NEMI, QUALITA' DELL'ACQUA: IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI E LE FONTANELLE DISSIDENTI

Chiara Rai

Nemi (RM) – L'acqua di Nemi è buona e sulla storia delle fontanelle si fa "informazione terroristica". Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha tappezzato la cittadina di manifesti e distribuito volantini per dire che l'acqua di Nemi si può bere.

I cittadini ne sono lieti ma c'è un piccolo particolare: dal 14 ottobre la fontanella del quartiere Le colombe è chiusa. Come da qualche giorno è chiusa la fontanella di Via Giulia e come anche quella del Perino al lago di Nemi, ma di quest'ultima almeno c'è l'ordinanza di chiusura, delle altre due nessuna spiegazione, non è pubblicato nulla sull'Albo Pretorio online del Comune di Nemi.

Cosa è successo alla fontanella in piazza De Sanctis? Eppure le ultime analisi fatte fare dal nostro quotidiano in data 18 settembre 2013 hanno registrato valori nella norma. [CLICCARE QUI PER LEGGERE LE ANALISI DEL 18 SETTEMBRE]

Fatto sta che le polemiche sull'acqua sono durate una intera estate in cui l'acqua è stata aperta e chiusa ad intermittenza ed è piombata un’ordinanza comunale di chiusura ben 40 giorni dopo la ricezione delle analisi di non conformità delle acque.

Di recente il sindaco di Nemi ha annunciato che l'acqua era tornata buona, ma le fontanelle non ne vogliono proprio sapere, non piangono più. I cittadini lieti delle parole del sindaco vorrebbero tornare a bere alle fontanelle del Paese.

LEGGI ANCHE:

14/10/2013 NEMI, L'ORDINARIA FOLLIA DEL NASONE IN PIAZZA DE SANCTIS

08/09/2013 NEMI, FONTANELLA AL LAGO INQUINATA DA BATTERI: LE PERSONE CONTINUANO A BERE ACQUA NON POTABILE. NON SI SCHERZA CON LA SALUTE PUBBLICA!

30/08/2013 NEMI: IL CAOS DELL'ACQUA E DELLE ORDINANZE

27/08/2013 NEMI, RIAPERTA LA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

27/08/2013 NEMI, FONTANELLA INQUINATA DA BATTERI ANCORA CHIUSA: PROCEDONO I PRELIEVI DELL’ACQUA

26/08/2013 MAGLIANO SABINA: ACQUA PUBBLICA CON BATTERI. IL COMUNE TEMPESTIVO NELL'EMETTERE L'ORDINANZA MENTRE NEMI ASPETTA 40 GIORNI

22/08/2013 VELLETRI E NEMI: ACQUA CONTAMINATA DA BATTERI. PAURA TRA I RESIDENTI

 20/08/2013 NEMI: IL CASO DELLA FONTANELLA INQUINATA ARRIVA IN PROCURA

  15/08/2013 NEMI FONTANA INQUINATA: CARABINIERI E POLIZIA LOCALE INTERVENGONO E RICHIUDONO LA FONTANA

 14/08/2013 NEMI FONTANELLA INQUINATA, ASSOTUTELA: “TORNA L’ACQUA. DOV’E’ L’ORDINANZA DEL SINDACO CHE RIPRISTINA IL FLUSSO IDRICO?”

 14/08/2013 NEMI FONTANA PUBBLICA INQUINATA, SCENDE IN CAMPO ASSOTUTELA: O TRASPARENZA O SI VA IN PROCURA

 12/08/2013 NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO


 




NEMI, LOTTIZZAZIONE "CORSI": IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI SI ESPRIMERA' ENTRO 40 GIORNI

Chiara Rai

Nemi (RM)Il Parco ha 40 giorni per esprimere un nuovo parere così come richiesto dalla Regione Lazio e dal proponente Comune di Nemi. Stiamo parlando della lottizzazione in zona Corsi a Nemi.  E' iniziata il 16 ottobre la conferenza dei servizi alla Regione Lazio. Il Comune di Nemi intende concludere in fretta il “Programma integrato di intervento di iniziativa privata” che permetterà alle figlie di Renzo Cavaterra detto Massimo, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, di edificare in località Corsi a Nemi. Tante villette, residence, addirittura un centro sportivo ed estetico. Tanto cemento per un Paese di appena duemila anime che dovrebbe conservare e preservare le sue ricchezze naturalistiche.

Questo non è un particolare che si può trascurare e quindi lo evidenzieremo ancora una volta: il Comune di Nemi è il proponente. Sebbene il giudizio del Parco, in tutta questa storia, abbia un peso: il suo parere, come testualmente ci ha detto il direttore del Parco Tommaso Mascherucci, è “endoprocedimentale”.

Prima di arrivare ad un provvedimento amministrativo finale, quando la valutazione è molto complessa, come nel caso di una licenza edilizia o dell’approvazione di un programma integrato di intervento di iniziativa privata, spesso è opportuno acquisire dei pareri o atti da altre pubbliche amministrazioni, atti che non hanno vita propria ma che sono strumentali al provvedimento finale e quindi endoprocedimentali. In parole povere il proponente, cioè il Comune di Nemi acquisito il parere del Parco, può decidere se questo abbia un peso tale da compromettere l’approvazione della lottizzazione oppure può procedere con l’approvazione senza tenere conto del parere dell’Ente.

Insomma se il Parco dice “ok” e conferma la linea presa da Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch’esso insieme all’allora assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il quale, con un colpo di spugna e in soli 12 giorni ha annullato il parere negativo del precedente commissario Peduto, non ci saranno problemi di sorta e i Cavaterra potranno realizzare il loro agognato progetto.

Infatti ricordiamo sotto il commissario Gianluigi Peduto l’Ente Parco dette parere negativo. Poi lo stesso ente Parco è tornato indietro sui suoi passi e il 13 agosto del 2012 ha prontamente comunicato l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009.

Parere negativo che ha di fatto impedito che si concludesse l’iter di approvazione del progetto delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra.

Se invece il Parco dovesse esprimere un parere negativo il proponente Comune di Nemi potrebbe non considerare suddetto parere. Ma ricordiamo che già una volta la Regione non prese alcuna decisione ma ribadì all’ente il parere negativo espresso dal Parco.

I criteri di valutazione del direttore del Parco Tommaso Mascherucci

Il parere del Parco sarà di carattere agrovegetazionale. Il direttore Mascherucci verificherà la sussistenza dei requisiti di allora controllando se il progetto in questione ha o meno subito modifiche. Verranno studiati in maniera approfondita sia i contenuti del diniego che la perizia dell’agronomo di parte che di fatto ha inciso sul successivo annullamento in autotutela dell’ex direttore del Parco Giuntarelli (commissario Orciuoli).

Il ruolo di associazioni ambientalistiche

Gli ambientalisti, dato che il proponente è il Comune di Nemi, dovrebbero insistere con quest’ultimo ai fini della partecipazione alla conferenza dei servizi di cui la prima seduta si è già tenuta. Soltanto in questo modo le associazioni finalizzate alla tutela del territorio, potranno monitorare da vicino la situazione ed evoluzione dell’iter di approvazione del programma d’intervento di iniziativa privata in località corsi. L’Ente Parco, essendo stato chiamato ad esprimere un parere, no ha la medesima facoltà di poter accordare l’entrata al tavolo della conferenza di servizi da parte degli ambientalisti.

LEGGI ANCHE:

16/10/2013 NEMI, LOTTIZZAZIONE LOCALITA' CORSI: SCENDE IN CAMPO ITALIA NOSTRA
12/10/2013 NEMI: NON DICIAMOLO AI COMPAGNI NEMESI…
11/10/2013 NEMI, TERRITORIO A RISCHIO CEMENTIFICAZIONE: AL PARCO L'ARDUA SENTENZA
04/10/2013 NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI E PARCO DEI CASTELLI: QUELLE STRANE COINCIDENZE



NEMI, VILLA DELLE QUERCE: ANZIANA SI SUICIDA DAL SECONDO PIANO DELLA CLINICA

Redazione


Nemi (RM) –  Ieri pomeriggio intorno alle 19 una signora anziana si è lanciata dal secondo piano di Villa delle Querce. Era ricoverata al primo piano e soffriva di psicosi cronica. La signora era nubile, classe ’48 e da agosto era ricoverata presso la struttura. La donna è deceduta dopo 10 minuti dall’impatto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Nemi, diretti dal comandante Fabio Adinolfi, i quali hanno effettuato i rilievi del caso. Tecnicamente, adesso, c’è da capire come mai la signora sia riuscita a consumare un gesto del genere all’interno di una struttura dove c’è personale che vigila sulla incolumità dei pazienti.




NEMI, COMPUTER NUOVI IN UNA SCUOLA CHE FA PAURA SOLO A GUARDARLA

Chiara Rai

Nemi (RM) – Ferri arrugginiti, impalcature, travi in legno buttate a terra, intonaco che cade a pezzi. Versa ancora in queste condizioni l’unica scuola del Comune di Nemi. Questa mattina, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha inaugurato alcuni computer nuovi che sono stati acquistati dal Comune per le classi delle medie, che si trovano proprio attigue al corpo in cantiere, ormai in via di deterioramento.

Ai piedi di questo cantiere, c’è addirittura la palestra dove i ragazzi della scuola di Nemi si recano per fare educazione fisica. Un sito che ad occhio nudo appare inagibile ma che invece, sulla carta, risulta essere agibile: all’interno del cantiere mai finito, tra polveri e sporcizia e tanti di quei pericoli. Gli studenti più piccoli, quelli delle elementari devono addirittura uscire dal plesso e attraversare la strada. Ma il percorso non è affatto sicuro non solo perché in preda ai parcheggi selvaggi e un via vai di macchine, ma perché potrebbe cedere qualche impalcatura, qualche bambino potrebbe inciampare.

Allora ci si chiede se anziché comprare dei computer nuovi non fosse stata una priorità far ripartire il cantiere come promesso dal sindaco Alberto Bertucci in campagna elettorale. Voleva rivoluzionare la scuola ma per adesso ci sono dei computer nuovi dentro una struttura che fa paura solo a guardarla. Gli studenti sono sempre di meno. Ogni anno i ragazzi migrano altrove, dove possono trovare una struttura degna di questo nome.

Gli insegnanti della scuola di Nemi sono ottimi. C’è la preside Laura La Manna del plesso Marianna Dionigi di Lanuvio che risponde anche di quello di Nemi che da anni si batte per tenere aperta questa scuola, per incentivare le iscrizioni.

Ma se il Comune di Nemi non toglie di mezzo questo cantiere, per il quale i finanziamenti sono già stati stanziati, si parla di circa 1 milione di euro, la scuola finirà per morire e chiudere. Una scatola vecchia con dei terminali nuovi di zecca: chi farà informatica li dentro? E’ come voler indossare delle scarpe nuove con dei calzettoni bucati e sudici indosso. Non è un paradosso questo?

Allora nel mentre si è lieti dell’iniziativa del Comune di acquistare dei computer per le scuole medie di cui delle classi sono state già accorpate per carenza di studenti, si auspica che il sindaco Alberto Bertucci, che finora non è riuscito a riaprire neppure la ludoteca “spazio bimbi” proprio per mancanza di fondi, mantenga fede alle sue promesse elettorali e non faccia stare i ragazzi un cantiere che di fatto è un pugno in un occhio per chiunque non sia abituato a vederlo e si affacci dal belvedere di piazza Roma e del Crocifisso.




NEMI E GENZANO: ATTI VANDALICI SUL SENTIERO DELL'ACQUEDOTTO

Associazione Salviamo i Castelli Romani

Una storia di degrado, impegno civico e devastazione nel Parco dei Castelli Romani
I Castelli Romani hanno tanti nemici. Speculazione edilizia, lottizzazioni spregiudicate, incuria, degrado, dissesto idrogeologico, inceneritori e discariche con o senza i crismi della legalità, mafie ed ecomafie che si insinuano sempre più nell'economia locale, maleducazione civica fatta di ottusità ed indifferenza, di calcinacci, amianto e rifiuti di ogni genere abbandonati con disinvoltura nei nostri boschi. L'elenco potrebbe continuare con tanti (pessimi) esempi, nomi, date, località: una lista nera alla quale dobbiamo purtroppo aggiungere l'ennesimo episodio, l'ennesima denuncia.

Stiamo parlando del sentiero dell'Aquedotto, un percorso di struggente bellezza che collega Genzano con Nemi ed è stato di recente ripristinato dopo 40 anni di abbandono grazie al lavoro e all'investimento dei cittadini e delle cittadine impegnati nel progetto "La Via Verde dei Latini", maturato nell'ambito del Forum per i Castelli Romani, organizzato dall'associazione Salviamo i Castelli Romani. L'ultima edizione del Forum – un grande contenitore di persone, associazioni, imprese impegnate nella costruzione di una rete per la tutela e la valorizzazione del territorio – ha da poco chiuso i battenti: dal 20 al 22 settembre, le sale di Palazzo Sforza Cesarini a Genzano, hanno ospitato, tra l'altro, una mostra fotografica dedicata proprio al sentiero dell'Acquedotto, prima e dopo la "cura", fatta di giornate di lavoro volontario per ripulire e rendere di nuovo percorribile il percorso, oltre al lavoro di operai armati di motosega e l'intervento di un bobcat per ripulire l'accesso al sentiero, o perlomeno quello che avevamo identificato come tale, all'inizio di via della Lega Latina.

Ma andiamo con ordine: il progetto la Via Verde dei Latini nasce un paio di anni fa con l'intenzione di far conoscere e rendere fruibile l'antica rete dei sentieri che da epoche antichissime collegano o collegavano varie località dei Castelli Romani. Con una media di due domeniche al mese, organizziamo delle escursioni per le quali ai partecipanti maggiorenni chiediamo un contributo di 5 euro, che destiniamo integralmente alla creazione di un fondo da utilizzare per il recupero e la messa in sicurezza dei sentieri ancora impraticabili. Dopo un anno e mezzo, la cifra raccolta – circa mille euro – è stata destinata alla prima operazione di recupero, relativa al sentiero dell'Acquedotto, appunto. Individuiamo il proprietario dell'antica via di accesso al sentiero, il signor Nazzareno Consalvi, al quale chiediamo l’autorizzazione a transitare sul suo terreno, proponendone in cambio la ripulitura nel tratto iniziale, che si affaccia su via della Lega Latina: al terreno si accede passando da un cancello arrugginito che l'erba ed i rovi cresciuti in decenni di abbandono impediscono perfino di aprire. Lui acconsente, dice di apprezzare il nostro progetto ed il nostro lavoro inizia così, sugellato soltanto da una stretta di mano, come si fa tra galantuomini.

Per alcuni mesi abbiamo lavorato con entusiasmo, abbiamo interamente speso il fondo accantonato, e quando i soldi sono finiti il promotore del progetto, Lino Nicoletti, ha provveduto ad integrare quanto necessario di tasca sua: ci sono voluti ancora qualche centinaio di euro, per noleggiare un bobcat e per far rimuovere una scavatrice completamente arrugginita, che giaceva nascosta tra i rovi. Tutto il nostro lavoro è documentato dalle foto disponibili sul nostro sito web (www.forumcastelliromani.org). Poi finalmente, il 6 aprile, arriva il giorno dell'inaugurazione: abbiamo accompagnato il primo gruppo di visitatori sul sentiero dell'Acquedotto, raccontando il lavoro che era stato fatto e la storia di quel tracciato, percorso dai pellegrini che scendevano il cratere del lago per rendere omaggio a Diana nel tempio più importante dell'epoca romana, e ancora prima da popolazioni antichissime. Più di tre ore di cammino da Nemi a Genzano, con soste nei punti più panoramici per spaziare con lo sguardo lungo tutta la circonferenza del lago di Nemi incastonato nel verde. Poi all'arrivo anche una bottiglia di spumante per brindare a questa bella storia.

Una storia che però non è piaciuta a tutti: dopo pochi giorni il signor Consalvi, che pure aveva partecipato all'inaugurazione dichiarandosi molto contento di aver dato spazio al nostro progetto, si presenta da Lino Nicoletti per informarlo di avere un socio, di cui non sapevamo nulla, e che il socio in questione non era affatto d'accordo con la nostra iniziativa e non aveva intenzione di permetterci il transito lungo il sentiero. Il cartello che avevamo realizzato per segnalare il sentiero viene quindi staccato ed il cancello richiuso. Risultato: il signor Consalvi ed il suo socio si ritrovano il terreno ripulito a costo zero, e tanti saluti alla Via Verde. Noi incassiamo il colpo e andiamo avanti. Non ci resta che aggirare il terreno in questione per riprendere il sentiero: con qualche difficoltà, ma si può fare. Dopo pochi giorni sparisce anche l’altro cartello, quello che avevamo collocato all’altra estremità del sentiero, dalla parte di Nemi. Infine, pochi giorni fa, l’altra amara sorpresa: qualcuno ci si è messo d’impegno, ha divelto i paletti in legno e si è portato via la corda del corrimano che avevamo realizzato nel tratto iniziale del sentiero per facilitarne la percorribilità. Non solo: con delle tronchesi è stato anche spezzato il lucchetto della porta in ferro di accesso alle gallerie di captazione delle acque che si trovano lungo il sentiero e che il fabbro, il sig. Luciano Paparelli, ci aveva generosamente regalato a sostegno del nostro progetto.

A chi non è piaciuto il nostro lavoro? Chi ha interesse a tagliare le gambe ad iniziative spontanee di tutela del nostro territorio? A stabilirlo saranno le autorità, abbiamo informato le istituzioni preposte e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Anzi, chiediamo ai cittadini e alle altre associazioni impegnate in iniziative analoghe nell’area castellana, di vigilare e denunciare abusi e violazioni delle normative vigenti. Non sono azioni vandaliche come quelle che abbiamo raccontato che fermeranno il nostro impegno in un progetto che parte “dal basso” per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione del nostro territorio.




NEMI, SUPERMERCATO SISA AL BUIO: PAGATE TUTTE LE BOLLETTE MA L'ENI STACCA UGUALMENTE L'ENERGIA ELETTRICA

Angelo Parca

Nemi (RM) – Dallo scorso giovedì 17 ottobre pomeriggio l’unico supermarket Sisa di Nemi è senza energia elettrica: l’Eni per errore ha staccato l’utenza al nuovo proprietario, lasciandolo con circa diecimila euro di merce da buttare.

Poco più di un anno fa, Dario Scarselletta nuovo proprietario del locale in piazza De Sanctis, nella zona alta di Nemi, ha volturato il contratto Eni. La società di fornitura elettrica ha acquisito la voltura ma non ha di fatto variato il codice cliente sul contatore. Così quando sono arrivati i controlli, avendo visto ingenti debiti pari a quasi 3 mila euro a carico dei vecchi gestori, hanno staccato la corrente senza esitazioni. Lasciando di fatto il nuovo inquilino, che ha pagato regolarmente le bollette, senza luce e con il locale chiuso da giovedì.

L’eni potrà sistemare la vicenda soltanto per martedì 22 ottobre 2013  e per accelerare la pratica avrebbe chiesto al malcapitato Scarzelletta di stipulare un nuovo contratto.

Intanto l’esercente che perde clienti, mancati incassi e che ha dovuto buttare centinaia e centinaia di euro nella spazzatura, ha denunciato l’amministratore delegato Eni: “La saracinesca è chiusa – dice – ho un danno enorme oltre alla beffa di non essere stato mai moroso con la società di fornitura elettrica”
 
 




VELLETRI / ROMA: QUANDO ARRIVARE IN CAPITALE DIVENTA IMPOSSIBILE

Carla Borghetto

Velletri – E’ domenica 13 ottobre, la mattinata è fresca ma il sole annuncia una giornata gradevole. Io e mia figlia ci prepariamo ed usciamo per andare a Roma, parteciperemo ad un evento organizzato già da tempo. Ci avviamo con un po’ di anticipo, non si sa mai. Da Velletri imbocchiamo la via dei Laghi, sono passate da poco le 8,30. La strada è sgombra, ci sono poche macchine in giro e penso “senza dubbio arriveremo in tempo….”. Lungo la strada inizio a vedere persone con delle divise. “Sarà in corso una manifestazione o qualche gara”, mi dico… ma non vedo nessun cartello e nessuno mi dice di fermarmi, nessuna deviazione del traffico. Quindi fiduciosa continuo per la Via dei Laghi. Passato l’incrocio per Nemi vedo una signora con una bandierina arancione che mi intima di accostare. Ci sono altre macchine, due davanti e poi dietro di me la fila inizia ad allungarsi.Chiedo cosa stia succedendo, mi viene risposto che si tratta d una gara ciclistica regionale. Spengo il motore, tanto sono in anticipo e posso aspettare qualche minuto. Non sono ancora le 9,00. …i minuti passano in fretta…arrivano le 9,10….chiedo se ne avremo ancora per molto. La signora risponde che i ciclisti vengono da Roma ma non sa a che punto siano….aspettiamo ancora. Inizio ad innervosirmi come fanno già altre persone. Poi cominciano a passare i primi gruppi di ciclisti e i minuti scorrono veloci insieme a loro. Il mio anticipo inizia a trasformarsi in un ritardo ma sono lì bloccata e non posso andare né avanti né dietro. Chiedo alla signora del servizio d’ordine se posso passare tra una gruppo di ciclisti e l’altro ma lei mi risponde che se l’avessi fatto avrebbe comunicato ai carabinieri il numero della mia targa…Inizio a sentirmi presa in ostaggio. Intanto alcuni automobilisti giustamente arrabbiati sono ormai scesi dalle loro auto ed iniziano a protestare creando così una situazione potenzialmente pericolosa per se stessi e per i ciclisti stessi, visto che in quel tratto la Via dei Laghi è particolarmente stretto.
Avrebbero dovuto deviare il traffico magari all’incrocio con Nemi così avremmo potuto lasciare la Via dei Laghi ed andare per un’altra strada.
Si parla di una gara importante e di un alto numero di partecipanti. Chiedo ad un uomo che ormai si è sostituito alla signora del servizio d’ordine chi fossero gli organizzatori, lui fa finta di non sentire, io continuo a chiedere “lo guardi su internet…”mi risponde alla fine seccato.
Con gli altri automobilisti malcapitati ci chiediamo perché gli organizzatori non abbiano appropriatamente comunicato la presenza di una gara così importane su quella strada, avrebbero dovuto mettere dei posti di blocco all’inizio della Via dei Laghi e agli incroci principali e deviare così il traffico su altre strade evitando agli automobilisti di arrivare fino a quel punto di “non ritorno” tra Nemi e Rocca di Papa.

…..E la gara continua….le due ruote sfrecciano veloci una dopo l’altra accanto alla fila di macchine che intanto si è allungata notevolmente. Sono passate le 9,40 e possiamo ormai dire addio all’evento per il quale eravamo partite.
 




NEMI, LOTTIZZAZIONE LOCALITA' CORSI: SCENDE IN CAMPO ITALIA NOSTRA

Redazione

Nemi (RM) – Gli occhi sono ben aperti a Nemi su questa operazione privata in località Corsi che vede al timone la famiglia di Renzo Cavaterra detto Massimo, amico e sostenitore del sindaco di Nemi Alberto Bertucci. Italia Nostra, con una nota chiede di essere invitata a partecipare alla Conferenza dei Servizi che esaminerà il Piano Integrato.

Ancora l'Ente Parco Regionale dei Castelli Romani ha la possibilità di esprimere un parere in merito. Nonostante abbia annullato il diniego al progetto sotto la precedente gestione commissariale di Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch'esso, insieme all'ex assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei, dell'attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci.

Ecco la nota di Italia Nostra –  Carlo Testana consiglio direttivo di I.N. Castelli Romani.

Il Comune di Nemi ci riprova con le lottizzazioni. E' ripartito in questi ultimi giorni il progetto dal titolo "Piano Integrato di Intervento di iniziativa privata in località Corsi". Appena sopra il Lago di Nemi.

Urbanistica concordata in variante agli strumenti di pianificazione che a fronte di briciole cedute ai Comuni ottiene in cambio cubature su aree di pregio, agricole, boscate, archeologiche.

Una procedura che ha distrutto in Italia ettari di territori e consumato una enorme quantità di suoli coperti alla fine da capannoni, villette, strade e stradine, cemento e asfalto.

In località Corsi a Nemi succederà qualcosa di simile se oggi alla conferenza dei Servizi gli Enti si esprimeranno favorevolmente. Questo Piano su aree agricole e boscate aveva ottenuto il diniego dall'Ente Parco dei Castelli Romani . Parere contrario perchè l'intervento avrebbe indebolito il sistema ambientale dell'ecosistema legato al Lago di Nemi ed al suo cratere vulcanico. Questo parere ultimamente è stato cambiato da negativo in positivo. Oplà un gioco di prestigio. Le motivazioni di questo voltafaccia del Parco sono incomprensibili. Confidiamo che il nuovo Presidente scongiuri questo pericolo per Nemi uno dei Comuni più belli dei Colli Albani, meta di turisti e visitatori da sempre. Il PRG di Nemi fu approvato dalla giunta Regionale, Presidente Storace, l'ultimo giorno di governo prima di andare alle nuove elezioni regionali nel 2005. Italia Nostra Castelli Romani propose ricorso al TAR del Lazio, tutt'ora in essere. Si chiedeva e si chiede l'annullamento di un Piano pericoloso e contraddittorio che alimenta il disordine urbanistico e lo smarrimento ambientale. Debole sul piano programmatico perchè non contiene progetti di respiro per la gestione delle enormi ricchezze naturali, storiche, archeologiche, antropologiche di cui è ricco il Bacino del lago di Nemi.

Per questi motivi la sezione di Italia Nostra ha chiesto di essere invitata a partecipare alla Conferenza dei Servizi che esaminerà il Piano Integrato.

In allegato la richiesta a firma del Presidente Enrico Del Vescovo.

LEGGI ANCHE:

12/10/2013 NEMI: NON DICIAMOLO AI COMPAGNI NEMESI…
11/10/2013 NEMI, TERRITORIO A RISCHIO CEMENTIFICAZIONE: AL PARCO L'ARDUA SENTENZA
04/10/2013 NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI E PARCO DEI CASTELLI: QUELLE STRANE COINCIDENZE

 




NEMI, CHIUSURA SPAZIO BIMBI: L'AMMINISTRAZIONE DI ALBERTO BERTUCCI NON SI FA MANCARE PROPRIO NULLA

Redazione

Nemi (RM) – L'ala a sinistra della sinistra, cioè il Movimento Civico "Nemi per Sempre" ha inteso intervenire con decisione nell'annosa questione della interruzione del servizio "spazio bimbi" a Nemi. Un servizio comunale di nido part- time oltre che di ludoteca.  Negli anni non è stato mai interrotto.

Per le mamme del paese è sempre stato fondamentale e soprattutto economicamente accessibile in quanto con circa 70 euro mensili, i bambini potevano frequentare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13.

Lo spazio è sempre stato ridotto per la tipologia di servizio per il quale si sarebbe potuto investire anche in un tempo pieno con spazi più idonei. Ma invece di andare avanti, si è andati a ritroso lasciando i genitori con un disservizio non indifferente. Ancora si vacilla nell'incertezza, si aspetta una ripresa che se tornerà sarà vista dai cittadini come una manna dal cielo e questi si ritroveranno anche a dire "grazie" rispetto a un qualcosa che c'è sempre stata e ha funzionato.

Quest'anno non solo "spazio bimbi" non è iniziato ma rischia davvero di essere un capitolo chiuso. Tanto a poca distanza dal centro di Nemi c'è un asilo privato da fiaba che aspetta i più piccolini. Peccato che non tutti se lo possano permettere. 

Ecco la nota del movimento civico "Nemi per Sempre": "SOTTO IL VESTITO NULLA"

"Non c’è epiteto che si attagli meglio all’amministrazione del sindaco Alberto Bertucci, che pensa solo “all’effimero” di basso profilo, ma che non si occupa mai DEI VERI PROBLEMI DELLA GENTE DI NEMI.
Ultimo, in ordine di tempo, è quello della LUDOTECA, che sembra aver cessato di esistere proprio quest’anno.

Da settimane, il sindaco Bertucci vende “aria fritta” alle mamme che chiedono spiegazioni e che sperano in una soluzione.
Il problema è rilevante sia sotto il profilo pedagogico, sia sotto quello dell’organizzazione della vita di quelle donne che lavorano e che non possono sostenere i costi delle scuole private.

Richiamiamo il sindaco, che è stato di promessa facile quando ricercava i voti, alle sue vere responsabilità verso i cittadini.
QUESTA DELLA LUDOTECA NON E’ LA SOLA.

Ricordiamo anche quella della ripresa dei lavori nel cantiere della scuola, impegno che il primo cittadino ha assunto reiteratamente e che non rispetta ancora".
 




NEMI, L'ORDINARIA FOLLIA DEL NASONE IN PIAZZA DE SANCTIS

Chiara Rai

Nemi (RM)
– Ribattezzata la "fontanella delle polemiche e dei batteri" in piazza De Sanctis a Nemi, il nasone è di nuovo chiuso e senza che si possa conoscerne il perché. Il tutto, dopo un estate dove l'acqua è stata aperta e chiusa ad intermittenza ed è piombata un’ordinanza comunale di chiusura ben 40 giorni dopo la ricezione delle analisi di non conformità delle acque.

Di recente il sindaco di Nemi ha annunciato che l'acqua era tornata buona, ma la fontanella non ne vuole proprio sapere, non piange più.

I cittadini si chiedono se l'acqua è di nuovo inquinata o se è ora di fare il pieno di cloro. Intanto il consigliere delegato ai rapporti con Acea Gianni Ibba è all’oscuro di questa chiusura, ma garantisce che verificherà la questione.
 
Eppure l'acqua era tornata davvero ad essere potabile, almeno fino allo scorso 18 settembre, lo affermiamo con assoluta certezza perché la redazione de L'osservatore laziale ha fatto analizzare le acque da un laboratorio clinico e queste sono risultate con valori nella norma e prive di batteri anche se intrise di cloro. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LE ANALISI DELL'ACQUA EFFETTUATE IL 18 SETTEMBRE 2013 ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS ]

Adesso, ci chiediamo come mai l'Acea che provvede a chiudere l'acqua non fa in modo (attraverso un investimento maggiore) di garantire che la fontanella non venga "sabotata da beceri personaggi" come ha affermato il sindaco di Nemi Alberti Bertucci?

Come mai sull’Albo Pretorio online del Comune di Nemi non c’e’ traccia di ordinanze di chiusura della fontanella di piazza De Sanctis?

Intanto da circa 5 giorni c’e’ una rottura dell’acquedotto con relativa copiosa fuoriuscita di acqua in via Parco dei Lecci all’altezza del civico 13. E cosa ancor più grave in via Acquedotto Fontana da oltre un mese insiste una perdita di acqua sempre dall’acquedotto che a tutt’oggi non è stata riparata.
I cittadini si chiedono:

Ma il Comune che deve vigilare sulla salute pubblica e gli altri Enti preposti al controllo della qualità dell’acqua ed alla sua distribuzione (Asl, Arpa, Acea Ato2) si parlano tra loro?
 




NEMI: TRASPORTO INESISTENTE DI DOMENICA

Redazione

A Nemi c'è chi ha il coraggio di lamentarsi per il problema dei trasporti. Una carenza grave soprattutto per un paese a vocazione turistica come Nemi, paese delle fragole e ispirazione di poeti e pittori nonché dimora del terzo imperatore romano. Insomma a Nemi la domenica non vi sono pullman di linea ne’ bus navetta che possano servire i numerosi turisti e visitatori. Per fortuna che nella maggioraggioranza siede il consigliere Giovanni Libanori, il quale ancora siede nel Cda COTRAL e che dopo oltre un anno di amministrazione a Nemi, oltre allo slogan: "Fatti e non parole" non ha prodotto la tanto auspicata efficienza nei trasporti a Nemi. Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} Riceviamo e pubblichiamo da Laura Borgognoni


In una bellissima domenica di ottobre, Nemi è stata meta di tanti turisti. Molti hanno pernottato qui. La meraviglia del posto incanta tutti, ogni volta.
Ieri 13 ottobre “Giornata delle Bandiere Arancioni del Touring Club, garanzia di qualità turistico ambientale. L’ottenimento del marchio avvenne sotto l’allora Amministrazione Biaggi e proseguita con convinzione dal Sindaco uscente Cinzia Cocchi.
In campagna elettorale l’attuale Sindaco Alberto Bertucci dichiarò l’inutilità di tale riconoscimento, mentre ieri in piazza sembrava quasi il fautore di tale iniziativa.
La coerenza non è qualità di tutti ma è fondamentale comprendere l’importanza di mantenere questo marchio!
So soltanto che tante parole dette, lasciano il posto a fatti che non possono essere contraddetti perché veri e di pubblico dominio.
La domenica a Nemi non vi sono pullman di linea ne’ bus navetta.
L’autostop per i nemesi è diventato abitudine quotidiana.

Ma per chi ci viene a trovare dovrebbe, in un paese turistico, trovare dei collegamenti “decenti”.
Ieri non c’era possibilità di andar via se non chiamando un taxi.
Mio padre si è prestato ad accompagnare i turisti a Genzano, dove i pullman passano anche di domenica.
Vorrei ricordare a tutti, sostenitori o no dell’attuale Amministrazione, chi siede, urlando, alla destra del Sindaco ad ogni Consiglio Comunale, colui che copre un ruolo di primo piano all’interno del Consiglio di Amministrazione del COTRAL. Cosa ha fatto costui per risolvere i gravi problemi di collegamento di Nemi in tutto questo tempo?
Vorrei ricordare a tutti, anche a chi ha poca memoria, che noi nemesi, abbiamo comprato un pulmino da euro 70.000 che giace inutilizzato e che, in questo caso, sarebbe fondamentale.
Qualcuno che sa, riferisce che il “povero Sindaco” non ha soldi per l’autista.

Posso rispondere? Invece di assumere l’autista personale, nonché porta borse e segretario telefonico, avrebbe potuto, con lo stesso budget, anche solo la domenica, assumere un autista che guidasse il “nostro pulmino” a disposizione dei nostri turisti.
Se non ci sono soldi, cominciamo a risparmiare sulle cose futili (tipo i manifesti prodotti in quantità industriali). Convergiamo verso i servizi le poche risorse possibili!
Vogliamo incentivare le nostre potenzialità con progetti a lungo termine?
Collegamenti e punti di informazione turistica?
A quando un serio progetto agricolo per l’incentivazione alla coltivazione di fragole e fiori?
Ma quante risposte dovresti darci, caro Sindaco, ma che puntualmente non dai?
Una cosa è certa…. Si zittisce chi aspetta di riscuotere!
Per gli altri…ossia coloro a cui non interessano i “giochetti di potere”, la cosa più semplice è… Parlare tranquillamente di ciò che non va!