NEMI: UNA CHIACCHIERATA CON MASSIMILANO CONTE SUL FUTURO DEL PD

Redazione
Nemi (RM)
– Massimiliano Conte, segretario del Pd di Nemi nei salotti de L’Osservatore d’Italia insieme al direttore Chiara Rai per parlare del presente e del futuro del partito Democratico a Nemi.
Conte reduce di un questionario diretto agli iscritti del PD di Nemi e ai simpatizzanti commenta l’esito in anteprima ai lettori de L’Osservatore d’Italia. Poi la conversazione toccherà diversi e interessanti punti. Non sono mancate domande “scomode”. Si è parlato del Castello o Palazzo Ruspoli, dei parco giochi e anche delle qualità e difetti dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci. Poi Chiara Rai ha chiesto a Conte se in vista delle prossime amministrative avesse pensato ad un dialogo anche con l’attuale amministrazione. La risposta di Massimiliano Conte è nella videointervista.
Buona visione!


#NEMI #MASSIMILIANOCONTE #NEMIPD




NEMI: COSTONE DI VIA DE SANCTIS AVVOLTO DALLE FIAMME

 

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Fiamme hanno divorato parte del costone oggetto del taglio degli alberi sulla via De Sanctis a Nemi. I residui vegetali erano avvolti dal fuoco in circa tre differenti punti dell'area, dando vita a diversi focolai. Gli sfalci si trovavano lì perché erano stati lasciati da chi aveva provveduto materialmente al taglio degli alberi non autorizzato e per cui il Comune è stato multato dalla Forestale per 2.500 euro.

Sul posto è intervenuta immediatamente la Polizia di Stato del Commissariato di Genzano di Roma, oltre alla protezione civile di Genzano di Roma allertata dal nostro giornale ed ai Vigili del Fuoco di Nemi. Si è quindi provveduto a rimettere in sicurezza l'intera area.

Gli inquirenti, grazie alle foto scattate dalla redazione del nostro giornale, sono sulle tracce del presunto piromane. Certo è che comunque chi ha operato i tagli degli alberi avrebbe dovuto smaltire i residui, ma invece i rimasugli sono stati tritati con la trincia meccanica e lasciati sul costone. L'area a tutti gli effetti è un bosco. Concretamente il sottobosco è andato distrutto a causa di questo evento che comunque di fatto ha tolto il problema dello smaltimento dei residui del taglio. 




NEMI, BIAGGI: "LA CULTURA ISTITUZIONALE E ASSOCIATIVA E' SEPOLTA"

Redazione

Nemi (RM) – Alessandro Biaggi per due mandati sindaco di Nemi, leader storico della destra nemese e attualmente componente del gruppo politico "Insieme per Nemi" rappresentato dal consigliere di opposizione Cinzia Cocchi, evidenzia, nel video messaggio indirizzato ai lettori del nostro giornale,  il disagio avvertito dal gruppo "Insieme per Nemi" e, secondo Biaggi, da una nutrita maggioranza dei cittadini di Nemi rispetto la condotta dell'amministrazione Bertucci o meglio il “distorto senso delle istituzioni” concepito dalla stessa.
Alessandro Biaggi dopo aver illustrato, in un breve excursus, i fatti che portarono a quello che viene definito dallo stesso "un vero e proprio golpe consiliare" avvenuto nella primavera del 2011 che fece cadere la giunta di Cinzia Cocchi, affronta temi legati al modus amministrandi dell'attuale Giunta Bertucci dopo quasi 3 anni di governo.

L'ex sindaco rimarcando l'attuale clima di "non politica" che si respira a livello locale e nazionale, in cui chi governa dovrebbe far emergere ancor di più lo spirito di servizio nelle istituzioni, punta il dito sulle mancate risposte, da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, alle innumerevoli interrogazioni presentate nel corso dei vari Consigli comunali da parte del consigliere Cinzia Cocchi. Biaggi evidenzia anche i gravi e vergognosi fatti legati alla nuova Pro Loco di Nemi rispetto a cui un nutrito gruppo di cittadini, tra i quali anche dei soci fondatori della Pro Loco costituita nell'anno 2001, si sono visti addirittura respinta la richiesta d’iscrizione per l’anno in corso e, dulcis in fundo, non gli è stata neppure restituita la quota di 20 euro ad personam versata a titolo di iscrizione per l'anno 2015. Ma riguardo questo aspetto, ha sottolineato l’ex primo cittadino, si occuperanno gli organi di polizia giudiziaria preposti. In ultimo Biaggi parla della gestione del territorio e degli spazi all'interno del centro storico di Nemi da parte dell’amministrazione Bertucci e scende nel particolare citando il caso dell'associazione Planet Nemi Onlus, che opera nel territorio, la quale nonostante avesse chiesto la disponibilità per gestire uno spazio nel centro storico compreso tra i giorni 9 e 10 maggio al fine di organizzare una manifestazione dedicata alla violenza sulle donne, finalizzata alla sensibilizzazione di questo importante tema che affligge le cronache locali e nazionali, si è vista negata la possibilità. Il sindaco Alberto Bertucci, riferisce Alessandro Biaggi, ha risposto verbalmente, asserendo che per quei giorni non c'era disponibilità. L'ex sindaco ha fatto quindi presente che saranno sottoposte ulteriori richieste al primo cittadino Bertucci per la gestione di uno spazio pubblico per organizzare questa manifestazione e che oltre alla Planet Nemi Onlus la richiesta sarà supportata da decine e decine di altre associazioni che operano a livello nazionale e che questa volta sarà pretesa una risposta scritta da parte del sindaco. Diversi i temi che Biaggi e la squadra di Insieme per Nemi hanno intenzione di approfondire, ma era doveroso da parte loro portare a conoscenza di tutti questa annosa situazione divenuta ormai insostenibile.NEMI #ALESSANDROBIAGGI #PROLOCONEMI




NEMI: ACEA CAMBIA LE CONDUTTURE A PIAZZA DELLE COLOMBE

 

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LEGGI ANCHE: NEMI, ZONA NORD SENZA ACQUA: ARRIVA L'ACEA (DOPO 7 GIORNI), NON RISOLVE E TRASFORMA PIAZZA DE SANCTIS IN UNA GROVIERA

 

Redazione

Nemi (RM) – A Nemi Acea cambia definitivamente le condutture ormai obsolete a piazza delle Colombenella zona di Nemi alta. Soventi erano infatti i guasti che si verificavano nella piazza e nel circondario di Nemi Alta e che causavano enormi perdite di acqua che nonostante le riparazioni si riproponevano periodicamente. I residenti di Nemi alta auspicano che questo intervento di Acea si possa considerare definitivo.
 




VAIRO CANTERANI: "A NEMI E' MORTA LA DEMOCRAZIA"

di Ivan Galea
Nemi (RM) – Vairo Canterani ex sindaco di Nemi e leader storico della sinistra nemese ospite delle telecamere de L'Osservatore d'Italia si rivolge direttamente ai cittadini di Nemi  invitandoli a soffermarsi per riflettere su diverse tematiche che hanno portato questo splendido paese incastonato nel cuore dei Castelli Romani ad uno stato di incuria e degrado come prima non si era mai visto.

Canterani si presenta davanti alle telecamere come semplice cittadino di Nemi che esprime democraticamente il proprio pensiero e le proprie valutazioni sullo stato delle cose, anche se forte di un'esperienza ventennale al Comune di Nemi.

Vairo Canterani invita  quindi i cittadini ad usare i mezzi di comunicazione, come per esempio i social network (facebook) non solo per dire buongiorno e buonasera o limitarsi a mettere dei pollici ma anche per esprimersi segnalando le diverse criticità che affligono il paese, come si conviene in un contesto libero e democratico.

Vairo Canterani inizia il suo discorso evidenziando l'ultimo grave episodio accaduto a Nemi lo scorso 10 maggio 2015 durante la manifestazione Borgo Divino dove il cittadino italiano e cittadino onorario di Nemi Hassan, secondo quanto riportato da quest'ultimo a Vairo Canterani e ad altre persone presenti sul luogo inclusi alcuni giornalisti di questo quotidiano,  ha dovuto smontare in tutta fretta la propria postazione di lavoro su richiesta del primo cittadino.

Canterani denuncia la pratica ormai consolidata di negare i fatti da parte di Alberto Bertucci come in questo ultimo caso di Hassan o come nel caso del taglio degli alberi su via De Sancits dove era stato affermato che era tutto in regola mentre la Forestale ha redatto verbali nei confronti del sindaco Bertucci per circa 2500 euro per mancanza di autorizzazioni.

"Un salto nel passato di 20anni – dice Canterani – perché qui non si fa amministrazione. Qui si confonde – prosegue – il ruolo di una pro loco con quello del Comune. Amministrare non significa solo occuparsi di quello che una volta veniva definito l'effimero, che è pure importante" Canterani poi punta il dito su criticità da risolvere nell'immediato: le condizioni pietose di Castello Ruspoli, l'abusivismo dilagante nella valle del lago che rischia di diventare "casettopoli", i lavori della scuola e il rischio di perdere la classe della 1 media a seguito dell'esodo degli scolari da Nemi in scuole di altre realtà comunali, il problema della mancata comunicazione alla cittadinanza con un informazione istituzionale ridotta a zero. Tante altre le riflessioni che Vairo Canterani pone alla cittadinanza nel video allegato all'articolo. Buona visione.
 




NEMI: "MONNEZZA" IN BELLAVISTA NEL SALOTTO D'EUROPA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – “Nemi salotto d’Europa”. Questa la situazione alle 17:30 del 15 maggio 2015. Rifiuti sulla centralissima piazza Roma a pochi passi dal Pit e sotto gli occhi di tutti. “La monnezza” esce dai cassonetti obsoleti.

E intanto si attende ancora che le promesse del sindaco Alberto Bertucci si facciano concrete: In campagna elettorale aveva garantito che la raccolta differenziata sarebbe stata estesa a tutto il territorio. Era una priorità dei primi cento giorni ma sono passati tre anni e non è cambiato assolutamente nulla. Quei rifiuti in piazza Roma sono la testimonianza di scorci di degrado della cittadina che, nonostante venga infiocchetta in occasione di feste e sagre, sta cadendo a pezzi. Nemi “salotto d’Europa”, non ci sembra e le immagini parlano chiaro!




NEMI: IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI RECUPERA GLI ANTICHI SENTIERI SU VIA DE SANCTIS

 

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Redazione

Nemi (RM) – Guardiaparco al lavoro per ripristinare gli antichi sentieri che da via De Sanctis portano a piazza della Rinascita e sulla via Nemorense. Il recupero dei sentieri da parte del Parco Regionale dei Castelli Romani oltre che essere uno dei compiti istituzionali dell'Ente anche in virtù della convenzione stipulata tra il Comune e l’Ente regionale Parco dei Castelli Romani. Del resto è stato lo stesso direttore del Parco in una precedente intervista rilasciata a L’Osservatore d’Italia ad annunciare l’operazione di ripristino della cartellonistica e dei sentieri a Nemi dove ultimamente grazie all’opera dei volontari dell’associazione Retake Nemi sono stati recuperati altri sentieri. Nella mattinata di giovedì 14 maggio, dunque, c’è fermento per una operazione che porterà notevoli vantaggi ai residenti di Nemi alta i quali potranno raggiungere in minor tempo il paese .

L’unica nota dolente resta comunque la notevole quantità di alberi abbattuti in mancanza di autorizzazioni preventive da parte del Comune di Nemi e dello stesso Parco dei Catelli Romani per le quali il sindaco Alberto Bertucci è stato multato dalla Forestale per 2.500 euro circa ed Il Parco dei Castelli Romani in virtù della convenzione avrebbe probabilmente potuto considerare di recuperare i sentieri salvaguardando gli alberi che avrebbero fatto da stupenda cornice.

#NEMI #PARCOCASTELLIROMANI #NEMIALBERI




NEMI: SUL CASO HASSAN INTERVIENE ASSOTUTELA

Redazione
Nemi (RM) – Ci si prende gioco di un cittadino magrebino, per giunta con cittadinanza italiana e cittadino onorario di Nemi. Non ci sto – tuona Ivan Galea, responsabile Assotutela per Roma nord e Castelli Romani – ho visto Hassan con le lacrime agli occhi e raccontare quanto accaduto e insieme a me c’erano altre persone: come fa il sindaco di Nemi Alberto Bertucci a dichiarare che Hassan avrebbe accettato di buon grado di smontare il suo bazar già allestito ed andarsene in piena Domenica mattina? Una giornata che, tra l’altro, ha accolto l’iniziativa BorgoDivino e per la cui occasione sono stati allestiti una fila di stand lungo il corso principale del paese.
Hassan non dava fastidio a nessuno ma è stato letteralmente cacciato. E’ questo “il paese dell’accoglienza” che va tanto decantando il sindaco Bertucci?”.
Assotutela grida alla vergogna per come, ancora una volta si dicano bugie: “L’ultima volta abbiamo "tanato" il sindaco sul taglio degli alberi in via De Sanctis, nella zona di Nemi alta: dicevano di avere tutte le autorizzazioni e invece Alberto Bertucci ha ricevuto una multa dalla Forestale di circa 2.500 euro per mancanza proprio delle dovute autorizzazioni. Forse l’ufficio stampa strapagato dal sindaco con i soldi dei cittadini serve a diramare comunicati che stravolgono la realtà dei fatti?”.
Galea assicura che tornerà sulla questione: Far vergognare e piangere un uomo di una certa età è veramente inammissibile, se nessuno ha il coraggio di prendere le difese di Hassan lo facciamo noi!
Vergogna, vergogna e ancora vergogna!”
 

IL FATTO:

E' Domenica 10 maggio ed Hassan ha allestito, come sempre fa da tempo immemore durante i fine settimana, il suo piccolo bazar ambulante in piazza Roma a Nemi: un piccolo spazio che non ha mai dato fastidio a nessuno e che ormai è diventato una consuetudine consolidata negli anni. Hassan non ha invaso il corso di Nemi, non ha intralciato affatto gli stand di Borgo Divino ma si è posizionato, come sempre, in un piccolo angolo nella grande area terrazzata antistante piazza Roma, proprio sopra la scuola di Nemi.

Come lui c’è anche il venditore di leccornie che a differenza di Hassan si trova però sul corso principale: frutta secca, rabarbaro e caramelle.  Ma chi ha dovuto smontare in fretta e furia il suo piccolo stand è stato proprio Hassan, che ha personalmente raccontato l'episodio a L'Osservatore d'Italia di fronte ad altre persone, dopo che la mattina di domenica 10 maggio 2015 il sindaco di Nemi Alberto Bertucci si è presentato da lui e gli ha detto di sgomberare l’area. Hassan ha le lacrime agli occhi, si è sentito profondamente offeso perché è stato l’unico a dover “levare le tende” e andarsene in una giornata di sole, una domenica come tante solo con in calendario una iniziativa dedicata al vino.

#NEMI #ASSOTUTELA #ASSOTUTELANEMI




NEMI: GRAVE "OFFESA" AD HASSAN DURANTE BORGO DIVINO

 

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di Chiara Rai

Nemi (RM) – Un episodio degno di essere raccontato perché mostra la totale mancanza di sensibilità nei confronti della comunità dei magrebini che vive da oltre 30 anni a Nemi. Il protagonista di questa inaccettabile vicenda è Hassan e la sua famiglia, ormai cittadino italiano investito, anni fa, addirittura della carica di cittadino onorario di Nemi. Domenica 10 maggio 2015 Nemi è tutta in festa per la lodevole iniziativa BorgoDivino che ha portato nella piccola cittadina delle fragole visitatori incuriositi dagli altri paesi limitrofi e dall’intera provincia romana.
Hassan ha allestito, come sempre fa da tempo immemore durante i fine settimana, il suo piccolo bazar ambulante in piazza Roma a Nemi: un piccolo spazio che non ha mai dato fastidio a nessuno e che ormai è diventato una consuetudine consolidata negli anni. Hassan non ha invaso il corso di Nemi, non ha intralciato affatto gli stand di Borgo Divino ma si è posizionato, come sempre, in un piccolo angolo nella grande area terrazzata antistante piazza Roma, proprio sopra la scuola di Nemi.

Come lui c’è anche il venditore di leccornie che a differenza di Hassan si trova però sul corso principale: frutta secca, rabarbaro e caramelle.  Ma chi ha dovuto smontare in fretta e furia il suo piccolo stand è stato proprio Hassan dopo che la mattina di domenica 10 maggio 2015 il sindaco di Nemi Alberto Bertucci si è presentato da lui e gli ha detto di sgomberare l’area. Hassan ha le lacrime agli occhi, si è sentito profondamente offeso perché è stato l’unico a dover “levare le tende” e andarsene in una giornata di sole, una domenica come tante solo con in calendario una iniziativa dedicata al vino.

A raccontarci questo episodio è Vairo Canterani, storico leader della sinistra nemese e della lista civica “Nemi per Sempre” nonché ex sindaco di Nemi: “E’ un’azione ignobile e di denigrazione verso i nostri amici macrebini ma ormai italiani a tutti gli effetti perché risiedono da almeno 40 anni a Nemi – dice Canterani –  eppure il primo cittadino – Alberto Bertucci – in persona ha cacciato Hassan con modalità non certo degne delle “sacre famiglie” che vanno in chiesa a battersi sul petto la domenica. Hassan non ha mai dato fastidio a nessuno, stava, come sempre, insieme alla sua famiglia con il suo piccolo bazar e non dava fastidio a nessuno”.

Vairo Canterani incalza apostrofando questo gesto come d’ “intolleranza” nei confronti di “fratelli” che Nemi ha da subito accolto come parte integrante della comunità: “l’unico che ha dovuto andarsene è stato Hassan – incalza Vairo Canterani – mi ripeto: meraviglia davvero come questo gesto sia stato perpetrato da chi non salta neppure una messa la domenica e dovrebbe agire da buon padre di famiglia, senza fomentare, soprattutto in un periodo delicato come questo dove si deve mostrare più che mai accoglienza e solidarietà, rabbia attraverso comportamenti che possono essere anche interpretati come discriminazioni vere e proprie”.

Non sappiamo quali motivi ci siano dietro la “cacciata” di Hassan: qualsiasi motivo sia certamente non giustifica le modalità del gesto e i toni che hanno fortemente offeso il cittadino onorario. Vairo Canterani ha preso le sue difese e ha deciso di parlare.

Di episodi di questo genere purtroppo ce ne sono stati altri in passato: basti pensare all’aggressione verbale verso una dipendente comunale da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci. O ancora i fatti che hanno interessato il vigile Filippo Merlonghi che da persona stimata dal sindaco è letteralmente scomparso dai ricordi di tutti, affogato da precetti.

Solidarietà ad Hassan da tutta la redazione de L'Osservatore d'Italia.




NEMI: FUNZIONARI PROMOSSI A PIENI VOTI E QUASI LODE

 

Davvero singolare che sia stata data una votazione massima al responsabile dell’area Vigilanza, Gabriele Di Bella, addirittura 100 su 100. Mancava soltanto la lode e la consegna delle chiavi della città di Nemi per completare l’opera e per evidenziarne i meriti.

 

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Un famoso detto italiano è quello che recita: “L’operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto”. In pratica si glorifica il medico che ha operato esaltandone le virtù, nonostante il risultato sia stato poi il peggiore possibile. Un po’ quello che, a livello nazionale, è successo a Genova con lo scandalo dei responsabili dell’ufficio tecnico che si spartirono un fiume di denaro per “aver raggiunto l’obiettivo di aver messo in sicurezza” tutti i corsi d’acqua della città ligure, e poi sappiamo tutti come è andata a finire.

E’ tipico della “casta” costituita da politici, dirigenti e funzionari che si spartiscono tra di loro vantaggi economici e privilegi infischiandosene dei risultati di gestione effettivamente ottenuti.

Senza andare troppo lontano, anche a Nemi, il più piccolo paese dei Castelli Romani, si scorge l’esistenza di una sorta di casta, che però proprio perché locale si fa finta di non vedere e se ne accetta senza fiatare l’operato. Ma andiamo nel merito. In un articolo pubblicato con il titolo “Nemi : u monnu sé revotatu” un gruppo di cittadini richiamava la determina n° 344 del 23/7/14 con la quale veniva riconosciuto ai responsabili dell’Area Vigilanza e dell’Area Tecnica di Nemi il massimo punteggio di risultato necessario per l’erogazione della percentuale massima del premio di produttività per aver raggiunto tutti gli obiettivi prefissati.

In pratica a Nemi tutto è stato fatto come meglio non si poteva e per questo, oltre al normale stipendio, tanti soldini in più sono finiti nelle tasche dei responsabili dei servizi. Ma il bello è che nemmeno lo si è fatto attenendosi alle regole fissate in precedenza proprio da coloro che hanno valutato le loro performance. Infatti  il “Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della performance delle posizioni organizzative” approvato con la delibera di Giunta n° 50 del 30/05/2013, contrasta completamente con il modo in cui si è operato. Basta leggere l’Art. 2 comma 3 che recita :” Ai fini della trasparenza (…) l’ufficio personale assicura la pubblicazione sul sito istituzionale di un estratto dei documenti di programmazione (…)”  oppure leggere l’Art. 4 comma 1 che testualmente recita :” la relazione sulla performance costituisce lo strumento per la misurazione, la valutazione e la trasparenza dei risultati dell’Ente ed è pubblicata sul sito istituzionale dello stesso”.

Uno dei detti più famosi che i nostri antenati latini ci hanno tramandato è “verba volant scripta manent” e cioè che le parole volano e gli scritti rimangono. Invece a Nemi ci si trova davanti all’eccezione, visto che anche gli scritti volano, in quanto da nessuna parte del sito istituzionale, forse per colpa nostra che non sappiamo ricercare bene, riusciamo a trovare la relazione sulle prestazioni dei responsabili dei servizi. Se poi passiamo all’Art. 6 del citato regolamento c’è da mettersi letteralmente le mani nei capelli (per chi se lo può permettere). Infatti al comma 3 vengono dettagliate analiticamente le singole voci secondo le quali i responsabili andrebbero valutati allo scopo del raggiungimento della valutazione finale.

Ad esempio la responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha ottenuto nella valutazione del comportamento manageriale un punteggio di 99 su 100. Si potrebbe pensare sia stata una scivoleria da parte del nucleo di valutazione aver tolto quel punticino rispetto al massimo, ma la cosa non ha inficiato sul risultato finale in quanto la responsabile  ha ottenuto, egualmente, la massima percentuale erogabile di incentivo sulla retribuzione di posizione attribuita. 

Davvero singolare che sia stata data una votazione massima al responsabile dell’area Vigilanza, Gabriele Di Bella, addirittura 100 su 100. Mancava soltanto la lode e la consegna delle chiavi della città di Nemi per completare l’opera e per evidenziarne i meriti.

Ma per capire meglio con quali criteri sia stato attribuito questo voto massimo che è veramente difficile da vedersi in altri Comuni ci soffermiamo ad approfondire la questione e andiamo a vedere chi erano i componenti del nucleo di valutazione interno. Il Presidente era l’allora Segretario Comunale, dottor. Ivano Moreschini  e ne facevano parte altri due componenti, per altro ben retribuiti, nominati dal sindaco, e cioè il dottor Guido Mazzocco e il dottor Simone Carmignani, veramente poco conosciuti in Comune e dei quali ci permettiamo dubitare che conoscano a fondo i dirigenti da valutare. Quella che ci interessa però è la figura del presidente, il dottor Ivano Moreschini, che era anche il Presidente della Commissione Disciplinare dell’Ente e perciò era a conoscenza perfettamente dei problemi venutisi a creare all’interno del corpo dei Vigili Urbani di Nemi e delle difficoltà, definiamole così,  che comunque si configuravano nella gestione delle risorse umane all’interno del corpo stesso.

Facendo un breve excursus nei precedenti tabella pubblicati su questo quotidiano e mai contestati da nessuno, il Responsabile dell’Area Vigilanza sembrerebbe aver incontrato difficoltà nella pianificazione del pagamento delle spese a seguito di una sentenza del Tribunale di Roma, avverso un procedimento del Codice della Strada, arrivata al protocollo del Comune di Nemi in data 21 gennaio 2013. Tutte le cause di questa negligenza, che ha portato ad un notevole incremento della somma da pagare da parte del Comune di Nemi, ricaddero sul sottoposto "parafulmine", il m.llo Merlonghi Filippo, al quale era stata affidata la liquidazione del successivo precetto arrivato in Comune il 5 dicembre 2013 e cioè ben 11 mesi dopo a notifica della sentenza.

Ebbene per ulteriore dovere di cronaca riscontriamo che, nonostante altri tabella pubblicati nei quali si chiedeva conto di che fine avesse fatto il precetto, solo con il Consiglio Comunale del  26/03/2015 è stato richiesto ed ottenuto il riconoscimento del debito fuori bilancio per poter procedere finalmente al pagamento dello stesso precetto. Ed allora essendo a conoscenza di questo fatto, come di altre difficoltà gestionali, come è stato possibile per il dottor Ivano Moreschini attribuire proprio il massimo punteggio per la capacità di gestione delle risorse finanziarie al comandante della Polizia Locale?
E vogliamo poi analizzare la “qualità dell’apporto personale e dei collaboratori, gestione delle risorse umane” Non ci vuole certo un genio per  capire che anche questo obiettivo non sembra essere stato proprio centrato “al 100%”.

E’ apparso evidente a tutti, e quindi doveva esserlo maggiormente per il Segretario Moreschini, che, anche in concomitanza con l’arrivo del Di Bella nel gennaio 2013, l’organizzazione dell’ufficio dei Vigili Urbani a Nemi si è andata lentamente sgretolando con l’esplosione di numerose e accese discussioni all’interno del Corpo, cosa che ha comportato certamente un non perfetto lavoro di equipe indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo comune del lavoro ben fatto. Discussioni che sono arrivate all’apice anche con la vergognosa sceneggiata davanti al Duomo di Albano Laziale avvenuta il pomeriggio del 18 luglio 2014, quando si stava celebrando un funerale. All’uscita della funzione funebre, a detta dei tanti presenti il comandante della polizia municipale di Nemi Gabriele Di Bella avrebbe affrontato con veemenza verbale il vigile Merlonghi (sul posto peraltro in borghese e fuori dal servizio che aveva regolarmente espletato nella mattinata a Nemi) suscitando sconcerto tra parenti ed amici del defunto. Discussione che, in modo ancora più discutibile, proseguì nel pronto soccorso dell'ospedale di Albano dove entrambi si erano recati per accertamenti medici.

Perché il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci  avvisato dell’accaduto, che ormai era a conoscenza di tutti i Comuni dei Castelli Romani, non ha chiesto scusa pubblicamente ai parenti del defunto per l’increscioso episodio e chiesto conto al Comandante Di Bella dell’immagine offerta dal corpo dei Vigili Urbani di Nemi?. Dove si trovavano i tre i vigili urbani in servizio quel pomeriggio a Nemi? Forse fuori territorio ad Albano Laziale? Qualcuno ha addirittura ipotizzato che fossero tutti in “missione” diretti verso il malcapitato Merlonghi.

Ebbene di fronte a questi episodi crediamo che probabilmente sia quantomeno discutibile l’aver riconosciuto  la valutazione massima per la gestione del personale al Comandante dei Vigili.

Un’ultima domanda ci viene poi naturale. Come mai il terzo dirigente, il Sig. Gaffi Aurelio, che quest’anno è  stato nominato factotum del Comune (vedere Decreto del Sindaco n° 1 del 15/01/2015), ma che in precedenza era già responsabile dell’Area Finanziaria dell’Ente non è stato nemmeno valutato dalla Commissione? Qualcuno dovrebbe spiegarci il perché.

A noi, che ripetiamo restiamo in attesa di visionare la relazione sulla performance sui responsabili, ci sembra una valutazione che poteva sicuramente essere più ponderata e “modesta”.

Certamente è un ottimo e dolcissimo tributo di cui ne andranno fieri con tutta probabilità il  Sindaco Alberto Bertucci, e il consigliere con delega al personale Gianni Ibba. Peccato che comunque spesso ci  si trova a scontrarsi con una realtà che non è proprio “ottima” e promossa a pieni voti.   

Come sarebbe bello se ad esprimere un giudizio ed a valutare i risultati del lavoro dei responsabili dei servizi al Comune di Nemi fossero i cittadini. Pensate davvero che gli darebbero, come è accaduto, il massimo dei voti? Perché non proviamo a fare un sondaggio.

Scherzi a parte, ancora una volta si aspettano quei chiarimenti che sorprendentemente non arrivano anche quando a chiederli sono i cittadini.




NEMI: FUNZIONARI PROMOSSI A PIENI VOTI

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Un famoso detto italiano è quello che recita: “L’operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto”. In pratica si glorifica il medico che ha operato esaltandone le virtù, nonostante il risultato sia stato poi il peggiore possibile. Un po’ quello che, a livello nazionale, è successo a Genova con lo scandalo dei responsabili dell’ufficio tecnico che si spartirono un fiume di denaro per “aver raggiunto l’obiettivo di aver messo in sicurezza” tutti i corsi d’acqua della città ligure, e poi sappiamo tutti come è andata a finire.

E’ tipico della “casta” costituita da politici, dirigenti e funzionari che si spartiscono tra di loro vantaggi economici e privilegi infischiandosene dei risultati di gestione effettivamente ottenuti.

Senza andare troppo lontano, anche a Nemi, il più piccolo paese dei Castelli Romani, si scorge l’esistenza di una sorta di casta, che però proprio perché locale si fa finta di non vedere e se ne accetta senza fiatare l’operato. Ma andiamo nel merito. In un articolo pubblicato con il titolo “Nemi : u monnu sé revotatu” un gruppo di cittadini richiamava la determina n° 344 del 23/7/14 con la quale veniva riconosciuto ai responsabili dell’Area Vigilanza e dell’Area Tecnica di Nemi il massimo punteggio di risultato necessario per l’erogazione della percentuale massima del premio di produttività per aver raggiunto tutti gli obiettivi prefissati.

In pratica a Nemi tutto è stato fatto come meglio non si poteva e per questo, oltre al normale stipendio, tanti soldini in più sono finiti nelle tasche dei responsabili dei servizi. Ma il bello è che nemmeno lo si è fatto attenendosi alle regole fissate in precedenza proprio da coloro che hanno valutato le loro performance. Infatti  il “Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della performance delle posizioni organizzative” approvato con la delibera di Giunta n° 50 del 30/05/2013, contrasta completamente con il modo in cui si è operato. Basta leggere l’Art. 2 comma 3 che recita :” Ai fini della trasparenza (…) l’ufficio personale assicura la pubblicazione sul sito istituzionale di un estratto dei documenti di programmazione (…)”  oppure leggere l’Art. 4 comma 1 che testualmente recita :” la relazione sulla performance costituisce lo strumento per la misurazione, la valutazione e la trasparenza dei risultati dell’Ente ed è pubblicata sul sito istituzionale dello stesso”.

Uno dei detti più famosi che i nostri antenati latini ci hanno tramandato è “verba volant scripta manent” e cioè che le parole volano e gli scritti rimangono. Invece a Nemi ci si trova davanti all’eccezione, visto che anche gli scritti volano, in quanto da nessuna parte del sito istituzionale, forse per colpa nostra che non sappiamo ricercare bene, riusciamo a trovare la relazione sulle prestazioni dei responsabili dei servizi. Se poi passiamo all’Art. 6 del citato regolamento c’è da mettersi letteralmente le mani nei capelli (per chi se lo può permettere). Infatti al comma 3 vengono dettagliate analiticamente le singole voci secondo le quali i responsabili andrebbero valutati allo scopo del raggiungimento della valutazione finale.

Ad esempio la responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha ottenuto nella valutazione del comportamento manageriale un punteggio di 99 su 100. Si potrebbe pensare sia stata una scivoleria da parte del nucleo di valutazione aver tolto quel punticino rispetto al massimo, ma la cosa non ha inficiato sul risultato finale in quanto la responsabile  ha ottenuto, egualmente, la massima percentuale erogabile di incentivo sulla retribuzione di posizione attribuita. 

Davvero singolare che sia stata data una votazione massima al responsabile dell’area Vigilanza, Gabriele Di Bella, addirittura 100 su 100. Mancava soltanto la lode e la consegna delle chiavi della città di Nemi per completare l’opera e per evidenziarne i meriti.

Ma per capire meglio con quali criteri sia stato attribuito questo voto massimo che è veramente difficile da vedersi in altri Comuni ci soffermiamo ad approfondire la questione e andiamo a vedere chi erano i componenti del nucleo di valutazione interno. Il Presidente era l’allora Segretario Comunale, dottor. Ivano Moreschini  e ne facevano parte altri due componenti, per altro ben retribuiti, nominati dal sindaco, e cioè il dottor Guido Mazzocco e il dottor Simone Carmignani, veramente poco conosciuti in Comune e dei quali ci permettiamo dubitare che conoscano a fondo i dirigenti da valutare. Quella che ci interessa però è la figura del presidente, il dottor Ivano Moreschini, che era anche il Presidente della Commissione Disciplinare dell’Ente e perciò era a conoscenza perfettamente dei problemi venutisi a creare all’interno del corpo dei Vigili Urbani di Nemi e delle difficoltà, definiamole così,  che comunque si configuravano nella gestione delle risorse umane all’interno del corpo stesso.

Facendo un breve excursus nei precedenti tabella pubblicati su questo quotidiano e mai contestati da nessuno, il Responsabile dell’Area Vigilanza sembrerebbe aver incontrato difficoltà nella pianificazione del pagamento delle spese a seguito di una sentenza del Tribunale di Roma, avverso un procedimento del Codice della Strada, arrivata al protocollo del Comune di Nemi in data 21 gennaio 2013. Tutte le cause di questa negligenza, che ha portato ad un notevole incremento della somma da pagare da parte del Comune di Nemi, ricaddero sul sottoposto "parafulmine", il m.llo Merlonghi Filippo, al quale era stata affidata la liquidazione del successivo precetto arrivato in Comune il 5 dicembre 2013 e cioè ben 11 mesi dopo a notifica della sentenza.

Ebbene per ulteriore dovere di cronaca riscontriamo che, nonostante altri tabella pubblicati nei quali si chiedeva conto di che fine avesse fatto il precetto, solo con il Consiglio Comunale del  26/03/2015 è stato richiesto ed ottenuto il riconoscimento del debito fuori bilancio per poter procedere finalmente al pagamento dello stesso precetto. Ed allora essendo a conoscenza di questo fatto, come di altre difficoltà gestionali, come è stato possibile per il dottor Ivano Moreschini attribuire proprio il massimo punteggio per la capacità di gestione delle risorse finanziarie al comandante della Polizia Locale?
E vogliamo poi analizzare la “qualità dell’apporto personale e dei collaboratori, gestione delle risorse umane” Non ci vuole certo un genio per  capire che anche questo obiettivo non sembra essere stato proprio centrato “al 100%”.

E’ apparso evidente a tutti, e quindi doveva esserlo maggiormente per il Segretario Moreschini, che, anche in concomitanza con l’arrivo del Di Bella nel gennaio 2013, l’organizzazione dell’ufficio dei Vigili Urbani a Nemi si è andata lentamente sgretolando con l’esplosione di numerose e accese discussioni all’interno del Corpo, cosa che ha comportato certamente un non perfetto lavoro di equipe indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo comune del lavoro ben fatto. Discussioni che sono arrivate all’apice anche con la vergognosa sceneggiata davanti al Duomo di Albano Laziale avvenuta il pomeriggio del 18 luglio 2014, quando si stava celebrando un funerale. All’uscita della funzione funebre, a detta dei tanti presenti il comandante della polizia municipale di Nemi Gabriele Di Bella avrebbe affrontato con veemenza verbale il vigile Merlonghi (sul posto peraltro in borghese e fuori dal servizio che aveva regolarmente espletato nella mattinata a Nemi) suscitando sconcerto tra parenti ed amici del defunto. Discussione che, in modo ancora più discutibile, proseguì nel pronto soccorso dell'ospedale di Albano dove entrambi si erano recati per accertamenti medici.

Perché il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci  avvisato dell’accaduto, che ormai era a conoscenza di tutti i Comuni dei Castelli Romani, non ha chiesto scusa pubblicamente ai parenti del defunto per l’increscioso episodio e chiesto conto al Comandante Di Bella dell’immagine offerta dal corpo dei Vigili Urbani di Nemi?. Dove si trovavano i tre i vigili urbani in servizio quel pomeriggio a Nemi? Forse fuori territorio ad Albano Laziale? Qualcuno ha addirittura ipotizzato che fossero tutti in “missione” diretti verso il malcapitato Merlonghi.

Ebbene di fronte a questi episodi crediamo che probabilmente sia quantomeno discutibile l’aver riconosciuto  la valutazione massima per la gestione del personale al Comandante dei Vigili.

Un’ultima domanda ci viene poi naturale. Come mai il terzo dirigente, il Sig. Gaffi Aurelio, che quest’anno è  stato nominato factotum del Comune (vedere Decreto del Sindaco n° 1 del 15/01/2015), ma che in precedenza era già responsabile dell’Area Finanziaria dell’Ente non è stato nemmeno valutato dalla Commissione? Qualcuno dovrebbe spiegarci il perché.

A noi, che ripetiamo restiamo in attesa di visionare la relazione sulla performance sui responsabili, ci sembra una valutazione che poteva sicuramente essere più ponderata e “modesta”.

Certamente è un ottimo e dolcissimo tributo di cui ne andranno fieri con tutta probabilità il  Sindaco Alberto Bertucci, e il consigliere con delega al personale Gianni Ibba. Peccato che comunque spesso ci  si trova a scontrarsi con una realtà che non è proprio “ottima” e promossa a pieni voti.   

Come sarebbe bello se ad esprimere un giudizio ed a valutare i risultati del lavoro dei responsabili dei servizi al Comune di Nemi fossero i cittadini. Pensate davvero che gli darebbero, come è accaduto, il massimo dei voti? Perché non proviamo a fare un sondaggio.

Scherzi a parte, ancora una volta si aspettano quei chiarimenti che sorprendentemente non arrivano anche quando a chiederli sono i cittadini.