NEMI, DISINFESTAZIONE CON PIRETROIDI: L'APPELLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA ALL'AMMINISTRAZIONE BERTUCCI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Dopo il caso di Manziana e quello di Aprilia scoppia anche a Nemi la vicenda della disinfestazione con utilizzo di piretroidi.

E parte l’appello del nostro quotidiano agli amministratori di Nemi di revocare la disinfestazione come ha del resto fatto il vicino Comune di Aprilia.

Ma veniamo ai fatti. L’amministrazione comunale di Nemi fa sapere che il giorno 18 agosto dalle ore 2 alle ore 6 verrà effettuata la disinfestazione e la derattizzazione su tutto il territorio comunale. Che i trattamenti saranno effettuati con automezzi forniti di attrezzature nebulizzatrici utilizzando piretroidi in soluzione acquosa.

I cittadini di Nemi vengono quindi invitati dal Comune, nelle ore interessate, a tenere chiuse le finestre, a non stendere i panni all’esterno, a parcheggiare le auto in modo da non intralciare, infine a custodire le api e gli animali domestici. 

Riteniamo necessario oltre che doveroso mettere al corrente la collettività della gravità delle conseguenze derivanti da questo genere di disinfestazione: 
Per evitare ripercussioni pericolose su se stessi, i propri familiari, gli animali domestici e l’ambiente in generale, non basterà chiudere le finestre, ritirare i panni stesi all'esterno, far dormire in casa gli animali domestici. Infatti l’irrorazione aerea di sostanze chimiche in presenza di vento, gli insetticidi, dal punto in cui vengono irrorati, si spargeranno anche fino a oltre un Km e mezzo di distanza.
– I prodotti chimici si depositano su ogni superficie, che sarà quindi necessario pulire e bonificare, per non essere a contatto della sostanza chimica o ingerirla.
– Dopo le irrorazioni non sarà più possibile consumare frutta e ortaggi dei propri orti e giardini.
– Anche l’acqua di eventuali piscine potrà procurare immediati problemi alla pelle.
– Camminando su superfici trattate, la sostanza insetticida verrà automaticamente portata anche all'interno delle abitazioni.
– Il surriscaldamento dei muri delle case, determinerà una esasperata evaporazione e nebulizzazione aereosolica, con la ricaduta delle sostanze tossiche all’intorno e sulle abitazioni vicine. Praticamente, se gli occupanti della casa accanto a chi disinfesta non desiderano l’irrorazione, verranno costretti a subirla egualmente, e avranno il loro ambiente domestico contaminato da veleni chimici permanenti per anni, con tutte le conseguenze del caso.
– Gli insetticidi, depositandosi ovunque, contribuiscono ad inquinare le falde acquifere e le acque di superficie (119 sono i diversi tipi di pesticidi rinvenuti nelle acque italiane).
– Dette sostanze sono, tra l’altro, in grado di inibire la preziosa azione di alcuni enzimi contro il pericolo di stress ossidativo, considerato origine e concausa di molte gravi malattie (Alzheimer, Parkinson, Creuzfeld – Jacob, diabete 2, sclerosi a placche, alcune forme di cancro).
Agiscono su ogni specie vivente: insetti non nocivi quali farfalle, api, cicale, lucciole (non a caso oggi in estinzione), uccelli, animali domestici, ecc., ma in particolare proprio sui predatori (pipistrelli, libellule, gechi, uccelli insettivori) delle stesse zanzare che, di conseguenza, divengono sempre più numerose.
– Anche gli animali domestici corrono dei rischi, perché camminano sulle zone trattate, si leccano e mangiano l’erba inquinata.
– Inoltre, gli insetticidi chimici, accumulandosi con gli altri inquinanti presenti nell'ambiente, avranno degli effetti cronici sinergici, reagendo tra di loro, oppure reagendo con l’organismo in modo differenziato ma cumulativo e determineranno una serie di gravi sindromi anche sulla salute umana.

NOTIZIE RELATIVE AGLI EFFETTI SULLA SALUTE DERIVANTI DA UTILIZZO DI PIRETROIDI
–    I Piretroidi sono sostanze chimiche che tendono a concentrarsi nei tessuti ad elevato contenuto lipidico come quello nervoso, sul quale agiscono disturbando la trasmissione degli impulsi lungo i nervi e il loro meccanismo d'azione è lo stesso, sia negli insetti che nei mammiferi.
–    Benché fino a poco tempo fa i piretroidi siano stati considerati “sostanze moderatamente pericolose” per l’uomo, gli studi recentemente presentati al CNR hanno rilevato, al contrario, le conseguenze anche molto gravi sulla salute umana, animale e dell’ambiente nel quale vengono diffusi.
–    Recenti studi hanno evidenziato come alcuni Piretroidi abbiano gravi effetti sulla salute umana, come ad esempio neurotossicità sui soggetti giovani, in età dello sviluppo, con induzione di morte dei neuroni e problemi con i prodotti di metabolizzazione da parte dell'organismo.
–    L'inalazione di repellenti a base di piretroidi, durante i primi anni di vita del bambino, possono portare ad effetti negativi causando notevoli alterazioni che interessano il sistema nervoso centrale ed in particolare la barriera emato-encefalica BBB. I danni sono stati identificati in particolare a livello micromolecolare e suggeriscono effetti cronici sul cervello.
–    Gli studi del CNR francese e di Antidote Europe, con la Tossicogenomica, hanno dimostrato, che molti prodotti commerciali di largo utilizzo, considerati poco tossici, in realtà hanno la capacità di alterare l’espressione genica determinando danni cronici.
–    In particolare la Permetrina, ritirata dal commercio come pesticida in agricoltura, ma presente nei capitolati di alcuni Comuni relativi alle disinfestazioni, e utilizzata come antiparassitario per uso esterno (collari, polveri, spray) per cani, causa al 96.9% dei gatti esposti, anche solo per contatto occasionale, gravi sintomi di avvelenamento (fino alla morte).
–    In molti prodotti la tossicità è amplificata dalla presenza di Piperonyl-Butoxide, che protegge i Piretroidi, allungandone la durata nell'ambiente ed aiutando la loro penetrazione all'interno del corpo degli artropodi. Questa sostanza, a sua volta, è dannosa per gli ambienti e gli organismi acquatici ed è considerata cancerogena dall’Environmental Protection Agency degli USA.
–    Per quanto riguarda la pericolosità delle sostanze chimiche usate, vale la pena di leggere anche le Schede Tecniche degli stessi disinfestatori


Per tutti questi motivi ci rivolgiamo direttamente al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci quale massima autorità a tutela della salute del territorio, ai delegati all'Ambiente e ai Consiglieri di opposizione Cinzia Cocchi e Stefania Osmari, allegando la relazione dell’ISPRA, [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA RELAZIONE DELL'ISPRA ] chiedendo di annullare la disinfestazione programmata in base all'applicazione del Principio di Precauzione.
 

AGIRE IN MODO DIVERSO SI PUÒ
 Il Comune di APRILIA, dopo aver recepito i dati emersi durante la suddetta Conferenza Stampa presso il CNR,  ha deciso di sospendere ogni disinfestazione chimica a partire da quest’anno.

Perché il Comune di Nemi non fa altrettanto?
Perché il Sindaco Alberto Bertucci ha deciso di ignorare i dati più recenti della Ricerca Scientifica, il Principio di Precauzione e la sua responsabilità di massimo Garante Sanitario del Territorio?
Di fronte all’accertata pericolosità di certe sostanze di sintesi, noi riteniamo di non poter ignorare la parola degli esperti e di dover agire subito, nel divenire di azioni antropiche nocive e tossiche.

COSA PUÒ FARE UN CITTADINO?
Inviare con urgenza al Sindaco un fax al numero 06/9368071, una mail con Posta Certificata indirizzata a segreterianemi@pec.provincia.roma.it oppure due righe scritte protocollate, oppure scrivendo al nostro giornale all'indirizzo email info@osservatorelaziale.it (penseremo noi a girare per Pec la Vostra richiesta al Sindaco) con una diffida per l’interruzione immediata dei trattamenti inutili e tossici, indicando dati personali o dell’Associazione e facendo riferimento a tutti gli Studi e alla Conferenza Stampa tenutasi il 7 marzo del 2014 presso il C.N.R. – Consiglio Nazionale delle Ricerche

NOI COME QUOTIDIANO LO FACCIAMO
Chiediamo perciò al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, come Autorità responsabile della Salute:
Che il Comune di Nemi diventi al più presto un Comune “depesticizzato” e quindi sano, nel vero senso del termine. Ricordando che per quanto riguarda zanzare e topi, ci sono rimedi alternativi che li possono contrastare, senza mettere a rischio la salute, il benessere dei cittadini e la salubrità del territorio.

PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIÙ:


1) Dannosità dei pesticidi e degli insetticidi nelle aree urbane e loro alternative naturali ISPRA

2) C.N.R. – Consiglio Nazionale delle Ricerche Tavola Rotonda – Conferenza Stampa
“INSETTICIDI: LORO APPLICAZIONE ED EFFETTI IN AREE ANTROPIZZATE”

3) Relazione conclusiva


4) Insetticidi in casa e all'aperto


5) I Piretroidi


6) Gli Organo fosforici


7) Prof. Luigi Campanella
Università di Roma “La Sapienza”




NEMI: AL BELVEDERE DANTE ALIGHIERI BASTA AFFACCIARSI E… DILAGANO GLI ABUSI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Incredibile, ci è sembrato di vedere tanti e tanti altri abusi…. Sono una decina, sono di più? Non sappiamo bene quanti siano in realtà ma ci sembrano molte le costruzioni abusive realizzate a fianco della ex piazzola di sosta degli autobus e chiaramente visibili affacciandosi dal belvedere Dante Alighieri.

Dato che l’amministrazione di Alberto Bertucci è finita agli onori di cronaca per la lotta e contrasto contro gli abusi, il nostro quotidiano vorrebbe dargli una mano e segnalare di volta in volta costruzioni che a occhio nudo, come dire, ci stanno sotto il naso.

Parliamo di interi manufatti alla luce del sole. Dal momento che sono arrivati vigili e carabinieri sommozzatori in barca sul lago di Nemi (sembrerebbe che fossero quattro anni che non si tenevano controlli del genere) che anche senza immergersi hanno controllato il territorio preda di edilizia abusiva, la nostra segnalazione non richiede un tale dispiegamento di forze:omento che che la scorsa settimana addirittura  basta affacciarsi dal belvedere per vedere i manufatti con i panni stesi, le tettoie varie, i portici arrangiati alla meglio e addirittura pannello fotovoltaico. Che ci fanno quelle case lì?

Perché per il centro canoe il comune si è sbrigato a demolire mentre alla luce del sole ci sono intere case abusive? Fatti non fummo a viver come bruti… preferiamo che quando si agisce lo si faccia sempre nel pieno rispetto dell’equità di trattamento e a favore della legalità con la maiuscola. Torneremo sicuramente su questo argomento.




NEMI, PARCO GIOCHI AI LECCI: BIMBI FELICI E BIMBI INFELICI CRESCONO

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Torniamo a parlare del famigerato parco giochi di Nemi alta situato a fianco al Grembo. Dopo l’entusiasmo dell’avvenuto taglio dell’erba e del fatto che il parco giochi, sempre chiuso, era stato trovato accessibile alla collettività, dobbiamo fare qualche passo indietro e prendere atto che nei giorni successivi i cancelli si sono presentati chiusi. Allora, la domanda sorge spontanea: si tratta di un parco giochi pubblico allestito con i soldi dei cittadini oppure è semplicemente un parco giochi privato o di esclusivo utilizzo di qualcuno?

Diciamo questo perché un fil di ferro è stato apposto tra le due ante del cancello a chiusura. I genitori che vogliono portare i figli al parco devono forse tagliare il fil di ferro che chiude in maniera blanda uno spazio pubblico? Questo discorso ritorna sempre sulla carenza di pianificazione e organizzazione nel mantenere e vigilare sugli spazi pubblici. Un parco giochi deve essere aperto al mattino e chiuso la sera, o perlomeno, andrebbero indicati gli orari e  i giorni in cui la collettività ha la possibilità di far giocare i bambini all’aria aperta.

Anche oggi domenica 10 agosto 2014 alle ore 9 circa, come nel pomeriggio di ieri, il cancello era chiuso come attesta lo scatto fotografico e non vorremmo anche in questo caso prenderci una querela dalla giunta di Alberto Bertucci che anche in questo caso vedrebbe sfumato il tentativo di colpire il giornale. Ciò in quanto gli tabella de L’osservatore d’Italia sono sempre supportati da fotografie o da fonti documentali.

Vogliamo far giocare i bambini in questo nuovissimo parco? Alla giunta di Alberto Bertucci (che attualmente si trova in vacanza) l’ardua sentenza.

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NEMI, CAOS TARI: CITTADINI MOROSI O MIRACOLATI?

di Chiara Rai

Nemi (RM) – C’è caos e disorganizzazione nella gestione della Tari da parte del Comune di Nemi. Nonostante l’ormai collettiva conoscenza dei disservizi postali che attanagliano i cittadini, ci si ritrova con una locandina in mano e delle morosità a cui far fronte.  

“Partecipazione Democratica” che vede all’opposizione il consigliere comunale Stefania Osmari ha iniziato a denunciare il disservizio già nel 2012. E nel 2012 Osmari chiese al sindaco di Nemi Alberto Bertucci di intervenire per ripristinare la regolarità nella consegna della posta. All’epoca, a risentirne maggiormente, erano sopratutto i quartieri periferici del paese. Oggi la situazione si è aggravata ulteriormente, tanto che ci sono cittadini che continuano a ricevere bollette scadute o che ancora non hanno ricevuto la famosa lettera del Comune che indica il pagamento Tari e che è datata 8 luglio 2014 (quindi nei tempi per un Comune che però ha un servizio postale regolare). 

Chi non ha ricevuto la lettera ha brancolato o brancola ancora nel buio e l’unica blanda àncora di salvezza consiste in una locandina del Comune prodotta il giorno di scadenza Tari e affissa però solo da poco tempo nei bar e lungo il corso. Nella locandina si legge che il pagamento deve essere effettuato entro il 31 luglio (e il Comune lo comunica il 31 luglio stesso stando alla data che precede un timbro fresco d’inchiostro). Alcuni cittadini di Nemi hanno visto la locandina solo oggi, ad esempio. 

Nell’informativa del Comune si legge anche che il contribuente dovrà effettuare il versamento entro i dieci giorni successivi alla data di ricevimento. Ma come fa il Comune ad accertarsi quando il contribuente riceve la lettera, visto che si tratta di posta ordinaria?  Potremmo ricevere la lettera del Comune anche a Natale, allora avremmo dieci giorni di tempo?

La realtà è che il 31 luglio 2014 la Tari è scaduta e che soltanto in questi giorni (oggi per esempio è 9 agosto 2014) siamo venuti a conoscenza che qualora la bolletta non fosse stata recapitata entro questa incombente domenica 10 agosto 2014, l’ufficio tributi è a disposizione. Che l’ufficio Tributi sia sempre stato ineccepibile e a disposizione dei cittadini è un dato di fatto, quello che non capiamo è come mai  la giunta non ha ne deliberato una proroga alla scadenza del pagamento Tari (in maniera da avere un pezzo di carta ufficiale che garantisca e tuteli i cittadini) e neppure diramato a tutti tempestivamente una comunicazione sulla falsa riga di quella di tanti altri Comuni del Lazio. E’ di qualche ora fa, ad esempio, la nota del Comune di Viterbo dove viene chiaramente espresso: “ il Comune di Viterbo non applicherà alcuna sanzione a chi provvederà alla regolarizzazione del saldo Tarsu 2013 entro il 31 agosto”. 

Insomma i cittadini di Nemi hanno diritto a ricevere una proroga al pagamento che venga chiaramente indicata senza troppi giri di parole? Oppure la comunità nemese deve soltanto subire i disservizi postali e sobbarcarsi tutte le more che ne conseguono? 

Il Comune scrive l’8 luglio, noi pubblichiamo il 14 luglio una nota di Partecipazione Democratica che denuncia ancora disservizi postali, il 31 luglio 2014 il Comune ricorda che il 31 luglio 2014 scade la Tari.

Un cittadino di Nemi ci scrive il 2 agosto lamentandosi di non ricevere la posta e come un veggente, predige:” Quando mi arriverà il modello F23 (precompilato e quindi non modificabile), pagherò, ma certamente incorrerò in successive more e sanzioni e non certo per mia colpa”. 

 Ma perché tanto caos? Fino a quando c’è tempo per pagare? Più che una telefonata fatta dal contribuente al Comune (perché c’è anche la beffa di pagare la telefonata) sarebbe opportuno che si facesse chiarezza, anziché programmare le vacanze agostane e fare felici i cittadini di Nemi con un po’ di schiuma in piazza Umberto I.

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NEMI: SCATOLE CINESI E LO ZAMPINO DELLA POLITICA ALL'OMBRA DEL SEQUESTRO DEL COMPLESSO "LE VILLE NEL PARCO"

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non c’è un semplice sequestro dietro l’attività degli inquirenti durata ben due anni. Ci sono scatole cinesi, attori, sempre gli stessi, protagonisti di altre vicende che ritornano sul panorama nazionale per tentare ancora il colpaccio.

Probabilmente con delle corresponsabilità di una politica silente che per ora rimane nell’ombra ma che ha permesso venissero effettuati certi atti, certi passaggi che hanno portato a mettere dei sigilli a milioni e milioni di euro.

In questo articolo vi forniremo i passaggi societari che si sono susseguiti nel tempo all'interno della vicenda inerente, per l’appunto, il sequestro preventivo del complesso residenziale denominato "Le Ville nel Parco" effettuato a Nemi, ordinato dal Gip del Tribunale di Velletri a seguito di indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giuseppe Travaglini, per cui sono stati denunciati due tecnici del Comune di Nemi e due imprenditori per violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell'Ufficio Tecnico comunale di Nemi in favore delle società costruttrici.

Dagli atti in nostro possesso risulta che: Fino al luglio del 2008 la proprietà risultava essere della Casa Generalizza della Società del Verbo Divino con sede a Roma la quale cedeva nel luglio del 2008 alla società ANDORA SRL UNIPERSONALE con sede a Torino e successivamente ad Asti.

La ANDORA Srl Unipersonale, che dal maggio del 2007 aveva come socio unico la società AEDES ITALICA Srl, cede solo dopo 5 mesi – Dicembre 2008 – la proprietà alla AEDES ITALICA Srl.

La AEDES ITALICA Srl, che ha come soci titolari di quote e diritti risultanti a gennaio del 2013 Cumino Vittorio Raira e la società EVO TEAM Srl. e come legale rappresentante Cumino Giorgio, cede nel dicembre del 2011 la proprietà alla società EVO TEAM Srl la quale ha come unico socio titolare di quote e diritti Cumino Vittorio Raira e come legale rappresentante (amministratore unico) Cumino Giorgio.

Cumino Giorgio è un personaggio che si è visto qualche volta camminare per Nemi e soprattutto qualcuno ci avrebbe riferito di averlo visto accompagnarsi più di una volta a Nemi insieme a noti personaggi del mondo della politica locale e che hanno ricoperto cariche istituzionali sovra comunali.

Giorgio Cumino è presente anche nell’elenco accorpato dei Massoni italiani, un nutrito volume di oltre mille pagine che contiene nomi di imprenditori, banchieri, politici ecc. Chiunque abbia visto il personaggio in questione può scrivere alla nostra redazione per fornirci maggiori particolari. Comunque il processo deve ancora iniziare.

I PRECEDENTI DI GIORGIO CUMINO – OPERAZIONE WINE BLACK / GIROTONDO

Giorgio Cumino insieme ad altri 13 soggeti componeva la banda con base in Campania che contrabbandava all’estero (Inghilterra, Belgio, Francia, Polonia, Germania e Sloveni) vino e prodotti alcolici, per un giro d’affari di 50milioni di euro. False esportazioni, truffa, riciclaggio ed evasione d’imposta: questi i reati contestati. Le indagini partite da un deposito di liquori di Alessandria hanno consentito di scoprire una ramificata organizzazione che con un complesso stratagemma e con la complicità di due funzionari delle Dogane, era riuscita ad evitare di pagare l’accise su ingenti quantitativi di liquori che rivendeva poi a prezzi molto bassi penalizzando anche il mercato.

Una vicenda quindi, quella delle Ville di Nemi, che potrebbe presentare ancora numerosi risvolti. Il nostro quotidiano che per primo ha dato la notizia il 5 agosto del 2012 del caso delle Ville nel Parco a Nemi grazie alla segnalazione dell'ex sindaco Vairo Canterani, continuerà a seguire il caso ed eventuali sviluppi.

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NEMI, LAGO: FORZE DELL'ORDINE IN ACQUA PER CONTRASTARE IL FENOMENO DELL'ABUSIVISMO EDILIZIO

 

Il nostro giornale ha sollecitato in un recente articolo dello scorso 28 luglio nel quale facevamo presente, tra l’altro, che proprio dove si è tenuta di recente la gara di nuoto a Nemi, si notavano ben due manufatti sorti sulle sponde del lago di Nemi.

 

di Maurizio Costa

Nemi (RM) – A Nemi durante la mattinata di mercoledì 6 agosto 2014 , la Polizia Locale e i Carabinieri del reparto subacqueo hanno svolto dei controlli sulle rive del lago per tenere sotto controllo il fenomeno, piuttosto prolifero nella valle lacustre di Nemi, dell’abusivismo edilizio.

Attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, come rilevatori GPS, le forze dell’ordine hanno eseguito una verifica incrociata per raffrontare i terreni e i fabbricati del luogo con quelli dichiarati nella lista del catasto comunale.

Si tratta di controlli molto importanti per il territorio e che lo stesso nostro giornale ha sollecitato in un recente articolo dello scorso 28 luglio nel quale facevamo presente, tra l’altro, che proprio dove si è tenuta di recente la gara di nuoto, si notavano ben due manufatti sorti sulle sponde del lago di Nemi. 

Il versante settentrionale del lago è quello che presenta una situazione più grave: i fenomeni di abusivismo edilizio si manifestano soprattutto in questa zona e i Carabinieri hanno voluto verificare la situazione eseguendo una vera e propria mappatura della costa.

Secondo quanto dichiarato dalle Forze dell’ordine, un'ispezione del genere non veniva effettuata da almeno quattro anni. Le verifiche sono avvenute via lago per mappare meglio il territorio; un controllo via terra non avrebbe fornito lo stesso risultato.

IL RETROSCENA

Questa verifica catastale avrebbe permesso ai sommozzatori dell'Arma dei Carabinieri anche un intervento volto alla ricerca di beni archeologici in fondo al lago, ma la Sovrintendenza non avrebbe concesso l’autorizzazione. I Carabinieri, perciò, non hanno avuto bisogno delle bombole, dato che l'accertamento è avvenuto senza la necessità di immersioni.

Questa operazione di controllo fa parte di un Piano più ampio volto alla riqualificazione del lago di Nemi: sono state effettuate, infatti, già nei giorni scorsi, delle bonifiche, soprattutto sulla spiaggia “dell’ex fiocina” sempre a Nemi, già ripulita dagli addetti ai lavori.

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NEMI, CASO SEQUESTRO "VILLE NEL PARCO": PASSAGGI SOCIETARI E LO ZAMPINO DELLA POLITICA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non c’è un semplice sequestro dietro l’attività degli inquirenti durata ben due anni. Ci sono scatole cinesi, attori, sempre gli stessi, protagonisti di altre vicende che ritornano sul panorama nazionale per tentare ancora il colpaccio.

Probabilmente con delle corresponsabilità di una politica silente che per ora rimane nell’ombra ma che ha permesso venissero effettuati certi atti, certi passaggi che hanno portato a mettere dei sigilli a milioni e milioni di euro.

In questo articolo vi forniremo i passaggi societari che si sono susseguiti nel tempo all'interno della vicenda inerente, per l’appunto, il sequestro preventivo del complesso residenziale denominato "Le Ville nel Parco" effettuato a Nemi, ordinato dal Gip del Tribunale di Velletri a seguito di indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giuseppe Travaglini, per cui sono stati denunciati due tecnici del Comune di Nemi e due imprenditori per violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell'Ufficio Tecnico comunale di Nemi in favore delle società costruttrici.

Dagli atti in nostro possesso risulta che: Fino al luglio del 2008 la proprietà risultava essere della Casa Generalizza della Società del Verbo Divino con sede a Roma la quale cedeva nel luglio del 2008 alla società ANDORA SRL UNIPERSONALE con sede a Torino e successivamente ad Asti.

La ANDORA Srl Unipersonale, che dal maggio del 2007 aveva come socio unico la società AEDES ITALICA Srl, cede solo dopo 5 mesi – Dicembre 2008 – la proprietà alla AEDES ITALICA Srl.

La AEDES ITALICA Srl, che ha come soci titolari di quote e diritti risultanti a gennaio del 2013 Cumino Vittorio Raira e la società EVO TEAM Srl. e come legale rappresentante Cumino Giorgio, cede nel dicembre del 2011 la proprietà alla società EVO TEAM Srl la quale ha come unico socio titolare di quote e diritti Cumino Vittorio Raira e come legale rappresentante (amministratore unico) Cumino Giorgio.

Cumino Giorgio è un personaggio che si è visto qualche volta camminare per Nemi e soprattutto qualcuno ci avrebbe riferito di averlo visto accompagnarsi più di una volta a Nemi insieme a noti personaggi del mondo della politica locale e che hanno ricoperto cariche istituzionali sovra comunali.

Giorgio Cumino è presente anche nell’elenco accorpato dei Massoni italiani, un nutrito volume di oltre mille pagine che contiene nomi di imprenditori, banchieri, politici ecc. Chiunque abbia visto il personaggio in questione può scrivere alla nostra redazione per fornirci maggiori particolari. Comunque il processo deve ancora iniziare.

I PRECEDENTI DI GIORGIO CUMINO – OPERAZIONE WINE BLACK / GIROTONDO

Giorgio Cumino insieme ad altri 13 soggeti componeva la banda con base in Campania che contrabbandava all’estero (Inghilterra, Belgio, Francia, Polonia, Germania e Sloveni) vino e prodotti alcolici, per un giro d’affari di 50milioni di euro. False esportazioni, truffa, riciclaggio ed evasione d’imposta: questi i reati contestati. Le indagini partite da un deposito di liquori di Alessandria hanno consentito di scoprire una ramificata organizzazione che con un complesso stratagemma e con la complicità di due funzionari delle Dogane, era riuscita ad evitare di pagare l’accise su ingenti quantitativi di liquori che rivendeva poi a prezzi molto bassi penalizzando anche il mercato.

Una vicenda quindi, quella delle Ville di Nemi, che potrebbe presentare ancora numerosi risvolti. Il nostro quotidiano che per primo ha dato la notizia il 5 agosto del 2012 del caso delle Ville nel Parco a Nemi grazie alla segnalazione dell'ex sindaco Vairo Canterani, continuerà a seguire il caso ed eventuali sviluppi.

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NEMI: MIRACULU AU SCOLEPATU I FARINELLI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – La richiesta d’aiuto della mamma che s’era perso “‘u pupu in mezzu ai farinelli” è stata ascoltata sebbene fosse un lancio dall’allarme simulato dal nostro giornale per evidenziare che andava tagliata l’erba al parco giochi vicino al Grembo nella zona di Nemi alta che oltretutto fino a ieri risultava chiuso e quindi non accessibile alla collettività pur essendo di fatot un parco gochi pubblico costato 25 mila euro.

Ebbene l’amministrazione ha prontamente pulito l’area e aperto i cancelli al pubblico. Non c’è più erba incolta tranne qualche pallidissimo ricordo vicino la ringhiera di confine. Siamo molto contenti che le segnalazioni che abbiamo fatto due giorni fa, oggi siano state tempestivamente accolte. Certo, per far tagliare l'erba e aprire un parco gochi siamo arrivati ad ipotizzare che una mamma nemese potesse perdersi   "'u pupu", forse se non avessimo scritto le grida sarebbero state di dieci madri disperate… morale? Se il sindaco Alberto Bertucci scendesse dalla torre d'avorio e cominciasse a girare per il territorio, scoprirebbe personalmente quanta manutenzione andrebbe fatta. Per ora bene così, obiettivo di avere un parco giochi fruibile e decoroso è stato raggiunto!

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05/08/2014 NEMI: AIUTETEME ME SO' PERSU 'U PUPU IN MEZZU AI FARINELLI



REGIONE LAZIO, "ERA ZINGARETTI" – SVOLTA NEL COMMERCIO: DOPO UN'ATTESA DI 10 ANNI ARRIVA IL TESTO UNICO

Il progetto di legge regionale, che passa adesso all’esame del Consiglio Regionale, raccoglie e razionalizza organicamente tutte le disposizioni sul settore del  commercio, riunificando e abrogando 6 leggi regionali approvate in tempi diversi e riducendo da oltre 300 a 125 gli tabella che regolano la materia.

 

Redazione
Regione Lazio – Una riforma innovativa attesa da oltre 10 anni che semplificherà la vita di cittadini e imprese, ponendo le condizioni per trasformare , innovare e rilanciare un ambito economico strategico per la nostra regione. Obiettivo del nuovo Testo Unico è quello di sostenere la libertà di iniziativa commerciale, riducendo i vincoli  e oneri burocratici e garantendo tempi certi agli operatori. Nel contempo, vengono tutelati beni e i luoghi di valore storico, artistico, e architettonico, l’ambiente urbano, la mobilità, la sicurezza, la salute e i diritti dei lavoratori. “Una svolta importante – dichiara il presidente  Nicola Zingaretti – che porterà meno burocrazia. Si semplifica la vita di chi vuole entrare nel mondo del commercio e chi già fa commercio. Lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto gli impegni. “Il commercio rappresenta una parte fondamentale del sistema economico regionale – ha dichiarato l’assessore Guido Fabiani – “È un settore capitale per il superamento della crisi economica”

Il nuovo Testo Unico si  pone tre obiettivi:
Semplificare, snellimento delle procedure
Decentrare, delegare la gestione a comuni e territori
Innovare, nuove opportunità per il futuro

Questi, in sintesi, i principali contenuti del Testo:


1. Semplificazione
• Radicale ampliamento del ricorso alla Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) per numerosi e fondamentali aspetti della vita delle imprese del settore;
• Centralità del ruolo del Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive), che diventa l’unico punto di accesso per tutte le procedure amministrative delle imprese, uniforme su tutto il territorio, attraverso la realizzazione di una piattaforma unica telematica da mettere a disposizione dei Comuni;
• Tempi certi e procedure più snelle per le Conferenze dei Servizi attraverso: a) l’eliminazione del parere regionale vincolante per l’apertura, il trasferimento e l’ampliamento dei grandi mercati rionali e b) il rilascio contestuale del titolo edilizio e di quello commerciale nel caso di avvio di medie e grandi superfici di vendita.

2. Decentramento ai Comuni e programmazione

•Trasferite importanti funzioni ai Comuni su: mercati, commercio su aree pubbliche e somministrazione. Inoltre la Regione conferisce a Roma Capitale ulteriori funzioni in materia di: programmazione urbanistica e commerciale, somministrazione, trasferimento e ampliamento di grandi e medie strutture di vendita.
• Il nuovo Testo supera il modello attuale di programmazione ed elimina tutti i casi di autorizzazioni in deroga, evitando così il rischio di proliferazione fuori dalle regole delle grandi strutture.
• La programmazione territoriale viene affidata esclusivamente ai Comuni, sulla base di precisi indirizzi e criteri regionali qualitativi e urbanistici. Nelle more dell’approvazione di questi criteri e indirizzi regionali, non sarà più consentito il cambio di destinazione d’uso di aree non commerciali, né l’ampliamento di strutture esistenti per l’avvio di medie e grandi strutture di vendita. Bloccato quindi il nuovo consumo di suolo.

3. Innovazioni

• Vengono stanziati nel prossimo triennio 15 milioni di euro per incentivare la nascita e il consolidamento delle reti d’impresa; il Testo promuove la loro autonomia finanziaria concedendo ai Comuni la possibilità di destinare parte delle imposte prodotte dalle reti di impresa al reinvestimento in progetti di marketing territoriale, riqualificazione e arredo urbano, sicurezza e contrasto dell’abusivismo commerciale;
• Salvaguardati i locali storici: stanziati 3 milioni di euro per la costituzione di un apposito fondo rotativo per l’accesso al credito agevolato da parte dei locali e delle botteghe storiche. Allo stesso tempo il nuovo Testo Unico stabilisce nuovi requisiti necessari per acquisire lo status di locale storico;
• Obbligo di creazione di presidi sanitari di primo soccorso nelle strutture e nei centri commerciali superiori ai 10.000 mq.;
• Incentivata la crescita degli esercizi di vicinato, offrendo loro regole più semplici per svilupparsi e ampliarsi;
• Abolito il principio di equivalenza: non esisteranno più norme regionali che impediscano ai Comuni di spostare camion bar da strade e piazze di pregio, anzi ai Comuni sono assegnati pieni poteri sul commercio su aree pubbliche. Previsto il divieto di esercizio di commercio itinerante nei centri storici delle città con più di 30.000 abitanti;
• Più libertà per gli impianti di distribuzione di carburante, che potranno fornire maggiori servizi integrativi (vendita di alimenti, tabacchi, bevande ecc.) e riceveranno incentivi per l’erogazione di metano e Gpl e per l’istallazione di colonnine per ricaricare i veicoli elettrici;
• Possibilità per le edicole di vendere anche bevande imbottigliate e prodotti alimentari entro il limite massimo del 30% della superficie del punto vendita;
• Sono previste specifiche azioni di contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione attraverso la promozione di protocolli d’intesa con Comuni, reti d’impresa, associazioni e autorità prefettizie;
• Promossa la definizione di accordi su base volontaria in ambito comunale o sovracomunale per organizzare gli orari di apertura di negozi e mercati. Il Testo Unico disciplina inoltre la possibilità di aprire Temporary Store per la durata massima di 30 giorni. Cambiano poi le modalità di definizione dei saldi estivi e invernali, che saranno approvate con delibera di Giunta (e non più con legge regionale), e la cui durata massima sarà di 6 settimane per ciascuno periodo;
• Utilizzati per la prima volta organicamente i fondi europei per sostenere le imprese del commercio. Con il nuovo Por Fesr 2014-2020 la Regione: a) sosterrà le forme di e-commerce delle attività commerciali già esistenti; b) svilupperà le aree mercatali ecologicamente attrezzate; c) valorizzerà l’innovazione dei sistemi imprenditoriali locali.




NEMI, SEQUESTRO: DENUNCIATI DUE TECNICI COMUNALI E DUE IMPRENDITORI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Si chiude un altro filone di una inchiesta che il nostro quotidiano l’Osservatore d’Italia ha seguito fin dall'inizio e per ben due anni: Sequestrate “Le Ville nel Parco” perché realizzate in violazione alla legge. Nell’ambito delle attività sono stati denunciati due tecnici comunali e due imprenditori; la lottizzazione è risultata di fatto abusiva con irregolarità nella destinazione d’uso degli edifici, l’illecito frazionamento delle unità abitative e difetti nel rilascio delle autorizzazioni idrogeologiche e paesaggistiche.


IL FATTO
Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Velletri e riguarda il complesso della “ex casa generalizia società del Verbo divino”. Le violazioni riscontrate dalle indagini effettuate dagli inquirenti coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giuseppe Travaglini hanno fatto emergere violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Nemi in favore delle società costruttrici. Il complesso immobiliare sequestrato è composto da vari edifici suddivisi in otto unità abitative, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro, modificate nella destinazione d’uso, frazionate e destinate alla vendita. La Polizia Giudiziaria insieme ai carabinieri della Stazione di Nemi diretti dal maresciallo capo Fabio Adinolfi  hanno eseguito un decreto di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Velletri.

COME E’ INIZIATA L’INCHIESTA
La segnalazione è partita da una denuncia tramite le colonne del nostro quotidiano L’Osservatore d’Italia da parte dell’ex sindaco Vairo Canterani, [ Articolo del 5 agosto 2012 – NEMI, VAIRO CANTERANI SCRUTA LE NUOVE "VILLE NEL PARCO" E LANCIA UN MONITO ALLE OPPOSIZIONI:"VIGILATE CON CORAGGIO E ASSIDUITA'!" ] storico esponente politico della sinistra nemese. Fu proprio Vairo Canterani il 5 agosto del 2012 a lanciare un monito alle opposizioni affinché vigilassero perché appariva molto strano che stesse nascendo un complesso residenziale proprio nel cuore del Parco Regionale dei Castelli. Vairo chiese, in quella occasione, chi avesse rilasciato le autorizzazioni e basandosi su quali leggi. L’ex sindaco si accorse di questo tentativo di lottizzazione in quanto vi era, di fronte il complesso residenziale, un grande striscione pubblicitario dello stesso in bellavista. La pubblicità fu poi repentinamente tolta dopo che il nostro quotidiano pubblicò l’articolo con la foto dello striscione. Anche l’ex assessore all’Urbanistica  di Nemi ing. Luigi Caporicci diede subito delle risposte in merito asserendo che la pubblicità fatta, evidenziava la necessità di un accertamento, in quanto, il PRG e le norme di tutela (tutte) che gravano sul sito, non avrebbero consentito nuovi edifici, ne cambi di destinazione d’uso, né modifiche del piano di campagna, né interventi di modifica dell'assetto idraulico e della permeabilità di viali e giardini.

A quel proposito fu lanciato un appello al sindaco di Nemi Alberto Bertucci affinché facesse fare verifiche sul caso. Ma a quel punto le indagini dei carabinieri della stazione di Nemi su incarico del Sostituto Procuratore dr Giuseppe Travaglini della Procura di Velletri erano già repentinamente iniziate.

LE NOSTRE INDAGINI
Dopo ricerche e riscontri abbiamo evidenziato che c’era un documento del Parco Regionale dei Castelli Romani che l’8 gennaio del 2010 rilascia all’amministratore di “AEDES ITALICA S.p.a.” tale Giorgio Cumino un nulla osta valido per cinque anni per “lavori di sistemazione servizi a reti”.

Nel nulla osta del Parco Regionale dei Castelli Romani si legge testualmente: “Considerato che l’opera ricade in zona L – attività agroforestali, del P.R.G. del Comune di Nemi e Considerato che dall’esame istruttorio dell’Ufficio Tecnico dell’Ente è risultato che le opere previste in detto progetto, per il loro carattere, possono ritenersi compatibili con il contesto ambientale”. Dunque si capisce che il Parco nel rilasciare il Nulla osta si basò sull’esame istruttorio dell’allora ufficio Tecnico comunale. Fatte queste due considerazione il Parco mette in chiaro che il nulla osta si rilascia a condizione che sia mantenuta la permeabilità dei suoli e siano ripristinati i luoghi in origine.

L’ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha quindi dichiarato che “le opere previste in detto progetto, per il loro carattere, possono ritenersi compatibili con il contesto ambientale”.  Cosa abbiamo fatto, per capirne di più? Siamo andati sul sito ufficiale del Comune di Nemi e, nell’albo pretorio, a nome di  “Giorgio Cumino” risultano esserci due permessi di costruire uno datato 5 gennaio 2011 (richiesta pubblicazione albo pretorio permessi di costruire N. 1 E 2 DEL 2011. pratica edilizia n. 1459 anno 2009 Cumino Giorgio permesso a costruire n. 1/2011) e l’altro sempre con la stessa data (Permesso Di Costruire D.p.r. 380/2001 – richiesta pubblicazione albo pretorio permessi di costruire N. 2 del 05/01/2011. pratica edilizia n. 1458 anno 2009 Cumino Giorgio PERMESSO A COSTRUIRE N. 2/2011) ma purtroppo i due allegati non sono risultati consultabili. Peccato che quei permessi non avrebbero dovuto essere rilasciati.

PER APPROFONDIMENTI LEGGERE tabella CORRELATI SU: http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=11367&arg=3&red=1




NEMI: AIUTETEME ME SO' PERSU 'U PUPU IN MEZZU AI FARINELLI

Redazione

Nemi (RM) – “Aiuteteme me sò persu ‘u pupu in mezzo ai farinelli”, questo potrebbe essere il grido di una mamma disperata se il parco giochi di fianco al Grembo, a Nemi, fosse aperto.

Che utilità c’è  a fare delle opere se poi non si è in grado di gestirle e soprattutto di prevedere per le stesse una regolare manutenzione oltre che a renderle fruibili al pubblico? Chi frequenta il parco giochi ai Lecci? Quest’ultima domanda sembra più un difficile rebus da sciogliere. Dispiace vedere un tale sperpero di soldi pubblici. Riqualificare piazza de Le Colombe, a Nemi alta, e dintorni non sarebbe stato meglio che investire su un parco giochi chiuso e lasciato preda dell’incuria?  Intanto lo scenario è ben rappresentato dal nostro reportage fotografico: I rovi che crescono, ramoracci e farinelli che prosperano. Eppure questi lavori, finiti all’incirca il 20 maggio scorso, sono costati 25 mila euro. Quanto si impiega a tagliare quell’erba? Basta organizzarsi. 

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