NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI: PRONTO IL FRONTE

I VIDEO DELL'ASSEMBLEA CITTADINA DEL 10 DICEMBRE 2013 IN CUI I CITTADINI SI SONO COSTITUITI NEL COMITATO

CLICCARE SU UN VIDEO PER VEDERE

1) MASSIMO DIONISI – CITTADINO DI NEMI INTRODUCE L'ASSEMBLEA

2) ARCH. CARLO TESTANA – INTERVENTO 

3) ING. FRANCO MEDICI – INTERVENTO

4) CONSIGLIERE OPPOSIZIONE STEFANIA OSMARI – INTERVENTO

5) ELISABETTA MANNONI (NEMI PER SEMPRE) – INTERVENTO

6) ENRICO DEL VESCOVO (ITALIA NOSTRA CASTELLI ROMANI) – INTERVENTO

7) ANTONIO TURRI (ASS. CITTADINI CONTRO TUTTE LE MAFIE E CORRUZIONI) – INTERVENTO

 

Redazione

Nemi (RM) – "Alla vigilia della conferenza dei servizi che si esprimerà sull'annosa questione della lottizzazione dei Corsi, i cittadini di Nemi, raccolti in assemblea, tirano le fila e costituiscono un Comitato Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità, preparandosi a dare battaglia qualora il piano venisse malauguratamente approvato e pronti a rispondere ad ogni ulteriore tentativo di “attacco” del proprio territorio. – Dichiarano in una nota dal neo costituito Comitato Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità – Il Comitato, – prosegue la nota – studiato attentamente il Piano Integrato presentato e l'impatto negativo sul paesaggio e sull'equilibrio idrogeologico, valutate tutte le possibili conseguenze negative che tale progetto potrebbe apportare al borgo di Nemi e al territorio circostante, esprime  il suo assoluto e incondizionato dissenso alla lottizzazione dei Corsi.

In previsione della conferenza decisiva di giovedì 12 dicembre 2013, quindi, esprime la sua massima fiducia nell'operato e nelle maestranze chiamate a vigilare e a salvaguardare il territorio dei Castelli Romani.

Al Parco Regionale dei Castelli Romani, nella figura del suo direttore e dei suoi tecnici e funzionari, chiede di dare valore e pregio alla loro funzione e al loro operato esprimendo un incondizionato e definitivo parere negativo, così come fu già dato nel 2009, e di bloccare definitivamente quel progetto di edilizia selvaggia che stravolgerà il nostro territorio.

Nella speranza di poter continuare a vivere il nostro territorio nel rispetto dei suoi equilibri naturali, ringraziamo i cittadini, le associazioni, i rappresentanti politici che hanno voluto partecipare all'assemblea costitutiva di martedì 10 dicembre 2013 invitandoli ad una collaborazione seria e continuativa, lontana dalle logiche dell'opportunismo politico e della visibilità personale, incentrata esclusivamente sul bene di Nemi, del suo territorio e della sua Comunità.

Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia e lo sviluppo di Nemi – conclude la nota –  a collaborare attivamente e senza ritrosie e preconcetti: siamo aperti a tutti, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti".

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NEMI, LOTTIZAZIONE I CORSI: POCHE ORE AL VERDETTO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Oggi martedì 5 dicembre allo Specchio di Diana a Nemi si terrà una assemblea cittadina sulla questione dell’approvazione del piano integrato I Corsi. Una iniziativa molto importante sintomo di una volontà di sensibilizzazione al rispetto del territorio in cui si vive. E’ importante che ci sia e che si porti avanti a prescindere dai Corsi, ma è doveroso dire che arriva piuttosto in ritardo rispetto alle segnalazioni di questo giornale che risalgono ai primi giorni di ottobre, quando ancora la situazione andava delineandosi. Quando, se si fosse costituito un comitato locale, si sarebbero potute manifestare compattamente le proprie ragioni fungendo da sostegno ad enti che, come il Parco, hanno come mission la tutela dell’ambiente protetto. Adesso che siamo a dicembre, come si dice, i giochi sono quasi fatti. I pareri sono già scritti, le posizioni già delineate e si và verso un esito che positivo o negativo che sia, influenzerà in maniera incisiva l’orientamento che le istituzioni hanno rispetto la politica di tutela dell’ambiente e di conseguenza le intenzioni dell’ente Comune, in questo caso, interessato in prima persona nella positiva realizzazione del Piano integrato ai Corsi (essendo il proponente).
La constatazione nel ritardo dell’appuntamento civico non vuole essere affatto un rimprovero, anzi uno sprono alla necessità di agire con prontezza in quanto tra due giorni, il 12 dicembre, si terrà un’altra conferenza dei servizi e nel frattempo gli Enti che hanno richiesto delucidazioni e ulteriore documentazione, hanno ricevuto quello che dovevano ricevere e dal canto loro hanno già formulato il famoso parere endoprocedimentale che consegneranno appunto questo giovedì.

E se è vero che l’azione civica deve sostenere quella degli Enti di tutela, allora, in questo caso, qualsiasi sarà il verdetto finale, ai cittadini spetta l’oneroso compito di monitorare, contrastare, applaudire, farsi sentire e se necessario manifestare liberamente il proprio assenso o dissenso rispetto tutta questa vicenda. Non è assolutamente il giornale che influenzerà il verdetto, non sono gli ambientalisti e non sono neppure i politici che influenzeranno le sorti de I Corsi. Ogni Ente farà fede alle normative vigenti e formulerà il parere. Non possiamo nascondere il fatto che determinati incroci planetari influenzano azioni e umori ma onestamente possiamo essere spettatori attivi o passivi rispetto a questa vicenda. Dunque. Alla vigilia dell’approvazione del Piano di Assetto, alla vigilia della conferenza dei servizi, alla vigilia della decisione degli attori della conferenza dei servizi, non possiamo far altro che attendere il verdetto e comportarci di conseguenza. Solo un po’ di amaro in bocca, resta quando si notano piccoli screzi interni a diverse correnti politiche che vorrebbero accaparrarsi la paternità di una iniziativa civica che, nel vero senso della parola, non dovrebbe avere colori politici. Visto che già siamo ad oltre la metà dell’opera bisognerebbe preoccuparsi di intraprendere un cammino collettivo, senza primi della classe, senza concentrarsi a litigare sui di chi siano i meriti o i demeriti. Semplicemente per senso civico.

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NEMI: TRA LOTTIZZAZIONE CORSI, POLITICA E IMPEGNO CIVICO

C.R.

Diverse questioni animano la cittadina di Nemi in balia di edificazioni, sviluppi politici e movimenti di correnti. Soprattutto sull’edificazione c’è un grande fermento civico intorno al cosiddetto Piano Integrato Corsi rispetto al quale si terrà un importante appuntamento martedì 10 dicembre alle ore 17 presso il ristorante “Specchio di Diana” di Nemi. Su questo e altri punti si è fatta sentire l’esponente locale di Sinistra Ecologia e Libertà Azzurra Marinelli.

Azzurra Marinelli, come commenta i dati e l’esito delle primarie Pd?
Un risultato che ha premiato senza dubbio il rinnovamento con numeri indubbiamente importanti, si parla di 2 milioni e mezzo di persone che hanno espresso la loro preferenza e quindi che hanno scelto il cambiamento. Detto questo prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario Sel Vendola ma aspettiamo comunque gli esiti del congresso nazionale. A breve, avremo anche un congresso provinciale, in coda al quale si terrà un appuntamento a Nemi il prossimo sabato 14 dicembre presso il ristorante Il Castagnone.

Come circolo Sel di Nemi, siete operativi?
Certo che sì. Abbiamo un circolo che vanta 25 iscritti, siamo vivi e vegeti e soprattutto lavoriamo molto sul territorio. Sicuramente siamo penalizzati dal fatto che non abbiamo una nostra bacheca in Paese. Questa è una annosa condizione che ormai va avanti da circa 4 anni. Abbiamo continuamente richiesto al Comune uno spazio ma non ci è stato mai concesso. L’ultima risposta che ci è stata data dal segretario comunale è stata che le bacheche che si trovano a Nemi sarebbero, a suo dire, abusive.

Quindi vi date da fare. In che cosa siete stati ultimamente impegnati?
Siamo impegnati, ovviamente, su più fronti. L’ultima azione fatta è stata ad esempio quella di protocollare in Comune diverse richieste al Sindaco, tra le quali una, nello specifico, inerente il finanziamento ai Comuni a rischio idrogeologico. Il Comune di Nemi, come gli altri del resto, aveva tempo fino al 30 settembre per inoltrare la richiesta di finanziamento: lo ha fatto? Oppure abbiamo perso questa importante opportunità?

Oltre a questa richiesta, c’è dell’altro?
Certamente sì. Siamo molto attenti sul fronte scuola. Abbiamo notato che l’unica palestra dove i bambini svolgevano attività fisica è chiusa. Ci chiediamo come mai il sindaco non abbia informato la cittadinanza in merito alle cause relative detta chiusura. Al contempo ci chiediamo: al momento, i bambini, dove fanno attività fisica? Il Comune si preoccuperà di trovare una struttura alternativa? Come genitori ci stiamo preoccupando di tenere in vita la scuola con un atteggiamento senza dubbio propositivo. Per questo siamo disposti ad occuparci tutti insieme di trovare una struttura alternativa alla palestra attualmente chiusa, ciò al fine di non permettere una fuga dei genitori dalla scuola di Nemi.

Che pensa del Piano integrato in località Corsi?

E’ una vicenda di interesse collettivo e al riguardo è importante non perdere l’appuntamento di domani, martedì 10 dicembre presso il ristorante Specchio di Diana. Sicuramente nulla è calato dall’alto, ma saranno i cittadini ad ascoltare di cosa si tratta. I Comitati devono nascere spontaneamente e questa il caso della località Corsi non è solo una questione politica ma soprattutto una questione civica. Dunque punto l’attenzione sull’appuntamento di martedì. Al contempo, mi incuriosisce il silenzio degli ex amministratori Biaggi – Cocchi su questa vicenda: Perché adesso non dicono nulla quando invece in merito alla questione di Pentima Pizzuta hanno alzato la voce?

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NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI: NASCE UN COMITATO DI DIFESA

Angelo Parca

Nemi (RM) – Finalmente qualcosa inizia a smuoversi. I cittadini si interessano della lottizzazione Corsi perché si tratta di una operazione che andrà ad impattare l'ambiente in maniera evidente e confutabile nonché a nostro parere devastante per gli equilibri naturali all'interno del Parco Regionale dei Castelli. 

Noi de L'osservatore d'Italia (redazione Lazio) che abbiamo iniziato a puntare l'attenzione sul caso dallo scorso ottobre abbiamo fatto una sorta di appello ad ambientalisti e cittadini di Nemi affinché s'interessino della vicenda che coinvolge la collettività.

Questo in quanto più numerosi si è e meglio si può portare avanti una certa difesa del territorio. Quindi riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia della nascita di un Comitato che monitori l'iter di realizzazione o meno del Piano Integrato Corsi.  Il comitato si è costituito, al momento, come volontà di un gruppo trasversale di cittadini appartenente idealmente all'area di centro-sinistra e di Partecipazione Democratica e che aspira a divenire un vero movimento locale di autotutela senza colori di partito.

Il nostro giornale aderisce fin d'ora a questo Comitato, con uno spirito apartitico ma volto alla tutela dell'ambiente e del territorio. E fin d'ora mettiamo a disposizione la nostra testata (come già fatto per il territorio di Canale Monterano) qualora si voglia intentare una raccolta firme finalizzata al contrasto della realizzazione del Piano Integrato Corsi.

Ecco la nota:

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Si è recentemente costituito il Comitato “No Piano Integrato i Corsi” di Nemi – acronimo No PIC – con l’obiettivo di promuovere azioni di sensibilizzazione e di presidio del territorio nemese sul quale incombe l’ipotesi di vedere realizzato un grande insediamento abitativo e commerciale dall’impatto devastante sull’ecosistema locale.

Tale Piano ha ricevuto pareri negativi, in particolare dai tecnici del Parco dei Castelli Romani, Ente verso il quale i cittadini di Nemi, fin dalla sua istituzione, hanno riposto la massima fiducia sull’operato qualificato dei suoi operatori che, quotidianamente, vigilano sul territorio castellano.

Il Comitato – che ha già convocato un’assemblea pubblica prevista martedì 10 dicembre ore 17 presso il ristorante “Specchio di Diana” di Nemi – è confidente che l’Ente Parco esprima un parere conforme a quanto già espresso dai suoi tecnici nel 2009, in previsione della prossima Conferenza dei Servizi convocata dal Comune di Nemi per l'adozione del suddetto Programma Integrato.

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eliminato per diritto all'oblio

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NEMI, PROFUMI E SAPORI DI ALTRI TEMPI: L'ANTICO FORNO FORTUNA

Redazione

Nemi (RM) – Profumi e sapori che ti portano indietro nel tempo. L’odore di pane riempie i vicoli e il centro storico del meraviglioso paese di Nemi.

Un piccolo gioiellino che ha un patrimonio storico naturalistico inestimabile. Il forno Fortuna ha una memoria lunga settant’anni. Figli e nipoti diventati genitori e poi nonni. Un pezzo di pane caldo, ciambelle al vino intinte in un bel bicchiere di rosso. Crostate, dolci antichi che non si trovano più se non in pochissime parti d'Italia.  La domenica, una festa. L’osservatore laziale ha deciso di fare un servizio a questo forno perché oggi, botteghe artigianali del genere è difficile trovarne.

Il pane del forno Fortuna che si trova nelle immediate adiacenze dell’imponente Castello Ruspoli è cotto ancora rigorosamente a legna ed è davvero speciale e particolare: nulla da invidiare a quello di Genzano e di Lariano, davvero una chicca.

Fausto, Alessandro, Massimo e Gloria si alzano presto al mattino. Si alzano alle tre quando ancora dormono tutti. Infornano e poi alle 7 la prima sfornata di profumi. E’ davvero eccezionale. Provare per credere.




NEMI: L'ANTICO FORNO CAVATERRA

Redazione

Nemi (RM) – Eccoci arrivati alla seconda puntata di “GustoBanda” la nuova rubrica de L’osservatore laziale che intende riscoprire insieme ai propri lettori i piaceri della cucina tradizionale, gli antichi sapori, i prodotti artigianali ma anche il mondo moderno e al passo con i tempi dei nuovi chef, le frivolezze e stranezze, creazioni di ingegni all’opera oltre, naturalmente, alle sagre e feste di piazza.

Al civico 8 della storica piazza Umberto I a Nemi c’è un altro forno antichissimo, quello dei Fratelli Cavaterra. Un tuffo nei piaceri e la riscoperta di prodotti realizzati artigianalmente senza conservanti e con ingredienti semplici. Uova, latte, farina, zucchero, vino e anice sapientemente dosati, utilizzati, impastati da mani esperte.  Massimo Cavaterra che ha fatto gli onori di casa e che ha imparato il mestiere da suo padre ci ha fatto vedere anche gli innumerevoli dolciumi che sforna l’affascinante fornace, rigorosamente a legna, che arde dal mattino fino a sera, lasciando i passanti inebriati dal profumo della legna e dei prodotti quali il pane e i dolci che sono in continua lavorazione.




NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI: C'E' CHI HA DETTO NO!

Lo scorso undici novembre il direttore del Parco dei Castelli Romani Tommaso Mascherucci, non avendo ancora ricevuto alcuna documentazione da parte del Comune di Nemi e quindi anche dal titolare del progetto, ha scritto al Comune facendo presente che, qualora non dovesse arrivare la documentazione richiesta in tempi ragionevoli per poter stilare la relazione tecnica e quindi il parere endoprocedimentale, si farà riferimento al parere precedente già espresso: un atto di coerenza.

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Il dissesto idrogeologico, mi è già capitato di dirlo, è un cancro per l’Italia, rimasto spesso e volentieri afono in nome della speculazione edilizia. Frane e alluvioni sono le figlie di una politica volta a distruggere aree che invece andrebbero protette.

I primi giorni del prossimo mese di dicembre, secondo calcoli spiccioli, dovrebbe tenersi la seconda seduta della conferenza dei servizi sulla lottizzazione Corsi a Nemi. E' iniziata lo scorso 16 ottobre la conferenza dei servizi alla Regione Lazio.

Il Comune di Nemi intende concludere in fretta il “Programma integrato di intervento di iniziativa privata” che permetterà alla società riconducibile a Renzo Cavaterra detto Massimo, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, di edificare in località Corsi a Nemi insieme ad altri soggetti.

In occasione dell’ultima conferenza dei servizi l’Ente regionale Parco dei Castelli Romani, così come la Provincia di Roma, hanno richiesto ulteriore documentazione per poter stilare una relazione tecnica o parere rispetto alla realizzazione del piano integrato in località Corsi, che ricordiamo nel 2009 non ebbe il nulla osta da parte del Parco dei Castelli Romani: a firmare il diniego di nulla osta fu l’allora direttore del Parco dei Castelli Romani Roberto Sinibaldi. Il diniego fu corredato da una relazione tecnica siglata dai geometri Massimiliano Troisi, Marco Ferrari e dal dottor Daniele Badaloni.

[ PER LEGGERE IL PARERE DEL PARCO DEI CASTELLI ROMANI EMESSO NEL 2009 CLICCARE QUI ] Questo parere di cui si parla tanto è pubblicato in allegato al presente articolo dal nostro giornale. Ed è un atto che appare più che mai attuale, valido, ben argomentato, contestualizzato rispetto ad una situazione che sembrerebbe essere rimasta invariata.

L’attuale direttore dell’Ente regionale Tommaso Mascherucci, il quale nel 2009, espresse già un parere di carattere agro vegetazionale rispetto al progetto “Corsi”, considerando anche l’impatto dell’edificazione sul suolo, acqua e aria e considerati anche i corridoi verdi, ha richiesto nuova documentazione (sicuramente perché aggiornata rispetto all’epoca) per poter stilare una più fedele relazione tecnica, al passo con i tempi. Oltre alla nuova documentazione, Mascherucci ha richiesto di poter effettuare un nuovo sopralluogo nell’area interessata dal progetto.

Lo scorso undici novembre il direttore del Parco dei Castelli Romani Tommaso Mascherucci, non avendo ancora ricevuto alcuna documentazione da parte del Comune di Nemi e quindi anche dal titolare del progetto, ha scritto al Comune facendo presente che, qualora non dovesse arrivare la documentazione richiesta in tempi ragionevoli per poter stilare la relazione tecnica e quindi il parere endoprocedimentale, si farà riferimento al parere precedente già espresso: un atto di coerenza.

Manca circa una settimana alla fine di novembre, siamo alla soglia della prossima conferenza dei servizi: perché l’Ente Parco non ha ricevuto ancora nulla? Come potrebbe in pochi giorni stilare una nuova relazione con tempi così stretti causati dal proponente stesso del progetto, cioè dal Comune?
 
Intanto, sempre lo scorso 11 novembre, Mascherucci è stato invitato dal Comune di Nemi al sopralluogo in località Corsi, stabilito per il 14 novembre.

Solo Mascherucci è in grado di sapere cosa scriverà sul nuovo parere, ma sicuramente è auspicabile un atto coerente con la linea perseguita in passato, dato lo stato dei fatti e lo scarso aggiornamento da parte dei proponenti alla data odierna.

Intanto analizziamo bene quello che sostanzialmente è stato il parere dell’ex direttore del Parco Roberto Sinibaldi.

LOCALITA' CORSI: 
Il profilo del Piano di Campagna è stato modellato in terrazzamenti artificiali anche per evitare la naturale erosione del terreno dovuta alle pendenze citate e alla composizione geologica degli strati superficiali che risultano di scarsa coesione. In questo senso le alberature esistenti assumo un ruolo fondamentale proprio nel mantenimento della coesione del terreno. Il terreno digrada successivamente con pendenze meno rilevanti, ma pur sempre da considerare per le criticità che potrebbero essere indotte da eventuali interventi antropici.

Ma non è tutto perché la relazione tecnica dei geometri e del dottor Badaloni dice anche che l’area è la continuazione dei tradizionali boschi a predominanza di castagno, esistenti in tutta la zona dei Castelli Romani.
Questa tipologia di boschi è considerata “Habitat naturale di interesse comunitario richiede la designazione di aree speciali di conservazione”. La rilevanza ecologica di questo bosco quale “cuscinetto” tra le aree a maggiore pregio naturalistico e quelle più antropizzate.
La realizzazione di questo progetto con centro estetico, villini ecc. andrebbe a causare una segmentazione e interruzione della continuità ecologica degli habitat e un conseguente abbassamento, nell’intera area circostante degli indici di naturalità esistenti.

Vicino ai Corsi c’è il Monte Calvarione e il Vallone Tempesta, aree di particolare pregio naturalistico. Considerata l’importanza della non trasformabilità dei luoghi regolata dalle direttive “Habitat e uccelli”, sostanzialmente non si può esporre questo ambiente naturalistico di enorme pregio ad interventi invasivi che comprometterebbero irrimediabilmente l’intero equilibrio naturalistico dell’area.

LE DIRETTIVE:
La direttiva "Habitat", e la Direttiva Uccelli costituiscono il cuore della politica comunitaria in materia di conservazione della biodiversità e sono la base legale su cui si fonda Natura 2000. Scopo della Direttiva Habitat è "salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato" (art 2). Per il raggiungimento di questo obiettivo la Direttiva stabilisce misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario elencati nei suoi allegati.

COSA SI AUSPICA:
L’educazione allo sviluppo Sostenibile (ESS) tocca tutti gli aspetti della vita e i valori, al centro dei quali vi è il rispetto  per gli altri, inclusi quelli delle generazioni presente e future, per la diversità, per l’ambiente, per le risorse della Terra. Dunque l’attuazione di quanto è sui pezzi di carta:
Importantissima al riguardo è la Valutazione di Incidenza Ambientale (in acronimo VINCA o VI) ha lo scopo di accertare preventivamente se determinati progetti possano avere incidenza significativa sui Siti di Importanza Comunitari (SIC), sulle Zone Speciali di Conservazione e sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS).

Tale procedura è stata introdotta dall’articolo 6, comma 3, della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l’integrità dei siti attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l’equilibrio ambientale.  In Italia la valutazione di incidenza ambientale è introdotta dall' art. 5 D.P.R. n. 357/97.

I proponenti di piani territoriali, urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico-venatori e le loro varianti, sono obbligati a predisporre uno studio (di incidenza) per individuare e valutare gli effetti che il piano può avere sul sito, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimo.

Gli atti di pianificazione territoriale da sottoporre alla valutazione di incidenza sono presentati, nel caso di piani di rilevanza nazionale, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e, nel caso di piani di rilevanza regionale, interregionale, provinciale e comunale, alle regioni e alle province autonome competenti.

I proponenti di interventi (progetti) non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della valutazione di incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi.

Le modalità di presentazione degli studi e la valutazione di incidenza dei piani e degli interventi sono stabilite dalle autorità competenti (Regioni e le province autonome, o enti delegati).

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NEMI, STRANE COINCIDENZE: BALDI, BERTUCCI… E L’INTUIZIONE DEL MEDIOCRE CAPO COMICO

“- Paggio Fernando sarà lei! – esclamò il signor Olinto, puntando l'indice peloso. – Lei sarà un amore di paggio, parola d'onore! –   Don Gaetanino Longo, rosso dal piacere, seguitò a tormentare i baffetti che non spuntavano ancora, e balbettò:  – Se crede… se le pare… – E come! e come! – Il capocomico, col pugno sull'anca e il busto all'indietro, colla tuba bisunta sull'orecchio, e il mento ispido in mano, saettando un'occhiata sicura di conoscitore di fra le setole delle sopracciglia aggrottate, continuava a dire: – Ma sicuro! Lei ha il fisico che ci vuole! Faranno una bella macchia insieme alla mia Rosmunda! –  Allora scoppiarono i malumori e le gelosie fra i dilettanti raccolti intorno al biliardo nel Casino di conversazione. Si udì prima un'osservazione timida, come un sospiro; poscia il coro delle lagnanze: Perché è figliuolo del sindaco!… Perché torna dagli studi col solino alto tre dita!… – Eh?… Che cosa?… Dicano, dicano pure liberamente. Siam qui apposta per intenderci… fra amici… –   Si fece avanti un giovanotto magro e barbuto, sotto un gran cappellaccio nero, e cominciò: – Io vorrei… Non dico per la distribuzione delle parti… Non me ne importa… Ma quanto alla scelta della produzione… Mi pare che sarebbe ora di finirla colla camorra…
  – Eh? Che dice? Non le piace la Partita a scacchi dell'avvocato Giacosa?… Lavoro applaudito in tutte le piazze!… “

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Un brillante Verga in “Paggio Fernando”, una ambientazione di fine ottocento ma ancora attuale. Un clima tragicomico ma incredibilmente proiettato in un contesto verosimile: Il capocomico è un mediocre artista, ma nello stesso tempo è un lucido ed esperto conoscitore di simili realtà provinciali, pronto a piegarsi senza difficoltà ai necessari compromessi, ma sempre salvaguardando le apparenze e mostrando dei tratti affabili e latamente signorili, necessari se si vuole trattare con un ambiente nel quale non manca gente influente e colta.

La nostra non è una volontà di persecuzione ma un desiderio di fare cronaca politica. Ai nostri tempi ci sono troppe metamorfosi, c’è una crisi dei valori data anche da una crisi d’identità. Non è per forza vero che se siamo nel Governo delle larghe intese, chi si riconosce in valori di destra o sinistra debba essere considerato un cretino.

Non mi sembra che i politici si concentrino sui malati e la sanità. Il consigliere Baldi, nelle sue dichiarazioni  è davvero poco sensibile e ingeneroso specialmente nei confronti di chi lotta per vedere rispettati i propri diritti. Il nostro giornale era presente alla manifestazione dei malati si Sla sotto al ministero: Baldi dov’era?

Il nostro giornale era presente alle proteste dei malati che chiedono le cure compassionevoli tramite metodo stamina: Baldi dov’era?

Il nostro giornale è stato innumerevoli volte al soccorso di Albano, sovraffollato con malati in barella in attesa da ore di ricevere cure: Baldi dov’era?

Il nostro giornale si è battuto per tenere aperto l’ospedale di Bracciano, ha fatto parlare personale medico e malati: Baldi dov’era?

Dove abbiamo visto Baldi? Ospite d’onore alla Sagra delle Fragole con il sindaco inquadrato al centrodestra Alberto Bertucci.

Facciamo i seri, e pensiamo ai reali problemi dei cittadini. Paggio Fernando ha individuato, nonostante la sua mediocrità, il suo pollo dalle uova d’oro: meglio seguirlo dappertutto. Tanto dovevo perché respingo qualsiasi forma d’ipocrisia. 

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NEMI, GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE: IL GRUPPO POLITICO “INSIEME PER NEMI” SI STRINGE ALLA COMUNITÀ SARDA

Redazione


Nemi (RM) – Il ciclone che ha devastato la Sardegna, seminando morte e distruzione, è una tragedia che tocca  tutti. Il Gruppo “Insieme per Nemi” desidera esprimere un forte cordoglio ai parenti delle vittime e a tutta la Comunità Sarda.

“In questo momento ritengo inutile commentare come la natura possa scagliarsi contro l’uomo  –dichiara il consigliere comunale di Nemi Cinzia Cocchi. – Ora è superfluo recriminare colpe e responsabilità. Occorre urgentemente rimboccarsi le maniche affinché parta immediatamente la difficile fase della ricostruzione. Si tratta dell’ennesima tragedia dall’inizio dell’anno causata da inondazioni, esondazioni e frane. La Politica deve assolutamente  impegnarsi affinché episodi del genere non si ripetano più”.

 




NEMI, STRADA NEMI – LAGO: FRANA UN ALTRO MASSO NELLO STESSO PUNTO E LA STRADA SEMBRA ABBANDONATA

C.R.

Nemi (RM) – Ieri era un macigno solitario e gigantesco quello che abbiamo immortalato sulla strada Nemi Lago, probabilmente franato con il maltempo della scorsa notte. Oggi giovedì 21 novembre 2013 poco distante dal macigno c’è un masso più piccolo del precedente ma comunque abbastanza grande da poter travolgere pedoni, ciclisti o automobilisti.

Questo è un chiaro segnale che la parete rocciosa in questione potrebbe essere in un grave stato di instabilità. E se al primo macigno è seguita la caduta di un altro masso allora significa che potenzialmente potrebbe venir giù ancora materiale roccioso, misto a radici di alberature che ad occhio nudo si presentano instabili.

Questo silenzio assordante da parte delle istituzioni preoccupa ancora di più. Vogliamo aspettare che succeda qualche tragedia? A Velletri un albero secolare ha ucciso un automobilista circa due mesi fa.

I due collegamenti strategici di Nemi, la via Nemorense e la strada provinciale Nemi – Lago si presentano entrambi compromessi. Per la via Nemorense, a quanto ci è dato sapere, la conferenza dei servizi convocata dal Comune su ordine del Tar non ha portato a nulla. Non ci sarebbero i soldi e allora rispetto all’inerzia del pubblico è molto probabile che si muoverà almeno uno dei due privati interessati dall’ultima frana.

Ma quanto tempo dovrà persistere quella situazione da terzo mondo? Comunque ci sono due strade provinciali compromesse e non c’è alcuna comunicazione rispetto a ben due macigni franati sulla strada. Non ci sono transenne, nastri, avvisi. Insomma sembra una strada abbandonata. Comune, Provincia e Regione se ci siete, intervenite al più presto.

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