NEMI POLITICA: "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA" NON E' "COSA" DEL PD

Ch. Rai

Nemi (RM) – Sulla scia del fermento post elezioni europee, anche "Partecipazione Democratica" esprime le proprie opinioni e perplessità sul corso o meglio la piega che sta prendendo la politica a Nemi. Il nostro quotidiano è lieto di accogliere questa nota che appare chiara d'intenti e, nonostante la non troppo velata critica lanciata in merito alla stampa che in determinate circostanze diventa "la stanza" dove mettere pubblicamente in piazza le proprie opinioni, ringraziamo la coalizione rappresentata in comune dalla consigliera di opposizione Stefania Osmari per averci scritto. La stampa, che per alcuni può apparire un  "tallone d'Achille", se seria e costantemente presente, può rivelarsi un mezzo democratico e di partecipazione che permette alla cittadinanza di capire cosa succede tra le "quattro mura".  

Ecco la nota di "Partecipazione Democratica":

Egregio  direttore, il confronto sollecitato da tempo da Partecipazione Democratica fra le componenti della sinistra nemese è improvvisamente esploso sulle pagine del suo quotidiano. Evidentemente esse esercitano un’attrazione maggiore rispetto a quattro squallide pareti. Ci permetta , quindi, di dire la nostra, anche perché siamo stati tirati in ballo nella discussione. Prima di tutto ci preme sottolineare che  Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è semplicemente una iscritta del PD , il resto non ha  alcun rapporto con quel partito. Il PD locale, insieme a Rifondazione Comunista, all’Italia dei Valori e a  Nemi per Sempre ha appoggiato la lista alle ultime elezioni comunali. Punto!

Le accuse velate (neanche tanto) di presunta pochezza del gruppo nel fare opposizione e di scarsa determinazione del nostro consigliere che qualcuno avanza nelle pieghe dei propri ragionamenti, non solo non le condividiamo, ma ci rimane difficile capirne il senso, visto il susseguirsi dei fatti alla luce della realtà nemese. In questi due anni il progressivo disimpegno dei partiti che, in successione, sono scomparsi del tutto (RC e Italia dei Valori) o sono stati latitanti per un lungo periodo, per poi riattivarsi solo di recente (PD), ha prodotto una riduzione sostanziale del numero di attivisti della lista. Chi è rimasto ha  continuato a lavorare con senso di responsabilità e dedizione, non solo perché convinto del progetto, ma anche per rispetto verso i tanti cittadini dai quali avevano ricevuto fiducia. Tra molte difficoltà e innumerevoli impegni extra Nemi comunque, siamo riusciti a produrre una discreta mole di lavoro, sia all’interno dell’istituzione con Stefania Osmari, sia con comunicati di denuncia scritta rivolti alla cittadinanza. Sicuramente non sarà molto, ma non ci sembra che qualcun altro, nel frattempo, possa vantare di meglio. Non ricordiamo alcuna manifestazione cittadina, o sit in di militanti, di questa o quella forza nè, tantomeno, azioni plateali tali da attirare l’attenzione su qualsivoglia problematica. Se si escludono la breve stagione del Comitato No Pic, nato, tra l’altro,  con il nostro contributo, e le iniziative sulla raccolta differenziata dell’associazione ViviNemi, abbiamo letto solo qualche intervista incisiva sull’osservatore laziale. Se dovessimo evidenziare una nostra palese lacuna diremmo che  la stampa è il nostro tallone d’Achille. Per la verità non tutto per demerito nostro. Per il resto riteniamo di poter definire la nostra azione, seppur tra le tante difficoltà ricordate, puntuale nel denunciare le carenze prodotte dall’amministrazione Bertucci.

Stefania Osmari, ne siamo sicuri, avrebbe potuto essere un ottimo sindaco per la nostra comunità! Secondo noi rappresenta, ancora attualmente, la miglior scelta che, la sinistra nemese, può esprimere se si votasse adesso. Competente e capace!  Con un modo di agire gentile, rispettoso di tutti e mai urlato, rappresenta un valore aggiunto nel panorama politico nemese. Qualcuno, invece, vede in queste sue modalità di porsi una debolezza, una mancanza di determinazione .”Manca di cattiveria” è uno dei commenti fatti! Un pregio, secondo il nostro modo di intendere la politica, argomentata e con contenuti di valore!

Altro punto fermo è che Partecipazione Democratica esaurirà il suo compito alla fine dell’attuale legislatura.

Il segretario cittadino del PD  auspica un confronto interno. Come detto è da tempo che stiamo cercando di concretizzare un confronto con i soci fondatori della lista (almeno quelli rimasti) per comprendere come intendano affrontare il dopo Bertucci. Ad oggi , tra un nicchio, un tentenno e la pausa elettorale, non se ne è fatto nulla. Noi continuiamo ad aspettare. Intanto sull’Osservatore  qualcosa hanno detto. Da quello che emerge   dalle interviste sembrerebbero orientati a percorrere  strade diverse in futuro. Da una parte il ponte lanciato localmente da Sel al PD, in linea con le dinamiche nazionali di quel partito, e la successiva replica del segretario PD, seppur in distinte forme, palesano l’intenzione di creare una solida alleanza cittadina, tutta interna al PD, di fatto tagliando fuori chi del PD non è. Dall’altra, sembrerebbe che, la svolta movimentista in atto, porti ad indirizzare  una  buona fetta di consenso interno alla sinistra nemese dentro i recinti di un movimento (sempre che riuscisse a strutturarsi a Nemi) che, come è noto, impone rigidi vincoli in merito a possibili alleanze.

Brutti presagi. Se così fosse la destra nemese che, da circa 15 anni governa Nemi grazie solo alle divisioni della sinistra locale, potrà continuare a dormire sonni tranquilli.

Siamo preoccupati. Da cittadini innamorati di Nemi e del suo territorio temiamo che esso possa essere in serio pericolo   se lasciato ancora  governare  dalla  destra. Sia quella attualmente al  governo che quella all’ opposizione sul modo di intendere la  tutela del territorio viaggiano in piena   sintonia e continuità. Prova ne  è  l’esempio della recente vicenda del PIC (piano integrato Corsi) adottato dalla giunta comunale  e contrastato da tantissimi  nemesi,   con le bacheche della destra di lotta e fantasia, di solito  solerte megafono dei cittadini  contro Bertucci, rimaste in un   imbarazzato e complice silenzio.  Per questo, molto banalmente, riteniamo che il pericolo possa essere scongiurato in un solo modo: conquistare il governo cittadino! (Area Metropolitana permettendo.) Per avere qualche chance di riuscita,secondo noi, l’unica soluzione percorribile è tentare di mettere insieme i cittadini,  le forze politiche, i movimenti e i comitati presenti sul territorio che, pur con  le loro diversità politiche, ritengano prioritario  mettere al centro del loro agire politico locale, la salvaguardia del territorio di Nemi, in tutte le sue declinazioni. Insomma qualcosa di  simile all’origine del  No Pic depurato però, da personalismi, strascichi di faida , da infantilismo e tifo politico.  Siamo coscienti che è una impresa difficilissima. Ma non vediamo altre opzioni credibili. Diversamente rischieremo di  ritrovarci fra qualche anno  a rimpiangere quello che poteva esser fatto per salvare le Piagge piuttosto che Pontecchio e non è stato nemmeno tentato per…………. qualcuno poi dovrà spiegarlo!

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NEMI SAGRA DELLE FRAGOLE 2014: OGGI LA SFILATA DELLE "FRAGOLARE" IN TIPICO COSTUME NEMESE

Redazione

Nemi (RM) – Oggi è la giornata clou per l’81° edizione della Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori di Nemi.

Grandi protagoniste della festa saranno le "fragolare", che rappresentano le donne del paese che dopo giorni di duro lavoro nei campi sfileranno in corteo abbigliate con l'antico costume tradizionale: gonna rossa, bustino nero, camicetta bianca e mandrucella candida in testa.

Il lavoro delle fragolare lavoro è duro come quello delle mondine nelle risaie: per far crescere le fragole ci vuole un terreno adatto, il clima ideale ma soprattutto cura e dedizione. Dalle erbacce infestanti che vanno continuamente estirpate ai frutti in via di maturazione che vanno difesi, fino alla raccolta che avviene rigorosamente a mano con la schiena curva, ogni cesta di fragole raccolte equivale a molte ore di lavoro sotto al sole. Da queste parti gli abitanti hanno per tanti anni cercato le piantine nei boschi per poi trapiantarle nei poderi terrazzati delle pendici del lago di Nemi. Sarà inoltre possibile visitare il Museo delle Navi di Nemi con il nuovo allestimento dedicato all’imperatore Caligola 




NEMI POLITICA: IL GRANDE RITORNO DELLA "BALENA BIANCA". PARLA IL LEADER STORICO DELLA SINISTRA NEMESE VAIRO CANTERANI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non potevamo non chiedere a Vairo Canterani, da sempre storico rappresentante di una politica di sinistra, un commento a caldo rispetto a queste rapsodiche dinamiche politiche che stanno prendendo pian piano forma a Nemi che, come diciamo sempre, rappresenta comunque il riverbero della politica nazionale. Con poche semplici parole, Vairo Canterani, dipinge l’attuale momento storico politico: “Il vecchio Partito Comunista – dice Canterani – non è mai arrivato oltre il 30 per cento perché giocava a favore della balena bianca, cioè la Democrazia Cristiana, la paura della Sinistra. Oggi il partito di Renzi ha oltrepassato il 30 per cento proprio perché non ha giocato più la paura della Sinistra in quanto la verità è che la Sinistra non c’è più. Tanté che sotto Renzi molte forze trasversali stanno ricostruendo questo partito interclassista che sostanzialmente porterà a cambiamenti di tipo cosmetico ma che serviranno per garantire questo modello sociale ricostituito”.

Dunque il quadro politico nazionale non si discosta poi tanto da quello locale nemese dove, ad esempio, un partito che fin’ora ha dato l’idea di camminare con le proprie gambe come Sel (tant’è che ha corso in solitario alle precedenti amministrative) adesso ha teso la mano al Partito Democratico per costruire una solida alleanza per il futuro. Anche perché, al livello nazionale, questa coesione è già più tangibile.

“Ubi major minor cessat – prosegue Vairo Canterani, il quale con un detto latino, sostanzialmente rimarca il fatto che “in presenza di quel che possiede più valore e importanza, quel che ne tiene meno perde la propria rilevanza”. La gente che ha votato Grillo come me, lo ha fatto perché era desiderosa di dare una spallata a questo sistema opportunista e imperante. E devo dire che c’è molta gente che come me è lontana dagli opportunismi politici”.

Canterani ritiene che il partito politico non possa essere un fine bensì uno strumento: “Il mio cambiamento – continua Vairo – è pertanto politico perché quando uno strumento non funziona lo si cambia e in questo momento Grillo rappresenta quella necessaria incisività che manca altrove. Sebbene – rimarca Canterani – il mio desiderio maggiore rimane sempre quello di ricostruire un grande partito di ispirazione comunista e socialista, con valori e idee da sempre inalterati ma che adesso non sono più rappresentati al livello politico. La politica, in questa fase, vede molti personaggi in cerca d’autore e un Pd trasformista che volge verso un ritorno alla Democrazia Cristiana, come già detto”. 

"Non è elegante – conclude Canterani – vedere tanti personaggi, che in passato hanno sempre osteggiato la politica di Matteo Renzi, tentare ora di saltare sul carro del vincitore. Questo è un chiaro segnale della decadenza dei tempi".

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NEMI POLITICA: IL PD DICE "NIET" AD ALBERTO BERTUCCI. E A SEL? PARLA IL SEGRETARIO MASSIMILIANO CONTE

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Si accende la politica a Nemi a seguito dell'esito delle Europee che hanno visto in pole position il Pd come del resto è avvenuto al livello nazionale. Così ci sono molti pronti  a salire sul "carro dei vincitori" un pò per una sana convinzione che il leader del movimento del Pd nazionale stia concretamente cercando di cambiare le cose e dall'altra parte, al livello locale s'intende, si cerca di creare una salda coalizione che riesca ad essere compatta e alternativa all'attuale giunta di centrodestra di Alberto Bertucci.

Indiscrezioni parlano di un possibile passaggio del sindaco Alberto Bertucci (ex Udc, poi Pdl poi Forza Italia?) al Partito Democratico, tant'è che anche al segretario Pd Massiliano Conte, al quale abbiamo riservato una intervista, sono arrivate queste voci.

E pare che al momento ci sia il muro rispetto a questa ipotesi che poi resterebbe comunque una libera facoltà del primo cittadino Alberto Bertucci quella di passare ad un altro partito. Nella storia della politica non sarebbe ne la prima ne l'ultima volta.

Del resto anche il consigliere regionale con la lista civica Zingaretti Michele Baldi (Membro Commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, Membro Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo) ha fatto già, nel suo trascorso politico, un simile passaggio.

Di seguito proponiamo l'intervista al segretario del PD di Nemi Massimiliano Conte.

Alla luce degli ottimi risultati registrati dal Pd a Nemi in occasione delle elezioni Europee, come intendete consolidare questi dati sul territorio?
La ringrazio per la domanda alla quale vorrei rispondere con la minor retorica possibile. I risultati, come giustamente dice lei, sono ottimi e sopra ogni più rosea previsione. Stare sopra il 40% è stato sorprendente.  Eravamo sicuri di essere il primo partito di Nemi, ma non così marcatamente. Tuttavia, essendo di natura abbastanza realista, ritengo che quello a cui abbiamo assistito sia l’effetto combinato di tre fattori. Da un lato, il nostro elettorato, simpatizzanti e iscritti, che hanno partecipato in massa e convintamente alle votazioni. Abbiamo uno “zoccolo duro” di cittadini che non hanno avuto tentennamenti sul valore politico del PD.  In questo senso, la geografia del votante democratico a Nemi è abbastanza compatto e si distribuisce su quattro grandi aggregazioni generazionali: gli “Anziani”, persone che hanno fatto la storia della sinistra nemese a partire dal glorioso PCI. Gli “over 55” – diciamo per semplificare i cinquantenni – che sono stati giovani protagonisti di quella stagione di passioni e che oggi non sempre, in molti casi, hanno condiviso le dinamiche del Partito a livello nazionale. Questo vale anche per i “Quarantenni” e “Trentenni” che, culturalmente, hanno vissuto la politica in una fase di passaggio molto critica per la con la nascita del partito padronale di Berlusconi, e in questi ultimo anni, della Ditta Grillo & Casaleggio Spa. Ci mancano – e lo dico con grande dispiacere – un gruppo rappresentativo di “Giovani” che, nel tempo si sono dispersi in mille rivoli e nel disimpegno, delusi, e non a torto, dalla politica.
Il secondo aspetto, determinante, è stato quello dell’”Effetto Renzi” che sicuramente ha svegliato molte coscienze del Centro politico, e non ultimo di alcuni militanti del M5S, a votare contro una deriva populista, antieuropea e sfacista che avrebbe fatto ripiombare l’Italia ai margini dell’Europa, con un livello di scarsa credibilità internazionale. Sta di fatto che, dopo il voto, lo spread si è riabbassato…
Il terzo fattore, sicuramente meno influente ma da non trascurare, è che in molti si sono accorti che il PD nemese non è morto ma esiste nonostante tutti i tentativi di miniaturizzarlo dopo le elezioni locali del 2012.

Ma è vero che avete avuto il sostegno non richiesto di esponenti dell’attuale giunta a votare per i candidati del PD?
Guardi, la voce, anzi, le voci sono arrivate da più parti anche a me. Il fatto che un personaggio storico come Goffredo Bettini, ad esempio, sia stato sponsorizzato da “qualcuno” che fa parte di uno schieramento politico antitetico al nostro lascia il tempo che trova. Direi che sorrido e guardo con pietas il gioco infantile dello scambio di “Figurine Panini” del tipo: “Ti do un Goffredo per un Ciocchetti!! Ridicolo! Per quanto mi riguarda, questo modo di far politica è figlia di una logica perversa che vede il potere come scambio potenziale di favori, oltre ad una caduta di stile che vorrebbe lanciare avvertimenti sottili. Finchè io sarò segretario del PD a Nemi mi batterò affinchè la politica della nostra comunità avvenga alla luce del sole e dal basso. Si possono al massimo suggerire delle preferenze, ma mai imporre un nome. E’ la gente che conta, la sua libertà di scelta insindacabile, non i notabili locali della vendita porta a porta. Un po’ di pudore per favore!
 

Come riuscirà a pianificare le diverse anime all'interno del Pd locale?
Speravo che non mi facesse questa domanda perché è la più difficile e provocatoria che mi poteva fare! Non voglio dilungarmi su una storia annosa, travagliata e complessa che ha visto in quasi due decenni disperdersi lentamente un patrimonio di cultura progressista, di idee e di persone animate in molti casi da motivazioni, anche condivisibili, ma che hanno creato le condizioni per consegnare Nemi nelle mani della Destra. Questo dato è incontrovertibile e dovrebbe convincere a far fare un passo indietro a chi crede ancora di poter imbrigliare il PD ad uno schieramento piuttosto che a un altro o a lanciare un’OPA sul Partito. Per questo non mi interessa rivangare il passato e voglio ricordare che la mia nomina è frutto proprio di una volontà sana e matura di tutti coloro che avevano e hanno a cuore il superamento di questa diaspora scegliendo un “soggetto terzo”. Io sono un “esterno” e un Segretario di transizione. Il mio obiettivo è dare un’identità ideologica al nostro gruppo che si traduca in comportamenti concreti, visibili: senso di comunità – del Noi -, etica nei comportamenti, capacità di ascolto, progettualità, rispetto, conoscenza. E, soprattutto fiducia! Fiducia che la politica a Nemi non potrà essere più la stessa e che può trasformarsi in un laboratorio di idee staccato dalle dinamiche politiche nazionali.
Mi permetta di dire che il PD di Nemi ha la grande occasione di diventare un polo aggregante di tutti i progressisti di buona volontà che vogliano lasciare la loro traccia, il loro contributo concreto per il paese. Nessuna egemonia se non competenze e capacità che ciascuno dimostrerà sul campo. Non ci saranno, finchè sarò Segretario, dei “nominati”, ma solo gente capace di costruire un futuro, un destino che non sia quello di rivedere le solite facce nel governo del Comune. Anche per questo, al nucleo duro degli attuali componenti del mio Direttivo si lascerà spazio ad altre persone che vogliano darci una mano. So perfettamente che rischio l’osso del collo, ma vale la pena provare a “cambiare verso”. Mi permetta una citazione renziana, la prima e forse l’ultima, essendo io notoriamente un autarchico in quanto a schieramenti di partito.

 

Contate ancora sul sostegno della lista civica Nemi per Sempre e se no, pensate ad un’altra forma di coalizione di centrosinistra in grado di essere eletta alle prossime amministrative?
Anche questa è una di quelle domande difficili, da un milione di euro! E mi colpisce che non mi abbia citato direttamente Partecipazione Democratica! Lo prendo come un suo lapsus freudiano, mi passi la battuta…. La premessa, comunque, è che in quella lista ci sono persone che hanno fatto la storia della sinistra di Nemi e che hanno contribuito, insieme ad altre rappresentanze, a creare Partecipazione Democratica. Voglio essere molto franco, senza dare giudizi di valore: questo schieramento ha perso le elezioni non per la allora candidata a sindaco – anzi, tutt’altro: va dato merito al suo grande sforzo personale – ma per quello che chiamerei un “difetto genetico” di quel gruppo: era frutto di una sommatoria di singolarità, monca tra l’altro della rappresentanza di SEL, e non un prodotto, una miscela di vero rinnovamento politico del centro-sinistra. C’ero anch’io, anche se in terza fila, all’epoca: grande buona volontà e persone per bene, ma l’esperimento non ha dato il risultato atteso. Ha pagato di più l’astuzia relazionale e mestierante e le sponsorship del candidato che poi ha vinto, che non un centro-sinistra riaggregato in tempi stretti per la bisogna.
Detto questo, la domanda è: Nemi per Sempre e le altre componenti non-PD di Partecipazione Democratica hanno avviato una riflessione sincera e profonda sulle cause che ci hanno inchiodato ad avere un ruolo subalterno alla Destra? Basta aver spostato la barra da sinistra verso il M5S per aver superato un passato politico fatto di sconfitte? Io, sommessamente, dico: mi ritrovo con molte istanze e battaglie politiche che i cosiddetti grillini sostengono a livello nazionale ma rifuggo dalle logiche schizoidi e urlate per cui “noi siamo buoni e voi siete i cattivi, noi onesti e voi corrotti”. La forma è per me sostanza.
E se riusciamo a superare i vari personalismi in un clima di fiducia reciproca, depurando i nostri pozzi da qualche traccia di cianuro ancora presente, la strada per un confronto non può che essere aperta. E non solo per Nemi per Sempre.
Ma dalla sua domanda credo che lei voglia farmi dire, in fondo in fondo, anche un’altra cosa: se il PD di Nemi sia disponibile ad una alleanza futura con l’attuale Sindaco. In questo caso, la mia risposta gliela do in russo: niet!

 

E per quanto riguarda SEL? E’ vero che c’è un accordo tra di voi?
Come tutti sanno, sono due anni che mi sono riavvicinato alla realtà nemese, con molta umiltà e desiderio di ascolto. Forse con qualche ingenuità di troppo. Ciò che ne ho ricavato è che la comunicazione politica che serpeggia nella nostra cittadina segue i meccanismi patogeni del passa parola e del gossip, con un potenziale detonante spesso mortale, che distrugge ponti e collegamenti tra le persone. Il fatto che a livello nazionale SEL abbia fatto una scelta di campo scindendosi in due tronconi, uno dei quali confluente nel PD, non garantisce che, a livello locale possano esserci le condizioni per una “incorporazione”. Lo dico chiaro, anche riferendomi agli altri gruppi politici presenti in un’ideale area di centro-sinistra: il PD nemese è stato in questi anni, a torto o a ragione, messo alla gogna e relegato in un angolo, anche in modo ingiusto e feroce. Oggi, il mio gruppo ed io, sta faticosamente terminando l’attraversamento del deserto. Non mi basta che il PD abbia vinto. Stravincere è un grande rischio! Per questo, vorrei esprimere il mio pensiero con una metafora, che può sembrare un po’ “intellettuale” ma che sono certo ogni lettore può capire e che mi perdonerà: noi del PD nemese stiamo “elaborando il lutto” e la colpa per aver depauperato un’opportunità, un progetto politico e un futuro per i nostri giovani. Sono certissimo che non vi è crescita se non si comprendono le ragioni di un fallimento. Per questo invito tutti – e lo dico con rispetto e sommessamente – a fare altrettanto. Il nostro deserto – parlo del PD – dura da più di due anni, e non bastano poche ore o una settimana per spurgare i pozzi inquinati. Per questo chiedo che ognuno faccia la sua parte, con onestà intellettuale e con la consapevolezza che perpetrare logiche comunicative del tipo “io buono, tu cattivo; la colpa non è mia ma tua” portano ad un vicolo cieco e a una chiusura di ogni dialogo. Mi permetta di chiudere con un aforisma attribuito al grande Marx (Karl, non i Fratelli comici, anch’essi immensi): “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Io e il mio PD all’inferno non ci vogliamo ritornare. Per questo, facciamo che il tempo e la buona volontà finiscano di cicatrizzare ferite ancora aperte. Il lutto non è ancora terminato.
 

Sotto il profilo dell'opposizione in consiglio comunale ritiene si stia andando nel verso giusto o che si debba rilanciare anche sotto quest'aspetto?
Le rispondo subito, ben sapendo che la sua domanda sottende una sottile critica. La nostra consigliera di opposizione svolge un ruolo non facile che raccoglie e riflette le istanze presenti a Nemi attraverso Partecipazione Democratica. Molte cose sono state dette e fatte. Tuttavia, questo schieramento, che vede anche il PD come “socio fondatore” insieme ad altri gruppi, si trova, a mio modo di vedere, in una fase di passaggio che richiede grande onestà intellettuale, lungimiranza e spirito costruttivo tra tutti i membri che la compongono. L’obiettivo è capire se questa compagine rappresenta, oggi che parlo, tutti i cittadini che l’hanno votata due anni fa, se va superata o rinvigorita. Ed è solo da un confronto interno a Partecipazione, senza pregiudiziali, che si può reindirizzare la forza di opposizione per operare magari con più determinazione all’interno del consiglio comunale.
 

Quali i suoi prossimi traguardi in qualità di Segretario del Pd di Nemi?
Guardi, la mia posizione l’ho espressa pubblicamente, ai miei amici del Direttivo e alla Segreteria Provinciale del Partito. Non sono un politico di professione e, a cinquantacinque anni, posso solo ringraziare chi mi ha eletto per avermi dato l’opportunità di sperimentarmi su un terreno nuovo, che, confesso, non credevo fosse così impegnativo. Nemi, come tutti i piccoli paesi, è un coacervo politico di passioni e interdizioni. E io sono un semplice cittadino, non la Provvidenza. Mi considero, come ho già detto, un Segretario di transizione senza mire per poltrone future in caso di vittoria del centro-sinistra. Mi interessa, invece, riuscire a coinvolgere la gente del paese nella costruzione del “nuovo PD”, e lo farò, lo faremo con l’attuale Direttivo – e con quello più allargato che vorrei promuovere -, coinvolgendo la cittadinanza in alcune iniziative specifiche di cui parlerò in un’altra intervista, sempre che ancora me la conceda.
Comunque, lo dico con una punta di orgoglio esplicitando chiaramente la mia matrice culturale su questa idea: credo che un Circolo di partito debba trasformarsi in un Laboratorio che attivi un senso di Comunità e di partecipazione dei cittadini, nello spirito che molto efficacemente ha tracciato Fabrizio Barca nel suo libro “La Traversata”, al quale rinvio per far capire il senso di quello che vorrei fare e che tutti noi dovremmo promuovere. Leggiamo troppo poco, vediamo troppa televisione, stiamo troppo sui pc, e crediamo che basti del buon pragmatismo per fare politica.  Per tutto questo lei potrebbe dirmi, conoscendo Nemi forse molto meglio di me, “sei un sognatore”. Si, lo ammetto, lo sono ma, come diceva John Lennon in quella canzone senza tempo e inno alla libertà che è Imagine, “ma non credo di essere l’unico”. Vorrei che ci dessimo una speranza. Facciamolo almeno per i giovani di Nemi.
Poi chi vivrà vedrà. Nella peggiore delle ipotesi, potrò dire che almeno ci ho provato.

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NEMI, VIA NEMORENSE: VIVA LA SAGRA DELLE FRAGOLE, "CHE CE FREGA DELLA SICUREZZA"

Redazione

Nemi (RM) – Anno nuovo, problemi vecchi e dinamiche pressoché incomprensibili. Ancora il vergognoso tira e molla delle transenne in vista della Sagra delle Fragole. Ma stavolta non è il quotidiano a rimarcare questa situazione paradossale quanto più un cittadino che si proclama "automobilista esasperato", leggiamo cosa ha da dirci. Possibile che l'amministrazione comunale faccia il bello e il cattivo tempo su una strada che perdipiù non è di competenza comunale ma bensì provinciale? Ci chiediamo ancora e per l'ennesima volta: ma la Provincia è al corrente dello spostamento delle transenne apposte a tutela della pubblica incolumità? 

Gentile Direttore,
Puntuale come la scadenza di una cambiale anche questo anno si sta verificando l’ennesimo arbitrio dell’Amministrazione comunale di Nemi. Mi spiego meglio: sulla via Nemorense (all’altezza del progressivo chilometric0 3,250) dove da anni esiste un pericolo di crollo del costone sovrastante la strada in oggetto, la provincia di Roma in qualità di proprietaria della strada, ha provveduto a transennare metà carreggiata allo scopo di evitare pericoli a persone o autoveicoli in transito.

Lei si domanderà che cosa sta succedendo di tanto grave?

L’Amministrazione comunale di Nemi sta operando in questo momento per spostare le transenne in questione perché domenica si svolgerà l’annuale Sagra delle Fragole e quindi, per evitare ingorghi alla circolazione stradale, è necessario eliminare la strettoia che rallenta notevolmente il traffico veicolare. A questo punto una domanda (per dirla con il buon Lubrano) sorge spontanea: ma esiste veramente un pericolo di crollo del costone? Perché delle due una: o non esiste, e allora non si capisce per quale motivo per 364 giorni all’anno gli automobilisti sono costretti a file continue per superare la strettoia, o esiste il pericolo concreto per la pubblica incolumità e allora non si capisce perché questo viene a mancare (guarda caso) in occasione della Sagra delle Fragole.

Un automobilista esasperato.

PS. La Provincia di Roma è a conoscenza di quanto sta accadendo?

 

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NEMI POLITICA: C'E' ARIA D'INTESA SEL – PD

C.R.

Nemi (RM) – Dopo il grande successo elettorale del PD e il raggiungimento della soglia di sbarramento della lista Tsipras, sembra ci sia grande fermento in casa Sel. Intervistiamo Azzurra Marinelli, responsabile al lavoro della segreteria regionale di Sel:

1) Cosa ne pensa delle dichiarazioni del capogruppo Sel alla camera Migliore circa la possibilità di formare un partito unico con il Pd?
Intanto ringraziamo tutte le cittadine e i cittadini che votando lista Tsipras ci hanno permesso di raggiungere il quorum e di portare in Europa la voce di una proposta alternativa e concreta di cambiamento. In secondo luogo sono molto soddisfatta che il populismo di Grillo non sia stato premiato dagli elettori e che il Pd abbia ottenuto un così importante risultato. Ritengo sicuramente possibile un dialogo con il Pd cosa che non è stata mai possibile, né credo lo sarà mai, con il Movimento 5 Stelle che per natura ha deciso di non dialogare con nessun'altra forza politica. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Migliore, è chiaro che sia in corso un articolato dibattito interno al nostro partito. Al congresso di Riccione, io avevo votato per sostenere Shultz ed entrare nel Pse, ma la nostra posizione è stata minoritaria. Ciò nonostante ci siamo impegnati nella Campagna elettorale e siamo riusciti a passare lo sbarramento. Ora bisogna guardare avanti e cercare di dialogare con la maggiore forza di centrosinistra non solo italiana ma Europea.
 

2) E a Nemi, potreste immaginare un riavvicinamento al Pd?
Credo che Nemi non sia Un luogo a sé e quindi le dinamiche nazionali ricadranno su quelle locali. Anzi Approfitto del tuo giornale per chiedere apertamente alle forze progressiste presenti a Nemi, al segretario e alla segreteria del PD, di iniziare già da ora un dialogo per cercare di dare una valida alternativa alle prossime amministrative. Noi abbiamo da tempo sotterrato l' ascia di guerra e spero che i personalismi possano essere accantonati e ci possa sedere ad un tavolo di confronto. Crede che sia possibile dopo l'ultima Campagna elettorale che è stata molto dura da ambo le parti ricucire uni strappo così for te?
Chi fa politica sa bene che le campagne elettorali sono spesso molto difficili e i toni a volte forti, ma non si Tratta di esserci simpatici vicendevolmente, si Tratta di essere lucidi e lasciare a casa i rancori. Rilancio io al pd di Nemi: sediamoci ad un tavolo, parliamo, discutiamo ma per favore se dovete avere delle difficoltà, delle resistenze, abbiatele verso chi ha fatto la campagna elettorale per un vostro candidato pur essendo lo stesso tempo impegnato per sostenere Ciocchetti. Sono certa che riusciremo ad avere la forza di aprire un confronto sereno, è troppo importante per Nemi.




VITERBO E NEMI, COMITATO REGIONALE ARBITRI DEL LAZIO: TRE ARBITRI VITERBESI CONVOCATI AL RADUNO SELEZIONABILI

Redazione

Viterbo / Nemi (RM) – Tre fischietti viterbesi, Ennio Mariani, Matteo Centi e Angelo Ricci, hanno partecipato, venerdì 23 e sabato 24 maggio 2014, a Nemi (RM), all’importante raduno per gli arbitri selezionabili ad accedere alle categorie nazionali, organizzato dal Comitato Regionale Arbitri del Lazio.

Dopo appena due anni nel ruolo di osservatore arbitrale, Ennio Mariani è riuscito ad entrare tra i migliori della categoria conquistando la convocazione per il raduno. Invece, Matteo Centi è stato convocato in qualità di arbitro di calcio a 11. Dopo una stagione ad altissimi livelli, questa è la giusta ricompensa per un ragazzo che ha dimostrato di avere talento, serietà e modestia. Molte partite di rilievo in Eccellenza sono state dirette da Matteo, ma sicuramente è da sottolineare la recente direzione della finale di Coppa Italia di Promozione.

Infine, Angelo Ricci è riuscito ad essere uno dei primi della classe per quanto riguarda i fischietti di calcio a 5. Anche lui ha percorso una stagione ottima dirigendo con successo diverse gare insidiose.

Ad accompagnare i tre talenti è stato il Presidente della sezione Aia di Viterbo Luigi Gasbarri, che ha voluto essere al fianco dei suoi ragazzi durante il raduno.
 




GENZANO E NEMI, MANIFESTI ABUSIVI DI LUCIANO CIOCCHETTI: PAESE CHE VAI APPLICAZIONE DELLE REGOLE CHE TROVI.

A.P.

Nemi / Genzano (RM) – A Genzano Luciano Ciocchetti ha seminato manifesti che sono poi stati dichiarati dal Comune di Genzano “abusivi”. Un’attenzione dell’amministrazione di Flavio Gabbirini nei confronti di una campagna elettorale per le europee che deve camminare sui binari della legalità.

A Nemi, invece, non si vedono segnalazioni di sorta: sembrerebbe che il Comune non abbia provveduto a segnalare alcun manifesto abusivo.

Probabilmente perché Luciano Ciocchetti negli ultimi tempi è stato il "riferimento politico" per Giovanni Libanori e Alberto Bertucci, rispettivamente consigliere di maggioranza e sindaco di Nemi.

Quello dei manifesti abusivi è come sempre un tema molto acceso in campagna elettorale, soprattutto quando i candidati in lizza parlano di "legalità" e ambiente. Chi si candida a rappresentare i cittadini, sia in Europa che nei rispettivi Comuni, dovrebbe per primo dare il buon esempio. Tra Nemi e Genzano spiccano delle differenze: due pesi e due misure? 




NEMI, PIANO INTEGRATO I CORSI: I PRIVATI SI APPELLANO A GIORGIO NAPOLITANO

[ VIDEO LUCIANO CIOCCHETTI PRESSO COMITATO ELETTORALE ALBERTO BERTUCCI ]

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – La questione della lottizzazione in località Corsi arriva addirittura sulla scrivania di Giorgio Napolitano. E’ stato infatti presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il Parco dei Castelli Romani, la Regione Lazio ed il Comune di Nemi per l’annullamento di provvedimenti relativi ad un programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi.

Il ricorso inoltrato da parte dai signori Federica Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente; Peverieri Luciana, Nicola Di Battista, nonchè da Il Podere soc.agr.a.r.l. in persona del legale rappresentante Cavaterra Alessia, figlia di Renzo Cavaterra sostenitore in campagna elettorale dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, nonchè conoscente di Luciano Ciocchetti ex vice presidente della Regione Lazio.

Adesso il Comune di Nemi è costretto a difendersi e mettere un legale (con evidente impiego di soldi pubblici) rispetto ad un ricorso straordinario promosso dai privati che solo qualche mese fa l’Ente affiancava nell’iter di approvazione del programma integrato stesso che prevedeva una corposa cementificazione nell'area tutelata dal Parco regionale dei Castelli Romani.

Insomma da “proponente” il Comune di Nemi è finito a doversi difendere.

E pensare che fu proprio la giunta di Alberto Bertucci il 1 agosto del 2012 a chiedere all'Ente Parco dei Castelli Romani, all’epoca diretto dal commissario Matteo Mauro Orciuoli, di rivedere il diniego precedentemente espresso in favore di un giudizio positivo a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi.

E non è tutto. Il 16 ottobre 2013, nella convocazione della Conferenza inviata dal Comune di Nemi a tutti gli attori si richiama la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 14 – ter comma 7: “Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione, ivi comprese quelle preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumità, alla tutela paessaggistico-territoriale e alla tutela ambientale…”

Quindi, il Parco dei Castelli Romani dapprima è tornato sui suoi passi e dato il parere favorevole il 13 agosto del 2012 comunicando l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009, a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi e poi a detto nuovamente no in coincidenza dell'avvento del nuovo commissario del Parco Sandro Caracci sotto la nuova giunta regionale di Nicola Zingaretti. Dunque, caduto Matteo Mauro Orciuoli, il Parco trovatosi a dover riformulare un nuovo parere in occasione della conferenza dei servizi promossa dal Comune di Nemi ha espresso il suo diniego.

Nel periodo di attesa del verdetto del Parco Regionale dei Castelli ci sono state mobilitazioni di stampa, comitati cittadini e associazioni ambientaliste. Dopo che il Parco ha dato parere negativo e sembrerebbe che anche la Regione abbia espresso la stessa linea, è arrivato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte dei privati.

Adesso, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha sottoscritto il mandato all’avvocato Piccinni e presto conosceremo la quantificazione e l’impegno della spesa legale che pagheranno i cittadini stessi di Nemi. Quindi ancora una volta sono i residenti di Nemi a pagare a loro spese le scelte di indirizzo politico prese che agevolano l'edificazione in zone tutelate.

Tra balletti di “pareri psichedelici” e delusioni di privati che probabilmente hanno visto disattese le loro aspettative, si perde tempo e denaro.

I privati probabilmente speravano che con l’avvento della nuova giunta di Alberto Bertucci si fosse potuto attuare in tempi brevi il programma integrato ai Corsi di cui invece è stata nuovamente bloccata la realizzazione che, tra l’altro prevedeva:

Progetto Residence area 1
Progetto Residence area 2
Progetto centro sportivo ed estetico area 2
Progetto quadrifamiliare area 3
Progetto Trifamiliare area 3
Progetto bifamiliare area 5
Progetto bifamiliare area 4
Bifamiliare area 6 tav 6.2 bis
Bifamiliare area 6 tav 6.2 ter


Al presidente Giorgio Napolitano l'ardua sentenza.


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NEMI PIANO INTEGRATO CORSI: I PRIVATI SI APPELLANO A GIORGIO NAPOLITANO

 

[ VIDEO LUCIANO CIOCCHETTI PRESSO COMITATO ELETTORALE ALBERTO BERTUCCI ]

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – La questione della lottizzazione in località Corsi arriva addirittura sulla scrivania di Giorgio Napolitano. E’ stato infatti presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il Parco dei Castelli Romani, la Regione Lazio ed il Comune di Nemi per l’annullamento di provvedimenti relativi ad un programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi.

Il ricorso inoltrato da parte dai signori Federica Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente; Peverieri Luciana, Nicola Di Battista, nonchè da Il Podere soc.agr.a.r.l. in persona del legale rappresentante Cavaterra Alessia, figlia di Renzo Cavaterra sostenitore in campagna elettorale dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, nonchè conoscente di Luciano Ciocchetti ex vice presidente della Regione Lazio.

Adesso il Comune di Nemi è costretto a difendersi e mettere un legale (con evidente impiego di soldi pubblici) rispetto ad un ricorso straordinario promosso dai privati che solo qualche mese fa l’Ente affiancava nell’iter di approvazione del programma integrato stesso che prevedeva una corposa cementificazione nell'area tutelata dal Parco regionale dei Castelli Romani.

Insomma da “proponente” il Comune di Nemi è finito a doversi difendere.

E pensare che fu proprio la giunta di Alberto Bertucci il 1 agosto del 2012 a chiedere all'Ente Parco dei Castelli Romani, all’epoca diretto dal commissario Matteo Mauro Orciuoli, di rivedere il diniego precedentemente espresso in favore di un giudizio positivo a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi.

E non è tutto. Il 16 ottobre 2013, nella convocazione della Conferenza inviata dal Comune di Nemi a tutti gli attori si richiama la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 14 – ter comma 7: “Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione, ivi comprese quelle preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumità, alla tutela paessaggistico-territoriale e alla tutela ambientale…”

Quindi, il Parco dei Castelli Romani dapprima è tornato sui suoi passi e dato il parere favorevole il 13 agosto del 2012 comunicando l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009, a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi e poi a detto nuovamente no in coincidenza dell'avvento del nuovo commissario del Parco Sandro Caracci sotto la nuova giunta regionale di Nicola Zingaretti. Dunque, caduto Matteo Mauro Orciuoli, il Parco trovatosi a dover riformulare un nuovo parere in occasione della conferenza dei servizi promossa dal Comune di Nemi ha espresso il suo diniego.

Nel periodo di attesa del verdetto del Parco Regionale dei Castelli ci sono state mobilitazioni di stampa, comitati cittadini e associazioni ambientaliste. Dopo che il Parco ha dato parere negativo e sembrerebbe che anche la Regione abbia espresso la stessa linea, è arrivato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte dei privati.

Adesso, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha sottoscritto il mandato all’avvocato Piccinni e presto conosceremo la quantificazione e l’impegno della spesa legale che pagheranno i cittadini stessi di Nemi. Quindi ancora una volta sono i residenti di Nemi a pagare a loro spese le scelte di indirizzo politico prese che agevolano l'edificazione in zone tutelate.

Tra balletti di “pareri psichedelici” e delusioni di privati che probabilmente hanno visto disattese le loro aspettative, si perde tempo e denaro.

I privati probabilmente speravano che con l’avvento della nuova giunta di Alberto Bertucci si fosse potuto attuare in tempi brevi il programma integrato ai Corsi di cui invece è stata nuovamente bloccata la realizzazione che, tra l’altro prevedeva:

Progetto Residence area 1
Progetto Residence area 2
Progetto centro sportivo ed estetico area 2
Progetto quadrifamiliare area 3
Progetto Trifamiliare area 3
Progetto bifamiliare area 5
Progetto bifamiliare area 4
Bifamiliare area 6 tav 6.2 bis
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Al presidente Giorgio Napolitano l'ardua sentenza.


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NEMI: DA "SALOTTO D'EUROPA" A SGABUZZINO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Ancora riecheggiano dentro le mie orecchie gli strilli in campagna elettorale di colui che avrebbe rivoluzionato un piccolissimo paese di circa tremila anime (contando i quasi 1000 residenti di Villa delle Querce), salvandolo dal degrado.

“Nemi salotto d’Europa” tre parole che messe insieme hanno un effetto straordinario e l’associazione di immagini mi porta ad una macchina amministrativa ben oliata e una comunità che funziona. Una delle poche occasioni di confronto con l’Europa si è avuta con lo scambio culturale dello storico gruppo folkloristico “U Rembombu” di Nemi che si è recato a Cussing in Austria. Qui il gruppo nemese è stato addirittura scelto in rappresentanza dell’Italia.

Ad interrompere questi idilliaci pensieri è il frastuono dei clacson che mi riconducono ad una amara realtà di un paesino meraviglioso però che appare fuori controllo.

Poche cose dovevano essere sistemate da subito ma si fa fatica anche ad approvare il bilancio che per un Comune piccolo e virtuoso come Nemi sarebbe stata un priorità di cui andare fieri. Intendiamoci bene, i problemi non sono nati da due anni a questa parte ma prima dell’avvento di questa giunta tutto andava meglio e verso un progressivo miglioramento. Addirittura arrivo a rimpiangere il commissario straordinario.

Le promesse rivoluzionarie, del sindaco Alberto Bertucci e l’avvento di una nuova era non solo sono state disattese ma addirittura lo scenario sembra peggiorato. Le fotografie ci raccontano di un gioiellino meraviglioso come Nemi che si presenta, nel quotidiano (eccezion fatta per le feste comandate dove almeno si pulisce alla buona) disordinato e trascurato. Ad esempio in piazza Roma, c’era addirittura un benzinaio che funzionava a regime e di cui l’amministrazione di Alberto Bertucci ne ha permesso lo smantellamento. Nessuno spostamento concordato nei tempi e nei modi dovuti e la “burocrazia” che ha fatto da muro di gomma rispetto ad un episodio che poteva essere gestito diversamente.

Adesso non rimane che un gabbiotto bianco, lo spazio prima dedicato alle pompe di benzina completamente occupato dalle macchine, il parcheggio davanti alla chiesa del Crocifisso congestionato, gli autobus che fanno fatica a fare manovra, i vigili pronti a rimettere ordine nel caos, ma spesso e volentieri camioncini si fermano di fronte ai pochi negozi sulla piazza: la visuale è coperta, gli automobilisti vagano come anime in pena in cerca del parcheggio che non c’è.

Dulcis in fundo un punto informativo che, fino a ieri e si spera non più così in futuro, è vergognoso. Perennemente chiuso ed adesso in procinto di trasformarsi in gabbiotto della Polizia Locale misto a punto informazione. Una sorta di torretta di controllo per il caos di auto che fa della piazza un maxi parcheggio “abusivo”. Una torretta chiusa che non è stato sicuramente un bel biglietto da visita di Nemi. Quello che si sarebbe auspicato era di vedere un “welcome” sempre aperto dove si danno indicazioni su orari dei trasporti (che pure questi non funzionano a dovere), visite guidate e dove si forniscono depliant della straordinaria cittadina.

Non solo, non ci sono cartelli turistici che valorizzano questo museo a cielo aperto che è Nemi ma dietro al famigerato punto informativo c’è “monnezza” cartelli appoggiati alla meno peggio, roba lasciata lì come fosse un ripostiglio di casa fruibile anche al turista invogliato a portarsi via una foto ricordo di come si valorizza il “belpaese”.

Persino i manifesti dell’amministrazione sono un pugno nell’occhio. Spesso e volentieri scritti in un italiano maccheronico con “orrori ortografici” e quando ci si vuole lanciare in versioni “straniere” ecco che le traduzioni gridano vendetta. Come l’ultimo manifesto di benvenuto affisso in occasione del gemellaggio, “Il Sindaco e l'Amministrazione comunale danno il benvenuto ai Cittadini di Ceyrat è tradotto in francese maccheronico con le “Commissaire et l'Administration Communale donnent le bienvenu aux Citoyens de Ceyrat”. L’utilizzo di Google avrebbe certamente contribuito a fornire una quantomeno dignitosa traduzione, anche se non eccelsa, in “Le maire et le conseil municipal accueillent les citoyens de Ceyrat”.

Poi ci si affaccia dal belvedere e dopo l’incantevole vista del lago, appena ci si dirige all’interno della piazza Roma c’è l’enorme cantiere della scuola che da oltre vent’anni picchetta il Paesino con la sua mostruosa sontuosità.

Vogliamo parlare della mini discarica vicino al Castello Ruspoli? Perché toglierci l’ebbrezza di dire che anche piazza Umberto risente dell’eco della confusionaria piazza Roma che potrebbe essere di nuovo minacciata dalle obsolete giostrine che lo scorso anno sono state fatte posizionare proprio all’ingresso di Nemi, regalando ad uno scenario da cartolina, l’ immagine di un sottoborgo romano di altri tempi e pasoliniane memorie.

Vogliamo addentrarci nella grande rivoluzione della Sagra delle Fragole? Tutto sempre uguale, si vive di rendita. Degna di nota, è da dire però, quest’anno la storica fanfara dell’Arma dei Carabinieri in occasione del bicentenario.

Ciò che di positivo rimane è l'eredità delle passate amministrazioni sia di centrodestra che di centrosinistra. Lasciato il centro storico, il verde è per la maggiore incolto, c’è un modulo della Protezione Civile abbandonato dietro il campo sportivo, le sterpaglie in via della Radiosa stanno per coprire il cartello con il nome della strada e a Valle Petrucola tra segnaletica e interventi mancati tutto è fermo.

“Venghino signori venghino” questo è il paese dove la raccolta differenziata non è stata estesa a tutto il territorio, dove mancano i parcheggi, dove il decoro urla vendetta, dove l’isola ecologica è desaparecida prima ancora di nascere, dove un l’unico benzinaio è stato smantellato e ne rimane un brutto e triste ricordo, dove del salotto d’Europa resta solo un pallido slogan.