NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI E PARCO DEI CASTELLI: QUELLE STRANE COINCIDENZE

Chiara Rai

Nemi e Parco dei Castelli Romani (RM) – Questa è una storia che si trascina da anni e che lancia degli interrogativi quali:  può la politica influenzare l’andamento degli eventi?

Lo scorso 26 settembre del 2013 il responsabile dell’area Tecnica del Comune di Nemi pubblica una determina avente come oggetto: “Programma integrato di intervento di iniziativa privata in loc. Corsi annullamento determina n. 65 del 5 giugno 2009 conclusione della conferenza di servizi del giorno 3 aprile 2009, ai sensi dell'art. 14 ter l. N. 241/90". (CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DETERMINA)

Questa determina ne annulla una precedente e al contempo preannuncia una conferenza dei servizi finalizzata a concludere un accordo di programma, cioè a permettere a un privato di costruire in cambio di servizi.

L’atto è il penultimo tassello di una storia che appare paradossale e che fa riflettere sulla “politica” che a volte potrebbe mettere il suo zampino per soddisfare le esigenze di coloro i quali danno il proprio consenso e quello dei loro famigliari. Un consenso concesso qualora in cambio, si ricevano altrettante “soddisfazioni” che in embrione hanno l’appellativo intenzionale di promesse.

I terreni in località Corsi (la parte alta di Nemi) le cui gesta sono narrate a partire dal 2005, sono di proprietà delle figlie di Renzo Cavaterra detto Massimo, lo stesso signore al quale la Procura della Repubblica di Velletri ha sequestrato l’area di Pentima Pizzuta sul lago di Nemi perché oggetto di movimenti di terra più volgarmente conosciuti come “sbancamenti”. Renzo Cavaterra è, per intenderci, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, rapporto umano che non ha mai avuto modo di negare.

Renzo Cavaterra da diversi anni persegue la realizzazione di questo progetto che sostanzialmente consiste in una richiesta di cubatura abitativa in cambio di servizi che gioverebbero al Comune di Nemi e quindi alla località Corsi. Insomma si tratta di Programmi integrati di intervento che puntano a promuovere, coordinare ed integrare iniziative e risorse pubbliche e private, per migliorare la qualità urbana e la dotazione di servizi e infrastrutture di quartieri che ne sono carenti. Le amministrazioni che si sono susseguite a Nemi, a partire dalla Giunta Biaggi, almeno lo si evince dagli atti, sembrerebbe non gli abbiano mai dato problemi.

Il paradosso o se vogliamo, l’assurdità sta nei pareri “psichedelici” rilasciati dall’Ente Parco dei Castelli Romani negli anni e l’interrogazione sorge ancora più chiaramente spontanea: Può la politica averci messo lo zampino di mezzo?

Sotto l’era di Gianluigi Peduto, infatti, l’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani diede un duro diniego all’iniziativa delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra in località Corsi e questo parere bloccò l’iter di approvazione del progetto e quindi la sua realizzazione. Ciononostante sotto la giunta di Alessandro Biaggi e poi di Cinzia Cocchi, lo stesso progetto abbia seguito l’iter di rito per l’approvazione senza incontrare, al livello di Ente comunale, paletti di sorta. L’alt è dunque arrivato dall’Ente Parco che sostanzialmente ha fatto saltare l’intero progetto.

Successivamente la situazione si è completamente ribaltata non appena è stato eletto Alberto Bertucci Sindaco Di Nemi (maggio 2012). E’ da quel momento che l’Ente Parco dei Castelli Romani ha assunto un comportamento “psichedelico”. Il colpo di scena è arrivato durante il periodo in cui è stato commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch’esso insieme all’allora assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci.

In questo periodo Il Parco dei Castelli Romani è tornato indietro sui suoi passi e il 13 agosto del 2012 ha prontamente comunicato l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009. Parere negativo che, come si è già detto, ha di fatto impedito che si concludesse l’iter di approvazione del progetto delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra. Adesso solo delle figlie di Renzo Cavaterra in quanto il nipote non è più amministratore da marzo 2013 della società proprietaria dei terreni.

E’ assolutamente sbalorditivo dunque, come l’Ente Parco in piena autonomia abbia prima dato un parere negativo ben argomentato e poi sia tornato repentinamente sui suoi passi. Il Parco ha annullato il diniego dopo che il 1 agosto 2012, il Comune di Nemi ha chiesto al Parco di rivedere in autotutela il proprio provvedimento di diniego a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi.

Dunque la storia è che il Comune di Nemi guidato da Alberto Bertucci ha chiesto al Parco guidato da Mauro Orciuoli di annullare il precedente parere negativo e, colpo di scena, dalla richiesta del Comune fino all’effettivo annullamento sono passati soltanto 12 giorni. Neppure due settimane ma dodici giorni per tornare sui propri passi.

A questo punto ci si chiede quale motivo abbia fatto cambiare idea all’Ente Parco in questa maniera. E’ forse una fatale coincidenza che il parere del Parco abbia subito un ribaltamento di opinione proprio durante il commissariamento di Mauro Orciuoli, sostenitore insieme all’ex assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco Alberto Bertucci?

Matteo Mauro Orciuoli da qualche mese non è più commissario straordinario del Parco. Come si comporterà l’Ente nella prossima conferenza dei servizi che dovrebbe avvenire a breve?