NEMI: UNA MOZIONE PER SALVARE LA STAZIONE DEI CARABINIERI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Una mozione per mantenere la stazione dei Carabinieri a Nemi. Un servizio di sicurezza indispensabile per il territorio e su questa affermazione il consiglio comunale di Nemi si è trovato d’accordo all’unanimità.

La stazione dei carabinieri di Nemi, diretta dal maresciallo capo Fabio Adinolfi presente nella seduta di consiglio comunale di lunedì 29 settembre 2014, rischia di essere soppressa a causa dei tagli imposti dal Ministero. Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha illustrato il problema della spending review evidenziando l’importanza di mantenere la pubblica sicurezza nel territorio comunale e sottolineando la posizione del consiglio comunale il quale farà il possibile affinché venga garantito questo fondamentale servizio per i cittadini di Nemi.

Anche il primo cittadino di Genzano, lo ha ricordato Bertucci, si è mobilitato per gli stessi motivi, sensibilizzando i cittadini e mostrando solidarietà e ausilio alle Forze dell’Ordine. Per scongiurare rischi di chiusura della stazione dei Carabinieri di Nemi che fanno capo alla compagnia di Velletri diretta dal capitano Davide Occhiogrosso, il Comune ha preso atto del problema e messo a disposizione l’edificio in piazza Risorgimento, nella parte alta del centro storico, già un tempo adibito a caserma dei Carabinieri.

Un tempo il terreno su cui è stata edificata l'attuale caserma dei carabinieri di Nemi, hanno ricordato i consiglieri di opposizione Stefania Osmari (Partecipazione Democratica) e Cinzia Cocchi (Insieme per Nemi), era proprietà del Consorzio Floricoltori di Nemi poi, all'incirca nel 2002 è stato espropriato dal Comune allo scopo di costruirvi appunto la stazione. La stazione l'ha costruita una ditta che poi l'ha affittata al Ministero. Di fatto, sembrerebbe che attualmente l’attuale costo di mantenimento della caserma alle Colombe (la zona alta di Nemi) si aggiri intorno ai 100 mila euro l’anno mentre con l’ipotetico spostamento i costi andrebbero a ridursi notevolmente, quasi oltre la metà di quanto l’Arma paga oggi.

I due consiglieri di opposizione, pur manifestando l’importanza di mantenere in vita un servizio così essenziale, hanno fatto presente, ciascuna con le proprie modalità, che la questione dello spostamento della caserma andrebbe comunque approfondita. Di fatto, non è stato possibile consultare alcuna documentazione riferita al caso della caserma per capire il tipo di operazione che il Comune di Nemi intende portare avanti.

In giornata, sarà cura del nostro quotidiano intervistare il consigliere Stefania Osmari per avere una sua dichiarazione in merito alla posizione di Partecipazione Democratica rispetto il trasferimento della caserma.

Intanto il consigliere di Insieme Per Nemi Cinzia Cocchi ha chiarito l’importanza di tornare sulla questione con un dovuto approfondimento: “Ho chiesto ieri in seduta – ha detto Cocchi – che per per quanto riguarda me e il mio gruppo, faremo tutto il possibile affinché la stazione dei Carabinieri di Nemi rimanga sul territorio comunale, al contempo però ho chiesto alla maggioranza di conoscere le modalità, gli aspetti tecnici e onerosi nonché i tempi di questo progetto di trasferimento della caserma. Altresì chiedo che venga istituita una commissione apposita al fine di tutelare i diritti dei cittadini e conoscere nel dettaglio i particolari di questa operazione”




NEMI: INIZIATO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER BIBLIOUP FESTIVAL

di Maria Lanciotti

Nemi (RM) – Conto alla rovescia per la tre giorni che coronerà il grande evento organizzato dalle Biblioteche dei Castelli Romani.

BiblioUp Festival, Cultura per tutti i sensi, si svolgerà a Nemi da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, occupando beneficamente ogni spazio possibile dell’incantevole borgo e proponendo manifestazioni per tutte le età e per tutti i gusti. Una coloratissima “mongolfiera” a cui si sta lavorando da tempo e in tanti per scaldare l’aria che la farà sollevare, facendo alzare lo sguardo per il tempo di un volo. Perché se ne ha bisogno, perché è bello e urgente ricontattare potenzialità in fase di stallo.

Domenica 28 settembre il respiro possente di una figura mitologica si è sprigionato dalla piazza invadendo vicoli e vicoletti e riaccendendo la fantasia languente di questo nostro tempo stanco.

Sul palco Daniele Mutino (Cantastorie e fisarmonicista) con I Musici della Storia Cantata (Daniela De Angelis, canto; Rosario Liberti, tuba; Alex Taborri, percussioni e charango) presentavano il Concerto narrativo San Giorgio e il drago, dal progetto  

Cantastorie per tempi moderni. Un progetto ambizioso, a cura di Daniele Mutino, che si propone la valorizzazione della figura del cantastorie nel nostro tempo, così arido di sogni e di emozioni, così bisognoso di una spinta energetica verso una rinnovata fiducia nelle possibilità umane di riscatto e di crescita.
Lo spettacolo, a cura dell’Ass. Colle Ionci, AMRoC, ATA, LIBRazioni, è il preannuncio al Festival, come ci ricorda l’assessore Pietro Pazienza, il quale visibilmente entusiasta dell’atmosfera che si era venuta a creare, così commenta: «E se questo è l’inizio, figuriamoci che cosa potrà rappresentare il Festival».

Ricordandoci inoltre che il primo ottobre sarà inaugurata la sede della Biblioteca Comunale a Nemi, che finora faceva riferimento alla sede centrale del SBCR a Genzano di Roma. Presente alla manifestazione anche l’architetto Giovanni Biallo, responsabile e curatore del Progetto del Festival delle Biblioteche. Presenze che rassicurano, che danno spessore e continuità a iniziative che acquistano e rilanciano in tutti i sensi la ragion d’esistere di un’istituzione importante e bella come quella del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.
 




NEMI: IL RILANCIO DI CASTELLO RUSPOLI – “IL RIPOSTIGLIO D’EUROPA”

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sembrerebbe esserci un incidente di percorso nei lavori di ristrutturazione di una palazzina nel centro storico di Nemi in via Cavour. La ditta incaricata della ristrutturazione deve svolgere ancora oggi, dei lavori di riparazione sul tetto della palazzina che affaccia in Piazza Umberto Primo e fa angolo con un il bar “Spartaco” che si trova proprio di fronte al castello Ruspoli. Sembrerebbe che il titolare del bar si sia lamentato del fatto che il tetto da riparare copra anche il locale commerciale. Questa lamentela sarebbe giunta a posteriori di accordi scritti con proprietari, compreso il titolare del bar e dopo la relativa concessione di permessi e disponibilità da parte dei Vigili Urbani nella gestione del traffico in piazza durante il periodo del cantiere. Ne è conseguito lo stop al cantiere. I lavori sarebbero dunque stati sospesi perché il ponteggio avrebbe ostacolato l'apertura della tenda del locale commerciale.

A quel punto la ditta edile si sarebbe adoperata per avanzare una nuova proposta per una impalcatura che arrecasse meno disturbo possibile ma con conseguente aumento di costi: Niente da fare. Gli animi si sono accesi e il titolare della ditta, insieme a uno dei proprietari committenti della ristrutturazione, si sono rivolti al Comando dei Vigili e hanno chiesto anche aiuto al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci. Il primo cittadino, secondo quanto riferito dal titolare della ditta, avrebbe risposto di non poter far nulla rispetto questo intoppo. A questo punto ci sono degli operai senza lavoro e una ditta a mani conserte che aveva posto in essere tutti i preparativi per iniziare i lavori che si sarebbero dovuti svolgere approfittando di queste giornate di sole, prima dell’avvicendarsi del maltempo.

Intanto, mercoledì 24 settembre intorno alle ore 12:30 circa, i Vigili Urbani, con l’ausilio dei carabinieri di Nemi e della Asl RmH, hanno effettuato un sopralluogo al cantiere in via Cavour ma ancora non si conosce l’esito dello stesso. Molto probabilmente ve ne sarà un altro ancora.

Intanto muta lo scenario a piazza Umberto. Il Castello Ruspoli, recente oggetto di discussione riguardo un possibile rilancio, messa in sicurezza e conservazione, si presenta come un cantiere: c’è una molazza, un camion e molto materiale edile accatastato. Si tratta di un sito pericolante e il fatto che vi sia materiale dentro comporta un via vai di personale, operai e curiosi la cui incolumità viene messa a rischio. Chi ha autorizzato che venisse utilizzato il Castello come ripostiglio di tale materiale. In che modo si riesce a garantire la sicurezza di chi vi transita all’interno?

Certo, lo stato di castello Ruspoli, non sembrerebbe affatto essere migliorato. Soltanto a luglio risale la visita a Nemi del sottosegretario ai Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, con la quale l’amministrazione ha cercato di intavolare un discorso proiettato al rilancio attraverso fondi governativi. Certamente, il fatto che il Castello sia utilizzato come ripostiglio, non è di buon auspicio.




NEMI, PROTEZIONE CIVILE SAGITTARIO: ALDO DEL MANZO ROMPE IL SILENZIO

 

Sarebbe auspicabile un'interrogazione comunale da parte dei consiglieri di opposizione per una vicenda che presenta diverse ombre.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Avevamo ragione, il modulo della Protezione Civile di Nemi è di fatto abbandonato e la Sagittario ha interrotto il servizio a Nemi con tanto di lettera di dimissioni che però sarebbe stata snobbata dai consiglieri comunali nonostante le precisazioni e i motivi di tale gesto che al momento non ci è dato conoscere. [ Leggi articolo precedente del 19/09/2014 NEMI, MODULO PROTEZIONE CIVILE: SOLDI PUBBLICI PER UN RUDERE ABBANDONATO ]

Grave è il fatto che la stessa Sagittario, in una nota inviata al giornale denuncia il fatto di aver svolto servizi esclusivi per l’Amministrazione Comunale che non sono previsti dai compiti d’Istituto.

Proviamo a vederci chiaro, ma in tutta questa storia emerge uno sperpero di soldi pubblici e un servizio interrotto dopo oltre 15 anni senza che siano conosciute le motivazioni. Il Cav, Uff. Aldo Del Manzo segretario dell’associazione di Protezione Civile Sagittario ci ha inviato una nota a seguito del nostro articolo che denunciava lo stato del modulo abbandonato. Una nota molto interessante ma che merita ulteriori approfondimenti.

Intanto Del Manzo ci fa sapere che “l’Associazione si è dimessa allo scadere della convenzione a febbraio 2014 con lettera per conoscenza a tutti i consiglieri, nessuno si è degnato di un cenno di ringraziamento per i servizi svolti per oltre 15  anni prestati al servizio della Cittadinanza di Nemi, le varie motivazioni sono state fatte presenti”.

Di fatto anche la collettività vorrebbe conoscere le “spiegazioni” che hanno indotto il Cav. Del Manzo a lasciare al fine di poter avere un quadro generale più completo dell’intera vicenda. Del Manzo continua: “Il modulo sito presso il campo sportivo è stato assegnato alla nostra Associazione dalla Regione per sopperire alla mancanza di una idonea sede operativa, e doveva essere  attrezzato come ufficio dotato dei servizi igienici, acqua, luce, telefono, fax e quant’altro, (come per legge) sono passate tre amministrazioni si è sempre rimandato per vari motivi, nel frattempo è stato oggetto  di atti vandalici divelto infissi e rubato i materiali posti all’interno, non sapendo dove collocarli. Inoltre essendo abbandonato e senza vigilanza il sito è ricettacolo di scarico di rifiuti di ogni genere”.

Quindi lo stato del modulo è esattamente quello descritto nell’articolo e questo significa che sono stati sperperati altri soldi pubblici dei cittadini: perché quel modulo non è stato mai reso operativo? Del Manzo ha poi aggiunto:
“Si precisa che, i mezzi i materiali che avete reperito sul sito dell’Associazione sono di esclusiva proprietà messi a disposizione della comunità, mentre il mezzo Pick-Up dato in comodato d’uso al Comune di Nemi è di proprietà della Provincia di Roma, ed è in possesso del Comune, lo spargisale è stato acquistato a suo tempo dal Comune quindi di sua proprietà”.
Siamo venuti a conoscenza dunque, che il Comune è in possesso di Pick up e spargisale. Sono stati utilizzati questi mezzi o si è ricorso all’ausilio di ditte con ulteriore sperpero di denaro pubblico della collettività?  In ultimo la chiosa del Cav. Del Manzo, potremmo davvero definirla di importanza straordinaria, in quanto lo stesso rende edotto il giornale e i lettori di un fatto molto rilevante che commenteremo dopo le parole dello stesso segretario della Sagittario. “La cittadinanza di Nemi ci ha sempre stimati ed apprezzati per i servizi effettuati nel corso degli anni, da ricordare oltre al servizio antincendio per il quale siamo abilitati dalla Regione, abbiamo effettuato  per anni servizi per conto esclusivo dell’Amministrazione Comunale non previsti dai compiti d’Istituto, quali; Sagre, Befane, trasmissioni televisive, gare di nuoto con nostri mezzi natanti ecc. gare  ciclistiche, varie mostre, oltre spargimento e…. fornitura di sale nel periodo invernale, scusate se è poco!”.
Dunque la Sagittario avrebbe svolto servizi per conto esclusivo dell’Amministrazione addirittura non previsti dai compiti d’Istituto? E perché sarebbe successo questo? Perché soltanto adesso la Sagittario denuncia questo atto così grave perpetrato dall’amministrazione comunale? A questo punto servirebbe un dettagliato elenco di questi “servizi esclusivi non previsti dai compiti d’istituto”.

Dalla documentazione che siamo riusciti a reperire possiamo asserire che, l’associazione di Protezione Civile Sagittario si è fatta liquidare dal comune per euro 350,00 per l’assitenza tecnica in occasione di Campionatidi Nuoto svolti il 3 e 4 agosto 2013. Che significa assistenta tecnica? Con la determinazione 275 del 15 maggio 2013 il Comune impegna 3.000,00 euro quale contributo annuale previsto dall’accordo tra la stessa associazione e il Comune datato 2 febbraio 2009. Il 14 agosto 2013 sono stati liquidati dal Comune 471, 00 euro per il servizio di vigilanza durante la mostra orafa che si è tenuta dal 24 al 28 aprile 2013.
Il Comune ha anche liquidato 600 euro alla Sagittario per la Sagra delle Fragole di Maggio 2013.

In conclusione Sagittario oltre i 3.000, 00 euro l’anno come da stipula di convenzione con il Comune di Nemi risulta aver percepito anche ulteriori soldi per gli eventi elencati sopra e cioè il nuoto, la mostra orafa e la Sagra delle Fragole.

Ci sono altri compiti delegati che forse non sono stati retribuiti? Perché la Sagittario ha interrotto il servizio? Sarebbe auspicabile un'interrogazione comunale da parte dei consiglieri di opposizione per una vicenda che presenta diverse ombre.
 

 




NEMI, CARENZA VIGILI: TORNA ADALISA BELARDI

Redazione

Nemi (RM) – I vigili a Nemi non bastano tanto è vero che Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza si sono mossi per recuperare un’unità, ma non un’unita’ qualsiasi. Stando infatti alla delibera di Giunta, sarebbe in procinto di tornare a Nemi, anche se per 12 ore a settimana e fino al prossimo 15 ottobre, la storica vigilessa Adalisa Belardi conosciuta e apprezzata dalla comunità nemese. L’amministrazione comunale di Nemi ha quindi inoltrato formale richiesta al Comune di Ariccia al fine di poter utilizzare per 12 ore a settimana e fino al 15 ottobre il vigile Adalisa Belardi.

 




NEMI: ON TOUR. OCCHI APERTI E OCCHI CHIUSI

Redazione

Nemi (RM) – Era il 20 luglio scorso quando travolti dal fermento effervescente delle notizie stampa che hanno coinvolto il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, tutto preso, già da diverso tempo, da annunci trionfalistici rispetto alla volontà di contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio, segnalammo due abusi in riva al lago, proprio nei pressi del sito di partenza della gara di nuoto che si è tenuta quest’estate, come ogni anno.

Abbiamo segnalato un grazioso chalet con veranda e un’altra costruzione sempre con verandine. Due immobili che non dovrebbero affatto trovarsi lì. La mattinata di mercoledì 6 agosto 2014, la Polizia Locale di Nemi e i Carabinieri del reparto subacqueo hanno svolto dei controlli sulle rive del lago di Nemi per tenere sotto monitoraggio il fenomeno. Di abusi nella valle del lago di Nemi ve ne sono moltissimi ma a seguito di quel controllo ancora non si vedono pubblicate ordinanze sull’Albo Pretorio online del Comune di Nemi e neppure si sa nulla dell’esito della perlustrazione.

La stampa, a posteriori, non ne ha più parlato e quindi, il nostro quotidiano torna sull’argomento. Quelle abitazioni, come altre che fioriscono e si allargano anno dopo anno, sono state controllate? Per adesso l’unico controllo in pompa magna stile action movie americano è stato fatto, per quel che sappiamo, nell’abitazione del direttore del nostro giornale, la quale risiede a Nemi, dove il tecnico del Comune ha misurato tutto a seguito di un esposto che avrebbe presentato un signore, tale Cavaterra Renzo detto Massimo (soggetto d’interesse di tabella sul sequestro dell’area di sua proprietà a Pentima Pizzuta e sul Piano Integrato ai Corsi) nonché tra i grandi sostenitori in campagna elettorale per le amministrative dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci.

Destino ha voluto che l’esposto sia stato indirizzato nei confronti di Chiara Rai. Evidentemente questo signore è stato preso da un fremente desiderio di sapere se l’abitazione della stessa rispettasse il distacco dei confini e altro che non ci è dato sapere. Le misurazioni sono state fatte a gennaio e a luglio, il Comune di Nemi ha emesso una ordinanza: il rivestimento delle facciate dell’abitazione avrebbe modificato le distanze dei confini. Ebbene sì, il “rivestimento”. Preferiamo non dire altro anche perché sarà oggetto di una lunga battaglia legale per far emergere la vera natura di questa azione, facilmente deducibile se si guardano gli attori in ballo. Sei lunghi mesi per studiare la contestazione da avanzare al direttore del quotidiano che ha sempre pubblicato senza bavaglio, senza timore di abbracciare le battaglie dei cittadini: da Pentima ai Corsi.

Per ora dobbiamo fare soltanto i nostri complimenti più vivi per l’attenzione mostrata ai “rivestimenti” delle abitazioni. Tra l’altro, sembrerebbe che questi siano presenti ovunque nel circondario. Siamo sicuri dunque, che altrettanta solerzia sia stata adottata per casi che meritano sicuramente la stessa attenzione: basta farsi una passeggiata ai Lecci (e vi assicuriamo che chi di dovere c’è passato) per accorgersi di intere strutture abusive con gettate di cemento a terra per riporre la legna, o peggio ancora abitazioni che dominano via dei Platani dove ci sono dei balconi che sono stati addirittura chiusi con alluminio anodizzato che risulta assolutamente vietato dal regolamento edilizio del Comune di Nemi (L’ Articolo 51.1 punto g) Infissi esterni stabilisce tra l’altro: “… Sono esclusi i telai – finestra metallici di tipo anodizzato”). Quindi non solo si sono chiusi dei balconi con tutta la conseguente destabilizzazione dell’edificio per altro insistente in zona sismica, ma si è addirittura utilizzato un materiale metallico anodizzato vietato dal Comune di Nemi e dal Parco Regionale dei Castelli (Il Regolamento del Piano del Parco dei Castelli Romani all’Articolo 7.4 Aperture stabilisce tra l’altro: “…Non sono consentite chiusure esterne avvolgibili di qualsiasi materiale, infissi in plastica e alluminio anodizzato.”). Siamo certi che a coloro che guardano in maniera così attenta ai “rivestimenti” sicuramente non saranno sfuggite le tante piscine sorte da nord a sud del territorio e le ville con alluminio anodizzato e balconi chiusi a veranda.

L’articolo 3 della Costituzione sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ importante ricordarsi la Costituzione della Repubblica Italiana. Intanto la casetta in riva al lago smontata in tutta fretta dal consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Elio Frison rimane un presunto abuso impunito e a testimoniarlo sono i video che abbiamo girato così come altri abusi non lontani dallo stadio comunale di Nemi che lì ancora giacciono.




NEMI: SOLDI PUBBLICI BUTTATI TRA LE STERPAGLIE

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Un modulo della protezione civile che ormai serve solo ai rovi per arrampicarsi meglio e che dimora di fronte lo stadio comunale di Nemi, in via della Radiosa, in totale stato di abbandono.

Un prefabbricato divorato dall’incuria, impolverato dall’inoperosità, lasciato a marcire da maggio del 2008, quando fu presentato alla stampa come un eccezionale punto di riferimento per il soccorso civico, alla presenza di Aldo Del Manzo volontario della Protezione Civile Sagittario che per molti anni ha prestato servizio sia a Castel Gandolfo che a Nemi. Altri soldi pubblici che sono stati erogati dagli Enti sovracomunali per offrire dei servizi e che invece vengono sperperati in questo modo.

E sia la Regione Lazio che il Comune di Nemi hanno delle responsabilità: La Regione Lazio non ha vigilato e il Comune di Nemi non ha utilizzato bene le risorse a disposizione.

L’associazione Sagittario vantava un parco mezzi di soccorso eccezionale, mancava soltanto l’elicottero. La “Sagittario” era stata dotata di alcuni mezzi del Comune di Nemi, tra cui possiamo ricordare il gruppo elettrogeno, un fuoristrada, lo spargisale e altro materiale di proprietà del Comune.

Da un anno a questa parte, forse un pò di tempo in più, la protezione civile Sagittario non si vede più a Nemi, anzi di recente si sono visti operare sul territorio i volontari di Velletri. A Del Manzo era stato concesso l’utilizzo di quel modulo abbandonato che non è mai stato adoperato. Il modulo è in fase di deterioramento totale, Aldo Del Manzo non si vede più in giro, il servizio che rendeva a Nemi neppure. Che si fa di questo rudere abbandonato?




NEMI, MODULO PROTEZIONE CIVILE: SOLDI PUBBLICI PER UN RUDERE ABBANDONATO

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Un modulo della protezione civile che ormai serve solo ai rovi per arrampicarsi meglio e che dimora di fronte lo stadio comunale di Nemi, in via della Radiosa, in totale stato di abbandono.

Un prefabbricato divorato dall’incuria, impolverato dall’inoperosità, lasciato a marcire da maggio del 2008, quando fu presentato alla stampa come un eccezionale punto di riferimento per il soccorso civico, alla presenza di Aldo Del Manzo volontario della Protezione Civile Sagittario che per molti anni ha prestato servizio sia a Castel Gandolfo che a Nemi. Altri soldi pubblici che sono stati erogati dagli Enti sovracomunali per offrire dei servizi e che invece vengono sperperati in questo modo.

E sia la Regione Lazio che il Comune di Nemi hanno delle responsabilità: La Regione Lazio non ha vigilato e il Comune di Nemi non ha utilizzato bene le risorse a disposizione.

L’associazione Sagittario vantava un parco mezzi di soccorso eccezionale, mancava soltanto l’elicottero. La “Sagittario” era stata dotata di alcuni mezzi del Comune di Nemi, tra cui possiamo ricordare il gruppo elettrogeno, un fuoristrada, lo spargisale e altro materiale di proprietà del Comune.

Da un anno a questa parte, forse un pò di tempo in più, la protezione civile Sagittario non si vede più a Nemi, anzi di recente si sono visti operare sul territorio i volontari di Velletri. A Del Manzo era stato concesso l’utilizzo di quel modulo abbandonato che non è mai stato adoperato. Il modulo è in fase di deterioramento totale, Aldo Del Manzo non si vede più in giro, il servizio che rendeva a Nemi neppure. Che si fa di questo rudere abbandonato?




NEMI: SOLDI PUBBLICI PER UN PARCO GIOCHI INUTILE

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Se non si fossero sperperati 25 mila euro di soldi pubblici per il parco giochi ai Lecci vicino al Grembo, perennemente chiuso e con l’erba incolta,  sarebbe stato meglio. Sarebbe stata senz’altro un’azione da buon padre di famiglia in un momento nel quale i cittadini vivono in pieno la morsa della crisi e subiscono la stangata Tasi.

Di fatto si tratta di un parco sostanzialmente inutile, realizzato con 20 mila euro di fondi regionali destinati alla risistemazione di aree verdi oltre a 5 mila euro di fondi del Comune di Nemi. Sono cifre che si sarebbero potute impiegare per rimettere a nuovo il parco giochi Andersen a Vigna Grande dove ci sono almeno 600 persone ed è una zona popolosa di Nemi. Per quest’ultimo parco sono stati spesi altri 14. 698,50 euro del Comune. Quindi, riepilogando, il Comune di tasca sua per fare tutti i lavori (parco dei Lecci e Vigna grande) ha speso 19.698,50 euro. Oltre i 20 mila del contributo.

Non sarebbe stato meglio fare tutto con i 25 mila euro, chiaramente con il parco giochi a fianco al Grembo ridimensionato? Parliamoci chiaro: a cosa serve il Parco giochi ai Lecci? L’area è perennemente chiusa, c’è un arbusto piegato, c’è la vegetazione incolta che fra poco coprirà i giochi, i rovi che non si accoppiano decisamente con la volontà di giocare dei bambini. Parliamo di mera volontà perché di fatto il cancello è serrato a tutte le ore del giorno e non c’è, dunque, possibilità alcuna di poter usufruire di uno spazio pubblico pagato con soldi della collettività. Di fatti,  il bando Verde sociale III prevedeva la possibilità di utilizzare i fondi, oltre per la creazione di nuove aree attrezzate anche per la riqualificazione ed il completamento di aree attrezzate esistenti ( e a Nemi c'era Vigna Grande da risistemare). Come hanno fatto i comuni di Farnese, Atina.  E invece perché a Nemi tutti questi soldi sperperati?




NEMI, IMU – TASI: STANGATA PER LE FAMIGLIE E I COMMERCIANTI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – “L’amministrazione Bertucci ha aumentato di 50 mila euro il prelievo di tasse a carico dei cittadini. In pratica ogni famiglia pagherà mediamente 80 euro in più. Detto aumento graverà soprattutto sui cittadini meno abbienti del centro storico. E restiamo tutti in attesa della stangata di fine anno del saldo Tari. Grazie Sindaco!”,

Questo il manifesto di insieme per Nemi che sintetizza in poche righe la stangata Imu – Tasi applicata a Nemi. Il consigliere di minoranza Cinzia Cocchi, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, ha sviscerato qualche semplice concetto: “si stanno aumentando in modo spropositato le tasse sulla casa e su tutti gli altri immobili – ha esordito – l’amministratore “virtuoso”, quale si definisce il sindaco Alberto Bertucci, come farebbe un buon padre di famiglia, in un momento di crisi, dovrebbe tagliare ciò che è superfluo a beneficio di ciò che è più necessario. Privilegiando i servizi ai cittadini e il sostegno alle fasce più deboli. Quindi, cercare di contenere al massimo la pressione delle imposte”. Cocchi ha chiesto per quale motivo la giunta Bertucci ha deciso di applicare soltanto l’imposta IMU sulla 2° casa e non IMU e TASI. Per Cocchi, il motivo per cui non è stata applicata l’imposta TASI sulle seconde case, vede un atteggiamento furbesco in quest’operazione, giacché l’incasso della TASI sarà destinato obbligatoriamente solo per servizi indivisibili, quindi a scapito dei servizi da garantire ai cittadini come la pubblica sicurezza e vigilanza, la viabilità, l’illuminazione, la tutela dell’ambiente, il verde pubblico, il servizio di protezione civile, i servizi cimiteriali e di cogente necessità di servizi socio assistenziali.
Cocchi è rimasta sorpresa dall’emendamento del Sindaco Alberto Bertucci nel corso del consiglio comunale, che ha eliminato l’aliquota agevolata dell’ 8.6 per mille per i locali commerciali che era stata prevista nella proposta di delibera, per portarla al 10.60 per mille: “In questo momento di crisi economica – ha proseguito Cocchi – è un ulteriore schiaffo alle attività produttive e commerciali del nostro paese, che, anche grazie a loro, viene incentivato di turismo”.
Inoltre ha reiterato quanto già dichiarato l’anno scorso, che il bilancio di previsione dell’anno corrente dovrebbe essere già approvato, ma ahimè questa amministrazione aspetta l’ultim’ora e cioè la scadenza imposta dal governo entro il 30 settembre. Ritiene tutto ciò un atteggiamento “sciatto”, una mancanza di attenzione a questi passaggi obbligatori e di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’Ente. Si chiede come sia possibile che non si trovi il tempo di approvare il bilancio di previsione in un comune di 2000 abitanti a differenza dei comuni limitrofi, molto più grandi di Nemi, che hanno addirittura approvato le aliquote IMU e TASI entro la prima scadenza del 31 maggio. Ravvede anche in questo la mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini, che si vedranno costretti a pagare l’IMU e la TASI interamente alla fine dell’anno.
Informazioni

Consiglio Comunale del giorno 8 settembre 2014 ad oggetto:
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE IMU ANNO 2014
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE TASI (TRIBUTO SERVIZI INDIVISIBILI) ANNO 2014
IMU:
Abitazioni principali A1, A8 e A9 (case di lusso) e relative pertinenze al 3.5 per mille.
Tutti gli altri immobili ed aree fabbricabili al 10,60 per mille.
Aliquota agevolata al 7.6 per mille per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado che vi abbiano stabilito la residenza.
Era stata prevista un ulteriore aliquota agevolata all’8.6 per mille per gli immobili di categoria C/1-C/3-D/1-D/2-D/7-D/8 (locali commerciali, negozi, etc. , ma il Sindaco, nel corso del consiglio, ha proposto alla maggioranza un emendamento per l’eliminazione prevista nella proposta di delibera iniziale. Quindi, su tali immobili sarà applicata l’aliquota del 10.60 per mille.
Unica detrazione prevista: € 200,00 per le abitazioni di lusso!
TASI:
Abitazioni principali e relative pertinenze al 2.50 per mille
Fabbricati rurali al 1.0 per mille
Per tutti gli altri fabbricati 0, in quanto l’aliquota IMU risulta già fissata al massimo del 10.60 per mille.
Non sono state previste detrazioni!




NEMI: L'ASSOCIAZIONE COMMERCIO E TURISMO ADERISCE ALLA CAMPAGNA "IO DICO NO"

Redazione

Nemi (RM) – L'Associazione Commercio e Turismo di Nemi aderisce alla campagna di sensibilizzazione "IO DICO NO" contro la violenza familiare promossa dalla trasmissione di Retequattro "Quarto Grado". "Tutti i commercianti hanno con entusiasmo aderito a questa iniziativa." dichiara l'ufficio stampa dell'Associazione "Non ne possiamo più di sentire di violenze perpetrate nei confronti dei più deboli: bambini, donne ed anziani. Proprio ieri un'altra vittima di Genzano: Alessandra Agostinelli. Vadano a lei le nostre preghiere e proprio a lei ed a tutte le altre vittime familiari dedichiamo con forza il nostro impegno a portare avanti questa campagna". Domenica scorsa i nostri bambini hanno gonfiato tantissimi palloncini bianchi con su scritto "IO DICO NO" ed ogni attività commerciale ha esposto il cartello dell'iniziativa. Questo fine settimana faremo lo stesso. Insieme possiamo far sentire la nostra voce, unitevi a noi.