NEMI: SALTA LA TIM E IL PAESE RESTA ISOLATO DA RESTO DEL MONDO PER 8 ORE

di I.G.

Nemi (RM) – Improvviso black out della Tim per il paese delle fragole che dalle ore 13.45 circa di sabato 30 gennaio 2016 ha visto interrompersi il servizio telefonico, mobile e dsl.

I disservizi hanno interessato oltre a Nemi anche parecchie zone limitrofe. Numerose le chiamate al 187 da parte dei residenti che si sono trovati improvvisamente isolati dal resto del mondo, ma i vari operatori del 187 dopo aver constatato che si trattava di un guasto che non era possibile ripristinare via software comunicavano che i tecnici sarebbero intervenuti solo lunedì 1 febbraio in quanto la domenica, stando a quanto riferito dal personale Tim, non lavorano.

Oltre alla telefonia fissa, mobile e dsl sembra che siano rimasti al buio anche i vari bancomat e pos. Una situazione gravosa, quindi, anche per i commercianti e turisti.

Verso le 18 è arrivato un tecnico Tim, a dispetto di quanto dichiarato telefonicamente dagli operatori del 187, il quale è riuscito a ristabilire le connessioni internet, ma non la telefonia fissa che ha ripreso a funzionare alle ore 22.00 




NEMI SPOPOLA A RAVENNA GRAZIE AL GRUPPO “U REMBOMBU”

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Red. Cultura

Nemi (RM) – Soddisfazione per il Presidente de “U REMBOMBU” M. Elisabetta Mannoni e per l'intero gruppo folclorico di Nemi per il grande successo ottenuto a Ravenna nel corso  della 7° rassegna di musiche popolari e canti folclorici ed etnici.

Tutti i componenti de "U Rembombu" sono stati apprezzati ed applauditi in particolare per l’esecuzione di due brani: “ SARDARELLU NEMESE” ed “E’ FESTA”, ottenendo dal pubblico, numerosissimo, l’unico bis della serata. Il livello della rassegna è stato elevatissimo. Un successo annunciato.  Tutti i componenti dei gruppi oltre alla valorizzazione delle tradizioni popolari, hanno fatto  tesoro di incontri e di scambi culturali.

La rassegna ravennese di musiche popolari e canti folclorici ed etnici, arrivata ormai alla 7 edizione, è stata organizzata anche quest'anno, dalla F.I.T.P (federazione italiana tradizioni popolari) con lo scopo di valorizzare le tradizioni popolari musicali delle diverse regioni d’Italia, Lo scenario che ha accolto la manifestazione nei giorni 22/23 gennaio, è Ravenna, un città ricca di storia ed arte che ha messo in mostra, ai numerosi gruppi che hanno partecipato, un notevole senso dell’ospitalità e le sue bellezze. A custodire l’evento, il suggestivo palcoscenico  del teatro “Rasi”ricavato sull’abside di una chiesa del XIII secolo.

Un appuntamento, senza nessuna sbavatura che ha visto quindi la partecipazione, dopo un'attenta selezione, del gruppo nemese U REMBOMBU.

Questa volta la lode di esibirsi è stata soltanto del gruppo musicale composto da:
•    Antoniozzi Americo       CHITARRA
•    Bucciero Gaia                CHITARRA
•    Canterani Vairo             ARMONICA A BOCCA
•    Centi Fernando             MANDOLINO
•    Di Matteo Ivo                  TAMBURELLO
•    Lancia Antonio              ORGANETTO
•    Nicoletti Franco             PUTIPU’
•    Testana Alessandro    CHITARRA  BASSO
•    Testana Carlo               CHITARRA




NEMI: SI MIRA LA MER DA QUASSÙ… CHE DICE LA ASL RMH?

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Sembrerebbe proprio che si tratti di acqua di fogna la perdita che perdura ormai da oltre tre anni in pieno centro a Nemi  in via Salita della Chiesa su un muraglione a confine con il convento delle suore Mercedarie.

Una situazione di degrado, quella di Nemi, segnalata ufficialmente nel 2013 attraverso una lettera dei residenti al sindaco di Nemi  Alberto Bertucci. Nella lettera  si faceva presente al primo cittadino che le infiltrazioni si manifestavano già da oltre un anno anche quando non pioveva e che erano state informate verbalmente anche le suore Mercedarie.Il sindaco di Nemi veniva quindi invitato, quale primo responsabile della sicurezza della cittadinanza, a prendere provvedimenti al fine di accertare e risolvere la situazione di presunto pericolo.

Oggi oltre ad un possibile pericolo frana, paventato nella lettera del 2013, si parla di un evidente pericolo igienico, oltre al male odore emanato dai liquidi che discendono dal muro delle suore.

Eppure, il sindaco Bertucci ultimamente si è fatto promotore di un'ordinanza con la quale ha intimato all'Ater di intervenire su alcuni immobili del quartiere di Vigna Grande per qualche crepetta presente negli intonaci degli edifici. Ciò che lascia sorpresi è la meticolosità operata dal sindaco per questo quartere e per risolvere questa chiamiamola "emergenza". Forse perchè nel quartiere di Nemi di Vigna Grande pare ci abiti un gentleman inglese di Notthingam. Infatti il sindaco o chi per lui ha fatto addirittura recapitare nelle abitazioni una lettera, con tanto di protocollo comunale, agli inquilini Ater, scrivendo loro che il Comune ha fatto tutto il possibile per sistemare la situazione e terminando con la scritta con "Resto a disposizione, vi invio un caro saluto".

Insomma, per dircela tutta, sembra che ci siano cittadini coccolati e cittadini lasciati nel verso senso della parola "nella cacca". Ci si chiede, a parte gli episodi degni del miglior Cetto Laqualunque: Ma la Asl Rm H in tutto questo cosa dice? Chiudiamo con un francesismo: È dal 2012 che si continua a mirar la mer da quassù.




NEMI, FALSO GEMELLAGGIO CON NOTTHINGAM: RIMUOVETE QUEI CARTELLI!

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Era il 18 settembre 2015 quando abbiamo pubblicato la mega bufala del falso gemellaggio tra la piccola Nemi e la grande città di Nottingham sbandierato sui cartelli stradali del Comune dei Castelli Romani. 

Perché bufala? Perché abbiamo ufficialmente contattato la città di Nottingham e parlato con tre differenti dirigenti al fine di verificare in maniera approfondita quali tipologie di rapporti intercorressero tra le due realtà. Ebbene, il portavoce di Nottingham City ci ha ufficialmente riferito, e lo abbiamo scritto chiaramente nell’articolo del 18 settembre, che con la piccola cittadina di Nemi c’è stato un progetto culturale ma negano che ci sia un gemellaggio con Nemi ne pensano di volerlo siglare in un prossimo futuro.

Nell'articolo riportavamo anche che "… Nottingham appare soltanto nel verbale del consiglio comunale di Nemi del 21 maggio 2012 nell’ambito della presentazione delle linee programmatiche di governo. In quella occasione lo stesso sindaco Alberto Bertucci, appena insediatosi, fa presente che stipulare un patto di amicizia con la città inglese di Nottingham è un obiettivo 'importantissimo' dato che nel museo di Nottingham sono conservati importanti reperti archeologici del tempio di Diana".

Dunque L’Osservatore d’Italia ha dato anche notizia che a Nottingham sono conservati importanti reperti del tempio di Diana. Ciononostante, mettendo da parte lo scandaloso silenzio calato intorno alla scoperta della mega bufala, di recente qualcuno ha riportato in auge la questione lanciando l’ipotesi che forse proprio la notizia che i reperti di Nemi sono a Nottingham ha probabilmente ispirato l’idea del falso gemellaggio. Un tentativo di giustificare la farsa messa in scena dell’amministrazione di Alberto Bertucci? Il fatto è che scambi culturali e progetti che risalgono ai tempi di Orsini non possono assolutamente giustificare l’invenzione dell’esistenza di un gemellaggio tra Nottingham e Nemi.

Ed è proprio Nottingham ad averne spiegato i motivi che sono principalmente di carattere economico. I fondi che Nottingham ha a disposizione, e non sono molti, sono concentrati e dirottati in investimenti con i paesi già gemellati e in futuri rapporti con altri paesi quali la Germania. Questo perché il gemellaggio comporta anche un rientro economico in termini di sviluppo del turismo. Nottingham ritiene di investire nella Germania e sviluppare flussi turistici per creare posti di lavoro, stimolare un significativo indotto e generare reddito a beneficio del territorio. Nemi è una realtà molto piccola rispetto a Nottingham City se si pensa che, quest’ultima, è settima città più grande del Regno Unito, conta oltre 300 mila abitanti. E l’area urbana di Nottingham ha una popolazione di 667.000 (censimento 2001) e con una grande zona circostante di 1.543.000 abitanti.

Dunque, di tutta questa scandalosa vicenda ciò che dovrebbe far scandalizzare è che Nemi e quindi i suoi cittadini vantano un gemellaggio che non esiste sulla carta e la cartellonistica stradale dove viene riportato il gemellaggio con Nottingham, ad oggi, non è stata ancora corretta.

Tra l’altro se pur volesse Nemi aspirare ad un futuro gemellaggio con la città inglese dovrebbe iniziare ad interessarsi dello scandalo del proprio museo che versa in uno stato di degrado davvero allarmante.

Come possiamo presentarci al mondo se al museo non viene fatta manutenzione e regnano sporcizia, muffa e perdite d’acqua nell’edificio? Questa “grande bugia” mette in cattiva luce l’immagine del Paese delle Fragole e nessuno s’indigna per l’accaduto.




NEMI, PERINO: KAPUT LUCI!

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– I lavori di pubblica illuminazione su via del Perino a Nemi sono durati circa due anni. A voler essere generosi. Lo spettacolo attuale è davvero il perfetto ritratto dei soldi pubblici che vanno in fumo: oltre 200 mila euro di lavori per vedere delle lampade che fanno acqua da tutte le parti.

L’illuminazione hollywoodiana ha dunque fatto flop. La qualità dei prodotti è evidentemente inadatta a sopportare la sopravvivenza su strada e agli eventi atmosferici: dalle immagini si può benissimo vedere come i vetri dei faretti siano infranti con la conseguenza che tutte le lampade e i cavi elettrici sono pieni d’acqua e pertanto inutilizzabili.

Sarebbe interessante sapere chi ha progettato un impianto del genere e se nel progetto siano state ben definite le specificità tecniche dei faretti da posizionare a terra nonché i requisiti della ditta che ha fornito le lampade alla società appaltatrice.

E torniamo a ripetere quello che abbiamo detto ad agosto 2014 mentre era in montaggio questo “set cinematografico”, tutto bello ma per nulla adatto ad un lungolago dove dei bei lampioni stile antico avrebbero senz’altro fatto una migliore figura e soprattutto sarebbero durati molto più a lungo.

Detto questo c’è da evidenziare che la storia dei lavori al Perino è fallita su tutti i fronti: abbiamo pagato un’enormità, ci sono state evidenze dell’Anac sul fatto che alla gara di affidamento dei lavori abbiamo partecipato anche due ditte i cui titolari sono padre e figlia (e pensare che per paradosso c’è stato addirittura un quesito dell’ufficio Tecnico del Comune di Nemi, a lavori affidati, chiedendo se fosse lecito o meno ) e dopo tutto questo oltre al danno di aver perso centinaia di migliaia di euro anche la beffa di avere già le installazioni rotte. Da buttare insomma. Kaput luci!




NEMI, TARGA 150 UNITÀ D'ITALIA: È ANCORA MISTERO SULLA SCOMPARSA DELLA "MEMORIA STORICA"

Red. Cronache

Nemi (RM) – Continua il mistero sulla scomparsa della targa posta accanto all'ingresso del Comune di Nemi a memoria del 150 anniversario dell'Unità d'Italia. A segnalarne per primo la sparizione, lo scorso 21 settembre 2015, fu Vairo Canterani, leader di Nemi per Sempre e storico rappresentante della sinistra nemese. Canterani, nell'occasione ipotizzò una sorta di “damnatio memoriae” accusando l'attuale amministrazione Bertucci di aver ricorso all'esercizio della “damnatio memoriae”  in quanto la targa era stata realizzata dal precedente sindaco di Nemi Cinzia Cocchi nel 2011. Dalla segnalazione di Canterani sono trascorsi 4 mesi e della targa che ricordava i 150 anni trascorsi dall'unità d'italia non c'è traccia. Un gruppo di cittadini di Nemi ha inteso tornare sull'argomento scrivendo una lettera al nostro giornale che riportiamo di seguito:

"Damnatio memoriae è una locuzione in lingua latina che significa letteralmente condanna della memoria. Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione della memoria di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse tramandarla ai posteri. Si trattava di una pena particolarmente aspra riservata agli hostes, ossia ai nemici di Roma e del Senato. Una pena, quindi, erogata “post mortem” che consisteva nella distruzione di ogni testimonianza anche artistica o letteraria che potesse tramandare ai posteri il ricordo della persona colpita. E così, quest'oggi, è singolare constatare come proprio a Nemi, cittadina in provincia di Roma dove esiste un vero e proprio culto dell’ Imperatore Caligola, con tanto di busto posizionato all’angolo di piazza Umberto I e commercianti che propongono immagini a ricordo dello stesso, rivive, per certi versi, una “damnatio memoriae”  come quella che colpì  lo stesso Caligola dopo la sua morte.
Eh, si, perché ricordando una citazione ormai celebre del grande politico scomparso Giulio Andreotti diceva: ” A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina” a noi è venuto più di qualche dubbio sul fatto che si stia perpetrando una nuova e silenziosa “damnatio memoriae” nella nostra cittadina, pur se non risulta esserci nessun atto deliberato in tal senso dall’attuale Consiglio Comunale, come invece faceva nell’antica Roma l’allora Senato, nei confronti del precedente Sindaco di Nemi, la signora Cinzia Cocchi.

Infatti come molti  ricorderanno nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’allora Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Cinzia Cocchi, fece posizionare sul lato sinistro del portone d’accesso al Comune, una lapide in ricordo dell’evento, con ben impresso anche il nome dell’allora primo cittadino. Ebbene di questa targa non si ha più traccia, letteralmente sparita. Con la scusa di ridipingere la parete di ingresso del Comune fu tolta prima dell’estate scorsa ed ad oggi, a lavori ultimati ormai da mesi, non è stata è più riposizionata dov'era. Visto che nessuna forza politica sembra preoccuparsene, a nome dei cittadini di Nemi chiediamo: Che fine ha fatto la targa commemorativa dell’Unità d’Italia? Quali sono i motivi per i quali ancora non è stata riposizionata la targa al suo posto? Aspettiamo fiduciosi un chiarimento da parte dell’Amministrazione Comunale".
 




NEMI, STRADA LAGO: DISCARICA D’INGOMBRANTI A CIELO APERTO. GUARDIAPARCO SULLE TRACCE DEI RESPONSABILI

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di Ivan Galea

Nemi – Una discarica d’ingombranti a cielo aperto nella strada provinciale Nemi Lago che porta alla valle del Lago di Nemi e che ricade nel territorio nemorense. Siamo all’interno del Parco regionale dei Castelli Romani e la discarica di rifiuti non si confonde bene con la vegetazione circostante tant’è che anche i Guardiaparco si sono fermati subito non appena l’hanno notata, difficile davvero, infatti, non vedere un simile cumulo di rifiuti buttati lì da incivili senza scrupoli.

Il funzionario di polizia giudiziaria dei guardiaparco Mauro Castrichella ha analizzato, per quanto possibile, gli oggetti abbandonati nei pressi del ciglio della strada provinciale: “Sicuramente faremo le nostre indagini interne – fa sapere – è difficile risalire ai responsabili di questo atto incivile ma non impossibile”.

Sembrerebbe infatti che in mezzo ai rifiuti siano state ritrovate alcune ricevute di acquisti commerciali di qualche tempo fa. Forse la squadra del Parco riuscirà anche a saperne di più. Dopo la chiacchierata con il commissario Sandro Caracci però, come quotidiano, abbiamo ben inteso che non sta ai guardiaparco raccogliere i rifiuti ingombranti ma bensì al Comune su cui ricade la strada che in questo caso è il Comune di Nemi.

Ci auguriamo dunque che l’amministrazione del sindaco di Nemi Alberto Bertucci intervenga per ripulire l’arteria da questo scenario vergognoso d’incuria, del resto pur essendo un arteria provinciale è stata inaugurata dallo stesso primo cittadino in pompa magna e prima ancora inserita nel programma elettorale come cavallo di battaglia.

La riapertura della Nemi Lago è frutto però dell’impegno dell’ex assessore all’Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei che ha dato la parola ai cittadini nemesi e ha permesso la riapertura grazie ad un contributo di oltre 200 mila euro.

Dunque l’auspicio è che oltre ai meriti Alberto Bertucci incassi anche l’onere di pulire tutti questi rifiuti. Ovviamente la responsabilità di questo scenario è tutta di quegli incivili che senza ritegno abbandonano i rifiuti per la strada: se riuscissero a prendersi una bella multa dall’amministrazione sicuramente la prossima volta ci penseranno su prima di abbandonare la loro immondizia per strada.

Pugno duro dunque con chi non rispetta le regole, questo è quello che andrebbe fatto.
 




NEMI, GROSSA PERDITA IDRICA NEL CENTRO STORICO: IN SERATA SI PATTINA!

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – Una gran perdita d’acqua nel centro storico di Nemi su corso Vittorio Emanuele all’altezza della salita che porta in Comune. I carabinieri del comando di Nemi sono intervenuti alle 8:40 di domenica mattina e hanno immediatamente sollecitato la centrale operativa Acea ad intervenire.

Intorno alle 9:50 è arrivato il tecnico Acea che avrebbe chiamato una squadra d’intervento. Alle 13:00 la perdita ancora zampillava e tra qualche ora, appena andrà via il sole, si ghiaccerà e trasformerà in una pista di pattinaggio. Una squadra Acea è arrivata sul posto verso le 14.15 e ha iniziato a riparare la perdita.

Purtroppo questi disservizi del gestore idrico si verificano non solo d’estate ma anche d’inverno. Uno scandalo ormai la perdita in via Parco dei Lecci che sistematicamente si rigenera dopo le riparazioni. Non si contano ormai più gli interventi operati su quella perdita in via Parco dei Lecci all’altezza dell’istituto il Grembo.

Al mattino con le basse temperature è molto pericoloso e neanche a dire che ci si può buttare il sale sopra visto che il Comune ha messo dei sacchi di sale agli angoli delle strade a dicembre quando straordinariamente ancora c’era il clima primaverile senza preoccuparsi di tenerlo invece per la stagione fredda che adesso è arrivata. Così molti sacchetti di sale in bellavista sono stati presi dai residenti per cospargersi i loro vialetti e quando si presentano le perdite di questo genere si pattina.

Speriamo che per la serata l’intervento Acea al centro storico e in via Parco dei Lecci sia definitivamente risolto. Ma non con una toppa che spesso è peggio del buco.




NEMI, EMERGENZA GHIACCIO: CUM GRANO SALIS

Lettere al direttore – Riceviamo e pubblichiamo

"Gentile Direttrice
Anche per questo inverno l’Amministrazione comunale di Nemi ha provveduto alla messinscena del sale antigelo per fronteggiare l’emergenza ghiaccio. Il 31 dicembre, con anticipo rispetto allo scorso inverno, gli operai comunali hanno posizionato in diversi punti delle strade comunali dei sacchetti di sale “a disposizione della cittadinanza”, che puntualmente, nell’arco di 10 giorni sono scomparsi. Scomparsi, cioè asportati da ignoti, e non utilizzati per l’emergenza ghiaccio, visto che le temperature di questi giorni sono state ben sopra la norma del periodo: l’identica cosa era avvenuta lo scorso anno. Questo significa che nei prossimi giorni (sono previsti minime di molti gradi sotto lo zero) non ci sarà sale da distribuire sulle strade. E poi, chi lo dovrebbe distribuire questo sale, i cittadini? Con che cosa? Con quale attrezzatura? O forse il Sindaco sta preparando un’ordinanza con cui obbliga gli automobilisti in transito sulle strade comunali alla pala a bordo e/o allo spargisale al traino?
Un Comune che opera con intelligenza e raziocinio (Cum grano salis) si deve organizzare per distribuire il sale alla bisogna e non scaricare la cosa sui cittadini: l’azione attuata suona come demagogica e volta alla ricerca del facile consenso.

Quelli che…. tanto ho le gomme termiche"
 




NEMI, SICUREZZA: A VIGNA GRANDE SI INTERVIENE MA PER LE MONACHELLE C'E' TEMPO

di Chiara Rai
Nemi (RM)
– Il concetto di pericolo a volte è soggettivo e spesso si vedono situazioni che si protraggono da anni, sebbene la sicurezza e l’incolumità dei cittadini sia messa a serio rischio, e altre che si sistemano in un batter d’occhio o almeno si prendono di petto.

Questo è il caso della palazzina Ater a Vigna Grande che per qualche “ruga” all’intonaco, ma capiamo che possono esserci problemi d’infiltrazione d’acqua, ha subito riscosso l’attenzione del sindaco Alberto Bertucci mentre la storia delle cascate in via Salita della Chiesa sul muro delle suore Mercenarie si sta incominciando a smuovere soltanto dopo 3 anni dalla prima segnalazione di pericolo.

Assicurazione, ripristino e consolidamento dello stabile Ater che si trova nel quartiere Vigna Grande: questo quanto ordinato dal primo cittadino Alberto Bertucci in una ordinanza sindacale datata 12 gennaio 2016. Dunque con questa ordinanza all'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Roma il sindaco intende dire: attenzione lo stabile è in cattivo stato di manutenzione e va rimesso a posto entro 30 giorni. Viene infatti specificato che è stato segnalato il cattivo stato di manutenzione delle facciate che presentano in varie parti dello stabile, il danneggiamento degli intonaci, dei pluviali con conseguente infiltrazione di acqua lungo le pareti verticali e che i predetti inconvenienti oltre a causare pericolo per la caduta di calcinacci dovuti al distacco di intonaco, pregiudicano la vivibilità degli ambienti abitativi sotto il profilo strettamente igienico sanitario.

Dunque di fronte ad uno stato di pericolo per l’incolumità dei cittadini del quartiere di Nemi Vigna Grande, il sindaco prende subito provvedimenti e corre ai ripari. Ben fatto, ci si chiede però perché non si sia intervenuti tempestivamente su una situazione che appare pericolosissima e paradossale che si trova a pochi metri dal Comune, in via Salita della Chiesa nel pieno centro storico nemorense dove c’è una parete rocciosa con delle grosse infiltrazioni di acqua sul muro di contenimento riferito alle suore Mercedarie di Nemi, che quando piove si trasforma in vere e proprie cascate del Niagara.

Dal 15 febbraio del 2015 abbiamo iniziato a scrivere e segnalare la situazione di presunto pericolo. Siamo ritornati sul caso il 7 marzo del 2015, poi ancora il 21 marzo 2015 e il 10 agosto 2015. Le segnalazioni non sono rimaste solo sul giornale ma c’è una lettera al sindaco inviata allo stesso da alcuni residenti nel 2013. Poi questi residenti hanno scritto di nuovo a ottobre del 2014, dopo ben un anno dalla segnalazione fatta al sindaco Alberto Bertucci del pericolo di frana. La seconda volta hanno indirizzato la missiva anche all'Ufficio Tecnico del Comune di Nemi, ai Vigili del Fuoco e alle suore Mercedarie. Nella stessa si chiedeva un intervento urgente per risolvere il problema considerando il notevole peggioramento della situazione.

I vigili del fuoco ad ottobre del 2014 hanno effettuato un sopralluogo ma da quella data non c’è più stato alcun provvedimento concreto, nessuna ordinanza, il nulla. Eppure sembrerebbe che l’amministrazione abbia buoni rapporti con le monachelle Mercedarie che durante le elezioni amministrative del 2011 a Nemi furono accompagnate, in numero copioso, a votare sottobraccio di un adepto bertucciano dalla sagoma spaziale e con l’ombrello pronto a proteggerle, purché assolvessero il loro dovere civico.

Una cortesia da veri gentleman inglese di Nottingam. Comunque di recente questo costone è stato oggetto di sopralluogo Acea e del comandante dei vigili Gabriele Di Bella: sembrerebbe che si tratti di acqua di fogna e che ci sarebbero delle rotture riferite proprio alle tubazioni delle monachelle. Che aspetta il sindaco di Nemi ad emettere un’ordinanza che intimi di riparare la conduttura? Oppure ci penserà il Comune stesso? A buon rendere. Forse. Fatto sta che le elezioni si avvicinano, a Vigna Grande ci risiede un gentleman di Nottingam e nel centro storico ci sono degli spiriti che vanno mantenuti aulici.
 




NEMI, VIGILI: L'OSSERVATORE D'ITALIA SEGNALA E IL COMANDO PROVVEDE. MEGLIO TARDI CHE MAI

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Dopo la segnalazione de L'Osservatore d'Italia il Comune di Nemi ha ripubblicato l'ordinanza numero 2 del 4 gennaio 2016 relativa alcune disposizioni in merito alla circolazione stradale nel centro storico. Avevamo infatti segnalato che nella precedente pubblicazione non venivano indicate quali fossero le disposizioni alle quali attenersi, con relativo pericolo  per la cittadinanza di trovarsi delle multe per aver trasgredito un qualcosa che non conoscevano.

Con la ripubblicazione il Comune di Nemi ha ora fatto finalmente chiarezza.

Ecco il testo mancante:
divieto di transito nelle giornate di domenica e festivi dal 1 gennaio 2016 fino al 31 marzo 2016
Nel centro storico, con inizio da corso Vittorio Emanuele, all'atezza di via San Michele, e fino in via Tempio Di Diana altezza intersezione con via Roma corso Vittorio Emanuele, via Salita della Chiesa, piazza del Municipio, via del Municipio, piazza Umberto I, largo Vittime del Terrorismo, via del Plebiscito, via Giulia, piazza Risorgimento e belvedere Dante Alighieri.
ad eccezione:
– dei residenti al centro storico;
– dei mezzi di soccorso e di forze di polizia;
-dei titolari di permessi/autorizazzioni al transito;
– titolari tagliandi invalidi
nei seguenti orari
dalle ore 10:00 alle ore 12:30
dalle ore 16:00 alle ore 19:00

La ripubblicazione dell'ordinanza a firma Gabriele Di Bella, comandante dei vigili di Nemi, è datata lunedì 11 gennaio 2016. Chissà se i malcapitati cittadini che dovessero aver preso multe prima della correzione non si ritrovino la brutta sorpresa di dover pagare per gli altrui errori.