Nemi, L’Osservatore d’Italia, i cittadini e le Istituzioni: concluso il caso delle Ville nel Parco

NEMI (RM) – Dall’apparizione di uno striscione pubblicitario si è arrivati al sequestro di quattro edifici denominati le “Ville nel Parco”.

E poi alla messa in pristino di parte di questi, oggetto di abusi edilizi. I carabinieri della stazione di Nemi diretti dal maresciallo Dario Riccio hanno effettuato mercoledì mattina scorso la rimozione temporanea dei sigilli alle “Ville nel Parco”.

Un business di lusso andato in fumo per alcuni privati che hanno trasformato, demolito e ricostruito e ampliato, nel vero senso della parola, immobili che prima appartenevano ai vicini Verbiti.

 

Nell’area in tutto ci sono sette immobili

Una villa storica e le sue pertinenze all’interno di un parco di oltre tre ettari. E i quattro edifici sequestrati sono parte delle pertinenze. Un caso che se non fosse finito sulle colonne de L’Osservatore d’Italia probabilmente non avrebbe attirato l’attenzione delle Autorità che hanno solertemente iniziato ad indagare fino a bloccare materialmente un grosso fenomeno di abusivismo edilizio.

E l’incipit lo ha dato il maresciallo dei Carabinieri Enzo Abbate quando era in servizio presso la stazione di Nemi

Poi ha proseguito il Comandante Dario Riccio che, in collaborazione con il Comune di Nemi, ha permesso che una situazione di fatto stagnante venisse sbrogliata.

 

L’ex sindaco Vairo Canterani è stato il primo a denunciare ad agosto 2012, quindi oltre 5 anni fa, su questo quotidiano strani movimenti in via dei Laghi 52 a Nemi.

 

Poi sono scattate le ricerche giornalistiche: inserzioni pubblicitarie lasciavano pensare che ci fosse qualche operazione in atto perché sulle agenzie immobiliari online apparivano messaggi di unità immobiliari in vendita dai 300 mila euro in su. Poi la ricerca di dei proprietari e la scoperta, nell’agosto del 2014, di movimenti societari che conducevano a determinati soggetti già in passato noti alle cronache. Da lì la palese trasformazione; una stalla diventata addirittura una villa di due piani.

Dal 2012 al 2017 l’attenzione è stata sempre alta: il nostro giornale da una parte e le Forze dell’ordine che hanno perseguito le loro piste fino a ricomporre tutti i tasselli. Un lavoro non semplice su cui sono intervenuti permessi poi revocati e ordinanze varie.

Nella sostanza parlano chiaro le immagini: un paesaggio rurale con delle pertinenze “rozze” che improvvisamente hanno cambiato look.

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NEMI, VAIRO CANTERANI SCRUTA LE NUOVE "VILLE NEL PARCO" E LANCIA UN MONITO ALLE OPPOSIZIONI:"VIGILATE CON CORAGGIO E ASSIDUITA'!"

Canterani: "Ma è mai possibile che in un Comune come quello di Nemi, non ci sia uno straccio di commissione urbanistica ed edilizia? – Possiamo permettere che al posto dei colli sorgano ville nel verde? Che almeno si controlli cosa sta succedendo al nostro polmone"

 

Chiara Rai

Tiene sempre gli occhi aperti, anche se non sarebbe suo compito farlo con così attenzione: lo storico rappresentante della sinistra nemese Vairo Canterani, ha qualcosa da dire: "Non posso tacere – dice Canterani – quando vedo che sorge una lottizzazione. C' e' una cartellonistica mastodontica "La Villa nel Parco", una lottizzazione che nasce in ettari e ettari di terreno che prima apparteneva ai Padri Verbiti, i quali, credo per difficoltà economiche, sono stati costretti a vendere. Loro in questa storia non centrano nulla – sottolinea Canterani – ma perchè nessuno si chiede chi è che ha concesso le autorizzazioni? La Regione ha dato parere positivo? Il Parco? I Comuni? Probabilmente il terreno dove sorgeranno "le ville nel Parco" si trova nel territorio di Nemi e di Velletri, questo non importa. Cio' che importa è che Nemi, polmone verde che si trova a 30 km da Roma è un territorio sotto assedio con "sentinelle" che fanno controlli blandi". Ecco che Vairo Canterani, esplicita in maniera più chiara quello che ritiene sia il nocciolo della questione lanciando un monito a tutte le forze di opposizione: "Nemi ha bisogno di una opposizione assidua, presente che faccia un controllo scientifico sul territorio, puntuale soprattutto riguardo la vigilanza in materia edilizia. Ma è mai possibile che in un Comune come quello di Nemi, non ci sia uno straccio di commissione urbanistica ed edilizia? Ci vuole una presenza forte, un coraggio maggiore nelle politiche del territorio. Sullo stemma di Nemi – continua Canterani – sono rappresentati tre colli: Calvarione, Vignola e Montalto. Possiamo permettere che al posto dei colli sorgano ville nel verde? Che almeno si controlli cosa sta succedendo al nostro polmone". Vairo, fondatore della lista civica "Nemi per Sempre" affonda, infine, le parole sulla condotta degli ex sindaci Biaggi e Cocchi:" Si è appena tenuta una gara di nuoto – dice Canterani – ma nessuno si chiede perchè non  si è partiti dal centro canoe. Mi spiego meglio: vorrei proprio sapere perchè il centro canoe è chiuso! Ormai i vandali e gli incivili si sono impossessati di tutto ciò che era rimasto di quel centro. L'area viene occupata, le barche buttate, i lettini sfasciati, cosa è successo a quel bel centro canoe, l'unico che c'era a Nemi? E' tutto un deterioramento e degrado, lo stesso deperimento che ha permesso a Bertucci di diventare sindaco. Bertucci ha avuto vittoria facile, perchè gli è bastato semplicemente cavalcare il malgoverno Biaggi-Cocchi. Se fosse stato un buon governo avrebbero vinto di nuovo, invece non sono stati capaci di fare nulla". Per quanto riguarda "Le ville nel Parco", L'osservatore laziale cercherà di andare in fondo a questa storia, affinchè, l'informazione riguardo il territorio sia, nei limiti del possibile, garantita.