NEMI: QUELLE STRANE STRUTTURE SUI BALCONI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non si può dire che la solerzia di chi vigila a Nemi sia un hobby. E per questo siamo sicuri che qualora L'"Osservatore" si trovi ad osservare qualche stranezza, immediatamente i "segugi" della vigilanza o meglio i cani da tartufo o ancora meglio i professionisti della caccia all'illegalità si presenteranno con solerzia a verificare queste certe "anomalie". Del resto nella caccia alle anomalie pare ci si stia specializzando.

In questa occasione vorremmo porre all'attenzione due balconi: uno nella vicinissima prossimità di piazza Roma a Nemi e l'altro di fronte la famigerata area di Pentima Pizzuta sempre a Nemi. Le stranezze sono proprio su questi balconi, sorte come "brillocchi" edilizi incastonati a posteriori.

Nonostante la forte volontà di mimesi di una realtà artificiosa in "naturale", "reale", ai limiti di una camaleontica capacità di adattamento a noi sembra molto, ma molto strano che a questi balconi sia stato messo, come dire, un "cappottino", ma spetterà a chi vigila verificare di cosa si tratta.

Certo, sicuramente non si tratterà di qualche piccola e ridicola "anomalia" cui piace tanto dedicarsi ed impiegare forze e risorse, uffici e sicurezza, vigilanza e disbrigo amministrativo. Ma pare che i "brillocchi" rappresentino qualcosa di facile individuazione, qualcosa che vive e vegeta chissà da quanto tempo senza avere alcun occhio vigilante indosso.

Noi abbiamo notato soltanto ora queste stranezze e con tempestività le segnaliamo a chi di dovere. Ebbene sì, noi "osservati speciali" de L'"Osservatore" abbiamo ritenuto opportuno che l'intera comunità nemese, o almeno i più, ovvero coloro che avrebbero che ne sò, ad esempio, voluto tirarsi sù una cucina verandata o un localetto al riparo sul proprio balconcino e non l'hanno fatto, sgranino gli occhi come il famoso gatto Tom quando improvvisamente vede il topolino Jerry e magari si stupiscano, sobbalzino, si meraviglino di fronte a cotanta cangiante stranezza.

Perché la meraviglia è un sentimento concesso, ci si meraviglia per i controlli e la solerzia di coloro che accipicchia se vigilano, figuriamoci se non ci si stupisca di due "brillocchi" incastonati, a nostro parere, a posteriori. E visto che abbiamo la prova provata che gli tabella giornalistici possono sì essere presi in considerazione dalle Autorità competenti e preposte… ma anche no, sarà nostra estrema premura inviare un esposto alle stesse affinché ci diano delucidazioni su cosa siano quelle specie di strutture che sorgono sui due balconi immortalati nelle fotografie. E più precisamente il balcone in via Nemorense in prossimità di un ristorante e il balcone su via Dei Laghi 34, esattamente un piano superiore a quello dell'attuale primo cittadino di Nemi. Santa Lucia!




NEMI: QUELLE STRANE STRUTTURE SUI BALCONI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non si può dire che la solerzia di chi vigila a Nemi sia un hobby. E per questo siamo sicuri che qualora L'"Osservatore" si trovi ad osservare qualche stranezza, immediatamente i "segugi" della vigilanza o meglio i cani da tartufo o ancora meglio i professionisti della caccia all'illegalità si presenteranno con solerzia a verificare queste certe "anomalie". Del resto nella caccia alle anomalie pare ci si stia specializzando.

In questa occasione vorremmo porre all'attenzione due balconi: uno nella vicinissima prossimità di piazza Roma a Nemi e l'altro di fronte la famigerata area di Pentima Pizzuta sempre a Nemi. Le stranezze sono proprio su questi balconi, sorte come "brillocchi" edilizi incastonati a posteriori.

Nonostante la forte volontà di mimesi di una realtà artificiosa in "naturale", "reale", ai limiti di una camaleontica capacità di adattamento a noi sembra molto, ma molto strano che a questi balconi sia stato messo, come dire, un "cappottino", ma spetterà a chi vigila verificare di cosa si tratta.

Certo, sicuramente non si tratterà di qualche piccola e ridicola "anomalia" cui piace tanto dedicarsi ed impiegare forze e risorse, uffici e sicurezza, vigilanza e disbrigo amministrativo. Ma pare che i "brillocchi" rappresentino qualcosa di facile individuazione, qualcosa che vive e vegeta chissà da quanto tempo senza avere alcun occhio vigilante indosso.

Noi abbiamo notato soltanto ora queste stranezze e con tempestività le segnaliamo a chi di dovere. Ebbene sì, noi "osservati speciali" de L'"Osservatore" abbiamo ritenuto opportuno che l'intera comunità nemese, o almeno i più, ovvero coloro che avrebbero che ne sò, ad esempio, voluto tirarsi sù una cucina verandata o un localetto al riparo sul proprio balconcino e non l'hanno fatto, sgranino gli occhi come il famoso gatto Tom quando improvvisamente vede il topolino Jerry e magari si stupiscano, sobbalzino, si meraviglino di fronte a cotanta cangiante stranezza.

Perché la meraviglia è un sentimento concesso, ci si meraviglia per i controlli e la solerzia di coloro che accipicchia se vigilano, figuriamoci se non ci si stupisca di due "brillocchi" incastonati, a nostro parere, a posteriori. E visto che abbiamo la prova provata che gli tabella giornalistici possono sì essere presi in considerazione dalle Autorità competenti e preposte… ma anche no, sarà nostra estrema premura inviare un esposto alle stesse affinché ci diano delucidazioni su cosa siano quelle specie di strutture che sorgono sui due balconi immortalati nelle fotografie. E più precisamente il balcone in via Nemorense in prossimità di un ristorante e il balcone su via Dei Laghi 34, esattamente un piano superiore a quello dell'attuale primo cittadino di Nemi. Santa Lucia!




NEMI, PALAZZO RUSPOLI: UN CASTELLO FANTASMA

di Maurizio Costa

Nemi (RM)  – La principale attrazione culturale di Nemi, che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico, sta diventando un vecchio stabile da demolire. Palazzo Ruspoli, che domina la piazza principale del paese, versa in un totale stato di degrado: le finestre sono rotte o non sono presenti, l'intonaco esterno cade a pezzi e il cancello, che dovrebbe permettere l'accesso agli appassionati di cultura e di storia, è chiuso a doppia mandata.
Le condizioni:
Il palazzo cade letteralmente a pezzi. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. La storia del ragazzo ucciso da alcuni calcinacci crollati dalla Galleria Umberto I, a Napoli, dovrebbe insegnarci qualcosa. La Torre dei Saraceni, la più alta di Palazzo Ruspoli, è inguardabile: le luminarie che scendono dalla sommità rovinano completamente la visione di questa bellezza unica. Inoltre, all'interno del castello, sono visibili delle colonne antiche e anche quella che sembra una tomba o una fontana con varie incisioni, reperti che potrebbero attirare numerosi turisti.
L'interno:
Alcune parti del Palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze. Un abitante del paese ci ha detto che: "All'interno ci sono affreschi che, visto lo stato del castello, rischiano di scomparire per sempre." Riguardo alla possibilità di entrare, l'intervistato è stato glaciale: "Se non sei accompagnato da qualcuno non puoi entrare lì dentro."
Le potenzialità:
Inutile dire quanto una bellezza del genere possa essere usata in maniera differente dal Comune, sebbene sia proprietà di privata. Molti castelli e palazzi, in giro per l'Italia, sono stati acquistati e restaurati dalle amministrazioni comunali per farne veri e propri poli museali che fruttano centinaia di migliaia di euro ai Comuni. Basti pensare alla Torre del Moro di Orvieto: un semplice campanile in pietra che, al modico prezzo di 2 euro e ottanta, attira migliaia di turisti ogni anno.
La storia:
La prima pietra di Palazzo Ruspoli è stata posata nel IX secolo dopo Cristo, per volere dei Conti di Tuscolo. Successivamente, il castello è stato abitato dai cistercensi, da moltissime famiglie nobili romane e da Cardinali: i Marchesi Frangipane, gli Orsini, gli Annibaldi, i Colonna, i Borgia, i Piccolomini, il Cardinale D'Estouteville, il Cenci, di nuovo i Frangipane, i Braschi, i Rospigliosi e i Ruspoli. Attualmente la proprietà appartiene alla famiglia Garofalo.
La speranza:
che Palazzo Ruspoli possa diventare un bene pubblico per i turisti e per gli abitanti di Nemi, stanchi di assistere ad un vero e proprio castello fantasma nel centro del paese.

LEGGI ANCHE:

30/06/2014 NEMI PALAZZO RUSPOLI: MASSIMILIANO CONTE (PD), "…BASARE UN ARGOMENTO DESTRUENS SULLA BANALE DIFFERENZA SEMANTICA TRA MOZIONE E ACQUISIZIONE"
27/06/2014 NEMI, CASTELLO RUSPOLI: CROCE E DELIZIA DEL BORGO ANTICO DI NEMI
22/06/2014 NEMI DEGRADO PALAZZO RUSPOLI: INTERVIENE IL PD


 




VELLETRI E NEMI: SEQUESTRATA AREA DI 5MILA MQ NEL CUORE DEL PARCO DEI CASTELLI ROMANI

Redazione
Velletri e Nemi (RM)
–  I Carabinieri della Compagnia di Velletri, nel corso di un predisposto controllo di contrasto alle violazioni delle normative in materia ambientale e di monitoraggio eventuali riciclatori/commercianti abusivi di metalli, effettuato unitamente ai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, hanno sequestrato un’area di circa 5.000 mq posta all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani. L’attività ispettiva svolta dalla Stazione Carabinieri di Nemi con gli specialisti del NOE, ha consentito di individuare un sito di stoccaggio di veicoli fuori uso, componenti elettronici, parti meccaniche e di carrozzeria, olii esausti; al vaglio dei carabinieri un’attività di gestione e deposito di veicoli fuori uso da parte di una società.

Dai primi accertamenti è emersa l’assenza delle autorizzazioni previste dalla legge in zona soggetta a vincolo paesaggistico-ambientale ed idrogeologico posta tra i territori comunali di Velletri e Nemi. Sono state inoltre riscontrate irregolarità nello stoccaggio dei materiali ed oli esausti, nonché la mancata realizzazione di idoneo sistema di raccolta e trattamento acque di piazzale e meteoriche. Il titolare della società è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria per reati in materia ambientale:
–    art. 256 c. 1 lett. a e b d. lgs n. 152/2006: violazioni varie al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia ambientale;
–    art. 13  d.lgs n. 209/2003: violazioni della normativa in merito allo smaltimento dei veicoli fuori uso;
–    art. 181 d.lgs 4/2004 opere eseguite in assenza di autorizzazione o in  difformità da essa su beni paesaggistici.

LEGGI ANCHE:

: 17/07/2014 VELLETRI / NEMI, UNO SFASCIO NEL CUORE DEL PARCO DEI CASTELLI: MAXI OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI VELLETRI CHE SCONGIURANO UN DANNO AMBIENTALE


 




NEMI, SERVIZIO POSTALE: PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA, "ALLA RICERCA DELLA POSTA PERDUTA"

Redazione

Nemi (RM) – I disservizi postali non si sono attenutati a Nemi, anzi peggiorano. In altri Comuni alcuni sindaci hanno diffidato Poste Italiane e i disservizi sono diminuiti. Partecipazione Democratica torna su questo tema e denuncia per la seconda volta il fatto che tutti i cittadini di Nemi hanno problemi a ricevere la posta. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica


Abbiamo più volte denunciato le inefficienze dell’amministrazione di Alberto Bertucci. Ad esse , purtroppo, i cittadini di Nemi debbono sommare anche quelle dovute ad altri. Denunciammo già nel 2012 l’inizio del disservizio postale. Le poste italiane, ormai, fanno di tutto (gratta e vinci-finanziamenti-mutui casa-vendita oggettistica ecc.) fuorché quello che dovrebbe essere la loro missione principale: spedire e consegnare la posta. I cittadini di Nemi, da allora, sono costretti a subire le conseguenze di questa fantasiosa mutazione di Poste Italiane S.p.A.: ricevono la loro posta (quando la ricevono) a distanza di mesi. Bollette scadute e rischio di distacco delle forniture (gas – luce-telefono), mancati rinnovi di assicurazioni, ritardo nel ricevimento di cartelle esattoriali, di comunicazioni, di inviti a presentarsi, con il rischio concreto di pagare salate more. Nemi è ripiombato agli inizi del novecento. E Bertucci? Nel 2012 invocammo un suo intervento per far cessare il disservizio che, allora, coinvolgeva solo i quartieri periferici del paese. Oggi, come detto, il problema si è addirittura aggravato. E’ tutta Nemi a non ricevere la posta. Tra i compiti di un primo cittadino c’è anche quello di far sentire la voce della propria comunità nei confronti di istituti, come le poste, finanziati dalla fiscalità generale per garantire un servizio pubblico dignitoso e non intermittente quando va bene ed inesistente il più delle volte. Bertucci si dia da fare! Comprendiamo che la stagione estiva è appena agli inizi e lui è preso nell’organizzare le sue amate feste paesane. Trovi il tempo, però, di far qualcosa di utile per i cittadini di Nemi, che hanno il diritto all’immediato ripristino di un servizio degno di questo nome. 




NEMI – FOTOVOLTAICO, LA SOCIETA’ DEL SINDACO NON PRESENTA I BILANCI PER DUE ANNI DI SEGUITO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono ben due anni che la società della quale il sindaco di Nemi Alberto Bertucci detiene il 32 per cento delle quote non presenta il bilancio d’esercizio nonostante la presentazione del documento contabile sia obbligatoria. Eppure non vi è traccia alcuna di trasparenza a riguardo. Quindi, il bilancio d'esercizio non è soltanto un insieme di documenti da redigere secondo gli obblighi di legge, ma è la fonte principale d'informazione dei dati economici, patrimoniali e finanziari dell'impresa per tutte le classi di portatori di interesse nei suoi confronti: creditori, dipendenti, clienti e fornitori, organi statali di controllo, fisco, pubblica amministrazione; soggetto economico e/o management; azionisti di maggioranza e di minoranza.

La società di cui il primo cittadino di Nemi detiene le quote ha iniziato l’attività il 16 luglio 2012, appena due mesi dopo l’elezione di Alberto Bertucci a sindaco di Nemi (Maggio 2012).

La società si chiama Solar Seneca Srl e ha sede legale in un garage/magazzino situato in via Riccardo De Sanctis detto Vittorio, ex via delle Colombe al civico 3, quest’ultimo tra l’altro ex residenza del primo cittadino Alberto Bertucci. La sede secondaria e operativa della Solar Seneca invece è situata in via di Tor Paluzzi, 123 ad Albano Laziale.

La società si occupa delle attività di risparmio nel campo energetico e dell’utilizzo delle risorse energetiche naturali compresa l’attività di installazione di impianti fotovoltaici e comunque di tutto ciò che riguarda il mondo delle energie rinnovabili. In particolare la Solar Seneca Srl è dotata di gruppo di specialisti in diverse discipline organizzate in un comitato permanente e specifico per la ricerca e lo studio di soluzioni per la salvaguardia dell'ambiente e sulla proposizione di tecnologie sempre più avanzate sul risparmio energetico: per l'assistenza tecnica, amministrativa, commerciale e legislativa, per favorire e promuovere ricerche avanzate nel settore e ricercare innovazioni tecnologiche sul risparmio e nuove forme di energia rinnovabili alternative, per l'Assistenza finanziaria finalizzata al reperimento di fondi per la realizzazione dei progetti richiesti.

Dunque è di estrema importanza sapere se la stessa presenti un regolare bilancio ai fini della trasparenza, in quanto nel bilancio è presente anche l'elenco fornitori. E per un sindaco di un'amministrazione comunale che negli ultimi due anni ha rilasciato diverse autorizzazioni paesaggistiche finalizzate all'installazione del fotovoltaico, può venire qualche dubbio ai cittadini che potrà essere risolto solo con il rispetto dei criteri di trasparenza da parte della società di cui il sindaco è socio. A maggior ragione perché la società che fornisce l'installazione di impianti fotovoltaici potrebbe avere a che fare con l'amministrazione comunale di riferimento. Dunque la domanda alla quale non si riesce ad avere risposta è la seguente: la Solar Seneca ha lavorato nel territorio di Nemi? Sono stati concessi permessi per pannelli fotovoltaici riferiti a lavori poi effettuati dalla Solar Seneca?

Non ci è dato saperlo, non avendo presentato il bilancio di esercizio per due anni consecutivi, ovvero per il 2012 e ad oggi, considerato che il termine ultimo per il deposito salvo casi particolari è scaduto lo scorso 29 giugno 2014, anche per il 2013.

E a questo punto soltanto gli organi preposti potranno effettuare tale importante verifica per escludere eventuali presunti e non accertati reati quali conflitto d'interesse o altro.

Intanto, a seguito di una delle nostre inchieste, nella quale facevamo presente che Alberto Bertucci percepiva una indennità piena in qualità di Sindaco pari a 1.353, 51 euro lordi al mese e allo stesso tempo risultava essere lavoratore a tempo determinato. (La legge stabilisce, Tuel – Testo Unico degli Enti Locali, che un sindaco se è lavoratore dipendente e non ha richiesto l’aspettativa deve prendere l’indennità dimezzata del 50%), improvvisamente, il sindaco non compare più nell'elenco Inps dei braccianti agricoli per l'anno 2013. Si è tolto. A buon intenditor poche parole.

LEGGI ANCHE:

07/02/2013 NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE



NEMI FOTOVOLTAICO: LA SOCIETA’ DEL SINDACO NON PRESENTA I BILANCI PER DUE ANNI DI SEGUITO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono ben due anni che la società della quale il sindaco di Nemi Alberto Bertucci detiene il 32 per cento delle quote non presenta il bilancio d’esercizio nonostante la presentazione del documento contabile sia obbligatoria. Eppure non vi è traccia alcuna di trasparenza a riguardo. Quindi, il bilancio d'esercizio non è soltanto un insieme di documenti da redigere secondo gli obblighi di legge, ma è la fonte principale d'informazione dei dati economici, patrimoniali e finanziari dell'impresa per tutte le classi di portatori di interesse nei suoi confronti: creditori, dipendenti, clienti e fornitori, organi statali di controllo, fisco, pubblica amministrazione; soggetto economico e/o management; azionisti di maggioranza e di minoranza.

La società di cui il primo cittadino di Nemi detiene le quote ha iniziato l’attività il 16 luglio 2012, appena due mesi dopo l’elezione di Alberto Bertucci a sindaco di Nemi (Maggio 2012).

La società si chiama Solar Seneca Srl e ha sede legale in un garage/magazzino situato in via Riccardo De Sanctis detto Vittorio, ex via delle Colombe al civico 3, quest’ultimo tra l’altro ex residenza del primo cittadino Alberto Bertucci. La sede secondaria e operativa della Solar Seneca invece è situata in via di Tor Paluzzi, 123 ad Albano Laziale.

La società si occupa delle attività di risparmio nel campo energetico e dell’utilizzo delle risorse energetiche naturali compresa l’attività di installazione di impianti fotovoltaici e comunque di tutto ciò che riguarda il mondo delle energie rinnovabili. In particolare la Solar Seneca Srl è dotata di gruppo di specialisti in diverse discipline organizzate in un comitato permanente e specifico per la ricerca e lo studio di soluzioni per la salvaguardia dell'ambiente e sulla proposizione di tecnologie sempre più avanzate sul risparmio energetico: per l'assistenza tecnica, amministrativa, commerciale e legislativa, per favorire e promuovere ricerche avanzate nel settore e ricercare innovazioni tecnologiche sul risparmio e nuove forme di energia rinnovabili alternative, per l'Assistenza finanziaria finalizzata al reperimento di fondi per la realizzazione dei progetti richiesti.

Dunque è di estrema importanza sapere se la stessa presenti un regolare bilancio ai fini della trasparenza, in quanto nel bilancio è presente anche l'elenco fornitori. E per un sindaco di un'amministrazione comunale che negli ultimi due anni ha rilasciato diverse autorizzazioni paesaggistiche finalizzate all'installazione del fotovoltaico, può venire qualche dubbio ai cittadini che potrà essere risolto solo con il rispetto dei criteri di trasparenza da parte della società di cui il sindaco è socio. A maggior ragione perché la società che fornisce l'installazione di impianti fotovoltaici potrebbe avere a che fare con l'amministrazione comunale di riferimento. Dunque la domanda alla quale non si riesce ad avere risposta è la seguente: la Solar Seneca ha lavorato nel territorio di Nemi? Sono stati concessi permessi per pannelli fotovoltaici riferiti a lavori poi effettuati dalla Solar Seneca?

Non ci è dato saperlo, non avendo presentato il bilancio di esercizio per due anni consecutivi, ovvero per il 2012 e ad oggi, considerato che il termine ultimo per il deposito salvo casi particolari è scaduto lo scorso 29 giugno 2014, anche per il 2013.

E a questo punto soltanto gli organi preposti potranno effettuare tale importante verifica per escludere eventuali presunti e non accertati reati quali conflitto d'interesse o altro.

Intanto, a seguito di una delle nostre inchieste, nella quale facevamo presente che Alberto Bertucci percepiva una indennità piena in qualità di Sindaco pari a 1.353, 51 euro lordi al mese e allo stesso tempo risultava essere lavoratore a tempo determinato. (La legge stabilisce, Tuel – Testo Unico degli Enti Locali, che un sindaco se è lavoratore dipendente e non ha richiesto l’aspettativa deve prendere l’indennità dimezzata del 50%), improvvisamente, il sindaco non compare più nell'elenco Inps dei braccianti agricoli per l'anno 2013. Si è tolto. A buon intenditor poche parole.

LEGGI ANCHE:

07/02/2013 NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE



NEMI, FOTOVOLTAICO: LA SOCIETA’ DEL SINDACO NON PRESENTA I BILANCI PER DUE ANNI DI SEGUITO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono ben due anni che la società della quale il sindaco di Nemi Alberto Bertucci detiene il 32 per cento delle quote non presenta il bilancio d’esercizio nonostante la presentazione del documento contabile sia obbligatoria. Eppure non vi è traccia alcuna di trasparenza a riguardo. Quindi, il bilancio d'esercizio non è soltanto un insieme di documenti da redigere secondo gli obblighi di legge, ma è la fonte principale d'informazione dei dati economici, patrimoniali e finanziari dell'impresa per tutte le classi di portatori di interesse nei suoi confronti: creditori, dipendenti, clienti e fornitori, organi statali di controllo, fisco, pubblica amministrazione; soggetto economico e/o management; azionisti di maggioranza e di minoranza.

La società di cui il primo cittadino di Nemi detiene le quote ha iniziato l’attività il 16 luglio 2012, appena due mesi dopo l’elezione di Alberto Bertucci a sindaco di Nemi (Maggio 2012).

La società si chiama Solar Seneca Srl e ha sede legale in un garage/magazzino situato in via Riccardo De Sanctis detto Vittorio, ex via delle Colombe al civico 3, quest’ultimo tra l’altro ex residenza del primo cittadino Alberto Bertucci. La sede secondaria e operativa della Solar Seneca invece è situata in via di Tor Paluzzi, 123 ad Albano Laziale.

La società si occupa delle attività di risparmio nel campo energetico e dell’utilizzo delle risorse energetiche naturali compresa l’attività di installazione di impianti fotovoltaici e comunque di tutto ciò che riguarda il mondo delle energie rinnovabili. In particolare la Solar Seneca Srl è dotata di gruppo di specialisti in diverse discipline organizzate in un comitato permanente e specifico per la ricerca e lo studio di soluzioni per la salvaguardia dell'ambiente e sulla proposizione di tecnologie sempre più avanzate sul risparmio energetico: per l'assistenza tecnica, amministrativa, commerciale e legislativa, per favorire e promuovere ricerche avanzate nel settore e ricercare innovazioni tecnologiche sul risparmio e nuove forme di energia rinnovabili alternative, per l'Assistenza finanziaria finalizzata al reperimento di fondi per la realizzazione dei progetti richiesti.

Dunque è di estrema importanza sapere se la stessa presenti un regolare bilancio ai fini della trasparenza, in quanto nel bilancio è presente anche l'elenco fornitori. E per un sindaco di un'amministrazione comunale che negli ultimi due anni ha rilasciato diverse autorizzazioni paesaggistiche finalizzate all'installazione del fotovoltaico, può venire qualche dubbio ai cittadini che potrà essere risolto solo con il rispetto dei criteri di trasparenza da parte della società di cui il sindaco è socio. A maggior ragione perché la società che fornisce l'installazione di impianti fotovoltaici potrebbe avere a che fare con l'amministrazione comunale di riferimento. Dunque la domanda alla quale non si riesce ad avere risposta è la seguente: la Solar Seneca ha lavorato nel territorio di Nemi? Sono stati concessi permessi per pannelli fotovoltaici riferiti a lavori poi effettuati dalla Solar Seneca?

Non ci è dato saperlo, non avendo presentato il bilancio di esercizio per due anni consecutivi, ovvero per il 2012 e ad oggi, considerato che il termine ultimo per il deposito salvo casi particolari è scaduto lo scorso 29 giugno 2014, anche per il 2013.

E a questo punto soltanto gli organi preposti potranno effettuare tale importante verifica per escludere eventuali presunti e non accertati reati quali conflitto d'interesse o altro.

Intanto, a seguito di una delle nostre inchieste, nella quale facevamo presente che Alberto Bertucci percepiva una indennità piena in qualità di Sindaco pari a 1.353, 51 euro lordi al mese e allo stesso tempo risultava essere lavoratore a tempo determinato. (La legge stabilisce, Tuel – Testo Unico degli Enti Locali, che un sindaco se è lavoratore dipendente e non ha richiesto l’aspettativa deve prendere l’indennità dimezzata del 50%), improvvisamente, il sindaco non compare più nell'elenco Inps dei braccianti agricoli per l'anno 2013. Si è tolto. A buon intenditor poche parole.

LEGGI ANCHE:

07/02/2013 NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE



NEMI, LAGO: DEGRADO, INCURIA E UN CANTIERE ABBANDONATO

Redazione

Nemi (RM) – Degrado, incuria e un cantiere abbandonato, questo quanto racconta Azzurra Marinelli di ritorno da una passeggiata al lago di Nemi: "dalle parti della Fiocina per intenderci – dice Marinelli – c'era un cantiere dove mesi fa, l'amministrazione stava installando l'illuminazione a terra lungo il ciglio della strada. Ora il cantiere è fantasma, si sono rubati il rame ed è tutto in abbandono. Vedere i nostri soldi buttati in questa maniera fa davvero riflettere su come venga considerata la gestione della cosa pubblica. Cosa è successo?". Azzurra Marinelli fa notare come il resto dello scenario sia dominato dall'inciviltà:"Capisco che gli incivili sono dappertutto – conclude – ma sull'unico pezzo di spiaggia c'è l'immondizia e l'incuria e neppure un cestino dove buttare la spazzatura".




NEMI, RISSA CON COLTELLI E SPRANGHE: CONVALIDATI GLI ARRESTI E IL DIVIETO DI DIMORA PER 10 PERSONE

Redazione

Nemi (RM) – Appena terminata l'udienza di rito per direttissima a carico dei 10 arrestati che l'altro ieri sera hanno dato vita ad una maxi rissa in piazza Umberto I a Nemi. Una zuffa con tanto di coltelli e spranghe. Il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca diPapa e per il gruppo di Rocca di Papa la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi. La pena verrà definita intorno al prossimo 20 luglio.

I fatti:

Una maxi rissa a Nemi in piazza Umberto I a suon di spranghe e coltellate tra nemesi e roccheggiani la notte tra lunedì e martedì. Il bilancio è di 10 arresti per rissa aggravata, operati dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, compresi i militari della stazione di Nemi guidati dal Maresciallo Capo Fabio Adinolfi. Sei sono i feriti di cui due sono stati trasportati all'ospedale di Albano e quattro alla vicina Velletri.

Le ferite sono state causate dai coltelli: tra i più gravi una lesione alla coscia ( al malcapitato sono stati cuciti venti punti e un'altra ad una mano). Tra le persone arrestate anche Giacomo Cavalieri insieme ai suoi due fratelli. Giacomo è conosciuto a Nemi con il soprannome di "Elvis" noto per avere un debole per le belle donne e per la sua stravaganza di look: sempre in moto, vestito in nero con lunghe basette alla "Elvis". L'uomo, sulla trentina, avrebbe già un grave precedente alle spalle per aver dato una sprangata in testa ad un giovane. E sembrerebbe anche che sullo stesso pesi una accusa di stalking ai danni di una donna del paese delle fragole.

La rissa si è animata intorno alla mezzanotte, orario esatto in cui è arrivata la prima segnalazione ai carabinieri. Le pattuglie sono arrivate sul posto intorno alle 24 e 10 minuti, giusto il tempo di raggiungere piazza Umberto I. Poi sono arrivati i rinforzi. La polizia di Genzano è intervenuta nella prima fase della violenta zuffa. I bastoni sono stati sequestrati mentre i coltelli non sono stati ancora trovati sebbene sia certo l'utilizzo da parte degli attori della rissa.

Gli investigatori ancora devono accertare il movente, c'è chi parla di vecchi rancori o addirittura di una ragazza che avrebbe fatto esplodere la rabbia tra i due gruppi opposti. Secondo fonti non ufficiali però, sembrerebbe che un personaggio del gruppo di Nemi, forse proprio Elvis ma non vi è certezza, avesse preso una cotta per una ragazza di Rocca di Papa e che questa si sentisse infastidita in maniera pesante da questo personaggio. Gli amici di Rocca di Papa, all'ennesimo episodio sgradevole di costui nei confronti della ragazza, sarebbero partiti per una "spedizione" punitiva a Nemi, dove ad aspettarli erano già pronti amici e parenti nemesi di questo personaggio nascosti con roncole e coltelli e pronti ad uscire allo scoperto. Durante la rissa sono state letteralmente distrutte due automobili appartenenti sempre a due persone coinvolte nella zuffa che alla vista del sangue degli amici sarebbero scappati a gambe levate lasciando due automobili vicino la piazza.

LEGGI ANCHE:

08/07/2014 NEMI – BANDE RIVALI: UNA RISSA ANNUNCIATA
08/07/2014 NEMI: MAXI RISSA A COLTELLATE IN PIAZZA UMBERTO PRIMO



CONVALIDATI GLI ARRESTI E APPLICATE LE MISURE DI DIVIETO DI DIMORA AI 10 ARRESTATI DELLA MAXI RISSA DI NEMI

Redazione

Nemi (RM) – Appena terminata l'udienza di rito per direttissima a carico dei 10 arrestati che l'altro ieri sera hanno dato vita ad una maxi rissa in piazza Umberto I a Nemi. Una zuffa con tanto di coltelli e spranghe. Il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca diPapa e per il gruppo di Rocca di Papa la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi. La pena verrà definita intorno al prossimo 20 luglio.

I fatti:

Una maxi rissa a Nemi in piazza Umberto I a suon di spranghe e coltellate tra nemesi e roccheggiani la notte tra lunedì e martedì. Il bilancio è di 10 arresti per rissa aggravata, operati dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, compresi i militari della stazione di Nemi guidati dal Maresciallo Capo Fabio Adinolfi. Sei sono i feriti di cui due sono stati trasportati all'ospedale di Albano e quattro alla vicina Velletri.

Le ferite sono state causate dai coltelli: tra i più gravi una lesione alla coscia ( al malcapitato sono stati cuciti venti punti e un'altra ad una mano). Tra le persone arrestate anche Giacomo Cavalieri insieme ai suoi due fratelli. Giacomo è conosciuto a Nemi con il soprannome di "Elvis" noto per avere un debole per le belle donne e per la sua stravaganza di look: sempre in moto, vestito in nero con lunghe basette alla "Elvis". L'uomo, sulla trentina, avrebbe già un grave precedente alle spalle per aver dato una sprangata in testa ad un giovane. E sembrerebbe anche che sullo stesso pesi una accusa di stalking ai danni di una donna del paese delle fragole.

La rissa si è animata intorno alla mezzanotte, orario esatto in cui è arrivata la prima segnalazione ai carabinieri. Le pattuglie sono arrivate sul posto intorno alle 24 e 10 minuti, giusto il tempo di raggiungere piazza Umberto I. Poi sono arrivati i rinforzi. La polizia di Genzano è intervenuta nella prima fase della violenta zuffa. I bastoni sono stati sequestrati mentre i coltelli non sono stati ancora trovati sebbene sia certo l'utilizzo da parte degli attori della rissa.

Gli investigatori ancora devono accertare il movente, c'è chi parla di vecchi rancori o addirittura di una ragazza che avrebbe fatto esplodere la rabbia tra i due gruppi opposti. Secondo fonti non ufficiali però, sembrerebbe che un personaggio del gruppo di Nemi, forse proprio Elvis ma non vi è certezza, avesse preso una cotta per una ragazza di Rocca di Papa e che questa si sentisse infastidita in maniera pesante da questo personaggio. Gli amici di Rocca di Papa, all'ennesimo episodio sgradevole di costui nei confronti della ragazza, sarebbero partiti per una "spedizione" punitiva a Nemi, dove ad aspettarli erano già pronti amici e parenti nemesi di questo personaggio nascosti con roncole e coltelli e pronti ad uscire allo scoperto. Durante la rissa sono state letteralmente distrutte due automobili appartenenti sempre a due persone coinvolte nella zuffa che alla vista del sangue degli amici sarebbero scappati a gambe levate lasciando due automobili vicino la piazza.

LEGGI ANCHE:

08/07/2014 NEMI – BANDE RIVALI: UNA RISSA ANNUNCIATA
08/07/2014 NEMI: MAXI RISSA A COLTELLATE IN PIAZZA UMBERTO PRIMO