stabilisce che la licenza è riferita ad un singolo veicolo e che  non è ammesso il cumulo  di più licenze per l'esercizio del servizio di taxi ovvero per l'esercizio di noleggio, è invece ammesso il cumulo di più autorizzazioni per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente. In tal caso è obbligatoria la disponibilità di una rimessa presso cui i veicoli sostano. Orbene le autorizzazioni ricadono nei limiti delle possibilità consentite  nel Comune. Se nel Comune le autorizzazioni previste sono ad esempio in numero di 10, tutte non possono  superare questo limite. 

L'art. 9 disciplina il trasferimento, i limiti e le condizioni. Appare chiara la volontà del legislatore di porre ordine in un campo esposto alle pretese speculative del mercato. Se le concessioni sono sottoposte alla condizione di preselezione attraverso bando pubblico vuol dire che le licenze non possono essere di numero illimitate e vuol dire anche che il Comune deve rigorosamente controllare i requisiti sia nella fase di selezione che in quella di trasferimento. Ciò allo scopo di evitare  tentativi di accaparramenti e infiltrazioni di soggetti al servizio di Organizzazioni camorristiche.  Le licenze o autorizzazioni sono individuali anche se rilasciate nella qualità di soggetti rappresentanti società. L'art. 6 della legge si riferisce infatti alla persona e alla sua capacità abilitativa. 

A mio avviso  andava verificata l'esistenza della condizione di variazione a mente della normativa richiamata e comunque, se possibile, andava determinata in favore della persona la quale anche se ha costituito una società, questa ha validità nei confronti dei soci, ma non del Comune a cui risponde la persona che ha chiesto ed ottenuto la licenza in base ai requisiti posseduti. In mancanza  la licenza doveva essere restituita e riposta in concessione con bando pubblico.

Se i passaggi  si affidano alla iniziativa privata, si svuota il principio del controllo pubblico, si toglie dalla competizione del mercato un servizio che è e resta ancora  di esclusiva competenza pubblica.

La determina in conclusione non da atto che l'adozione  è conforme  alla legge  e al  Regolamento e manca infine qualsiasi richiamo alla Commissione che è stata prevista in quasi tutti i Comuni d'Italia, proprio per assicurare il controllo pubblico. In questo Comune non esiste ?. Non è necessario scomodare l'interprete per trarne le conseguenze.  

Cordiali saluti  Gerardo Spira.

 

Nota del direttore de L'osservatore laziale Chiara Rai

Nemi (RM) – Egregio Avvocato, pur non avendo una conoscenza della materia così approfondita sotto il profilo giuridico e anche amministrativo come ha lei, mi trova totalmente d’accordo con le sue argute osservazioni.

Non mi stupisce che l’idea che si percepisce di questo paese del Lazio, Nemi,  è che sia veramente particolare. A mio avviso,  a volte, al livello di amministrazione, manca davvero l’abc. Come ha ben evidenziato, in quasi tutti i Comuni d’Italia esiste una Commissione che garantisce il controllo pubblico. Nei pochi casi in cui è stata richiamata, sembrerebbe non aver assunto il suo compito di controllo.

Un esempio è il famoso “elefante” (Autorizzazione numero 11) che non ha visibilmente la stazza adeguata per entrare nella rimessa. Chi avrebbe dovuto controllare tutto questo?  Forse la commissione?

Ciò che stupisce caro Avvocato Spira, è che a Nemi non si è consumato chissà quale reato, anche perché non è nostro compito decretarne l’esistenza o meno,  è che la maggior parte delle cose sembrano essere state fatte “con i piedi” e, come si dice, tanto per tirare a campare.

In questo fiorente paesino ci sono dei personaggi che paiono essere usciti dal celebre racconto di Collodi, soprattutto sono in voga i due personaggi presunti amici del burattino di legno che sono il gatto e la volpe, c’è anche Lucignolo, Mangiafuoco il tutto ambientato nel Paese dei Balocchi dove a forza di far feste si pensa poco a tutto il resto e si finisce per ragliare tutti quanti.

E intanto, sovente, manca l’acqua nelle case, c’è l'emergenza parcheggi, l’economia locale è in ginocchio, insomma sembra che si prenda sotto gamba l’essenziale per dare lustro a una barca che pare affondare.  

Tornando all’inchiesta Ncc, in poche parole, riguardo l’ultimo articoloNEMI, INCHIESTA NCC: PASSAGGIO DI LICENZA O GIOCO DI SOCIETA’? ] con determinazione firmata da Vincenzo Galluccio, se Il primo soggetto al quale è stata rilasciata la licenza numero 2, l’ avesse restituita  e il Comune fosse andato in gara per l’affidamento della stessa, tutto sarebbe stato normale.

Invece, come ha detto lei, avendo lasciato fare ai privati….è successo che la matassa si è ingarbugliata oltremodo.

Intanto a Nemi non si vede quasi più in giro l’elefante che si era messo a riposare sul parcheggio dei disabili in barba alla legge perché evidentemente non riusciva ad entrare nella sua rimessa.

L’altro (Licenza N. 8) ha la sede legale in piazza Roma numero 1 dove risulta esserci la scuola comunale. NEMI, INCHIESTA NCC: DITTA INDIVIDUALE CON SEDE LEGALE IN UNA SCUOLA PUBBLICA? ] 

Infine ritengo che fare opposizione in un paese piccolo e tanto grazioso come Nemi non sia compito semplice. Ci si conosce tutti, si deve stare attenti a come si parla e se si dicono cose “impopolari” o meno.  Bisogna stare attenti che se si parla troppo si perdono voti, se non si parla allora si è “assenti”, se si critica nascono le vittime che cercano le spalle degli elettori sulle quali consolarsi.

Fortunatamente, il giornale che non cerca  bacini d’elettorato tira dritto con la critica e grazie a persone come lei, attento lettore e professionista del Foro, riusciamo anche ad ottenere dei risultati. 

E’ sempre un piacere leggerla. Grazie e la saluto cordialmente

Chiara Rai