NEMI: QUELL'INSOSPETTABILE COPPIA CHE FINISCE IN MANETTE

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Due arresti nella piccola cittadina di Nemi dove tutti si conoscono. Persino la coppietta di giovani di nazionalità italiana finiti in manette per spaccio di droga è conosciuta nel paese delle fragole. Due visi puliti, incensurati, che condividono il lavoro e il tempo libero. E che a quanto pare da diverso tempo erano sotto la lente dei carabinieri. Singolare il fatto che ad occuparsi di questo caso sia stata la stazione dei Carabinieri di Genzano e di Castel Gandolfo e non la stazione di Nemi che fa capo alla compagnia di Velletri.

Il ragazzo arrestato ha 30 anni e le sue iniziali sono P.C. di 30, lei invece, 28enne si chiama M.F.. I due, non risiedono proprio nel centro storico quanto alle porte di Nemi, non lontano da piazza Roma e lavorano in un ristorante nel quartiere “Le Colombe” di Nemi.

La sera sono impegnati a servire ai tavoli mentre di giorno, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, si dedicherebbero allo spaccio di droga. Nella loro abitazione i militari hanno trovato materiale per il confezionamento, bilancini di precisione, altri oggetti riferibili all'uso e allo spaccio. Inoltre i carabinieri hanno rinvenuto anche una scatola piena di Hashish e semi da coltivazione che avrebbero fruttato, una volta suddivisi ed immessi sul mercato, oltre 500 dosi di droga di alto principio attivo. I ragazzi sono stati arrestati e processati per direttissima: il giudice del Tribunale di Velletri ha convalidato l'arresto, disponendo la scarcerazione in attesa delle successive udienze, considerato che i due giovani italiani sono entrambi incensurati ed avendo chiesto il loro avvocato i termini a difesa.




NEMI, CARENZA IDRICA: ACEA RISPONDE SUBITO AL QUESITO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

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Redazione

Nemi (RM) – Arriva puntuale la risposta di Acea in merito al quesito avanzato circa l’attività o meno della pompa del Calvarione. L’impianto, in queste ore di disservizio, ha funzionato regolarmente consentendo di arginare la carenza idrica subita dai residenti di Nemi alta (Parco dei Lecci e Le Colombe).

Il Calvarione, fa sapere il gestore idrico,  in questi giorni ha funzionato con le alimentazioni dei pozzi: Corsi, Lago ed Acquedotto Simbrivio. L’eventuale non attività del Calvarione avrebbe generato una temporanea assenza di erogazione d’acqua ben più estesa. 

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NEMI, ZONA ALTA: TORNA L’ACQUA MA RESTA IL PERICOLO DELL’EMERGENZA

Nemi (RM) – Fine del disservizio idrico nella zona alta di Nemi (Parco dei Lecci, Le Colombe). I residenti sono rimasti a secco dalla sera dello scorso 12 giugno fino alla mattina del 14 giugno, quando verso le 6 il disservizio è rientrato.

L’Acea ha addebitato la causa dell’interruzione del servizio idrico al guasto avvenuto alla elettro pompa di Pian dei Gerri che serve la zona. Dopo un pomeriggio passato al telefono per sollecitare il ripristino del servizio idrico, L’osservatore Laziale ha inviato un richiesta scritta avanzando dei quesiti. Principalmente si è chiesto se la pompa del Calvarione, che da sempre serve la zona alta di Nemi, sia in funzione o meno.

Non si capisce infatti il motivo per cui essendoci due pompe (Pian Dei Gerri e Calvarione), i residenti abbiano dovuto subire un disservizio del genere, sebbene abbia stazionato, per le emergenze, una autobotte in piazza De Sanctis.

Ci si augura che la pompa del Calvarione non vada a servire altri Comuni in carestia idrica. 

Nelle vicine Lanuvio e Velletri le amministrazioni hanno denunciato, anche in forma scritta, i continui disservizi di Acea e la situazione sembra essere migliorata. Gran parte dei residenti si augurano di non dover passare un’estate a secco, un calvario che purtroppo affligge la cittadinanza da quando la gestione è passata dal Comune all’Acea.  

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NEMI, "PERICOLOSAMENTE – ASFALTAMENTE"

Angelo Parca

Il Comune di Nemi ha ritenuto opportuno acquistare il bitume per l’asfaltamento delle strade e per questo ha comprato dei sacchi di asfalto a freddo per la manutenzione delle vie comunali al costo di 500,00 euro riportato sulla determinazione numero 62 del 12 febbraio 2013. [ DETERMINA 62 12/02/2013 ]

E’ opportuno che dopo l’acquisto, tale “conglomerato bituminoso” venga adoperato, in quanto le immagini parlano da sole: via dei Piscari, strada ad alta percorribilità in quanto congiunge via De Sanctis con la via dei Laghi, dunque anello di percorrenza strategico per raggiungere il centro storico da via dei Laghi è in condizioni pietose almeno da oltre un mese dall’acquisto dei sacchi di asfalto. Le buche ormai sono crateri veri e propri e vanno asfaltate. Stesso discorso per le buche al consorzio Parco dei Lecci. Qui si tratta di territorio privato che se dovesse essere ceduto al Comune farebbe probabilmente la fine di via dei Piscari.

Pubblico o privato che sia, sta di fatto che le strade in zona “Le Colombe” stanno diventando colabrodo, come dire “pericolosamente groviera” e si può dire addio ai pneumatici nuovi di zecca. Si sono spesi i soldi per acquistare asfalto a freddo? Usiamolo per “tutelare la pubblica incolumità”.