NEMI, DISSERVIZI TRASPORTO PUBBLICO: OSCAR AL CONSIGLIERE COTRAL PER L'IMPEGNO PROFUSO

Redazione

Nemi (RM) – Un cittadino di Nemi scrive alla nostra redazione per segnalare i continui disagi del trasporto pubblico su gomma che deve affrontare quotidianamente.  Le lamentele sul Cotral a Nemi, purtroppo, sono molto frequenti.

Pensare che l'attuale consigliere di maggioranza ed ex aspirante presidente del consiglio comunale di Nemi Giovanni Libanori ricopre anche la carica, almeno fino ad oggi, di consigliere d'amministrazione dell'azienda di trasporto. Infatti lo stesso non ha risparmiato promesse su quella che doveva essere una grande rivoluzione dei trasporti a Nemi grazie al suo intervento. Adesso riecheggiano quegli slogan roboanti soprattutto quando si perde l'autobus o quando questo non arriva dove dovrebbe.

E allora sale la rabbia dei fruitori del servizio pubblico che non hanno un'autista personale che li porta a destra e a manca.

Per questi motivi il nostro quotidiano L'osservatore d'Italia nella nostra vignetta satirica "all'ultimo grido" ha deciso di assegnare l'oscar realizzato ad hoc per il pluri consigliere, sicuri che saprà apprezzare con i suoi soliti epiteti fiammanti questa nostra iniziativa. 

Di seguito la lettera del cittadino di Nemi inviata oltre che al Cotral e al comune di Nemi anche alla nostra redazione:

"Buon pomeriggio!
Vi riscrivo per la seconda volta per congratularmi con quel genio che ha elaborato gli orari degli autobus Cotral. da e per il comune di Nemi. Da informazioni ricevute da persone anziane del paese, una volta l'autobus partiva circa alle 6,00 verso la capitale. Eh! altri tempi!!  (Abbiamo interpellato un altro cittadino ormai conosciuto dalle cronache locali come "inc…….to" e che in passato ha segnalato altre situazioni di disagio e che non è il cittadino che scrive questa lettera il quale ci dice che una volta gli autobus partivano anche alle 5) – ..Ritornando al Genio – sicuramente un dottore – per "lui" una persona che lavora a Roma e abita a Nemi, non dovrebbe usare i mezzi pubblici e quindi.. può anche cambiare città!! Eh! si perchè il primo autobus utile , secono il vostro orario , per la più vicina cittadina fornita di notevoli corse Velletri-terminal anagnina / Velletri terminal laurentina ed innumerevoli altre località partirebbe, è alle ore 7,20!!!! …complimenti !! Ciò vuol dire arrivare a Roma alle 9,30-10,00! … che soddisfazione!! E' semplicemente scandaloso che un paese come Nemi – perla dei Castelli Romani – non possa rientrare nella immensa rete di comunicazione laziale, sarebbe da dire uno dei casi che ci equiparerebbe al terzo mondo! Gli italiani sono abituati a capire sempre tutto e quindi anche le difficoltà ormai note …… ah!! per non parlare della domenica!! .. i turisti di tutto il mondo, vi ringraziano coralmente!!
Noi pendolari e Italiani pensiamo che il peggio non finisca mai quindi non possiamo che affidarci alla santa speranza! nel caso specifico per un migliore servizio pubblico primario dei trasporti!! Riepilogo dei collegamenti come dal sito Cotral (quando sono confermati dalla presenza reale dell' autobus nel paese)
per Genzano di Roma: 7,20 – 8,40 – 10,50 ns – 11,20 sa – 13,15 – 14,20 sa – 14,40 ns – 16,25 – 17,25 – 18,50
da Genzano di Roma: 7,00 – 8,20 – 10,40 ns – 11,00 sa – 13,00 – 14,10 – 16,15 – 17,15 – 18,40

Ringrazio anche perchè se perdo o non passa l'auto dell 18,40 torno a casa a piedi Genzano-Nemi 6km anche al buio!!!  (Anche qui abbiamo sentito l'altro cittadino conosciuto come "inc……….to" di Nemi il quale ci dice che i Km sono circa 3,6) Saluti cordiali! ugualmente, anche se difficilmente troverò conforto da una risposta o troverò mai una risposta.
P.P.F."

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NEMI, CIMITERO: I GATTI SFRATTATI DALLA SCUOLA TROVANO UNA NUOVA CASA CON RIFIUTI INGOMBRANTI AL CAMPOSANTO

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera pervenuta alla nostra redazione da un cittadino di Nemi

"Gentile Direttrice
sembra che l’Amministrazione comunale di Nemi ci goda nel farsi prendere in castagna. Parliamo di nuovo del civico cimitero dove è spuntata una graziosa minitenda, che seppur artigianale, sembra in grado di sfidare il tempo e le intemperie: Lei si domanderà: è a che cosa è adibita la minitenda? A mensa dei gatti che probabilmente si sono rifugiati laggiù dopo tutto il clamore verificatosi dentro e fuori la scuola. Per inciso, vista la notevole popolazione di topi presente nel cimitero, un po’ di gatti non guastano.
Ma, mi consenta, questo è il lato goliardico della cosa. Quello che non va è la discarica presente dietro l’angolo del cimitero. Gli infissi gettati da ignota mano, sembrano sostare in quel luogo da molti, molti mesi: le foglie secche e la vegetazione che li avvolge lo testimoniano. Quindi erano già presenti quando Lei ha segnalato la discarica presente nel piazzale, ma, l’Amministrazione se ne è ben guardata dal rimuoverli insieme alle altre suppellettili. “Che ce frega” (avranno pensato), sono dietro l’angolo, nessuno li vede, occhio non vede cuore non duole.
Un cittadino a cui duole"

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NEMI: TAGLIO DEL NASTRO PER"LA BOTTEGA DEGLI AROMI" … NATURA E BELLEZZA SUL CORSO DI NEMI

Redazione

Nemi (RM) – Taglio del nastro oggi e domani per la "La Bottega degli Aromi" in corso Vittorio Emanuele, 3 a Nemi. Nato da un lavoro in tandem tra Azzurra Marinelli e Anna Santolamazza le quali insieme hanno aperto una attività che non poteva mancare a Nemi: candele, oggetti per la casa e per la bellezza e cura personale ma anche tanto altro. Il tutto rigorosamente "Made in Italy" con materiali naturali che fanno della Bottega degli Aromi un posto esclusivo e all'insegna dell'ecosotenibilità. Sì perché altro elemento importante è che tutto l'arredo all'interno del negozio è ottenuto con materiali riciclati e quindi riutilizzati. Dal prodotto quindi alla sua presentazione su scaffali e affini è tutto rigorosamente "naturale". I prodotti in vendita sono a basso costo e si distinguono per la loro alta qualità ma al contempo accessibilità di costi: "La Bottega degli Aromi – dicono Anna e Azzurra – è frutto di una accurata e studiata ricerca effettuata in maniera tale da dare una risposta efficace ad una richiesta semplice ma che andava focalizzata e messa in pratica: prodotti naturali, belli da vedere da acquistare per regalare agli amici, da tenere in casa e da usufruirne per il proprio piacere e benessere". Natura, bellezza e arma inconfondibili sono in attesa di essere scoperti alla Bottega degli Aromi di Nemi, sul corso principale.  




NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: CRONACA DI UNA SEDUTA IN VESPRO

di Maurizio Costa

Nemi (RM) – Il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri pomeriggio al Comune di Nemi ha trattato, tra gli altri punti all’ordine del giorno, un tema fondamentale: la scuola del paese.

Dopo le numerose lamentele dei genitori e le accuse verso l’Amministrazione Comunale, il Sindaco, Alberto Bertucci, ha deciso di affrontare questo tema scottante in un orario un po’ insolito per un argomento così delicato: infatti la seduta è iniziata verso le 19.30, orario che ha portato fisiologicamente molti cittadini a non essere presenti, vista la vicinanza con l’ora di cena e il pomeriggio trascorso, per molti genitori, a ritirare le pagelle scolastiche dei propri figli.

Sorprendentemente il primo cittadino, anziché snocciolare analiticamente i problemi che hanno interessato la scuola di Nemi, ha proposto una mozione per esprimere tutta la vicinanza dell’Amministrazione al problema della scuola: “Siamo molto vicini a questa problematica. La scuola di Nemi è stata oggetto di attacchi non reali da parte della stampa. Inoltre – ha continuato Bertucci – l’ASL RMH ha reputato idonea la struttura, dopo aver fatto un sopralluogo”. Ma era di questo che si sarebbe dovuto discutere?

La mozione è stata votata con sei sì e solamente un no, quello della Consigliera Comunale Cinzia Cocchi la quale non ha potuto essere d'accordo sul fatto che a scuola non sia successo nulla e che gli episodi avvenuti siano stati frutto di una mera strumentalizzazione.

Infatti, Cocchi, era munita di fotografie e commenti degli stessi studenti della scuola che sul noto social network lamentavano in maniera molto pesante i gravi accadimenti del giorno 7 gennaio 2014, quando degli animali sono entrati nelle classi e hanno fatto i loro bisogni a causa di una o più finestre lasciate distrattamente aperte nel periodo di festività natalizie.

La notizia che ha lasciato sorpreso più di qualcuno è che la Consigliera di opposizione Stefania Osmari, insegnante dello stesso Istituto, responsabile della sicurezza e protagonista assieme agli studenti e gli altri docenti di sopralluoghi Asl ed episodi vari tra polemiche sulla mensa e caldaia mal funzionante, abbia votato positivamente alla mozione.

Lo stesso Sindaco ha poi affermato che: “La scuola merita di essere tutelata e migliorata, non limitandoci solamente a dire che è importante per la collettività, e soprattutto non deve essere oggetto di strumentalizzazione.”

La Consigliera Osmari, quindi, ha preso la parola: “La scuola è fondamentale per crescere i futuri cittadini. Parlando da insegnante dico che bisogna creare delle sinergie per evitare di stare sempre nell’occhio del ciclone.” Riguardo alle foto che ritraevano un gatto poggiato sui contenitori dei vassoi della mensa dell’Istituto, la Consigliera ha puntualizzato che: “Il gatto non si trova direttamente sui vassoi, ma sui contenitori esterni. Non doveva starci, ma comunque è stato un caso. Molte cose sono state montate intorno ad un evento.”

A questo punto la Consigliera Cocchi ha preso la parola: “Io ho presentato al Sindaco una richiesta per poter organizzare un Consiglio Comunale aperto e straordinario, di modo che le stesse mamme potessero partecipare alla riunione e poter dire la loro sulla condizione della scuola. Bertucci, però, non ha preso in considerazione la richiesta”. Riguardo alla situazione della scuola la Cocchi è stata chiara: “Bisognava chiuderla, pulirla con dei volontari e riaprirla il giorno dopo. All’interno della scuola si fanno corsi di yoga, di scacchi e di minibasket, tutte cose molto buone, ma prima bisognerebbe pensare a comprare beni primari, che molte volte devono essere acquistati dai genitori stessi.”


Anche il Consigliere Giovanni Libanori ha voluto dire la sua, visibilmente alterato tanto che non ha risparmiato qualche pugnetto sbattutto sul tavolo: “La posizione della Cocchi è bieca e subdola, atteggiamento che si sposa bene con la sua strumentalizzazione da parte della stampa. In tutta questa storia si è giocato molto sull’aspetto emotivo e soprattutto in un periodo di iscrizioni scolastiche.” Riguardo all’accusa della Cocchi, secondo la quale alcuni genitori non parlerebbero perché impauriti, Libanori ha affermato che: “I genitori non parlano perché sono intelligenti e non si fanno strumentalizzare.”
A questo punto Bertucci, dopo aver ringraziato la Cocchi per essersi risparmiata un altro discorso riguardante la caldaia della scuola, ha dato il via alla votazione per la mozione che esprimeva la vicinanza del Consiglio all’Istituto.

E’ stato un Consiglio Comunale molto movimentato: la Cocchi, dopo aver sottolineato che c'è un chiaro conflitto d'interessi in quanto la rappresentante dei genitori dell’Istituto è la moglie del Sindaco Bertucci e che quindi difficilmente può essere una portavoce superpartes dei bisgoni dei genitori e studenti, ha terminato il suo discorso con evidente sollievo della maggioranza e del Sindaco ma affatto soddisfatta. Speriamo che questa vicenda non sia solo parole e che presto si passi ai fatti.

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NEMI: ART & DESIGN. TUTTI PAZZI PER IL RENZO PIANO DE NOANTRI

 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DETERMINA ]

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Una "porta d'oro" per la Polizia Locale di Nemi. Ben 1.708,00 euro determinati dal Comune per una nuova porta di divisione da posizionarsi all’interno del nuovo ufficio nell’Immobile Comunale in Corso Vittorio Emanuele.

L'opera è affidata a Carlo De Luca. Fosse la porta magica che risolve tutti i problemi! E dunque, ancora infissi da copogiro griffati De Luca che ormai sta diventando un trend, una mania, una pazzia…. sì tutti pazzi per gli infissi di Carlo De Luca, che potrebbe essere paragonabile a "Renzo Piano"… di Nemi però.

Non stiamo nella pelle, non vediamo l'ora di immaginare il design di questa porta. Sarà futuristica? Sarà avanguardistica? Sarà come la finestra di Magritte, una mescolanza tra realtà e illusione?

Una ossessione: A Nemi di molto ci si può lamentare ma proprio no, degli infissi proprio no. Quali saranno i prossimi infissi che abbelliranno gli edifici pubblici del paese? Dopo le finestre costate 5 mila euro in una scuola cantiere e dopo la porta da quasi 2 mila euro che cosa ci aspetterà? C'è chi scommette di vedere prossimamente un infisso in bronzo esposto come un'opera d'arte su piazza Roma al posto della fontana. Chi un infisso d'arte griffato ovviamente dal mastro degli infissi del Comune nemese.

E se si mettessero tutte vetrate intorno al lago? Non è una cattiva idea… lo specchio di Diana circoscritto dagli infissi di Carlo De Lucà…. "eccezziunale veramente!"




NEMI, CASO MERLONGHI. CHIARA RAI: “ABBIAMO PIACERE NEL PUBBLICARE L’ESITO DEL SUO CASO GIUDIZIARIO”

Non comprendo come mai lei, dottor Filippo Merlonghi, ha ritenuto di dover indirizzare per conoscenza anche al sindaco di Nemi Alberto Bertucci la nota che ha gentilmente inviato a mezzo posta elettronica all’attenzione della sottoscritta

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Egregio dottor Filippo Merlonghi, siamo stati ben lieti di accogliere la sua nota nella quale ci comunica l’assoluzione del Tribunale di Albano rispetto al reato di cui all’art.490 c.p. Non rinnego affatto di aver considerato che la vicenda giudiziaria chel'ha investita è stata certamente poco edificante per il Comune di Nemi ma la parola “vergogna” non è in maniera esclusiva riferita a lei quanto piuttosto alla ormai ancora attuale situazione di proliferazione di “imputati” che ha coinciso con recenti accadimenti politico – temporali. Infatti a novembre del 2012 rammento di aver provato vergogna nel vedere un primo cittadino indagato e poi imputato per Turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti, parlo dell’attuale sindaco Alberto Bertucci, in una foto in bellavista sul sito istituzionale dell’Ente nella quale, appunto, il sindaco rinviato a giudizio stringe la mano al Procuratore Capo Nazionale antimafia Pietro Grasso, oggi presidente del senato, in occasione di un evento che si è tenuto addirittura ad Albano Laziale e non a Nemi.

Capisco molto bene, col senno del poi, la sua premura nel voler comunicare la sua assoluzione con la stessa intensità, e aggiungo a ragion veduta da parte sua, ma la prego di non voler mischiare le parole “vergogna” e “poco edificante” a Suo piacimento decontestualizzando il concetto che ho voluto esprimere a novembre del 2012 e che invece è assai chiaro e di difficile alternativa interpretazione.

Nel ribadirle il nostro interesse a diffondere la notizia della sua assoluzione al fine di dare una completa e corretta informazione ai nostri lettori, non le nascondo che non comprendo come mai lei, dottor Filippo Merlonghi, ha ritenuto di dover indirizzare per conoscenza anche al sindaco di Nemi Alberto Bertucci la nota che ha gentilmente inviato a mezzo posta elettronica all’attenzione della sottoscritta. Stia pur certo che il sindaco avrebbe letto ugualmente, tanto è vero che in passato mi ha personalmente querelato per ciò che ha letto sul mio giornale. Allora non ci sbagliavamo poi così tanto quando abbiamo sottolineato il rapporto di fiducia che intercorreva e probabilmente ancora intercorre tra lei e il sindaco in quanto è stato lei stesso ad aver ritenuto opportuno mettere a conoscenza anche il primo cittadino della sua nota a noi indirizzata.

Comunque, dottor Merlonghi, ci auguriamo che nel pubblicare ben due tabella che ribadiscono la sua assoluzione abbiamo soddisfatto la sua giustificata esigenza di completezza dell’informazione e per quanto riguarda sue accuse di non aver accertato la fondatezza di quanto abbiamo scritto mi metto da subito a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti ed eventuale esibizione degli atti che hanno supportato quanto da me dichiarato a novembre del 2012.

Cordialità Chiara Rai

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NEMI, CASO PENALE VIGILE MERLONGHI: ASSOLTO PER IL REATO DI CUI ALL’ART. 490 C.P.

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Filippo Merlonghi ex art 8 Legge nr° 47 del 1948

 

Di seguito trascrizione della nota di cui si allega copia [ Nota di Filippo Merlonghi ]

"Egregio Direttore, Dott.ssa Chiara Rai,
invio, ai sensi e per gli effetti dell’art.8 Legge nr.47 del 1948, brevi dichiarazioni a rettifica dell’articolo da Lei pubblicato sul suo giornale in data 24/11/2012, nel quale riferiva in merito ad un precesso penale cui la scrivente era sottoposto per il reato di cui all'art.490 c.p,.

In tale articolo la vicenda veniva definita "poco edificante nonchè fonte di vergogna per il Comune di Nemi", essendo il Merlonghi “persona di fiducia del Sindaco", “tanto da essere considerato nei fatti Comandante dei vigili anche se non ha i requisiti per essere investito di tale carica".
Veniva altresì riferito, in maniera contraria al vero, che lo scrivente fosse imputato anche ai sensi del Decreto Legislativo n.209 del 2003 Art,13 e del D.Lgs nr. 152 del 2006, art.252 e 137, ossia per reati cd. ambientali. Sarà certo lieto di apprendere che con sentenza n.473/13 il Tribunale di Albano
Laziale ha assolto lo scrivente dall'unico reato ascrittogli, quello di cui all’art.490 c.p., "perchè il fatto non sussiste". Nessun processo invece è stato mai avviato nei confronti del sottoscritto per reati ambientali, di cui invece Ella ha riferito, senza accertarne la fondatezza, nel proprio articolo.
Sone certo che vorrà procedere alla pubblicazione della presente notizia magari accompagnandola da una effigie delle scrivente con su impresso, questa volta, il timbro "assolto", in modo che i suoi lettori possano ricevere informazioni puntuali e complete su vicende già ritenute dal suo giornale di sicuro interesse pubblico, visto il risalto loro conferito. Ritengo peraltro ancor più doverosa la pubblicazione considerato che la vicenda giudiziaria che coinvolgeva lo scrivente era stata definita una vergogna per il Comune di Nemi, giudizio che evidentemente merita di essere rivisitato alla luce dei fatti.
Ringraziandola sin d’ora per la sua cortese disponibilità, porgo distinti saluti.

Filippo Merlonghi"

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NEMI, DEIEZIONI ANIMALI A SCUOLA: COCCHI CHIEDE SEDUTA STRAORDINARIA E APERTA. IL SINDACO PREPARA TUTT'ALTRO

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Arrivano dei segnali rispetto alla richiesta avanzata dal consigliere comunale di "Insieme per Nemi" Cinzia Cocchi di un consiglio comunale urgente ed aperto inerente gli ultimi episodi che hanno interessato la scuola di Nemi.

“Il 13 febbraio alle ore 18:30 – fa sapere Cocchi – è convocato un consiglio comunale non esclusivamente incentrato sulle problematiche scolastiche emerse in questi ultimi tempi ma bensì una seduta dove ci saranno altri punti all'ordine del giorno e solo al quarto punto ci sarà "Scuola di Nemi una risorsa per la nostra comunità".

Il titolo non lascia presagire una volontà di affrontare e superare insieme le problematiche nell’ambito della scuola per offrire servizi migliori alle famiglie e soprattutto agli studenti ma probabilmente, dato il titolo del punto, sarà un inno alle iniziative che tutte le scuole d’Italia portano avanti ma senza sbandierarlo in manifesti politici o sedute di consiglio comunale.

“Nella mia richiesta – prosegue Cinzia Cocchi – i punti all'ordine del giorno erano: 'Chiarimenti, discussione e provvedimenti da adottare al fine di risolvere le criticità che hanno interessato negli ultimi giorni la scuola di Nemi e costituzione di una commissione avente funzione di controllo e garanzia'. Chiedevo inoltre una seduta del consiglio Aperto, dove tutti i cittadini avrebbero potuto prendere la parola ed avanzare proposte”.

E’ palese che i punti all’ordine del giorno non rispecchiano le richieste avanzate dal consigliere di opposizione Cocchi ed è altrettanto chiaro che non si terrà alcuna seduta aperta dove tutti i cittadini possano partecipare e prendere la parola avanzando proposte.

“E' ovvio, che la mia richiesta – dice Cinzia Cocchi – ha indotto Alberto Bertucci a trovare la soluzione migliore per provare ad uscire fuori da un palese fallimento di gestione delle gravi vicende che hanno colpito l’istituto scolastico. Vorrà comunicare tutte le iniziative, comprese quelle nuove come la scuola di scacchi e dei corsi di yoga, sciorinerà tutte le altre attività, basket, scuola di giornalismo, canto, etc, etc, per concludere alla solita maniera che ormai conosciamo. Insomma, vorrà imbandire una tavola con il servizio di cristallo e le posate d'argento, dentro una baracca. Inoltre ha valutato bene anche l'orario, infatti se il consiglio inizierà alle 18:30, si arriverà a parlare della scuola, sicuramente dopo le 19:00, orario in cui tante mamme, ahimè, non potranno più partecipare! In questo modo, non rispetta quanto previsto dalle norme, prevarica il diritto del consigliere di minoranza, ma soprattutto prende in giro i cittadini”.

Insomma, si è capito che sta per andare in onda la solita messa in scena con una seduta di Consiglio comunale pari ad una fiction dove il regista avrà studiato tutto nei minimi particolari per far sì che uscendo dal Comune si dica, “abbiamo una scuola come la Oxford University”. Peccato che stia cadendo a pezzi. Peccato che si siano verificati episodi molto gravi come un felino sui vassoi della mensa, come la caldaia malfunzionante e come animali che lasciano deiezioni per l’istituto scolastico. Ma tutto ciò non sarebbe vero. Sarebbero tutte bugie e molti cittadini nemesi si sarebbero inventati tutto.

Già si può immaginare la scena: si leggerà la lettera del funzionario Asl che dice tutto e non dice niente e soprattutto non nega la presenza di ratti e gatti all’interno dell’istituto all’indomani del 6 gennaio 2014. Ma scarica tutto sulle docenti che avrebbero segnalato. L’opposizione di Cinzia Cocchi cercherà in tutti i modi di controbattere, disturbata dai pugni sul tavolo e dalle parole in libertà dell’ex aspirante presidente del consiglio comunale e dei ”vergogna” strascico su facebook subito dopo e dei riferimenti a chi cerca di fare informazione.

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi. 

Ma allora perché non diciamo che sulle sedie di scuola c’erano delle violette profumate germogliate grazie al clima propizio miscelato dalla corrente di una mezza finestra lasciata aperta. Anzi, facciamo così. Sono tutte bugie, le finestre erano chiuse e le deiezioni di animali erano degli ologrammi. 

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NEMI – GENZANO: TUTTE LE “CYNTHIA” PAZZE PER GIOVANNI LIBANORI

di Chiara Rai

Nemi / Genzano (RM) – E’ polemica sulla gestione dello stadio Luciano Iorio di Nemi strappato ai nemesi doc. Venire a capo delle vicende delle varie ASD non è semplice specialmente se c’è confusione tra nomi simili e denominazioni di società facilmente confondibili. Certo partendo da un semplice comunicato stampa, noi de L’osservatore d’Italia abbiamo ravvisato delle singolarità. Che vedremo e affronteremo con dovizia di particolari dopo aver raccontato il fatto scatenante che ci ha fatto appassionare alle vicende dello stadio Luciano Iorio di Nemi.

Tutto è iniziato nella vicina Genzano. Qui gira un volantino pubblicato anche sul sito ufficiale della ASD Cynthia 1920. Il volantino più che di carattere sportivo è palesemente di stampo politico. Si tratta di un attacco all’amministrazione Gabbarini per la gestione degli impianti sportivi genzanesi utilizzati dalla storica Associazione Dilettantistica Sportiva Cynthia 1920.

L’accusa agli amministratori è di non aver mantenuto le promesse fatte e quindi di non aver sufficientemente investito nelle strutture lasciando tutti gli oneri di manutenzione a carico della società sportiva Cynthia 1920. A firma del consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Giovanni Libanori, il quale sul sito ufficiale risponde alla voce di Vicepresidente della Cynthia 1920, c’è un comunicato stampa che riporta testualmente: "Abbiamo risollevato la societa' genzanese e abbiamo eseguito importanti interventi di ristrutturazione, sia dei campi che degli spalti, offrendo maggiori spazi grazie all'utilizzo del "Luciano Iorio" di Nemi. Ora rischiamo di non poter svolgere gare ufficiali sui nostri campi e di dover dirottare le squadre altrove perche' sono scaduti i termini per il rinnovo delle autorizzazioni. Purtroppo il sostegno che l'Amministrazione ci aveva annunciato e le tante promesse fatte in realta' non sono state rispettate e a rimetterci saranno i calciatori genzanesi di tutte le categorie".

Sia il volantino che il comunicato fanno riferimento, tra l’altro, allo stadio di Nemi.

Rispetto al volantino pubblicato sul sito ufficiale Cynthia 1920, lo stesso presidente della ASD Cynthia 1920 Sandro Baldazzi si dissocia dalle parole scritte: “Mi dissocio dal volantino – dice Baldazzi – quelle sono parole che hanno un chiaro contenuto politico. Io non voglio assolutamente avere a che fare con la politica, la finalità della ASD Cynthia 1920 è sportiva. Fare questo manifesto è stato un errore. Ma comunque, circa 15 giorni fa si è dimesso da vicepresidente della ASD Cynthia 1920 Giovanni Libanori”.

L’assessore allo Sport del Comune di Genzano Patrizia Mancini direttamente colpita assieme al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini da questo volantino firmato “Cynthia Calcio” ribadisce che si tratta di una mera strumentalizzazione politica: “Il presidente si è dissociato da questo volantino – dice Mancini – spiegherò nell’ambito di una conferenza stampa tutti i dettagli su quanto abbiamo investito a partire da 24 mila euro per fare il muro di recinzione al campo in questione a 5 mila euro per ripulire i bagni e via dicendo. Non confondiamo lo Sport con la politica e ai miei competitori politici dico di lasciar perdere i colpi bassi”.

Il continuo riferimento allo stadio di Nemi ci ha portato a fare delle serie riflessioni.

Giovanni Libanori nella sua nota parla di “utilizzo” e il volantino riporta “In questi mesi la nuova dirigenza, a proprie spese, ha: Dotato la società di un altro impianto sportivo (stadio Comunale di Nemi)”. Giovanni Libanori come da visura camerale della società di capitali Cynthia 1920 Srl aggiornata al 4 febbraio 2014 risulta essere tra gli amministratori con la carica di vicepresidente. Ma allora si è dimesso o no? Perché ad oggi agli atti ufficiali queste dimissioni non risultano.

Non vi è dubbio alcuno, quindi, sul fatto che la Asd Cynthia 1920 utilizzi e si pregii di essersi dotata dello stadio di Nemi.

Mentre la Cynthia 1920 si vanta di essersi dotata dello stadio nemese c’è chi non appare così di frequente sulle cronache sportive ma bensì paga 36 mila euro l’anno, almeno sulla carta, non si sa per quale intrinseco spirito di sacrificio. Si tratta della nuovissima ASD Diana Cynthia, l’associazione residente a Nemi ma con il presidente di Genzano Erminio Tardioli che sostanzialmente ha interrotto il sogno del gruppo storico di Nemesi di rimettere in piedi la Nuova Diana Nemi che si è costituita il 1 agosto 2013, e la cui presidenza fa capo allo storico allenatore Antonio Fortuna. L’associazione dilettantistica contava di rientrare il prima possibile nell’impianto sportivo e in merito avevano anche ricevuto delle rassicurazioni ma poi nei fatti è successo altro perché, si può facilmente presumere, che le capacità di contribuzione economica per la manutenzione dello stadio da parte della Nuova Diana Nemi non fosse tanto facinorosa quanto la nuovissima ASD Diana Cynthia.

Tutto inizia dai sigilli al campo sportivo che arrivano a luglio del 2012.

A novembre dello stesso anno si viene a sapere che oltre all’ex sindaco Cinzia Cocchi e all’ex sindaco Alessandro Biaggi, sono risultati indagati anche il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, per “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. Alberto Bertucci in veste di amministratore del Comune di Nemi, nell’ordinanza 21 del 26 agosto 2010 “falsamente attestava, riferendosi al campo sportivo Iorio di Nemi” l’idoneità del campo, visto il certificato di agibilità del campo di gioco che consente agli spettatori di accedere alle tribune in muratura e ciò sebbene l’impianto sportivo fosse privo di certificato di agibilità, privo di attestazione di allaccio alla pubblica fognatura, privo di certificazione antincendio e addirittura composto da alcuni manufatti abusivi (tribuna per ospiti, toilette, due magazzini, spogliatoi e club House).

E’ risultato indagato per lo stesso reato anche il consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Giovanni Libanori perché addirittura si sarebbe spacciato per il sindaco di Nemi attestando la perfetta idoneità del campo sportivo. Insomma la Procura ha sequestrato tutto e ancora si attendono le conclusioni di queste indagini. A questo punto, l’amministrazione di Alberto Bertucci ha inizato a fare i lavori per poter rimettere in piedi il campo sportivo e ottenere quindi il dissequestro.

Per l’amministrazione di Alberto Bertucci arriva una schiarita di nubi grazie alla delibera di giunta del 19 giugno del 2013 nella quale si ripercorre con molta chiarezza l’escursus del campo sportivo Luciano Iorio. A maggio del 2013 viene concesso il dissequestro con utilizzo per svolgimento di incontri a porte chiuse dopo i lavori di adeguamento effettuati dall’amministrazione di Alberto Bertucci.

Il Comune di Nemi però deve essere in grado di coprire i costi gestione del campo come si legge nella delibera di giunta: “il Comune deve garantire una quota minima di copertura dei costi di gestione pari al 36% dei medesimi e può arrivare fino ad una copertura massima del 100%”. Per coprire i costi di gestione che ammontano storicamente a circa 36 mila euro l’anno l’Ente può ricorrere alle convenzioni. E allora che succede? Per non trovarsi pagamenti sulle spalle il Comune di Nemi ha indetto un bando di gara e, fato ha voluto, che rispondesse al bando un nuovo soggetto, non veterano del settore, disposto a pagare tale somma.

La curiosità ci spinge a chiederci: ma quali sponsor sono così coraggiosi da investire in una nuova ASD addirittura da permettere alla stessa di sostenere tali ingenti costi di gestione? E aggiungiamo che il Comune di Nemi (come da delibera del 19 giugno 2013) si è riservato la facoltà di permettere l’utilizzo anche ad altre ASD del territorio come ad esempio la Cynthia 1920 che si vanta addirittura di essersi dotata di tale impianto, previa richiesta di utilizzo del campo sportivo a mezzo apposito modulo allegato alla delibera 64 del 19 giugno 2013.

Queste ASD possono usufruire del campo a cifre irrisorie rispetto a quanto pagato dalla Diana Cynthia. Si parla di 3 mila euro oppure di 100 euro a seconda della frequenza o meno dell’utilizzo dello stadio nemese.

Dunque, la Diana Cynthia paga e le altre ASD si fanno belle con i dindi degli altri?

Ci sia consentita questa interrogazione. Ecco in conclusione come può essere spiegato il fatto che la Nuova Diana Nemi sia stata messa da parte e quindi non abbia stipulato convenzioni e non sia stata la squadra gestore dello stadio di Nemi: probabilmente non aveva 36 mila euro l’anno da corrispondere al Comune. Chissà se la Diana Cynthia, aldilà delle mere formalità abbia effettivamente versato nelle casse comunali cotanto importo. Ai tecnici l’arduo bilancio.

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NEMI: IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE GABRIELE DI BELLA SEMPRE CON LE MANICHE RIMBOCCATE

Redazione

Nemi (RM) – La Polizia Locale di Nemi diretta dal Comandante Gabriele di Bella insieme ai Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Fabio Adinolfi sono prontamente intervenuti per mettere in sicurezza una buca in via Riccardo De Sanctis detto Vittorio.

L'area è stata transennata. L’asfalto è ceduto probabilmente a causa del forte maltempo degli scorsi giorni. Si evidenzia che da quando il comandante Gabriele Di Bella aveva annunciato a pochi mesi dal suo insediamento dei cambiamenti che sarebbero stati visibili e tangibili all’interno della Polizia Locale della cittadina, si iniziano a vedere i primi risultati. Ma saremo più specifici in seguito. Innanzitutto la tempestività d’intervento e il monitoraggio della viabilità che appare visibilmente più coordinato e non è difficile vedere lo stesso Comandante intervenire personalmente e rimboccarsi le maniche.




NEMI, VILLA DELLE QUERCE: UNA "TRUFFA" USCITA SULLE CRONACHE AD OROLOGERIA

 

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di Angelo Parca

Nemi (RM) – Un ciclone giudiziario ha investito le cliniche Villa delle Querce a Nemi e Villa Gaia a Nettuno facenti capo all’urologo Mario Garofalo, tra i più grandi imprenditori della sanità romana. L’accusa è di truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.

A Villa delle Querce avrebbero fatturato prestazioni sanitarie mai effettuate e ospitato pazienti nei reparti di riabilitazione e lungodegenza pur non avendo le autorizzazioni e, proprio in quei reparti riservati a patologie gravi, accoglievano le persone affette da obesità e polifagia. E’ principalmente questo il motivo per cui i gestori e gli amministratori delle cliniche sono finiti sotto processo. Secondo gli inquirenti, le richieste dei medici di base sarebbero state firmate su sollecitazione della casa di cura, che avrebbe indirizzato i pazienti negli studi di alcuni dottori per ottenere i certificati necessari al ricovero.

I fatti sono riferiti agli anni che vanno dal 2006 al 2008. A scoprire il presunto giro di false prestazioni e fatture gonfiate sono stati i Nas, le cui indagini sarebbero iniziate incrociando il numero dei pazienti ricoverati e il personale addetto. Secondo i militari, l’orario di lavoro del personale sarebbe stato insufficiente per consentire l’espletamento delle terapie indicate nelle fatture.

Sebbene l’accusa rimanga quella di truffa, un altro fatto coinvolge sempre Mario Garofalo con la clinica del litorale Villa Gaia. L’uomo, in concorso col responsabile amministrativo, Fabrizio Nanni, avrebbe permesso di svolgere nella casa di cura un’attività sanitaria riabilitativa, di lunga degenza medica e di residenza sanitaria assistenziale pur senza l’autorizzazione della Regione Lazio. In realtà Mario Garofalo avrebbe continuato a svolgere la riabilitazione perché in mano aveva una determina dirigenziale e un parere firmato da Elda Melaragno che ai tempi era direttore del dipartimento sociale della Regione Lazio. Questa presunta mis en scene avrebbe permesso alla clinica di avere rimborsi dalla Regione Lazio per oltre 2 milioni di euro.

Eppure la notizia che ha voluto investire il nome dei Garofalo come di “truffatori” non è stata accolta come un fatto scontato da chiunque abbia avuto rapporti con la famiglia degli imprenditori, conosciuti per essere particolarmente precisi nella loro attività imprenditoriale. Diciamo che è un gruppo che si è saputo fare strada nel mondo della sanità e che ha visto Mario Garofalo ricoprire cariche di particolare prestigio come la presidenza dell’Associazione Italiana Sanità Privata che ha incentivato anche le borse di studio per i figli dei dipendenti meritevoli. Secondo molti il Gruppo deve almeno in parte la sua fortuna ai rapporti stretti dei fondatori, i fratelli Mario, Antonio e Raffaele Garofalo, con la nomenclatura dal vecchio Pci. Tornando dunque a Villa delle Querce, dotata di Rsa, riabilitazione motoria riabilitazione cardiologica, day surgery e reparto per acuti, parliamo in un certo senso di una struttura che è stata sempre un fiore all’occhiello della sanità locale e questa notizia di ciclone giudiziario sembrerebbe essere quasi un evento radiocomandato, fatto esplodere sulle cronache con il timer. 

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