NEMI: SINDACO MULTATO DALLA FORESTALE PER IL TAGLIO DEGLI ALBERI

Redazione
Nemi (RM)
– Piovono due sanzioni amministrative al sindaco di Nemi Alberto Bertucci per un importo di circa 2 mila e 300 euro per aver tagliato gli alberi in via De Sanctis, a Nemi alta, senza le regolari autorizzazioni.

Il Corpo Forestale di Velletri ha inviato le multe in Comune. Inoltre la Procura della Repubblica di Velletri valuterà se vi sono anche reati penali perseguibili. Di fatto è stato acclarato che mancavano persino le preventive autorizzazioni dell’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani.

E così viene definitivamente fugato ogni dubbio sulla palese incapacità di gestione dell’amministrazione comunale rispetto alla semplice manutenzione del verde pubblico.

In poche parole il sindaco Alberto Bertucci ha agito senza attenersi alle più elementari regole regionali e del Parco dei Castelli Romani in materia provocando un ulteriore carico oneroso sulle già tartassate casse comunali di Nemi reduci da pesanti debiti fuori bilancio.

E’ un risultato concreto quello che Assotutela con il suo responsabile Roma nord e Castelli Romani Ivan Galea incassa sulla storia degli alberi tagliati a Nemi su via De Sanctis: “Avevamo ragione e i fatti smentiscono le parole senza concretezza che l’amministrazione di Alberto Bertucci nella persona del sindaco ha sparato per difendersi da questa incresciosa storia alla fine della quale a rimetterci sono sempre i cittadini. Ma le bugie hanno le gambe corte e quell’ordinanza tanto decantata non è stata sufficiente a tamponare un’azione scriteriata che si è conclusa con delle sanzioni”.

Fu proprio Assotutela a lanciare l’allarme e rendersi conto che il taglio degli alberi era avvenuto senza un nulla osta del Parco Regionale dei Castelli Romani e in barba alla legge regionale 39 del 2002: “Se il sindaco avesse rispettato il regolare iter – aggiunge Ivan Galea – probabilmente il taglio sarebbe stato anche autorizzato, anche se a nostro parere si sarebbe potuto potare e non troncare definitivamente la vegetazione che fa parte del nostro patrimonio naturalistico che abbiamo il dovere di difendere, ma invece Bertucci ha voluto agire senza curarsi delle conseguenze che adesso pesano come macigni e palesano ancora una volta l’incapacità di amministrare anche le attività più semplici e di esempi ce ne sono in abbondanza”.

Chi pagherà adesso per gli errori commessi? Speriamo che almeno il primo cittadino renda conto alla cittadinanza e ammetta di aver sbagliato a non raccogliere le preventive autorizzazioni agendo in maniera superficiale”.

Questo è solo l’inizio di una lunga serie di chiarimenti che ancora aspettiamo su numerose questioni. Una fra tante è il caso della casetta riferita al consigliere di maggioranza Elio Frison che ha smontato in pochi giorni beneficiando dell’assenza di controlli la sua piccola abitazione sul lago di Nemi in una zona dove non è possibile costruire. Anche qui – conclude Galea – capiremo fino fondo dove sono stati smaltiti i materiali relativi lo smontaggio della costruzione e se quindi sono state applicati i regolamenti i materia di smaltimento. Le leggi sono uguali per tutti e vanno rispettate soprattutto dagli amministratori che devono dare il buon esempio”.




NEMI: GALLERIA APERTA E BUCHE COPERTE

 

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Redazione
Nemi (RM)
– La mattina del 1 maggio 2015 la strada provinciale all'interno della galleria che porta a Nemi si è presentata fresca di restyling: le buche presenti  all'interno ed all'uscita della galleria sono state coperte. Dunque non c'e' più la pericolosità, almeno per il momento, del manto stradale dissestato. Soltanto il 30 aprile, invece, a seguito del black out delle luci in galleria segnalavamo alle ore 13 circa la riapertura della stessa ma con ancora presenti le pericolose buche. Oggi queste ultime sono soltanto un ricordo.
 




NEMI, TAGLIO DEGLI ALBERI IN VIA DE SANCTIS: LA FORESTALE MULTA IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI

 

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Redazione
Nemi (RM)
– Piovono due sanzioni amministrative al sindaco di Nemi Alberto Bertucci per un importo di circa 2 mila e 300 euro per aver tagliato gli alberi in via De Sanctis, a Nemi alta, senza le regolari autorizzazioni.

Il Corpo Forestale di Velletri ha inviato le multe in Comune. Inoltre la Procura della Repubblica di Velletri valuterà se vi sono anche reati penali perseguibili. Di fatto è stato acclarato che mancavano persino le preventive autorizzazioni dell’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani.

E così viene definitivamente fugato ogni dubbio sulla palese incapacità di gestione dell’amministrazione comunale rispetto alla semplice manutenzione del verde pubblico.

In poche parole il sindaco Alberto Bertucci ha agito senza attenersi alle più elementari regole regionali e del Parco dei Castelli Romani in materia provocando un ulteriore carico oneroso sulle già tartassate casse comunali di Nemi reduci da pesanti debiti fuori bilancio.

E’ un risultato concreto quello che Assotutela con il suo responsabile Roma nord e Castelli Romani Ivan Galea incassa sulla storia degli alberi tagliati a Nemi su via De Sanctis: “Avevamo ragione e i fatti smentiscono le parole senza concretezza che l’amministrazione di Alberto Bertucci nella persona del sindaco ha sparato per difendersi da questa incresciosa storia alla fine della quale a rimetterci sono sempre i cittadini. Ma le bugie hanno le gambe corte e quell’ordinanza tanto decantata non è stata sufficiente a tamponare un’azione scriteriata che si è conclusa con delle sanzioni”.

Fu proprio Assotutela a lanciare l’allarme e rendersi conto che il taglio degli alberi era avvenuto senza un nulla osta del Parco Regionale dei Castelli Romani e in barba alla legge regionale 39 del 2002: “Se il sindaco avesse rispettato il regolare iter – aggiunge Ivan Galea – probabilmente il taglio sarebbe stato anche autorizzato, anche se a nostro parere si sarebbe potuto potare e non troncare definitivamente la vegetazione che fa parte del nostro patrimonio naturalistico che abbiamo il dovere di difendere, ma invece Bertucci ha voluto agire senza curarsi delle conseguenze che adesso pesano come macigni e palesano ancora una volta l’incapacità di amministrare anche le attività più semplici e di esempi ce ne sono in abbondanza”.

Chi pagherà adesso per gli errori commessi? Speriamo che almeno il primo cittadino renda conto alla cittadinanza e ammetta di aver sbagliato a non raccogliere le preventive autorizzazioni agendo in maniera superficiale”.

Questo è solo l’inizio di una lunga serie di chiarimenti che ancora aspettiamo su numerose questioni. Una fra tante è il caso della casetta riferita al consigliere di maggioranza Elio Frison che ha smontato in pochi giorni beneficiando dell’assenza di controlli la sua piccola abitazione sul lago di Nemi in una zona dove non è possibile costruire. Anche qui – conclude Galea – capiremo fino fondo dove sono stati smaltiti i materiali relativi lo smontaggio della costruzione e se quindi sono state applicati i regolamenti i materia di smaltimento. Le leggi sono uguali per tutti e vanno rispettate soprattutto dagli amministratori che devono dare il buon esempio”.




NEMI: RIAPERTA LA STRADA IN GALLERIA… MA LE BUCHE RESTANO


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Redazione

Nemi (RM) – Riaperta la galleria sulla strada provinciale che porta a Nemi dopo la chiusura al traffico avvenuta a seguito del black out e dell'incidente di mercoledì quando un ciclista è caduto. A causare la caduta probabilmente la presenza delle numerose buche presenti sul manto stradale all'interno della galleria che il ciclista può non aver visto anche a causa della temporanea mancanza di illuminazione. Nella mattinata di giovedì è intervenuta sul posto la Città Metropolitana di Roma (ex Provincia). Dunque, ora la strada è stata riaperta, ma le buche sono ancora li in agguato e purtroppo il pericolo persiste. Speriamo non si debba attendere un altro incidente affinchè la provinciale venga messa in sicurezza, con il rifacimento del manto stradale,  una volta per tutte. 




NEMI: GALLERIA SENZA ILLUMINAZIONE E CICLISTA PER TERRA

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Redazione

Nemi (RM) – Problemi con l'illuminazione all'interno della galleria che porta a Nemi e anche con quella che dovrebbe essere la normale e ordinaria manutenzione. La strada provinciale che porta a Nemi è stata chiusa dopo che mercoledì sera l'impianto d'illuminazione ha avuto un black out e si è spento. Un ciclista entrando nella galleria senza illuminazione è scivolato per terra, ma non si troverebbe in gravi condizioni. Sono prontamente intervenuti i Carabinieri della stazione di Nemi diretti dal Maresciallo Vincenzo Abbate e che fanno capo alla compagnia di Velletri al timone del capitano Davide Occhiogrosso.

Sul posto gli addetti della Città Metropolitana di Roma e il comandante della Polizia Locale di Nemi Gabriele Di Bella. In questo momento sono in corso i lavori di ripristino dell'illuminazione oltre che di manutenzione ordinaria sul verde e la strada è stata chiusa per precauzione. Dovrebbe essere riaperta in tempi brevi anche perché domani sono attese molte persone in occasione del primo maggio.




NEMI: LA FORESTALE, IL CENTRO RAPACI E LA STORIA DEL FALCO DI PALUDE

 

Protagonista di questa straordinaria storia è un magnifico esemplare di falco di palude che è stato raccolto in stato di shock e con scarsa attività motoria dalle mani del Corpo Forestale dello Stato di Velletri e affidato al Centro Rapaci di Nemi affinché venisse curato e poi liberato in volo.

 

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Era impaurito il falco di palude che, come si può notare dalle immagini e dalle riprese fatte da L’Osservatore d’Italia è un bellissimo esemplare di uccello denominato “Circus aeruginosus”.

Si tratta di è un uccello stanziale ed è possibile osservarlo in Europa, Asia, ed Africa. In Italia ci sono nidificazioni sparse, si trovano nei canneti in prossimità di acquitrini e paludi. I nuclei più folti sono nella Pianura Padana, nel Salento, Calabria e in Sardegna. In questo determinato periodo, il falco di palude migra dall'Africa verso il centro Europa.

Si tratta di un animale molto raro e quello che è stato ritrovato è nello specifico una femmina adulta e perciò c’è anche l'importanza di restituirla in natura in modo che si riproduca. Si capisce che è femmina dalla caratteristiche striature di colore bianco che sorgono in età adulta nelle femmine. Il primo anno di vita è tutta bruna il bianco inizia ad uscire dal secondo anno in poi. Al momento della liberazione le cornacchie hanno operato un vero e proprio mobbing nei confronti del falco evidentemente per difendere il territorio: probabilmente avevano delle nidificazioni in atto da difendere da un possibile predatore quale potrebbe essere per l'appunto il falco di palude.

Ma veniamo ai fatti. Il falco di Palude è stato trovato circa 15 giorni fa da un appartenente al Corpo della Forestale su segnalazione di un cittadino. La Forestale di Velletri è intervenuta tempestivamente e ha quindi provveduto ad affidare l’uccello alle cure del Centro Rapaci di Nemi, perché di fatto è l'unico centro specializzato nell'area dei Castelli Romani. Nel Lazio i centri ufficiali risultano essere tre e uno di questi è appunto quello di Nemi.

L'animale inizialmente si presentava sotto shock e con poca attività motoria.  Il titolare del centro rapaci di Nemi l’ha quindi isolata dagli altri rapaci e ha iniziato ad applicare al falco la terapia di riabilitazione e grazie agli strumenti della falconeria si è riusciti a ristabilirla ed a farla rientrare in quella che viene definita "la grande voliera" ovvero la natura.

Tante le competenze assunte dal Corpo Forestale dello Stato, che come si potrebbe invece pensare, non si occupa solo di boschi ma anche, come del resto in questo specifico caso, di recupero degli animali feriti o di attività nel settore dell'agroalimentare e ancora attività di contrasto a discariche abusive, cave edilizie in aree protette e abusivismo edilizio.

La mancanza di centri pubblici

Il fatto è che questa tipologia di animali selvatici sono a tutti gli effetti patrimonio dello Stato e la competenza di gestione competerebbe all'ex Provincia di Roma – ora Città Metropolitana – la quale però non è dotata di strutture pubbliche idonee per il recupero e cure degli animali alle quali appoggiarsi e perciò, spesso e volentieri, la Forestale di Velletri si rivolge al Parco Nazionale del Circeo per l’assistenza. Il Comandante del Corpo Forestale di Velletri ha voluto ringraziare vivamente per la disponibilità le strutture private che collaborano senza compensi e con la massima dedizione per sostenere questa fondamentale attività di recupero degli animali selvatici e in questo specifico caso il Centro Rapaci di Nemi.




NEMI: SE "U MONNU SE’ REVOTATU…" A CORPA E’ DE’ CERTI MONNAROLI


LEGGI ANCHE:  NEMI: 'U MONNU SE' REVOTATU

 

Redazione

Nemi (RM) – Pubblichiamo una nota del gruppo Insieme per Nemi. Il comunicato arriva a seguito dell'articolo pubblicato su questo quotidiano dal titolo "NEMI: 'U MONNU SE' REVOTATU" dove un gruppo di cittadini di Nemi snocciolava 12 punti nei quali si reiteravano richieste di chiarimento, all'amministrazione comunale di Nemi, fatte attraverso questo quotidiano, rimaste senza riscontro. A margine della nota de "U monnu se' revotatu" viene lanciata inoltre un'accusa di totale inerzia rivolta ai cosiglieri di opposizione.


Di seguito pubblichiamo la nota del gruppo "Insieme per Nemi":

 

Caro Direttore,

il cahier de dolèance snocciolato dal gruppo "u monnu sè revotatu" ci suggerisce qualche riflessione.
Per elencare i fatti ed i misfatti dell'amministrazione Bertucci è ovvio che non possono essere sufficienti i dodici punti individuati dai sagaci osservatori del "mondo che si è rivoltato".  Pertanto sarebbe impossibile non condividerne sostanzialmente i contenuti . 

In realtà il mondo, visto dall'ottica degli amministratori della giunta di Alberto Bertucci, e del Sindaco in particolare, non si è affatto rovesciato, poichè questa amministrazione, che attualmente imperversa a Nemi, interpreta perfettamente la logica del disvalore generalizzato, della tracotanza e dell'arroganza ignorante dei fondamenti delle Istituzioni. 

Come si fa a non ricordare il sig. Alberto Bertucci, quando pur membro della Giunta Cocchi, girava per il paese spargendo veleno politico e minando la credibilità di quella amministrazione con giudizi errati ed occhiuti.  Da quando ricopre la carica di Sindaco, però, il sig. Alberto Bertucci è poco presente nelle vie del centro storico: forse si è reso conto quanto sia faticoso ricoprire quella carica che impone la presenza del Sindaco all'interno del Municipio più che "a zonzo nel paese"; oppure evita l'assiduità della frequentazione dei cittadini per evitare critiche e contestazioni, peraltro fondatissime.

Crediamo fermamente che la latitanza del Sindaco sia da attribuire a tutti e due i motivi. 

Certo era molto facile criticare alle spalle i compagni di cordata che lavoravano in Municipio anche per chi andava "a zonzo per il paese" facendosi impunemente ed immeritatamente bello.

La Giunta Bertucci è gravemente inadempiente sia nei confronti degli interessi pubblici di Nemi e sia nei riguardi delle promesse elettorali con le quali ha "infinocchiato" i cittadini elettori. I nodi stanno venendo tutti al pettine.

Il nostro Gruppo ha fatto opposizione alla Giunta Bertucci sin dal suo insediamento, continuando a contestarne finalità e metodi ed il sostanziale squallore con il quale opera. Quello che manca, soprattutto, alla classe dirigente espressa dalla Giunta Bertucci ed al Sindaco in particolare, è il senso delle Istituzioni.

Non ha compreso, nè lo potrebbe mai, che l'essere stato eletto Sindaco di una comunità è un onore che bisogna poi ribadire con l'impegno quotidiano e disinterressato, con uno spirito di servizio che è agli antipodi della metodologia manichea, discriminatoria e nepotista in senso lato che innerva le scelte ed i comportamenti di un Gruppo che è lontano anni luce da una comunità cittadina che non è in grado di amministrare ma sulla quale si limita ad esercitare il Potere.

Il nostro Gruppo si è opposto, e continua ad opporsi tutt'ora, a questo malgoverno cittadino anche nella sede Istituzionale del Consiglio Comunale, nel quale il Consigliere Cinzia Cocchi si batte da sola contro l'arroganza, l'approssimazione, la furberia e, qualche volta, la farneticazione di chi vuole apparire ciò che non è e non potrà essere mai.

Purtroppo l'opposizione consiliare è stata annullata dal Sindaco che da sempre rifiuta la dialettica democratica che è a fondamento del Consiglio Comunale, ignorando, tra l'altro, le interrogazioni e le mozioni che gli vengono inviate sistematicamente dal Consigliere Comunale Cinzia Cocchi, con la semplice, ma non geniale, trovata di non rispondere ad esse, calpestando l'ordinamento comunale.

Per tali ragioni non possiamo essere d'accordo con le conclusioni de "u monnu sè revotatu", quando afferma che a Nemi non esiste l'opposizione, rappresentando che a Nemi c'è una opposizione consiliare, interpretata con puntualità ed esperienza dal Consigliere Cinzia Cocchi che è appoggiata dal Gruppo Insieme per Nemi; vi è una opposizione diffusa che passa attraverso le coscienze, l'intelligenza e la sensibilità dei cittadini che tutti insieme ci sforziamo di interpretare e rispettare.

Tutta questa opposizione è tanto forte che ha già spento la credibilità, semmai l'avesse avuta, di una amministrazione votata all'oblio.

                                                      INSIEME PER NEMI

 

 




NEMI: 'U MONNU SE' REVOTATU

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Da tempo la redazione di questo giornale sta pubblicando tabella che denunciano fatti e situazioni meritevoli di chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale di Nemi. Richieste di chiarimenti che dovrebbero trovare l’appoggio della stragrande maggioranza dei cittadini in quanto è nel loro interesse essere governati da una amministrazione pubblica che metta tra le proprie priorità la trasparenza delle proprie azioni.

L’impressione che abbiamo invece è quella di una sorta di eccessiva sudditanza che attanaglia diversi cittadini comuni nei confronti dell’attuale Amministrazione ed in particolare del Sindaco di Nemi Alberto Bertucci. Con tutto il rispetto che la situazione ed il paragone ci impone, oseremmo dire che, senza offendere nessuno, Nemi sembra assomigliare ad un paesino del Sud Italia degli anni ‘50 dove la paura di esprimere il proprio pensiero la fa da padrona e nessuno, o quasi, prova a contestare realmente l’operato dell’Amministrazione ne tanto meno a chiedere ad alta voce spiegazioni su alcuni fatti che invece parlano da soli.

Basti pensare che, nonostante i molti tabella de L'Osservatore d'Italia pubblicati in modo dettagliato e documentato, non viene data alcuna risposta da nessuno dell’Amministrazione né tantomeno tramite gli incaricati strapagati dell’Ufficio stampa della stessa. Risposte che se l’Amministrazione comunale di Nemi volesse fornire non servirebbero certo solo ad illuminare le idee alla nostra redazione, ma soprattutto costituirebbero una valida informazione per tutta la collettività che silenziosamente osserva e altrettanto silenziosamente contesta chiedendo puntualmente di rimanere nell’anonimato soltanto per non apparire palesi contestatori alla luce del sole.

A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo una nota di un gruppo di cittadini che si presenta sotto la denominazione: “U monnu se' revotatu” e che in maniera ordinata reitera delle domande alle quali non c’è stata risposta. Probabilmente, dunque, non interessa solo alla nostra redazione avere dei chiarimenti, ma ci sono cittadini che aspettano e iniziano a far sentire la propria voce, cercando di rompere quel silenzio assordante che miete insoddisfazione e malcontento. Questo gruppo di cittadini, ha probabilmente capito che noi della redazione cerchiamo soltanto di informare su fatti che altrimenti non riuscirebbero ad emergere se non esistesse questo giornale. Un giornale, L'Osservatore d'Italia, che a qualcuno farebbe comodo che fosse soltanto di “contestazione” all’amministrazione. Ma non è così: è di critica, di cronaca e soprattutto di denuncia. Insomma una spina nel fianco di coloro che vorrebbero agire avvolti dal più totale silenzio senza rendere conto alla collettività. Noi raccontiamo, poi sta ai cittadini farsi un’idea.

Ecco 12 domande poste dal gruppo di cittadini “U monnu se' revotatu”:

1-    Perché nessuno parla più della “ scomparsa” del M.llo Filippo Merlonghi??
Qualcuno si è realmente chiesto che fine abbia fatto lo stesso, attualmente ancora in forza alla Polizia Locale del Comune di Nemi e che, tutti sappiamo, aveva la massima stima del Sindaco di Nemi Alberto Bertucci?  Nonostante i tanti tabella pubblicati da L'Osservatore d'Italia in merito (Vedere: Nemi, mezzogiorno di fuoco…. del 29/07/2014Nemi: una storia di sentenze, ritardi e……. del 29/10/2014; Nemi, palazzo evacuato ….. del 16/11/2014; Nemi l’importante è che non se ne parli del 31/03/15) nessuno ci ha mai dato o fornito chiarimenti in merito. Anzi anche quando abbiamo provato a chiedere informazioni ai suoi colleghi, ai cittadini o ai commercianti di Nemi abbiamo ricevuto soltanto un no-comment o, visto il contesto, “niente saccio” o al massimo qualcuno si è sbilanciato nel dire che è un problema personale all’interno del corpo dei Vigili Urbani. E intanto la collettività di Nemi sta pagando e continuerà a pagare il conto salato di questa sciagurata vicenda.  

2-     Perché sembra che il D.Lgs. n° 33 del 14/03/2013 che obbliga l’Amministrazione Pubblica a fornire notizie ed informazioni certe in nome della Trasparenza venga ignorato?
Infatti con l’articolo del 02/12/14 con il titolo – Nemi : A.A.A. cercasi trasparenza!,  L'Osservatore d'Italia ha dato voce e pubblicato una lettera di un cittadino che si meravigliava che coloro che dovrebbero dare il buon esempio e rispettare tale normativa fossero i primi a non rispettarla dettagliando con precisione da certosino tutte le anomalie riscontrate navigando sul sito istituzionale del Comune di Nemi. Ebbene a distanza di circa 5 mesi, nonostante la pubblicazione di quell’articolo nulla è cambiato nel disprezzo più totale del rispetto della legge. Basta andare sul sito del Comune e verificare ogni finestra inerente l’informativa sulla trasparenza per rendersene conto.  E non venite adesso a raccontarci che il mancato aggiornamento dei dati sul sito è colpa del poco personale a disposizione in quanto le cose che più interessavano l’Amministrazione stessa sono state regolarmente  eseguite.  Basta  analizzare  il  Decreto  Sindacale  n° 2  del  5/3/2014   con   oggetto      ” Decreto nomina componenti nucleo di valutazione interno”  riferito ai soli Responsabili del Settore e la successiva determina dell’Area Amministrativa, la n° 344 del 23/07/14, che riconosce al Responsabile dell’Area Vigilanza il 100% del risultato e al Responsabile dell’Area Tecnica il 99% del risultato concedendo così ad entrambi la massima % erogabile di incentivo sulla retribuzione di posizione attribuita, in quanto hanno raggiunto entrambi tutti gli obbiettivi prefissati. (Spiegateci quali sono ???). Allora perché l’Ente non aggiorna il sito informando altresì la cittadinanza sul nominativo del Responsabile della Trasparenza che non fa rispettare la legge ?

3-    Riscontriamo e denunciamo il massimo impegno dei componenti dell’Ufficio Tecnico che, affiancati dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale di Nemi, hanno misurato ogni centimetro della residenza del Direttore de L’Osservatore d'Italia Chiara Rai per verificare se vi fosse o meno un presunto abuso edilizio nella sua abitazione a seguito di un esposto presentato da un grande sostenitore dell’attuale Sindaco Alberto Bertucci durante la campagna elettorale del 2012, e non riscontriamo lo stesso impegno per i molteplici casi di abusivismo denunciati con vari tabella dal quotidiano. E domandatevi inoltre se lo stesso  impegno è stato profuso dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ente per risolvere due problemi di massima sicurezza per molte famiglie Nemesi come nei casi, più volte raccontati dalla redazione de L'Osservatore d'Italia, delle “cascate delle Marmore” di via Salita della Chiesa e del Condominio i Gradoni di piazza Roma ???

4-    Scriviamo alla vostra redazione anche perché pretendiamo di sapere se sono stati concessi trattamenti di favore nei confronti di un consigliere di maggioranza che ha smantellato la sua casetta in riva al lago (forse abusiva ?)  visto che, ripetiamo, per legge il conferimento del materiale di risulta deve essere tracciato?

5-    E poi lasciatecelo chiedere: “E’ forse colpa vostra se siete costretti a scrivere innumerevoli tabella sulla vicenda giudiziaria che vede imputato per turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci?  Non si può certamente addebitare alla redazione del vostro giornale il fatto che soltanto per iniziare il dibattimento ci sono volute ben cinque udienze dopo più di due anni di rinvii.

6-    E’ colpa vostra se scrivete e informate la cittadinanza dei soldi pubblici sperperati per la costruzione del parco giochi ubicato in via Parco dei Lecci? Quanti nemesi hanno avuto la fortuna di frequentarlo ed usufruire dei servizi offerti ?  Come avete più volte avete scritto (vedi artt.del 26/6/14, del 10/8/2014 e del 18/9/14) non sarebbe stato meglio utilizzare quei 25mila euro per la riqualificazione del parco giochi ubicato a Vigna Grande oppure ripristinare lo scivolo ubicato nel centro storico di Nemi?

7-    E’ per assurdo, è forse colpa vostra se scrivete e denunciate di un non trasparente appalto dei lavori inerenti l’illuminazione di via del Perino? Trattasi di un appalto di ben 165 mila euro del quale è ancora poco chiaro la ditta che ha vinto e il bando di gara con il quale sono stati affidati i lavori. Vi siete permessi di denunciare lo spreco e l’inutilità degli stessi, in quanto interessano un tratto di strada rurale senza abitazioni e senza attività commerciali, e di contestare le modalità di esecuzione dei lavori in quanto trattasi di una illuminazione con faretti posizionati a terra, stile residenza hollywoodiana, in aperto contrasto con l’antichità che avvolge la valle del lago.

8-    E’ colpa vostra se scrivete che si è provveduto ad effettuare scriteriatamente, a Marzo del 2015, il taglio degli alberi su via De Sanctis senza una reale e comprovante autorizzazione rilasciata dagli organi competenti? Com’è possibile che il Sindaco provi a giustificare un simile scempio cercando di farci credere che si è agito sulla base dell’ordinanza N°  11 del 20 Novembre 2014? Perché non si rende noto il nome dell’agronomo o tecnico incaricato del Comune che ha deciso ed autorizzato il taglio degli alberi? Tornando al concetto di parità di trattamento provate adesso ad immaginare se un povero cittadino fosse stato preso in castagna mentre provvedeva a tagliare, o semplicemente a potare, un albero di alto fusto senza le preventive autorizzazioni. Come minimo sarebbe stato accerchiato dalle Forze dell’Ordine di ogni tipo pronte a scrivere ed annotare pagine di verbali che certamente non avrebbero dispensato elogi per l’opera compiuta.

9-    E’ colpa vostra riscontrare che, ormai a distanza di 3 anni dall’insediamento dell’Amministrazione Bertucci, tutta la vergogna del plesso scolastico in costruzione all’ingresso di Nemi, ormai da un quarto di secolo, è rimasto così com’era seppure se riverniciato esternamente ed in più con lo scandalo della copertura dei muretti del terrazzo con una protezione costituita da lamiera in acciaio inox, (leggere art. del 16/10/2014), non conforme a ciò che prevede il Regolamento Edilizio Comunale e il Regolamento Edilizio dell’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani?

10-    E’ colpa vostra se mettete in evidenza, con una serie infinita di tabella, gli sperperi di denaro pubblico di questa Amministrazione mentre di concerto riscontriamo che le tasse approvate dalla stessa sono :
a-    addizionale comunale al massimo 0,8 per mille ;
b-    aliquota TASI al massimo 2,5 per mille ;
c-    aliquota IMU al massimo 10,6 per mille ;
d-    aliquota IMU per i terreni agricoli al massimo 10,6 per mille ;
e-    aliquota IMU per le aree fabbricabili (sono realmente edificabili ?) al massimo 10,6 per mille.
Riscontriamo inoltre che non sono previste nei rispettivi Regolamenti comunali approvati, relativamente alle nuove imposte TARI (tassa rifiuti) e TASI (tassa sulla casa di abitazione), nessuna e ripetiamo NESSUNA agevolazione o riduzione, il che ha comportato, soprattutto per le famiglie numerose che abitano in piccoli appartamenti, un aumento del più del 100% rispetto alle imposte versate l’anno scorso. 

11-    E’ colpa vostra se siamo stanchi di ascoltare “Parole, parole, parole soltanto parole “ raccontate dal Sindaco di Nemi Alberto Bertucci e preferiamo ascoltare “Parole, parole, parole soltanto parole “  però cantate con la voce melodica della grande Mina? 

12-    E’ colpa vostra se voi della Redazione non vi accontentate più della cosa che riesce meglio al  Sindaco  Bertucci e cioè “ Panem (noi aggiungiamo visto il contesto) Vinum et Circenses “ ?

Fatti questi che l’Amministrazione Comunale avrebbe il dovere di chiarire di fronte alla cittadinanza. Ma c’è anche chi avrebbe il dovere di mettere l’amministrazione con le spalle al muro e pretendere risposte.

Stiamo parlando dell’opposizione consiliare che invece si crogiola nell’assoluta latitanza. E per questo la domanda ci sorge spontanea : esiste davvero una opposizione a Nemi?

 




NEMI: ALTRI SOLDI DEI CITTADINI CHE SE NE VANNO

 

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LEGGI IL PARERE DEL REVISORE DEI CONTI "…FATTA SALVA LA VERIFICA DI EVENTUALI RESPONSABILITA' …

 

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Ben 5.372,50 euro relativi a provvedimenti esecutivi per spese di lite derivanti da sentenze emesse dal giudice di pace a seguito di ricorsi presentati contro verbali di violazione al Codice della strada emessi dall'amministrazione comunale di Nemi e che ora graveranno sulle spalle dei cittadini.

Infatti durante l'ultimo Consiglio comunale l'importo che il Comune di Nemi dovrà pagare è stato approvato con 4 voti favorevoli (Bertucci, Frison, Libanori, Ibba) contro 2 contrari (Cocchi, Osmari) come debiti fuori bilancio da imputare sul capitolo 1780 del Bilancio 2014.

Il Consigliere di opposizione Cinzia Cocchi ha affermato che le somme derivano da un cattivo lavoro degli uffici, puntando il dito su una cattiva Amministrazione e mancanza di controllo. Anche il Consigliere di opposizione Stefania Osmari ha fatto verbalizzare che risulta strano approvare un debito fuori bilancio per imperizia. Non è dello stesso avviso il sindaco Alberto Bertucci che ha riproposto il solito tormentone delle "cose ereditate da questa Amministrazione".

Torniamo a ribadire ciò che abbiamo più volte scritto in precedenti tabella: Meno contenziosi ci sono e più soldi restano in tasca dei cittadini. Purtroppo dagli atti che continuano ad essere pubblicati sull'Albo pretorio del Comune di Nemi, tra multe e spese per avvocati (passate e presenti) si continua a gravare sui cittadini di Nemi. E così tra un botta e risposta in Consiglio comunale se ne vanno altri 5.372,50 euro.  E Pantalone paga.




NEMI: PROSEGUE L'OPERAZIONE "NEMI SICURA"

Redazione

Nemi (RM) – Prosegue l'operazione “Nemi Sicura” con la stazione mobile dei Carabinieri presente in piazza Roma a Nemi per garantire sicurezza ai turisti e residenti della splendida cittadina dei Castelli Romani, presa d’assalto nei fine settimana da centinaia di persone attratte non solo dalle manifestazioni proposte ma soprattutto dall’innegabile fascino del paese: una piccola Svizzera a pochi passi da Roma.

“Nemi sicura” è un servizio più che mai utile, partito lo scorso 19 aprile 2015, su proposta dalla Compagnia dei carabinieri di Velletri diretta dal Capitano Davide Occhiogrosso ed effettuato dalla stazione dei carabinieri di Nemi comandata dal Maresciallo dell'Arma Vincenzo Abbate.




NEMI: IL PARCO GIOCHI E' STATO PULITO E IL CANCELLO LASCIATO CHIUSO


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Redazione
Nemi (RM)
– Detto fatto è il caso di dire: Dopo l'ennesima segnalazione de L'Osservatore d'Italia sullo stato di degrado del parco giochi ai Lecci, nella zona alta di Nemi, in preda da diverso tempo all’incuria, lunedì 20 aprile, sono state tagliate le erbacce incolte e persino il povero alberello storto, oggetto di riflessioni di un nostro lettore, è stato rimesso in piedi. Siamo lieti che ogni tanto la stampa serva a qualcosa, evidentemente anche il nostro appello al vicesindaco di Nemi Edy Palazzi è servito a qualcosa.

Ora l’area sarebbe di nuovo potenzialmente frequentabile, se non fosse per il cancello chiuso e per il fatto che non esiste sull'albo pretorio del Comune di Nemi un atto che ne ufficializzi la pubblica fruizione.

Resta quindi solo un’azione che l’amministrazione di Alberto Bertucci dovrebbe fare ed è quella di avvalersi del proprio strapagatissimo ufficio stampa e fargli diramare un comunicato istituzionale attraverso il quale comunicare alla cittadinanza che è possibile fruire del parco giochi ai Lecci dedicato ai più piccoli, magari con un breve appuntamento a Nemi alta direttamente al parco dei Lecci per brindare alla nuova opera costata ben 25 mila euro di soldi pubblici.

L’ufficializzazione  permetterà così la pubblica fruizione del sito che ad oggi è ancora avvolta nel mistero. Perché è avvolta nel mistero? Perché nonostante l'azione di far tagliare le erbacce, il cancello resta comunque chiuso e pertanto l’area non sembra accessibile al pubblico.

Così, prendendo atto dello sforzo di aver fatto quella che dovrebbe essere normale manutenzione ordinaria, adesso chiediamo che venga sciolto quest’ulteriore dubbio che assilla diversi cittadini di Nemi: il parco giochi è omologato e in sicurezza? Ci sarà una ufficializzazione o dovremo aspettare ancora che cresca nuovamente l’erba e i farinelli nascondano i giochi dei più piccoli? Se i giochi sono in sicurezza allora sì che i residenti dei Lecci e dintorni potranno finalmente usufruire dello spazio che dovrebbe essere pubblico ma che per ora ha ancora il cancello serrato.

Proviamo quindi ad appellarci nuovamente al vice sindaco Edy Palazzi, che è residente a Nemi alta nei pressi del Parco giochi per tentare di sciogliere questo amletico enigma del cancello chiuso e della mancanza di quell'atto ufficiale che ne decreti la pubblica fruizione.