NEMI, CASO SEQUESTRO "VILLE NEL PARCO": PASSAGGI SOCIETARI E LO ZAMPINO DELLA POLITICA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non c’è un semplice sequestro dietro l’attività degli inquirenti durata ben due anni. Ci sono scatole cinesi, attori, sempre gli stessi, protagonisti di altre vicende che ritornano sul panorama nazionale per tentare ancora il colpaccio.

Probabilmente con delle corresponsabilità di una politica silente che per ora rimane nell’ombra ma che ha permesso venissero effettuati certi atti, certi passaggi che hanno portato a mettere dei sigilli a milioni e milioni di euro.

In questo articolo vi forniremo i passaggi societari che si sono susseguiti nel tempo all'interno della vicenda inerente, per l’appunto, il sequestro preventivo del complesso residenziale denominato "Le Ville nel Parco" effettuato a Nemi, ordinato dal Gip del Tribunale di Velletri a seguito di indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giuseppe Travaglini, per cui sono stati denunciati due tecnici del Comune di Nemi e due imprenditori per violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell'Ufficio Tecnico comunale di Nemi in favore delle società costruttrici.

Dagli atti in nostro possesso risulta che: Fino al luglio del 2008 la proprietà risultava essere della Casa Generalizza della Società del Verbo Divino con sede a Roma la quale cedeva nel luglio del 2008 alla società ANDORA SRL UNIPERSONALE con sede a Torino e successivamente ad Asti.

La ANDORA Srl Unipersonale, che dal maggio del 2007 aveva come socio unico la società AEDES ITALICA Srl, cede solo dopo 5 mesi – Dicembre 2008 – la proprietà alla AEDES ITALICA Srl.

La AEDES ITALICA Srl, che ha come soci titolari di quote e diritti risultanti a gennaio del 2013 Cumino Vittorio Raira e la società EVO TEAM Srl. e come legale rappresentante Cumino Giorgio, cede nel dicembre del 2011 la proprietà alla società EVO TEAM Srl la quale ha come unico socio titolare di quote e diritti Cumino Vittorio Raira e come legale rappresentante (amministratore unico) Cumino Giorgio.

Cumino Giorgio è un personaggio che si è visto qualche volta camminare per Nemi e soprattutto qualcuno ci avrebbe riferito di averlo visto accompagnarsi più di una volta a Nemi insieme a noti personaggi del mondo della politica locale e che hanno ricoperto cariche istituzionali sovra comunali.

Giorgio Cumino è presente anche nell’elenco accorpato dei Massoni italiani, un nutrito volume di oltre mille pagine che contiene nomi di imprenditori, banchieri, politici ecc. Chiunque abbia visto il personaggio in questione può scrivere alla nostra redazione per fornirci maggiori particolari. Comunque il processo deve ancora iniziare.

I PRECEDENTI DI GIORGIO CUMINO – OPERAZIONE WINE BLACK / GIROTONDO

Giorgio Cumino insieme ad altri 13 soggeti componeva la banda con base in Campania che contrabbandava all’estero (Inghilterra, Belgio, Francia, Polonia, Germania e Sloveni) vino e prodotti alcolici, per un giro d’affari di 50milioni di euro. False esportazioni, truffa, riciclaggio ed evasione d’imposta: questi i reati contestati. Le indagini partite da un deposito di liquori di Alessandria hanno consentito di scoprire una ramificata organizzazione che con un complesso stratagemma e con la complicità di due funzionari delle Dogane, era riuscita ad evitare di pagare l’accise su ingenti quantitativi di liquori che rivendeva poi a prezzi molto bassi penalizzando anche il mercato.

Una vicenda quindi, quella delle Ville di Nemi, che potrebbe presentare ancora numerosi risvolti. Il nostro quotidiano che per primo ha dato la notizia il 5 agosto del 2012 del caso delle Ville nel Parco a Nemi grazie alla segnalazione dell'ex sindaco Vairo Canterani, continuerà a seguire il caso ed eventuali sviluppi.

LEGGI ANCHE:




REGIONE LAZIO, "ERA ZINGARETTI" – SVOLTA NEL COMMERCIO: DOPO UN'ATTESA DI 10 ANNI ARRIVA IL TESTO UNICO

Il progetto di legge regionale, che passa adesso all’esame del Consiglio Regionale, raccoglie e razionalizza organicamente tutte le disposizioni sul settore del  commercio, riunificando e abrogando 6 leggi regionali approvate in tempi diversi e riducendo da oltre 300 a 125 gli tabella che regolano la materia.

 

Redazione
Regione Lazio – Una riforma innovativa attesa da oltre 10 anni che semplificherà la vita di cittadini e imprese, ponendo le condizioni per trasformare , innovare e rilanciare un ambito economico strategico per la nostra regione. Obiettivo del nuovo Testo Unico è quello di sostenere la libertà di iniziativa commerciale, riducendo i vincoli  e oneri burocratici e garantendo tempi certi agli operatori. Nel contempo, vengono tutelati beni e i luoghi di valore storico, artistico, e architettonico, l’ambiente urbano, la mobilità, la sicurezza, la salute e i diritti dei lavoratori. “Una svolta importante – dichiara il presidente  Nicola Zingaretti – che porterà meno burocrazia. Si semplifica la vita di chi vuole entrare nel mondo del commercio e chi già fa commercio. Lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto gli impegni. “Il commercio rappresenta una parte fondamentale del sistema economico regionale – ha dichiarato l’assessore Guido Fabiani – “È un settore capitale per il superamento della crisi economica”

Il nuovo Testo Unico si  pone tre obiettivi:
Semplificare, snellimento delle procedure
Decentrare, delegare la gestione a comuni e territori
Innovare, nuove opportunità per il futuro

Questi, in sintesi, i principali contenuti del Testo:


1. Semplificazione
• Radicale ampliamento del ricorso alla Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) per numerosi e fondamentali aspetti della vita delle imprese del settore;
• Centralità del ruolo del Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive), che diventa l’unico punto di accesso per tutte le procedure amministrative delle imprese, uniforme su tutto il territorio, attraverso la realizzazione di una piattaforma unica telematica da mettere a disposizione dei Comuni;
• Tempi certi e procedure più snelle per le Conferenze dei Servizi attraverso: a) l’eliminazione del parere regionale vincolante per l’apertura, il trasferimento e l’ampliamento dei grandi mercati rionali e b) il rilascio contestuale del titolo edilizio e di quello commerciale nel caso di avvio di medie e grandi superfici di vendita.

2. Decentramento ai Comuni e programmazione

•Trasferite importanti funzioni ai Comuni su: mercati, commercio su aree pubbliche e somministrazione. Inoltre la Regione conferisce a Roma Capitale ulteriori funzioni in materia di: programmazione urbanistica e commerciale, somministrazione, trasferimento e ampliamento di grandi e medie strutture di vendita.
• Il nuovo Testo supera il modello attuale di programmazione ed elimina tutti i casi di autorizzazioni in deroga, evitando così il rischio di proliferazione fuori dalle regole delle grandi strutture.
• La programmazione territoriale viene affidata esclusivamente ai Comuni, sulla base di precisi indirizzi e criteri regionali qualitativi e urbanistici. Nelle more dell’approvazione di questi criteri e indirizzi regionali, non sarà più consentito il cambio di destinazione d’uso di aree non commerciali, né l’ampliamento di strutture esistenti per l’avvio di medie e grandi strutture di vendita. Bloccato quindi il nuovo consumo di suolo.

3. Innovazioni

• Vengono stanziati nel prossimo triennio 15 milioni di euro per incentivare la nascita e il consolidamento delle reti d’impresa; il Testo promuove la loro autonomia finanziaria concedendo ai Comuni la possibilità di destinare parte delle imposte prodotte dalle reti di impresa al reinvestimento in progetti di marketing territoriale, riqualificazione e arredo urbano, sicurezza e contrasto dell’abusivismo commerciale;
• Salvaguardati i locali storici: stanziati 3 milioni di euro per la costituzione di un apposito fondo rotativo per l’accesso al credito agevolato da parte dei locali e delle botteghe storiche. Allo stesso tempo il nuovo Testo Unico stabilisce nuovi requisiti necessari per acquisire lo status di locale storico;
• Obbligo di creazione di presidi sanitari di primo soccorso nelle strutture e nei centri commerciali superiori ai 10.000 mq.;
• Incentivata la crescita degli esercizi di vicinato, offrendo loro regole più semplici per svilupparsi e ampliarsi;
• Abolito il principio di equivalenza: non esisteranno più norme regionali che impediscano ai Comuni di spostare camion bar da strade e piazze di pregio, anzi ai Comuni sono assegnati pieni poteri sul commercio su aree pubbliche. Previsto il divieto di esercizio di commercio itinerante nei centri storici delle città con più di 30.000 abitanti;
• Più libertà per gli impianti di distribuzione di carburante, che potranno fornire maggiori servizi integrativi (vendita di alimenti, tabacchi, bevande ecc.) e riceveranno incentivi per l’erogazione di metano e Gpl e per l’istallazione di colonnine per ricaricare i veicoli elettrici;
• Possibilità per le edicole di vendere anche bevande imbottigliate e prodotti alimentari entro il limite massimo del 30% della superficie del punto vendita;
• Sono previste specifiche azioni di contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione attraverso la promozione di protocolli d’intesa con Comuni, reti d’impresa, associazioni e autorità prefettizie;
• Promossa la definizione di accordi su base volontaria in ambito comunale o sovracomunale per organizzare gli orari di apertura di negozi e mercati. Il Testo Unico disciplina inoltre la possibilità di aprire Temporary Store per la durata massima di 30 giorni. Cambiano poi le modalità di definizione dei saldi estivi e invernali, che saranno approvate con delibera di Giunta (e non più con legge regionale), e la cui durata massima sarà di 6 settimane per ciascuno periodo;
• Utilizzati per la prima volta organicamente i fondi europei per sostenere le imprese del commercio. Con il nuovo Por Fesr 2014-2020 la Regione: a) sosterrà le forme di e-commerce delle attività commerciali già esistenti; b) svilupperà le aree mercatali ecologicamente attrezzate; c) valorizzerà l’innovazione dei sistemi imprenditoriali locali.